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<strong>EVOLUZIONE</strong> <strong>DEI</strong> <strong>LEGANTI</strong><br />
Il GESSO viene definito legante aereo anche se per indurire non ha bisogno<br />
del contatto con l’aria, perché non resiste a lungo a contatto con l’acqua<br />
che riesce a solubilizzarlo cioè a dilavarlo.<br />
La CALCE è un vero e proprio legante aereo perché indurisce a contatto con<br />
l’aria (anidride carbonica); inoltre il carbonato di calcio, prodotto finale<br />
della reazione è anch’esso dilavabile anche se molto meno del gesso.
GESSO<br />
È ricavato per cottura della pietra da gesso, costituita da<br />
solfato di calcio bi-idrato (CaSO4⋅ 2H2O) con impurezze.<br />
- a 130°C si forma il gesso emidrato (CaSO 4⋅ ½H 2O);<br />
- a 170°C l’anidrite o gesso anidro (CaSO 4). )<br />
Maggiore temperatura di cottura significa maggiore<br />
fformazione i di anidrite. id it<br />
Il gesso impiegato in edilizia è costituito da solfato di<br />
calcio emidrato (CaSO 4⋅ ½H 2O) o da anidrite (CaSO 4)o<br />
da una miscela dei due.<br />
Se vengono impastati con acqua dopo poco tempo si<br />
forma di nuovo gesso bi-idrato e il sistema indurisce .
CALCE<br />
Dalla cottura (850°C-900°C) di rocce calcaree, il cui<br />
componente principale è il carbonato di calcio<br />
(CaCO3), si ottiene l’ossido di calcio, CaO, (detto calce<br />
viva) viva). CaCO 3 → CaO + CO 2<br />
Attraverso lo “spegnimento” in acqua si ottiene la<br />
forma idrata Ca(OH) 2 (calce spenta) spenta), il legante legante.<br />
CaO + H 2O → Ca(OH) 2 reazione esotermica!<br />
grassello o polvere finissima a seconda del tipo di<br />
spegnimento<br />
p g
L’indurimento di un impasto a base di<br />
calce avviene attraverso una reazione<br />
di carbonatazione della calce ad opera<br />
dell’anidride carbonica atmosferica.<br />
Ca(OH) 2 + CO 2 → CaCO 3 + H 2O
LEGANTE IDRAULICO<br />
Il primo legante idraulico è stato ottenuto unendo<br />
CALCE E POZZOLANA una terra naturale<br />
vulcanica o di diatomee.<br />
Lo stesso risultato si può ottenere impiegando<br />
insieme alla CALCE dell’argilla cotta: mattoni o<br />
tegole finemente macinati (COCCIOPESTO =<br />
POZZOLANA artificiale).<br />
Ca(OH) 2 + pozz silicati e<br />
alluminati di calcio idrati
Romani, , Greci, , Fenici e Israeliti riuscirono a<br />
realizzare importanti opere idrauliche con malte non<br />
dilavabili (malte idrauliche) ottenute con calce aerea<br />
e sabbie bbi pozzolaniche<br />
l i h
CALCE IDRAULICA<br />
(Legante idraulico pur in assenza di pozzolana)<br />
La calce idraulica “naturale” si ottiene per cottura di<br />
calcare marnoso (il Palladio nel 1570 scrive di una calce<br />
che può essere adoperata anche per opere esposte alle<br />
intemperie ) oppure per cottura di miscele di calcare e<br />
argilla.<br />
Viene invece definita calce idraulica “artificiale” una<br />
miscela di cemento Portland con calce aerea o con filler<br />
calcareo
CEMENTO CUORE DEL CALCESTRUZZO<br />
E’ una polvere l grigia ii che h iimpastata con acqua di diventa<br />
modellabile e nel giro di qualche ora perde l’iniziale<br />
plasticità l i i àe di diventa via i via i più iù rigida iidda d sembrare b una<br />
pietra naturale, capace di resistere a sollecitazioni<br />
meccaniche. ih<br />
La qualità della matrice cementizia (pasta) dipende<br />
dalle proporzioni di acqua e cemento utilizzate<br />
(rapporto acqua/cemento) acqua/cemento), ma anche dal tipo di<br />
cemento impiegato.<br />
NON TUTTI I CEMENTI SONO UGUALI .
Il padre di tutti i cementi è il CEMENTO PORTLAND<br />
ottenuto dalla macinazione del CLINKER con piccole<br />
quantità di GESSO GESSO.<br />
PRODUZIONE DEL CLINKER: cottura di materie<br />
prime (calcari, argille, sabbie, ceneri di pirite) in<br />
forni rotanti a TT= 1300‐1450°C.<br />
1300 1450°C<br />
Fonte di energia per il forno è costituita per l’85% circa dal<br />
Fonte di energia per il forno è costituita per l 85% circa dal<br />
carbone, 5% da oli combustibili, 5,5% da combustibili non<br />
convenzionali quali materiali di smaltimento come legno,<br />
grassi animali e vegetali, pneumatici etc.
I processi di fabbricazione possono essere<br />
a secco o ad umido.<br />
Il processo a secco, più iù diff diffuso, prevede d<br />
frantumazione e proporzionamento delle<br />
materie prime, quindi macinazione e<br />
omogeneizzazione g per p insufflamento d’aria<br />
e infine umidificazione per ottenere le<br />
graniglie di alimentazione del forno.<br />
forno
Il processo a umido viene preferito se le<br />
argille di alimentazione sono molto umide<br />
e facilmente spappolabili.<br />
Le argille spappolate con acqua sono mescolate<br />
con le altre materie prime già frantumate e la<br />
miscela viene macinata a umido.<br />
La “melma” melma che contiene il 35‐40% 35 40% di acqua, acqua<br />
viene parzialmente essiccata e granulata prima di<br />
essere inviata al forno forno.
I forni possono essere verticali (h (h=10‐20m, 10 20m D=2‐3m) D23m)<br />
oppure rotanti (l=200m, D=8m, pendenza=3‐5%).<br />
I forni verticali: sono alimentati dall’alto da miscele di<br />
coke e materie prime, p dal basso è insufflata aria<br />
preriscaldata dal contatto con il clinker caldo.<br />
I forni rotanti sono alimentati dal combustibile (aria<br />
mista a carbone, nafta o gas) nella estremità<br />
inferiore; le materie prime entrano dall’estremo<br />
dall estremo<br />
superiore e scendono in controcorrente.<br />
I forni verticali hanno maggiore rendimento termico,<br />
ma minore potenzialità (10‐100t/g).
Durante la cottura le<br />
materie prime si<br />
combinano per dare<br />
origine ai componenti<br />
mineralogici del clinker.<br />
Il clinker, clinker all’uscita dal forno viene raffreddato<br />
rapidamente e unito a qualche percento di gesso biidrato<br />
viene macinato macinato.
I costituenti mineralogici del clinker sono essenzialmente 4:<br />
I silicati ili i sono presenti i iin maggiore i quantità ià(75 (75‐80%) 80%) e sono anche h i<br />
più importanti perché responsabili delle prestazioni meccaniche della<br />
pasta cementizia indurita indurita.
simbologia
IDRATAZIONE DEGLI ALLUMINATI
IDRATAZIONE <strong>DEI</strong> SILICATI
I tipi p di cemento che la normativa europea p UNI EN197/1 /<br />
ammette nei paesi dell’Unione, si distinguono per la<br />
presenza in percentuali diverse di altri costituenti minerali.<br />
CEMENTI DI MISCELA:<br />
Cemento Portland e aggiunte minerali:<br />
‐pozzolane naturali<br />
‐fumo di silice<br />
‐ceneri volanti<br />
‐loppa d’altoforno<br />
‐loppe non ferrose<br />
‐scisti calcinati<br />
‐calcari
CEMENTI DI MISCELA E SVILUPPO<br />
SOSTENIBILE<br />
a)minor consumo di materie prime<br />
b) minor consumo di energia<br />
c) minor emissione di CO2<br />
d) I t lli t tili d ll i<br />
d) Intelligente utilizzo delle scorie<br />
industriali
LOPPA D’ALTOFORNO: D’ALTOFORNO scoria i della d ll produzione d i della d ll<br />
ghisa e dell’acciaio.<br />
E’ in grado di reagire con l’acqua, ma in modo<br />
estremamente lento. La presenza anche di una quantità<br />
piccola di calce accelera la reazione reazione.<br />
Una certa percentuale di cemento Portland è necessaria<br />
per raggiungere i resistenze i t meccaniche i h accettabili tt bili a<br />
tempi brevi.<br />
CENERE VOLANTE (in Italia di tipo silicico): residuo<br />
delle centrali termiche a carbone. Ha proprietà<br />
pozzolaniche e grazie alla forma sferica delle particelle<br />
favorisce la lavorabilità degli impasti
SCISTO CALCINATO: residuo della torrefazione degli<br />
scisti argillosi, in particolare quelli bituminosi.<br />
CALCARE: non è un materiale pozzolanico, ma se<br />
finemente macinato è un ottimo filler.<br />
FUMO DI SILICE: sottoprodotto p<br />
della produzione del silicio<br />
metallico e delle leghe ferro‐<br />
silicio.<br />
Ha dimensioni molto piccole<br />
(microsfere < 0.1μm) e quindi è un<br />
ottimo filler, oltre ad avere<br />
proprietà pozzolaniche eccellenti.
TUTTE LE POZZOLANE ANTICHE O MODERNE, NATURALI O<br />
ARTIFICIALI SONO MATERIALI IN PREVALENZA AMORFI, DI NATURA<br />
SILICO‐ALLUMINOSA,<br />
diventano un legante idraulico se mescolate con la calce. calce Il<br />
cemento Portland produce calce durante l’idratazione, la<br />
pozzolana trova dunque un ingrediente con il quale reagire.<br />
Pozzolana +acqua: nessun indurimento<br />
Pozzolana + acqua +calce: indurimento per<br />
formazione di composti chimici insolubili:<br />
-Silicati di calcio idrati (C-S-H)<br />
-Alluminati di calcio idrati (C-A-H)<br />
La vera pozzolana non è di per sé un legante
NNormativa ti europea sui i cementi ti UNI EN 197/1<br />
a) Tipo di cemento => composizione<br />
b) Classe di resistenza => Rm minima a 28gg,<br />
comportamento p alle brevi stagionature g (R, ( , N) )<br />
(ricavata mediante procedura standard su<br />
provini standardizzati)<br />
I ti i di t 25<br />
I tipi di cemento sono 25<br />
le classi di resistenza 6<br />
Totale=150, teoricamente possibili.
La miscela cemento cemento‐pozzolana pozzolana<br />
Cemento Portland + acqua:<br />
C‐A‐H C A H, C‐S‐H C S H<br />
(silicati ed alluminati idrati<br />
primari) primari),<br />
CH (calce di idrolisi)<br />
Cemento Portland +pozzolana<br />
+ acqua: CC‐S‐H S H,<br />
C‐A‐H (silicati ed alluminati<br />
idrati primari), primari) C‐S‐H* C S H , C‐AH* C AH<br />
(silicati ed alluminati<br />
idrati secondari)
Tipi di cemento:<br />
Cemento Portland‐ CEM I‐ con almeno il 95%<br />
di clinker (un solo tipo) tipo).<br />
Cementi Portland di miscela‐ CEM II‐<br />
( (17sottotipi) ) con almeno l il l 65% ddi clinker; l k<br />
se i costituenti secondari sono presenti in<br />
quantità pari al 6‐20% CEM II A<br />
se al 21‐35% 21 35% CEM II B.
Cemento d’altoforno d altoforno ‐ CEM III III‐ (3 sottotipi)<br />
loppa 36‐65% CEM III A<br />
loppa 66 66‐80% 80% CEM III B<br />
loppa 81‐95% CEM III C<br />
Cemento pozzolanico ‐ CEM IV‐ ( (2 sottotipi) )<br />
costituenti minerali 11‐35% CEM IV A<br />
costituenti minerali 36‐55% CEM IV B<br />
Cemento composito ‐ CEM V ‐ (2 sottotipi)<br />
costituenti minerali 36‐60% CEM V A<br />
costituenti minerali 61 61‐80% 80% CEM V B
Le e sei se classi c ass di d resistenza es ste a mostrate ost ate in tabella tabe a vengono e go o<br />
stabilite dal produttore di cemento attraverso una<br />
procedura p standardizzata:<br />
‐stesso rapporto<br />
acqua/cemento / (0.5), (0 5)<br />
‐stesso rapporto<br />
sabbia/cemento bbi / (3) (3),<br />
ma anche stesso tipo di<br />
sabbia, bbi stessa tipologia i l i<br />
di provini (prismatici<br />
4X4X16 4X4X16cm) ) e<br />
stessa stagionatura<br />
(U (U.R.>95%, R 95% T=20°C).<br />
T 20°C)
Le classi di resistenza del cemento non<br />
stabiliscono la resistenza a compressione del<br />
calcestruzzo l t confezionato f i t con quel l cemento, t<br />
ma individuano una scala di potenzialità dei<br />
vari cementi.<br />
Le prove su malta standard servono a<br />
distinguere g i cementi prima p di immetterli sul<br />
mercato attraverso informazioni relative alle<br />
prestazioni p meccaniche “potenziali” p alle brevi e<br />
alle lunghe stagionature.