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IL RUOLO DELLA GLASGOW COMA SCALE NELL ... - giorgiodefeo

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Commozione cerebrale: Stato transitorio e reversibile di perdita di coscienza, con disturbi della memoria,<br />

determinato da un trauma cranico, e riconducibile ad un’alterazione funzionale dell’encefalo, senza lesioni<br />

cerebrali macroscopiche.<br />

Eziologia del coma.<br />

Il coma può essere dovuto a diverse situazioni patologiche, sia a lesioni organiche cerebrali, sia a sofferenza<br />

cerebrale secondaria a malattie sistematiche, in prevalenza tossiche e metaboliche. Si può quindi dividere<br />

l’eziologia del coma secondo la Tabella 1.<br />

Tabella 1. Eziologia del coma<br />

1. <strong>COMA</strong> DA LESIONE CEREBRALE ORGANICA (SOFFERENZA CEREBRALE DIRETTA)<br />

Traumi cranici (lesione diretta del tronco o sua compressione in presenza di ematomi,<br />

lacero-contusioni, edema, ecc.).<br />

Tumori cerebrali (compressione del tronco secondaria ad impegno)<br />

Emorragie ed ischemie cerebrali (lesione diretta o compressione del tronco)<br />

Encefaliti e meningiti.<br />

2. <strong>COMA</strong> METABOLICO E TOSSICO (SOFFERENZA CEREBRALE SECONDARIA A MALATTIE METABOLICHE O<br />

TOSSICHE)<br />

Anossia cerebrale (da insufficienza respiratoria, intossicazione da CO, sincope,<br />

insufficienza cardiaca, ecc.)<br />

Malattie epatiche (coma epatico)<br />

Malattie renali (coma uremico)<br />

Diabete mellito ed ipoglicemia<br />

Alterazioni del metabolismo idroelettrolitico (coma iperosmolare) e dell’equilibrio acidobase<br />

(acidosi, alcalosi)<br />

Intossicazioni da farmaci (barbiturici, neurolettici, ecc.) o da altre sostanze.<br />

Stadi clinici del coma.<br />

Le alterazioni dello stato di coscienza sono molteplici e possono essere distinte in diversi stadi clinici che<br />

conducono al coma:<br />

1) Torpore: caratterizzato dal fatto che il paziente tende ad assopirsi, ma, se stimolato, si risveglia ed è<br />

in grado di rispondere a domande semplici ed eseguire ordini elementari. La risposta al dolore è<br />

pronta e finalistica, ed il soggetto allontana con decisione lo stimolo nocicettivo. I riflessi pupillari e<br />

corneali sono pronti, non esistono importanti turbe vegetative. Il paziente è in grado di alimentarsi<br />

spontaneamente e controlla gli sfinteri.<br />

2) Coma lieve: il soggetto è sempre più difficilmente risvegliabile e non risponde agli ordini semplici<br />

(perdita del contatto verbale), sebbene pronunci a volte parole sconnesse e prive di significato. La<br />

risposta al dolore è meno pronta ma sempre finalistica, i riflessi pupillari e corneali sono conservati. Il<br />

riflesso alla deglutizione, inizialmente debole, viene perso e gli sfinteri sono incontinenti. All’EEG<br />

l’attività lenta è più diffusa, ma la reattività è conservata.<br />

3) Coma di medio grado: il paziente non è più risvegliabile con nessuno stimolo; la stimolazione<br />

dolorosa provoca risposta afinalistica ed in coordinata, in flessione, degli arti, e vi è segno di<br />

Babinski bilaterale. Le pupille sono miotiche, ma reagiscono alla luce, i riflessi corneali sono deboli. Il<br />

respiro è frequente e rumoroso ed il riflesso alla tosse è ridotto o assente, per cui vi è la caduta della<br />

lingua nel retrobocca e ristagno di secrezioni bronchiali. L’EEG mostra ritmo lento di base con<br />

reattività ridotta.<br />

4) Coma grave: la stimolazione dolorosa provoca risposta afinalistica , in lieve estensione degli arti o<br />

nettamente in decerebrazione; a volte le crisi di decerebrazione compaiono anche spontaneamente.<br />

Vi è ancora segno di Babinski bilaterale. Le pupille non sono più miotiche, ma di ampiezza media,<br />

con reazione alla luce meno pronta; i corneali sono assenti ed i riflessi oculocefalico e cilio-spinale<br />

sono ridotti o aboliti. Il respiro è irregolare, spesso con pause di apnea (respiro di Cheyne-Stokes), e<br />

compaiono ipertermia e tachicardia. L’EEG mostra un tracciato notevolmente e diffusamente<br />

rallentato, con reattività scarsa o abolita.<br />

5) Coma gravissimo: il paziente può presentare ancora crisi di decerebrazione spontanea, ma in<br />

genere gli arti sono rilasciati, privi di tono, e non vi è più nessuna reazione al dolore. Le pupille sono<br />

midriatiche ed il riflesso alla luce è debole. Il respiro è del tutto insufficiente, per cui è indispensabile<br />

la respirazione artificiale. La frequenza cardiaca è assai elevata e vi è tendenza la collasso. L’EEG<br />

evidenzia onde lente sporadiche e di basso voltaggio.<br />

6) Coma depassé: caratterizzato dalla abolizione completa di ogni attività cerebrale spontanea e<br />

riflessa; le pupille sono in midriasi fissa,senza reazione alla luce. Il paziente è mantenuto in vita solo

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