STUDIO GORGOGLIONE
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<strong>STUDIO</strong> <strong>GORGOGLIONE</strong><br />
CONSULENZA TRIBUTARIA E DEL LAVORO<br />
Ai Signori Clienti<br />
loro sedi<br />
Lettera circolare n. 13/2004<br />
Il Trattamento di Fine Mandato degli Amministraotri (T.F.M.) e le polizze<br />
assicurative - ma c'è convenienza ?!?<br />
Milano, 19 ottobre 2004<br />
Le società di assicurazione ovvero i loro agenti ogni tanto si fanno vivi con le<br />
aziende proponendo "magnifiche" soluzioni per risparmiare tasse.<br />
Sarà che le Compagnie di Assicurazione hanno la vocazione degli Enti di<br />
volontariato e che i dottori commercialisti non sanno fare il loro mestiere?<br />
Vediamo.<br />
Cos'è il Trattamento di Fine Rapporto<br />
Per i lavoratori dipendenti il Codice Civile prevede un Trattamento di Fine<br />
Rapporto (articolo 2120 C.C.). Il datore di lavoro deve accantonare ogni anno a favore<br />
di ogni dipendente un importo pari alla retribuzione annua divisa 13,5. Al momento<br />
della cessazione del rapporto (per qualunque causa), il datore di lavoro eroga il TFR al<br />
lavoratore, previa applicazione della ritenuta Irpef.<br />
L'Irpef è applicata, ai sensi dell'art. 16 del Dpr n. 917/1986, mediante l'istituto<br />
della tassazione separata, in modo molto semplice:<br />
erogo magari dopo decenni una somma a titolo di TFR<br />
se applicassi le aliquote progressive Irpef la ritenuta sarebbe una "mezza bastonata",<br />
perché applicherei sicuramente le aliquote degli scaglione più alti.<br />
la Legge Fiscale, l'istituto della "Tassazione Separata", prevede, in questo caso, non<br />
l'applicazione delle aliquote progressive per scaglioni di reddito, ma l'utilizzo<br />
dell'aliquota che si applicherebbe considerando il reddito medio del biennio precedente,<br />
cioè sommo gli imponibili annui dei due periodi precedenti, divido per due, verifico<br />
l'aliquota "teoricamente" applicabile; questa aliquota è quella che utilizzo per tassare il<br />
TFR (invero nel caso del TFR il calcolo è leggermente più complicato e più favorevole<br />
al lavoratore, ma per quanto ci interessa consideriamo solo la regola ora esposta)<br />
Cos'è il Trattamento di Fine Mandato<br />
Per gli amministratori di società il Codice Civile non dispone nulla in merito.<br />
E' lasciato alla libertà contrattuale delle parti (azienda e amministratore) disporre che<br />
all'amministratore, al momento della cessazione della carica, sia erogato un Trattamento<br />
di Fine Mandato, un TFM.<br />
La legge fiscale considera e disciplina il TFM. Come?<br />
Dott. Ferdinando Gorgoglione - Dott. Lorenzo Gorgoglione - Rag. Fausta Gorgoglione - Dott. Andrea Gorgoglione<br />
Corso XXII Marzo, 8 - 20135 Milano - Tel. (02) 59900097 r.a. - Fax (02) 5456682/59902495/55181520
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CONSULENZA TRIBUTARIA E DEL LAVORO<br />
Il TFM è come già il TFR una quota del compenso annuo che non viene erogata<br />
all'amministratore, ma accantonata, ovvero messa in bilancio come una posta di<br />
debito. Il debito, ovvero la somma dovuta all'amministratore alla cessazione del<br />
rapporto, sarà saldato alla cessazione della carica con una ritenuta di acconto del<br />
20% e il calcolo a saldo fatto dall’Agenzia delle entrate che iscriverà a ruolo il<br />
saldo;<br />
Il TFM va a tassazione separata solo se:<br />
Al momento della nomina e prima dell'accettazione viene previsto<br />
dall’assemblea un diritto al TFM oltre al compenso;<br />
Per chi è già in carica è possibile prevedere un TFM solo in caso di rinomina<br />
(ovvero l'amministratore si dimette, l'assemblea lo nomina per un nuovo mandato<br />
e in sede di rinomina prevede un TFM);<br />
L'atto di nomina o di rinomina deve avere "data certa" - occorre che prima di<br />
depositare al registro imprese l'accettazione di carica si vidimi da un notaio il<br />
libro verbali assemblee oppure se ne estragga da un notaio una copia autentica<br />
ovvero se ne notifichi una copia all'amministratore a mezzo ufficiale giudiziario<br />
o, dulcis in fundo, lo si comunchi inviando una copia del verbale dell'assemblea<br />
in plico raccomandato (senza busta) con raccomandata con ricevuta di ritorno<br />
all'amministratore;<br />
Se manca anche uno solo dei "momenti" precedenti (delibera assembleare che<br />
preveda un TFM per un amministratore ancora in carica, delibera assembleare senza<br />
data certa prima dell'accettazione della carica) cosa succede?:<br />
L'azienda non deduce alias scarica gli accantonamenti annuali (ed è un "guaio"<br />
serio);<br />
L'amministratore, quando cessa, non ha il beneficio della tassazione separata<br />
(altro "guaio" altrattanto serio, va tutto nel reddito complessivo annuo con<br />
tassazione “normale”)<br />
Il TFM può essere di qualunque importo ?<br />
Secondo me no! Deve essere commisurato al compenso annuo (direi almeno non<br />
lontanto dal 13,5 come nel TFR) e il compenso annuo deve essere "coerente" con<br />
il beneficio per la società (la Corte di Cassazione ha più volte detto che un<br />
amministratore non può avere un compenso annuo non agganciato alla redditività<br />
e al fatturato della società - una s.r.l. con 100 mila euro di utile non può pagare un<br />
compenso all'amministatore di 100 mila euro e chiudere il bilancio a utile zero).<br />
Il TFM sconta il contributo previdenziale INPS ?<br />
Alcuni dicono di no, altri di sì, l'INPS ha detto: "dicano ciò che vogliono, a me lo<br />
versate".<br />
Il Beneficio c'è ? Sì, anche se piccolo<br />
Dov'è il beneficio del TFM?<br />
Semplice:<br />
Dott. Ferdinando Gorgoglione - Dott. Lorenzo Gorgoglione - Rag. Fausta Gorgoglione - Dott. Andrea Gorgoglione<br />
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L'azienda deduce subito la quota annuale di TFM (e quindi non paga l'imposta sul<br />
reddito delle società (IRES dal 2004 e non più IRPEG);<br />
L'amministatore paga l'Irpef a distanza di anni (quando cessa).<br />
Attenzione: il risparmio non è di imposta, ma è di natura finanziaria. Le<br />
imposte non le paga la società, ma le paga l'amministratore. La particolarità è<br />
che la società non le paga anno dopo anno, l'amministratore le paga alla<br />
cessazione (1, 5, 15, 30 anni dopo).<br />
Un "risparmio" finanziario c'è, innegabile. Ma è alto?<br />
La società non paga il 33% sul TFM, ovvero, ad esempio:<br />
su un compenso annuo di 50 mila euro, accantona 4 mila euro di TFM;<br />
su un accantonamento di 4 mila euro risparmia (nel senso che non le paga<br />
oggi di IRES, ma le pagherà domani di ritenuta IRPEF) 1.360,00 euro<br />
€ 1.360,00 ad un tasso diciamo dell'8% cosa danno? € 108,8 - ovvero<br />
dimissioni amministratore, successiva nomina, pratica "telematica" al<br />
registro imprese, intervento del notaio per la data certa, etc. valgono 100<br />
euro l'anno di risparmio il primo anno, un po' di meno il secondo e così via.<br />
Ne vale la pena? ______________ (lascio a Voi la risposta).<br />
TFM, società di assicurazioni e polizze<br />
Ci sono le polizze assicurative …. ecco la "soluzione"!, dicono gli agenti di<br />
assicurazione (certo non lo dico io e vedremno perché).<br />
Al posto dell'accantonamento annuo faccio una polizza assicurativa Vita/Morte,<br />
dove:<br />
l'Azienda è il contraente, che paga i premi annui (pari all'accantonamento<br />
del TFM annuo, "of course" dicono gli inglesi);<br />
l'amministratore è il beneficiario (in caso Vita) ovvero i suoi eredi (in caso<br />
Morte).<br />
Come funziona?<br />
La società accantona il TFM e non paga l'IRES (come prima);<br />
La società paga il premio annuo (ma non lo scarica, perché scarica già<br />
l'accantonamento - registra il premio come un credito verso la società di<br />
assicurazione, credito che riscuoterà quando cessa l'amministratore, che pagherà<br />
"con i soldi dell'assicurazione");<br />
L'amministratore, quando cessa, prende il premio di polizza pari al TFM, subisce<br />
una ritenuta di acconto del 20%, aspetta la cartella esattoriale dall'Ufficio imposte<br />
che liquida come tassazione separata il "premio= TFM";<br />
Dov'è la differenza ovvero il vantaggio (se c'è)?<br />
C'è un vantaggio e uno svantaggio<br />
Vantaggio = quando l'amministratore riceve il "premio=TFM" la somma va divisa<br />
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in due componenti:<br />
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Il TFM vero e proprio, ovvero i premi pagati dall'azienda=accantonamenti<br />
annui;<br />
La rivalutazione, ovvero il premio di polizza, ovvero l'incremento di capitale, di<br />
investimento delle somme pagate annualmente (l'azienda ha pagato € 1.000 per 5<br />
anni, io amministratore prendo € 5 mila e "rotti");<br />
Cosa sono i "rotti"? Sono gli interessi, la fruttuosità dell'investimento, quanto<br />
l'assicurazione ha saputo far fruttare l'investimento (le polizze vita a riscatto,<br />
come quella del caso del TFM assicurativo, sono, in sostanza e in parole<br />
semplici, una specie di "fondi di investimento");<br />
Il vantaggio è che fiscalmente il premio pagato dalla società di assicurazione è<br />
composto da una parte di restituzione di premi pagati (tassati separatamente<br />
come se li erogasse direttamente la società, ovvero ritenuta di acconto del 20%, e<br />
poi cartella esattoriale dall'Ufficio imposte che liquida come tassazione separata<br />
il "premio= TFM") e una seconda parte, ovvero il premio di polizza, il frutto<br />
dell'investimento tassato con una ritenuta "secca" del 12,50%;<br />
Ma allora conviene davvero?<br />
La risposta è: "per me non conviene un granchè" e spiego perché:<br />
Il TFM da un vantaggio finanziario (e non fiscale) - risparmio subito le imposte<br />
che pagherò/pagherà l'amministratore qualche anno dopo (e abbiamo visto che<br />
non è un gran risparmio finanziario);<br />
Nel caso di polizza assicurativa il risparmio finanziario sparisce - se devo pagare<br />
i premi annui, la liquidità mi esce lo stesso, come se dessi una tredicesima<br />
mensilità all'amministratore (e poi a lui la darei quando ci sono i liquidi, la<br />
società di assicurazione decide lei quando li devo bonificare);<br />
Nel caso di polizza assicurativa c'è il risparmio fiscale, ahimè, "misero", il<br />
12,50% sul rendimento di polizza, sul di più rispetto ai premi pagati. Questo è<br />
l'unico e solo vantaggio della polizza.<br />
"Il risparmio c'è, lo dice anche il commercialista", dirà l'assicuratore e ha<br />
ragione.<br />
Ciò che non dice l'assicuratore è che il rendimento delle polizze assicurative è<br />
quello che è (se un gestore di fondi di finanziamento o di capitali delle assicurazioni<br />
fosse un "mago della finanza" farebbe il dipendente dei fondi o delle assicurazioni?).<br />
Ciò che pensa il sottoscritto dottore commercialista è che se l'amministratore si<br />
prende tutti gli anni e si investe da solo il suo TFM (in borsa, in BOT, ma soprattutto<br />
nella sua azienda), probabilmente risucirà a farli fruttare meglio di una società di<br />
assicurazione (che li farà anche fruttare, ma con quei frutti deve viverci essa stessa, per<br />
cui prima si trattiene le sue spese e solo dopo offre un rendimento di polizza).<br />
Conclusione<br />
Dott. Ferdinando Gorgoglione - Dott. Lorenzo Gorgoglione - Rag. Fausta Gorgoglione - Dott. Andrea Gorgoglione<br />
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Il TFM ha dei costi amministrativi (commercialista, notaio, pratiche registro<br />
imprese) e dei vantaggi finanziari (ribadisco finanziari). Se parliamo del TFM<br />
dell'amministratore di Telecom Italia spa, beh!, da un punto di vista finanziario ci farei<br />
anch'io un pensiero.<br />
La polizza sostitutiva del TFM non ha più il vantaggio finanziario, ha un<br />
vantaggio fiscale, ma solo sul rendimento “capitalistico”, diciamo così, ha il 12,50%<br />
di ritenuta secca sul di più rispetto al totale dei premi pagati annualmente. Il problema<br />
non è però fiscale (se io amministratore mi prendo una tredicesima pari al TFM annuo e<br />
me la investo da solo, magari in una compagnia di assicurazioni concorrente o in altre<br />
vie, sconterò sempre il 12,50% di ritenuta secca, la ritenuta sui capital gain), il<br />
vantaggio è se e solo se la società di assicurazione sa far guadagnare i capitali, se è un<br />
bravo consulente finanziario.<br />
Se la Vostra compagnia di assicurazioni è un bravo consulente finanziario<br />
stipulate pure una polizza TFM, fate pure un'assicurazione vita con riscatto alla moglie,<br />
fate investire nella polizza anche i risparmi ai genitori.<br />
Non date però il mio nominativo alla Vostra compagnia di assicurazioni ……<br />
Personalmente il mio patrimonio finanziario (piccolo che sia), preferisco gestirlo<br />
in altri modi.<br />
Conscio di non essere un commercialista simpatico alle compagnie di<br />
assicurazioni, ma sicuro di essere un professionista "intellettualmente onesto", non<br />
nascondendo il "piacere" di questa circolare (un momento di colloquio gradevole con il<br />
Cliente dello Studio), colgo l'occasione per porgere i più cordiali saluti.<br />
dott. Lorenzo Gorgoglione<br />
PS - Questa circolare, come le precedenti, è in file ".pdf" nell'apposita sezione del<br />
nostro dominio www.studiogorgoglione.it<br />
Dott. Ferdinando Gorgoglione - Dott. Lorenzo Gorgoglione - Rag. Fausta Gorgoglione - Dott. Andrea Gorgoglione<br />
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