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Cavo Lama - Novi di Modena - Associazione dei pescatori sportivi e ...

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Caratteristiche<br />

1<br />

<strong>Associazione</strong> <strong>dei</strong> Pescatori Sportivi e Subacquei Lo<strong>di</strong>giani<br />

<strong>Associazione</strong> <strong>di</strong> Protezione Ambientale riconosciuta dal Ministero/<strong>Associazione</strong> riconosciuta dal Dipartimento <strong>di</strong> Protezione Civile<br />

P.le degli Sports ,1 – 26900 Lo<strong>di</strong><br />

0371 432700 0371 30499 @ apssl@fipsaslo<strong>di</strong>.it<br />

CAVO LAMA<br />

<strong>Novi</strong> <strong>di</strong> <strong>Modena</strong> (<strong>Modena</strong>)<br />

Il <strong>Cavo</strong> <strong>Lama</strong> è il risultato <strong>dei</strong> rimaneggiamenti apportati nel corso <strong>dei</strong> secoli, e in particolare nei primi anni del<br />

novecento, ad un corso d’acqua <strong>di</strong> origine naturale denominato <strong>Lama</strong>-Papaccina.<br />

L’origine era nell’alta pianura, fra <strong>Modena</strong> e Reggio, e il termine alla confluenza con il Secchia.<br />

Il <strong>Cavo</strong> <strong>Lama</strong> attuale si sud<strong>di</strong>vide in due tratti denominati rispettivamente <strong>Lama</strong> Alta e <strong>Lama</strong> Bassa.<br />

La <strong>Lama</strong> Alta ha origine nel comune <strong>di</strong> Rubiera e sfocia nell’impianto idrovoro <strong>di</strong> Pratazzola; la sua funzione è quella<br />

<strong>di</strong> scolo e <strong>di</strong> drenaggio delle acque.<br />

La <strong>Lama</strong> Bassa, ovvero il tratto dall’impianto idrovoro <strong>di</strong> Pratazzola fino alla confluenza con il Secchia ha una duplice<br />

funzione: in autunno e inverno funge da canale <strong>di</strong> scolo, in primavera e d’estate è utilizzato per l’irrigazione.<br />

La <strong>Lama</strong> Bassa è quella più utilizzata per le gare <strong>di</strong> pesca. Ha una larghezza che va da 15 metri sino a 30 metri nella<br />

parte più larga; ha una profon<strong>di</strong>tà me<strong>di</strong>a al centro <strong>di</strong> circa 2,5 metri.<br />

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2<br />

<strong>Associazione</strong> <strong>dei</strong> Pescatori Sportivi e Subacquei Lo<strong>di</strong>giani<br />

<strong>Associazione</strong> <strong>di</strong> Protezione Ambientale riconosciuta dal Ministero/<strong>Associazione</strong> riconosciuta dal Dipartimento <strong>di</strong> Protezione Civile<br />

P.le degli Sports ,1 – 26900 Lo<strong>di</strong><br />

0371 432700 0371 30499 @ apssl@fipsaslo<strong>di</strong>.it<br />

Il canale è soggetto a due asciutte annuali: una primaverile e una autunnale.<br />

Gli argini sono sopraelevati rispetto ai campi circostanti; le sponde e il fondo sono in terra battuta con parecchia<br />

vegetazione anche sommersa.<br />

Le strade che costeggiano gli argini sono strette ed in alcune zone <strong>di</strong>venta problematico l’incrocio <strong>di</strong> autoveicoli. Per<br />

l’accesso ai campi <strong>di</strong> gara in molte zone vengono programmati sensi unici per evitare intralci. E’ opportuno<br />

informarsi al raduno quale sia il senso <strong>di</strong> ingresso al campo <strong>di</strong> gara.<br />

Specie ittiche prevalenti: alborelle, carassi, breme, carpe, siluri.... Sono presenti in quantità notevole i gamberi rossi<br />

della Luisiana.<br />

Caratteristiche agonistiche<br />

E’ un campo <strong>di</strong> gara molto utilizzato per le manifestazioni agonistiche; sovente si <strong>di</strong>sputano più gare nella stessa<br />

giornata. La fisionomia tecnica generale, grosso modo, presenta due con<strong>di</strong>zioni prevalenti: la pesca del carassio e<br />

quella della carpa.<br />

La pasturazione, <strong>di</strong> richiamo e trattenimento sul fondo, e la pesca alla passata, sia con canna fissa che con canna<br />

roubaisienne, portano alla prevalente cattura del carassio. Si allamano anche altre specie ma quest’ultima<br />

predomina. La cattura isolata della carpa non fa classifica nel senso che non basta per inserirsi tra i primi, ma catture<br />

multiple sono possibili e certamente assicurano i massimi punteggi.<br />

La <strong>di</strong>versa <strong>di</strong>sposizione delle erbe sommerse nei vari punti del campo <strong>di</strong> gara, a volte rade e presso la riva oppure a<br />

filari folti <strong>di</strong>scosti alquanto dalla sponda, implica la necessità <strong>di</strong> impiegare canne più o meno lunghe.<br />

L’adeguamento nel corso della gara alla tecnica più red<strong>di</strong>tizia non è sempre possibile, sia per la <strong>di</strong>versa con<strong>di</strong>zione<br />

piscatoria <strong>dei</strong> vari posti <strong>di</strong> pesca, sia per l’impossibilità, se il pescatore è assegnato nelle macchie <strong>dei</strong> canneti, <strong>di</strong><br />

controllare la condotta <strong>di</strong> gara e le catture <strong>dei</strong> <strong>di</strong>retti competitori.<br />

Campo <strong>di</strong> gara<br />

Il campo <strong>di</strong> gara è in<strong>di</strong>viduabile riferendosi alla posizione <strong>dei</strong> ponti, molti <strong>dei</strong> quali danno il nome al campo stesso.<br />

Comincia dal bacino delle mon<strong>di</strong>ne e termina nella zona <strong>dei</strong> Tre Ponti.<br />

Molto utile risulta la cartina allegata per in<strong>di</strong>viduare i vari campi; particolare rilievo viene data alla presenza delle<br />

linee elettriche.<br />

Le sponde sopraelevate rispetto ai campi circostanti consentono una buona agibilità. Essendo molto elevato il<br />

numero <strong>di</strong> gare che vengono effettuate nel canale, gli spazi che si creano nei canneti rimangono agibili per molto<br />

tempo. Il campo quin<strong>di</strong> risulta poco uniforme per quel che riguarda la sponda mentre in acqua vi è una parvenza <strong>di</strong><br />

uniformità; <strong>di</strong> fatto sono le alghe sommerse a <strong>di</strong>fferenziare un posto dall’altro.<br />

Tecnica <strong>di</strong> pesca<br />

Le sponde in terra battuta consentono una buona agibilità. E’ bene avere un paio <strong>di</strong> stivali anche corti per quel<br />

decimetro d’acqua che nell’erba sottoriva può lambire le caviglie.<br />

Anche in questo canale è la roubaisienne a far da padrona; sono molte, infatti, le gare in questo canale che vengono<br />

programmate con tecnica roubaisienne.<br />

Le lenze per questo tipo <strong>di</strong> pesca vanno da 0,5 grammi sino a 3 grammi. Anche con acqua ferma si usano lenze<br />

pesanti circa 2 grammi per stare fermi sul fondo con montature raggruppate ed il bulk a circa quaranta centimetri<br />

dall’amo; i terminali usati sono relativamente corti.<br />

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3<br />

<strong>Associazione</strong> <strong>dei</strong> Pescatori Sportivi e Subacquei Lo<strong>di</strong>giani<br />

<strong>Associazione</strong> <strong>di</strong> Protezione Ambientale riconosciuta dal Ministero/<strong>Associazione</strong> riconosciuta dal Dipartimento <strong>di</strong> Protezione Civile<br />

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La pesca con galleggianti <strong>di</strong> tipo inglese montati sulle lenze della roubaisienne con ban<strong>di</strong>ere molto lunghe, anche 4 o<br />

5 metri, trova impiego nella parte del canale la cui larghezza si aggira intorno ai 16/18 metri; con questo sistema si<br />

riesce pescare molto vicini ai canneti della riva opposta.<br />

Con la calura <strong>dei</strong> mesi estivi il pesce è solito portarsi a mezz’acqua; servono <strong>di</strong> conseguenza lenze appropriate per<br />

questo tipo <strong>di</strong> pesca, con montature da 0,5 sino a 1,5 grammi e galleggianti tipo nocciolino con deriva <strong>di</strong> acciaio.<br />

Con gare a tecnica libera, la pesca a mezz’acqua è più red<strong>di</strong>tizia se praticata con canne fisse da sei, sette e otto metri.<br />

I galleggianti vanno da un grammo sino anche oltre i due grammi. E’ consigliabile usare galleggianti a doppio cono<br />

asimmetrico con cono più corto verso l’alto. Questi segnano bene ogni movimento anche minimo provocato dalle<br />

abboccate del pesce. La piombatura deve essere raggruppata verso il basso della lenza, e i terminali relativamente<br />

corti.<br />

L’amo più usato è il n. 18 che aggancia bene sia i soggetti grossi sia quelli piccoli. Se però è evidente una prevalenza<br />

<strong>di</strong> soggetti dal peso me<strong>di</strong>o superiore all’etto, l’amo del n. 16-15 è il più adatto.<br />

Il corredo delle canne fisse è d’obbligo con gare a tecnica libera. La pesca nel sottoriva si fa con canne da 5/6 metri.<br />

La tecnica ottimale consiste nell’insi<strong>di</strong>are le prede sul fondo o quasi radente il fondo appena al <strong>di</strong> là <strong>dei</strong> canneti o <strong>dei</strong><br />

fiori <strong>di</strong> loto che si trovano nel sotto riva. Le canne più lunghe servono per la pesca veloce del carassio a centro<br />

canale. In alcuni tratti del canale, con canne da 10/11 metri si arriva presso i canneti della riva opposta: anche con<br />

queste canne si usano montature elevate, con peso, cioè, <strong>di</strong> non meno <strong>di</strong> 2 grammi.<br />

La canna <strong>di</strong> tipo bolognese viene impiegata per fare la passata presso la sponda opposta del canale. La portata me<strong>di</strong>a<br />

del galleggiante è <strong>di</strong> circa 3 grammi, per arrivare anche a superare i 5 grammi. La sua forma <strong>di</strong>pende molto dalle<br />

personali convinzioni del pescatore. Anche la montatura, tenuto conto della specie che si insi<strong>di</strong>ano, non occorre sia<br />

molto leggera e molto <strong>di</strong>stribuita.<br />

La pesca all’inglese, trova impiego nella parte larga del canale, quando l’acqua è ferma o quasi. Per questa servono<br />

galleggianti della portata da sei a quattor<strong>di</strong>ci grammi, con il solo peso della girella come zavorra; al massimo si<br />

possono mettere due o tre pallini <strong>di</strong> piombo appena sopra la girella.<br />

Esche e pastura<br />

L’esca principale è la larva <strong>di</strong> mosca (cagnotto), proficuamente impiegata nella pesca del carassio. Quando si<br />

innescano larve multiple, due o tre, queste devono necessariamente essere puntate a “penzoloni”. In alternativa si<br />

usano piccoli lombrichi con inneschi combinati <strong>di</strong> questi e larve <strong>di</strong> mosca.<br />

L’impiego <strong>dei</strong> chicchi teneri <strong>di</strong> granoturco, sia come esca sia come pastura, è una valida alternativa alle larve <strong>di</strong><br />

mosca.<br />

La pastura da utilizzare sul canale modenese deve essere a grana me<strong>di</strong>o-fine, <strong>di</strong> colore chiaro e <strong>di</strong> sapore dolce. E'<br />

buona norma utilizzare una pastura abbastanza leggera che non "leghi troppo" poiché i pesci sembrano attratti dalla<br />

nuvola che questa crea in acqua. Una pastura pesante che tarda a sciogliesi andrà celandosi nel limo del fondo<br />

perdendo l’efficacia del richiamo. Per fare questo bisogna bagnare la pastura almeno due o tre ore prima <strong>di</strong><br />

utilizzarla, per dare modo ai componenti <strong>di</strong> fermentare e <strong>di</strong> rilasciare bene i sapori, inumidendola un paio <strong>di</strong> volte per<br />

evitare la formazione <strong>di</strong> grumi. E’ bene, infine, setacciarla per renderla più farinosa e solubile.<br />

L’azione della pastura deve avere un triplice effetto: richiamare il pesce, trattenerlo ed indurlo all’abboccata. Le<br />

pasture commerciali sono proposte all’attenzione del garista in più versioni e con <strong>di</strong>verse colorazioni. L’impiego nei<br />

canali dove l’acqua è lenta e dove il pesce si sposta pure lentamente ed ha modo <strong>di</strong> gustare più pasture e scegliere,<br />

ha stimolato l’elaborazione <strong>di</strong> pasture sia con l’aggiunta <strong>di</strong> oli essenziali che la aromatizzano, sia con l’aggiunta <strong>di</strong><br />

polveri aromatiche.<br />

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Condotta <strong>di</strong> gara<br />

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La scelta <strong>di</strong>fficile che purtroppo si deve fare è: pesca con la roubaisienne oppure a canna fissa.<br />

Quanto detto finora esprime le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> una scelta iniziale corretta. E opportuno sottolineare che, esclusi i casi in<br />

cui il pescatore ben conosce il posto, per ripetuti sopraluoghi, e sa quin<strong>di</strong> quanto può rendere un tipo <strong>di</strong> pesca<br />

rispetto ad un altro, convenga pescare, nella fase iniziale, con la roubaisienne.<br />

L’esistenza del settore da 10 concorrenti consente <strong>di</strong> rendersi conto, attraverso l’osservazione <strong>dei</strong> garisti vicini, <strong>di</strong><br />

come sta svolgendosi la gara e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> decidere se insistere sulla condotta iniziale o adeguarsi a quella <strong>di</strong> qualche<br />

concorrente che effettua più catture.<br />

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