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Centro di Arte e di Cultura “Sanremo Arte 2000” - sede sociale ed espositiva c/o Hotel Festival Sanremo
Premio Editoria per le Arti Letterarie
“Sanremo Arte 2000” 1 a Edizione (16 gennaio 2009)
Venerdì 16 gennaio 2009, alle ore 16.30, nella Sala delle Esposizioni dell’Hotel FESTIVAL - sede sociale
ed espositiva del Centro di arte e di cultura “Sanremo Arte 2000”, su convocazione della Direzione della
rivista “SANREMO ARTE 2000”, si è riunita la Giuria della 1ª edizione del “Premio Editoria” per la valutazione
delle opere inviate dagli artisti ed ammesse alla rassegna.
Sono presenti i signori: - Prof. Dott. Vito Cracas, critico d’arte visiva e letteraria,
Direttore di “Sanremo Arte 2000”, Presidente,
- Rag. Mario Saccoccia, cultored’arte visiva e letteraria,
- Rag. Antonio D’Amore, cultore d’arte visiva e letteraria,
- Cav. Casimiro Dell’Arco Talarico, editore,
- Francesco Dell’Arco Talarico, segretario senza diritto al voto.
Il Presidente, dopo aver fatto leggere il bando-regolamento della manifestazione, ha invitato tutti i
componenti della Giuria a soffermarsi sulle liriche pervenute ed ammesse, manifestando apertamente
le considerazioni e le impressioni per giungere ad una serena e condivisa valutazione. Dopo un primo
scambio di opinioni sul livello e la qualità delle poesie accettate, il Presidente suggerisce dei validi criteri
– da tutti i presenti accettati - ai quali è sempre bene attenersi per una corretta valutazione che porti a
determinare una condivisa e valida graduatoria di merito. In particolare raccomanda di:
- non lasciarsi influenzare dagli elementi che evidenziano e fanno emergere quelle caratteristiche particolarità
espressive che connotano ed individuano l’autore;
- attenersi all’ etica professionale per la scelta coerente delle poesie migliori tenendo conto, altresì, dei
concetti evidenziati nelle liriche da valutare.
La Giuria, all’unanimità, concorda con il Presidente di cui condivide le giuste preoccupazioni e le motivazioni,
e dopo aver discusso e selezionato le molte liriche esaminate, procede collegialmente ad un
riesame di tutte le poesie, anche di quelle momentaneamente messe da parte, per una collegiale ed
unitaria valutazione di merito. Al termine dell’attenta disamina, la Giuria procede a stilare la seguente
graduatoria di merito:
1° lirica La devozione a esserci di Iole Chessa Olivares
2° lirica Non vedo più di Luigi Golinelli
3° lirica Millennio allo specchio di Franca Moraglio Giugurta
4° lirica Al Santo Padre di Franco De Giovanni
5° lirica Insieme una vita intera di Angelo Annibali
6° lirica La città del canto di Leopoldo Di Giovanni
7° lirica Con levità di piuma di Fabiano Braccini
8° lirica Fiorisca l’amore di Francesco G. Musante
9° lirica Vita di Brunella Mazza
10° lirica Primavera di Bruna Rossi Nicolini
La Giuria, conscia del ruolo che le è stato affidato nell’evidenziare i nuovi talenti
- nel prendere atto del nuovo rinascimento che è già in atto nella poetica, manifestata con un linguaggio
consono ai tempi moderni;
- rende anzitutto omaggio a tre illustri protagonisti della poesia contemporanea per quanto hanno
espresso concettualmente nei loro versi apprezzati mediante riconoscimenti pubblici da parte delle
massime autorità accademiche:
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• Domenico Sangillo, di Rodi Garganico (Foggia), pittore del famoso periodo del “tonalismo romano”
e poeta arguto ed incisivo, insignito per la valenza della sua ultracinquantennale attività del “Sigillo
d’Argento” dall’Università agli Studi “Aldo Moro” di Bari;
• Francesco Di Vico, di Maddaloni (Caserta), poeta dalle profonde riflessioni mistiche ma razionali nelle
sue numerose pubblicazioni trentennali comprendenti anche testi di commedie e drammi musicali;
• Luigi Frontino, di Zapponeta (Foggia), il poeta cantore dal 1975 del riscatto della sua vilipesa terra e
degli arenaioli discendenti dell’antica civiltà ed operanti nella piana dauna e nel pietroso Gargano;
- constata, inoltre, nei componimenti presentati la convinta esposizione di concetti altamente etici,
religiosi e laici, nel rapporto dialettico tra creazione e creatività e l’esaltazione dei valori di afflato
fraterno nei rapporti tra gli esseri, tali da essere evidenziati, nel contesto storico-ambientale, alle
nuove generazioni, mediante un linguaggio lirico che nelle metafore fantasiose e surreali, pur
senza indulgere alla retorica e alle banalità, si collega alla moderna realtà, con un fraseggio originale,
semplice, forbito e sferzante in cui si manifesta l’amore per il creato e le creature;
- propone, pertanto, di segnalare a pieno titolo alcuni poeti che nelle loro liriche hanno espresso elevati
concetti molto apprezzati e particolarmente condivisi
Segnalazioni:
Vele in Mare Aperto
di Leone Luciana di Milano
Bevo la vita
di Antonio Galeazzi di Pescara
Il nastro del tempo
di Francesco Gallicchio di Tursi (MT)
La vanità
di Gesumino Lai di Cagliari
Grazie per il cuore !
di Nicu Lutan (Poeta Romeno) di Milano
Non mi svegliare
di Mario D’Alessandro di Monte S.Savino (AR)
Bandiera bianca
di Oscar Antonio Altina di Cuneo
Inquietudine
di Anna Regina Aino di Trebisacce (CS)
Silenzio
di Onofrio Albisi di Sambuca di Sicilia (AG)
Il Karma di un seme di germoglio
di Giusi Bugia di Caltanissetta (CL)
Le stelle le regala il cielo…
di Daniela Costantini di Roma
Fratello Lontano
di Tito Sapone di Casagiove (RE)
Rinnovarsi
di Domenico Anguiolilli di Latina
Colpo Risolutore
di Lorenzo Piccirillo di Pontinia (LT)
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La dolce carezza
di Maristella Angeli di Macerata
Il Sipario
di Egle Bolognesi di Torino
Il bouquet di fiori di zucca e un bocciolo di rosa
di Francesca Tavani Riggio di Pellaro (RC)
Al mio concerto
di Carmeni Filippo di Cesati (MI)
Il tuo amore di donna
di Silla Di Ciaccia di Pescara
I figli sono la radice del cuore
di Antonino La Face di Reggio Calabria
Il Presepe non cambi
di Ermanno Catalano di Casacalenda (CB)
Ridere e sorridere
di Luigi Razzini di Lacchiarella (MI)
La valigia dei miei sogni
di Baldassarre Turco di Genova
Pensiero
di Maria Rosa Schiavini di Melegnano(MI)
Credi a questo amore
di Elisa Dell’Orso di Isola d’Asti (AT)
Cupido
di Franco Iovi di La Spezia
La vera bellezza
di Teresa Bruno di Milano
Tra me e te
di Carli Paolina di Roma
La Giuria, infine, nel raccomandare all’organizzazione di diffondere con ogni mezzo possibile questo evento magnificante
il prodotto dell’umano ingegno, invita i poeti ad esprimere sempre meglio i valori sui quali si fonda la civiltà
italica. I lavori hanno termine alle ore 23,30. Letto, si condivide, si conferma e si sottoscrive.
Il Centro di Arte e di Cultura e la redazione di Sanremo Arte 2000 ringraziano: Leone Luciana – Lugi “Santo” Sisti – Luigi
Golinelli - Giuseppe Giardina – Salvatore Tedde – Umberto Barillaro – Francesco Bisceglie – Luigia Brignani Griffini – Liliana Antonini
– Erminia Ascari – Sandra Biagioni – Giancarlo Bugarin – Enzo Busca – Duccia Camiciotti – Fabio Campadelli – Cianchetti
Giovanni – Vincenzo Di Napoli – Giuliana Maria Maddalena Fusari – Rosalina Gelasio – Paolina Carli – Quasimodo Fedel Franco
– Giulia Marini – Rosaria Maugeri – Vito Giuseppe Mele – Adelina Nardelli – Wanni Orlando – Susanna Pagano – Daniela Pagliai
– Ernesto Pansini – Caterina Perata – Stefania Perazzi – Vincenzo Policarpo – Rosita Ponti – Ines Pugliese – Dante Repola – Maria
Selvetti – Graziano Sia – Massimo Zeni
IL PRESIDENTE dott. Vito Cracas - IL SEGRETARIO Francesco Dell’Arco Talarico
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1 a
Centro di Arte e di Cultura “Sanremo Arte 2000”
Premio Editoria per le Arti Letterarie
“Sanremo Arte 2000”
LA DEVOZIONE A ESSERCI
(Dedicata alla vita)
Nello sperpero di tinte
allontana il tempo
nuove possibili primavere
forse il sorriso
con allusiva clemenza
lascia al labbro
-appena nascosto tra i denti –
un anticipo di cenere.
Eppure, del tutto non s’estingue
la devozione a esserci
un filo d’anima alla volta
svaria, si dipana tra i riflessi
anche i meno leggiadri,
alle pieghe del cuore arresi
senza nido
per malia di una smerlo inatteso.
Avanza la devozione,
avanza soave e … non s’adombra,
porta con sé le molte ore infrante
sul bisbiglio dell’ormai
e vivo, soccorrevole
il richiamo
d’una smisurata altezza
mai troppo lontana.
Iole (Maria) Chessa Olivares
2 a
NON VEDO PIU’
Non vedo più,
bianche criniere al vento
ai bordi del bosco.
Non vedo più,
velieri gonfi di vento
all’orizzonte.
Ma sento solo parole,
che non sempre
sanno di verità.
Luigi Golinelli
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3 a
MILLENIO ALLO SPECCHIO
Subdola, silenziosa, lontana,
apparentemente lenta, quasi magica,
in un attimo ti veste la vecchiaia.
Ho voglia di scrivere, quanto osservato
e studiato, da quando infante allora,
i miei più grandi amici avevano
dai cinquanta ai novant’anni,
ed erano supremi, freschi, acuti,
bambini come me, diversi soltanto
per saggezza e conoscenza.
Detesto rompere,
dicendo sono cambiati i tempi!
Perché non è così, il tempo è mobile,
va ritorna,
non ha nessuna colpa il tempo
sull’educazione delle nostre vite.
Forse oggi manca la conoscenza
dello specchio
nel suo significato vero.
Franca Moraglio Giugurta
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6 a
LA CITTÀ DEL CANTO
Andai nella riviera dei fiori
a cercare il canto
e fui rapito
dalla beltà di una palma
che apriva sorridendo
a toccare il ciel la chioma
e inchinarsi a salutare il mare
Vittorioso fu per me
il soggiorno
nella città che immortala
il canto
e vola
con le note
a richiamar
I ricordi.
Leopoldo Di Giovanni
4 a
AL SANTO PADRE DEL MONDO
Vi guardo e penso,
quanto è desiderosa
la voce del profondo
del cuore,
pieno di parole
con gridi forti.
Ma poco sentiti.
Si. Siete la voce
che viene dal soffio degl’Angeli,
che con tanta forza
verranno a calpestare,
a poco a poco:
la vanità,
la cattiveria,
la lussuria,
l’ODIO.
Ma DIO rappresenta in Voi
la parte dell’unione del Mondo,
con i vostri urli deboli
siete riuscito a riunire
un grande MILLENNIO.
Siete sempre Voi il PAPA
della felicità dei giovani
e del sostegno,
che avete ringraziato tutti
con tanto AMORE dell’unità
del MONDO del terzo MILLENNIO.
Ciao PAPA del nostro sostegno.
Franco De Giovanni
5 a
INSIEME…UNA VITA INTERA
Un paio di scarpette di raso bianco
appese al muro dal
fondo consumato,
una foto ingiallita dal tempo
sopra al tavolo della
cucina,
ritagli di giornali che parlano di noi
ricordi della nostra
vita passata.
Erano scarpette magiche
quando le calzavo,
e come un
angelo volavo sopra a quei palcoscenici;
abbiamo diviso gli applausi,
gioie e delusioni.
Sono state sempre le mie compagne
d’avventure
e in
esse confidavo i miei sogni,
sogni di una ragazzina che oggi ha i
capelli bianchi.
Quelle scarpette è stata tutta la mia
vita e oggi,
quando una nuvola copre per un
attimo il sole,
le tolgo dal chiodo e
provo a calzarle
sento … come un eco, quelle note di
dolce melodie.
Amiche mie sincere quante cose
abbiamo da raccontare
io, ringrazio voi
e voi, l’artista che vi ha
creato.
Angelo Annibali
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7 a
CON LEVITÀ DI PIUMA
Il vento arruffato
allo sfilare dei treni
mulina le foglie e le confonde.
La scia di un’ala su in cielo
pare esile traccia di un sospiro
passeggero
che muove per un momento
pensieri, ricordi,
emozioni.
Un brusio sommesso
è intimo dialogo
d’amore
e il leggero sfiorarsi di labbra
si fa sospeso turbamento
di silenti passioni.
Il respiro
disegna nel gelo dell’aria
volute trasparenti:
quasi delicati messaggi segreti
che si stemperano piano,
senza rumore alcuno.
Con levità di piuma
si adagiano lenzuola candide
nel talamo dei sogni.
Fabiano Braccini
8 a
FIORISCA L’AMORE
Di noi dovrebbe
vivere solo l’Amore
La terra s’infiora
grazia d’amore
la musica nel cuore
fulgido candore.
Lieta vittoria
canto giocondo
l’eco festosa
si diffonde,
l’animo d’ognuno
rasserena.
Risplenda sorridendo
purissimo amore,
dolce dono
al cammino del sole.
Di noi dovrebbe
vivere solo l’Amore.
Francesco G. Musante
9 a
10 a
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VITA
Riposa a sera senza lamento
e da se scuote le pene del mondo
mentre si oscura il giorno.
Ricorda di aver avuto una forma
che si stagliava limpida verso il cielo
ed ora è grande la pena
per l’ombra esile che non sorride.
Si piega docile al vento
ha curve le spalle e tace
come tace chi non osa più.
Dove la stanchezza nasce
finisce il canto
e lentamente … come può
la lacrima di un cero
che si àggruma.
Brunella Mazza
PRIMAVERA
Potrei dire che è primavera
se gli uomini stringessero la mano
e i loro cuori si riconoscessero.
Tanti anni fa era primavera,
potevamo tenerci per mano.
Il volto amico era
un volto amico..
Oggi la primavera
è morta.
È morta con noi.
Si risveglierà solo
il giorno che sentiremo
germogliare in noi
la Vita,
l’Amore,
la Giustizia:
Il giorno in cui
genereremo la Vita.
Allora, solo allora,
tornerà la primavera.
Bruna Rossi Nicolini