Rapacicoltura: tecniche di riproduzione in cattività ... - Falconeria.info
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<strong>Rapacicoltura</strong> By Hyerax (hyerax@gmail.com)<br />
- Non sempre sarà possibile poter <strong>di</strong>sfarsi dell’ enorme numero <strong>di</strong> rapaci così prodotti, con le ovvie<br />
conseguenze.<br />
Ci sono due meto<strong>di</strong> pr<strong>in</strong>cipali <strong>di</strong> gestire le nascite: uno consiste nel far procedere la coppia nella normale<br />
<strong>riproduzione</strong>, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> farle deporre una sola covata e farle allevare poi i piccoli. L’ altro metodo consiste nel<br />
togliere le uova della prima covata e <strong>in</strong>cubarle artificialmente e nel fare così deporre alla femm<strong>in</strong>a una<br />
seconda covata che verrà <strong>in</strong>vece allevata dai genitori naturali.<br />
Bisogna però tenere conto dell’ errore che compiono molte persone nel tenere più <strong>in</strong> considerazione<br />
dandogli più importanza, l’<strong>in</strong>cubazione rispetto al successivo allevamento dei pulc<strong>in</strong>i.<br />
La cova naturale delle uova è la scelta migliore nella maggior parte dei casi anche perché risparmia<br />
all’allevatore il gran<strong>di</strong>ssimo lavoro e impegno che <strong>in</strong>vece viene richiesto dalla cova artificiale; l’unico<br />
problema che può presentarsi è, come spiegato precedentemente, che le coppie più giovani e alle loro prime<br />
esperienze <strong>di</strong> cova possono compiere degli “errori” nella cova e/o allevamento dei pulli, cosa che succede<br />
molto spesso, anche nei rapaci <strong>in</strong> natura. In questo caso l’allevatore, potrebbe prevenire il problema<br />
togliendo le uova alla femm<strong>in</strong>e per covarle artificialmente, ma rischierebbe <strong>di</strong> ricadere nel grosso errore <strong>di</strong><br />
impe<strong>di</strong>re alla coppia <strong>di</strong> fare l’esperienza necessaria; il buon allevatore deve dunque considerare come sicura<br />
(e naturale) la per<strong>di</strong>ta delle prime covate delle coppie giovani prive <strong>di</strong> esperienza.<br />
Per la cova naturale l’allevatore non deve <strong>in</strong>tervenire <strong>in</strong> alcun modo, ma ci sono delle regole basilari da<br />
rispettare:<br />
1) NON <strong>di</strong>sturbare assolutamente i genitori <strong>in</strong> cova, evitare <strong>di</strong> entrare nelle voliere, evitare <strong>di</strong><br />
produrre rumori a cui gli animali non sono abituati.<br />
2) Costruire i ni<strong>di</strong> nella maniera più corretta e più adatta alla specie allevata<br />
3) Assicurarsi che il nido e l’angolo della voliera dove esso è posizionato sia ben protetto dagli agenti<br />
atmosferici (vento, pioggia, neve, freddo, sole <strong>di</strong>retto)<br />
4) Non <strong>di</strong>sturbare i genitori <strong>in</strong> cova per controllare tutti i giorni l’andamento della cova; a volte<br />
questa curiosità rischia <strong>di</strong> rov<strong>in</strong>are l’esito della cova naturale; abbiate la pazienza <strong>di</strong> aspettare che le<br />
uova si schiudano senza <strong>di</strong>sturbare i genitori <strong>in</strong> cova; del resto è molto più bello ed emozionante<br />
trovare all’improvviso un batuffol<strong>in</strong>o bianco che chiede cibo al posto delle uova!<br />
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