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la filatura in un sito dell'eneolitico abruzzese, Le Coste (AQ)

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102 GRadus –2010/ 5.1<br />

Il calcolo del momento di <strong>in</strong>erzia può apparire <strong>un</strong> compito tedioso ed eccessivamente<br />

meticoloso ma può condurre a risultati <strong>in</strong>attesi, <strong>in</strong>fatti, questo dato riveste <strong>un</strong>a partico<strong>la</strong>re<br />

importanza poiché, <strong>in</strong> <strong>un</strong> <strong>un</strong>ico valore, s<strong>in</strong>tetizza quelle peculiarità del<strong>la</strong> fuseruo<strong>la</strong> che ne<br />

esprimono <strong>la</strong> f<strong>un</strong>zionalità.<br />

Calco<strong>la</strong>ndo il momento di <strong>in</strong>erzia di <strong>un</strong> consistente numero di fuseruole r<strong>in</strong>venute <strong>in</strong> <strong>un</strong> <strong>sito</strong>,<br />

come nel caso di <strong>Le</strong> <strong>Coste</strong>, è possibile fare concrete ipotesi sul tipo prevalente di fibra che <strong>in</strong><br />

quel <strong>sito</strong> veniva <strong>la</strong>vorata, sul tipo di tessuti che venivano prodotti e <strong>in</strong> che quantità (nel caso<br />

fosse possibile fare dei confronti con i dati fa<strong>un</strong>istici e ambientali).<br />

Un momento di <strong>in</strong>erzia basso (<strong>in</strong>feriore a 50) è <strong>in</strong>dice di <strong>un</strong>a frequenza di rotazione alta:<br />

significa che il fuso gira molto velocemente ma per poco tempo, occorre qu<strong>in</strong>di ri<strong>la</strong>nciarlo più<br />

volte all<strong>un</strong>gando i tempi di produzione; viene così ottenuto <strong>un</strong> filo sottile per <strong>la</strong> cui<br />

realizzazione sappiamo che occorrono fibre sottili, morbide e possono essere anche corte (nel<br />

nostro caso si può pensare a pelo animale).<br />

Al contrario, <strong>un</strong> momento di <strong>in</strong>erzia alto <strong>in</strong>dica <strong>un</strong>a bassa frequenza di rotazione: qu<strong>in</strong>di il fuso<br />

gira meno velocemente ma più a l<strong>un</strong>go e produce filo grosso, il quale richiede fibre più spesse<br />

e resistenti; a parità di tempo impiegato, <strong>un</strong>a fuseruo<strong>la</strong> con momento di <strong>in</strong>erzia alto è <strong>in</strong> grado<br />

di produrre filo <strong>in</strong> maggiore quantità e spessore rispetto a quel<strong>la</strong> con momento di <strong>in</strong>erzia più<br />

basso.<br />

È <strong>in</strong>teressante notare, <strong>in</strong>oltre, che a parità di peso il momento di <strong>in</strong>erzia risulta più basso <strong>in</strong><br />

presenza di raggio <strong>in</strong>feriore, mentre a parità di peso e raggio il valore del momento di <strong>in</strong>erziadim<strong>in</strong>uisce<br />

<strong>in</strong> presenza di forme ellissoidali e aumenta nelle mforme cil<strong>in</strong>driche. Emerge,<br />

<strong>in</strong>fatti, che <strong>la</strong> maggiore differenza f<strong>un</strong>zionale di <strong>un</strong>a fuseruo<strong>la</strong> è dovuta al<strong>la</strong> diversa<br />

distribuzione del peso sul raggio: se sul raggio lo spessore va crescendo verso il foro (di<br />

conseguenza anche il peso è crescente verso il foro), il valore di momento di <strong>in</strong>erzia dim<strong>in</strong>uisce.<br />

<strong>Le</strong> fuseruole di <strong>Le</strong> <strong>Coste</strong> presentano <strong>in</strong> prevalenza valori del momento di <strong>in</strong>erzia compresi tra<br />

100 e 400 (che possono considerarsi alti), di conseguenza si può ipotizzare <strong>la</strong> <strong>la</strong>vorazione di<br />

fibre l<strong>un</strong>ghe e resistenti <strong>in</strong> <strong>un</strong> tempo di fi<strong>la</strong>tura ridotto (rispetto al<strong>la</strong> stessa quantità di filo<br />

prodotto con l’impiego di altre fibre), per <strong>la</strong> produzione di fi<strong>la</strong>ti di grosso spessore e poco<br />

flessibili. Questo tipo di fuseruole potrebbero, tuttavia, essere state utilizzate per ritorcere fili<br />

più sottili prodotti con fuseruole aventi momento di <strong>in</strong>erzia più basso. In generale si ha <strong>la</strong><br />

sensazione che <strong>un</strong> momento di <strong>in</strong>erzia basso <strong>in</strong>dichi <strong>un</strong>a condizione di fi<strong>la</strong>tura più evoluta, che<br />

comporti <strong>un</strong>a produzione più f<strong>in</strong>e e specializzata.<br />

Per i fi<strong>la</strong>ti di <strong>Le</strong> <strong>Coste</strong> è stato, qu<strong>in</strong>di, ipotizzato il prevalente uso di fibre l<strong>un</strong>ghe, molto probabilmente<br />

fibre vegetali, le quali pongono maggiore resistenza al<strong>la</strong> torsione prodotta da <strong>un</strong>a<br />

fuseruo<strong>la</strong> pesante; il filo così prodotto doveva essere spesso e rigido, come le fibre che lo<br />

componevano, e poteva trovare utilizzo non solo nel<strong>la</strong> tessitura ma anche per realizzare corde<br />

e stuoie . <strong>Le</strong> fibre animali sono meno l<strong>un</strong>ghe e meno resistenti al<strong>la</strong> torsione, <strong>in</strong>oltre gli attuali<br />

risultati dell’analisi dei resti fa<strong>un</strong>istici del <strong>sito</strong> non attestano <strong>un</strong> allevamento di ovicapr<strong>in</strong>i partico<strong>la</strong>rmente<br />

cospicuo.<br />

Vi sono diverse specie vegetali che presentano l’attitud<strong>in</strong>e al<strong>la</strong> fi<strong>la</strong>tura (g<strong>in</strong>estra; ortica, malva,<br />

gi<strong>un</strong>co ed altre erbe palustri, steli di gram<strong>in</strong>acee, ma anche muschi e corteccia d’albero) e<br />

l’ambiente dell’<strong>in</strong>sediamento di <strong>Le</strong> <strong>Coste</strong> (ubicato ai marg<strong>in</strong>i dell’antico bac<strong>in</strong>o del Fuc<strong>in</strong>o)<br />

poteva offrire buone condizioni di vita ad alc<strong>un</strong>e di queste piante.<br />

I dati a nostra disposizione non escludono, com<strong>un</strong>que, l’utilizzo di pelo animale: anche se le<br />

fuseruole di <strong>Le</strong> <strong>Coste</strong> non sembrano essere le più adatte al<strong>la</strong> fi<strong>la</strong>tura di fibre corte (nel livello<br />

eneolitico abbiamo solo due fuseruole con MI <strong>in</strong>feriore a 50), potevano ugualmente essere<br />

usate per fibre più corte e sottili, si potrebbe ipotizzar che nell’eneolitico non venivano sfruttate<br />

al meglio le possibilità che queste ultime fibre offrivano, ma già i reperti del livello dell’età<br />

del bronzo mostrano <strong>un</strong>a maggiore attitud<strong>in</strong>e al<strong>la</strong> fi<strong>la</strong>tura di fibre corte e flessibili; presentano<br />

<strong>in</strong>fatti raggio, peso e momento di <strong>in</strong>erzia ridotti (Figura 3).

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