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w w w . a l t r a c i t t a . o r g L e P i a g g e , F i r e n z e - A n n o X I I - S e c o n d a s e r i e - N u m e r o 2 - A p r i l e 2 0 0 8<br />
Val di Susa, i No-Tav rilanciano<br />
Sono oltre 1.500 da tutta Italia le persone che<br />
hanno aderito a “Compra un posto in prima fila”,<br />
l’iniziativa lanciata dai comitati No-Tav della Val<br />
di Susa per acquistare i terreni dove avverranno<br />
le trivellazioni per la linea ad alta velocità Torino-<br />
Lione. 15 euro il costo di un metro quadro di<br />
terreno per un’azione di protesta nonviolenta<br />
che non impedisce, ma rende simbolicamente<br />
più difficoltoso l’esproprio per i lavori. A Torino in<br />
centinaia si sono ritrovati dal notaio per ratificare<br />
gli acquisti, riportando l’interesse sulla questione.<br />
Mafia in Toscana<br />
LEGALITà<br />
L’associazione dei parenti di via dei Georgofili, vittime dell’attentato<br />
mafioso del 1993, ha scritto una lettera aperta a Totò Riina<br />
per conoscere l’elenco dei beni a lui confiscati dallo Stato. Una richiesta<br />
in polemica con lo stesso Stato, che per l’associazione non è<br />
in grado di conoscere nel dettaglio e quindi far affluire i proventi<br />
delle confische al Fondo istituito per il sostentamento delle vittime<br />
della mafia come previsto dalla legge 512 del 1999. Ma la questione<br />
mafiosa in Toscana non è legata solo agli strascichi dell’attentato di<br />
via dei Georgofili. Oggi la Toscana piace, e molto, alle varie mafie<br />
presenti nel nostro paese. La mafia italiana, ma anche quella russa,<br />
albanese e cinese, sottraggono sempre maggiori fette di territorio<br />
alla legalità. È la denuncia della Direzione Nazionale Antimafia che<br />
analizza il fenomeno nella nostra regione. I traffici illeciti sono, per<br />
la DNA, i classici della letteratura mafiosa: droga, prostituzione,<br />
riciclaggio. La Toscana recita il rapporto: “offre a molti gruppi criminali<br />
la possibilità di intraprendere le attività illecite più svariate<br />
[…] per questo motivo è destinata a crescere l’obiettiva tendenza<br />
dei gruppi criminali organizzati a fare della realtà toscana un punto<br />
di riferimento particolarmente appetibile […], è facile mimetizzarsi<br />
per sfruttare al meglio tutte le opzioni che il quadro sociale ed economico<br />
propone».<br />
Un allarme da non sottovalutare, che anche la società civile deve<br />
saper cogliere al meglio. Non è un caso che prossimamente Libera<br />
Informazione, la fondazione creata da Luigi Ciotti per informare su<br />
questo inquietante fenomeno, allargherà il suo impegno anche alla<br />
Toscana.<br />
Riccardo Capucci<br />
Romano Krlo, la voce dei Rom<br />
DIRITTI<br />
Rom e Gagè insieme per una lunga giornata di scambio di esperienze.<br />
Si è svolta il 15 marzo scorso alla Casa del Popolo di San Bartolo<br />
a Cintoia l’assemblea pubblica “Romano Krlo, La voce dei Rom”.<br />
L’iniziativa è stata il punto d’arrivo di un lavoro di condivisione<br />
con il popolo Rom residente nel territorio metropolitano di Firenze.<br />
L’idea dell’assemblea è nata dal Centro di documentazione Carlo<br />
Giuliani di Settignano all’interno dell’Assemblea Autoconvocata.<br />
Proprio a Settignano si sono svolti numerosi incontri con i Rom e<br />
con gli altri promotori (le associazioni Amalipè Romano, Aurora<br />
e OsservAzione, la Comunità di base Le Piagge e Fuori Binario), e<br />
sono state effettuate diverse visite agli insediamenti Rom, ufficiali<br />
o meno, per scoprire che la situazione dei campi è molto simile a<br />
quella di 20 anni fa.<br />
Il documento finale dell’assemblea ricorda alcuni punti essenziali: i<br />
Rom sono nomadi non per scelta ma perché non accolti, e sono sempre<br />
stati tra le prime vittime delle guerre, senza averne mai dichiarata<br />
nessuna; anche i Rom hanno subito un genocidio da parte dei<br />
nazisti, quando oltre 500mila di loro furono sterminati nei campi<br />
di concentramento; in Italia Rom e Sinti sono circa 200mila, e una<br />
gran parte di loro è formata da profughi dalla ex Jugoslavia, fuggiti<br />
dalla guerra dei Balcani e da repressioni etniche; infine, l’Italia è<br />
stata più volte ripresa dell’U. E. e dell’ONU per non aver rispettato<br />
i diritti umani e civili del popolo Rom, non garantendo loro inserimento<br />
sociale, accesso all’istruzione e alla casa, ma anzi mettendo in<br />
atto politiche discriminatorie, come ad esempio nel recente pacchetto<br />
sicurezza che colpisce i Rom comunitari della Romania.<br />
Maurizio Sarcoli<br />
Senza luce all’ex CNR<br />
L’Enel ha staccato la luce agli occupanti dell’ex CNR di via Panciatichi.<br />
L’edificio multipiano, abbandonato da tempo, offre da mesi un alloggio<br />
abusivo a circa 200 persone, in maggioranza famiglie rumene, ma<br />
anche moldavi, eritrei, nordafricani e italiani. I bambini sono quasi un<br />
quarto degli occupanti. La decisione dell’Enel, motivata dal potenziale<br />
rischio causato dagli allacci abusivi, lascia tutti al buio, in una<br />
situazione ancor più critica, e non è piaciuta nemmeno all’assessore<br />
Cioni. Mentre da destra si applaude al blitz, da sinistra si fa notare che<br />
ancora una volta il Comune non ha cercato soluzioni diverse per chi<br />
non ha accesso al mercato della casa a Firenze. L’ex Cnr è occupato<br />
dal novembre 2006.<br />
Baracche abusive e occupazioni, il<br />
bisogno di casa non trova risposta<br />
Il Sindaco di Sesto Fiorentino vuole lo sgombero dell’ex caserma<br />
occupata e degli abusivi dell’Osmannoro: e dopo, dove andranno?<br />
Quello che penso, mentre<br />
con il motorino attraverso<br />
la città per raggiungere<br />
Pietro all’Osmannoro, è<br />
che non è proprio giornata adatta<br />
per “visitare” un accampamento<br />
Rom. Piove e fa freddo. Non<br />
occorre certo un grande sforzo di<br />
immaginazione per intuire quale<br />
possa essere la situazione e la<br />
pioggia e il buio non aiutano.<br />
Qui, sulla Via Pratese, terra di<br />
nessuno a due passi dalle migliaia<br />
di persone che ogni giorno<br />
circolano all’Ikea, attraverso un<br />
buco nel muro si entra in uno dei<br />
tre accampamenti della zona dell’Osmannoro:<br />
baracche di legno<br />
a cielo aperto, una attaccata all’altra,<br />
questo è l’accampamento:<br />
senza acqua, luce, riscaldamento,<br />
gas in mezzo a topi e rifiuti.<br />
Pietro il campo lo conosce bene<br />
e ne conosce gli occupanti. Da<br />
mesi, insieme all’Assemblea Autoconvocata,<br />
tra i pochi soggetti<br />
che in città si muovono concretamente<br />
per trovare soluzioni<br />
a questioni trattate sempre più<br />
spesso in termini di ordine pubblico,<br />
si occupa della situazione<br />
dei circa 200 rom rumeni dell’Osmannoro.<br />
Un impatto, quello con le baracche,<br />
forte anche per chi pensa di<br />
essere “preparato”. Ci sono uomini<br />
raccolti intorno ad un fuoco<br />
che ci accolgono e ci invitano a<br />
sedere. Tutti, uomini e donne,<br />
sono appena rientrati dalla giornata<br />
di lavoro che per i Rom, ma<br />
non solo per loro, significa vivere<br />
di “limosina”: l’elemosina.<br />
Medici per i Diritti umani, un’associazione<br />
di solidarietà internazionale<br />
per la tutela del diritto alla<br />
salute, ha recentemente presentato<br />
un rapporto (scaricabile all’indirizzo<br />
http://www.mdmcentro-<br />
sud.org/rapporto2007.pdf) sulla<br />
situazione di emergenza sanitaria<br />
e di mancato accesso alle cure per<br />
molti cittadini che vivono nelle<br />
zone critiche dell’area metropolitana<br />
fiorentina: dalla stazione di<br />
S. Maria Novella, agli accampamenti<br />
delle Piagge e dell’Osmannoro.<br />
Il dato più sconcertante è<br />
che su 400 persone incontrate o<br />
visitate, per la maggioranza cittadini<br />
comunitari, il 90% non ha<br />
mai avuto rapporti con le strutture<br />
sanitarie, malgrado ci sia un<br />
8% di donne incinte e un 16%<br />
di minori.<br />
La situazione peggiore è proprio<br />
quella dei campi abusivi<br />
Le serate dell’Aurora<br />
L’Associazione diventa circolo culturale ricreativo<br />
Favorire la contaminazione sociale”.<br />
Questo si legge nella<br />
presentazione degli obiettivi dell’Associazione<br />
L’Aurora, con sede<br />
in via dei Macci 11 a Firenze,<br />
all’interno di una graziosa chiesa<br />
sconsacrata, perfettamente restaurata<br />
di recente grazie al contributo<br />
dell’Ente Cassa di Risparmio di<br />
Firenze.<br />
Dal 1989 l’Associazione offre assistenza<br />
(colazioni tutte le mattine,<br />
docce e cena la domenica)<br />
ai poveri e ai senza fissa dimora,<br />
auto-sostenendosi principalmente<br />
con un mercatino dell’usato<br />
aperto tutte le mattine e gestito<br />
dalle anizane donne del quartiere.<br />
Oggi L’Aurora si è affiliata MCL<br />
(Movimento cristiano lavoratori)<br />
ed ha varato un’interessante programma<br />
di serate musicali con la<br />
speranza di intensificare quella<br />
“contaminazione” tra i frequenta-<br />
ZTL notturna, tutti sul trenino<br />
Parte con una novità l’orario primaverile (dalle 23 alle 3) della<br />
ztl notturna fiorentina. Sarà infatti un trenino elettrico o a gpl<br />
da sessanta posti ad accompagnare fiorentini e turisti nella<br />
zona “inviolabile”. Il mezzo, già utilizzato in numerose altre città,<br />
sarà gratuito e partirà da alcuni dei parcheggi a pagamento<br />
situati alle porte della ztl. Qui si potrà lasciare l’auto al prezzo<br />
agevolato di 0,50 euro l’ora e muoversi per il tragitto che,<br />
secondo le indiscrezioni, potrebbe essere: piazza Libertà,<br />
via Cavour, via del Proconsolo, Ponte alle Grazie, lungarno<br />
Serristori, piazza Ferrucci, viale Amendola, via dell’Agnolo, via<br />
de Pucci, via Cavour, e ritorno a piazza Libertà.<br />
dell’Osmannoro, dove vivono<br />
150 persone, di cui 40 minori e<br />
5 donne in stato di gravidanza.<br />
Una si avvicina per salutarmi;<br />
pensava avessi portato delle medicine.<br />
Nessuna assistenza sanitaria<br />
né sociale viene garantita<br />
a queste persone; eppure ci sono<br />
donne incinte, anziani e bambini<br />
anche molto piccoli.<br />
Il sindaco di Sesto Fiorentino, sul<br />
cui territorio ricadono sia gli accampamenti<br />
dei Rom che la caserma<br />
Donati, da poco occupata,<br />
soffia sul fuoco dell’intolleranza<br />
e delle tensioni sociali. In una<br />
recente assemblea pubblica, tenutasi<br />
al circolo Arci “La Costi-<br />
tori abituali e la cosiddetta<br />
“società civile”. Grazie<br />
alla nuova veste di “circolo<br />
culturale ricreativo”,<br />
potrà somministrare cibo<br />
e bevande, facendo così<br />
iniziare la serata dall’aperitivo-buffet<br />
e, a seguire,<br />
i concerti jazz, di musica<br />
etnica, lirica e molto<br />
altro. Il ricavato andrà a<br />
finanziare le varie attività<br />
in cui l’associazione è impegnata.<br />
“L’unico modo di aiutare<br />
davvero le persone in difficoltà è<br />
il superamento dell’assistenzialismo”,<br />
ci spiega Stefania, “il costo<br />
sociale del sistema pubblico di<br />
assistena è elevatissimo. Le persone<br />
vengono tenute in stato di<br />
dipendenza perenne perchè così<br />
conviene a qualcuno... noi siamo<br />
piccoli ma tenaci e, da sempre, il<br />
tuzione”, organizzata per parlare<br />
dell’occupazione della caserma<br />
Donati, il Sindaco Gianassi ha<br />
proposto ai cittadini sestesi una<br />
raccolta di firme per sgomberare<br />
quella che, dopo anni di abbandono,<br />
è diventata la precaria abitazione<br />
di circa 200 ex abitanti<br />
del Luzzi.<br />
Persone che, con un accordo preciso<br />
preso il 16 ottobre scorso,<br />
come abbiamo anche scritto su<br />
questo giornale, avrebbero dovuto<br />
allontanarsi dal Luzzi per<br />
evitare che lo stabile venisse<br />
sgomberato. Per 70 persone si<br />
era impegnato a trovare una sistemazione<br />
l’Assessore Salvadori.<br />
Per gli altri, l’accordo tacitamente<br />
prevedeva che se ne facesse carico<br />
lo stesso Movimento di Lotta<br />
per la Casa. E così è stato con<br />
l’occupazione della Donati.<br />
Ma, come al solito, la questione<br />
è complicata e ben lontani siamo<br />
ancora da una discussione seria e<br />
ampia su tali questioni. Si preferisce,<br />
come al solito, far finta<br />
di niente, salvo poi lanciare grida<br />
di allarme quando cittadini<br />
stranieri poveri occupano immobili<br />
abbandonati all’incuria e al<br />
degrado per anni, denunciando<br />
l’emergenza di turno che, mannaggia,<br />
è proprio li sul territorio<br />
che si amministra!<br />
D’altronde chi si accorgerebbe<br />
mai che, a due passi da una<br />
via trafficata giorno e notte, alle<br />
spalle di un muro che recintava<br />
vecchie costruzioni, da anni<br />
si nascondono delle vere e proprie<br />
bidonville come quelle all’Osmannoro?<br />
“La povertà non è criminalità”,<br />
scrivono gli occupanti della Caserma<br />
Donati; “l’acqua non si<br />
nega nemmeno nelle favelas”.<br />
Floriana Pagano<br />
nostro impegno è quello di non<br />
“mercificare la solidarietà” e di<br />
sviluppare l’autopromozione dei<br />
singoli, creando sempre più opportunità<br />
di contatto con la società<br />
civile”.<br />
Per informazioni si può visitare il<br />
sito www.aurora-onlus.it o chiamare<br />
lo 055/2347593.<br />
Alessandro Zanelli