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Recensione di Giuseppe Reggini - Sanremo Arte 2000

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L’artista <strong>Reggini</strong> <strong>Giuseppe</strong><br />

nel suo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> San Marino<br />

L’artista <strong>Reggini</strong> <strong>Giuseppe</strong><br />

premiato a <strong>Sanremo</strong><br />

dal console <strong>di</strong> San Marino<br />

Avv. Domenico Morganti<br />

<strong>Reggini</strong> <strong>Giuseppe</strong> nasce<br />

il 13 aprile 1952 a<br />

Serravalle Rep. <strong>di</strong> San<br />

Marino. Fin da piccolo<br />

<strong>di</strong>mostra particolare interesse<br />

per l'arte ma solo<br />

all'età <strong>di</strong> vent'anni inizia<br />

la sua attività <strong>di</strong> pittore.<br />

La sua formazione artistica<br />

è auto<strong>di</strong>datta <strong>di</strong> genere<br />

figurativo moderno.<br />

Le tecniche usate sono<br />

olio, acrilico acquerello e<br />

miste, inizia con la pittura<br />

ad olio ritraendo paesaggio,<br />

ma non sod<strong>di</strong>sfatto va<br />

alla ricerca <strong>di</strong> qualcosa <strong>di</strong><br />

nuovo e particolare.<br />

"Ha una personalità in<strong>di</strong>pendente"<br />

<strong>di</strong>ce il cav.<br />

Casimiro Dell'Arco Talarico<br />

"in equilibrio tra il concetto<br />

astratto e la descrizione<br />

figurative delle cose.<br />

<strong>Reggini</strong> ha trovato nelle lineografie uno strumento<br />

molto efficiente per raccontare il proprio intricato<br />

mondo interiore, iniziando da soggetti che sarebbero<br />

capaci <strong>di</strong> identificarsi con segni ideografici, egli è andato<br />

sempre più liberandosi da una rappresentazione<br />

veramente simbolica per accedere alla materialità della<br />

forma visiva, il che gli da licenza <strong>di</strong> presentare un<br />

<strong>di</strong>scorso dove i legami con la realtà, propria, della natura<br />

umana, si fanno più atten<strong>di</strong>bili".<br />

Caratteristica principale del <strong>Reggini</strong> è il colore. Infatti<br />

egli usa colori chiari e accesi che danno ai suoi quadri una<br />

luce calda e irreale. Anche i ritratti <strong>di</strong> donna, costante <strong>di</strong><br />

quasi tutti i suoi <strong>di</strong>pinti, sono rappresentati come un<br />

mosaico con tante tessere colorate, quasi volesse racchiudere<br />

la naturale bellezza dell'arcobaleno nelle<br />

armoniose e sensuali forme del corpo femminile.<br />

Abbandona la pittura per un lungo periodo e la<br />

riprende in questi ultimi anni e partecipa a varie<br />

mostre e rassegne internazionali: Al 10° Festival<br />

Internazionale della pittura contemporanea <strong>di</strong><br />

<strong>Sanremo</strong> nel <strong>di</strong>cembre 2002 partecipa e viene premiato<br />

con l'opera "Pioggia <strong>di</strong> luna" che ha attratto l'attenzione<br />

<strong>di</strong> molti, compreso il Presidente della Giuria<br />

dott. Vito Cracas che descrive così l'opera: "Il desiderio<br />

atavico <strong>di</strong> ogni essere, che vede nella luna la compagna<br />

alla solitu<strong>di</strong>ne, è quello <strong>di</strong> ritrovarsi nelle fantasie<br />

animate dalla sua donna ideale, vagheggiate nell'infanzia<br />

e sviluppate nei desideri dell'età matura.<br />

Questi pathos esternato con suadente cromatismo,<br />

nel rivelare la propria intimità, comunica l'imme<strong>di</strong>ato<br />

impatto nella realtà virtuale che ciascuno si costruisce.<br />

Un rifugio in cui è piacevole potersi ritrovare.<br />

Al primo impatto, la tecnica inconsueta, può anche<br />

<strong>di</strong>sorientare perché non si è adusi al linguaggio personalizzato<br />

da <strong>Reggini</strong> che si serve della <strong>di</strong>versità delle<br />

tonalità nelle pigmentazioni adoperate per esacerbare<br />

la lussureggiante e rigogliosa natura per poi, per l'evidente<br />

contrasto nelle raffigurazioni dei <strong>di</strong>versi atteggiamenti<br />

del prototipo donna, scomporle per dare quasi la<br />

sensazione tattile della variegata e poliedrica personalità<br />

che avvince e frastorna il richiamato compagno del<br />

suo peregrinare. Un contrasto evidentemente voluto, in<br />

quanto riesce a rendere partecepi i patemi dell'essere in<br />

un linguaggio proprio, sempre più raffinato e duttile<br />

nell'elaborazione personale, che fa incentrare l'attenzione<br />

sui contenuti espressi in forma <strong>di</strong> impatto imme<strong>di</strong>ato<br />

su cui si ritorna riflessivamente...<br />

Il crogiolarsi nelle proprie sperimentazioni è tipico <strong>di</strong><br />

chi non ha idee chiare e si sforza <strong>di</strong> attrarre l'attenzione<br />

con espe<strong>di</strong>enti. Per <strong>Reggini</strong> è vero il contrario: si<br />

serve <strong>di</strong> tante esperienze, sperimentate e rielaborate in<br />

una pigmentazione figurale dal contrasto visivo della<br />

linea tondeggiante, allungata nelle fluenti chiome, con<br />

quella squadrata delle tessere cubiche, <strong>di</strong>versificate da<br />

stu<strong>di</strong>ate affinità tonali, in una caleidoscopica mescolanza<br />

che fa avvertire inusuali sensazioni <strong>di</strong> messaggi insiti<br />

espressi dalle donne che evidenziano particolari stress<br />

esistenziali in una spazialità onirica e fantastica.<br />

Le sue composizioni sono storie <strong>di</strong> tensioni latenti <strong>di</strong><br />

cui visualizza particolari fotogrammi pescati nel subconscio.<br />

Un moderno e razionale linguaggio artistico<br />

capace <strong>di</strong> attrarre la <strong>di</strong>stratta attenzione facendo<br />

seguire all'impatto piacevole me<strong>di</strong>ante impressioni.<br />

Amale per sempre, loro sono la vita...altrimenti il vento se le porterà via<br />

2004 - acrilico su tela cm. 40x81<br />

1


Nell'arte non vi sono strade nuove o vecchie ma esperienze<br />

valide, collegate ai tempi vissuti, interpretate da<br />

artisti che con sensibile razionalità li evidenziano nel<br />

loro linguaggio consono agli addetti che si sforzano <strong>di</strong><br />

farli recepire meglio dopo il comprensibile impatto<br />

emotivo. <strong>Reggini</strong>,<br />

nel perseguire la sua<br />

ricerca, è tra questi,<br />

il tempo, galantuomo,<br />

ne attesterà la<br />

valenza."<br />

Ricor<strong>di</strong>...1963 - acrilico su tela cm. 50x70<br />

2<br />

Sorella luna...fammi sognare 2002<br />

acrilico su tela cm. 40x80<br />

De<strong>di</strong>cato a<br />

<strong>Giuseppe</strong> <strong>Reggini</strong><br />

Visionando i lavori<br />

<strong>di</strong> <strong>Giuseppe</strong><br />

<strong>Reggini</strong> si coglie<br />

imme<strong>di</strong>atamente la<br />

novità del linguaggio<br />

figurativo <strong>di</strong> un<br />

artista potente e<br />

sognatore che usa il<br />

vigore del colore e<br />

la luci<strong>di</strong>tà quasi<br />

metafisica della tessitura,<br />

per realizzare<br />

elaborazioni cariche<br />

<strong>di</strong> desiderio e <strong>di</strong><br />

pathos. Lo stile sicuro,<br />

inconfon<strong>di</strong>bile,<br />

mai esitante, si<br />

destreggia fra astrazione<br />

geometrica e<br />

figurazione tramite<br />

un suo curioso proce<strong>di</strong>mento<br />

che<br />

seziona e sfaccetta<br />

talvolta il centro<br />

intorno al quale è<br />

costruito l’insieme<br />

dell’opera, altre<br />

volte un particolare<br />

quale può essere un<br />

uccello che vola tra i<br />

rami scheletrici <strong>di</strong><br />

alberi che si stagliano<br />

su uno sfondo<br />

acromatico o una<br />

minuscola donna<br />

che si perde nel sogno <strong>di</strong> un paese sospeso nel vuoto o<br />

ancora una minuta porzione <strong>di</strong> campo della quale<br />

emergono fiori che copiano la policromia delle celle da<br />

cui si alzano; è questo un primo”fil rouge” che lega la<br />

sua produzione artistica: così l’artista partendo da<br />

immagini che attingono da una realtà me<strong>di</strong>ata da uno<br />

spirito romantico e sognatore riesce a sottrarsi a quanto<br />

una storica consuetu<strong>di</strong>ne ha fatto corrispondere con<br />

la tra<strong>di</strong>zione figurativa per approdare a una personale<br />

rielaborazione dei principi geometrici nella quale la<br />

forma viene scomposta come le case <strong>di</strong> una scacchiera<br />

variopinta senza però che mai sia persa <strong>di</strong> vista la preminenza<br />

della figura.<br />

Questo suo modo <strong>di</strong> fare pittura si arricchisce delle<br />

ricerche dei contrasti tra colore e luce, tra forma e<br />

spazio con risultati tali da implicare effetti visivi che<br />

attirano imme<strong>di</strong>atamente con curiosa attenzione e<br />

comunicano al fruitore, sia occasionale che professionista,<br />

la tensione creativa attraverso un copioso<br />

impianto cromatico.<br />

Proprio per questi caratteristici interessi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne<br />

ottico che affiorano dalle sue creazioni, nelle quali il<br />

legame tra lo spazio e la luce appare essenziale, la<br />

sua pittura coniuga raffinatezza e composizione geometrica<br />

in una intelaiatura strutturale tale da esaltare<br />

una sempre più serrata sintesi dei fattori espressivi,<br />

una sobria e rigorosa selezione dei valori ed evidenziando<br />

una ferma concentrazione sui valori<br />

essenziali <strong>di</strong> grande efficacia emozionale in un processo<br />

che rientra appieno nella situazione culturale <strong>di</strong><br />

quelle nuove in<strong>di</strong>cazioni che furono avanzate per<br />

mostrare alla pittura nuove soluzioni visive nell’evolvere<br />

del <strong>di</strong>battito apertosi tra astratto e figurativo.<br />

Dal fermo carattere dell’artista deriva la continuità<br />

delle sue esperienze, mai influenzate dall’effimero<br />

delle mode, ma sempre fedeli ad una concezione estetica<br />

dalla quale scaturiscono vigorose suggestioni etiche<br />

e profonde emozioni che una sana e spontanea<br />

carica <strong>di</strong> poesia traduce in forme geometriche vivacizzate<br />

all’interno dalla comparsa <strong>di</strong> simboli primor<strong>di</strong>ali.<br />

La sua evoluzione artistica rivela un percorso assai<br />

interessante che si espande da immagini basate su<br />

linee e colori quali strumenti rivelatori <strong>di</strong> profonde<br />

emozioni a paesaggi che assumono un chiaro significato<br />

<strong>di</strong> spazio partendo da <strong>di</strong>stese nelle quali le macchie<br />

<strong>di</strong> colore dei fiori accendono il verde e il bruno<br />

della terra, passando per prati ver<strong>di</strong> dai quali svettano<br />

alberi frondosi <strong>di</strong>venendo, attraverso una progressiva<br />

semplificazione che accentua i caratteri


essenziali, testimonianze della memoria ingabbiate<br />

nella incantata scacchiera del tempo rivelando così<br />

una chiara <strong>di</strong>scendenza dai padri dell’astrattismo<br />

modulata però, da una regola del tutto autonoma e<br />

personale. Sono alberi, i suoi, che non vengono celebrati<br />

nei loro aspetti stagionali, ma per lo più si ergono<br />

sottili nei tronchi, con scarsi rami spogli che si stagliano<br />

su uno spazio indefinito percosso dalla sferza<br />

del fulmine oppure dominato da un astro egoista<br />

che non illumina la scena, ma luce solo per sé stesso.<br />

Indubbiamente questa immagine ricorrente è la nitida<br />

traduzione in forma visiva dell’interiorità dell’artista,<br />

<strong>di</strong> un ideale pulito che non lascia spazio ad equivoci<br />

evocando il fascino del silenzio e della solitu<strong>di</strong>ne<br />

e reminiscenze <strong>di</strong> atmosfere vagamente surreali.<br />

Un secondo “fil rouge” che non può assolutamente<br />

passare inosservato è l’elemento femminile che ricorre<br />

in buona parte della sua produzione, ma non viene<br />

logorato in un facile pittoricismo bensì <strong>di</strong>venta occasione<br />

<strong>di</strong> ricercate semi-astrazioni ben in<strong>di</strong>rizzate verso una<br />

definizione essenziale della realtà attraverso l’in<strong>di</strong>viduazione<br />

dei valori lineari, plastici e espressivi del corpo<br />

femminile che acquisisce accezioni pure e metaforiche<br />

che ne trascendono l’esistenza terrena e mirano esclusivamente<br />

ai contenuti invisibili che esso comporta.<br />

<strong>Giuseppe</strong> <strong>Reggini</strong> possiede tutta la stoffa per trasferire<br />

sulla tela i caratteri espressivi dell’essenza femminea<br />

con una sorta <strong>di</strong> estasi contemplativa: buon gusto, fervore,<br />

estro, si accompagnano alle qualità tecniche cui si<br />

sommano innate propensioni poetiche; con un raro<br />

senso grafico modula il colore con astuzia e rivela un<br />

temperamento tonale che felicemente si sposa con il<br />

vigore lineare.<br />

L’ artista utilizza il nudo femminile con una calda sensualità<br />

del tutto scevra da torbido voyeurismo: il suo<br />

scomporre la figura in un mosaico geometrico <strong>di</strong> tessere<br />

policrome vela la crudezza della nu<strong>di</strong>tà in un inusuale<br />

contrasto con la flui<strong>di</strong>tà e la naturale sinuosità del<br />

corpo femminile; la morbidezza ed il fluire delle lunghe<br />

chiome conferisce<br />

a quei<br />

corpi ora<br />

<strong>di</strong>stesi, ora<br />

sognanti, ora<br />

contemplativi;<br />

una<br />

<strong>di</strong>mensione<br />

impalpabile<br />

che richiama<br />

alla memoria<br />

simbologie<br />

<strong>di</strong>menticate o<br />

volutamente<br />

sepolte nell’inconscio.<br />

La<br />

donna: custode<br />

della vita,<br />

strega che<br />

uccide; angelo<br />

della casa,<br />

demone tentatore<br />

che si<br />

intrufola nei<br />

cuori per <strong>di</strong>sunire;<br />

virgineo<br />

ideale ispiratrice<br />

<strong>di</strong> artisti<br />

e poeti, laida<br />

mercificatrice<br />

del proprio<br />

corpo sono<br />

sfaccettature<br />

contrapposte<br />

<strong>di</strong> una stessa<br />

pietra, luminose<br />

e brillan-<br />

Scene <strong>di</strong> caccia 1971<br />

acquerello e china su carta cm. 35x51<br />

Magico autunno <strong>2000</strong> - acrilico cm. ???<br />

ti da un verso, oscure e torbide dall’altro che attraggono<br />

e spaventano nel contempo l’animo dell’ artista e<br />

quei tasselli caleidoscopici sono proprio il mezzo che<br />

l’artista usa per donare forma ed immagine a questi<br />

pensieri, a queste emozioni che lo sconvolgono. La<br />

donna che ammalia dell’uomo, la donna che sottomette<br />

l’uomo, la donna che si appropria dello spirito vitale<br />

dell’uomo e lo svuota: sono le paure primor<strong>di</strong>ali del<br />

maschio, retaggio atavico che si personifica nella figurazione,<br />

anch’essa atavica, della donna che si accompagna<br />

al serpente.<br />

Ma la dolcezza dell’arte dona pace al cuore turbato<br />

e allora ecco che la donna ritorna eterea, simbolo che<br />

si rinnova nella memoria con l’ abbandono ai più dolci<br />

ricor<strong>di</strong>, trasferito in opere che sono la proiezione <strong>di</strong><br />

un sogno sospeso in una <strong>di</strong>mensione immateriale, in<br />

uno spazio indefinito permeato <strong>di</strong> un vago appannamento<br />

dorato ove il colore viene ridotto in polvere <strong>di</strong><br />

stelle che intride e impasta in una penombra rarefatta<br />

e ignota nella quale il pittore vive le proprie percezioni<br />

e rintraccia le motivazioni della sua poetica.<br />

Ed è così che, unendo tecnica e cuore, <strong>Giuseppe</strong><br />

<strong>Reggini</strong> ha assunto una sua inconfon<strong>di</strong>bile fisionomia<br />

che gli ha permesso la caratterizzazione <strong>di</strong> un linguaggio,<br />

il raggiungimento <strong>di</strong> uno stile fatto <strong>di</strong> illusioni<br />

strappate ai sogni.<br />

Mario Saccoccia<br />

Lucia <strong>2000</strong> - acrilico su tela cm. 70x90 (Autorizzazione e materiale per la pubblicazione fornito dall’artista)<br />

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