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Luigi STANZIONE - Università degli Studi della Basilicata

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delle differenze con altre aree, dove le immagini dei campi di profughi<br />

afgani, birmani, <strong>della</strong> Sierra Leone, palestinesi ecc. (nel complesso<br />

circa cinquanta milioni di persone) ci riportano alla mente I<br />

dannati <strong>della</strong> terra di Fanon. Così come i fortissimi problemi che sconvolgono<br />

i Balcani e una parte dei paesi dell’Europa dell’est rendono<br />

instabili anche gli scenari occidentali.<br />

Un quadro di riferimento così complesso esige approfondimenti<br />

articolati che certamente non possono essere affidati ad una<br />

sola disciplina. E’necessario avvalersi di analisi storiche, economiche,<br />

filosofiche, linguistiche, antropologiche (per fare solo qualche<br />

esempio) che possano concorrere a dar conto <strong>della</strong> molteplicità<br />

<strong>degli</strong> elementi che caratterizza il “paesaggio globale”.<br />

In tale ambito, la geografia può contribuire, accanto agli altri<br />

saperi, con un ruolo specifico: i diversi modi di organizzare lo spazio<br />

e le società <strong>degli</strong> uomini dipendono anche da complessive visioni<br />

del mondo; localmente, esse si traducono in azioni concrete<br />

di trasformazione territoriale. La nostra disciplina possiede gli<br />

strumenti per aiutare a comprendere che a differenti strategie corrispondono<br />

modi diversi di rappresentare e interpretare lo spazio,<br />

che a loro volta contribuiscono a orientare l’agire umano e a formare<br />

ideologie (si pensi, solo al titolo d’esempio, all’etnocentrismo<br />

che ha permeato e permea molte rappresentazioni geografiche).<br />

Se si vuole sfuggire al pericolo di trasmettere tranquillizzanti<br />

certezze è necessario porre in risalto la molteplicità e la parzialità<br />

(l’essere di parte) dei punti di vista, ricordando che nessuna rappresentazione<br />

del reale è il reale. Interrogarsi sul rapporto tra lo spazio<br />

e i codici linguistici utilizzati per rappresentarlo è ancora compito<br />

<strong>della</strong> geografia.<br />

Perché non possiamo non dirci geografi. Appunti per chi non ama viaggiare 19

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