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Metropoli Chianti, 8 Novembre 2002, pag. 2 - Antica Macelleria Falorni

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‘Cinta senese: sapore vincente’<br />

Tutti pazzi per lei, la Cinta senese, che sembra essere ormai diventata lo status symbol gastronomico<br />

più richiesto sulle tavole degli italiani e dei "vip" in particolare. Così come avvenne qualche anno fa<br />

per il celebre "Lardo di Colonnata", i prodotti ricavati dall'inconfondibile suino di pelo nero cinto da<br />

una striscia bianca stanno conquistando il mercato e con esso la fama mondiale. Quello che in pochi<br />

sanno, però, è che allevare questa particolarissima razza di maiale e soprattutto ricavarne dei prodotti<br />

di alta qualità non è così facile ed economico. Il "segreto" sta nell'esperienza di chi alleva e nell'abilità<br />

di chi produce e quando l'intera filiera è controllata dalle stesse persone i risultati possono davvero ten-<br />

dere all'eccellenza. A Greve in <strong>Chianti</strong>, l'antica macelleria <strong>Falorni</strong> ha da qualche anno avviato un pro-<br />

gramma di recupero del genoma della Cinta senese, con un allevamento rigorosamente controllato che<br />

ha permesso ai fratelli Bencistà di mettere in piedi una piccola ma pregiata produzione. "Dopo qua-<br />

rantacinque anni di inattività - racconta Stefano Bencistà - abbiamo ricominciato ad allevare la Cinta e<br />

non è stato facile; ci sono voluti due o tre anni prima che le difficoltà venissero superate. Adesso abbia-<br />

mo trovato la giusta dimensione perché controlliamo tutta la filiera, dall'allevamento alla produzione,<br />

il che ci permette di ottenere la carne tutta uguale". I maiali dell'allevamento vivono allo stato brado e<br />

la loro dieta consiste al cinquanta per cento in alimenti che vengono loro somministrati dagli allevato-<br />

ri (soprattutto granturco, fave, avena, un po' di grano e crusca, perche ricca di fibre) e la restante metà<br />

in cibo che trovano nel bosco. Adesso, e sarà così fino a gennaio, è il periodo della "ghiandatura", in<br />

cui i maiali trovano e mangiano soprattutto ghiande: "gli esemplari reduci dalla ghiandatura - continua<br />

Bencistà - vengono separati dagli altri perché la loro carne è più soda ed il loro grasso più delicato" .<br />

I prodotti ricavati dalla Cinta senese (l'antica macelleria <strong>Falorni</strong> macella sette esemplari ogni quindici<br />

giorni) sono il prosciutto, la spalla, il salame, la finocchiona, il "capocollo" e il lardo. Il prosciutto è sta-<br />

gionato per circa diciotto mesi lontano da Greve e dal suo clima troppo umido, esattamente sulla mon-<br />

tagna pistoiese. E' certamente il "top" dei prodotti della Cinta e la schiacciante vittoria ottenuta in<br />

degustazione sul celeberrimo Pata Negra durante l'ultimo "Salone del gusto" ne è la riprova. Il pro-<br />

sciutto e il lardo sono, a detta di Stefano Bencistà, i fiori all'occhiello della produzione: "si tratta spie-<br />

ga - di due realtà di altissimo livello. La peculiarità del lardo della Cinta rispetto a quello del maiale clas-<br />

sico è che si scioglie in bocca; tutto merito della salatura in profondità a rigetto di sale, che dopo circa<br />

sette mesi restituisce un lardo tenerissimo, e di qualità eccezionale. Il lardo era in passato un cibo da<br />

<strong>Antica</strong> <strong>Macelleria</strong> <strong>Falorni</strong><br />

Sede e Negozio: Piazza Giacomo Matteotti, 71 - Tel.: +39 055 853029 - Fax: +39 055 8544312 - e-mail: negozio@falorni.it<br />

Uffici e Lavorazione: Via di Colognole, 67 - Tel.: +39 055 854363 - Fax: +39 055 8544521 - e-mail: info@falorni.it<br />

50022 Greve in <strong>Chianti</strong> - Firenze - Toscana - Italia


poveri e adesso è divenuto un sapore ricercatissimo".<br />

L'esperienza dell antica macelleria <strong>Falorni</strong> è la dimostrazione che, nonostante le tendenze, non ci si<br />

inventa allevatori o produttori di Cinta senza le conoscenze nel settore e soprattutto senza la passio-<br />

ne.<br />

"Il grande successo della Cinta senese - conclude Bencistà- rischia purtroppo di offuscare tutti gli altri<br />

prodotti e il mio timore è che sull'onda di questo successo in tanti si improvvisino produttori, riuscen-<br />

do a vendere prodotti di scarsa qualità a prezzi alti solo perche di Cinta. La mia esperienza mi insegna<br />

invece che l'improvvisazione può andare bene in teatro ma non nella gastronomia".<br />

<strong>Antica</strong> <strong>Macelleria</strong> <strong>Falorni</strong><br />

Matteo Morandini<br />

Sede e Negozio: Piazza Giacomo Matteotti, 71 - Tel.: +39 055 853029 - Fax: +39 055 8544312 - e-mail: negozio@falorni.it<br />

Uffici e Lavorazione: Via di Colognole, 67 - Tel.: +39 055 854363 - Fax: +39 055 8544521 - e-mail: info@falorni.it<br />

50022 Greve in <strong>Chianti</strong> - Firenze - Toscana - Italia

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