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Detti e filastrocche in Toscana - Zona Editrice

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Questa semplice filastrocca viene cantata ai bamb<strong>in</strong>i<br />

facendoli dondolare sulle g<strong>in</strong>occhia:<br />

Sega moneta,<br />

Le donne di Gaeta che filano la seta,<br />

La filan troppo forte, che fa tremar le porte,<br />

Le porte son d’argento e valgon c<strong>in</strong>quecento,<br />

C<strong>in</strong>que c<strong>in</strong>quanta, la gall<strong>in</strong>a canta,<br />

Lasciala cantare, la voglio maritare,<br />

La voglio da’ a cipolla, cipolla è troppo forte,<br />

Gli voglio da’ la morte, la morte è troppo scura,<br />

Mi fa venì paura.<br />

Le dita della mano.<br />

Ed ecco un promemoria per non dimenticare<br />

i nomi delle dita della mano!<br />

Disse il pollice: ho tanta fame.<br />

Disse l’<strong>in</strong>dice: non c’è più pane.<br />

Disse il medio: come faremo?<br />

Disse l’anulare: un pezzett<strong>in</strong>o lo compreremo.<br />

Disse il mignolo: lo mangerò io che sono il più picc<strong>in</strong>o.

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