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Antico Borgo Monchiero, Monchiero (CN) - Marachella Gruppo

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Country Hotels<br />

<strong>Antico</strong> <strong>Borgo</strong> <strong>Monchiero</strong>, <strong>Monchiero</strong> (<strong>CN</strong>)<br />

La Storia senza<br />

infingimenti<br />

Renato Andreoletti, Alberta Carlesso<br />

26<br />

HOTEL<br />

DOMANI<br />

m a r z o 2 0 1 2


<strong>Monchiero</strong> è un sogno abbarbicato a una<br />

collina nella Bassa Langa, delimitato da<br />

due fi umi, il Tanaro e il suo affl uente<br />

Rea, sul limitare di un territorio magico<br />

diventato famoso in tutto il mondo<br />

per la produzione dei vini Barolo e<br />

Nebbiolo.<br />

Di recente in Alta Langa hanno iniziato a produrre anche un eccellente<br />

champagne, l’Alta Langa DOC. <strong>Monchiero</strong> fa parte dei<br />

territori delle province di Alessandria, Asti e Cuneo da cui provengono<br />

le uve utilizzate. A 20 chilometri c’è Alba, la capitale dei<br />

tartufi , capitale mondiale del risotto al tartufo, che qui raggiunge<br />

27<br />

HOTEL<br />

DOMANI<br />

m a r z o 2 0 1 2<br />

L’<strong>Antico</strong> <strong>Borgo</strong> <strong>Monchiero</strong>, nelle<br />

Langhe, vanta oltre mille anni di<br />

storia legati alla devozione dei monaci<br />

benedettini e colombani prima,<br />

all’esistenza di un importante<br />

Santuario a partire dal 1753.<br />

Nel maggio 2011 è diventato un albergo<br />

a 4 stelle, con 17 tra camere e junior<br />

suite, ristorante tipico, centro benessere,<br />

sala riunioni in una chiesa sconsacrata.<br />

L’hotel occupa la gran parte dell’antico<br />

borgo sulla cima dell’omonima<br />

collina a 550 metri di altezza<br />

SCHEDA ALBERGO<br />

<strong>Antico</strong> <strong>Borgo</strong> <strong>Monchiero</strong><br />

Località <strong>Monchiero</strong> Alto, 3 - 12060 <strong>Monchiero</strong> (<strong>CN</strong>)<br />

Tel. +39 0173 792190<br />

Fax +39 0173 1992034<br />

Info.monchiero@marachellagruppo.it<br />

www.marachellagruppo.it<br />

Proprietà e gestione: <strong>Marachella</strong> <strong>Gruppo</strong><br />

Direttore: Maurizio Bruzzese<br />

Camere: 17<br />

ristorante<br />

sala riunioni<br />

Centro benessere<br />

Parcheggio privato<br />

ineguagliate vette del godimento della<br />

vista, dell’olfatto, del gusto. È terra<br />

di colline marnose questo territorio;<br />

un tempo, da 30 a 5 milioni di anni fa,<br />

era il fondale del Golfo Padano dell’Oceano<br />

Tetide, un mare tropicale che era<br />

progressivamente sprofondato fi no a raggiungere<br />

la profondità di oltre 600 metri per poi emergere fi no<br />

a innalzarsi verso il cielo come una sorta di isola incantata<br />

uscita dai fl utti come la Venere del Botticelli. Qui vicino è stato<br />

ritrovato lo scheletro di una balena. In quel mare nuotavano anche<br />

orche e delfi ni. Le marne sono i depositi fangosi e organici


Il cambio di<br />

destinazione d’uso<br />

della struttura<br />

ha mantenuto<br />

intatta l’atmosfera<br />

austera e magica<br />

del luogo spirituale<br />

che fu in origine<br />

Country Hotels<br />

che si erano accumulati sul fondo del mare che una volta emersi<br />

sono diventati l’humus per il bosco come per la vite laddove l’esposizione<br />

al sole e il microclima si sono rivelati ideali. Qui si faceva<br />

vino fin dall’antichità e pare che già i Celti, robusti bevitori,<br />

frequentassero il paese dei Liguri, i più antichi abitanti del territorio,<br />

per memorabili sbornie.<br />

All’epoca dell’ultima glaciazione, 30.000 anni fa, il Tanaro scorreva<br />

100 metri più in alto. Potete immaginare la forza della fiumana<br />

irrobustita dal disgelo degli immensi ghiacciai che dilavò il terreno<br />

provocando la discesa dell’alveo così in basso.<br />

Sulla cima del cocuzzolo di <strong>Monchiero</strong>, a 550 metri di altezza, gli<br />

esseri umani hanno edificato castelli prima, santuari poi, nel tentativo<br />

di difendere il territorio dalle scorrerie degli Ungari come dei<br />

Saraceni, tra l’800 e il 1000, in seguito per affermare la supremazia<br />

delle varie signorie che si sono trasmesse o contese il testimone<br />

del potere in questi luoghi, dai Del Carretto ai Savoia passando<br />

per francesi e spagnoli, infine per celebrare la fede cristiana che<br />

in questi territori è arrivata almeno 1500 anni fa. La chiesetta sul<br />

sommo fu edificata dai Benedettini e subito acquisita dai monaci<br />

di San Colombano, che garantirono il ritorno dell’agricoltura in<br />

territori abbandonati nei secoli precedenti a causa delle incursioni<br />

dei barbari dagli occhi a mandorla da Est e dei Saraceni dalle<br />

feroci scimitarre da Sud che dalla loro base di partenza vicino a<br />

Nizza erano arrivati più volte anche in queste vallate saccheggiando<br />

e depredando tutto ciò che trovavano, esseri umani compresi. Il toponimo<br />

<strong>Monchiero</strong> sembra serbare in sé il ricordo di quegli eventi.<br />

La radice parrebbe risalire al saraceno “moje” che significa acqua,<br />

l’acqua potabile di cui la collina era ricca in un territorio infestato<br />

dalle paludi. Da qui la citazione dell’“ecclesia sancti Columbani<br />

de Moyerio” presente nel Registrum delle Costituzioni Inardi del<br />

1300 e l’altra “ad roccham Molerij” presente negli Statuti di Bene<br />

di Alessandria, sempre dello stesso periodo. Più recente la dizione<br />

latina Mons Clarus che non ha alcun riferimento con i luoghi.<br />

In tempi più vicini a noi, sulla cima del colle sorse un santuario,<br />

dedicato alla Madonna del Santo Rosario. Fu inaugurato nel 1753<br />

dal parroco Andrea Fossini, che ne aveva avviato l’opera nel 1739.<br />

All’interno si conservano pregiate tele dell’Operti, del 1752, decorazioni<br />

settecentesche a stucco indorato, che arricchiscono la notevole<br />

architettura, e statue dei fratelli Clemente del 1751. Nel 1849<br />

la chiesa venne ampliata con un prolungamento, con due campanili<br />

in facciata e il portico antistante, su progetto dell’architetto di Alba<br />

Giorgio Busca. Fossini pensò pure a una casa per esercizi spirituali,<br />

che realizzò in parte, e che venne proseguita nel 1818-22.<br />

È questo il fabbricato che è diventato il corpo centrale dell’<strong>Antico</strong><br />

<strong>Borgo</strong> <strong>Monchiero</strong>. Nella lobby sopra i portali, in lunette dipinte, si<br />

leggono ancora i versetti in latino tratti dalla Bibbia e le massime<br />

che ispiravano la meditazione e il comportamento dei monaci. Si<br />

tratta di un grande fabbricato a elle di tre piani confinante con il<br />

santuario. Dopo la seconda guerra mondiale, al manufatto a elle<br />

è stato aggiunto un basso edificio di un solo piano per chiudere la<br />

corte che si è venuta a stabilire creando una sorta di cortile interno.<br />

Il manufatto attiguo al santuario e parte di quello successivo<br />

sono stati acquistati dal <strong>Marachella</strong> <strong>Gruppo</strong> di Torino che vi ha<br />

realizzato un originale albergo di categoria 4 stelle: l’<strong>Antico</strong> <strong>Borgo</strong><br />

<strong>Monchiero</strong>. L’hotel è stato inaugurato nel maggio 2011. Il Mara-<br />

Nel giardino c’è una grande<br />

piscina scoperta con zona<br />

solarium da cui si gode un<br />

incantevole panorama


L’hotel è impregnato di 1000 anni di storia che rievocano<br />

i silenti monaci che desinavano una volta al giorno<br />

e trascorrevano la vita nella preghiera<br />

Eso Peluzzi<br />

eso Peluzzi (Cairo Montenotte, 1894-1985) è stato un<br />

pittore italiano della corrente divisionista. suo padre<br />

era uno stimatissimo liutaio, mentre sua madre era una<br />

fotografa professionista. studia all’Accademia Albertina<br />

di torino allievo di Paolo Gaidano e Giacomo Grosso.<br />

nel 1919 si trasferisce alla frazione di santuario di<br />

savona. nel 1922 esordisce con una mostra personale<br />

alla società Promotrice di Belle Arti di torino e nel 1923<br />

partecipa alla VII esposizione autunnale d’arte di Como.<br />

Dal 1926 al 1948 partecipa alle Biennali veneziane, alle<br />

Quadriennali a roma, ha partecipato inoltre alle mostre<br />

italiane di Baltimora, Berlino, Amburgo, Vienna, lipsia,<br />

Budapest, Parigi. sue opere figurano alla Galleria d’arte<br />

moderna di Genova, Firenze, torino, roma, e nei musei<br />

di Belgrado e Budapest. tra il 1936 e il 1938 lavorò alle<br />

pareti della sala consiliare del Comune di savona, dove<br />

con il pittore Mario Gambetta (roma 1886-Albissola<br />

Marina 1968), dipinse alcuni affreschi raffiguranti la<br />

storia della città. Come ricompensa postuma dell’enorme<br />

affetto nutrito dall’artista per la città di savona, ricevette<br />

dalle autorità municipali la cittadinanza onoraria<br />

nel 1971. nel 2008 a savona viene inaugurata una<br />

sala espositiva permanente a lui dedicata all’interno<br />

dell’<strong>Antico</strong> ospizio del santuario, località nella quale<br />

l’artista aveva soggiornato per alcuni anni. la sala oggi fa<br />

parte del Museo del santuario. È sepolto a <strong>Monchiero</strong>.<br />

chella <strong>Gruppo</strong> opera nel settore dell’ospitalità e della ristorazione<br />

piemontese con altri quattro alberghi (Somaschi Hotel a Cherasco,<br />

Golf Relais Monforte a Monforte d’Alba, BVH a Bene Vagienna,<br />

Hotel Barrage a Pinerolo) e nove ristoranti (Il <strong>Marachella</strong> Ristorante<br />

a Cherasco, il Ristorante Le Siepi, il Ristorante Mimosa e la<br />

pizzeria griglieria Pomotori-Briglie Sciolte a Pinerolo, la pizzeria<br />

Pomotori a Bene Vagienna, l’Antica Bruschetteria Pautasso e l’Antica<br />

Pescheria Pautasso a Torino, e Chalet Morel e Baita 2000 a<br />

Limone Piemonte). Il gruppo inizia a operare nel 2003 con l’apertura<br />

del <strong>Marachella</strong> Ristorante di Vignolo; nel 2007 nasce <strong>Marachella</strong><br />

srl. Nel 2008 iniziano i lavori di ristrutturazione del Monastero<br />

di Cherasco, nel novembre 2009 l’apertura del BVH Hotel<br />

a Bene Vagienna, nel gennaio 2010 l’Hotel Barrage avvia l’attività<br />

a Pinerolo, quindi è la volta dei ristoranti Le Siepi e Mimosa e<br />

la pizzeria/griglieria Briglie Sciolte – Pomotori. Nel febbraio 2010<br />

apre il Somaschi Hotel e il <strong>Marachella</strong> Ristorante all’interno del<br />

Monastero di Cherasco, nell’ottobre 2010 inizia l’attività del Golf<br />

Relais Monforte, nel maggio 2011 è la volta dell’apertura dell’<strong>Antico</strong><br />

<strong>Borgo</strong> <strong>Monchiero</strong>, nel giugno successivo il gruppo acquisisce<br />

il marchio Pautasso a Torino, con l’Antica Bruschetteria e l’Antica<br />

Pescheria. Le ultime acquisizioni sono a Limone Piemonte, la<br />

nota stazione invernale al confine con la Francia. La sede centrale<br />

del <strong>Marachella</strong> <strong>Gruppo</strong> è a Torino.<br />

Dirige l’<strong>Antico</strong> <strong>Borgo</strong> <strong>Monchiero</strong> Maurizio Bruzzese, 37 anni, che<br />

ricopriva la funzione di Vice Direttore al momento dell’apertura<br />

dell’albergo. Bruzzese ha iniziato la propria esperienza nel setto-


Country Hotels<br />

I pavimenti sono rustici, di cotto rosso, segnati dal tempo, le scale sono in pietra ruvida, le pareti sono intonacate in maniera semplice con colori tenui<br />

e tecniche edilizie atte a respingere l’umidità<br />

Il ristorante si ispira alla cucina tipica piemontese, ricca di sapori, semplice<br />

negli ingredienti, superba nei risultati<br />

30<br />

HOTEL<br />

DOMANI<br />

m a r z o 2 0 1 2<br />

re turistico a Rimini e successivamente si è occupato sia dell’area<br />

commerciale che del ricevimento in realtà della provincia di Torino.<br />

UN’eNeRgIA pARtICoLARe<br />

Il nostro pianeta è una sfera schiacciata sui poli che ruota attorno<br />

al proprio asse, e attorno al sole con movimento ellittico, che naviga<br />

nello spazio assieme alla galassia cui apparteniamo. Il centro<br />

del nostro pianeta contiene metalli allo stato liquido a causa della<br />

fortissima pressione cui sono sottoposti. Ciò genera un campo<br />

elettromagnetico che si manifesta in vari modi compresa una sorta<br />

di rete elettromagnetica che avvolge l’intera superficie e alterna<br />

i nodi alle linee di continuità. Gli esseri umani, come ogni forma<br />

vivente sul pianeta, sono influenzati dall’esistenza di questo campo<br />

magnetico e di questa rete di superficie che ha un andamento<br />

discontinuo a seconda dei saliscendi del terreno e della sua composizione.<br />

Esistono luoghi che hanno una particolare carica elettrica<br />

positiva che influenza i comportamenti psicofisici degli esseri<br />

viventi. Spesso in questi luoghi sono sorti templi votivi fin dai<br />

tempi più antichi quando gli esseri umani si raccoglievano attorno<br />

a una pietra prima, attorno a un rozzo tempio successivamente,<br />

attorno a un tempio più raffinato in epoche storiche. I luoghi dove<br />

vaticinavano gli indovini, da Cuma a Delfi, pare avessero queste<br />

caratteristiche in maniera assai spiccata. Il colle alto di <strong>Monchiero</strong><br />

è uno di questi luoghi. Vi si avverte un’energia positiva che rasserena<br />

l’animo e predispone alla meditazione. Non è stato quindi<br />

un caso che questo monticello sia stato scelto dai frati benedettini<br />

prima, dai monaci di San Colombano poi oltre 1000 anni fa come


luogo dove il silenzio si accompagnasse al raccoglimento. La fama<br />

di santità di questo luogo si è incarnata infine nel Santuario eretto<br />

nel tardo 1700 dove convenivano folle di pellegrini alla ricerca di<br />

una suggestione che rendesse meno agra la vita quotidiana e infondesse<br />

la speranza in un avvenire migliore. Le antiche celle dei<br />

monaci incominciarono a ospitare i pellegrini di ogni ceto sociale<br />

che in questo luogo smettevano gli abiti sontuosi o continuavano<br />

a stringersi nei loro stracci, gli uni e gli altri per un momento accomunati<br />

dal desiderio di un mondo migliore, in questa vita come<br />

nell’altra che la religione promette.<br />

Coloro che hanno restaurato l’<strong>Antico</strong> <strong>Borgo</strong> <strong>Monchiero</strong> trasformandolo<br />

in un albergo hanno camminato con discrezione e intelligenza<br />

sulle orme di chi li ha preceduti evitando di creare un falso,<br />

sia dal punto di vista storico che dal punto di vista della cultura<br />

dell’accoglienza e dell’ospitalità. L’<strong>Antico</strong> <strong>Borgo</strong> <strong>Monchiero</strong> seleziona<br />

gli ospiti risultando faticoso da comprendere per chi sia abituato<br />

o aneli al simil antico o al simil lusso. Non è insomma per<br />

gli estimatori del Grande Fratello. <strong>Borgo</strong> <strong>Monchiero</strong> è un antico<br />

autentico ma non è mai stato un palazzo aristocratico, non ha conosciuto<br />

i rutilanti marmi, i preziosi arazzi fiamminghi, i mobili in<br />

stile. È impregnato di 1000 anni di storia, che si avvertono a ogni<br />

passo, ma è stata la storia di silenti monaci che desinavano una<br />

sola volta al giorno, trascorrevano la vita nella preghiera sottoposti<br />

a una disciplina austera, nulla possedevano e la semplice croce<br />

che marcava la loro tomba non ne portava neppure il nome. Nulla<br />

a che vedere con gli ordini monastici più ricchi e fastosi che dietro<br />

a una facciata di austerità celavano marmi pregiati, affreschi<br />

costosi, appartamenti di lusso per gli ospiti più nobili: è ciò che si<br />

ammira nelle certose più note. Nell’<strong>Antico</strong> <strong>Borgo</strong> <strong>Monchiero</strong> i pavimenti<br />

sono rustici, di cotto rosso, segnati dal tempo e dalla saggina<br />

delle scope che li hanno puliti scrupolosamente, le scale sono<br />

in pietra ruvida, segnata dai tantissimi che le hanno calpestate, le<br />

pareti sono intonacate in maniera semplice ed efficace, con colori<br />

tenui e tecniche edilizie atte a respingere l’umido che saliva dal<br />

basso, dall’antico terreno marino. I serramenti delle finestre sono<br />

stati dotati di vetrocamere per garantire un comfort contemporaneo<br />

ma le persiane sono quelle vecchie e cigolanti, realizzate da<br />

oscuri falegnami di paese, che migliaia di umili mani hanno accostato<br />

ogni volta che il sole scompariva dietro l’orizzonte che qui<br />

è segnato dai boschi e dai vigneti, mirabili opere che l’uomo condivide<br />

con la natura, quadri arcani di sognante bellezza.<br />

L’<strong>Antico</strong> <strong>Borgo</strong> <strong>Monchiero</strong> è stato dotato delle raffinatezze inevitabili<br />

di un moderno albergo di categoria 4 stelle, come il centro<br />

benessere con vasca idromassaggio (ricavata nell’antica cisterna<br />

dell’acqua piovana), sauna, bagno turco, cabine per massaggi e trattamenti<br />

legati alle materie prime e alle piante officinali che fornisce<br />

il territorio a partire dai polifenoli tratti dal vino delle Langhe.<br />

Nel giardino c’è la grande piscina esterna circondata dalla zona<br />

solarium: è sempre aperta anche se all’inizio della primavera e nel<br />

tardo autunno è utilizzata soprattutto dagli ospiti del Nord Europa<br />

e della Russia. Nel palazzo vi è la suggestiva Sala riunioni per<br />

45 posti ricavata nella chiesa sconsacrata, perfettamente restaurata,<br />

che era stata collocata al primo piano del braccio aggiunto<br />

agli annessi del Santuario. Il ristorante è curato da Giovanni Greco<br />

in sala e Iberti Tibaldi in cucina, è votato alla cucina tipica piemontese,<br />

ricca di sapori, semplice negli ingredienti, superba nei<br />

31<br />

HOTEL<br />

DOMANI<br />

m a r z o 2 0 1 2<br />

risultati. L’accesso alle camere si avvale del sistema domotico con<br />

tessera elettronica dotata di transponder che si alloggia nell’apposito<br />

marsupio in camera per attivare le funzioni elettriche, il televisore<br />

è a schermo piatto e trasmette i canali televisivi digitali,<br />

il grande letto offre un regale piumone caldo e confortevole, l’accesso<br />

a Internet in modalità wireless è rapido ed efficiente in tutto<br />

l’edificio, i bagni, che non esistevano in passato, sono stati ricavati<br />

nelle antiche celle dei monaci, accorpandole alle camere, con<br />

sanitari di design, box doccia di grandi dimensioni con le pareti<br />

in cristallo e un efficiente doccione mobile, alcune camere hanno<br />

vasca con modalità doccia, tutti dispongono di radiatore a muro<br />

mentre la climatizzazione di camere e spazi comuni è garantita<br />

con fan coil a parete. Le camere sono state ricavate unendo le<br />

antiche celle monacali, alcune sono singole perché hanno mantenuto<br />

gli spazi delle celle originali aggiungendo il solo bagno, altre<br />

sono riuscite ad accorpare più celle creando quindi anche la sala<br />

soggiorno oltre alla zona notte; i mobili sono spesso originali, tutti<br />

appartengono alla cosiddetta arte povera, anche quelli recuperati<br />

nei mercatini dell’antiquariato del territorio. La camera che<br />

ostenta il maggior lusso, quella dell’antico priore, ha giusto delle<br />

decorazioni sul soffitto. L’albergo è dotato di ascensore, come da<br />

standard della categoria alberghiera, ma è più divertente salire e<br />

scendere per le antiche scale, rischiando ogni volta di perdersi nei<br />

meandri dell’antico manufatto e del vetusto borgo. Il parcheggio<br />

custodito è nella parte bassa del borgo e la reception si raggiunge<br />

salendo alcune scale. Il ristorante si raggiunge uscendo nel borgo<br />

rasentando l’annesso aggiunto al santuario per giungere alla bassa<br />

La suggestiva<br />

sala riunioni da<br />

45 posti ricavata<br />

nella chiesa<br />

sconsacrata,<br />

perfettamente<br />

restaurata


L’arredo delle<br />

camere, in stile<br />

arte povera,<br />

include anche<br />

mobili antichi<br />

originali o<br />

recuperati<br />

nei mercatini<br />

d’antiquariato<br />

del territorio<br />

Country Hotels<br />

costruzione oltre il voltone che chiude il cortile interno. Il locale a<br />

sua volta si prolunga con la sala delle prime colazioni che è stata<br />

ricavata in un gazebo con le pareti perimetrali di vetro. Fantastico<br />

il panorama delle Langhe che vi si gode.<br />

L’<strong>Antico</strong> <strong>Borgo</strong> <strong>Monchiero</strong> è votato all’essenzialità, un’occasione<br />

per godere di un momento di vacanza senza gli orpelli della contemporaneità<br />

più barocca ma mirando all’essenzialità del vivere,<br />

al richiamo del senso del Bello che il territorio emana, al richiamo<br />

del senso del trascendente che ha ispirato la vita monacense<br />

dell’<strong>Antico</strong> <strong>Borgo</strong> per oltre 1000 anni. Alla fine del soggiorno ci si<br />

rende conto che il soggiorno nell’<strong>Antico</strong> <strong>Borgo</strong> <strong>Monchiero</strong> è stata<br />

anche un’esperienza iniziatica, nella quale ci si è misurati con se<br />

stessi, con i nostri valori più profondi, e ci si rende conto, se si è<br />

riusciti a cogliere il balsamo del luogo e del suo spirito, che ci si è<br />

arricchiti un poco laddove soldi e potere nulla possono.<br />

Il <strong>Borgo</strong> di <strong>Monchiero</strong> in una chiesa sconsacrata ospita anche la<br />

mostra permanente dedicata a Eso Peluzzi, artista italiano tra i<br />

più significativi dello scorso secolo, che ha vissuto per molti anni<br />

a <strong>Monchiero</strong> Alto, dove è stato sepolto e dove ancora vive la sua vedova.<br />

Il <strong>Marachella</strong> <strong>Gruppo</strong> gli ha dedicato questa sorta di omaggio<br />

alla memoria proprio perché un luogo della memoria qual è<br />

l’<strong>Antico</strong> <strong>Borgo</strong> <strong>Monchiero</strong> non poteva dimenticare un ospite così<br />

significativo.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA ■<br />

32<br />

HOTEL<br />

DOMANI<br />

m a r z o 2 0 1 2<br />

fOrNITOrI<br />

Progetto: Studio Bonfante Marengo<br />

Arch. Ferrero<br />

software di gestione: Marene online<br />

Bas: VDA<br />

Fan coil: galletti<br />

lenzuola, piumini e spugne: Rivolta Carmignani<br />

telefoni: gigaset<br />

televisori: Samsung<br />

Frigobar: Indel B<br />

sanitari: Dolomite<br />

linea cortesia: Vrai by Fragonard<br />

rubinetteria: Hansgrohe<br />

Ascensore: Ferrero<br />

Posate: WMF<br />

Porcellante: Schonwald<br />

Arredi esterni: gF<br />

tovagliati: Magilu International<br />

Cucina: MBN

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