Canale Emissario - Agro Mantovano Reggiano - Revere
Canale Emissario - Agro Mantovano Reggiano - Revere
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Generalità<br />
1<br />
Associazione dei Pescatori Sportivi e Subacquei Lodigiani<br />
Associazione di Protezione Ambientale riconosciuta dal Ministero/Associazione riconosciuta dal Dipartimento di Protezione Civile<br />
P.le degli Sports ,1 – 26900 Lodi<br />
0371 432700 0371 30499 @ apssl@fipsaslodi.it<br />
CANALE EMISSARIO (<strong>Agro</strong> <strong>Mantovano</strong>-<strong>Reggiano</strong>)<br />
<strong>Revere</strong> (Mantova)<br />
Il Consorzio Terre dei Gonzaga in Destra Po nasce nel 2005 dalla fusione dei due precedenti enti; <strong>Agro</strong> <strong>Mantovano</strong><br />
<strong>Reggiano</strong> e <strong>Revere</strong>.<br />
Il canale <strong>Agro</strong> <strong>Mantovano</strong> <strong>Reggiano</strong> con il nuovo consorzio prende in nome di <strong>Canale</strong> <strong>Emissario</strong>.<br />
Questo canale porta acque che hanno già percorso parecchi chilometri ed è purtroppo soggetto a parecchi<br />
inquinamenti agricoli.<br />
Il canale è largo in media circa 15-16 metri, profondo mediamente nel centro circa 2,5 metri, con rive erbose e più<br />
basse dei campi che attraversa. Il fondo e le rive sono in terra, con flora acquatica e sommersa. Le sponde in terra<br />
battuta consentono una buona agibilità. Molti canneti sono presenti presso la riva opposta a quella di pesca.<br />
Specie ittiche prevalenti: carassi, alborelle, triotti, scardole, breme, carpe, tinche, siluri....<br />
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Associazione dei Pescatori Sportivi e Subacquei Lodigiani<br />
Associazione di Protezione Ambientale riconosciuta dal Ministero/Associazione riconosciuta dal Dipartimento di Protezione Civile<br />
P.le degli Sports ,1 – 26900 Lodi<br />
0371 432700 0371 30499 @ apssl@fipsaslodi.it<br />
Caratteristiche agonistiche<br />
E’ un campo di gara molto utilizzato per manifestazioni agonistiche e, grosso modo, presenta due condizioni<br />
prevalenti: la pesca dell’alborella e quella del carassio alla passata.<br />
Quella dell’alborella è una pesca oltremodo difficile per la presenza di esemplari di piccole dimensioni, che<br />
difficilmente stazionano nello stesso posto, ma, anzi, continuano a sportarsi. Il peso medio di questi piccoli ciprinidi è<br />
attorno ai 3,5 grammi; questa pesca, di conseguenza, non può essere una alternativa a quella del pesce di taglia. La<br />
pasturazione, di richiamo e trattenimento sul fondo porta alla prevalente cattura del carassio, che viene insidiato<br />
con pesca alla pesca alla passata, sia con canna roubaisienne che fissa nelle misure più lunghe sia con la bolognese.<br />
Con il passare degli anni, sia per gli inquinamenti sia per i cicli biologici, la pescosità è mutata. Il canale ha zone in cui<br />
prevalgono specie diverse e la pescosità è differente nei diversi tratti.<br />
Campo di gara<br />
Il campo di gara è disposto solitamente dal Ponte Belguardare in Comune di Quingentole fino al Ponte Pelate in<br />
Comune di Pieve di Coriano. In questa zona tra i ponti Belguardare, Savoia e Malpasso, il campo di gara viene<br />
picchettato in sponda destra, costeggiata da una strada campestre, sull’argine. Tra i ponti Malpasso e Pelate il<br />
campo, dopo la sistemazione delle sponde, può essere picchettato in entrambe le sponde. Questo tratto viene<br />
utilizzato per gare con la bilancella, utilizzando contemporaneamente le due sponde. I concorrenti vengono<br />
decentrati: la picchettatura, cioè, tra le due sponde, viene sfasata di mezzo picchetto, in modo che i concorrenti non<br />
siano proprio uno di fronte all’altro. Dopo la sistemazione degli argini è stato individuato un nuovo campo di gara,<br />
situato a valle di Pieve di Coriano e precisamente tra i ponti di Zello (detto anche Magnacavallo) e il ponte Arginini<br />
(Nogarazza), in sponda destra. La lunghezza è di 1350 metri circa; il nuovo tratto adibito a gare è costeggiato da una<br />
strada carrabile in terra battuta sufficientemente larga da permettere di posteggiare l’auto in corrispondenza del<br />
posto di pesca. Per evitare manovre di inversione conviene utilizzare il senso unico, entrando dal ponte Zello ed<br />
uscendo dal ponte Arginini.<br />
Il campo di gara si presenta apparentemente uniforme sia a terra sia in acqua.<br />
Tecnica di pesca<br />
Per la pesca servono tutte le canne, dalla cannina corta per la pesca di alborelle e scardolette nel sotto riva, alle<br />
canne fisse lunghe 10/11 metri; queste servono per la pesca presso la riva opposta.<br />
Le lenze per la pesca alla passata, salvo particolari condizioni di velocità dell’acqua, sono solitamente montate con<br />
galleggianti nell’ordine di 2 grammi, del tipo carota lunga con astina, con ami attorno al n. 16.<br />
La pesca con la roubaisienne è la tecnica più redditizia. Con canne da 14,50 metri si arriva a circa uno o due metri<br />
dalla riva opposta. Con svolazzi lunghi in alcuni tratti si arriva a sfiorare i canneti sulla riva opposta. Le lenze più<br />
usate, in questo caso, vanno da 0,5 grammi sino anche oltre i 2 grammi; piombature raggruppate, con il bulk di<br />
piombi a circa 60 centimetri dall’amo, e terminali non troppo corti, con ami che variano dal n. 16 al n. 20.<br />
Un tipo di lenza appropriata per questo canale, utilizzata quando l’acqua scorre lenta, prevede una zavorra<br />
raggruppata appena sopra l’asola, dove si attacca il terminale, formata da successo determinante il verme d’acqua o<br />
il piccolo lombrico di terra. L’impiego dei chicchi teneri di granoturco, sia come esca sia come pastura, è una valida<br />
alternativa alle larve di mosca.<br />
Dalla pasturazione dipende tutta la gara. La scelta di fare il fondo con la pastura, successo determinante il verme<br />
d’acqua o il piccolo lombrico di terra. L’impiego dei chicchi teneri di granoturco, sia come esca sia come pastura, è<br />
una valida alternativa alle larve di mosca.<br />
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Associazione dei Pescatori Sportivi e Subacquei Lodigiani<br />
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Dalla pasturazione dipende tutta la gara. La scelta di fare il fondo con la pastura, tre o quattro pallini del n. 9 o del n.<br />
10. Sopra di questi, a circa trenta centimetri, si predispone<br />
un bulk a tarare il galleggiante. Questo tipo di lenza ha il pregio di mantenere l’esca radente il<br />
fondo.<br />
Da non sottovalutare la pesca a mezz’acqua, o a galla.<br />
Innescando dei piccoli vermi, si catturano sovente carassi di piccola e media taglia.<br />
La grammatura ideale per questo tipo di pesca si aggira intorno al mezzo grammo; galleggianti ottimali sono i classici<br />
nocciolini con deriva in metallo.<br />
Un’altra tecnica di pesca che viene usata quando le condizioni del canale sono proibitive per le piene con corrente<br />
molto veloce, è quella con la bolognese lunga 6/7 metri per la passata presso la riva opposta; le grammature vanno<br />
da 5 a 10 grammi; le lenze sono costruite con una torpilla e con al massimo tre o quattro pallini.<br />
Il tutto raggruppato in modo da tenere fermo il galleggiante il più vicino possibile ai canneti.<br />
Esche e pastura<br />
Il canale agro mantovano reggiano è produttivo con una vasta gamma di esche. Oltre alla larva di mosca,<br />
insostituibile nella pesca dell’alborella e del carassio, si impiegano con all’inizio della gara, lanciando una decina di<br />
piccole palle sulla linea di passata, non sempre è vincente.<br />
Una partenza evitando di fare rumore per far abboccare quei due o tre pesci che se ne stanno tranquilli sul fondo<br />
ignari della competizione, il più delle volte risulta vincente.<br />
La pastura a base di sfarinati deve avere una miscela dolce, a grana medio fine, in grado di sciogliesi velocemente e<br />
capace di lasciare gli aromi in maniera persistente. Per fare questo bisogna bagnare la pastura almeno due o tre ore<br />
prima di utilizzarla, per dare modo ai componenti di fermentare e di rilasciare bene i sapori.<br />
E’ opportuno, in questo caso, inumidirla un paio di volte per evitare la formazione di grumi. E’ bene, infine,<br />
setacciarla per renderla più farinosa e solubile.<br />
Questa fase è molto importante perchè se si sbagliano tempi e modi nel bagnare la pastura questa impiegherà molto<br />
tempo a sciogliesi rallentando cosi l’effetto di richiamo, tenendo conto, inoltre, che le palle di pastura rischierebbero<br />
di affondare nel limo del fondo. La pasturazione deve necessariamente essere effettuata confezionando delle palline<br />
piccole, delle dimensioni approssimative di una noce.<br />
Questo per facilitarne lo scioglimento ed evitare il tonfo eccessivo durante la fase di lancio.<br />
Anche alcuni lanci di poche larve sfuse possono far abboccare pochi carassi vaganti.<br />
Ciò accade, a volte, in giornate nelle quali il pesce non abbocca sul fondo. In altre giornate, invece, la pastura di<br />
fondo richiama i carassi dopo una decina di minuti e ben si allamano, nel posto pasturato, uno dopo l’altro a ritmo<br />
soddisfacente.<br />
E’sconsigliato l’uso dei bigattini incollati per non saziare i carassi riducendo le probabilità di cattura.<br />
Condotta di gara<br />
Scelte da fare non ve ne sono. La partenza obbligata è a roubaisienne, per una pesca di precisione, cercando di fare<br />
meno rumore possibile.<br />
E’ sicuramente produttivo fiondare poche larve di mosca sulla linea della passata, cercando di fare abboccare i<br />
carassi che ivi stazionano.<br />
Con il proseguimento della gara, se ci sono le condizioni, si può passare alla canna fissa lunga in modo da pescare il<br />
più vicino possibile alla riva opposta.<br />
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Con scarsa pescosità presso la sponda opposta, si può optare di pescare le alborelle, con canne relativamente corte<br />
presso la riva di pesca o al massimo a centro canale.<br />
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