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PROCEDIMENTI SANZIONATORI (PDF, 421 Kb) - Autorità per le ...

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SEZIONE III


Parte prima<br />

<strong>PROCEDIMENTI</strong> <strong>SANZIONATORI</strong>


Procedimenti sanzionatori<br />

1. <strong>PROCEDIMENTI</strong> <strong>SANZIONATORI</strong> IN MATERIA<br />

DI TELECOMUNICAZIONI<br />

Delibera n. 4/04/CIR del 7 luglio 2004<br />

Defi nizione della controversia Irene Carrea/Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A.<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA sua riunione della Commissione <strong>per</strong> <strong>le</strong> infrastrutture e <strong>le</strong> reti del 7 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249 “Istituzione dell’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong> comunicazioni<br />

e norme sui sistemi del<strong>le</strong> te<strong>le</strong>comunicazioni e radiote<strong>le</strong>visivo”, in particolare l’art.<br />

1, comma 6, <strong>le</strong>ttera a), n. 14;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995, n. 481 “Norme <strong>per</strong> la concorrenza e la regolazione dei servizi<br />

di pubblica utilità. Istituzione del<strong>le</strong> <strong>Autorità</strong> di regolazione dei servizi di pubblica utilità”;<br />

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 19 settembre 1997, n. 318, “Regolamento<br />

di attuazione di direttive comunitarie nel settore del<strong>le</strong> te<strong>le</strong>comunicazioni”;<br />

VISTO il Codice del<strong>le</strong> comunicazioni e<strong>le</strong>ttroniche, adottato con il decreto <strong>le</strong>gislativo n. 259/2003<br />

ed, in particolare, l’art. 84, comma 4 relativo alla risoluzione extragiudizia<strong>le</strong> del<strong>le</strong> controversie;<br />

VISTA la delibera n. 182/02/CONS “Adozione del regolamento <strong>per</strong> la risoluzione del<strong>le</strong> controversie<br />

insorte nei rapporti tra organismi di te<strong>le</strong>comunicazioni e utenti”, pubblicata nella<br />

Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> n. 167 del 18 luglio 2002;<br />

VISTA l’istanza del 6 giugno 2003 con la qua<strong>le</strong> la signora Irene Carrea, ha chiesto l’intervento<br />

dell’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong> comunicazioni <strong>per</strong> la defi nizione della controversia<br />

in essere con Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. avente ad oggetto: l’originario disconoscimento del traffi co<br />

contabilizzato all’utenza 010.XXXXXXX con fattura emessa in data 8 luglio 2002 e successivi<br />

asseriti disservizi relativi a numerosi disguidi che hanno comportato da parte dell’utente<br />

numerosi contatti con gli o<strong>per</strong>atori del numero 187, e il ricevimento, a seguito di richiesta, di<br />

tabulati che non hanno consentito di chiarire gli addebiti e l’interruzione del servizio;<br />

CONSIDERATO che, relativamente ai fatti in contestazione <strong>le</strong> parti, nel corso dell’audizione in<br />

contraddittorio tenuta a Napoli in data 3 luglio 2003, pur avendo concordato sull’opportunità di<br />

procedere ad una transazione non hanno successivamente trovato alcun accordo transattivo;<br />

CONSIDERATO, altresì, che la Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. ha ammesso la responsabilità di<br />

quanto accaduto, pur manifestando doglianza <strong>per</strong> i disagi subiti dall’istante e dichiarando che<br />

la gestione del rapporto e dei connessi aspetti relazionali non è risultata essere in linea con <strong>le</strong><br />

usuali modalità comportamentali adottati, in via generalizzata, con la clientela azienda<strong>le</strong>, ed<br />

altresì ribadendo come non risultasse essere in linea con <strong>le</strong> procedure interne la circostanza<br />

relativa alla mancata partecipazione alla procedura conciliativa es<strong>per</strong>ita;<br />

CONSIDERATO che solo in seguito <strong>le</strong> parti comunicavano il mancato raggiungimento di un accordo<br />

sul quantum da rimborsarsi in relazione sia al<strong>le</strong> spese sostenute dalla parte attrice <strong>per</strong> partecipare<br />

all’udienza, ritenute dall’organismo di te<strong>le</strong>comunicazioni, non ammissibili relativamente<br />

ad alcune voci di costo, che ai vari disagi subiti dall’utente nella gestione della controversia;<br />

VISTI gli atti e la ulteriore documentazione prodotta dal<strong>le</strong> parti nel corso dell’istruttoria: 1)<br />

memoria inoltrata da Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. in data 5 agosto 2003 (prot. n. 24956/NA); 2) memoria integrativa<br />

inoltrata dalla signora Carrea in data 30 luglio 2003 (prot. n. 23981/NA); 3) istanza dell’avvocato<br />

Andrea Porceddu nell’interesse dell’utente, in data 11 novembre 2003 (prot. n. 37356/NA);<br />

VISTI i risultati del<strong>le</strong> attività istruttorie effettuate ai sensi dell’art. 15 dell’Al<strong>le</strong>gato A della<br />

delibera 182/02/CONS;<br />

43


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

CONSIDERATO che da memorie ed atti prodotti dal<strong>le</strong> parti emerge che:<br />

- in occasione del cambio di residenza della signora Carrea, la società Te<strong>le</strong>com Italia<br />

S.p.A. attivava la linea richiesta all’indirizzo indicato, qualifi cando l’o<strong>per</strong>azione come<br />

“trasloco”, ed o<strong>per</strong>ando un cambiamento della numerazione;<br />

- che in relazione alla prima fattura ricevuta relativa al 4° bimestre 2002, l’utente, ravvisando<br />

in detta bol<strong>le</strong>tta costi eccessivi e avuta conferma verba<strong>le</strong> da rappresentanti del<br />

gestore di un errata attribuzione di te<strong>le</strong>fonate, a suo carico, decideva di sospendere, nella<br />

sua interezza, il pagamento richiesto inviando un reclamo in data 31 agosto 2002, con il<br />

qua<strong>le</strong> contestava, la su indicata fattura relativamente al traffi co richiedendo i tabulati di<br />

dettaglio del<strong>le</strong> te<strong>le</strong>fonate del nuovo numero, <strong>per</strong> i mesi precedenti e successivi alla data di<br />

attivazione (13 giugno 2002), poi, inoltrati da Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. relativamente al solo<br />

mese, di giugno 2002, oggetto di contestazione;<br />

- che <strong>per</strong> la morosità relativa alla parte non contestata in bol<strong>le</strong>tta, la cliente ha subito<br />

la sospensione del servizio te<strong>le</strong>fonico <strong>per</strong> il <strong>per</strong>iodo 13-14 gennaio 2003 e, a seguito<br />

dell’archiviazione del reclamo della sig.ra Carrea, la società Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. ha<br />

diffi dato la stessa a pagare la fattura del 4° bimestre 2002 intimando, in caso di inadempimento,<br />

l’immediata risoluzione contrattua<strong>le</strong> ed il conseguente recu<strong>per</strong>o coattivo<br />

del<strong>le</strong> somme dovute, con il connesso aggravio di spese <strong>le</strong>gali e di esecuzione;<br />

- che solo in data 19 giugno 2003, la sig.ra Carrea veniva contatta dal customer care della<br />

Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. <strong>per</strong> cercare di ricostruire gli eventi e trovare una soluzione soddisfacente<br />

<strong>per</strong> la cliente. Ta<strong>le</strong> soluzione, avanzata prima in tal sede e poi ribadita <strong>per</strong> iscritto<br />

con successiva <strong>le</strong>ttera, veniva asseritamente prospettata all’utente con l’offerta “a titolo<br />

di correttezza commercia<strong>le</strong>” di una riduzione della fattura in contestazione, <strong>per</strong> un<br />

importo pari a 113,50 euro, comprensivo dello storno tota<strong>le</strong> del traffi co e del contributo<br />

richiesto <strong>per</strong> il trasloco, restando così da pagare euro 29,00 relativi al canone della linea<br />

te<strong>le</strong>fonica. L’utente non dava riscontro a ta<strong>le</strong> offerta ed avviava la presente procedura;<br />

CONSIDERATO che la signora Carrea ha richiesto di accertare la responsabilità di Te<strong>le</strong>com<br />

Italia S.p.A. <strong>per</strong>:<br />

- avere addebitato alla linea 010 XXXXXXX chiamate mai effettuate;<br />

- avere ritardato l’invio dei tabulati richiesti;<br />

- avere inviato solo tabulati parziali;<br />

- avere ignorato <strong>le</strong> intimazioni dell’istante;<br />

- avere immotivatamente interrotto il servizio te<strong>le</strong>fonico;<br />

- avere pretestuosamente affermato che gli importi della fattura in contestazione fossero<br />

dovuti al trasloco della linea te<strong>le</strong>fonica;<br />

- avere ingiustamente addebitato i costi di ritardato pagamento della fattura n. 1G00887524;<br />

- avere approfi ttato della posizione di contraente forte violando i canoni di correttezza<br />

e buona fede contrattua<strong>le</strong> e gli obblighi di trasparenza.<br />

Richiedendo, in particolare, di:<br />

- accertare l’esatto importo della fattura numero 1G02639611, emessa in data 8 luglio<br />

2002 e relativa al 4° bimestre 2002;<br />

- accertare l’importo dovuto da Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. <strong>per</strong> <strong>le</strong> spese, <strong>per</strong> i reclami ed istanze<br />

proposte dalla sig.ra Carrea;<br />

- condannare Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. al pagamento di tutte <strong>le</strong> spese: <strong>per</strong> i reclami 80 euro, <strong>per</strong> <strong>le</strong><br />

segnalazione all’<strong>Autorità</strong> 20 euro, <strong>per</strong> <strong>le</strong> spese di attivazione della procedura 100 euro, <strong>per</strong> i<br />

danni relativi alla violazione della buona fede e del<strong>le</strong> regola di trasparenza 2.000 euro, <strong>per</strong> <strong>le</strong><br />

spese di viaggio e <strong>per</strong> <strong>le</strong> spese di assistenza <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> (quantifi cate nella su citata memoria integrativa,<br />

recante anche una diversa e più consistente formulazione dei danni richiesti);<br />

- condannare il gestore di te<strong>le</strong>fonia al<strong>le</strong> sanzioni previste dalla normativa vigente in relazione<br />

al<strong>le</strong> condotte tenute;<br />

CONSIDERATO che:<br />

- con fattura n. 1G00887524, datata 10 marzo 2003, asseritamente saldata dall’utente, la<br />

Te<strong>le</strong>com Italia S.p.a. tra l’altro addebitava euro 8,14 alla signora Carrea <strong>per</strong> “indennità<br />

ritardato pagamento 6% conto 4/02”;<br />

- la società Te<strong>le</strong>com Italia S.p.a. nel corso dell’audizione, si è scusata con la cliente <strong>per</strong><br />

i disagi dalla stessa subiti nella gestione del rapporto e dei connessi aspetti relazionali<br />

ed ha comunicato di aver disposto in data 19 giugno 2003, “un accredito sulla prossima<br />

fattura uti<strong>le</strong> di comp<strong>le</strong>ssivi 113,5 euro, corrispondenti a rimborso di quanto richiesto a<br />

44


Procedimenti sanzionatori<br />

titolo di contributo trasloco, canoni luglio e agosto 2002 e traffi co maggio giugno 2002”<br />

e che, successivamente, si è resa disponibi<strong>le</strong> a contribuire al<strong>le</strong> spese sostenute dalla<br />

cliente con un contributo omnicomprensivo di euro 500,00 (di cui euro 113 <strong>per</strong> storno<br />

fattura 4° bimestre 2002 e euro 387 qua<strong>le</strong> contributo spese), anche in considerazione<br />

del<strong>le</strong> spese sostenute dalla cliente <strong>per</strong> raggiungere l’<strong>Autorità</strong>;<br />

CONSIDERATO comunque opportuno, in considerazione del<strong>le</strong> richieste formulate dall’utente,<br />

o<strong>per</strong>are una ricognizione dei poteri di defi nizione dell’<strong>Autorità</strong> alla luce del<strong>le</strong> vigenti<br />

disposizioni in materia di controversie tra utenti e gestori;<br />

RITENUTO che, allo stato, <strong>le</strong> norme adottate in materia di risoluzione del<strong>le</strong> controversie non<br />

prevedono la possibilità di individuazione di parametri di calcolo della liquidazione del<strong>le</strong> spese<br />

relative al<strong>le</strong> controversie medesime o su sistemi di rimborso tota<strong>le</strong> o parzia<strong>le</strong> in favore del<strong>le</strong> parti<br />

e che in tali ipotesi vanno ricomprese anche <strong>le</strong> spese <strong>le</strong>gali sostenute <strong>per</strong> incarichi di assistenza<br />

<strong>le</strong>ga<strong>le</strong>, <strong>per</strong>altro, non resa obbligatoria nei procedimenti previsti dalla delibera n. 182/02/CONS;<br />

RITENUTO, altresì, che non può ammettersi nemmeno il ristoro dei danni patiti e patendi<br />

dall’inizio della controversia ex art. 1218 o 2043 c.c., poiché la condanna al risarcimento dei<br />

danni patrimoniali e non patrimoniali costituisce, allo stato e in ta<strong>le</strong> materia, prerogativa esclusiva<br />

dell’autorità giudiziaria;<br />

PRESO ATTO che la società Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A., dopo aver ammesso la responsabilità di<br />

quanto accaduto a seguito di disguidi eccezionalmente intervenuti, ha spontaneamente:<br />

- provveduto a stornare dalla fattura in contestazione (numero 1G02639611, emessa in<br />

data 8 luglio 2002), l’importo di euro 113,50, corrispondente al<strong>le</strong> voci “traffi co te<strong>le</strong>fonico”<br />

e “trasloco linea”;<br />

- ribadito la propria disponibilità, “in un’ottica di correttezza commercia<strong>le</strong>”, a versare<br />

all’utente 387,00 euro a titolo di contributo spese <strong>per</strong> la risoluzione extragiudizia<strong>le</strong><br />

della controversia;<br />

VISTA la proposta del Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario avv. A<strong>le</strong>ssandro Luciano, relatore ai sensi dell’art. 32<br />

del regolamento <strong>per</strong> l’organizzazione ed il funzionamento;<br />

DELIBERA<br />

1. la corresponsione da parte di Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. alla sig.ra Carrea del contributo da<br />

parte della stessa società determinato in 387,00 euro e dello storno in favore della medesima<br />

del traffi co <strong>per</strong> l’importo di euro 113,50;<br />

2. di disporre che la presente delibera sia pubblicata nel Bol<strong>le</strong>ttino uffi cia<strong>le</strong> dell’<strong>Autorità</strong><br />

e resa disponibi<strong>le</strong> sul sito web dell’<strong>Autorità</strong>, www.agcom.it.<br />

Avverso il presente provvedimento è possibi<strong>le</strong> la proposizione del ricorso davanti al Tribuna<strong>le</strong><br />

Amministrativo Regiona<strong>le</strong> del Lazio, in sede di giurisdizione esclusiva, ai sensi dell’art. 1,<br />

comma 26, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, entro il termine di 60 giorni dalla notifi ca del medesimo,<br />

ai sensi della <strong>le</strong>gge 6 dicembre 1971 n. 1034 e successive integrazioni e modifi cazioni.<br />

Napoli, 7 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE<br />

A<strong>le</strong>ssandro Luciano<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> il SEGRETARIO GENERALE<br />

A<strong>le</strong>ssandro Della Gatta<br />

45<br />

IL PRESIDENTE DELLA RIUNIONE<br />

Silvio Traversa


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Delibera n. 5/04/CIR del 13 luglio 2004<br />

Defi nizione della controversia Tavassi La Greca Carmen - Tavassi La Greca Gaetano/<br />

Wind Te<strong>le</strong>comunicazioni S.p.A.<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> <strong>le</strong> infrastrutture e <strong>le</strong> reti del 13 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, “Istituzione dell’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong> comunicazioni<br />

e norme sui sistemi del<strong>le</strong> te<strong>le</strong>comunicazioni e radiote<strong>le</strong>visivo”, in particolare l’art.<br />

1, comma 6, <strong>le</strong>ttera a), n. 14;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995, n. 481, “Norme <strong>per</strong> la concorrenza e la regolazione dei servizi<br />

di pubblica utilità. Istituzione del<strong>le</strong> <strong>Autorità</strong> di regolazione dei servizi di pubblica utilità”;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 30 luglio 1998, n. 281, “Legge sui diritti dei consumatori e del<strong>le</strong> loro associazioni”;<br />

VISTO il decreto <strong>le</strong>gislativo 22 maggio 1999, n. 185, “Attuazione della direttiva 97/7/CE<br />

relativa alla protezione dei consumatori in materia di contratti a distanza”;<br />

VISTO il Codice del<strong>le</strong> Comunicazioni e<strong>le</strong>ttroniche, adottato con decreto <strong>le</strong>gislativo n. 259<br />

del 1° agosto 2003, pubblicato nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 214 del 15<br />

settembre 2003;<br />

VISTA la delibera n. 182/02/CONS, “Adozione del regolamento concernente la risoluzione<br />

del<strong>le</strong> controversie insorte nei rapporti tra organismi di te<strong>le</strong>comunicazioni e utenti”, pubblicata<br />

nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 167 del 18 luglio 2002;<br />

VISTA l’istanza del 15 novembre 2003 (<strong>per</strong>venuta in data 18 novembre 2003 prot. n. 038370/<br />

NA), con la qua<strong>le</strong> l’Avv. Carmen Tavassi La Greca ed il Dott. Gaetano Tavassi La Greca hanno<br />

chiesto all’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong> comunicazioni la defi nizione della controversia in essere<br />

con Wind Te<strong>le</strong>comunicazioni S.p.A. ai sensi dell’articolo 13 della delibera n. 182/02/CONS;<br />

VISTA la nota del 19 novembre 2003 prot. n. U/05606/03/NA, con cui il Dipartimento<br />

garanzie e contenzioso ha comunicato al<strong>le</strong> parti, ai sensi dell’art. 14 del regolamento al<strong>le</strong>gato<br />

alla summenzionata delibera n. 182/02/CONS, l’avvio di un procedimento istruttorio fi nalizzato<br />

alla defi nizione della deferita controversia invitando <strong>le</strong> parti a presentarsi all’udienza<br />

<strong>per</strong> la discussione della controversia in data 11 dicembre 2003;<br />

VISTA la memoria prodotta da Wind Te<strong>le</strong>comunicazioni S.p.A. con nota <strong>per</strong>venuta il 9<br />

dicembre 2003 prot. n. 41296/NA;<br />

UDITE <strong>le</strong> parti in contraddittorio in data 11 dicembre 2003;<br />

CONSIDERATO che, a seguito dell’udienza di discussione tenuta presso l’<strong>Autorità</strong>, <strong>le</strong> parti<br />

hanno raggiunto un accordo <strong>per</strong> la defi nizione amichevo<strong>le</strong> della controversia, con reciproca<br />

soddisfazione e con rinuncia espressa da parte dell’istante a proseguire il procedimento attivato<br />

presso l’<strong>Autorità</strong>;<br />

PRESO ATTO dell’accordo transattivo stipulato tra <strong>le</strong> parti in data 16 dicembre 2003,<br />

come da comunicazioni della Wind <strong>per</strong>venuta in data 17 dicembre 2003 prot. n. 42446/NA e<br />

dell’istante <strong>per</strong>venuta in data 17 dicembre 2003 prot. n. 42035/NA, e della rinuncia all’istanza<br />

del 15 novembre 2003 risultante in quest’ultima comunicazione;<br />

RITENUTO, in ragione di ta<strong>le</strong> accordo, venuto meno il presupposto a fondamento di un<br />

eventua<strong>le</strong> intervento di quest’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> la defi nizione della controversia;<br />

UDITA la relazione del Commissario prof. Silvio Traversa, relatore ai sensi dell’art. 32 del<br />

regolamento <strong>per</strong> l’organizzazione ed il funzionamento;<br />

46


Procedimenti sanzionatori<br />

DICHIARA<br />

il non luogo a provvedere in merito all’istanza presentata in data 18 novembre 2003 dall’Avv.<br />

Carmen Tavassi La Greca ed il Dott. Gaetano Tavassi La Greca.<br />

La presente delibera è pubblicata nel Bol<strong>le</strong>ttino uffi cia<strong>le</strong> dell’<strong>Autorità</strong> ed è resa disponibi<strong>le</strong><br />

sul sito web dell’<strong>Autorità</strong>.<br />

Ai sensi dell’art. 1, comma 26, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, il presente atto può essere<br />

impugnato davanti al Tribuna<strong>le</strong> Amministrativo Regiona<strong>le</strong> del Lazio, in sede di giurisdizione<br />

esclusiva.<br />

Ai sensi dell’art. 23-bis, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 dicembre 1971 n. 1034 e successive integrazioni<br />

e modifi cazioni, il termine <strong>per</strong> ricorrere avverso il presente provvedimento è di 60<br />

giorni dalla notifi ca del medesimo.<br />

Roma, 13 luglio 2004<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> il SEGRETARIO GENERALE<br />

A<strong>le</strong>ssandro Della Gatta<br />

47<br />

IL PRESIDENTE DELLA RIUNIONE<br />

Silvio Traversa


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Delibera n. 6/04/CIR del 13 luglio 2004<br />

Defi nizione della controversia Bmind S.p.A./Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A.<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> <strong>le</strong> infrastrutture e <strong>le</strong> reti del 13 luglio 2004 ;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, “Istituzione dell’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong> comunicazioni<br />

e norme sui sistemi del<strong>le</strong> te<strong>le</strong>comunicazioni e radiote<strong>le</strong>visivo”, in particolare l’art.<br />

1, comma 6, <strong>le</strong>ttera a), n. 14;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995, n. 481, “Norme <strong>per</strong> la concorrenza e la regolazione<br />

dei servizi di pubblica utilità. Istituzione del<strong>le</strong> <strong>Autorità</strong> di regolazione dei servizi di pubblica<br />

utilità”;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 30 luglio 1998, n. 281, “Legge sui diritti dei consumatori e del<strong>le</strong> loro associazioni”;<br />

VISTO il decreto <strong>le</strong>gislativo 22 maggio 1999, n. 185, “Attuazione della direttiva 97/7/CE<br />

relativa alla protezione dei consumatori in materia di contratti a distanza”;<br />

VISTA la delibera n. 182/02/CONS, “Adozione del regolamento concernente la risoluzione<br />

del<strong>le</strong> controversie insorte nei rapporti tra organismi di te<strong>le</strong>comunicazioni e utenti”, pubblicata<br />

nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 167 del 18 luglio 2002;<br />

VISTO il Codice del<strong>le</strong> comunicazioni e<strong>le</strong>ttroniche, adottato con decreto <strong>le</strong>gislativo n. 259<br />

del 1° agosto 2003, pubblicato nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 214 del 15<br />

settembre 2003;<br />

VISTA l’istanza del 6 febbraio 2004, con la qua<strong>le</strong> il dott. Federico Musto in nome e <strong>per</strong> conto<br />

della Bmind S.p.A. ha chiesto all’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong> comunicazioni la defi nizione<br />

della controversia in essere con Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. ai sensi dell’articolo 13 della delibera n.<br />

182/02/CONS;<br />

VISTA la nota del 13 febbraio 2004, prot. n. U/01393/04/NA, con cui il Dipartimento garanzie<br />

e contenzioso ha comunicato al<strong>le</strong> parti, ai sensi dell’art. 14 del regolamento al<strong>le</strong>gato<br />

alla summenzionata delibera n. 182/02/CONS, l’avvio di un procedimento istruttorio fi nalizzato<br />

alla defi nizione della deferita controversia;<br />

CONSIDERATO che, nel corso dell’udienza tenutasi in data 26 febbraio 2004, <strong>le</strong> parti<br />

hanno rappresentato la propria posizione in merito alla controversia de qua ed hanno aderito<br />

alla richiesta del Dipartimento di individuare una possibi<strong>le</strong> soluzione transattiva entro<br />

un termine di trenta giorni;<br />

PRESO atto dell’accordo transattivo stipulato tra <strong>le</strong> parti, prodotto da Te<strong>le</strong>com Italia<br />

S.p.A. con nota del 13 apri<strong>le</strong> 2004 (prot. 008960/NA) e della rinuncia all’istanza da esso risultante;<br />

RITENUTO, in ragione di ta<strong>le</strong> accordo, venuto meno il presupposto a fondamento di un<br />

eventua<strong>le</strong> intervento di quest’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> la defi nizione della controversia;<br />

UDITA la relazione del Commissario prof. Silvio Traversa, relatore ai sensi dell’art. 32 del<br />

regolamento <strong>per</strong> l’organizzazione ed il funzionamento;<br />

DICHIARA<br />

il non luogo a provvedere in merito all’istanza formulata dalla società Bmind S.p.A. in data<br />

6 febbraio 2004.<br />

48


Procedimenti sanzionatori<br />

La presente delibera è pubblicata nel Bol<strong>le</strong>ttino uffi cia<strong>le</strong> dell’<strong>Autorità</strong> ed è resa disponibi<strong>le</strong><br />

sul sito web dell’<strong>Autorità</strong>.<br />

Ai sensi dell’art. 1, comma 26, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, il presente atto può essere<br />

impugnato davanti al Tribuna<strong>le</strong> Amministrativo Regiona<strong>le</strong> del Lazio, in sede di giurisdizione<br />

esclusiva.<br />

Ai sensi dell’art. 23 bis, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 dicembre 1971 n. 1034 e successive integrazioni<br />

e modifi cazioni, il termine <strong>per</strong> ricorrere avverso il presente provvedimento è di 60<br />

giorni dalla notifi ca del medesimo.<br />

Roma, 13 luglio 2004<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> il SEGRETARIO GENERALE<br />

A<strong>le</strong>ssandro Della Gatta<br />

49<br />

IL PRESIDENTE DELLA RIUNIONE<br />

Silvio Traversa


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Delibera n. 7/04/CIR del 13 luglio 2004<br />

Defi nizione della controversia Multivision di Bari<strong>le</strong> Giuseppe/Fastweb S.p.A.<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> <strong>le</strong> infrastrutture e <strong>le</strong> reti del 13 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, “Istituzione dell’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong> comunicazioni<br />

e norme sui sistemi del<strong>le</strong> te<strong>le</strong>comunicazioni e radiote<strong>le</strong>visivo”, in particolare l’art.<br />

1, comma 6, <strong>le</strong>ttera a), n. 14;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995, n. 481, “Norme <strong>per</strong> la concorrenza e la regolazione dei servizi<br />

di pubblica utilità. Istituzione del<strong>le</strong> <strong>Autorità</strong> di regolazione dei servizi di pubblica utilità”;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 30 luglio 1998, n. 281, “Legge sui diritti dei consumatori e del<strong>le</strong> loro associazioni”;<br />

VISTO il decreto <strong>le</strong>gislativo 22 maggio 1999, n. 185, “Attuazione della direttiva 97/7/CE<br />

relativa alla protezione dei consumatori in materia di contratti a distanza”;<br />

VISTA la delibera n. 182/02/CONS, “Adozione del regolamento concernente la risoluzione<br />

del<strong>le</strong> controversie insorte nei rapporti tra organismi di te<strong>le</strong>comunicazioni e utenti”, pubblicata<br />

nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 167 del 18 luglio 2002;<br />

VISTO il Codice del<strong>le</strong> comunicazioni e<strong>le</strong>ttroniche, adottato con decreto <strong>le</strong>gislativo n. 259 del 1° agosto<br />

2003, pubblicato nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 214 del 15 settembre 2003;<br />

VISTA l’istanza del 17 febbraio 2004, con la qua<strong>le</strong> la Multivision di Bari<strong>le</strong> Giuseppe ha<br />

chiesto all’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong> comunicazioni la defi nizione della controversia in<br />

essere con Fastweb S.p.A. ai sensi dell’articolo 13 della delibera n. 182/02/CONS;<br />

VISTA la nota del 26 febbraio 2004, prot. n. U//01791/04/NA, con cui il Dipartimento<br />

garanzie e contenzioso ha comunicato al<strong>le</strong> parti, ai sensi dell’art. 14 del Regolamento al<strong>le</strong>gato<br />

alla summenzionata delibera n. 182/02/CONS, l’avvio di un procedimento istruttorio fi nalizzato<br />

alla defi nizione della deferita controversia;<br />

VISTA la nota <strong>per</strong>venuta in data 5 marzo 2004 (prot n 005369/NA), con cui la Multivision<br />

di Bari<strong>le</strong> Giuseppe, nel comunicare che all’udienza fi ssata non sarebbe comparsa <strong>per</strong> non aggravare<br />

i costi e <strong>le</strong> spese già sostenute, ha chiesto, riportandosi al<strong>le</strong> argomentazioni dedotte e<br />

ai documenti prodotti, la defi nizione della controversia da parte dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

CONSIDERATO che nel corso dell’udienza tenutasi in data 10 marzo 2004 Fastweb S.p.A., nel<br />

rappresentare la propria posizione in merito alla controversia de qua, ha chiesto un termine di<br />

quindici giorni entro il qua<strong>le</strong> individuare una possibi<strong>le</strong> soluzione transattiva con la controparte;<br />

PRESO atto dell’accordo transattivo stipulato tra <strong>le</strong> parti, prodotto da Fastweb S.p.A. con<br />

nota dell’8 apri<strong>le</strong> 2004 (prot. 009753/NA del 16 apri<strong>le</strong> 2004), e della rinuncia all’istanza da<br />

esso risultante;<br />

RITENUTO, in ragione di ta<strong>le</strong> accordo, venuto meno il presupposto a fondamento di un<br />

eventua<strong>le</strong> intervento di quest’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> la defi nizione della controversia;<br />

UDITA la relazione del Commissario prof. Silvio Traversa, relatore ai sensi dell’art. 32 del<br />

regolamento <strong>per</strong> l’organizzazione ed il funzionamento;<br />

DICHIARA<br />

il non luogo a provvedere in merito all’istanza formulata dalla Multivision di Bari<strong>le</strong> Giuseppe<br />

in data 17 febbraio 2004.<br />

50


Procedimenti sanzionatori<br />

La presente delibera è pubblicata nel Bol<strong>le</strong>ttino uffi cia<strong>le</strong> dell’<strong>Autorità</strong> ed è resa disponibi<strong>le</strong><br />

sul sito web dell’<strong>Autorità</strong>.<br />

Ai sensi dell’art. 1, comma 26, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, il presente atto può essere<br />

impugnato davanti al Tribuna<strong>le</strong> Amministrativo Regiona<strong>le</strong> del Lazio, in sede di giurisdizione<br />

esclusiva.<br />

Ai sensi dell’art. 23-bis, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 dicembre 1971 n. 1034 e successive integrazioni<br />

e modifi cazioni, il termine <strong>per</strong> ricorrere avverso il presente provvedimento è di 60<br />

giorni dalla notifi ca del medesimo.<br />

Roma, 13 luglio 2004<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> il SEGRETARIO GENERALE<br />

A<strong>le</strong>ssandro Della Gatta<br />

51<br />

IL PRESIDENTE DELLA RIUNIONE<br />

Silvio Traversa


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Delibera n. 9/04/CIR del 13 luglio 2004<br />

Defi nizione della controversia studio A & S/Fastweb S.p.A.<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> <strong>le</strong> infrastrutture e <strong>le</strong> reti del 13 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, “Istituzione dell’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong> comunicazioni<br />

e norme sui sistemi del<strong>le</strong> te<strong>le</strong>comunicazioni e radiote<strong>le</strong>visivo”, in particolare l’art.<br />

1, comma 6, <strong>le</strong>ttera a), n. 14;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995, n. 481, “Norme <strong>per</strong> la concorrenza e la regolazione dei servizi<br />

di pubblica utilità. Istituzione del<strong>le</strong> <strong>Autorità</strong> di regolazione dei servizi di pubblica utilità”;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 30 luglio 1998, n. 281, “Legge sui diritti dei consumatori e del<strong>le</strong> loro associazioni”;<br />

VISTO il decreto <strong>le</strong>gislativo 22 maggio 1999, n. 185, “Attuazione della direttiva 97/7/CE<br />

relativa alla protezione dei consumatori in materia di contratti a distanza”;<br />

VISTA la delibera n. 182/02/CONS, “Adozione del regolamento concernente la risoluzione<br />

del<strong>le</strong> controversie insorte nei rapporti tra organismi di te<strong>le</strong>comunicazioni e utenti”, pubblicata<br />

nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 167 del 18 luglio 2002;<br />

VISTO il Codice del<strong>le</strong> comunicazioni e<strong>le</strong>ttroniche, adottato con decreto <strong>le</strong>gislativo n. 259<br />

del 1° agosto 2003, pubblicato nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 214 del 15<br />

settembre 2003;<br />

VISTA l’istanza del 31 luglio 2003, trasmessa dal Dipartimento vigilanza e controllo in<br />

data 1 ottobre 2003, con la qua<strong>le</strong> lo Studio A & S rappresentato e difeso dallo studio <strong>le</strong>ga<strong>le</strong><br />

Manzato & Associati ha chiesto all’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong> comunicazioni la defi nizione<br />

della controversia in essere con Fastweb S.p.A. ai sensi dell’articolo 13 della delibera n.<br />

182/02/CONS;<br />

VISTA la nota del 7 novembre 2003, prot. n. U/05373/03/NA, con cui il Dipartimento<br />

garanzie e contenzioso ha comunicato al<strong>le</strong> parti, ai sensi dell’art. 14 del regolamento al<strong>le</strong>gato<br />

alla summenzionata delibera n. 182/02/CONS, l’avvio di un procedimento istruttorio fi nalizzato<br />

alla defi nizione della deferita controversia;<br />

VISTA la nota <strong>per</strong>venuta in data 26 novembre 2003 (prot. n. 039902/NA) con cui lo studio<br />

<strong>le</strong>ga<strong>le</strong> Manzato & Associati in nome e <strong>per</strong> conto dello Studio A & S S.r.l., nel comunicare<br />

che all’udienza fi ssata la parte non sarebbe comparsa <strong>per</strong> non aggravare i costi e <strong>le</strong> spese già<br />

sostenute, ha chiesto, riportandosi al<strong>le</strong> argomentazioni dedotte e ai documenti prodotti, la<br />

defi nizione della controversia da parte dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

CONSIDERATO che nel corso dell’udienza tenutasi in data 26 novembre 2003 Fastweb<br />

S.p.A.,nel rappresentare la propria posizione in merito alla controversia de qua,<br />

ha chiesto un termine di quindici giorni entro il qua<strong>le</strong> individuare una possibi<strong>le</strong> soluzione<br />

transattiva con la controparte;<br />

PRESO ATTO dell’accordo transattivo stipulato tra <strong>le</strong> parti in data 19 dicembre 2003,<br />

prodotto da Fastweb S.p.A. con nota del 23 dicembre 2003 (prot. 042615/NA del 24 dicembre<br />

2003), e della rinuncia all’istanza da esso risultante;<br />

RITENUTO, in ragione di ta<strong>le</strong> accordo, venuto meno il presupposto a fondamento di un<br />

eventua<strong>le</strong> intervento di quest’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> la defi nizione della controversia;<br />

UDITA la relazione del Commissario avv. A<strong>le</strong>ssandro Luciano, relatore ai sensi dell’art. 32<br />

del regolamento <strong>per</strong> l’organizzazione ed il funzionamento.<br />

52


Procedimenti sanzionatori<br />

DICHIARA<br />

il non luogo a provvedere in merito all’istanza formulata dallo Studio A & S in data 31<br />

luglio 2003.<br />

La presente delibera è pubblicata nel Bol<strong>le</strong>ttino uffi cia<strong>le</strong> dell’<strong>Autorità</strong> ed è resa disponibi<strong>le</strong><br />

sul sito web dell’<strong>Autorità</strong>.<br />

Ai sensi dell’art. 1, comma 26, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, il presente atto può essere<br />

impugnato davanti al Tribuna<strong>le</strong> Amministrativo Regiona<strong>le</strong> del Lazio, in sede di giurisdizione<br />

esclusiva.<br />

Ai sensi dell’art. 23-bis, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 dicembre 1971 n. 1034 e successive integrazioni<br />

e modifi cazioni, il termine <strong>per</strong> ricorrere avverso il presente provvedimento è di 60<br />

giorni dalla notifi ca del medesimo.<br />

Roma, 13 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE<br />

A<strong>le</strong>ssandro Luciano<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> il SEGRETARIO GENERALE<br />

A<strong>le</strong>ssandro Della Gatta<br />

53<br />

IL PRESIDENTE DELLA RIUNIONE<br />

Silvio Traversa


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Delibera n. 10/04/CIR del 13 luglio 2004<br />

Defi nizione della controversia Aldo Brandi/Wind Te<strong>le</strong>comunicazioni S.p.A.<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> <strong>le</strong> infrastrutture e <strong>le</strong> reti del 13 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, “Istituzione dell’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong> comunicazioni<br />

e norme sui sistemi del<strong>le</strong> te<strong>le</strong>comunicazioni e radiote<strong>le</strong>visivo”, in particolare l’art.<br />

1, comma 6, <strong>le</strong>ttera a), n. 14;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995, n. 481, “Norme <strong>per</strong> la concorrenza e la regolazione<br />

dei servizi di pubblica utilità. Istituzione del<strong>le</strong> <strong>Autorità</strong> di regolazione dei servizi di pubblica<br />

utilità”;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 30 luglio 1998, n. 281, “Legge sui diritti dei consumatori e del<strong>le</strong> loro associazioni”;<br />

VISTO il decreto <strong>le</strong>gislativo 22 maggio 1999, n. 185, “Attuazione della direttiva 97/7/CE<br />

relativa alla protezione dei consumatori in materia di contratti a distanza”;<br />

VISTO il Codice del<strong>le</strong> comunicazioni e<strong>le</strong>ttroniche, adottato con decreto <strong>le</strong>gislativo n. 259<br />

del 1° agosto 2003, pubblicato nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 214 del 15<br />

settembre 2003;<br />

VISTA la delibera n. 182/02/CONS, “Adozione del regolamento concernente la risoluzione<br />

del<strong>le</strong> controversie insorte nei rapporti tra organismi di te<strong>le</strong>comunicazioni e utenti”, pubblicata<br />

nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> n. 167 del 18 luglio 2002;<br />

VISTA l’istanza del 14 novembre 2003 (<strong>per</strong>venuta nella medesima data prot. n. 37996/<br />

NA), con la qua<strong>le</strong> il sig. Aldo Brandi ha chiesto all’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong> comunicazioni<br />

la defi nizione della controversia in essere con Wind Te<strong>le</strong>comunicazioni S.p.A. ai sensi<br />

dell’articolo 13 della delibera n. 182/02/CONS;<br />

VISTA la nota del 19 novembre 2003 prot. n. U/05605/03/NA, con cui il Dipartimento<br />

garanzie e contenzioso ha comunicato al<strong>le</strong> parti, ai sensi dell’art. 14 del regolamento al<strong>le</strong>gato<br />

alla summenzionata delibera n. 182/02/CONS, l’avvio di un procedimento istruttorio fi nalizzato<br />

alla defi nizione della deferita controversia invitando <strong>le</strong> parti a presentarsi all’udienza<br />

<strong>per</strong> la discussione della controversia in data 11 dicembre 2003;<br />

VISTA la memoria prodotta da Wind Te<strong>le</strong>comunicazioni S.p.A. con nota <strong>per</strong>venuta il 9<br />

dicembre 2003 prot. n. 41296/NA;<br />

UDITE <strong>le</strong> parti in contraddittorio in data 11 dicembre 2003;<br />

CONSIDERATO che, a seguito dell’udienza di discussione tenuta presso l’<strong>Autorità</strong>, <strong>le</strong> parti<br />

hanno raggiunto un accordo <strong>per</strong> la defi nizione amichevo<strong>le</strong> della controversia, con reciproca<br />

soddisfazione e con rinuncia espressa da parte dell’istante a proseguire il procedimento attivato<br />

presso l’<strong>Autorità</strong>;<br />

PRESO ATTO dell’accordo bonario addivenuto tra <strong>le</strong> parti in causa come risulta da giusta<br />

comunicazione di Wind Te<strong>le</strong>comunicazioni S.p.A. del 17 dicembre 2004 (<strong>per</strong>venuta in data 19<br />

dicembre 2004 prot. n. 42441/NA) e della parte del 8 gennaio 2004 (<strong>per</strong>venuta nella medesima<br />

data prot. n. 000188/NA);<br />

RITENUTO, in ragione di ta<strong>le</strong> accordo, venuto meno il presupposto a fondamento di un<br />

eventua<strong>le</strong> intervento di quest’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> la defi nizione della controversia;<br />

UDITA la relazione del Commissario avv. A<strong>le</strong>ssandro Luciano, relatore ai sensi dell’art. 32<br />

del regolamento <strong>per</strong> l’organizzazione ed il funzionamento.<br />

54


Procedimenti sanzionatori<br />

DICHIARA<br />

il non luogo a provvedere in merito all’istanza presentata in data 14 novembre 2003 dal<br />

sig. Aldo Brandi.<br />

La presente delibera è pubblicata nel Bol<strong>le</strong>ttino uffi cia<strong>le</strong> dell’<strong>Autorità</strong> ed è resa disponibi<strong>le</strong><br />

sul sito web dell’<strong>Autorità</strong>.<br />

Ai sensi dell’art. 1, comma 26, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, il presente atto può essere<br />

impugnato davanti al Tribuna<strong>le</strong> Amministrativo Regiona<strong>le</strong> del Lazio, in sede di giurisdizione<br />

esclusiva.<br />

Ai sensi dell’art. 23-bis, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 dicembre 1971 n. 1034 e successive integrazioni<br />

e modifi cazioni, il termine <strong>per</strong> ricorrere avverso il presente provvedimento è di 60<br />

giorni dalla notifi ca del medesimo.<br />

Roma, 13 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE<br />

A<strong>le</strong>ssandro Luciano<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> il SEGRETARIO GENERALE<br />

A<strong>le</strong>ssandro Della Gatta<br />

55<br />

IL PRESIDENTE DELLA RIUNIONE<br />

Silvio Traversa


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Delibera n. 221/04/CONS del 22 luglio 2004<br />

Archiviazione <strong>per</strong> intervenuto pagamento della sanzione in misura ridotta del<br />

procedimento sanzionatorio n. 07/04/TLC/DGC avviato a carico della<br />

Wind Te<strong>le</strong>comunicazioni S.p.A. ai sensi dell’art. 2, comma 20, <strong>le</strong>ttera c),<br />

della <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995 n. 481 <strong>per</strong> inosservanza del<strong>le</strong><br />

delibere n. 3/CIR/99 e n. 4/00/CIR<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione del Consiglio del 22 luglio 2004;<br />

VISTO l’art. 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera c), n. 14 della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981, n. 689;<br />

VISTA la delibera dell’<strong>Autorità</strong> n. 425/01/CONS recante “Regolamento in materia di procedure<br />

sanzionatorie”, del 7 novembre 2001, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

italiana del 19 dicembre 2001, n. 294 e la delibera dell’<strong>Autorità</strong> n. 336/03/CONS “Modifi che<br />

ed integrazioni al regolamento in materia di procedure sanzionatorie”, del 24 settembre 2003,<br />

pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana del 15 ottobre 2003, n. 240;<br />

VISTO l’atto del Direttore del Dipartimento garanzie e contenzioso, n. 07/04/TLC del 6<br />

apri<strong>le</strong> 2004 con il qua<strong>le</strong> veniva contestata alla società Wind Te<strong>le</strong>comunicazioni S.p.A., con sede<br />

<strong>le</strong>ga<strong>le</strong> in Roma, alla via C. G. Viola n. 48, l’inosservanza all’art. 3, comma 3, al<strong>le</strong>gato A, della<br />

delibera n. 3/CIR/99 del 7 dicembre 1999 e dell’art. 3, comma 1, della delibera n. 4/00/CIR<br />

del 9 maggio 2000 in relazione all’attivazione della prestazione di carrier pre-se<strong>le</strong>ction, individuando<br />

nel funzionario Enrico Maria Cotugno il responsabi<strong>le</strong> del procedimento;<br />

VISTA la nota registrata al protocollo dell’<strong>Autorità</strong> col n. 15312/NA, <strong>per</strong>venuta in data 10<br />

giugno 2004, con cui la società Wind Te<strong>le</strong>comunicazioni S.p.A. ha trasmesso la ricevuta del<br />

bol<strong>le</strong>ttino posta<strong>le</strong> c/c 871012 intestato alla tesoreria provincia<strong>le</strong> dello Stato di Roma, attestante<br />

il pagamento della sanzione in misura ridotta, pari ad euro 51.646,00 (cinquantunomilaseicentoquarantasei),<br />

determinata ai sensi dell’art. 16 della <strong>le</strong>gge n. 689/1981, così come previsto<br />

nell’atto di contestazione summenzionato;<br />

RITENUTO, <strong>per</strong>tanto, non doversi dare ulteriore corso al procedimento in epigrafe;<br />

SENTITA la relazione del Commissario Giuseppe Sangiorgi, ai sensi dell’art. 32 del regolamento<br />

di organizzazione e funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

DELIBERA<br />

l’archiviazione <strong>per</strong> intervenuto pagamento in misura ridotta della sanzione, ai sensi dell’art.<br />

16 della <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981 n. 689, del procedimento sanzionatorio n. 7/04/TLC/<br />

DGC avviato a carico della società Wind Te<strong>le</strong>comunicazioni S.p.A. <strong>per</strong> l’inosservanza del<strong>le</strong><br />

disposizioni di cui all’art. 3, comma 3, al<strong>le</strong>gato A, della delibera n. 3/CIR/99 del 7 dicembre<br />

1999 e dell’art. 3, comma 1, della delibera n. 4/00/CIR del 9 maggio 2000, sanzionabi<strong>le</strong> ai sensi<br />

dell’articolo 2, comma 20, <strong>le</strong>ttera c) della <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995, n. 481.<br />

Il presente provvedimento è pubblicato nel Bol<strong>le</strong>ttino uffi cia<strong>le</strong> e nel sito web dell’<strong>Autorità</strong>.<br />

Roma, 22 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Giuseppe Sangiorgi Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

IL SEGRETARIO GENERALE<br />

A<strong>le</strong>ssandro Botto<br />

56


Procedimenti sanzionatori<br />

Delibera n. 222/04/CONS del 22 luglio 2004<br />

Archiviazione <strong>per</strong> intervenuto pagamento della sanzione in misura ridotta del<br />

procedimento sanzionatorio n. 08/04/TLC/DGC avviato a carico della<br />

Wind Te<strong>le</strong>comunicazioni S.p.A. ai sensi dell’art. 2, comma 20, <strong>le</strong>ttera c),<br />

della <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995 n. 481 <strong>per</strong> inosservanza della delibera n. 4/00/CIR<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione del Consiglio del 22 luglio 2004;<br />

VISTO l’art. 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera c), n. 14 della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981, n. 689;<br />

VISTA la delibera dell’<strong>Autorità</strong> n. 425/01/CONS recante “Regolamento in materia di procedure<br />

sanzionatorie”, del 7 novembre 2001, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

italiana del 19 dicembre 2001, n. 294 e la delibera dell’<strong>Autorità</strong> n. 336/03/CONS “Modifi che<br />

ed integrazioni al regolamento in materia di procedure sanzionatorie”, del 24 settembre 2003,<br />

pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana del 15 ottobre 2003, n. 240;<br />

VISTO l’atto del Direttore del Dipartimento garanzie e contenzioso, n. 08/04/TLC del 6<br />

apri<strong>le</strong> 2004 con il qua<strong>le</strong> veniva contestata alla società Wind Te<strong>le</strong>comunicazioni S.p.A., con<br />

sede <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> in Roma, alla via C. G. Viola n. 48, l’inosservanza del<strong>le</strong> disposizioni di cui all’art.<br />

3, comma 7 della delibera n. 4/00/CIR del 9 maggio 2000 in relazione al<strong>le</strong> modalità di attivazione<br />

della prestazione di carrier pre-se<strong>le</strong>ction, individuando nel funzionario Enrico Maria<br />

Cotugno il responsabi<strong>le</strong> del procedimento;<br />

VISTA la nota registrata al protocollo dell’<strong>Autorità</strong> col n. 16389/NA, <strong>per</strong>venuta in data 24<br />

giugno 2004, con cui la società Wind Te<strong>le</strong>comunicazioni S.p.A. ha trasmesso la ricevuta del<br />

bol<strong>le</strong>ttino posta<strong>le</strong> c/c 871012 intestato alla tesoreria provincia<strong>le</strong> dello Stato di Roma, attestante<br />

il pagamento della sanzione in misura ridotta, pari ad euro 51.646,00 (cinquantunomilaseicentoquarantasei),<br />

determinata ai sensi dell’art. 16 della <strong>le</strong>gge n. 689/1981, così come previsto<br />

nell’atto di contestazione summenzionato;<br />

RITENUTO, <strong>per</strong>tanto, non doversi dare ulteriore corso al procedimento in epigrafe;<br />

SENTITA la relazione del Commissario Giuseppe Sangiorgi, ai sensi dell’art. 32 del regolamento<br />

di organizzazione e funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

DELIBERA<br />

l’archiviazione <strong>per</strong> intervenuto pagamento in misura ridotta della sanzione, ai sensi dell’art.<br />

16 della <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981 n. 689, del procedimento sanzionatorio n. 08/04/TLC/<br />

DGC avviato a carico della società Wind Te<strong>le</strong>comunicazioni S.p.A. <strong>per</strong> l’inosservanza del<strong>le</strong> disposizioni<br />

di cui all’art. 3, comma 7 della delibera n. 4/00/CIR del 9 maggio 2000, sanzionabi<strong>le</strong><br />

ai sensi dell’articolo 2, comma 20, <strong>le</strong>ttera c) della <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995, n. 481.<br />

Il presente provvedimento è pubblicato nel Bol<strong>le</strong>ttino uffi cia<strong>le</strong> e nel sito web dell’<strong>Autorità</strong>.<br />

Roma, 22 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Giuseppe Sangiorgi Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

IL SEGRETARIO GENERALE<br />

A<strong>le</strong>ssandro Botto<br />

57


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Delibera n. 223/04/CONS del 22 luglio 2004<br />

Archiviazione <strong>per</strong> intervenuta oblazione del procedimento sanzionatorio n. 03/04/TLC/DGeC<br />

avviato nei confronti della Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. ai sensi dell’art. 2, comma 20,<br />

<strong>le</strong>ttera c), della <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995 n. 481 <strong>per</strong> inosservanza dell’articolo 3,<br />

comma 2, <strong>le</strong>ttera c), della delibera n. 11/03/CIR<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione del Consiglio del 22 luglio 2004;<br />

VISTO l’art. 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera c), n. 14 della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981, n. 689;<br />

VISTA la delibera dell’<strong>Autorità</strong> n. 425/01/CONS recante “Regolamento in materia di procedure<br />

sanzionatorie”, del 7 novembre 2001, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

italiana del 19 dicembre 2001, n. 294 e la delibera dell’<strong>Autorità</strong> n. 336/03/CONS<br />

“Modifi che ed integrazioni al regolamento in materia di procedure sanzionatorie”, del 24<br />

settembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana del 15 ottobre<br />

2003, n. 240;<br />

VISTO l’atto del Direttore del Dipartimento garanzie e contenzioso, n. 03/04/TLC del 30 marzo<br />

2004, notifi cato in data 14 apri<strong>le</strong> 2004, con il qua<strong>le</strong> veniva contestata alla società Te<strong>le</strong>com Italia<br />

S.p.A., con sede <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> in Milano, piazza degli Affari, n. 2, e sede secondaria in Roma, Corso<br />

d’Italia 41, l’inosservanza del combinato disposto di cui all’articolo 3, comma 2 <strong>le</strong>ttera c), e all’articolo<br />

4, comma 2, della delibera dell’<strong>Autorità</strong> n. 11/03/CIR del 25 luglio 2003 in quanto la<br />

stessa, in caso di cessazione del contratto dopo il primo anno, richiede, in aggiunta al versamento<br />

dei canoni fi no alla data di effettiva cessazione, la corresponsione di un ulteriore<br />

rateo bimestra<strong>le</strong> del canone annuo (cfr. paragrafo 3.2.8. del manua<strong>le</strong> del<strong>le</strong> procedure di interconnessione<br />

dell’OIR 2003), condotta sanzionabi<strong>le</strong> ai sensi dell’art. 2, comma 20, <strong>le</strong>ttera<br />

c), della <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995 n. 481;<br />

VISTA la nota <strong>per</strong>venuta in data 24 giugno 2004 prot. n. 016357, con cui la società Te<strong>le</strong>com<br />

Italia S.p.A. ha trasmesso copia della ricevuta del bol<strong>le</strong>ttino mod. CH-8 quater c/c<br />

871012 intestato alla tesoreria provincia<strong>le</strong> dello Stato di Roma, esibendo, successivamente,<br />

l’origina<strong>le</strong>, che attesta il pagamento in data 4 giugno 2004 della sanzione in misura ridotta,<br />

pari a euro 51.644,00 (cinquantunomilaseicentoquarantaquattro/00), determinata ai sensi<br />

dell’art. 16 della <strong>le</strong>gge n. 689/1981, così come previsto nell’atto di contestazione suindicato;<br />

RITENUTO, <strong>per</strong>tanto, non doversi dare ulteriore corso al procedimento in epigrafe;<br />

SENTITA la relazione del Commissario Prof. Silvio Traversa, relatore ai sensi dell’art. 32<br />

del regolamento di organizzazione e funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

DELIBERA<br />

l’archiviazione <strong>per</strong> intervenuta oblazione, ai sensi dell’art. 16 della <strong>le</strong>gge 24 novembre<br />

1981 n. 689, del procedimento sanzionatorio n. 03/04/TLC, avviato nei confronti della società<br />

Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A.. <strong>per</strong> l’inosservanza del combinato disposto di cui all’articolo 3, comma<br />

2, <strong>le</strong>ttera c), e all’articolo 4, comma 2, della delibera dell’<strong>Autorità</strong> n. 11/03/CIR del 25 luglio<br />

2003, in quanto la stessa, in caso di cessazione del contratto dopo il primo anno, richiede, in<br />

aggiunta al versamento dei canoni fi no alla data di effettiva cessazione, la corresponsione di<br />

un ulteriore rateo bimestra<strong>le</strong> del canone annuo (cfr. paragrafo 3.2.8. del manua<strong>le</strong> del<strong>le</strong> proce-<br />

58


Procedimenti sanzionatori<br />

dure di interconnessione dell’OIR 2003), condotta sanzionabi<strong>le</strong> ai sensi dell’art. 2, comma 20,<br />

<strong>le</strong>ttera c), della <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995 n. 481.<br />

Il presente provvedimento è pubblicato nel Bol<strong>le</strong>ttino uffi cia<strong>le</strong> e nel sito web dell’<strong>Autorità</strong>.<br />

Roma, 22 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Silvio Traversa Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

IL SEGRETARIO GENERALE<br />

A<strong>le</strong>ssandro Botto<br />

59


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Delibera n. 224/04/CONS del 22 luglio 2004<br />

Archiviazione <strong>per</strong> intervenuta oblazione del procedimento sanzionatorio n. 02/04/TLC<br />

avviato nei confronti di Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. ai sensi dell’art. 2, comma 20, <strong>le</strong>ttera c), della<br />

<strong>le</strong>gge 14 novembre 1995 n. 481 <strong>per</strong> inosservanza dell’articolo 3, comma 1, <strong>le</strong>ttera a, della<br />

delibera 11/03/CIR, in relazione alla offerta di erogazione dei circuiti di interconnessione<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione del Consiglio del 22 luglio 2004;<br />

VISTO l’art. 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera c), n. 14 della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981, n. 689;<br />

VISTA la delibera dell’<strong>Autorità</strong> n. 425/01/CONS recante “Regolamento in materia di procedure<br />

sanzionatorie”, del 7 novembre 2001, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

italiana del 19 dicembre 2001, n. 294 e la delibera dell’<strong>Autorità</strong> n. 336/03/CONS<br />

“Modifi che ed integrazioni al regolamento in materia di procedure sanzionatorie”, del 24<br />

settembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana del 15 ottobre<br />

2003, n. 240;<br />

VISTO l’atto del Direttore del Dipartimento garanzie e contenzioso, n. 02/04/TLC del 30<br />

marzo 2004, notifi cato in data 14 apri<strong>le</strong> 2004, con il qua<strong>le</strong> veniva contestata alla società Te<strong>le</strong>com<br />

Italia S.p.A., con sede <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> in Milano, piazza degli Affari, n. 2, e sede secondaria in<br />

Roma, Corso d’Italia 41, l’inosservanza del combinato disposto di cui all’articolo 3, comma<br />

1 <strong>le</strong>ttera a), e all’articolo 4, comma 2, della delibera dell’<strong>Autorità</strong> n. 11/03/CIR del 25 luglio<br />

2003 in relazione all’offerta di erogazione di circuiti di interconnessione, condotta sanzionabi<strong>le</strong><br />

ai sensi dell’art. 2, comma 20, <strong>le</strong>ttera c), della <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995 n. 481;<br />

VISTA la nota <strong>per</strong>venuta in data 24 giugno 2004 prot. n. 016357, con cui la società Te<strong>le</strong>com<br />

Italia S.p.A. ha trasmesso copia della ricevuta del bol<strong>le</strong>ttino mod. CH8 quater c/c 871012 intestato<br />

alla Tesoreria provincia<strong>le</strong> dello Stato di Roma, esibendo, successivamente, l’origina<strong>le</strong>,<br />

che attesta il pagamento in data 4 giugno 2004 della sanzione in misura ridotta, pari a euro<br />

51.644,00 (cinquantunomilaseicentoquarantaquattro/00), determinata ai sensi dell’art. 16<br />

della <strong>le</strong>gge n. 689/1981, così come previsto nell’atto di contestazione suindicato;<br />

RITENUTO, <strong>per</strong>tanto, non doversi dare ulteriore corso al procedimento in epigrafe;<br />

SENTITA la relazione del Commissario Ing. Vincenzo Monaci, relatore ai sensi dell’art. 32<br />

del regolamento di organizzazione e funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

DELIBERA<br />

l’archiviazione <strong>per</strong> intervenuta oblazione, ai sensi dell’art. 16 della <strong>le</strong>gge 24 novembre<br />

1981 n. 689, del procedimento sanzionatorio n. 02/04/TLC, avviato nei confronti della società<br />

Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. <strong>per</strong> l’inosservanza del combinato disposto di cui all’articolo 3, comma<br />

1, <strong>le</strong>ttera a), e all’articolo 4, comma 2, della delibera dell’<strong>Autorità</strong> n. 11/03/CIR del 25 luglio<br />

2003 in relazione all’offerta di erogazione di circuiti di interconnessione, condotta sanzionabi<strong>le</strong><br />

ai sensi dell’art. 2, comma 20, <strong>le</strong>ttera c), della <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995 n. 481.<br />

Il presente provvedimento è pubblicato nel Bol<strong>le</strong>ttino uffi cia<strong>le</strong> e nel sito web dell’<strong>Autorità</strong>.<br />

Roma, 22 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Vincenzo Monaci Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

IL SEGRETARIO GENERALE<br />

A<strong>le</strong>ssandro Botto<br />

60


Procedimenti sanzionatori<br />

Delibera n. 243/04/CONS del 28 luglio 2004<br />

Archiviazione <strong>per</strong> intervenuta oblazione del procedimento sanzionatorio n. 05/04/TLC<br />

avviato nei confronti della Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. ai sensi dell’art. 2, comma 20, <strong>le</strong>ttera c),<br />

della <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995 n. 481 <strong>per</strong> inosservanza di quanto disposto<br />

dall’articolo 5, comma 2 e dell’art. 18 comma 1, dell’al<strong>le</strong>gato alla delibera n. 9/03/CIR<br />

relativamente al<strong>le</strong> modalità di gestione della numerazione 199.157.157<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione del Consiglio del 28 luglio 2004;<br />

VISTO l’art. 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera c), n. 14 della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981, n. 689;<br />

VISTA la delibera dell’<strong>Autorità</strong> n. 425/01/CONS recante “Regolamento in materia di procedure<br />

sanzionatorie”, del 7 novembre 2001, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

italiana del 19 dicembre 2001, n. 294 e la delibera dell’<strong>Autorità</strong> n. 336/03/CONS “Modifi che ed<br />

integrazioni al regolamento in materia di procedure sanzionatorie”, del 24 settembre 2003, pubblicata<br />

nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana del 15 ottobre 2003, n. 240;<br />

VISTO l’atto del Direttore del Dipartimento garanzie e contenzioso, n. 05/04/TLC del 6 apri<strong>le</strong><br />

2004, notifi cato in data 13 apri<strong>le</strong> 2004, con il qua<strong>le</strong> è stata contestata alla società Te<strong>le</strong>com Italia<br />

S.p.A., con sede <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> in Milano, piazza degli Affari, n. 2, e sede secondaria in Roma, Corso d’Italia<br />

41, l’inosservanza di quanto disposto dall’articolo 5, comma 2, e dall’art. 18, comma 1, dell’al<strong>le</strong>gato<br />

alla delibera n. 9/03/CIR, ove prescrive che l’esp<strong>le</strong>tamento del servizio su numerazioni <strong>per</strong> servizi<br />

di numero unico è preceduto da un annuncio fonico sulla tariffa applicata, condotta sanzionabi<strong>le</strong><br />

ai sensi dell’art. 2, comma 20, <strong>le</strong>ttera c), della <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995 n. 481;<br />

VISTA la nota <strong>per</strong>venuta in data 23 giugno 2004, con cui la società Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. ha<br />

trasmesso origina<strong>le</strong> della ricevuta del bol<strong>le</strong>ttino di conto corrente posta<strong>le</strong> c/c 871012 intestato<br />

alla Tesoreria provincia<strong>le</strong> dello Stato di Roma, che attesta il pagamento in data 4 giugno 2004<br />

della sanzione in misura ridotta, pari a euro 51.646,00 (cinquantunomilaseicentoquarantasei/00),<br />

determinata ai sensi dell’art. 16 della <strong>le</strong>gge n. 689/1981, così come previsto nell’atto di<br />

contestazione su indicato;<br />

RITENUTO, <strong>per</strong>tanto, non doversi dare ulteriore corso al procedimento in epigrafe;<br />

SENTITA la relazione del Commissario dott. ssa Paola Maria Manacorda, relatore ai sensi<br />

dell’art. 32 del regolamento di organizzazione e funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

DELIBERA<br />

l’archiviazione <strong>per</strong> intervenuta oblazione, ai sensi dell’art. 16 della <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981<br />

n. 689, del procedimento sanzionatorio n. 05/04/TLC, avviato nei confronti della società Te<strong>le</strong>com Italia<br />

S.p.A. <strong>per</strong> l’inosservanza di quanto disposto dall’articolo 5, comma 2, e dall’articolo 18, comma 1,<br />

dell’al<strong>le</strong>gato alla delibera 9/03/CIR, ove prescrive che l’esp<strong>le</strong>tamento del servizio su numerazioni <strong>per</strong><br />

servizi di numero unico è preceduto da un annuncio fonico sulla tariffa applicata, condotta sanzionabi<strong>le</strong><br />

ai sensi dell’art. 2, comma 20, <strong>le</strong>ttera c), della <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995 n. 481.<br />

Il presente provvedimento è pubblicato nel Bol<strong>le</strong>ttino uffi cia<strong>le</strong> e nel sito web dell’<strong>Autorità</strong>.<br />

Roma, 28 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Paola Maria Manacorda Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

IL SEGRETARIO GENERALE<br />

A<strong>le</strong>ssandro Botto<br />

61


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Delibera n. 244/04/CONS del 28 luglio 2004<br />

Archiviazione <strong>per</strong> intervenuta oblazione del procedimento sanzionatorio n. 06/04/TLC<br />

avviato nei confronti della Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. ai sensi dell’art. 2, comma 20, <strong>le</strong>ttera c),<br />

della <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995 n. 481 <strong>per</strong> inosservanza di quanto disposto<br />

dall’articolo 5, comma 2 e dell’ art. 18, comma 1, dell’al<strong>le</strong>gato alla delibera 9/03/CIR<br />

relativamente al<strong>le</strong> modalità di gestione della numerazione 199.110.110<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione del Consiglio del 28 luglio 2004;<br />

VISTO l’art. 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera c), n. 14 della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981, n. 689;<br />

VISTA la delibera dell’<strong>Autorità</strong> n. 425/01/CONS recante “Regolamento in materia di procedure<br />

sanzionatorie”, del 7 novembre 2001, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

italiana del 19 dicembre 2001, n. 294 e la delibera dell’<strong>Autorità</strong> n. 336/03/CONS “Modifi che ed<br />

integrazioni al regolamento in materia di procedure sanzionatorie”, del 24 settembre 2003, pubblicata<br />

nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana del 15 ottobre 2003, n. 240;<br />

VISTO l’atto del Direttore del Dipartimento garanzie e contenzioso, n. 06/04/TLC del 6 apri<strong>le</strong><br />

2004, notifi cato in data 13 apri<strong>le</strong> 2004, con il qua<strong>le</strong> è stata contestata alla società Te<strong>le</strong>com Italia<br />

S.p.A., con sede <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> in Milano, piazza degli Affari, n. 2, e sede secondaria in Roma, Corso d’Italia<br />

41, l’inosservanza di quanto disposto dall’articolo 5, comma 2, e dall’art. 18, comma 1, dell’al<strong>le</strong>gato<br />

alla delibera n. 9/03/CIR, ove prescrive che l’esp<strong>le</strong>tamento del servizio su numerazioni <strong>per</strong> servizi<br />

di numero unico è preceduto da un annuncio fonico sulla tariffa applicata, condotta sanzionabi<strong>le</strong><br />

ai sensi dell’art. 2, comma 20, <strong>le</strong>ttera c), della <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995 n. 481;<br />

VISTA la nota <strong>per</strong>venuta in data 23 giugno 2004, con cui la società Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. ha<br />

trasmesso origina<strong>le</strong> della ricevuta del bol<strong>le</strong>ttino di conto corrente posta<strong>le</strong> c/c 871012 intestato<br />

alla Tesoreria provincia<strong>le</strong> dello Stato di Roma, che attesta il pagamento in data 4 giugno 2004<br />

della sanzione in misura ridotta, pari a euro 51.646,00 (cinquantunomilaseicentoquarantasei/00),<br />

determinata ai sensi dell’art. 16 della <strong>le</strong>gge n. 689/1981, così come previsto nell’atto di<br />

contestazione su indicato;<br />

RITENUTO, <strong>per</strong>tanto, non doversi dare ulteriore corso al procedimento in epigrafe;<br />

SENTITA la relazione del Commissario dott.ssa Paola Maria Manacorda, relatore ai sensi<br />

dell’art. 32 del regolamento di organizzazione e funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

DELIBERA<br />

l’archiviazione <strong>per</strong> intervenuta oblazione, ai sensi dell’art. 16 della <strong>le</strong>gge 24 novembre<br />

1981 n. 689, del procedimento sanzionatorio n. 06/04/TLC, avviato nei confronti della società<br />

Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. <strong>per</strong> l’inosservanza di quanto disposto dall’articolo 5, comma 2, e dall’articolo<br />

18, comma 1, dell’al<strong>le</strong>gato alla delibera n. 9/03/CIR, ove prescrive che l’esp<strong>le</strong>tamento<br />

del servizio su numerazioni <strong>per</strong> servizi di numero unico è preceduto da un annuncio fonico<br />

sulla tariffa applicata, condotta sanzionabi<strong>le</strong> ai sensi dell’art. 2, comma 20, <strong>le</strong>ttera c), della<br />

<strong>le</strong>gge 14 novembre 1995 n. 481.<br />

Il presente provvedimento è pubblicato nel Bol<strong>le</strong>ttino uffi cia<strong>le</strong> e nel sito web dell’<strong>Autorità</strong>.<br />

Roma, 28 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Paola Maria Manacorda Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

IL SEGRETARIO GENERALE<br />

A<strong>le</strong>ssandro Botto<br />

62


Procedimenti sanzionatori<br />

Delibera n. 11/04/CIR del 28 luglio 2004<br />

Defi nizione della controversia GSS software di A<strong>le</strong>ssandro Siena/Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A.<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> <strong>le</strong> infrastrutture e <strong>le</strong> reti del 28 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, “Istituzione dell’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong> comunicazioni<br />

e norme sui sistemi del<strong>le</strong> te<strong>le</strong>comunicazioni e radiote<strong>le</strong>visivo”, in particolare l’art.<br />

1, comma 6, <strong>le</strong>ttera a), n. 14;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 14 novembre 1995, n. 481, “Norme <strong>per</strong> la concorrenza e la regolazione dei servizi<br />

di pubblica utilità. Istituzione del<strong>le</strong> <strong>Autorità</strong> di regolazione dei servizi di pubblica utilità”;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 30 luglio 1998, n. 281, “Legge sui diritti dei consumatori e del<strong>le</strong> loro associazioni”;<br />

VISTO il decreto <strong>le</strong>gislativo 22 maggio 1999, n. 185, “Attuazione della direttiva 97/7/CE<br />

relativa alla protezione dei consumatori in materia di contratti a distanza”;<br />

VISTO il Codice del<strong>le</strong> comunicazioni e<strong>le</strong>ttroniche, adottato con decreto <strong>le</strong>gislativo n. 259 del 1° agosto<br />

2003, pubblicato nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 214 del 15 settembre 2003;<br />

VISTA la delibera n. 182/02/CONS, “Adozione del regolamento concernente la risoluzione<br />

del<strong>le</strong> controversie insorte nei rapporti tra organismi di te<strong>le</strong>comunicazioni e utenti”, pubblicata<br />

nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 167 del 18 luglio 2002;<br />

VISTA l’istanza del 27 ottobre 2003 (<strong>per</strong>venuta nella medesima data prot. n. 034346/NA),<br />

con la qua<strong>le</strong> la GSS software di A<strong>le</strong>ssandro Siena ha chiesto all’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong><br />

comunicazioni la defi nizione della controversia in essere con Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. ai sensi<br />

dell’articolo 13 della delibera n. 182/02/CONS avente ad oggetto il disconoscimento di parte<br />

del traffi co fatturato all’utenza 0884707782 fattura n. 1S05777190 emessa il 6 agosto 2001 5°<br />

bimestre 2001 relativo alla voce altri importi <strong>per</strong> un tota<strong>le</strong> di euro 6.277,28;<br />

VISTA la nota del 26 novembre 2003 prot. n. U/05800/03/NA, con cui il Dipartimento<br />

garanzie e contenzioso ha comunicato al<strong>le</strong> parti, ai sensi dell’art. 14 del regolamento al<strong>le</strong>gato<br />

alla summenzionata delibera n. 182/02/CONS, l’avvio di un procedimento istruttorio fi nalizzato<br />

alla defi nizione della deferita controversia, essendo stato preliminarmente es<strong>per</strong>ito un<br />

tentativo di conciliazione tra <strong>le</strong> parti senza che fosse raggiunto un accordo;<br />

UDITE <strong>le</strong> parti in contraddittorio in data 17 dicembre 2003 e successivamente il 15 gennaio<br />

2004 e 5 febbraio 2004;<br />

VISTI gli atti del procedimento e la documentazione acquisita nel corso dell’istruttoria;<br />

VISTI i risultati del<strong>le</strong> attività istruttorie effettuate ai sensi dell’art. 17 dell’al<strong>le</strong>gato A della delibera<br />

n. 182/02/CONS, comunicati al<strong>le</strong> parti con note del 16 febbraio 2004 (prot. n. U/01429/04/<br />

NA e prot. n. U/01430/04/NA) e del 14 apri<strong>le</strong> 2004 (prot. U/03054/04/NA; prot. 03055/04/NA);<br />

CONSIDERATO quanto segue:<br />

I. Oggetto della controversia<br />

La GSS software di A. Siena (d’ora innanzi GSS) titolare dell’utenza 0884707782 asserisce<br />

che parte della fatturazione del 5° bimestre 2001, in particolare <strong>per</strong> quanto concerne la voce<br />

altri importi <strong>per</strong> un tota<strong>le</strong> di euro 6.277,28, non è dovuto alla società Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A..<br />

II. Risultanze istruttorie<br />

Sulla base della documentazione prodotta dal<strong>le</strong> parti nonché dagli e<strong>le</strong>menti conoscitivi<br />

acquisiti al procedimento è risultato che:<br />

la GSS è stata titolare di varie utenze te<strong>le</strong>foniche di seguito e<strong>le</strong>ncate, con riferimento al<strong>le</strong><br />

quali si riportano in sintesi i risultati istruttori:<br />

63


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Linea CDN 19.2 <strong>Kb</strong>its Vieste - Bari (impianto TD 885852/01):<br />

• utenza attivata il 6 agosto 1997;<br />

• <strong>per</strong> Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. risulta cessata il 24.05.1998;<br />

• <strong>per</strong> la GSS il 23.02.1998 data in cui è stata ricevuta da Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. la forma<strong>le</strong><br />

disdetta del contratto de quo come da copia di ricevuta di ritorno di <strong>le</strong>ttera raccomandata<br />

in atti.<br />

Linee ISDN con NT1 Plus con PBX in centra<strong>le</strong> utenze te<strong>le</strong>foniche numero<br />

0884/702260-1-2-3:<br />

• linea è stata attivata il 21 maggio 1998;<br />

• <strong>per</strong> Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. essa risulta cessata il 1° giugno 2001;<br />

• <strong>per</strong> la GSS il 24 marzo 2000 data in cui è stata ricevuta da Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. la forma<strong>le</strong> disdetta<br />

del contratto de quo come da copia di ricevuta di ritorno di <strong>le</strong>ttera raccomandata in atti.<br />

Contratto <strong>per</strong> l’utenza te<strong>le</strong>fonica numero 0884707782:<br />

• Linea attivata il 18 marzo 1993 con contratto risolto <strong>per</strong> morosità il 13 giugno 2002.<br />

VALUTAZIONI IN ORDINE AL CASO IN ESAME<br />

- In via preliminare, si deve evidenziare che sia l’art. 34, comma 3, del d.m. del Ministro<br />

del<strong>le</strong> poste e del<strong>le</strong> te<strong>le</strong>comunicazioni n. 197 dell’8 maggio 1997 ad oggetto “Il regolamento<br />

del servizio concernente <strong>le</strong> norme e <strong>le</strong> condizioni di abbonamento al servizio te<strong>le</strong>fonico”,<br />

che l’articolo 18, comma 3, del<strong>le</strong> attuali Condizioni generali di abbonamento di Te<strong>le</strong>com<br />

Italia, in applicazione a tutti i contratti sopra richiamati, esplicitamente dispongono che<br />

“… al fi ne di assicurare il pieno adempimento degli obblighi assunti nei confronti di<br />

Te<strong>le</strong>com Italia, il Cliente intestatario di più contratti di abbonamento autorizza Te<strong>le</strong>com<br />

Italia a riva<strong>le</strong>rsi del<strong>le</strong> somme <strong>per</strong> cui sia risultato moroso sugli altri abbonamenti<br />

relativi a servizi disciplinati dal<strong>le</strong> presenti Condizioni generali”. In virtù di tali disposizioni<br />

<strong>le</strong> presunte morosità che si sarebbero verifi cate con riferimento ai contratti aventi<br />

ad oggetto la linea CDN e la linea ISDN si sono cumulate sulla bol<strong>le</strong>tta del 5° bimestre<br />

2001 dell’utenza te<strong>le</strong>fonica 0884707782 generando una fatturazione con causa<strong>le</strong> “altri<br />

importi” di euro 6.277.07, oggetto del contenzioso de quo.<br />

- Per quanto concerne <strong>le</strong> morosità del contratto ad oggetto Linea CDN 19.2 <strong>Kb</strong>its Vieste<br />

- Bari (impianto TD 885852/01) si deve evidenziare che sia l’articolo 4, comma 5, del d.m.<br />

n. 197 dell’8 maggio 1997 ad oggetto “Il Regolamento del servizio concernente <strong>le</strong> norme e<br />

<strong>le</strong> condizioni di abbonamento al servizio te<strong>le</strong>fonico” che l’articolo 3, comma 2, del<strong>le</strong> Condizioni<br />

Generali di Abbonamento dispone che “Qualora il Cliente receda dall’Abbonamento<br />

nel corso del primo anno di attivazione, sarà comunque tenuto a pagare il canone di<br />

abbonamento <strong>per</strong> l’intero anno”.<br />

Poiché l’utente, nel caso de quo ha inviato la disdetta del contratto di abbonamento <strong>per</strong> la<br />

linea CDN in data 2 febbraio 1998 (<strong>per</strong>venuta <strong>per</strong> conoscenza al gestore in data 23 febbraio<br />

1998) e quindi prima della scadenza del 1° anno di vigenza del contratto (l’impianto è stato attivato<br />

il 6 agosto 1997), in virtù di quanto disposto dal<strong>le</strong> norme sopra richiamate, l’utente è tenuto<br />

al pagamento di quanto richiesto da Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. con <strong>le</strong>ttera del 18 marzo 1998 n. 45339<br />

DTCB/S1-SC, in atti, e cioè il canone <strong>per</strong> il 2° bimestre 1998 euro 1550,40 (£. 3.002.000) e parte<br />

del 3° bimestre 1998 di euro 569,61 (£ 1.102.912), <strong>per</strong> un tota<strong>le</strong> di euro 2.120,01.<br />

La GSS, a seguito dell’udienza del 5 febbraio 2004, ha effettuato un unico pagamento in data<br />

6 febbraio 2004 con bol<strong>le</strong>ttino di c/c n. 15633837 intestato a Te<strong>le</strong>com Italia di euro1.325,12 con<br />

riferimento di euro 1.219,81 relativi a quanto dovuto <strong>per</strong> il canone di abbonamento della linea in<br />

oggetto, e la restante parte di euro 105,31 relativamente al canone ed al traffi co te<strong>le</strong>fonico inclusi<br />

nella fattura n. 1S05777190 del 6 agosto 2001 relativa all’utenza te<strong>le</strong>fonica n. 0884/707782.<br />

Tanto premesso vi è evidenza che, ad ora, la GSS deve ancora a Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A., in<br />

ragione del<strong>le</strong> pendenze contabili sopra richiamate, euro 900,20 (cioè: 2120,01 – 1219,81).<br />

Relativamente alla citata voce “altri importi” di 6227,28 euro, in sede istruttoria è stato<br />

verifi cato che il residuo di euro 4157,27 fatturato da Te<strong>le</strong>com Italia e riferito alla causa<strong>le</strong> di<br />

quote canone CDN e canoni linea ISDN non è dovuto in conseguenza del fatto che la richiesta<br />

dell’o<strong>per</strong>atore è fondata sull’errato presupposto della vigenza dei relativi contratti oltre il<br />

64


Procedimenti sanzionatori<br />

termine di recesso <strong>le</strong>gittimamente esercitato dalla GSS e, <strong>per</strong>tanto, nulla è dovuto con riferimento<br />

a ta<strong>le</strong> causa<strong>le</strong> dalla GSS.<br />

- Infi ne, con riferimento ai ratei dovuti da GSS a Te<strong>le</strong>com Italia sulla base della corretta<br />

vigenza del contratto sino alla risoluzione <strong>per</strong> morosità relativamente all’utenza te<strong>le</strong>fonica<br />

0884707782, deve essere considerato quanto segue:<br />

Fattura 2° bimestre 2002:<br />

• richiesta di Te<strong>le</strong>com Italia euro 747,50;<br />

• addebito di euro 215,21 riferibi<strong>le</strong> alla posizione di GSS;<br />

• la voce comp<strong>le</strong>ssiva di 215,21 euro si compone di: 67,64 euro (<strong>per</strong> canoni abbonamenti),<br />

20,37 euro (<strong>per</strong> traffi co chiamate), 127,20 euro (interessi al 6% dovuti <strong>per</strong> indennità<br />

di mora previsti dal comma 1, articolo 34 del citato d.m. n. 197 dell’8 maggio 1997<br />

e dal comma 1, articolo 18, del<strong>le</strong> citate Condizioni generali di abbonamento).<br />

Fattura 4° bimestre 2002:<br />

• richiesta di Te<strong>le</strong>com Italia euro 91,00;<br />

• addebito di 5,13 euro riferibi<strong>le</strong> alla posizione di GSS. La voce comp<strong>le</strong>ssiva di euro<br />

5,13 si compone di euro 3,22 <strong>per</strong> traffi co chiamate <strong>per</strong>iodo di riferimento 1/04/02 al<br />

31/05/02 ed euro 1,91 <strong>per</strong> recapito e<strong>le</strong>nchi te<strong>le</strong>fonici.<br />

Fattura 5° bimestre 2002:<br />

• richiesta di Te<strong>le</strong>com Italia euro 21,51;<br />

• addebito di euro 5,28 riferibi<strong>le</strong> alla posizione di GSS. L’importo di euro 5,28 è dovuto<br />

<strong>per</strong> indennità ritardato pagamento 6% fattura 2° bimestre 2002 (tota<strong>le</strong> fattura euro<br />

88,01 di cui il 6% = euro 5,28).<br />

CONSIDERATO quanto emerso dal<strong>le</strong> risultanze istruttorie;<br />

RITENUTO parzialmente accoglibili <strong>le</strong> richieste della parte istante;<br />

UDITA la relazione del Commissario avv. A<strong>le</strong>ssandro Luciano, relatore ai sensi dell’art. 32<br />

del regolamento <strong>per</strong> l’organizzazione ed il funzionamento;<br />

DELIBERA<br />

che la GSS Software di A. Siena proceda al pagamento, entro 30 giorni dalla notifi ca del<br />

presente provvedimento, a Te<strong>le</strong>com Italia S.p.A. dei soli importi di seguito e<strong>le</strong>ncati:<br />

1. <strong>per</strong> il contratto avente ad oggetto “Linea CDN 19.2 <strong>Kb</strong>its Vieste - Bari (impianto TD<br />

885852/01) di euro 900/20 (euro novecento/20);<br />

2. <strong>per</strong> il contratto avente ad oggetto l’utenza te<strong>le</strong>fonica numero 0884/707782:<br />

- euro 215,21 (euro duecentoquindici/21) 2° bimestre 2002;<br />

- euro 5,13 (euro cinque/13) 4° bimestre 2002;<br />

- euro 5,28 (euro cinque/28) 5° bimestre 2002.<br />

La presente delibera è pubblicata nel Bol<strong>le</strong>ttino uffi cia<strong>le</strong> dell’<strong>Autorità</strong> ed è resa disponibi<strong>le</strong><br />

sul sito web dell’<strong>Autorità</strong>.<br />

Ai sensi dell’art. 1, comma 26, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, il presente atto può essere impugnato<br />

davanti al Tribuna<strong>le</strong> Amministrativo Regiona<strong>le</strong> del Lazio, in sede di giurisdizione esclusiva.<br />

Ai sensi dell’art. 23-bis, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 dicembre 1971 n. 1034 e successive integrazioni<br />

e modifi cazioni, il termine <strong>per</strong> ricorrere avverso il presente provvedimento è di 60<br />

giorni dalla notifi ca del medesimo.<br />

Roma, 28 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE<br />

A<strong>le</strong>ssandro Luciano<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> il SEGRETARIO GENERALE<br />

A<strong>le</strong>ssandro Della Gatta<br />

65<br />

IL PRESIDENTE<br />

Enzo Cheli


Procedimenti sanzionatori<br />

2. <strong>PROCEDIMENTI</strong> <strong>SANZIONATORI</strong> IN MATERIA<br />

DI AUDIOVISIVO, EDITORIA E MULTIMEDIALITÀ<br />

Delibera n. 204/04/CSP del 14 luglio 2004<br />

Diffi da alla società R.T.I. S.p.A. (emittente te<strong>le</strong>visiva in ambito naziona<strong>le</strong> “Rete 4”)<br />

<strong>per</strong> la violazione dell’articolo 3, comma 4, della <strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi ed i prodotti del 14 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario n. 154/L alla<br />

Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie genera<strong>le</strong> - del 31 luglio 1997, n. 177 ed, in<br />

particolare, l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera b), n. 14;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie genera<strong>le</strong> - del 9 agosto 1990, n. 185;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981, n. 689, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana del 30 novembre 1981, n. 329;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana del 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 99;<br />

VISTO il “Regolamento in materia di procedure sanzionatorie”, approvato con delibera<br />

dell’<strong>Autorità</strong> n. 425/01/CONS del 7 novembre 2001, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della<br />

Repubblica italiana del 19 dicembre 2001, n. 294, modifi cato con delibera dell’<strong>Autorità</strong> n.<br />

336/03/CONS del 24 settembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana<br />

del 15 ottobre 2003, n. 240;<br />

VISTO l’atto del Dipartimento garanzie e contenzioso di questa <strong>Autorità</strong> in data 4 febbraio<br />

2004, n. 13/04/DGC/AEM/N. PROC1038/AP, notifi cato in data 11 febbraio 2004, con il qua<strong>le</strong><br />

veniva contestata alla società R.T.I. S.p.A., con sede <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> in Roma, Largo del Nazzareno n.<br />

8, esercente l’emittente te<strong>le</strong>visiva in ambito naziona<strong>le</strong> “Rete 4”, la violazione dell’articolo 3,<br />

comma 4, della <strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122, in quanto nel corso del programma“GENIUS”,<br />

trasmesso il 4 dicembre 2003 (ora inizio 21:14 - ora fi ne 23:33) ha effettuato <strong>le</strong> interruzioni<br />

pubblicitarie, di seguito specifi cate, senza che fossero trascorsi almeno venti minuti tra ogni<br />

successiva interruzione all’interno del programma stesso:<br />

INTERRUZIONI INIZIO FINE DISTANZA DALLA PRECEDENTE<br />

1 21.30.33 21.35.27 ----------------<br />

2 21.49.56 21.54.09 14 minuti 29 secondi<br />

3 22.08.11 22.12.25 14 minuti 02 secondi<br />

4 22.26.26 22.33.44 14 minuti 01 secondo<br />

5 22.50.54 22.57.20 16 minuti 40 secondi<br />

6 23.09.46 23.13.56 12 minuti 26 secondi<br />

VISTE <strong>le</strong> memorie giustifi cative della società R.T.I. S.p.A. del 27 febbraio 2004 (prot. n.<br />

001113/RM), con <strong>le</strong> quali è stato evidenziato che:<br />

- il programma “GENIUS” rientra nel genere programmi a quiz e prevede la partecipazione<br />

di ragazzi dotati di una spiccata attitudine alla conoscenza ed allo studio. La strutturazione<br />

di fondo del programma è costituita da singo<strong>le</strong> prove articolate in diverse manches, ben<br />

distinte l’una dall’altra;<br />

67


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

- ogni prova costituisce una parte autonoma del programma che può arrestarsi a conclusione<br />

della prova sessa o proseguire con l’effettuazione di altre prove, ordinate in<br />

sequenza. Tra una prova e l’altra esiste naturalmente uno spazio, nel qua<strong>le</strong> può essere<br />

inserita la pubblicità;<br />

- nel caso oggetto del procedimento in questione, <strong>per</strong>tanto, è applicabi<strong>le</strong> l’articolo 3,<br />

comma 2, della <strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122, che ammette la possibilità di inserimento<br />

della pubblicità soltanto tra <strong>le</strong> parti autonome ovvero negli intervalli;<br />

- l’applicazione, al programma in questione, della regola dell’intervallo di venti minuti<br />

tra <strong>le</strong> successive interruzioni renderebbe necessarie varie fratture all’interno del<strong>le</strong><br />

singo<strong>le</strong> parti del programma, con conseguente soluzione della continuità emoziona<strong>le</strong><br />

<strong>per</strong> la gara tra i concorrenti;<br />

UDITA la parte in audizione, in data 24 marzo 2004, nel corso della qua<strong>le</strong> la società ha<br />

ulteriormente precisato che il programma oggetto della contestazione <strong>per</strong> modalità di svolgimento<br />

e struttura risulta articolato in diverse parti, ciascuna caratterizzata da assoluta<br />

autonomia.<br />

Nel corso dell’audizione è stato richiesto alla società R.T.I. S.p.A. di fornire informazioni<br />

il merito al soggetto produttore del programma e circa il grado di autonomia dell’emittente<br />

nella formazione della struttura del programma (determinazione della durata del<strong>le</strong> manches)<br />

e nel posizionamento degli inserti pubblicitari;<br />

VISTA la nota della società R.T.I. S.p.A. del 16 apri<strong>le</strong> 2004 (prot. n. 3464/RM), con la<br />

qua<strong>le</strong>, nel fornire <strong>le</strong> informazioni e gli e<strong>le</strong>menti richiesti, è stato precisato che il programma<br />

“GENIUS” è realizzato dalla società R.T.I. S.p.A., sulla base di uno specifi co format origina<strong>le</strong><br />

(contenente la struttura, il gioco che compone il game show, la sua durata, il numero dei partecipanti<br />

al<strong>le</strong> manches, i meccanismi di eliminazione) non modifi cabi<strong>le</strong> dall’emittente se non<br />

con il consenso espresso del rispettivo titolare (società Fox);<br />

RITENUTO, di non poter accogliere <strong>le</strong> dedotte giustifi cazioni <strong>per</strong> <strong>le</strong> seguenti ragioni. Preliminarmente,<br />

bisogna ri<strong>le</strong>vare che il <strong>le</strong>gislatore nel dettare <strong>le</strong> disposizioni in materia di interruzioni<br />

pubblicitarie, non ha previsto un’unica disciplina va<strong>le</strong>vo<strong>le</strong> <strong>per</strong> tutte <strong>le</strong> trasmissioni,<br />

bensì una normativa differenziata in funzione della natura, del tipo e del genere di programma<br />

in cui la pubblicità viene inserita. In particolare al comma 2 dell’articolo 3 della <strong>le</strong>gge<br />

30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122, si prevede che nei programmi composti di parti autonome o in quelli<br />

comprendenti degli intervalli, la pubblicità deve essere inserita soltanto tra <strong>le</strong> stesse parti autonome<br />

o negli intervalli. Diversamente qualora il programma non rientri tra i generi e<strong>le</strong>ncati<br />

nel comma 2, ai sensi del successivo comma 4 del medesimo articolo, tra <strong>le</strong> interruzioni pubblicitarie<br />

effettuate all’interno del programma devono trascorrere almeno venti minuti. Nel<br />

caso oggetto del presente procedimento, dalla visione della registrazione della trasmissione, è<br />

emerso che il programma “GENIUS”, contrariamente a quanto sostenuto dall’emittente, non<br />

si confi gura come programma composto di parti autonome o comprendente degli intervalli,<br />

bensì deve essere qualifi cato come programma unitario in ragione della sua struttura (l’intero<br />

gioco è articolato in fasi, comprendenti <strong>le</strong> prove, funzionalmente col<strong>le</strong>gate l’una all’altra)<br />

del<strong>le</strong> modalità di svolgimento (<strong>le</strong> fasi del gioco, ad eliminazione, formano l’iter che deve essere<br />

necessariamente seguito <strong>per</strong> individuare il vincitore al termine di ogni puntata) e dei suoi<br />

contenuti (<strong>le</strong> varie fasi del gioco si caratterizzano <strong>per</strong> la sostanzia<strong>le</strong> omogeneità in quanto<br />

si risolvono nel sottoporre i giovani concorrenti a quesiti di logica e domande di cultura genera<strong>le</strong>).<br />

Analogamente, dalla visone della registrazione è emerso che nello svolgimento della<br />

competizione non si prevedono intervalli ovvero spazi di tempo, previsti dal regolamento di<br />

gioco, che devono necessariamente trascorrere tra una fase di gioco e l’altra.<br />

Nel caso di specie, <strong>per</strong>tanto, l’inserimento del<strong>le</strong> pause pubblicitarie può essere effettuato<br />

soltanto a condizione che sia rispettato il criterio stabilito dall’articolo 3, comma 4, della<br />

<strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122, che prevede che tra ogni successiva interruzione all’interno<br />

del programma deve trascorrere un intervallo di almeno venti minuti. Sul punto, <strong>per</strong>altro,<br />

non risulta fondata l’osservazione della società R.T.I. S.p.A. secondo cui l’applicazione del-<br />

68


Procedimenti sanzionatori<br />

la regola dell’intervallo di venti minuti tra <strong>le</strong> successive interruzioni renderebbe necessarie<br />

varie fratture all’interno del<strong>le</strong> singo<strong>le</strong> parti del programma, con conseguente soluzione della<br />

continuità emoziona<strong>le</strong> <strong>per</strong> la gara tra i concorrenti. Dalla formulazione della disposizione di<br />

cui al comma 4 del citato articolo 3, così come confermata dalla delibera n. 538/01/CSP - “Regolamento<br />

in materia di pubblicità radiote<strong>le</strong>visiva e di te<strong>le</strong>vendite”, emerge chiaramente,<br />

che i venti minuti non si confi gurano come una rigida frazione di tempo con cui separare<br />

<strong>le</strong> interruzioni pubblicitarie nell’ambito di un medesimo programma bensì come intervallo<br />

di tempo minimo (…“devono trascorre almeno venti minuti”…) che deve separare i break<br />

pubblicitari programmati: l’emittente, <strong>per</strong>tanto, nel rispetto di ta<strong>le</strong> intervallo minino, è libera<br />

di effettuare l’interruzione in momenti del programma che non compromettono la fruizione<br />

dello stesso da parte degli spettatori;<br />

CONSIDERATO, <strong>per</strong> quanto sopra ri<strong>le</strong>vato, che l’emittente te<strong>le</strong>visiva in questione nel corso<br />

del programma “GENIUS” ha trasmesso n. 6 interruzioni pubblicitarie senza rispettare il<br />

citato l’intervallo minimo di venti minuti;<br />

VISTO l’articolo 3, comma 4, della <strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122;<br />

VISTO l’articolo 31 della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223;<br />

VISTA la proposta formulata dal Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott.ssa Paola M. Manacorda, ai sensi dell’articolo<br />

32 del regolamento concernente l’organizzazione e il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

DIFFIDA<br />

la società R.T.I. S.p.A., con sede <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> in Roma, Largo del Nazzareno n. 8, esercente l’emittente<br />

te<strong>le</strong>visiva in ambito naziona<strong>le</strong> “Rete 4”, a cessare dal comportamento il<strong>le</strong>gittimo sopra<br />

indicato dalla data di notifi ca del presente atto.<br />

Ove il comportamento il<strong>le</strong>gittimo <strong>per</strong>sista oltre il termine sopraindicato, sarà applicabi<strong>le</strong><br />

la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 5.164,00 (cinquemilacentosessantaquattro/00),<br />

a euro 51.640,00 (cinquantumilaseicentoqua-ranta/00), ai sensi dell’articolo<br />

31, comma 3, della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223.<br />

Ai sensi dell’articolo 1, comma 26, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, i ricorsi avverso i<br />

provvedimenti dell’<strong>Autorità</strong> rientrano nella giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo.<br />

Ai sensi dell’articolo 23-bis, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 dicembre 1971, n. 1034, il termine <strong>per</strong><br />

ricorrere avverso il presente provvedimento è di 60 giorni dalla notifi ca del medesimo.<br />

La competenza di primo grado è attribuita in via esclusiva ed inderogabi<strong>le</strong> al Tribuna<strong>le</strong><br />

Amministrativo del Lazio.<br />

Roma, 14 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Paola M. Manacorda Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Silvana Nouglian<br />

69


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Delibera n. 205/04/CSP del 14 luglio 2004<br />

Diffi da alla società R.T.I. S.p.A. (emittente te<strong>le</strong>visiva in ambito naziona<strong>le</strong> “Cana<strong>le</strong> 5”)<br />

<strong>per</strong> la violazione dell’articolo 3, comma 4, della <strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi ed i prodotti del 14 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario n. 154/L alla<br />

Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie genera<strong>le</strong> - del 31 luglio 1997, n. 177 ed, in<br />

particolare, l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera b), n. 14;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie genera<strong>le</strong> - del 9 agosto 1990, n. 185;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981, n. 689, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana del 30 novembre 1981, n. 329;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122, pubblicata nel Supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana del 30 apri<strong>le</strong> 1998 n. 99;<br />

VISTO il “Regolamento in materia di procedure sanzionatorie”, approvato con delibera<br />

dell’<strong>Autorità</strong> n. 425/01/CONS del 7 novembre 2001, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della<br />

Repubblica italiana del 19 dicembre 2001, n. 294, modifi cato con delibera dell’<strong>Autorità</strong> n.<br />

336/03/CONS del 24 settembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

italiana del 15 ottobre 2003, n. 240;<br />

VISTO l’atto del Dipartimento garanzie e contenzioso di questa <strong>Autorità</strong> in data 26 febbraio<br />

2004, n. 38/04/DGC/AEM/N. PROC1085/AP, notifi cato in data 1° marzo 2004, con il<br />

qua<strong>le</strong> veniva contestata alla società R.T.I. S.p.A., con sede <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> in Roma, Largo del Nazzareno<br />

n. 8, esercente l’emittente te<strong>le</strong>visiva in ambito naziona<strong>le</strong>“Cana<strong>le</strong> 5”, la violazione dell’articolo<br />

3, comma 4, della <strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122, in quanto nel corso del programma<br />

“PASSAPAROLA”, trasmesso in data 15 dicembre 2003 (inizio ore 18.34.48 – fi ne 19.59.00),<br />

ha effettuato <strong>le</strong> interruzioni pubblicitarie, di seguito specifi cate, senza che fossero trascorsi<br />

almeno venti minuti tra ogni successiva interruzione all’interno del programma stesso:<br />

N° INIZIO FINE DISTANZA<br />

1 18.46.23 18.50.49 ----------------<br />

2 19.01.57 19.08.07 11 minuti 8 secondi<br />

3 19.15.33 19.19.47 7 minuti 26 secondi<br />

4 19.33.47 19.40.17 14 minuti<br />

5 19.47.15 19.48.17 6 minuti 58 secondi<br />

VISTE <strong>le</strong> memorie giustifi cative della società R.T.I. S.p.A. del 16 marzo 2004 (prot. 001712/<br />

RM), con <strong>le</strong> quali è stato evidenziato che:<br />

- il programma “PASSAPAROLA” rientra nel genere programmi a quiz. La strutturazione<br />

di fondo del programma è costituita da una serie di manches, che costituiscono parti<br />

autonome del programma, e tra l’una e l’altra esiste naturalmente una pausa;<br />

- nel caso oggetto del procedimento in questione, <strong>per</strong>tanto, è applicabi<strong>le</strong> l’articolo 3,<br />

comma 2, della <strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122 che ammette la possibilità di inserimento<br />

della pubblicità soltanto tra <strong>le</strong> parti autonome ovvero negli intervalli;<br />

- l’applicazione, al programma in questione, della regola dell’intervallo di venti minuti<br />

tra <strong>le</strong> successive interruzioni renderebbe necessarie varie fratture all’interno del<strong>le</strong><br />

singo<strong>le</strong> parti del programma, con conseguente soluzione della continuità emoziona<strong>le</strong><br />

nella competizione tra i concorrenti;<br />

70


Procedimenti sanzionatori<br />

UDITA la parte in audizione, in data 6 apri<strong>le</strong> 2004, nel corso della qua<strong>le</strong> la società ha ulteriormente<br />

precisato che il programma oggetto della contestazione <strong>per</strong> modalità di svolgimento e struttura<br />

risulta articolato in diverse parti, logicamente e formalmente distinte ciascuna caratterizzata<br />

da una propria autonomia narrativa. Ta<strong>le</strong> autonomia è defi nita sia da e<strong>le</strong>menti attinenti alla struttura<br />

del programma (divisione del gioco in manches, visualizzazione e richiamo del punteggio) sia<br />

di natura logica (ogni fase è compiuta in termini di autonomia dia<strong>le</strong>ttica e narrativa);<br />

VISTA la nota della società R.T.I. S.p.A. del 16 apri<strong>le</strong> 2004 (prot. n. 3464/RM), con la qua<strong>le</strong>,<br />

è stato precisato che il programma “PASSAPAROLA” è realizzato dalla società R.T.I. S.p.A., sulla<br />

base di uno specifi co format origina<strong>le</strong> (contenente la struttura, il gioco che compone il game<br />

show e la sua durata, il numero dei partecipanti al<strong>le</strong> manches, i meccanismi di eliminazione)<br />

non modifi cabi<strong>le</strong> dall’emittente se non con il consenso espresso del rispettivo titolare (nel caso<br />

di specie la società Eistein Multimedia);<br />

RITENUTO, di non poter accogliere <strong>le</strong> dedotte giustifi cazioni <strong>per</strong> <strong>le</strong> seguenti ragioni. Preliminarmente,<br />

bisogna ri<strong>le</strong>vare che il <strong>le</strong>gislatore, nel dettare <strong>le</strong> disposizioni in materia di interruzioni pubblicitarie,<br />

non ha previsto un’unica disciplina va<strong>le</strong>vo<strong>le</strong> <strong>per</strong> tutte <strong>le</strong> trasmissioni, bensì una normativa<br />

differenziata in funzione della natura, del tipo e del genere di programma in cui la pubblicità viene<br />

inserita. In particolare al comma 2 dell’articolo 3 della <strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122, si prevede che<br />

nei programmi composti di parti autonome o in quelli comprendenti degli intervalli la pubblicità<br />

deve essere inserita soltanto tra <strong>le</strong> stesse parti autonome, o negli intervalli. Diversamente qualora<br />

il programma non rientri tra i generi e<strong>le</strong>ncati nel comma 2, ai sensi del successivo comma 4 del medesimo<br />

articolo, tra <strong>le</strong> interruzioni pubblicitarie devono trascorrere almeno venti minuti. Nel caso<br />

oggetto del presente procedimento, dalla visione della registrazione della trasmissione, è emerso che<br />

il programma “PASSAPAROLA”, contrariamente a quanto sostenuto dall’emittente, non si confi gura<br />

come programma composto di parti autonome o comprendente degli intervalli, bensì deve essere<br />

qualifi cato come programma unitario in ragione della sua struttura (l’intero gioco è articolato in fasi,<br />

comprendenti <strong>le</strong> prove, funzionalmente col<strong>le</strong>gate l’una all’altra) del<strong>le</strong> modalità di svolgimento (tutte<br />

<strong>le</strong> fasi del gioco, ad eliminazione, formano l’iter che deve essere necessariamente seguito <strong>per</strong> individuare<br />

il vincitore al termine di ogni puntata) e dei suoi contenuti (<strong>le</strong> varie fasi del gioco si caratterizzano<br />

<strong>per</strong> la sostanzia<strong>le</strong> omogeneità in quanto si risolvono nel sottoporre i concorrenti a domande<br />

di cultura genera<strong>le</strong>). Analogamente, dalla visone della registrazione è emerso che nello svolgimento<br />

della competizione non si prevedono intervalli ovvero spazi di tempo, previsti dal regolamento di<br />

gioco, che devono necessariamente trascorrere tra una fase di gioco e l’altra.<br />

Nel caso di specie, <strong>per</strong>tanto, l’inserimento del<strong>le</strong> pause pubblicitarie può essere effettuato<br />

soltanto a condizione che sia rispettato il criterio stabilito dall’articolo 3, comma 4, della <strong>le</strong>gge 30<br />

apri<strong>le</strong> 1998, n. 122, che prevede che tra ogni successiva interruzione all’interno del programma<br />

deve trascorrere un intervallo di almeno venti minuti. Sul punto, <strong>per</strong>altro, non risulta fondata<br />

l’osservazione della società R.T.I. S.p.A. secondo cui l’applicazione della regola dell’intervallo<br />

di venti minuti tra <strong>le</strong> successive interruzioni renderebbe necessarie varie fratture all’interno<br />

del<strong>le</strong> singo<strong>le</strong> parti del programma, con conseguente soluzione della continuità emoziona<strong>le</strong> nella<br />

competizione tra i concorrenti. Dalla formulazione della disposizione di cui al comma 4 del<br />

citato articolo 3, così come confermata dalla delibera n. 538/01/CSP - “Regolamento in materia<br />

di pubblicità radiote<strong>le</strong>visiva e di te<strong>le</strong>vendite”, emerge chiaramente, infatti, che i venti minuti<br />

non si confi gurano come frazione di tempo rigida con cui separare <strong>le</strong> interruzioni pubblicitarie<br />

nell’ambito di un medesimo programma bensì come intervallo di tempo minimo (…“devono trascorre<br />

almeno venti minuti”…) che deve separare i break pubblicitari programmati: l’emittente,<br />

<strong>per</strong>tanto, nel rispetto di ta<strong>le</strong> intervallo minino, è libera di effettuare l’interruzione in momenti<br />

del programma che non compromettono la fruizione dello stesso da parte degli spettatori;<br />

CONSIDERATO, <strong>per</strong> quanto sopra ri<strong>le</strong>vato, che l’emittente te<strong>le</strong>visiva in questione nel<br />

corso del programma “PASSAPAROLA” ha trasmesso n. 5 interruzioni pubblicitarie senza<br />

rispettare il citato l’intervallo minimo di venti minuti;<br />

CONSIDERATO, altresì, che dall’attività di monitoraggio sul<strong>le</strong> trasmissioni te<strong>le</strong>visive effettuata<br />

dal Dipartimento vigilanza e controllo di questa <strong>Autorità</strong> (nota prot. n. 485/DVeC/04<br />

del 16 marzo 2004), è risultato che la società R.T.I. S.p.A. nel corso del programma “LA COR-<br />

RIDA”, trasmesso in data 21 e 28 febbraio 2004, ha effettuato <strong>le</strong> interruzioni pubblicitarie, di<br />

seguito specifi cate, senza che fossero trascorsi almeno venti minuti tra ogni successiva interruzione<br />

all’interno del programma stesso:<br />

71


Puntata 21 febbraio<br />

Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

N° INIZIO FINE DISTANZA<br />

1 21.32.17 21.35.51 ----------------<br />

2 21.53.12 21.57.07 17 minuti 21 secondi<br />

3 22.12.44 22.19.29 15 minuti 37 secondi<br />

4 22.33.02 22.37.37 13 minuti 33 secondi<br />

5 22.54.46 23.01.29 17 minuti 9 secondi<br />

6 23.13.19 23.16.25 11 minuti 50 secondi<br />

Puntata 28 febbraio<br />

N° INIZIO FINE DISTANZA<br />

1 21.31.52 21.35.27 ----------------<br />

2 21.51.39 21.56.10 16 minuti 12 secondi<br />

3 22.15.55 22.22.37 19 minuti 45 secondi<br />

4 22.39.20 22.44.06 16 minuti 43 secondi<br />

5 22.56.47 23.03.43 12 minuti 41 secondi<br />

6 23.14.13 23.19.09 10 minuti 30 secondi<br />

VISTO l’articolo 3, comma 4 , della <strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122;<br />

VISTO l’articolo 31 della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223;<br />

VISTA la proposta formulata dal Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott.ssa Paola M. Manacorda, ai sensi dell’articolo<br />

32 del regolamento concernente l’organizzazione e il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

DIFFIDA<br />

la società R.T.I. S.p.A., con sede <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> in Roma, Largo del Nazzareno n. 8, esercente l’emittente<br />

te<strong>le</strong>visiva in ambito naziona<strong>le</strong> “Cana<strong>le</strong> 5”, a cessare dal comportamento il<strong>le</strong>gittimo sopra<br />

indicato dalla data di notifi ca del presente atto.<br />

Ove il comportamento il<strong>le</strong>gittimo <strong>per</strong>sista oltre il termine sopraindicato, sarà applicabi<strong>le</strong><br />

la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 5.164,00 (cinquemilacentosessantaquattro/00),<br />

a euro 51.640,00 (cinquantumilaseicentoqua-ranta/00), ai sensi dell’articolo<br />

31, comma 3, della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223.<br />

Ai sensi dell’articolo 1, comma 26, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, i ricorsi avverso i<br />

provvedimenti dell’<strong>Autorità</strong> rientrano nella giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo.<br />

Ai sensi dell’articolo 23-bis, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 dicembre 1971 n. 1034 , il termine <strong>per</strong><br />

ricorrere avverso il presente provvedimento è di 60 giorni dalla notifi ca del medesimo.<br />

La competenza di primo grado è attribuita in via esclusiva ed inderogabi<strong>le</strong> al Tribuna<strong>le</strong><br />

Amministrativo del Lazio.<br />

Roma, 14 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Paola M. Manacorda Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Silvana Nouglian<br />

72


Procedimenti sanzionatori<br />

Delibera n. 206/04/CSP del 14 luglio 2004<br />

Diffi da alla societa’ Rai - Radiote<strong>le</strong>visione Italiana S.p.A. (emittente te<strong>le</strong>visiva<br />

in ambito naziona<strong>le</strong> “Rai Uno”) <strong>per</strong> la violazione dell’articolo 3, comma 4,<br />

della <strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi ed i prodotti del 14 luglio 2004;<br />

VISTO l’articolo1, comma 6, <strong>le</strong>ttera b), n. 14, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, pubblicata<br />

nel supp<strong>le</strong>mento ordinario n. 154/L alla Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie<br />

genera<strong>le</strong> - n. 177 del 31 luglio 1997;<br />

VISTA la Legge 6 agosto 1990, n. 223, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario n. 185 alla<br />

Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana del 9 agosto 1990;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981, n. 689, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

italiana 30 novembre 1981, n. 329;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

italiana del 30 apri<strong>le</strong> 1998 n. 99;<br />

VISTO il “Regolamento in materia di procedure sanzionatorie”, approvato con delibera<br />

dell’<strong>Autorità</strong> n. 425/01/CONS del 7 novembre 2001, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della<br />

Repubblica italiana del 19 dicembre 2001, n. 294, modifi cato con delibera dell’<strong>Autorità</strong> n.<br />

336/03/CONS del 24 settembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

italiana del 15 ottobre 2003, n. 240;<br />

VISTO l’atto del Dipartimento garanzie e contenzioso di questa <strong>Autorità</strong> in data 26 febbraio<br />

2004, n. 33/04/DGC/AEM/N. PROC 1073/AP, notifi cato in data 1 marzo 2004, con il qua<strong>le</strong> veniva<br />

contestata alla società Rai-Radiote<strong>le</strong>visione Italiana S.p.A., con sede in Roma, in Via<strong>le</strong><br />

Mazzini n. 14, esercente l’emittente te<strong>le</strong>visiva naziona<strong>le</strong> “Rai Uno”, la violazione dell’articolo<br />

3, comma 4, della <strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122, in quanto nel corso del programma “TRASH<br />

NON SI BUTTA VIA NIENTE”, trasmesso in data 24 gennaio 2004 (inizio ore 21.06.39 – fi ne<br />

23.40.40) ed in data 31 gennaio 2004 (inizio ore 21.06.30 – fi ne 23.49.53), nonché nel corso<br />

del programma “L’EREDITÀ” trasmesso in data 15 dicembre 2003 (inizio ore 18.40.41 – fi ne<br />

19.58.51), ha effettuato <strong>le</strong> interruzioni pubblicitarie senza che fossero trascorsi almeno venti<br />

minuti tra ogni successiva interruzione all’interno dei programmi medesimi;<br />

VISTE <strong>le</strong> memorie giustifi cative della società Rai-Radiote<strong>le</strong>visione Italiana S.p.A. del 15<br />

marzo 2004 (prot. n. 01647/RM), con <strong>le</strong> quali è stato evidenziato che:<br />

- il procedimento sanzionatorio n. 1073/AP è stato avviato non già dall’<strong>Autorità</strong>, ma da<br />

un suo uffi cio (Dipartimento garanzie e contenzioso), privo di competenza deliberativa<br />

e tanto meno decisoria;<br />

- la contestazione notifi cata alla società Rai-Radiote<strong>le</strong>visione Italiana S.p.A. risulta generica<br />

ed indeterminata a causa della mancanza di indicazioni circa gli e<strong>le</strong>menti relativi<br />

al fatto o ai comportamenti asseritamente realizzati in violazione dell’articolo 3,<br />

comma 4, della <strong>le</strong>gge 1998, n. 122;<br />

- nell’atto di contestazione l’indicazione dei termini iniziali e fi nali relativi al<strong>le</strong> interruzioni<br />

pubblicitarie realizzate nel corso dei programmi oggetto del procedimento sono,<br />

in parte imprecise in quanto differiscono dai dati risultanti dal<strong>le</strong> ri<strong>le</strong>vazioni della società<br />

AGB (al<strong>le</strong>gate al<strong>le</strong> memorie);<br />

- il programma “TRASH NON SI BUTTA VIA NIENTE” appartiene al genere “varietà<br />

te<strong>le</strong>visivo” ovvero ad un genere di spettacolo caratterizzato da una struttura ed un<br />

impianto “composti”: il varietà te<strong>le</strong>visivo si compone di fasi autonome e distinte <strong>le</strong><br />

une dal<strong>le</strong> altre non essendo caratterizzato da un unico canovaccio e/o sceneggiatura.<br />

La trasmissione in questione, <strong>per</strong>tanto, è un programma che si compone di parti autonome<br />

essendo <strong>le</strong> varie puntate caratterizzate, ciascuna, da esecuzioni musicali, mono-<br />

73


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

loghi satirici e comici, bal<strong>le</strong>tti ed interviste a <strong>per</strong>sonaggi famosi, esibizioni artistiche e<br />

spettacolari di varia natura e genere;<br />

- il programma “L’EREDITÀ” è un quiz a premi che si compone in tota<strong>le</strong> di n. 7 fasi di gioco,<br />

autonome e distinte l’una dall’altra, ognuna diversamente denominata e caratterizzata da diverse<br />

modalità di gioco, da un inizio ed una fi ne, da un proprio scopo e da un diverso esito;<br />

- nei casi oggetto del procedimento in questione, <strong>per</strong>tanto, essendo i programmi composti<br />

di parti autonome, gli inserimenti pubblicitari devono essere effettuati secondo<br />

<strong>le</strong> modalità previste dall’articolo 3, comma 2, della <strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122, che<br />

appunto prevede che “nei programmi composti di parti autonome la pubblicità e gli<br />

spot di te<strong>le</strong>vendita possono essere inseriti soltanto tra <strong>le</strong> parti autonome”;<br />

UDITA la parte in audizione, in data 29 apri<strong>le</strong> 2004, nel corso della qua<strong>le</strong> la società Rai-<br />

Radiote<strong>le</strong>visione Italiana S.p.A., nel riprendere <strong>le</strong> argomentazioni rappresentate nel<strong>le</strong> memorie<br />

giustifi cative presentate, ha ulteriormente precisato che:<br />

- <strong>per</strong> ciò che attiene al<strong>le</strong> puntate del 24 e 31 gennaio 2004 del varietà “TRASH NON SI<br />

BUTTA VIA NIENTE” si intende ribadire che il programma in questione appartiene<br />

al genere varietà che è un genere, <strong>per</strong> defi nizione, composto di più e<strong>le</strong>menti e segmenti<br />

di spettacolo tra loro non necessariamente connessi. Nel<strong>le</strong> fattispecie in esame il programma<br />

è stato strutturato nella seguente maniera: il conduttore Enrico Montesano<br />

ha svolto monologhi comici; a questi si sono alternati altri momenti di spettacolo quali<br />

bal<strong>le</strong>tti o interruzioni musicali, nonché interviste a <strong>per</strong>sonaggi e volti noti del mondo<br />

dello spettacolo. Tali momenti, sebbene inseriti nel contesto del medesimo varietà, non<br />

risultano essere oggettivamente col<strong>le</strong>gati l’uno all’altro, ma, diversamente, costituiscono<br />

parti autonome che compongono, nel loro insieme, l’intero spettacolo. Pertanto, alla<br />

luce di quanto ri<strong>le</strong>vato, il regime relativo all’inserimento del<strong>le</strong> interruzioni pubblicitarie<br />

nel programma in questione non è riconducibi<strong>le</strong> al comma 4 dell’articolo 3 della<br />

<strong>le</strong>gge n. 122/98, bensì al precedente comma 2 diretto appunto a disciplinare gli inserimenti<br />

pubblicitari nei programmi composti di parti autonome o comprendenti degli<br />

intervalli. Ad ulteriore dimostrazione che il programma in questione, ed in genera<strong>le</strong><br />

il varietà te<strong>le</strong>visivo, si confi gura come programma composto di varie parti autonome,<br />

si evidenzia che la stessa Rai-Radiote<strong>le</strong>visione Italiana S.p.A. ha diffuso e, attualmente<br />

diffonde, programmi che si caratterizzano <strong>per</strong> essere frutto dell’assemblamento di<br />

più parti autonome (bal<strong>le</strong>tti, monologhi comici, interviste ecc.) appartenenti ad altri<br />

varietà te<strong>le</strong>visivi già trasmessi in passato. A titolo esemplifi cativo, ma non esaustivo,<br />

si ricordano i programmi “Varietà” e “Gran Varietà” (pre-sera<strong>le</strong> in onda su “Rai<br />

Uno”), nonché “Scanzonatissima”, “Videocomic”, “Spensieratissima” “Blob” ecc. Ta<strong>le</strong><br />

circostanza dimostra come <strong>le</strong> singo<strong>le</strong> parti di spettacolo in cui si articola un varietà<br />

sono caratterizzate da autonomia ta<strong>le</strong> da consentirne la fruizione agli utenti spettatori<br />

anche in contesti differenti rispetto a quello di origine.<br />

- con riferimento alla puntata del 15 dicembre 2003 della trasmissione “L’EREDITÀ”, si<br />

precisa che anche ta<strong>le</strong> fattispecie costituisce un programma composto di parti autonome.<br />

Infatti, il quiz te<strong>le</strong>visivo in questione è composto da sette parti autonome, diversamente<br />

denominate, distinte l’una dall’altra e caratterizzate da diverse rego<strong>le</strong> di svolgimento.<br />

Pertanto, sebbene all’esito di ogni puntata della trasmissione viene proclamato vincitore<br />

della serata uno tra i sette concorrenti, questa circostanza non è idonea e suffi ciente a<br />

escludere il fatto che il programma è composto da diversi momenti di gioco che costituiscono<br />

parti autonome. A riprova di ciò, si precisa che il te<strong>le</strong>spettatore che si sintonizza<br />

sul programma a spettacolo iniziato è comunque interessato alla visione dello stesso atteso<br />

che ogni fase è comunque caratterizzata da una sua compiutezza in quanto delimitata<br />

da un inizio ed una fi ne. Anche in ta<strong>le</strong> ipotesi <strong>per</strong>tanto il regime relativo agli inserimenti<br />

pubblicitari è individuabi<strong>le</strong> nel comma 2 dell’articolo 3 della <strong>le</strong>gge n. 122/98;<br />

RITENUTO di non poter accogliere <strong>le</strong> dedotte giustifi cazioni <strong>per</strong> <strong>le</strong> seguenti ragioni:<br />

- la delibera n. 425/01/CONS, così come modifi cata dalla delibera n. 336/03/CONS, all’articolo<br />

4, comma 1, rubricato avvio del procedimento, precisa chiaramente che il Direttore<br />

del Dipartimento garanzie e contenzioso, […] dispone l’avvio del procedimento<br />

sanzionatorio con l’atto di contestazione. Pertanto, il procedimento in oggetto, che<br />

74


Procedimenti sanzionatori<br />

ha trovato origine nell’atto di contestazione n. 33/04/DGC/AEM/N. PROC 1073/AP,<br />

è stato avviato dal Dipartimento che, a norma della citata disposizione, aveva piena<br />

<strong>le</strong>gittimazione ad o<strong>per</strong>are in tal senso;<br />

- nell’atto di contestazione sono stati precisati chiaramente tutti gli e<strong>le</strong>menti relativi ai programmi<br />

oggetto del procedimento nonché gli episodi di violazione in essi riscontrati (è<br />

stata indicata la data della giornata di programmazione oggetto di verifi ca, il nome del<strong>le</strong><br />

trasmissioni, l’orario di programmazione, la durata del programma, l’indicazione della<br />

sequenza di break effettuati all’interno dei programmi ed il relativo orario dell’avvenuta<br />

violazione). Pertanto, gli addebiti formulati nei confronti della società Rai-Radiote<strong>le</strong>visione<br />

Italiana S.p.A., risultano suffi cientemente circostanziati da consentire la corretta<br />

individuazione della fattispecie contestata ai fi ni dell’esercizio del diritto di difesa;<br />

- quanto alla divergenza tra gli orari indicati ed i dati ri<strong>le</strong>vati dalla società AGB in<br />

possesso della società Rai S.p.A., il rilievo formulato si confi gura come assolutamente<br />

inconferente in considerazione, da un lato del carattere non uffi cia<strong>le</strong> dei dati forniti<br />

dalla citata società, dall’altro della assoluta esiguità del<strong>le</strong> divergenze temporali eccepite<br />

(dell’ordine di pochi secondi o di un solo secondo), che non incidono minimamente<br />

sull’entità dell’intervallo di tempo intercorrente tra <strong>le</strong> interruzioni e <strong>per</strong>tanto non risultano<br />

comunque idonee ad escludere la violazione contestata;<br />

- nel merito, preliminarmente, bisogna osservare che il <strong>le</strong>gislatore nel dettare <strong>le</strong> disposizioni<br />

in materia di interruzioni pubblicitarie, non ha previsto un’unica disciplina va<strong>le</strong>vo<strong>le</strong><br />

<strong>per</strong> tutte <strong>le</strong> trasmissioni, bensì una normativa differenziata in funzione della natura,<br />

del tipo e del genere di programma in cui la pubblicità viene inserita. In particolare al<br />

comma 2 dell’articolo 3 della <strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122, si prevede che nei programmi<br />

composti di parti autonome o in quelli comprendenti degli intervalli, la pubblicità deve<br />

essere inserita soltanto tra <strong>le</strong> stesse parti autonome o negli intervalli. Diversamente qualora<br />

il programma non rientri tra i generi e<strong>le</strong>ncati nel comma 2, ai sensi del successivo<br />

comma 4 del medesimo articolo, tra <strong>le</strong> interruzioni pubblicitarie effettuate all’interno<br />

del programma devono trascorrere almeno venti minuti. Nel caso oggetto del presente<br />

procedimento il programma “TRASH NON SI BUTTA VIA NIENTE”, contrariamente a<br />

quanto sostenuto dalla società Rai, si confi gura come programma unitario, in quanto lo<br />

spettacolo si svolge in un contesto scenico unitario (studio te<strong>le</strong>visivo, che in linea con il<br />

titolo della trasmissione, ricrea l’ambientazione di una discarica) e sotto il profi lo del<strong>le</strong><br />

modalità di svolgimento, si incentra esclusivamente sulla fi gura dello showman Enrico<br />

Montesano che, essendo l’assoluto protagonista del programma (l’attore svolge i monologhi<br />

comici, dialoga con il pubblico ed ospiti in studio con cui svolge momenti dello<br />

spettacolo), con la sua presenza costituisce e<strong>le</strong>mento di continuità e di unione dell’intero<br />

dello spettacolo. Infi ne con riferimento ai contenuti del programma, i momenti in cui<br />

si svolge lo show, appaiono caratterizzati da una sostanzia<strong>le</strong> omogeneità in quanto tutti<br />

fi nalizzati all’intrattenimento del pubblico-spettatore. Sul punto, <strong>per</strong>altro, non risulta<br />

fondata l’osservazione della società Rai secondo cui ad ulteriore dimostrazione che il<br />

programma in questione, ed in genera<strong>le</strong> il varietà te<strong>le</strong>visivo, si confi gura come programma<br />

composto di varie parti autonome, ri<strong>le</strong>va la circostanza che la stessa Rai ha diffuso e,<br />

attualmente diffonde, programmi che si caratterizzano <strong>per</strong> essere frutto dell’assemblamento<br />

di più parti autonome (bal<strong>le</strong>tti, monologhi comici, interviste ecc.) appartenenti<br />

ad altri varietà te<strong>le</strong>visivi già trasmessi in passato. La circostanza infatti che la società in<br />

questione, nell’esercizio della propria libertà editoria<strong>le</strong>, trasmetta programmi attraverso<br />

il “collage” di momenti di spettacolo appartenenti ad altri varietà te<strong>le</strong>visivi già trasmessi<br />

non contribuisce certamente ad escludere il carattere unitario del programma originario<br />

cui appartengono i momenti di spettacolo riassemblati;<br />

- con riferimento al programma “L’EREDITÀ”, sempre contrariamente a quanto sostenuto<br />

dall’emittente, la trasmissione non si confi gura come programma composto<br />

di parti autonome, bensì deve essere qualifi cato come programma unitario in ragione<br />

della sua struttura (l’intero gioco è articolato in fasi, comprendenti <strong>le</strong> prove, funzionalmente<br />

col<strong>le</strong>gate l’una all’altra) del<strong>le</strong> modalità di svolgimento (<strong>le</strong> fasi del gioco, ad<br />

eliminazione, formano l’iter che deve essere necessariamente seguito <strong>per</strong> individuare<br />

il vincitore al termine di ogni puntata) e dei suoi contenuti (<strong>le</strong> varie fasi del gioco si<br />

75


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

caratterizzano <strong>per</strong> la sostanzia<strong>le</strong> omogeneità in quanto si risolvono nel sottoporre i<br />

concorrenti a quesiti e domande di cultura genera<strong>le</strong>);<br />

- nel caso di specie, <strong>per</strong>tanto, poiché i programmi oggetto del procedimento non risultano<br />

composti di parti autonome, l’inserimento del<strong>le</strong> pause pubblicitarie può essere effettuato<br />

soltanto a condizione che sia rispettato il criterio stabilito dall’articolo 3, comma<br />

4, della <strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122, che prevede che tra ogni successiva interruzione<br />

all’interno del programma deve trascorrere un intervallo di almeno venti minuti;<br />

CONSIDERATO, <strong>per</strong> quanto sopra ri<strong>le</strong>vato, che l’emittente in questione ha interrotto i<br />

programmi citati senza che fossero trascorsi almeno venti minuti tra ogni successiva interruzione<br />

all’interno dei programmi medesimi;<br />

CONSIDERATO, altresì, che dall’attività di monitoraggio sul<strong>le</strong> trasmissioni te<strong>le</strong>visive effettuata<br />

dal Dipartimento vigilanza e controllo di questa <strong>Autorità</strong> (nota prot.n. 587/DVeC/04<br />

del 31 marzo 2004 e nota prot.n. 1991/DVeC/04 del 22 giugno 2004), è risultato che la società<br />

Rai-Radiote<strong>le</strong>visione Italiana S.p.A, nel corso del programma “SOGNI”, trasmesso in data 7 e<br />

14 febbraio 2004, nonché nel corso del “Gran Premio di automobilismo di Formula 1 - Spagna”<br />

trasmesso in data 19 maggio 2004, ha effettuato <strong>le</strong> interruzioni pubblicitarie, di seguito<br />

specifi cate, senza che fossero trascorsi almeno venti minuti tra ogni successiva interruzione<br />

all’interno del programma stesso:<br />

Programma Sogni puntata 7 febbraio<br />

N° INIZIO FINE DISTANZA<br />

1 21.36.49 21.40.19 ----------------<br />

2 21.46.28 21.48.28 6 minuti 9 secondi<br />

3 21.56.40 21.59.30 8 minuti 12 secondi<br />

4 22.59.17 23.02.27 59 minuti 47 secondi<br />

Programma Sogni puntata 14 febbraio<br />

N° INIZIO FINE DISTANZA<br />

1 21.34.03 21.37.33 ----------------<br />

2 21.44.06 21.45.37 6 minuti 33 secondi<br />

3 22.01.21 22.03.40 15 minuti 44 secondi<br />

4 22.37.45 22.39.45 34 minuti 5 secondi<br />

5 22.59.55 23.03.21 20 minuti 10 secondi<br />

Gran Premio di automobilismo di Formula 1 - Spagna 19 maggio<br />

N° INIZIO FINE DISTANZA<br />

1 13.58.17 13.59.14 ----------------<br />

2 14.20.10 14.20.21 20 minuti 56 secondi<br />

3 14.40.30 14.40.41 20 minuti 09 secondi<br />

4 15.04.10 15.04.20 23 minuti 29 secondi<br />

5 15.20.11 15.20.15 15 minuti 51 secondi<br />

VISTO l’articolo 3, comma 4, della <strong>le</strong>gge 30 apri<strong>le</strong> 1998, n. 122 e l’articolo 4, comma 6,<br />

della delibera n. 538/01/CSP;<br />

VISTO l’articolo 31 della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223;<br />

VISTA la proposta formulata dal Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

76


Procedimenti sanzionatori<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott.ssa Paola M. Manacorda, ai sensi dell’articolo<br />

32 del regolamento concernente l’organizzazione e il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

DIFFIDA<br />

la società Rai-Radiote<strong>le</strong>visione Italiana S.p.A., con sede in Roma, in Via<strong>le</strong> Mazzini, n. 14,<br />

esercente l’emittente te<strong>le</strong>visiva naziona<strong>le</strong> “Rai Uno”, a cessare dal comportamento il<strong>le</strong>gittimo<br />

sopra indicato dalla data di notifi ca del presente atto.<br />

Ove il comportamento il<strong>le</strong>gittimo <strong>per</strong>sista oltre il termine sopraindicato, sarà applicabi<strong>le</strong> la<br />

sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 5.164,00 (cinquemilacentosessantaquattro/00),<br />

a euro 51.640 (cinquantumilaseicentoqua-ranta/00), ai sensi dell’articolo<br />

31, comma 3, della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223.<br />

Ai sensi dell’articolo 1, comma 26, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, i ricorsi avverso i<br />

provvedimenti dell’<strong>Autorità</strong> rientrano nella giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo.<br />

Ai sensi dell’articolo 23 bis, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 dicembre 1971 n. 1034, il termine <strong>per</strong><br />

ricorrere avverso il presente provvedimento è di 60 giorni dalla notifi ca del medesimo.<br />

La competenza di primo grado è attribuita in via esclusiva ed inderogabi<strong>le</strong> al Tribuna<strong>le</strong><br />

Amministrativo del Lazio.<br />

Roma, 14 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Paola M. Manacorda Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Silvana Nouglian<br />

77


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Delibera n. 207/04/CSP del 14 luglio 2004<br />

Ordinanza-ingiunzione alla società T.B.S.-Te<strong>le</strong>vision Broadcasting System S.p.A.<br />

(emittente te<strong>le</strong>visiva in ambito naziona<strong>le</strong> “Retecapri”) <strong>per</strong> la violazione<br />

dell’articolo 15, comma 10, della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi ed i prodotti del 14 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario n. 154/L alla<br />

Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie genera<strong>le</strong> - del 31 luglio 1997, n. 177 ed, in<br />

particolare, l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera b), n. 14;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie genera<strong>le</strong> - del 9 agosto 1990, n. 185;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981, n. 689, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana del 30 novembre 1981, n. 329;<br />

VISTO il Codice di autoregolamentazione TV e minori;<br />

VISTO il “Regolamento in materia di procedure sanzionatorie”, approvato con delibera<br />

dell’<strong>Autorità</strong> n. 425/01/CONS del 7 novembre 2001, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della<br />

Repubblica italiana del 19 dicembre 2001, n. 294, modifi cato con delibera dell’<strong>Autorità</strong> n.<br />

336/03/CONS del 24 settembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

italiana del 15 ottobre 2003, n. 240;<br />

VISTA la nota del Comitato di Applicazione del Codice di autoregolamentazione TV e minori,<br />

<strong>per</strong>venuta al Dipartimento garanzie e contenzioso, in data 27 gennaio 2004 (prot. n. 357/04/<br />

DGeC), recante la segnalazione relativa alla trasmissione di messaggi promozionali di servizi<br />

audiotex “hot lines” a contenuto erotico/pornografi co andate in onda nella fascia notturna tra<br />

il 17 ed il 18 dicembre 2003, in orario compreso tra <strong>le</strong> ore 24:00 e <strong>le</strong> ore 07:00 (e precisamente<br />

dal<strong>le</strong> ore 24.00 al<strong>le</strong> ore 04.39.10), sull’emittente te<strong>le</strong>visiva in ambito naziona<strong>le</strong> “Retecapri” della<br />

società TBS-Te<strong>le</strong>vision Broadcasting System S.p.A. con sede in Capri, Via Li Campi n. 19;<br />

VISTO l’atto del Dipartimento garanzie e contenzioso di questa <strong>Autorità</strong> del 26 febbraio<br />

2004, n. CONT.36/04/DGC/AEM/N°PROC. 1081/AN, notifi cato in data 6 marzo 2004, con il<br />

qua<strong>le</strong> veniva contestata alla società T.B.S.-Te<strong>le</strong>vision Broadcasting System S.p.A. con sede in<br />

Capri, Via Li Campi n. 19, esercente l’emittente te<strong>le</strong>visiva in ambito naziona<strong>le</strong> “Retecapri” la<br />

violazione dell’articolo 15, comma 10, della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223, <strong>per</strong> aver trasmesso<br />

nella notte tra il 17 ed il 18 dicembre 2003, dal<strong>le</strong> ore 24:00 al<strong>le</strong> ore 04:39:10, programmi pubblicizzanti<br />

servizi audiotex e videotex a carattere erotico-pornografi co;<br />

VISTE <strong>le</strong> memorie difensive del <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> rappresentante della società T.B.S. S.p.A. del 9<br />

marzo 2004, prot. n. 100/04, <strong>per</strong>venute il 15 marzo 2004 (prot. n. 1666/RM), nel<strong>le</strong> quali viene<br />

ri<strong>le</strong>vato che <strong>le</strong> violazioni contestate appaiono errate, e comunque <strong>le</strong> fattispecie segnalate non<br />

corrispondono all’attività dell’emittente;<br />

UDITA la parte in audizione, in data 9 giugno 2004, nel corso della qua<strong>le</strong> il rappresentante<br />

della società ha preso visione del supporto magnetico contenente la registrazione del<br />

programma in questione ed ha ulteriormente precisato che:<br />

il programma in contestazione non assume <strong>le</strong> caratteristiche previste al comma 10 dell’articolo<br />

15 della <strong>le</strong>gge n. 223/90, non riscontrandosi nel<strong>le</strong> effusioni visionabili dal contenuto<br />

della cassetta il carattere pornografi co di cui ai divieti imposti dalla norma citata;<br />

dalla visione della registrazione non risulta mai essere presente alcuna riproduzione<br />

di immagini di organi genitali o di rapporti sessuali tali da far ricomprendere il programma<br />

nella tipologia di programma pornografi co;<br />

78


Procedimenti sanzionatori<br />

la visione di corpi femminili semivestiti che danzano o si spogliano di <strong>per</strong> sé non risulta<br />

idonea a qualifi care il programma come pornografi co e dunque a ricadere nel<br />

divieto di cui all’articolo 15, comma 10 della <strong>le</strong>gge n. 223/90;<br />

PRESA VISIONE del supporto magnetico recante la registrazione del programma oggetto<br />

di contestazione;<br />

RITENUTO di non poter accogliere <strong>le</strong> dedotte giustifi cazioni <strong>per</strong> <strong>le</strong> seguenti ragioni:<br />

- il programma in questione è stato mandato in onda nella notte tra il 17 e il 18 dicembre<br />

2003 a partire dal<strong>le</strong> ore 22:58:06 fi no al<strong>le</strong> ore 04:39:10;<br />

- la trasmissione consta di annunci promozionali di “hot lines” nell’ambito dei quali<br />

sono esibiti corpi femminili semivestiti che danzano o si spogliano con inquadrature e<br />

tagli “strategici” nonché la consumazione di atti sessuali di diverso genere;<br />

- la trasmissione consiste in un fi lmato recante ripetute ed insistite rappresentazioni di<br />

scene di autoerotismo e di rapporti sessuali fi ni a sé stesse, qualifi cabi<strong>le</strong> come “uno<br />

spettacolo il cui tessuto connettivo (è) … esclusivamente o quasi costituito... da atti<br />

che chiaramente evidenziano il rapporto sessua<strong>le</strong>” (Cass. 15 gennaio 1986);<br />

RITENUTA, <strong>per</strong>tanto, la sussistenza dei presupposti <strong>per</strong> l’applicazione della sanzione<br />

amministrativa del pagamento di una somma da euro 516,00 (cinquecentosedici/00) a euro<br />

5.165,00 (cinquemilacentossesantacinque/00), ai sensi dell’articolo 31, comma 3, della <strong>le</strong>gge<br />

6 agosto 1990, n. 223, come modifi cato dall’articolo 3, comma 3, <strong>le</strong>tt. b), n. 6, della <strong>le</strong>gge 31<br />

luglio 1997, n. 249;<br />

TENUTO CONTO ai fi ni della determinazione della sanzione, con riferimento ai criteri<br />

previsti dall’articolo 11 della <strong>le</strong>gge n. 689/81:<br />

con riferimento alla gravità della violazione: deve considerarsi e<strong>le</strong>vata <strong>per</strong> la connotazione<br />

obiettiva dell’il<strong>le</strong>cito consistente nella violazione del divieto assoluto di trasmissione<br />

te<strong>le</strong>visiva di programmi che contengano scene pornografi che (Cass. n. 6759/04),<br />

attinente a un ri<strong>le</strong>vante bene giuridico qua<strong>le</strong> la tutela dei minori con riguardo al<strong>le</strong><br />

trasmissioni radiote<strong>le</strong>visive;<br />

con riferimento all’o<strong>per</strong>a svolta dall’agente <strong>per</strong> l’eliminazione o l’attenuazione del<strong>le</strong><br />

conseguenze della violazione: non si riscontra l’intervento di una simi<strong>le</strong> attività;<br />

con riferimento alla <strong>per</strong>sonalità dell’agente: l’emittente si presume supportata da<br />

strutture interne adeguate allo svolgimento del<strong>le</strong> proprie attività nel pieno rispetto<br />

del quadro normativo e regolamentare vigente;<br />

con riferimento al<strong>le</strong> condizioni economiche dell’agente: <strong>le</strong> stesse si presumono tali da<br />

consentire l’applicazione della sanzione pecuniaria da adottare;<br />

RITENUTO, <strong>per</strong> <strong>le</strong> ragioni precisate, di dover determinare, in ordine alla ri<strong>le</strong>vata violazione,<br />

la sanzione pecuniaria in una somma di euro 2.500,00 (duemila-cinquecento/00);<br />

VISTA la proposta formulata dal Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott.ssa Paola M. Manacorda, ai sensi dell’articolo<br />

32 del Regolamento concernente l’organizzazione e il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

ORDINA<br />

alla Società T.B.S.-Te<strong>le</strong>vision Broadcasting System S.p.A. con sede in Capri, Via Li Campi<br />

n. 19, esercente l’emittente te<strong>le</strong>visiva in ambito naziona<strong>le</strong> “Retecapri” di pagare la sanzione<br />

amministrativa di euro 2.500,00 (duemilacinquecento/00) <strong>per</strong> la violazione dell’articolo 15,<br />

comma 10, della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223;<br />

79


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

INGIUNGE<br />

alla citata società di versare la predetta somma alla Sezione di Tesoreria provincia<strong>le</strong> dello<br />

Stato di Roma, utilizzando il c/c n. 871012 con imputazione al capitolo 2380, capo X, bilancio<br />

di previsione dello Stato, evidenziando nella causa<strong>le</strong> “sanzione amministrativa, articolo 31,<br />

comma 3 della <strong>le</strong>gge n. 223/1990, irrogata dall’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong> comunicazioni<br />

con delibera n. 207/04/CSP” entro 30 giorni dalla notifi cazione del presente provvedimento,<br />

sotto pena dei conseguenti atti esecutivi a norma dell’articolo 27 della citata <strong>le</strong>gge n.<br />

689/1981.<br />

Entro il termine di giorni dieci dal versamento, dovrà essere inviata in origina<strong>le</strong>, o in copia<br />

autenticata a questa <strong>Autorità</strong> quietanza dell’avvenuto versamento.<br />

Ai sensi dell’articolo 23 bis, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 dicembre 1971, n. 1034 e successive<br />

modifi cazioni e integrazioni, il termine <strong>per</strong> ricorrere avverso il presente provvedimento è di<br />

60 giorni dalla notifi ca del medesimo.<br />

Ai sensi dell’articolo 1, comma 26, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, la competenza di primo<br />

grado è attribuita in via esclusiva ed inderogabi<strong>le</strong> al Tribuna<strong>le</strong> Amministrativo del Lazio.<br />

Roma, 14 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Paola M. Manacorda Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Silvana Nouglian<br />

80


Procedimenti sanzionatori<br />

Delibera n. 211/04/CSP del 22 luglio 2004<br />

Ordinanza-ingiunzione alla societa’ Sidis Vision S.p.A. (emittente te<strong>le</strong>visiva<br />

in ambito loca<strong>le</strong> “T9”) <strong>per</strong> la violazione dell’articolo 15, comma 10,<br />

della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi e i prodotti del 22 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario n. 154/L alla<br />

Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie genera<strong>le</strong> - del 31 luglio 1997, n. 177 ed, in<br />

particolare, l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera b), n. 14;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie genera<strong>le</strong> - del 9 agosto 1990, n. 185;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981, n. 689, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana del 30 novembre 1981, n. 329;<br />

VISTO il “Regolamento in materia di procedure sanzionatorie”, approvato con delibera<br />

dell’<strong>Autorità</strong> n. 425/01/CONS del 7 novembre 2001, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della<br />

Repubblica italiana del 19 dicembre 2001, n. 294, modifi cato con delibera dell’<strong>Autorità</strong><br />

n. 336/03/CONS del 24 settembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

Italiana del 15 ottobre 2003, n. 240;<br />

VISTA la nota in data 28 novembre 2003 del Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione<br />

TV e minori, <strong>per</strong>venuta all’<strong>Autorità</strong> il 3 dicembre 2003 (prot. n. 040463/<br />

NA), relativa al<strong>le</strong> risoluzioni adottate in data 21 ottobre 2003 e 18 novembre 2003 in merito<br />

alla trasmissione di programmi a “luci rosse” su emittenti locali in ora notturna e recante la<br />

segnalazione del fi lm “Erotica. Passion in Venice”, mandato in onda il 19 ottobre 2003 dall’emittente<br />

in ambito loca<strong>le</strong> “T9” della società concessionaria Sidis Vision S.p.A., con sede in<br />

Roma, Via Sambuca Pistoiese n. 57;<br />

VISTO l’atto del Dipartimento garanzie e contenzioso di questa <strong>Autorità</strong> in data 26 febbraio<br />

2004, n. 34/04/DGC/AEM/N° PROC1074/FB, notifi cato in data 1° marzo 2004, con il<br />

qua<strong>le</strong> veniva contestata alla società Sidis Vision S.p.A. con sede in Roma, Via Sambuca Pistoiese<br />

n. 57, esercente l’emittente radiote<strong>le</strong>visiva in ambito loca<strong>le</strong> “T9”, la violazione dell’articolo<br />

15, comma 10, della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223, <strong>per</strong> aver trasmesso, a partire dal<strong>le</strong> ore 01.00<br />

del 19 ottobre 2003, il fi lm intitolato “Erotica. Passion in Venice” recante una serie di lunghe<br />

sequenze di genere pornografi co;<br />

VISTE <strong>le</strong> memorie giustifi cative in data 16 marzo 2004 (nota prot. n. 1722/RM), con <strong>le</strong><br />

quali la società in questione ha evidenziato che:<br />

a) il fi lm “Erotica. Passion in Venice” non contiene scene di natura pornografi ca;<br />

b) il fi lm “Erotica. Passion in Venice” è stato mandato in onda nella fascia oraria compresa<br />

tra <strong>le</strong> ore 23.00 e <strong>le</strong> ore 7.00 nella qua<strong>le</strong> è consentito trasmettere fi lm destinati<br />

al circuito te<strong>le</strong>visivo che contengono scene di sesso (articolo 3, comma 4, del D.L. 29<br />

marzo 1995, n. 97, convertito con la <strong>le</strong>gge 30 maggio 1995, n. 124);<br />

c) la trasmissione del fi lm oggetto del procedimento non è contraria al disposto dell’articolo<br />

15, comma 10, della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223, che vieta la trasmissione di<br />

programmi te<strong>le</strong>visivi contenenti scene di genere pornografi co che possano nuocere<br />

allo sviluppo psichico e mora<strong>le</strong> dei minori, in quanto avvenuta in un orario in cui la<br />

possibilità che i minori possano visionare il fi lm è assolutamente remota, se non da<br />

escludere integralmente;<br />

UDITA la parte in audizione in data 31 marzo 2004, nel corso della qua<strong>le</strong>, nel sottolineare<br />

la particolare cura che l’emittente “T9” ado<strong>per</strong>a nella scelta dei fi lmati da trasmettere e nella<br />

81


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

se<strong>le</strong>zione del<strong>le</strong> inquadrature in essi contenute, è stato rappresentato che un dipendente della<br />

società viene appositamente preposto all’individuazione del<strong>le</strong> scene suscettibili di taglio prima<br />

della messa in onda;<br />

RITENUTO di non poter accogliere <strong>le</strong> dedotte giustifi cazioni <strong>per</strong> <strong>le</strong> seguenti ragioni:<br />

- il fi lm in questione presenta scene incentrate sulla consumazione meccanica di rapporti<br />

sessuali, anche di gruppo, fi ni a se stesse in quanto non inserite in un contesto narrativo<br />

che trascenda <strong>le</strong> singo<strong>le</strong> immagini giustifi candone la presenza e, conseguentemente,<br />

caratterizzate dell’esclusiva fi nalità di sol<strong>le</strong>citare stimoli di natura sessua<strong>le</strong> nello spettatore<br />

che ne connotano la natura pornografi ca (cfr. Corte di Cassazione, 15.1.1986, in<br />

Riv. pen. , 1986, 1053; Corte di Appello di Roma, 15.4.1982, in Giur. merito, 1983, 428;<br />

Tribuna<strong>le</strong> di Roma, 6.4.1988, in Foro it., 1988, II, 622);<br />

- nell’ambito del sistema normativo previsto dalla <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223, l’articolo 15,<br />

comma 10, <strong>per</strong> la sua generica formulazione, si confi gura come norma di portata genera<strong>le</strong><br />

diretta a prevenire <strong>le</strong>sioni agli interessi - morali, etici, di corretto sviluppo psichico<br />

- di tutti gli spettatori rispetto ad ogni genere di programmazione: ne deriva, <strong>per</strong>tanto,<br />

un divieto “assoluto” di trasmissione di programmi che contengano (anche o esclusivamente)<br />

scene pornografi che, al di là della possibilità del<strong>le</strong> stesse di creare nocumento allo<br />

sviluppo psichico e mora<strong>le</strong> dei minori (cfr. Corte di Cassazione sentenza n. 6760/04);<br />

CONSIDERATO che risultano inutilmente scaduti i termini prescritti <strong>per</strong> il pagamento in<br />

misura ridotta con effetto liberatorio;<br />

RITENUTA, <strong>per</strong>tanto, la sussistenza dei presupposti <strong>per</strong> l’applicazione della sanzione<br />

amministrativa del pagamento di una somma da euro 516,00 (cinquecentosedici/00) a euro<br />

5.164,00 (cinquemilacentossessantaquattro/00), ai sensi dell’articolo 31, comma 3, della <strong>le</strong>gge<br />

6 agosto 1990, n. 223, come modifi cato, <strong>per</strong> l’emittenza loca<strong>le</strong>, dall’articolo 3, <strong>le</strong>ttera b), n. 6,<br />

della <strong>le</strong>gge n. 249/97;<br />

RITENUTO, in ordine ai criteri <strong>per</strong> la determinazione della sanzione previsti dall’articolo<br />

11 della <strong>le</strong>gge n. 689/81 che:<br />

- con riferimento alla gravità della violazione: la gravità del comportamento posto in<br />

essere dalla società Sidis Vision S.p.A. deve ritenersi considerevo<strong>le</strong>, stante la natura<br />

dell’il<strong>le</strong>cito attinente a un ri<strong>le</strong>vante bene giuridico qua<strong>le</strong> la tutela degli interessi morali<br />

ed etici dei te<strong>le</strong>spettatori;<br />

- con riferimento all’o<strong>per</strong>a svolta dall’agente <strong>per</strong> l’eliminazione o l’attenuazione del<strong>le</strong><br />

conseguenze della violazione: si prende atto che il fi lm è stato mandato in onda a partire<br />

dal<strong>le</strong> ore 1.00 e <strong>per</strong>tanto in un orario in cui è limitata la possibilità che i minori<br />

possano prenderne visione;<br />

- con riferimento alla <strong>per</strong>sonalità dell’agente: la società Sidis Vision S.p.A. è titolare di<br />

concessione <strong>per</strong> l’esercizio di attività te<strong>le</strong>visiva e <strong>per</strong>tanto si presume dotata di una organizzazione<br />

interna idonea a garantire che i programmi vengano trasmessi nel pieno<br />

rispetto del quadro normativo e regolamentare vigente;<br />

- con riferimento al<strong>le</strong> condizioni economiche dell’agente: <strong>le</strong> stesse si presumono tali da<br />

consentire l’applicazione della sanzione pecuniaria da adottare;<br />

RITENUTO, <strong>per</strong> i motivi sopra esposti, di dover determinare la sanzione pecuniaria <strong>per</strong> la ri<strong>le</strong>vata<br />

violazione in misura adeguata alla obiettiva connotazione del comportamento posto in essere<br />

dalla società Sidis Vision S.p.A., stabi<strong>le</strong>ndo la stessa nella misura di euro 2.000,00 (duemila/00);<br />

VISTA la proposta formulata dal Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott.ssa Paola M. Manacorda, ai sensi dell’articolo<br />

32 del Regolamento concernente l’organizzazione e il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

82


Procedimenti sanzionatori<br />

ORDINA<br />

alla società Sidis Vision S.p.A. con sede in Roma, Via Sambuca Pistoiese n. 57, esercente<br />

l’emittente radiote<strong>le</strong>visiva in ambito loca<strong>le</strong> “T9”, di pagare la sanzione amministrativa di euro<br />

2000 (duemila/00).<br />

INGIUNGE<br />

alla citata società di versare la predetta somma alla Sezione di Tesoreria provincia<strong>le</strong> dello<br />

Stato di Roma, utilizzando il c/c n. 871012 con imputazione al capitolo 2380, capo X, bilancio<br />

di previsione dello Stato, evidenziando nella causa<strong>le</strong> “Sanzione amministrativa articolo 31,<br />

comma 3, della <strong>le</strong>gge n. 223/90, irrogata dall’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong> comunicazioni con<br />

delibera n. 211/04/CSP”, entro 30 giorni dalla notifi cazione del presente provvedimento, sotto<br />

pena dei conseguenti atti esecutivi a norma dell’articolo 27 della citata <strong>le</strong>gge n. 689/81.<br />

Entro il termine di dieci giorni dal versamento, dovrà essere inviata in origina<strong>le</strong>, o in copia<br />

autenticata, a quest’<strong>Autorità</strong> quietanza dell’avvenuto versamento.<br />

Ai sensi dell’articolo 1, comma 26, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, i ricorsi avverso i<br />

provvedimenti dell’<strong>Autorità</strong> rientrano nella giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo.<br />

Ai sensi dell’articolo 23 bis, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 dicembre 1971, n. 1034 e successive<br />

modifi cazioni ed integrazioni, il termine <strong>per</strong> ricorrere avverso il presente provvedimento è di<br />

sessanta giorni dalla notifi ca del medesimo.<br />

La competenza di primo grado è attribuita in via esclusiva ed inderogabi<strong>le</strong> al Tribuna<strong>le</strong><br />

Amministrativo del Lazio.<br />

Roma, 22 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Paola M. Manacorda Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Gloria Maria Callari<br />

83


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Delibera n. 212/04/CSP del 22 luglio 2004<br />

Ordinanza-ingiunzione alla societa’ Te<strong>le</strong>uropa S.r.l. (emittente te<strong>le</strong>visiva<br />

in ambito loca<strong>le</strong> “Te<strong>le</strong>uropa”) <strong>per</strong> la violazione dell’articolo 20, comma 4,<br />

della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi ed i prodotti del 22 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario n. 154/L alla<br />

Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie genera<strong>le</strong> - del 31 luglio 1997, n. 177 ed, in<br />

particolare, l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera c), n. 9;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta Uffi -<br />

cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie genera<strong>le</strong> - del 9 agosto 1990, n. 185;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981, n. 689, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana del 30 novembre 1981, n. 329;<br />

VISTO il “Regolamento in materia di procedure sanzionatorie”, approvato con delibera<br />

dell’<strong>Autorità</strong> n. 425/01/CONS del 7 novembre 2001, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della<br />

Repubblica italiana del 19 dicembre 2001, n. 294, modifi cato con delibera dell’<strong>Autorità</strong> n.<br />

336/03/CONS del 24 settembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

italiana del 15 ottobre 2003, n. 240;<br />

VISTA la nota prot. n. 5292/I/1^ del 23 ottobre 2003, <strong>per</strong>venuta all’<strong>Autorità</strong> in data 24<br />

ottobre 2003 (prot. n. 34262/NA) con la qua<strong>le</strong> la Guardia di Finanza – Comando Nuc<strong>le</strong>o specia<strong>le</strong><br />

<strong>per</strong> la radiodiffusione e <strong>per</strong> l’editoria, ha segnalato che a seguito di controlli effettuati<br />

il 25 marzo 2003 è risultato che la società Te<strong>le</strong>uropa S.r.l., con sede <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> in Rende, Contrada<br />

Cutura s.n. c., esercente l’emittente te<strong>le</strong>visiva in ambito loca<strong>le</strong> “Te<strong>le</strong>uropa”, non aveva<br />

correttamente tenuto il registro dei programmi in quanto lo stesso recava l’annotazione dei<br />

programmi trasmessi fi no alla data del 3 gennaio 2001;<br />

VISTO l’atto del Dipartimento garanzie e contenzioso in data 6 febbraio 2004, n. 19/04/<br />

DGC/AEM/N°PROC.1041/FB, notifi cato in data 12 febbraio 2004, con il qua<strong>le</strong> veniva contestata<br />

alla società Te<strong>le</strong>uropa S.r.l. la violazione dell’articolo 20, comma 4, della <strong>le</strong>gge 6 agosto<br />

1990, n. 223;<br />

VISTO che la società Te<strong>le</strong>uropa S.r.l. non ha fornito nei termini assegnati giustifi cazione<br />

dei fatti contestati nè ha formulato richiesta di essere sentita;<br />

VISTA la propria delibera n. 51/04/CSP del 14 apri<strong>le</strong> 2004 con la qua<strong>le</strong> la società Te<strong>le</strong>uropa<br />

S.r.l. veniva diffi data a cessare dal comportamento il<strong>le</strong>gittimo entro il termine di quindici<br />

giorni dalla data di notifi ca dell’atto di diffi da;<br />

VISTA la nota del 18 maggio 2004 con la qua<strong>le</strong> la società Te<strong>le</strong>uropa S.r.l. ha comunicato<br />

di essere <strong>per</strong>fettamente in regola con quanto previsto dall’articolo 20, comma 4, della <strong>le</strong>gge 6<br />

agosto 1990, n. 223;<br />

VISTA la nota prot. n. U/1851/04/RM del 24 maggio 2004 con la qua<strong>le</strong> il Dipartimento garanzie<br />

e contenzioso ha chiesto al Comando Nuc<strong>le</strong>o specia<strong>le</strong> <strong>per</strong> la radiodiffusione e l’editoria<br />

della Guardia di Finanza di verifi care se l’emittente “Te<strong>le</strong>uropa” <strong>per</strong>sistesse nella violazione<br />

dell’articolo 20, comma 4, della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223;<br />

VISTA la nota prot. n. 3590/I/2^/131 sched. ed i relativi al<strong>le</strong>gati, <strong>per</strong>venuta all’<strong>Autorità</strong> il<br />

23 giugno 2004 (prot. n. 4684/RM) con la qua<strong>le</strong> Comando Nuc<strong>le</strong>o specia<strong>le</strong> <strong>per</strong> la radiodiffusione<br />

e l’editoria della Guardia di Finanza ha comunicato che nel corso dei controlli effettuati<br />

in data 16 giugno 2004 presso la sede dell’emittente “Te<strong>le</strong>uropa” ha constatato:<br />

a) l’istituzione da parte dell’emittente del registro dei programmi trasmessi in conformità<br />

ai precetti dell’articolo 2215 c.c. (bollatura e vidimazione da parte di un Notaio);<br />

84


Procedimenti sanzionatori<br />

b) l’irregolare annotazione in esso dei programmi trasmessi in quanto alla data del controllo<br />

gli stessi risultavano aggiornati fi no al<strong>le</strong> ore 24.00 del 7 giugno 2004;<br />

c) la mancata indicazione nel registro della tipologia dei programmi e/o la specifi cazione<br />

della loro autoproduzione;<br />

CONSIDERATO che dai controlli effettuati dalla Guardia di Finanza è risultato che la<br />

società Te<strong>le</strong>uropa S.r.l. <strong>per</strong>siste nel comportamento il<strong>le</strong>gittimo contestato con il citato provvedimento<br />

CONT./19/04/DGC/AEM/N°PROC.1041/FB;<br />

RITENUTA, <strong>per</strong>tanto, la sussistenza dei presupposti <strong>per</strong> l’applicazione della sanzione<br />

amministrativa del pagamento di una somma da euro 516,00 (cinquecentosedici/00) a euro<br />

5.164,00 (cinquemilacentosessantaquattro/00), ai sensi dell’articolo 31, comma 3 della <strong>le</strong>gge 6<br />

agosto 1990, n. 223 e dell’articolo 3, comma 3, <strong>le</strong>tt.b), n. 6, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249;<br />

RITENUTO, in ordine ai criteri <strong>per</strong> la determinazione della sanzione previsti dall’articolo<br />

11 della <strong>le</strong>gge n. 689/81 che:<br />

- con riferimento alla gravità della violazione: la gravità del comportamento posto in<br />

essere dalla società Te<strong>le</strong>uropa S.r.l. deve ritenersi non e<strong>le</strong>vata in quanto l’emittente<br />

pur avendo istituito un regolare registro dei programmi ha commesso talune omissioni<br />

relative alla trascrizione in esso dei programmi trasmessi;<br />

- con riferimento all’o<strong>per</strong>a svolta dall’agente <strong>per</strong> l’eliminazione o l’attenuazione del<strong>le</strong><br />

conseguenze della violazione: si prende atto che la società ha omesso di annotare sul<br />

registro solo pochi giorni di programmazione;<br />

- con riferimento alla <strong>per</strong>sonalità dell’agente: la società Te<strong>le</strong>uropa S.r.l. è titolare di concessione<br />

<strong>per</strong> l’esercizio di attività te<strong>le</strong>visiva e <strong>per</strong>tanto si presume dotata di una organizzazione<br />

interna idonea a garantire la corretta tenuta del registro dei programmi;<br />

- con riferimento al<strong>le</strong> condizioni economiche dell’agente: <strong>le</strong> stesse si presumono tali<br />

da suggerire l’applicazione della sanzione pecuniaria in misura non su<strong>per</strong>iore alla<br />

minima;<br />

RITENUTO, <strong>per</strong> i motivi sopra esposti, di dover determinare la sanzione pecuniaria <strong>per</strong> la<br />

ri<strong>le</strong>vata violazione nella misura minima editta<strong>le</strong> pari a euro 516,00 (cinquecentosedici/00);<br />

VISTA la proposta formulata dal Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott. Giuseppe Sangiorgi, ai sensi dell’articolo<br />

32 del regolamento concernente l’organizzazione e il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

ORDINA<br />

alla società Te<strong>le</strong>uropa S.r.l. con sede in Rende, Contrada Cutura s.n. c., esercente l’emittente<br />

te<strong>le</strong>visiva in ambito loca<strong>le</strong> “Te<strong>le</strong>uropa”, di pagare la sanzione amministrativa di euro<br />

516,00 (cinquecentosedici/00).<br />

INGIUNGE<br />

alla citata società di versare la predetta somma alla Sezione di Tesoreria provincia<strong>le</strong> dello<br />

Stato di Roma, utilizzando il c/c n. 871012 con imputazione al capitolo 2380, capo X, bilancio<br />

di previsione dello Stato, evidenziando nella causa<strong>le</strong> “Sanzione amministrativa articolo 31,<br />

comma 3, della <strong>le</strong>gge n. 223/90, irrogata dall’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong> comunicazioni con<br />

delibera n. 212/04/CSP”, entro 30 giorni dalla notifi cazione del presente provvedimento, sotto<br />

pena dei conseguenti atti esecutivi a norma dell’articolo 27 della citata <strong>le</strong>gge n. 689/81.<br />

Del pagamento deve essere data comunicazione all’<strong>Autorità</strong> entro il termine di dieci giorni<br />

dal versamento, mediante invio in origina<strong>le</strong>, o in copia autenticata, della quietanza dell’avvenuto<br />

versamento.<br />

85


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Ai sensi dell’articolo 1, comma 26, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, i ricorsi avverso i<br />

provvedimenti dell’<strong>Autorità</strong> rientrano nella giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo.<br />

Ai sensi dell’articolo 23-bis, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 dicembre 1971 n. 1034 e successive<br />

modifi cazioni ed integrazioni, il termine <strong>per</strong> ricorrere avverso il presente provvedimento è di<br />

sessanta giorni dalla notifi ca del medesimo.<br />

La competenza di primo grado è attribuita in via esclusiva ed inderogabi<strong>le</strong> al Tribuna<strong>le</strong><br />

Amministrativo del Lazio.<br />

Roma, 22 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Giuseppe Sangiorgi Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Gloria Maria Callari<br />

86


Procedimenti sanzionatori<br />

Delibera n. 213/04/CSP del 22 luglio 2004<br />

Ordinanza-ingiunzione alla societa’ Te<strong>le</strong>radio Center S.r.l. (emittente te<strong>le</strong>visiva<br />

in ambito loca<strong>le</strong> “Te<strong>le</strong>golfo”) <strong>per</strong> la violazione dell’articolo 20, comma 4,<br />

della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi ed i prodotti del 22 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario n. 154/L alla<br />

Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie genera<strong>le</strong> - del 31 luglio 1997, n. 177 ed, in<br />

particolare, l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera c), n. 9;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie genera<strong>le</strong> - del 9 agosto 1990, n. 185;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981, n. 689, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana del 30 novembre 1981, n. 329;<br />

VISTO il “Regolamento in materia di procedure sanzionatorie”, approvato con delibera<br />

dell’<strong>Autorità</strong> n. 425/01/CONS del 7 novembre 2001, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della<br />

Repubblica italiana del 19 dicembre 2001, n. 294, modifi cato con delibera dell’<strong>Autorità</strong><br />

n. 336/03/CONS del 24 settembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

italiana del 15 ottobre 2003, n. 240;<br />

VISTA la relazione prot. n. 2030/10699 del 28 marzo 2003 della Guardia di Finanza - Comando<br />

compagnia di Piombino con la qua<strong>le</strong> si segnala che a seguito di controlli effettuati il 25<br />

marzo 2003 è emerso che la società Te<strong>le</strong>radio Center S.r.l., con sede <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> in Monteriggioni,<br />

loc. San Martino, Via del Pozzo n. 3, esercente l’emittente te<strong>le</strong>visiva in ambito loca<strong>le</strong> “Te<strong>le</strong>golfo”,<br />

non ha correttamente tenuto il registro dei programmi in quanto lo stesso risultava privo<br />

di qualsiasi annotazione relativa ai programmi trasmessi;<br />

PRESO ATTO che la Guardia di Finanza in data 25 marzo 2003 ha sottoposto a sequestro<br />

ex articolo 354 c.p.p. due registri dei programmi istituiti dalla società Te<strong>le</strong>radio Center S.r.l.<br />

regolarmente vidimati e bollati ma risultati comp<strong>le</strong>tamente in bianco;<br />

VISTO l’atto del Dipartimento garanzie e contenzioso del 13 febbraio 2004, Cont.n. 28/04/<br />

DGC/AEM/N° PROC.1068/FB, notifi cato in data 25 febbraio 2004, con il qua<strong>le</strong> veniva contestata<br />

alla società Te<strong>le</strong>radio Center S.r.l. la violazione dell’articolo 20, comma 4, della <strong>le</strong>gge 6<br />

agosto 1990, n. 223, <strong>per</strong> non aver correttamente tenuto il registro dei programmi e <strong>per</strong> esserne<br />

sprovvista dal 25 marzo 2003;<br />

VISTE <strong>le</strong> memorie giustifi cative presentate in data 9 marzo 2004 (<strong>per</strong>venute in data 11<br />

marzo 2004, prot. n. 1515/RM), con <strong>le</strong> quali la società Te<strong>le</strong>radio Center S.r.l. ha sostenuto<br />

che la mancata annotazione dei programmi trasmessi sull’apposito registro è stata causata da<br />

incuria e negligenza di un dipendente, mentre l’assenza dei registri dei programmi a far data<br />

dal 25 marzo 2003 è stata determinata da “causa di forza maggiore” in quanto gli stessi sono<br />

stati oggetto di sequestro da parte della Guardia di Finanza;<br />

VISTA la propria delibera n. 52/04/CSP del 14 apri<strong>le</strong> 2004 con la qua<strong>le</strong>, ritenute inadeguate<br />

<strong>le</strong> giustifi cazioni di cui sopra, la società Te<strong>le</strong>radio Center S.r.l. veniva diffi data a cessare<br />

dal comportamento il<strong>le</strong>gittimo entro il termine di quindici giorni dalla data di notifi ca dell’atto<br />

di diffi da;<br />

VISTA la nota prot. n. U/4531/04/NA del 25 maggio 2004 con la qua<strong>le</strong> il Dipartimento garanzie<br />

e contenzioso ha chiesto al Comando Nuc<strong>le</strong>o specia<strong>le</strong> <strong>per</strong> la radiodiffusione e l’editoria<br />

della Guardia di Finanza di verifi care se l’emittente “Te<strong>le</strong>golfo” <strong>per</strong>sistesse nella violazione<br />

dell’articolo 20, comma 4, della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223;<br />

87


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

VISTA la nota prot. n. 3589/I/2^/1004 sched. ed i relativi al<strong>le</strong>gati, <strong>per</strong>venuta all’<strong>Autorità</strong><br />

il 23 giugno 2004 (prot. 4683/RM) con la qua<strong>le</strong> il Comando Nuc<strong>le</strong>o specia<strong>le</strong> <strong>per</strong> la radiodiffusione<br />

e l’editoria della Guardia di Finanza ha comunicato che nel corso dei controlli effettuati<br />

in data 15 giugno 2004 presso la sede dell’emittente “Te<strong>le</strong>golfo” ha constatato l’irregolare<br />

tenuta del registro dei programmi trasmessi (l’emittente era sprovvista del registro dei programmi<br />

ed annotava i dati esclusivamente su supporto magnetico) ed il mancato aggiornamento<br />

settimana<strong>le</strong> dei dati relativi ai programmi trasmessi;<br />

CONSIDERATO che dai controlli effettuati dalla Guardia di Finanza è risultato che la<br />

società Te<strong>le</strong>radio Center S.r.l. <strong>per</strong>siste nel comportamento il<strong>le</strong>gittimo contestato con il citato<br />

provvedimento CONT./28/04/DGC/AEM/N°PROC.1068/FB;<br />

RITENUTA, <strong>per</strong>tanto, la sussistenza dei presupposti <strong>per</strong> l’applicazione della sanzione<br />

amministrativa del pagamento di una somma da euro 516,00 (cinquecentosedici/00) a euro<br />

5.164,00 (cinquemilacentosessantaquattro/00), ai sensi dell’articolo 31, comma 3, della <strong>le</strong>gge 6<br />

agosto 1990, n. 223 e dell’articolo 3, comma 3, <strong>le</strong>tt. b), n. 6, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249;<br />

RITENUTO, in ordine ai criteri <strong>per</strong> la determinazione della sanzione previsti dall’articolo<br />

11 della <strong>le</strong>gge n. 689/81 che:<br />

- con riferimento alla gravità della violazione: la gravità del comportamento posto in<br />

essere dalla società Te<strong>le</strong>radio Center S.r.l. deve ritenersi ri<strong>le</strong>vante in quanto a seguito<br />

del sequestro dei registri da parte della Guardia di Finanza la stessa ha omesso di istituire<br />

un nuovo registro ove annotare i dati relativi alla programmazione;<br />

- con riferimento all’o<strong>per</strong>a svolta dall’agente <strong>per</strong> l’eliminazione o l’attenuazione del<strong>le</strong><br />

conseguenze della violazione: si prende atto che la società si è limitata ad affermare<br />

che i registri sono stati posti sotto sequestro dalla Guardia di Finanza non svolgendo<br />

alcuna azione <strong>per</strong> adeguarsi al<strong>le</strong> disposizioni di cui all’articolo 20, comma 4, della <strong>le</strong>gge<br />

n. 223/1990;<br />

- con riferimento alla <strong>per</strong>sonalità dell’agente: la società Te<strong>le</strong>radio Center S.r.l. è titolare<br />

di concessione <strong>per</strong> l’esercizio di attività te<strong>le</strong>visiva e <strong>per</strong>tanto si presume dotata di una<br />

organizzazione interna idonea a garantire la corretta tenuta del registro dei programmi;<br />

- con riferimento al<strong>le</strong> condizioni economiche dell’agente: <strong>le</strong> stesse si presumono tali da<br />

consentire l’applicazione della sanzione pecuniaria da adottare;<br />

RITENUTO, <strong>per</strong> i motivi sopra esposti, di dover determinare la sanzione pecuniaria <strong>per</strong><br />

la ri<strong>le</strong>vata violazione nella misura di euro 1.500,00 (mil<strong>le</strong>cinquecento/00);<br />

VISTA la proposta formulata dal Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott. Giuseppe Sangiorgi, ai sensi dell’articolo<br />

32 del regolamento concernente l’organizzazione e il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

ORDINA<br />

alla società Te<strong>le</strong>radio Center S.r.l. con sede in Monteriggioni, loc. San Martino, Via del<br />

Pozzo n. 3, esercente l’emittente te<strong>le</strong>visiva loca<strong>le</strong> “Te<strong>le</strong>golfo”, di pagare la sanzione amministrativa<br />

di euro 1.500,00 (mil<strong>le</strong>cinquecento/00).<br />

INGIUNGE<br />

alla citata società di versare la predetta somma alla Sezione di Tesoreria provincia<strong>le</strong><br />

dello Stato di Roma, utilizzando il c/c n. 871012 con imputazione al capitolo 2380, capo<br />

X, bilancio di previsione dello Stato, evidenziando nella causa<strong>le</strong> “Sanzione amministrativa<br />

articolo 31, comma 3, della <strong>le</strong>gge n. 223/90, irrogata dall’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong><br />

88


Procedimenti sanzionatori<br />

comunicazioni con delibera n. 213/04/CSP”, entro 30 giorni dalla notifi cazione del presente<br />

provvedimento, sotto pena dei conseguenti atti esecutivi a norma dell’articolo 27 della<br />

citata <strong>le</strong>gge n. 689/81.<br />

Del pagamento deve essere data comunicazione all’<strong>Autorità</strong> entro il termine di dieci giorni<br />

dal versamento, mediante invio in origina<strong>le</strong>, o in copia autenticata, della quietanza dell’avvenuto<br />

versamento.<br />

Ai sensi dell’articolo 1, comma 26, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, i ricorsi avverso i<br />

provvedimenti dell’<strong>Autorità</strong> rientrano nella giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo.<br />

Ai sensi dell’articolo 23 bis, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 dicembre 1971, n. 1034 e successive<br />

modifi cazioni ed integrazioni, il termine <strong>per</strong> ricorrere avverso il presente provvedimento è di<br />

sessanta giorni dalla notifi ca del medesimo.<br />

La competenza di primo grado è attribuita in via esclusiva ed inderogabi<strong>le</strong> al Tribuna<strong>le</strong><br />

Amministrativo del Lazio.<br />

Roma, 22 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Giuseppe Sangiorgi Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Gloria Maria Callari<br />

89


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Delibera n. 214/04/CSP del 22 luglio 2004<br />

Ordinanza-ingiunzione all’Associazione Telitalia (emittente te<strong>le</strong>visiva<br />

in ambito loca<strong>le</strong> “Te<strong>le</strong> Italia”) <strong>per</strong> la violazione dell’articolo 20, comma 4,<br />

della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi ed i prodotti del 22 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario n. 154/L alla<br />

Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie genera<strong>le</strong> - del 31 luglio 1997, n. 177 ed, in<br />

particolare, l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera c), n. 9;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie genera<strong>le</strong> - del 9 agosto 1990, n. 185;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981, n. 689, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana del 30 novembre 1981, n. 329;<br />

VISTO il “Regolamento in materia di procedure sanzionatorie”, approvato con delibera<br />

dell’<strong>Autorità</strong> n. 425/01/CONS del 7 novembre 2001, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della<br />

Repubblica italiana del 19 dicembre 2001, n. 294, modifi cato con delibera dell’<strong>Autorità</strong> n.<br />

336/03/CONS del 24 settembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

italiana del 15 ottobre 2003, n. 240;<br />

VISTA la nota prot. n. 6738/I/2^/658 sched. del 24 novembre 2003, <strong>per</strong>venuta con al<strong>le</strong>gati<br />

comp<strong>le</strong>ti al Dipartimento garanzie e contenzioso di questa <strong>Autorità</strong> in data 9 gennaio 2004<br />

(prot. n. 65/04/DGeC/NA), con la qua<strong>le</strong> la Guardia di Finanza – Comando Nuc<strong>le</strong>o specia<strong>le</strong><br />

<strong>per</strong> la radiodiffusione e <strong>per</strong> l’editoria ha segnalato che a seguito di controlli effettuati in data<br />

10 novembre 2003 è risultato che l’Associazione Telitalia, esercente l’emittente te<strong>le</strong>visiva in<br />

ambito loca<strong>le</strong> “Te<strong>le</strong> Italia”, non ha correttamente tenuto il registro dei programmi in quanto<br />

quest’ultimo era compilato fi no alla data del 2 agosto 2003 e non era bollato e vidimato;<br />

VISTO l’atto del Dipartimento garanzie e contenzioso in data 6 febbraio 2004, n. 22/04/DGC/<br />

AEM/N°PROC.1069/FB, notifi cato in data 12 febbraio 2004, con il qua<strong>le</strong> veniva contestata all’Associazione<br />

Telitalia, con sede <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> in San Fili, Via San Giovanni n. 11, esercente l’emittente<br />

loca<strong>le</strong> “Te<strong>le</strong> Italia”, la violazione dell’articolo 20, comma 4, della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223;<br />

VISTE <strong>le</strong> memorie giustifi cative presentate in data 20 febbraio 2004 (<strong>per</strong>venute in data 11<br />

marzo 2004, prot. n. 1157/RM), con <strong>le</strong> quali l’Associazione Telitalia ha sostenuto che la mancata<br />

bollatura e vidimazione del registro dei programmi è stata causata da una errata interpretazione<br />

della <strong>le</strong>gislazione in materia, mentre la sospensione momentanea dell’annotazione<br />

dei programmi trasmessi è stata decisa in attesa della predisposizione di un nuovo registro da<br />

sottoporre alla vidimazione da parte di un Notaio;<br />

VISTA la propria delibera n. 53/04/CSP del 14 apri<strong>le</strong> 2004 con la qua<strong>le</strong>, ritenute inadeguate<br />

<strong>le</strong> giustifi cazioni di cui sopra, in considerazione della natura obiettiva dell’il<strong>le</strong>cito compiuto,<br />

l’Associazione Telitalia veniva diffi data a cessare dal comportamento il<strong>le</strong>gittimo dalla<br />

data di notifi ca dell’atto di diffi da;<br />

VISTA la nota prot. n. U/1688/04/RM del 21 maggio 2004 con la qua<strong>le</strong> il Dipartimento garanzie<br />

e contenzioso ha chiesto al Comando Nuc<strong>le</strong>o specia<strong>le</strong> <strong>per</strong> la radiodiffusione e l’editoria<br />

della Guardia di Finanza di verifi care se l’emittente “Te<strong>le</strong> Italia” <strong>per</strong>sistesse nella violazione<br />

dell’articolo 20, comma 4, della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223;<br />

VISTA la nota prot. n. 3588/I/2^/658 sched. ed i relativi al<strong>le</strong>gati, <strong>per</strong>venuta all’<strong>Autorità</strong> il<br />

23 giugno 2004 (prot. 4685/RM) con la qua<strong>le</strong> Comando Nuc<strong>le</strong>o specia<strong>le</strong> <strong>per</strong> la radiodiffusione<br />

90


Procedimenti sanzionatori<br />

e l’editoria della Guardia di Finanza ha comunicato che nel corso dei controlli effettuati in<br />

data 16 giugno 2004 presso la sede dell’emittente “Te<strong>le</strong> Italia” ha constatato:<br />

a) l’istituzione da parte dell’emittente del registro dei programmi trasmessi in conformità<br />

ai precetti dell’articolo 2215 c.c. (bollatura e vidimazione da parte di un Notaio);<br />

b) l’irregolare annotazione in esso dei programmi trasmessi in quanto alla data del controllo<br />

gli stessi risultavano aggiornati fi no al<strong>le</strong> ore 12,56 del 4 giugno 2004;<br />

c) la mancata indicazione nel registro della tipologia del programma relativamente a<br />

diverse annotazioni;<br />

CONSIDERATO che dai controlli effettuati dalla Guardia di Finanza è risultato che l’Associazione<br />

Telitalia <strong>per</strong>siste nel comportamento il<strong>le</strong>gittimo contestato con il citato provvedimento<br />

CONT./22/04/DGC/AEM/N° PROC.1069/FB;<br />

RITENUTA, <strong>per</strong>tanto, la sussistenza dei presupposti <strong>per</strong> l’applicazione della sanzione<br />

amministrativa del pagamento di una somma da euro 516,00 (cinquecentosedici/00) a euro<br />

5.164,00 (cinquemilacentosessantaquattro/00), ai sensi dell’articolo 31, comma 3 della <strong>le</strong>gge 6<br />

agosto 1990, n. 223 e dell’articolo 3, comma 3, <strong>le</strong>tt. b), n. 6, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249;<br />

RITENUTO, in ordine ai criteri <strong>per</strong> la determinazione della sanzione previsti dall’articolo<br />

11 della <strong>le</strong>gge n. 689/81 che:<br />

- con riferimento alla gravità della violazione: la gravità del comportamento posto in<br />

essere dall’Associazione Telitalia deve ritenersi non e<strong>le</strong>vata in quanto l’emittente ha<br />

provveduto ad istituire un regolare registro dei programmi ed ha commesso talune<br />

omissioni relative alla trascrizione in esso dei programmi trasmessi;<br />

- con riferimento all’o<strong>per</strong>a svolta dall’agente <strong>per</strong> l’eliminazione o l’attenuazione del<strong>le</strong><br />

conseguenze della violazione: si prende atto che la società ha istituito un registro dei<br />

programmi conforme al<strong>le</strong> vigenti disposizioni;<br />

- con riferimento alla <strong>per</strong>sonalità dell’agente: l’Associazione Telitalia è titolare di concessione<br />

<strong>per</strong> l’esercizio di attività te<strong>le</strong>visiva e <strong>per</strong>tanto si presume dotata di una organizzazione<br />

interna idonea a garantire la corretta tenuta del registro dei programmi;<br />

- con riferimento al<strong>le</strong> condizioni economiche dell’agente: <strong>le</strong> stesse si presumono tali da<br />

suggerire l’applicazione della sanzione pecuniaria in misura non su<strong>per</strong>iore alla minima;<br />

RITENUTO, <strong>per</strong> i motivi sopra esposti, di dover determinare la sanzione pecuniaria <strong>per</strong> la<br />

ri<strong>le</strong>vata violazione nella misura minima editta<strong>le</strong> pari a euro 516,00 (cinquecentosedici/00);<br />

VISTA la proposta formulata dal Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott. Giuseppe Sangiorgi, ai sensi dell’articolo<br />

32 del regolamento concernente l’organizzazione e il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

ORDINA<br />

alla Associazione Telitalia con sede in San Fili, Via San Giovanni n. 11, esercente l’emittente<br />

radiote<strong>le</strong>visiva in ambito loca<strong>le</strong> “Te<strong>le</strong> Italia”, di pagare la sanzione amministrativa di euro<br />

516,00 (cinquecentosedici/00).<br />

INGIUNGE<br />

alla citata Associazione di versare la predetta somma alla Sezione di Tesoreria provincia<strong>le</strong><br />

dello Stato di Roma, utilizzando il c/c n. 871012 con imputazione al capitolo 2380, capo<br />

X, bilancio di previsione dello Stato, evidenziando nella causa<strong>le</strong> “Sanzione amministrativa<br />

articolo 31, comma 3, della <strong>le</strong>gge n. 223/90, irrogata dall’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong> comunicazioni<br />

con delibera n. 214/04/CSP”, entro 30 giorni dalla notifi cazione del presente<br />

91


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

provvedimento, sotto pena dei conseguenti atti esecutivi a norma dell’articolo 27 della citata<br />

<strong>le</strong>gge n. 689/81.<br />

Del pagamento deve essere data comunicazione all’<strong>Autorità</strong> entro il termine di dieci giorni<br />

dal versamento, mediante invio in origina<strong>le</strong>, o in copia autenticata, della quietanza dell’avvenuto<br />

versamento.<br />

Ai sensi dell’articolo 1, comma 26, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, i ricorsi avverso i<br />

provvedimenti dell’<strong>Autorità</strong> rientrano nella giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo.<br />

Ai sensi dell’articolo 23 bis, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 dicembre 1971, n. 1034 e successive<br />

modifi cazioni ed integrazioni, il termine <strong>per</strong> ricorrere avverso il presente provvedimento è di<br />

60 giorni dalla notifi ca del medesimo.<br />

La competenza di primo grado è attribuita in via esclusiva ed inderogabi<strong>le</strong> al Tribuna<strong>le</strong><br />

Amministrativo del Lazio.<br />

Roma, 22 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Giuseppe Sangiorgi Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Gloria Maria Callari<br />

92


Procedimenti sanzionatori<br />

Delibera n. 222/04/CSP del 4 agosto 2004<br />

Ordinanza-ingiunzione alla societa’ Cana<strong>le</strong> 33 S.r.l. (emittente te<strong>le</strong>visiva<br />

in ambito loca<strong>le</strong> “Cana<strong>le</strong> 33”) <strong>per</strong> la violazione dell’articolo 15, comma 10,<br />

della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi e i prodotti del 4 agosto 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario n. 154/L alla<br />

Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie genera<strong>le</strong> - del 31 luglio 1997, n. 177 ed, in<br />

particolare, l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera b), n. 14;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie genera<strong>le</strong> - del 9 agosto 1990, n. 185;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981, n. 689, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana del 30 novembre 1981, n. 329;<br />

VISTO il “Regolamento in materia di procedure sanzionatorie”, approvato con delibera<br />

dell’<strong>Autorità</strong> n. 425/01/CONS del 7 novembre 2001, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della<br />

Repubblica italiana del 19 dicembre 2001, n. 294, modifi cato con delibera dell’<strong>Autorità</strong> n.<br />

336/03/CONS del 24 settembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

italiana del 15 ottobre 2003, n. 240;<br />

VISTA la nota dell’11 dicembre 2003 (trasmessa all’<strong>Autorità</strong> con <strong>le</strong>ttera del 18 dicembre<br />

2003, <strong>per</strong>venuta il 29 dicembre 2003, prot. n. 42674/NA) con la qua<strong>le</strong> l’Ispettorato territoria<strong>le</strong><br />

<strong>per</strong> la Sicilia del Ministero del<strong>le</strong> comunicazioni ha segnalato che a seguito di controlli effettuati<br />

sulla programmazione messa in onda dall’emittente te<strong>le</strong>visiva in ambito loca<strong>le</strong> “Cana<strong>le</strong> 33”<br />

della società Cana<strong>le</strong> 33 S.r.l., è emerso che in data 7 dicembre 2003 dal<strong>le</strong> ore 01.17.47 al<strong>le</strong> ore<br />

05.09.26 sono stati trasmessi fi lmati a carattere pornografi co, abbinati a servizi audiotex;<br />

VISTO l’atto del Dipartimento garanzie e contenzioso di questa <strong>Autorità</strong> in data 1 apri<strong>le</strong><br />

2004, n. 48/04/DGC/AEM/N° PROC1093/FB, notifi cato in data 16 apri<strong>le</strong> 2004, con il qua<strong>le</strong><br />

veniva contestata alla società Cana<strong>le</strong> 33 S.r.l. con sede <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> in Pa<strong>le</strong>rmo, Corso Domenico<br />

Scinà n. 51, esercente l’emittente te<strong>le</strong>visiva in ambito loca<strong>le</strong> “Cana<strong>le</strong> 33”, la violazione dell’articolo<br />

15, comma 10, della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223, <strong>per</strong> aver trasmesso, a partire dal<strong>le</strong><br />

ore 01.17.47 al<strong>le</strong> ore 05.09.26 del 7 dicembre 2003, fi lmati a carattere pornografi co, abbinati<br />

a servizi audiotex;<br />

VISTO che la società Cana<strong>le</strong> 33 S.r.l. non ha fornito nei termini assegnati giustifi cazione<br />

dei fatti contestati nè ha formulato richiesta di essere sentita;<br />

CONSIDERATO che risultano inutilmente scaduti i termini prescritti <strong>per</strong> il pagamento<br />

della sanzione in misura ridotta con effetto liberatorio;<br />

RITENUTA, <strong>per</strong>tanto, la sussistenza dei presupposti <strong>per</strong> l’applicazione della sanzione<br />

amministrativa del pagamento di una somma da euro 516,00 (cinquecentosedici/00) a euro<br />

5.165/00 (cinquemilacentossessantacinque/00), ai sensi dell’articolo 31, comma 3, della <strong>le</strong>gge<br />

6 agosto 1990, n. 223, come modifi cato, <strong>per</strong> l’emittenza loca<strong>le</strong>, dall’articolo 3, <strong>le</strong>ttera b), n. 6<br />

della <strong>le</strong>gge n. 249/97;<br />

RITENUTO, in ordine ai criteri <strong>per</strong> la determinazione della sanzione previsti dall’articolo<br />

11 della <strong>le</strong>gge n. 689/81 che:<br />

- con riferimento alla gravità della violazione: la gravità del comportamento posto in<br />

essere dalla società Cana<strong>le</strong> 33 S.r.l. deve ritenersi considerevo<strong>le</strong>, stante la natura dell’il<strong>le</strong>cito<br />

attinente a un ri<strong>le</strong>vante bene giuridico qua<strong>le</strong> la tutela degli interessi morali ed<br />

etici dei te<strong>le</strong>spettatori;<br />

93


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

- con riferimento all’o<strong>per</strong>a svolta dall’agente <strong>per</strong> l’eliminazione o l’attenuazione del<strong>le</strong><br />

conseguenze della violazione: si prende atto che i fi lmati sono stati mandati in onda a<br />

partire dal<strong>le</strong> ore 1.17 e <strong>per</strong>tanto in un orario in cui è limitata la possibilità che i minori<br />

possano prenderne visione;<br />

- con riferimento alla <strong>per</strong>sonalità dell’agente: la società Cana<strong>le</strong> 33 S.r.l. è titolare di<br />

concessione <strong>per</strong> l’esercizio di attività te<strong>le</strong>visiva e <strong>per</strong>tanto si presume dotata di una organizzazione<br />

interna idonea a garantire che i programmi vengano trasmessi nel pieno<br />

rispetto del quadro normativo e regolamentare vigente;<br />

- con riferimento al<strong>le</strong> condizioni economiche dell’agente: <strong>le</strong> stesse si presumono tali da<br />

consentire l’applicazione della sanzione pecuniaria da adottare;<br />

RITENUTO, <strong>per</strong> i motivi sopra esposti, di dover determinare la sanzione pecuniaria <strong>per</strong><br />

la ri<strong>le</strong>vata violazione nella misura di euro 2.000,00 (duemila/00);<br />

VISTA la proposta formulata dal Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott. Antonio Pilati, ai sensi dell’articolo 32<br />

del regolamento concernente l’organizzazione e il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

ORDINA<br />

alla società Cana<strong>le</strong> 33 S.r.l. con sede in Pa<strong>le</strong>rmo, Corso Domenico Scinà n. 51, esercente<br />

l’emittente te<strong>le</strong>visiva in ambito loca<strong>le</strong> “Cana<strong>le</strong> 33”, di pagare la sanzione amministrativa di<br />

euro 2.000,00 (duemila/00).<br />

INGIUNGE<br />

alla citata società di versare la predetta somma alla Sezione di Tesoreria provincia<strong>le</strong> dello<br />

Stato di Roma, utilizzando il c/c n. 871012 con imputazione al capitolo 2380, capo X, bilancio<br />

di previsione dello Stato, evidenziando nella causa<strong>le</strong> “Sanzione amministrativa articolo 31,<br />

comma 3, della <strong>le</strong>gge 223/90, irrogata dall’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie nel<strong>le</strong> comunicazioni con<br />

delibera n. 222/04/CSP”, entro trenta giorni dalla notifi cazione del presente provvedimento,<br />

sotto pena dei conseguenti atti esecutivi a norma dell’articolo 27 della citata <strong>le</strong>gge n. 689/81.<br />

Entro il termine di dieci giorni dal versamento, dovrà essere inviata in origina<strong>le</strong>, o in copia<br />

autenticata, a quest’<strong>Autorità</strong> quietanza dell’avvenuto versamento.<br />

Ai sensi dell’articolo 1, comma 26, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, i ricorsi avverso i provvedimenti<br />

dell’<strong>Autorità</strong> rientrano nella giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo.<br />

Ai sensi dell’articolo 23-bis, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 dicembre 1971, n. 1034 e successive<br />

modifi cazioni ed integrazioni, il termine <strong>per</strong> ricorrere avverso il presente provvedimento è di<br />

sessanta giorni dalla notifi ca del medesimo.<br />

La competenza di primo grado è attribuita in via esclusiva ed inderogabi<strong>le</strong> al Tribuna<strong>le</strong><br />

Amministrativo del Lazio.<br />

Roma, 4 agosto 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Antonio Pilati Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Silvana Nouglian<br />

94


Procedimenti sanzionatori<br />

Delibera n. 223/04/CSP del 4 agosto 2004<br />

Ordinanza-ingiunzione alla societá Te<strong>le</strong> Rent S.r.l. (emittente te<strong>le</strong>visiva in ambito loca<strong>le</strong><br />

“Te<strong>le</strong> Rent”) <strong>per</strong> la violazione dell’articolo 15, comma 10,<br />

della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi e i prodotti del 4 agosto 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario n. 154/L alla<br />

Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie genera<strong>le</strong> - del 31 luglio 1997, n. 177 ed, in<br />

particolare, l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera b), n. 14;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana - serie genera<strong>le</strong> - del 9 agosto 1990, n. 185;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 24 novembre 1981, n. 689, pubblicata nel supp<strong>le</strong>mento ordinario alla Gazzetta<br />

Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana del 30 novembre 1981, n. 329;<br />

VISTO il “Regolamento in materia di procedure sanzionatorie”, approvato con delibera<br />

dell’<strong>Autorità</strong> n. 425/01/CONS del 7 novembre 2001, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della<br />

Repubblica italiana del 19 dicembre 2001, n. 294, modifi cato con delibera dell’<strong>Autorità</strong> n.<br />

336/03/CONS del 24 settembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

italiana del 15 ottobre 2003, n. 240;<br />

VISTA la nota in data 23 dicembre 2003, con al<strong>le</strong>gati comp<strong>le</strong>ti e video cassetta VHS, <strong>per</strong>venuta<br />

all’<strong>Autorità</strong> in data 31 dicembre 2003 (prot. n. 42865/NA), con cui il Ministero del<strong>le</strong><br />

comunicazioni, Ispettorato territoria<strong>le</strong> <strong>per</strong> la Sicilia, ha segnalato che la società Te<strong>le</strong> Rent S.r.l.,<br />

con sede in Pa<strong>le</strong>rmo, Via A. Rallo n. 8, esercente l’emittente te<strong>le</strong>visiva in ambito loca<strong>le</strong> “Te<strong>le</strong><br />

Rent”, ha trasmesso in data 13 dicembre 2003, fra <strong>le</strong> ore 02.40.21 e <strong>le</strong> ore 03.10.25, sequenze<br />

di scene e immagini a contenuto erotico/pornografi co al fi ne della sola diffusione di numeri<br />

relativi a linee te<strong>le</strong>foniche c.d. “hot lines”;<br />

VISTO l’atto del Dipartimento garanzie e contenzioso di questa <strong>Autorità</strong> in data 7 apri<strong>le</strong><br />

2004, n. 55/04/DGC/AEM/N° PROC 1088/AR, notifi cato in data 13 apri<strong>le</strong> 2004, con il qua<strong>le</strong><br />

veniva contestata alla società Te<strong>le</strong> Rent S.r.l., con sede in Pa<strong>le</strong>rmo, Via A. Rallo n. 8, esercente<br />

l’emittente te<strong>le</strong>visiva in ambito loca<strong>le</strong> “Te<strong>le</strong> Rent”, la violazione dell’articolo 15, comma 10, della<br />

<strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223 <strong>per</strong> aver trasmesso, in data 13 dicembre 2003 fra <strong>le</strong> ore 02.40.21 e <strong>le</strong><br />

ore 03.10.25, sequenze di scene e immagini a contenuto erotico/pornografi co al fi ne della diffusione<br />

di numeri relativi a linee te<strong>le</strong>foniche c.d. “hot lines”. Nello specifi co la trasmissione consta<br />

di annunci promozionali di “hot lines” posti in sovra impressione ad immagini contenenti:<br />

1. l’esibizione di corpi femminili semivestiti che danzano o si spogliano con inquadrature<br />

e tagli “strategici”,<br />

2. in alcuni casi, di scene che suggeriscono l’effettuazione di atti di autoerotismo,<br />

3. una scena nella qua<strong>le</strong>, con una sequenza di immagini appositamente montate, vengono<br />

associate la nudità femmini<strong>le</strong> e un simbolo religioso;<br />

VISTE <strong>le</strong> memorie giustifi cative in data 10 maggio 2004 (nota prot. n. 3970/RM), con <strong>le</strong><br />

quali la società in questione ha eccepito che,<br />

1. in base al combinato disposto dell’articolo 15, commi 11 e 13, della <strong>le</strong>gge n. 223/90 e<br />

dell’articolo 3, comma 4, della <strong>le</strong>gge n. 203/95, esistono diverse tipologie di programmi:<br />

a) fi lm ai quali sia stato negato il nulla osta <strong>per</strong> la proiezione o la rappresentazione in<br />

pubblico oppure siano stati vietati ai minori di anni diciotto (la cui trasmissione è<br />

sempre vietata);<br />

b) programmi aventi ad oggetto la trasmissione di o<strong>per</strong>e cinematografi che vietate alla<br />

visione dei minori di anni quattordici (che è ammessa nella fascia oraria compresa<br />

tra <strong>le</strong> ore 22.30 e <strong>le</strong> ore 7.00);<br />

95


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

c) programmi aventi ad oggetto la trasmissione di o<strong>per</strong>e cinematografi che, o analoghi<br />

prodotti <strong>per</strong> la te<strong>le</strong>visione, vietati alla visione dei minori di anni diciotto stante il<br />

generico riferimento alla ‘sensibilità dei minori’ (che è ammessa nella fascia oraria<br />

compresa tra <strong>le</strong> ore 23.00 e <strong>le</strong> ore 7.00);<br />

2. essendo, il programma contestato, stato trasmesso a partire dal<strong>le</strong> ore 02.40, e quindi<br />

nella fascia oraria compresa tra <strong>le</strong> ore 23.00 e <strong>le</strong> ore 7.00, non costituirebbe violazione<br />

dell’articolo 15, comma 10, della <strong>le</strong>gge citata neppure qualora contenesse scene<br />

di sesso e quindi pornografi che (giusto il combinato disposto tra il citato articolo 15,<br />

comma 10, della <strong>le</strong>gge n. 223/90 e l’articolo 3, comma 4, della <strong>le</strong>gge n. 203/95). Nel caso<br />

di specie… (lo stesso) ha contenuto erotico ma non pornografi co e <strong>per</strong>tanto a maggior<br />

ragione non può costituire violazione della norma citata;<br />

UDITA la parte in audizione in data 21 giugno 2004, la qua<strong>le</strong> ha evidenziato, nel richiamarsi<br />

al<strong>le</strong> argomentazioni esplicitate nella memoria difensiva e a seguito della visione della<br />

registrazione relativa ai fatti di causa, che <strong>le</strong> scene in questione non recano immagini di carattere<br />

pornografi co non facendo riferimento a rapporti sessuali;<br />

PRESA VISIONE della registrazione relativa alla trasmissione oggetto del procedimento;<br />

RITENUTO di non poter accogliere <strong>le</strong> dedotte giustifi cazioni <strong>per</strong> <strong>le</strong> seguenti ragioni:<br />

1. preliminarmente bisogna osservare che:<br />

1.1. nell’ambito del sistema normativo previsto dalla <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223, l’articolo<br />

15 comma 10, <strong>per</strong> la sua generica formulazione, si confi gura come norma<br />

di portata genera<strong>le</strong> diretta a prevenire <strong>le</strong>sioni agli interessi - morali, etici, di corretto<br />

sviluppo psichico - di tutti gli spettatori rispetto ad ogni genere di programmazione:<br />

ne deriva, <strong>per</strong>tanto, un divieto “assoluto” di trasmissione di programmi<br />

che contengano (anche o esclusivamente) scene pornografi che, al di là della possibilità<br />

del<strong>le</strong> stesse di creare nocumento allo sviluppo psichico e mora<strong>le</strong> dei minori<br />

(cfr. Corte di Cassazione sentenza n. 6760/04);<br />

1.2. il citato riferimento all’articolo 3, comma 4, della <strong>le</strong>gge n. 203/95, risulta inconferente<br />

poiché, pur prevedendo la norma che “La trasmissione te<strong>le</strong>visiva di o<strong>per</strong>e<br />

a soggetto e fi lm prodotti <strong>per</strong> la te<strong>le</strong>visione che contengano immagini di sesso o<br />

di vio<strong>le</strong>nza tali da poter incidere negativamente sulla sensibilità dei minori, è<br />

ammessa, salvo restando quanto disposto dall’articolo 15, commi 10, 11 e 12, e<br />

dall’articolo 30 della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223, solo nella fascia oraria fra <strong>le</strong><br />

23 e <strong>le</strong> 7”, la stessa non può applicarsi alla fattispecie in esame poiché la sequenza<br />

di immagini, caratterizzate dall’artifi ciosità del montaggio del<strong>le</strong> scene con fi nalità<br />

promozionali dei servizi te<strong>le</strong>fonici indicati in sovra impressione, non può ritenersi<br />

ricompresa né entro la categoria del<strong>le</strong> c.d. o<strong>per</strong>e a soggetto né entro la categoria<br />

dei fi lm <strong>per</strong> la te<strong>le</strong>visione; inoltre la visione della sequenza del<strong>le</strong> immagini non<br />

<strong>per</strong>mette di apprezzare quell’equilibrio, fra contenuto e forma, tra il messaggio<br />

che l’autore propone e il mezzo di cui si avva<strong>le</strong> (la te<strong>le</strong>visione), necessario <strong>per</strong><br />

escludere che <strong>le</strong> scene proposte siano oscene (Cass. pen. 1985, 2025);<br />

2. nel merito assume ri<strong>le</strong>vanza il fatto che:<br />

2.1. la sequenza in questione presenta scene, incentrate sulla proposizione insistita e<br />

reiterata di nudità nonché di atti di onanismo, fi ni a se stesse in quanto non inserite<br />

in un contesto narrativo che trascenda <strong>le</strong> singo<strong>le</strong> immagini, giustifi candone<br />

la presenza e, conseguentemente, <strong>le</strong> stesse risultano caratterizzate dall’esclusiva<br />

fi nalità di sol<strong>le</strong>citare stimoli di natura sessua<strong>le</strong> nello spettatore che ne connota la<br />

natura pornografi ca (cfr. Corte di Cassazione, 15.1.1986, in Riv. pen., 1986, 1053;<br />

Corte di Appello di Roma, 15.4.1982, in Giur. merito, 1983, 428; Tribuna<strong>le</strong> di<br />

Roma, 6.4.1988, in Foro it., 1988, II, 622); inoltre al<strong>le</strong> immagini è stata associata<br />

una voce fuoricampo che affermando la frase ”Ciao fi nalmente puoi ascoltarmi<br />

mentre faccio sesso. Chiamami subito e divertiti con me” invita i te<strong>le</strong>spettatori<br />

ad effettuare <strong>le</strong> te<strong>le</strong>fonate ai numeri te<strong>le</strong>fonici evidenziati in sovra impressione;<br />

96


Procedimenti sanzionatori<br />

2.2. in una del<strong>le</strong> scene è presente la proposizione di immagini nel<strong>le</strong> quali si utilizza un<br />

simbolo religioso (la croce) come oggetto erotizzante; a ta<strong>le</strong> riguardo, rispetto ai valori<br />

della coscienza socia<strong>le</strong> e al<strong>le</strong> reazioni dell’uomo medio norma<strong>le</strong>, la particolare sensibilità<br />

e riservatezza in materia di cose e di atti <strong>per</strong>tinenti la vita sessua<strong>le</strong> è offesa dagli<br />

oggetti cosiddetti (coadiuvanti), che hanno la funzione di eccitare e stimolare l’istinto<br />

sessua<strong>le</strong>, rappresentando organi genitali, o pose, o atteggiamenti aventi chiaro signifi -<br />

cato erotizzante (Cassazione 19 marzo 1985, in Cass. Pen., 1986, 481);<br />

CONSIDERATO che risultano inutilmente scaduti i termini prescritti <strong>per</strong> il pagamento in<br />

misura ridotta con effetto liberatorio;<br />

RITENUTA, <strong>per</strong>tanto, la sussistenza dei presupposti <strong>per</strong> l’applicazione della sanzione<br />

amministrativa del pagamento di una somma da euro 516,00 (cinquecentosedici/00) a euro<br />

5.164/00 (cinquemilacentossessantaquattro/00), ai sensi dell’articolo 31, comma 3, della <strong>le</strong>gge<br />

6 agosto 1990, n. 223, come modifi cato, <strong>per</strong> l’emittenza loca<strong>le</strong>, dall’articolo 3, <strong>le</strong>ttera b),<br />

n. 6, della <strong>le</strong>gge n. 249/97;<br />

RITENUTO, in ordine ai criteri <strong>per</strong> la determinazione della sanzione previsti dall’articolo<br />

11 della <strong>le</strong>gge n. 689/81 che:<br />

- con riferimento alla gravità della violazione: la gravità del comportamento posto in<br />

essere dalla società Te<strong>le</strong> Rent S.r.l. deve ritenersi considerevo<strong>le</strong>, stante la natura dell’il<strong>le</strong>cito<br />

attinente a un ri<strong>le</strong>vante bene giuridico qua<strong>le</strong> la tutela degli interessi morali ed<br />

etici dei te<strong>le</strong>spettatori;<br />

- con riferimento all’o<strong>per</strong>a svolta dall’agente <strong>per</strong> l’eliminazione o l’attenuazione del<strong>le</strong><br />

conseguenze della violazione: si prende atto che <strong>le</strong> immagini sono state mandate in<br />

onda a partire dal<strong>le</strong> ore 2.40 e <strong>per</strong>tanto in un orario in cui è presumibilmente limitato<br />

il numero di te<strong>le</strong>spettatori che ne possano prendere visione;<br />

- con riferimento alla <strong>per</strong>sonalità dell’agente: la società Te<strong>le</strong> Rent S.r.l. è titolare di<br />

concessione <strong>per</strong> l’esercizio di attività te<strong>le</strong>visiva e <strong>per</strong>tanto si presume dotata di una organizzazione<br />

interna idonea a garantire che i programmi vengano trasmessi nel pieno<br />

rispetto del quadro normativo e regolamentare vigente;<br />

- con riferimento al<strong>le</strong> condizioni economiche dell’agente: <strong>le</strong> stesse si presumono tali da<br />

consentire l’applicazione della sanzione pecuniaria da adottare;<br />

RITENUTO, <strong>per</strong> i motivi sopra esposti, di dover determinare la sanzione pecuniaria <strong>per</strong><br />

la ri<strong>le</strong>vata violazione in misura adeguata alla obiettiva connotazione del comportamento posto<br />

in essere dalla società Te<strong>le</strong> Rent S.r.l., stabi<strong>le</strong>ndo la stessa nella misura di euro 2.000,00<br />

(duemila/00);<br />

VISTA la proposta formulata dal Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott. Antonio Pilati, ai sensi dell’articolo 32<br />

del Regolamento concernente l’organizzazione e il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

ORDINA<br />

alla società Te<strong>le</strong> Rent S.r.l. con sede in Pa<strong>le</strong>rmo, Via A. Rallo n. 8, esercente l’emittente<br />

te<strong>le</strong>visiva in ambito loca<strong>le</strong> “Te<strong>le</strong> Rent”, di pagare la sanzione amministrativa di euro 2.000,00<br />

(duemila/00).<br />

INGIUNGE<br />

alla citata società di versare la predetta somma alla Sezione di Tesoreria provincia<strong>le</strong><br />

dello Stato di Roma, utilizzando il c/c n. 871012 con imputazione al capitolo 2380, capo<br />

X, bilancio di previsione dello Stato, evidenziando nella causa<strong>le</strong> “Sanzione amministrativa<br />

97


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

articolo 31, comma 3, della <strong>le</strong>gge n. 223/90, irrogata dall’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> Garanzie nel<strong>le</strong><br />

Comunicazioni con delibera n. 223/04/CSP”, entro trenta giorni dalla notifi cazione del presente<br />

provvedimento, sotto pena dei conseguenti atti esecutivi a norma dell’articolo 27 della<br />

citata <strong>le</strong>gge n. 689/81.<br />

Entro il termine di dieci giorni dal versamento, dovrà essere inviata in origina<strong>le</strong>, o in copia<br />

autenticata, a quest’<strong>Autorità</strong> quietanza dell’avvenuto versamento.<br />

Ai sensi dell’articolo 1, comma 26, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, i ricorsi avverso i provvedimenti<br />

dell’<strong>Autorità</strong> rientrano nella giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo.<br />

Ai sensi dell’articolo 23-bis, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 dicembre 1971, n. 1034 e successive<br />

modifi cazioni ed integrazioni, il termine <strong>per</strong> ricorrere avverso il presente provvedimento è di<br />

60 giorni dalla notifi ca del medesimo.<br />

La competenza di primo grado è attribuita in via esclusiva ed inderogabi<strong>le</strong> al Tribuna<strong>le</strong><br />

Amministrativo del Lazio.<br />

Roma, 4 agosto 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Antonio Pilati Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Silvana Nouglian<br />

98


Procedimenti sanzionatori<br />

3. <strong>PROCEDIMENTI</strong> <strong>SANZIONATORI</strong> IN MATERIA<br />

DI COMUNICAZIONE POLITICA<br />

Delibera n. 162/04/CSP del 14 luglio 2004<br />

Esposto presentato dal signor Stefano Deli<strong>per</strong>i (candidato consigliere <strong>per</strong> <strong>le</strong> e<strong>le</strong>zioni del<br />

Consiglio regiona<strong>le</strong> della Sardegna) nei confronti del quotidiano “ L’Unione Sarda” <strong>per</strong><br />

la presunta violazione della <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000, n. 28<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi ed i prodotti del 14 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249 e, in particolare, l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera b), n. 9;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000 n. 28, recante “Disposizioni <strong>per</strong> la parità di accesso ai<br />

mezzi di informazione durante <strong>le</strong> campagne e<strong>le</strong>ttorali e referendarie e <strong>per</strong> la comunicazione<br />

politica”, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 43 del 22 febbraio<br />

2000;<br />

VISTA la propria delibera n. 59/04/CSP del 14 apri<strong>le</strong> 2004, recante “Disposizioni di attuazione<br />

della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di<br />

informazione relative alla campagna <strong>per</strong> l’e<strong>le</strong>zione del Consiglio e del Presidente della Giunta<br />

della Regione Autonoma della Sardegna fi ssata <strong>per</strong> i giorni 12 e 13 giugno 2004”, pubblicata<br />

nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 91 del 19 apri<strong>le</strong> 2004;<br />

VISTA la segnalazione del signor Stefano Deli<strong>per</strong>i, candidato consigliere <strong>per</strong> la lista “Progetto<br />

Sardegna” nel<strong>le</strong> e<strong>le</strong>zioni <strong>per</strong> rinnovo del Consiglio regiona<strong>le</strong> della Sardegna, <strong>per</strong>venuta<br />

in data 10 giugno 2004 (prot. n. 326/EA/04/NA), nella qua<strong>le</strong> si asserisce la presunta violazione<br />

della <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000, n. 28 da parte del quotidiano “L’Unione Sarda”, in quanto, durante<br />

il <strong>per</strong>iodo della campagna e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong>, ha sistematicamente omesso di pubblicare gli appuntamenti<br />

e <strong>le</strong> iniziative dell’esponente, preventivamente comunicati, il tutto con violazione<br />

della parità di accesso al mezzo della stampa tra tutti i soggetti politici;<br />

RITENUTO di non potersi procedere all’avvio di un’istruttoria in quanto l’esposto non risulta<br />

debitamente accompagnato - come richiesto dall’articolo 25, comma 4, della citata delibera n.<br />

59/04/CSP - dalla documentazione comprovante l’avvenuto invio della denuncia medesima anche<br />

agli altri destinatari di cui all’articolo 10, comma 1, <strong>le</strong>tt. b), c) e d) della <strong>le</strong>gge n. 28 del 2000;<br />

VISTA la proposta del Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott. Giuseppe Sangiorgi, ai sensi dell’articolo<br />

32 del regolamento concernente l’organizzazione ed il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

di non doversi procedere.<br />

Roma, 14 luglio 2004<br />

DELIBERA<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Giuseppe Sangiorgi Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Silvana Nouglian<br />

99


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Delibera n. 163/04/CSP del 14 luglio 2004<br />

Segnalazione del consigliere comuna<strong>le</strong> Secondo Malaguti della lista civica<br />

“ Bagnolo di tutti” nel rinnovo del Comune di Bagnolo in Piano nei confronti<br />

dell’amministrazione comuna<strong>le</strong> di Bagnolo in Piano <strong>per</strong> la presunta violazione<br />

della <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000, n. 28<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi ed i prodotti del 14 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249 e, in particolare, l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera b), n. 9;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000 n. 28, recante “Disposizioni <strong>per</strong> la parità di accesso ai mezzi<br />

di informazione durante <strong>le</strong> campagne e<strong>le</strong>ttorali e referendarie e <strong>per</strong> la comunicazione politica”,<br />

pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 43 del 22 febbraio 2000;<br />

VISTA la propria delibera n. 60/04/CSP del 14 apri<strong>le</strong> 2004, recante “Disposizioni di attuazione<br />

della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi<br />

di informazione relative al<strong>le</strong> campagne <strong>per</strong> <strong>le</strong> e<strong>le</strong>zioni comunali e provinciali fi ssate nei mesi<br />

di maggio e giugno 2004”, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 91<br />

del 19 apri<strong>le</strong> 2004;<br />

VISTA la nota della Guardia di Finanza Comando provincia<strong>le</strong> di Reggio Emilia, <strong>per</strong>venuta<br />

in data 3 giugno 2004 (prot. n. 263/EA/04/NA) con la qua<strong>le</strong> viene trasmessa la segnalazione<br />

del consigliere comuna<strong>le</strong> Secondo Malaguti, in qualità di rappresentante della Lista Civica<br />

“Bagnolo di tutti” nel Comune di Bagnolo in Piano, nella qua<strong>le</strong> si asserisce la presunta violazione<br />

della <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000, n. 28 da parte dell’Amministrazione comuna<strong>le</strong> di Bagnolo<br />

in Piano, in quanto, durante la campagna <strong>per</strong> <strong>le</strong> e<strong>le</strong>zioni comunali, è stato recapitato a tutte<br />

<strong>le</strong> famiglie del Comune il <strong>per</strong>iodico “Stampa Reggiana”, edizione apri<strong>le</strong> 2004, all’interno<br />

del qua<strong>le</strong> è stato pubblicato, tra gli altri, un articolo a fi rma di Claudio Filippini, Sindaco di<br />

Bagnolo in Piano, il qua<strong>le</strong> illustra il lavoro svolto dall’Amministrazione uscente, il cui contenuto<br />

è privo dei requisiti di im<strong>per</strong>sonalità ed indispensabilità necessari <strong>per</strong> la comunicazione<br />

istituziona<strong>le</strong> effettuata durante il <strong>per</strong>iodo e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong>;<br />

CONSIDERATO che in data 8 giugno 2004 (prot. n. 294/EA/04/NA) è <strong>per</strong>venuta la nota con la<br />

qua<strong>le</strong> la Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha trasmesso la copia del <strong>per</strong>iodico in questione;<br />

CONSIDERATO che la comunicazione istituziona<strong>le</strong> vietata nel <strong>per</strong>iodo della campagna<br />

e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong>, ai sensi dell’articolo 9 della <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000, n. 28, si riferisce ai mezzi di<br />

comunicazione radiote<strong>le</strong>visiva o a stampa della pubblica amministrazione;<br />

RILEVATO che la testata in oggetto non è edita dall’Amministrazione comuna<strong>le</strong> di Bagnolo in<br />

Piano, ma dall’associazione Stampa Reggiana, qua<strong>le</strong> <strong>per</strong>iodico “di attualità, cultura e spettacolo”;<br />

RITENUTO, <strong>per</strong>tanto, il venir meno dei presupposti <strong>per</strong> l’avvio di un procedimento ai<br />

sensi dell’articolo 10, della citata <strong>le</strong>gge n. 28 del 2000;<br />

VISTA la proposta del Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott. Giuseppe Sangiorgi, ai sensi dell’art.<br />

32 del regolamento concernente l’organizzazione ed il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

di non doversi procedere.<br />

Roma, 14 luglio 2004<br />

DELIBERA<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Giuseppe Sangiorgi Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Silvana Nouglian<br />

100


Procedimenti sanzionatori<br />

Delibera n. 164/04/CSP del 14 luglio 2004<br />

Esposto presentato dal signor Giancarlo Bertacchini (Sindaco uscente del<br />

Comune di Maranello e candidato consigliere alla Provincia di Modena)<br />

nei confronti del quotidiano “ La Gazzetta di Modena”<br />

<strong>per</strong> la presunta violazione della <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000, n. 28<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi ed i prodotti del 14 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249 e, in particolare, l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera b), n. 9;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000 n. 28, recante “Disposizioni <strong>per</strong> la parità di accesso ai<br />

mezzi di informazione durante <strong>le</strong> campagne e<strong>le</strong>ttorali e referendarie e <strong>per</strong> la comunicazione<br />

politica”, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 43 del 22 febbraio<br />

2000;<br />

VISTA la propria delibera n. 60/04/CSP del 14 apri<strong>le</strong> 2004, recante “Disposizioni di attuazione<br />

della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi<br />

di informazione relative al<strong>le</strong> campagne <strong>per</strong> <strong>le</strong> e<strong>le</strong>zioni comunali e provinciali fi ssate nei mesi<br />

di maggio e giugno 2004”, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 91<br />

del 19 apri<strong>le</strong> 2004;<br />

VISTA la segnalazione del signor Giancarlo Bertacchini, Sindaco uscente del Comune di<br />

Maranello e candidato consigliere alla Provincia di Modena, <strong>per</strong>venuta in data 16 giugno<br />

2004 (prot. n. 341/EA/04/NA), nella qua<strong>le</strong> si asserisce la presunta violazione della <strong>le</strong>gge 22<br />

febbraio 2000, n. 28 da parte del quotidiano “La Gazzetta di Modena”, in quanto ha pubblicato<br />

in data 3 giugno 2004 un articolo in cui il signor Mario Minghelli - candidato <strong>per</strong> <strong>le</strong> prossime<br />

e<strong>le</strong>zioni comunali a Maranello nella lista “Proviamo a cambiare” - esprime valutazioni<br />

di carattere denigratorio nei riguardi dell’esponente, il qua<strong>le</strong> non ha avuto successivamente<br />

la possibilità di replicare;<br />

RITENUTO di non potersi procedere all’avvio di un’istruttoria in quanto l’esposto non<br />

risulta debitamente accompagnato - come richiesto dall’articolo 25, comma 4, della citata<br />

delibera n. 60/04/CSP - dalla documentazione comprovante l’avvenuto invio della denuncia<br />

medesima anche agli altri destinatari di cui all’articolo 10, comma 1, <strong>le</strong>tt. b), c) e d) della <strong>le</strong>gge<br />

n. 28 del 2000;<br />

VISTA la proposta del Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott. Giuseppe Sangiorgi, ai sensi dell’articolo<br />

32 del regolamento concernente l’organizzazione ed il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

di non doversi procedere.<br />

Roma, 14 luglio 2004<br />

DELIBERA<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Giuseppe Sangiorgi Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Silvana Nouglian<br />

101


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Delibera n. 165/04/CSP del 14 luglio 2004<br />

Esposto presentato dal signor Apollonio Tundo (candidato consigliere del Partito della<br />

Rifondazione Comunista <strong>per</strong> il rinnovo della Provincia di Lecce - Col<strong>le</strong>gio di Galatina)<br />

nei confronti della societa’ R.T.I. S. p.A. (emittente te<strong>le</strong>visiva in ambito naziona<strong>le</strong><br />

“ Cana<strong>le</strong> 5” ) <strong>per</strong> la presunta violazione della <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000, n. 28<br />

(trasmissione “ La sai l’ultima vip?” del 5 giugno 2004)<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi ed i prodotti del 14 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249 e, in particolare, l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera b), n. 9;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000 n. 28, recante “Disposizioni <strong>per</strong> la parità di accesso ai mezzi<br />

di informazione durante <strong>le</strong> campagne e<strong>le</strong>ttorali e referendarie e <strong>per</strong> la comunicazione politica”,<br />

pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 43 del 22 febbraio 2000;<br />

VISTA la propria delibera n. 60/04/CSP del 14 apri<strong>le</strong> 2004, recante “Disposizioni di attuazione<br />

della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi<br />

di informazione relative al<strong>le</strong> campagne <strong>per</strong> <strong>le</strong> e<strong>le</strong>zioni comunali e provinciali fi ssate nei mesi<br />

di maggio e giugno 2004”, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 91<br />

del 19 apri<strong>le</strong> 2004;<br />

VISTA la segnalazione del signor Apollonio Tundo, candidato consigliere del Partito della<br />

Rifondazione Comunista nel rinnovo della Provincia di Lecce – Col<strong>le</strong>gio di Galatina, <strong>per</strong>venuta<br />

in data 12 giugno 2004 (prot. n. 335/EA/04/NA), nella qua<strong>le</strong> si asserisce la presunta violazione<br />

della <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000, n. 28 da parte della società R.T.I. S.p.A., esercente l’emittente te<strong>le</strong>visiva<br />

naziona<strong>le</strong> “Cana<strong>le</strong> 5”, in quanto nel corso della trasmissione “La sai l’ultima vip?” del<br />

5 giugno 2004, è apparso in video e si è esibito qua<strong>le</strong> “barzel<strong>le</strong>ttiere” il signor Angelo Giuseppe<br />

(detto Joselito) Gargaso<strong>le</strong>, candidato nel medesimo col<strong>le</strong>gio provincia<strong>le</strong> nel gruppo di Sa<strong>le</strong>nto<br />

Europa, il tutto con pa<strong>le</strong>se violazione del divieto di partecipazione dei candidati al<strong>le</strong> trasmissioni<br />

diverse da quel<strong>le</strong> informative, di comunicazione politica e dei messaggi politici autogestiti;<br />

RITENUTO di non potersi procedere all’avvio di un’istruttoria in quanto l’esposto non<br />

risulta debitamente accompagnato - come richiesto dall’articolo 25, comma 4, della citata<br />

delibera n. 60/04/CSP - dalla documentazione comprovante l’avvenuto invio della denuncia<br />

medesima anche agli altri destinatari di cui all’articolo 10, comma 1, <strong>le</strong>tt. b), c) e d) della <strong>le</strong>gge<br />

n. 28 del 2000;<br />

VISTA la proposta del Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott. Giuseppe Sangiorgi, ai sensi dell’articolo<br />

32 del regolamento concernente l’organizzazione ed il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

di non doversi procedere.<br />

Roma, 14 luglio 2004<br />

DELIBERA<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Giuseppe Sangiorgi Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Silvana Nouglian<br />

102


Procedimenti sanzionatori<br />

Delibera n. 167/04/CSP del 14 luglio 2004<br />

Esposto presentato dal dott. Stefano Tassi (segretario di<br />

“ Democrazia dei Valori” di Piacenza) nei confronti della società Editoria<strong>le</strong><br />

Libertà S.p.A. (quotidiano “ Libertà” ) <strong>per</strong> la presunta violazione<br />

della <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000, n. 28<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi ed i prodotti del 14 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249 e, in particolare, l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera b), n.<br />

9;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000 n. 28, recante “Disposizioni <strong>per</strong> la parità di accesso ai<br />

mezzi di informazione durante <strong>le</strong> campagne e<strong>le</strong>ttorali e referendarie e <strong>per</strong> la comunicazione<br />

politica”, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 43 del 22 febbraio<br />

2000;<br />

VISTA la propria delibera n. 60/04/CSP del 14 apri<strong>le</strong> 2004, recante “Disposizioni di<br />

attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai<br />

mezzi di informazione relative al<strong>le</strong> campagne <strong>per</strong> <strong>le</strong> e<strong>le</strong>zioni comunali e provinciali fi ssate<br />

nei mesi di maggio e giugno 2004”, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

italiana n. 91 del 19 apri<strong>le</strong> 2004;<br />

VISTA la segnalazione del dott. Stefano Tassi, segretario di “Democrazia dei Valori” di<br />

Piacenza, <strong>per</strong>venuta in data 1° giugno 2004 (prot. n. 251/EA/04/NA) nella qua<strong>le</strong> si asserisce<br />

la presunta violazione della <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000, n. 28, da parte del quotidiano “Libertà”,<br />

edito dalla società Editoria<strong>le</strong> Libertà S.p.A., in quanto, contrariamente alla scelta editoria<strong>le</strong>,<br />

resa nota in data 18 e 30 maggio 2004, di non dare spazio a comunicazioni di contenuto<br />

e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> inviate dai candidati nel rinnovo della Provincia di Piacenza, ha pubblicato varie<br />

<strong>le</strong>ttere e comunicati stampa, relativi anche al <strong>per</strong>iodo precedente alla consultazione e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong><br />

in corso, ad esclusione di quel<strong>le</strong> provenienti dall’esponente, il tutto con violazione, a detta<br />

del denunciante medesimo, della parità di accesso al mezzo della stampa tra tutti i soggetti<br />

politici;<br />

CONSIDERATO che in data 11 giugno 2004 (prot. n. 330/EA/04/NA), ultimo giorno del<br />

primo turno e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> amministrativo, è <strong>per</strong>venuta la nota con la qua<strong>le</strong> l’esponente ha trasmesso<br />

la documentazione integrativa dell’esposto, uti<strong>le</strong> ai fi ni della procedibilità del medesimo,<br />

comprovante l’avvenuto invio anche agli altri destinatari di cui all’articolo 10, comma<br />

1, <strong>le</strong>tt. b), c) e d), della <strong>le</strong>gge n. 28 del 2000, ai sensi dell’articolo 25, comma 4, della citata<br />

delibera n. 60/04/CSP;<br />

CONSIDERATO quanto disposto dall’articolo 2, comma 1, n. II, <strong>le</strong>ttere a) e b), della citata<br />

delibera n. 60/04/CSP, secondo il qua<strong>le</strong> si intendono <strong>per</strong> soggetti politici “nel <strong>per</strong>iodo<br />

intercorrente la data di presentazione del<strong>le</strong> candidature e quella di chiusura della campagna<br />

e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong>: a) <strong>le</strong> coalizioni col<strong>le</strong>gate ad un candidato alla carica di sindaco o di presidente della<br />

provincia; b) <strong>le</strong> forze politiche che presentano liste di candidati o gruppi di candidati <strong>per</strong><br />

l’e<strong>le</strong>zione del consiglio comuna<strong>le</strong> o del consiglio provincia<strong>le</strong>”;<br />

RILEVATO che dalla documentazione versata in atti ed, in particolare, dall’articolo dal<br />

titolo: Democrazia dei valori: “Ecco <strong>per</strong>ché non corriamo”, pubblicato sul quotidiano in oggetto<br />

in data 7 maggio 2004, risulta che l’esponente è un soggetto che non ha partecipato alla<br />

competizione e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> in corso di svolgimento;<br />

RITENUTO che, <strong>per</strong> l’effetto, l’esponente non è un soggetto <strong>le</strong>gittimato, ai sensi dell’articolo<br />

10, della <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000, n. 28;<br />

103


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

VISTA la proposta del Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott. Giuseppe Sangiorgi, ai sensi dell’articolo<br />

32 del regolamento concernente l’organizzazione ed il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

di non doversi procedere.<br />

Roma, 14 luglio 2004<br />

DELIBERA<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Giuseppe Sangiorgi Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Silvana Nouglian<br />

104


Procedimenti sanzionatori<br />

Delibera n. 170/04/CSP del 14 luglio 2004<br />

Esposto presentato dal signor Gianfranco Lecca (segretario regiona<strong>le</strong> di “ Autonomia<br />

Socialista Sardegna Nuovo PSI” ) e dall’avv. Francesco Carboni (candidato nella lista<br />

“ Autonomia Socialista Sardegna Nuovo PSI” <strong>per</strong> il rinnovo del Consiglio regiona<strong>le</strong> della<br />

Sardegna) nei confronti della società editoria<strong>le</strong> La Nuova Sardegna S.p.A.<br />

(quotidiano “ La Nuova Sardegna” ) <strong>per</strong> la presunta violazione<br />

della <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000, n. 28<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi ed i prodotti del 14 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249 e, in particolare, l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera b), n. 9;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000 n. 28, recante “Disposizioni <strong>per</strong> la parità di accesso<br />

ai mezzi di informazione durante <strong>le</strong> campagne e<strong>le</strong>ttorali e referendarie e <strong>per</strong> la comunicazione<br />

politica”, pubblicata nella Gazzetta Ufficia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 43 del<br />

22 febbraio 2000;<br />

VISTA la propria delibera n. 59/04/CSP del 14 apri<strong>le</strong> 2004, recante “Disposizioni di attuazione<br />

della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi<br />

di informazione relative alla campagna <strong>per</strong> l’e<strong>le</strong>zione del Consiglio e del Presidente della<br />

Giunta della Regione Autonoma della Sardegna fi ssata <strong>per</strong> i giorni 12 e 13 giugno 2004”,<br />

pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 91 del 19 apri<strong>le</strong> 2004;<br />

VISTA la segnalazione del signor Gianfranco Lecca e dell’avv. Francesco Carboni, rispettivamente<br />

nella qualità di segretario regiona<strong>le</strong> e candidato della lista “Autonomia<br />

Socialista Sardegna Nuovo PSI” <strong>per</strong> il rinnovo del Consiglio regiona<strong>le</strong> della Sardegna,<br />

<strong>per</strong>venuta in data 3 giugno 2004 (prot. n. 265/EA/04/NA) ed integrata in data 5 giugno<br />

2004 (prot. n. 281/EA/04/NA), nella qua<strong>le</strong> si asserisce la presunta violazione della <strong>le</strong>gge<br />

22 febbraio 2000, n. 28 da parte della società editoria<strong>le</strong> La Nuova Sardegna S.p.A., editrice<br />

del quotidiano “La Nuova Sardegna”, in quanto, a seguito della richiesta del 24<br />

maggio 2004 di pubblicazione di un messaggio politico e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong>, è stato ingiustamente<br />

opposto, e successivamente reiterato, il diniego di pubblicazione sulla base del fatto che<br />

il messaggio risultava privo del programma politico, e, quindi, non conforme a quanto<br />

disposto dall’articolo 7, della citata <strong>le</strong>gge;<br />

RILEVATO che la società editrice ha fatto <strong>per</strong>venire la nota in data 4 giugno 2004 (prot.<br />

n. 275/EA/04/NA) con la qua<strong>le</strong> ha comunicato l’intenzione di provvedere alla pubblicazione<br />

del messaggio e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> in questione;<br />

CONSIDERATO, altresì, che in data 7 giugno 2004 (prot. n. 290/EA/04/NA) la società<br />

editrice ha fatto <strong>per</strong>venire una successiva comunicazione recante copia dell’avvenuta pubblicazione,<br />

effettuata in data 5 giugno 2004, del quotidiano in oggetto, ai sensi dell’articolo<br />

10, comma 6, della citata <strong>le</strong>gge n. 28/00;<br />

RILEVATO, infi ne, che il candidato avv. Francesco Carboni ha comunicato con nota<br />

dell’8 giugno 2004 (prot. n. 295/EA/04/NA) l’atto di rinuncia a seguito dello spontaneo adeguamento<br />

e ripristino del<strong>le</strong> condizioni di rispetto della normativa in materia di messaggi<br />

politici e<strong>le</strong>ttorali;<br />

VISTA la proposta del Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott. Giuseppe Sangiorgi, ai sensi dell’articolo<br />

32 del regolamento concernente l’organizzazione ed il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

105


l’archiviazione degli atti.<br />

Roma, 14 luglio 2004<br />

Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

DELIBERA<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Giuseppe Sangiorgi Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Silvana Nouglian<br />

106


Procedimenti sanzionatori<br />

Delibera n. 175/04/CSP del 14 luglio 2004<br />

Esposti presentati dall’avv. Massimo Taiti (candidato Sindaco <strong>per</strong> la lista<br />

“ Taiti <strong>per</strong> Prato” nel rinnovo del Comune di Prato) e dal dott. Vittorio Giugni<br />

(candidato Presidente alla Provincia di Prato <strong>per</strong> la lista “ Taiti <strong>per</strong> Prato” )<br />

nei confronti dei quotidiani “ La Repubblica” , “ Il Giorna<strong>le</strong> della Toscana” e<br />

“ Il Corriere di Prato” <strong>per</strong> la presunta violazione della <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000, n. 28<br />

(edizioni del 13 maggio 2004)<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi ed i prodotti del 14 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249 e, in particolare, l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera b), n. 9;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000 n. 28, recante “Disposizioni <strong>per</strong> la parità di accesso<br />

ai mezzi di informazione durante <strong>le</strong> campagne e<strong>le</strong>ttorali e referendarie e <strong>per</strong> la comunicazione<br />

politica”, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 43 del<br />

22 febbraio 2000;<br />

VISTA la propria delibera n. 60/04/CSP del 14 apri<strong>le</strong> 2004, recante “Disposizioni di attuazione<br />

della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi<br />

di informazione relative al<strong>le</strong> campagne <strong>per</strong> <strong>le</strong> e<strong>le</strong>zioni comunali e provinciali fi ssate nei mesi<br />

di maggio e giugno 2004”, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 91<br />

del 19 apri<strong>le</strong> 2004;<br />

VISTI gli esposti dell’avv. Massimo Taiti e del dott. Vittorio Giugni, candidati rispettivamente<br />

il primo alla carica di Sindaco nel rinnovo del Comune di Prato ed il secondo alla carica<br />

di Presidente alla Provincia di Prato, <strong>per</strong> la lista “Taiti <strong>per</strong> Prato”, <strong>per</strong>venuti entrambi in<br />

data 13 maggio 2004 (prot.lli n. 112/EA/04/NA e n. 116/EA/04/NA), e la successiva memoria<br />

integrativa del 14 maggio seguente (prot. n. 121/EA/04/NA), nei quali si asserisce la presunta<br />

violazione della <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000, n. 28, da parte dei quotidiani “La Repubblica”, “Il<br />

Giorna<strong>le</strong> della Toscana” e “Il Corriere di Prato”, in quanto, nel<strong>le</strong> edizioni del 13 maggio 2004,<br />

hanno pubblicato articoli contenenti i risultati di sondaggi relativi alla competizione e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong><br />

nel Comune di Prato e alla Provincia di Prato, privi del<strong>le</strong> note informative e del<strong>le</strong> indicazioni<br />

di cui al<strong>le</strong> <strong>le</strong>ttere a), b), c), d), e), f), g) e h) dell’articolo 8, comma 3, della citata <strong>le</strong>gge n. 28 del<br />

2000, ed inoltre non resi contestualmente disponibili nell’apposito sito della Presidenza del<br />

Consiglio dei ministri;<br />

VISTA la nota trasmessa dal Comitato regiona<strong>le</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> comunicazioni della Toscana in data<br />

25 maggio 2004 (prot. n. 209/EA/04/NA), recante, oltre agli esposti in questione:<br />

- <strong>le</strong> valutazioni del Comitato medesimo in ordine agli esposti in oggetto (prot. n. 318/EP<br />

del 14 maggio 2004) dal<strong>le</strong> quali risultano <strong>le</strong> violazioni dell’articolo 8, comma 3, della<br />

<strong>le</strong>gge n. 28 del 2000 <strong>per</strong> i quotidiani “Il Giorna<strong>le</strong> della Toscana” e “Il Corriere di<br />

Prato”, in quanto i sondaggi sono privi del<strong>le</strong> note informative e non in riferimento al<br />

giorna<strong>le</strong> “La Repubblica”, in quanto l’articolo non contiene i risultati di alcun sondaggio,<br />

ma la dichiarazione di un candidato;<br />

- <strong>le</strong> richieste, da parte del suddetto Comitato regiona<strong>le</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> comunicazioni, di rettifi ca<br />

nei confronti dei quotidiani “Il Corriere di Prato” e “Il Giorna<strong>le</strong> della Toscana”, entrambe<br />

in data 14 maggio 2004 (prot.lli n. 320/EP e n. 323/EP);<br />

- <strong>le</strong> copie del<strong>le</strong> avvenute pubblicazioni, effettuate sui suindicati quotidiani in data 15<br />

maggio 2004, ai sensi dell’articolo 10, comma 7, della citata <strong>le</strong>gge n. 28 del 2000;<br />

- <strong>le</strong> proposte di archiviazioni in relazione al<strong>le</strong> fattispecie in questione;<br />

RITENUTO di aderire al<strong>le</strong> proposte di archiviazioni del Comitato regiona<strong>le</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> comunicazioni;<br />

107


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

VISTA la proposta del Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott. Giuseppe Sangiorgi, ai sensi dell’articolo<br />

32 del regolamento concernente l’organizzazione ed il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

DELIBERA<br />

1. <strong>le</strong> archiviazioni degli atti;<br />

2. la trasmissione della presente delibera al Comitato regiona<strong>le</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> comunicazioni<br />

della Toscana.<br />

Roma, 14 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Giuseppe Sangiorgi Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Silvana Nouglian<br />

108


Procedimenti sanzionatori<br />

Delibera n. 201/04/CSP del 14 luglio 2004<br />

Esposto presentato dal sig. Giovanni Bello nei confronti dei giornali<br />

“ Corriere della Sera” , “ La Stampa” , “ Il Gazzettino” , “ La Voce di Rovigo” ,<br />

“ Il Mattino di Padova” , “ Il Corriere del Veneto” , “ L’Espresso” e “ Panorama”<br />

<strong>per</strong> la presunta violazione della <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000, n. 28<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi ed i prodotti del 14 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249 e, in particolare, l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera b), n. 9;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000 n. 28, recante “Disposizioni <strong>per</strong> la parità di accesso<br />

ai mezzi di informazione durante <strong>le</strong> campagne e<strong>le</strong>ttorali e referendarie e <strong>per</strong> la comunicazione<br />

politica”, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 43 del 22<br />

febbraio 2000;<br />

VISTA la propria delibera n. 58/04/CSP del 14 apri<strong>le</strong> 2004, recante “Disposizioni di attuazione<br />

della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di<br />

informazione relative alla campagna <strong>per</strong> l’e<strong>le</strong>zione dei rappresentanti italiani al Parlamento<br />

Europeo <strong>per</strong> i giorni 12 e 13 giugno 2004”, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica<br />

italiana n. 91 del 19 apri<strong>le</strong> 2004;<br />

VISTA la segnalazione del signor Giovanni Bello, <strong>per</strong>venuta in data 24 giugno 2004 (prot.<br />

n. 405/EE/04/NA), nella qua<strong>le</strong> si asserisce la presunta violazione della <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000,<br />

n. 28, da parte dei giornali “Corriere della Sera”, “La Stampa”, “Il Gazzettino”, “La Voce<br />

di Rovigo”, “Il Mattino di Padova”, “Il Corriere del Veneto”, “L’Espresso” e “Panorama”, in<br />

quanto, durante la campagna <strong>per</strong> <strong>le</strong> e<strong>le</strong>zioni europee del 12 e 13 giugno 2004, hanno omesso<br />

di pubblicare la propria dichiarazione di voto a favore del Partito Pensionati;<br />

RITENUTO di non potersi procedere all’avvio di un’istruttoria in quanto l’esposto non<br />

proviene da un soggetto politico <strong>le</strong>gittimato e non risulta accompagnato - come richiesto dall’articolo<br />

25, comma 4, della citata delibera n. 58/04/CSP - dalla documentazione comprovante<br />

l’avvenuto invio della denuncia medesima anche agli altri destinatari di cui all’articolo 10,<br />

comma 1, <strong>le</strong>tt. b), c) e d) della <strong>le</strong>gge n. 28 del 2000;<br />

VISTA la proposta del Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott. Giuseppe Sangiorgi, ai sensi dell’articolo<br />

32 del regolamento concernente l’organizzazione ed il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

di non doversi procedere.<br />

Roma, 14 luglio 2004<br />

DELIBERA<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Giuseppe Sangiorgi Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Silvana Nouglian<br />

109


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Delibera n. 215/04/CSP del 22 luglio 2004<br />

Esposto del sen. Antonello Falomi e dell’on. Paolo Gentiloni nei confronti della società<br />

R.T.I. Reti Te<strong>le</strong>visive Italiane S.p.A. (emittenti te<strong>le</strong>visive in ambito naziona<strong>le</strong><br />

“ Cana<strong>le</strong> 5” - trasmissione “ Parlamento in” e “ Rete 4” - “ Tg4” del 24 gennaio 2004)<br />

<strong>per</strong> la presunta violazione dell’articolo 1, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi ed i prodotti del 22 luglio 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, recante “Istituzione dell’<strong>Autorità</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> garanzie<br />

nel<strong>le</strong> comunicazioni e norme sui sistemi del<strong>le</strong> te<strong>le</strong>comunicazioni e radiote<strong>le</strong>visivo” ed, in particolare,<br />

l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera b), nn. 1 e 9;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 7 agosto 1990, n. 241, recante “Nuove norme in materia di procedimento<br />

amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223, recante “Disciplina del sistema radiote<strong>le</strong>visivo pubblico<br />

e privato” ed, in particolare, l’articolo 1, comma 2;<br />

VISTO l’esposto a fi rma del sen. Antonello Falomi e dell’on. Paolo Gentiloni, <strong>per</strong>venuto<br />

in data 26 gennaio 2004 (prot. n. 404/04/RM) con il qua<strong>le</strong> è stata segnalata la presunta<br />

violazione dell’articolo 1, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223, da parte della società<br />

R.T.I. Reti Te<strong>le</strong>visive Italiane S.p.A. nella trasmissione del programma “Parlamento In”, irradiato<br />

dall’emittente te<strong>le</strong>visiva in ambito naziona<strong>le</strong> “Cana<strong>le</strong> 5” in data 24 gennaio 2004, in<br />

sostituzione della trasmissione “Terra”, interamente dedicato alla replica del discorso tenuto<br />

dall’on. Berlusconi in occasione del decenna<strong>le</strong> della nascita di Forza Italia e del te<strong>le</strong>giorna<strong>le</strong><br />

“Tg4”, irradiato, in pari data, dall’emittente te<strong>le</strong>visiva naziona<strong>le</strong> “Rete 4”, dal<strong>le</strong> ore 10.50<br />

al<strong>le</strong> ore 13.42, con la diretta dell’intera manifestazione, in quanto non sono state assicurate,<br />

in entrambe <strong>le</strong> edizioni, <strong>le</strong> condizioni di pluralismo, obiettività, comp<strong>le</strong>tezza ed imparzialità<br />

dell’informazione;<br />

VISTA la nota in data 3 febbraio 2004 (prot. n. U/01036/04/NA) con cui il Dipartimento<br />

garanzie e contenzioso ha comunicato al<strong>le</strong> parti interessate l’avvio di un procedimento diretto a<br />

valutare gli episodi segnalati ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 agosto 1990, n. 223;<br />

VISTE la memoria della società R.T.I. Reti Te<strong>le</strong>visive Italiane S.p.A., <strong>per</strong>venuta in data<br />

24 febbraio 2004 (prot. n. 4190/04/NA) e 25 febbraio 2004 (prot. n. 1080/04/04), la nota depositata<br />

in sede di audizione e quella successiva integrativa <strong>per</strong>venuta in data 30 apri<strong>le</strong> 2004<br />

(prot. n. 3810/04RM), nel<strong>le</strong> quali è stato evidenziato, in particolare, che:<br />

- l’informazione non è frazionabi<strong>le</strong> preventivamente in funzione degli interventi o del<strong>le</strong><br />

presenze dei soggetti politici, in quanto rifl ette gli accadimenti di maggior rilievo,<br />

se<strong>le</strong>zionati e ordinati a posteriori secondo i principi della cronaca e della storia: trattandosi<br />

di fatti di cronaca, la ripartizione degli spazi non può che avvenire intuitu<br />

<strong>per</strong>sonae, con riguardo alla ri<strong>le</strong>vanza storica degli accadimenti; da ciò discende che <strong>le</strong><br />

emittenti non sono tenute ad assicurare parità di condizioni ai soggetti politici in tali<br />

programmi;<br />

- il decenna<strong>le</strong> della nascita di Forza Italia, qualunque valutazione politica si voglia dare<br />

al movimento, ha costituito un avvenimento di notevo<strong>le</strong> ri<strong>le</strong>vanza storica, che tutte<br />

<strong>le</strong> emittenti hanno diffuso, in diverse edizioni, proprio <strong>per</strong> dare piena attuazione ad<br />

un’esigenza di obiettività e comp<strong>le</strong>tezza;<br />

VISTA la nota del Dipartimento vigilanza e controllo in data 10 febbraio 2004 (prot. n.<br />

198/04/DVeC), relativa alla trasmissione del<strong>le</strong> registrazioni dei programmi in oggetto;<br />

SENTITA in audizione la società R.T.I. Reti Te<strong>le</strong>visive Italiane S.p.A. in data 6 apri<strong>le</strong> 2004;<br />

110


Procedimenti sanzionatori<br />

VISTA la proroga di sessanta giorni del termine di conclusione del procedimento, disposta<br />

dalla Commissione <strong>per</strong> i servizi e i prodotti in data 25 maggio 2004;<br />

PRESA visione del<strong>le</strong> registrazioni del<strong>le</strong> trasmissioni oggetto dell’esposto;<br />

RITENUTO che la trasmissione integra<strong>le</strong> ed esclusiva, sotto forma di diretta te<strong>le</strong>visiva,<br />

ovvero nella replica di una sua parte, relativa ad eventi di carattere politico va normalmente<br />

evitata nei programmi di informazione, in quanto suscettibi<strong>le</strong> di <strong>le</strong>dere il principio del contraddittorio<br />

posto a garanzia del pluralismo dell’informazione;<br />

RITENUTO, tuttavia, di poter accogliere <strong>le</strong> eccezioni della concessionaria privata, nella<br />

parte in cui l’evento in questione, relativo alla ricorrenza di dieci anni dalla nascita di un<br />

movimento politico, presenta caratteristiche di eccezionalità sotto il profi lo dell’interesse informativo<br />

ingenerato nella pubblica opinione;<br />

CONSIDERATO altresì che <strong>le</strong> emittenti debbano comunque garantire la parità di trattamento<br />

nella rappresentazione di altri eventi eccezionali e/o di egua<strong>le</strong> ri<strong>le</strong>vanza informativa,<br />

relativi ad altre forze politiche in analoghe occasioni;<br />

VISTA la proposta del Dipartimento garanzie e contenzioso;<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott. Alfredo Meocci, ai sensi dell’articolo<br />

32 del regolamento concernente l’organizzazione ed il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

DELIBERA<br />

Articolo unico<br />

1. l’archiviazione dell’esposto, <strong>per</strong> <strong>le</strong> motivazioni innanzi indicate;<br />

2. l’invito a destinare in futuro il medesimo spazio informativo <strong>per</strong> eventi analoghi di pari<br />

ri<strong>le</strong>vanza riferiti a soggetti politici diversi, al fi ne di garantire la parità di trattamento.<br />

La presente delibera è notifi cata alla società R.T.I. Reti Te<strong>le</strong>visive Italiane S.p.A., al sen.<br />

Antonello Falomi e all’on. Paolo Gentiloni.<br />

Ai sensi dell’articolo 1, comma 26, della <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249, i ricorsi avverso i<br />

provvedimenti dell’<strong>Autorità</strong> rientrano nella giurisdizione esclusiva ed inderogabi<strong>le</strong> del Giudice<br />

Amministrativo. Ai sensi dell’articolo 23-bis, comma 2, della <strong>le</strong>gge 6 dicembre 1971, n.<br />

1034 e successive modifi cazioni ed integrazioni, il termine <strong>per</strong> ricorrere avverso il presente<br />

provvedimento è di 60 giorni dalla notifi ca del medesimo.<br />

La presente delibera è trasmessa alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e ai Presidenti<br />

del<strong>le</strong> Camere.<br />

La presente delibera è pubblicata nel Bol<strong>le</strong>ttino uffi cia<strong>le</strong> e sul sito web dell’<strong>Autorità</strong>.<br />

Roma, 22 luglio 2004<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Alfredo Meocci Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Gloria Maria Callari<br />

111


Bol<strong>le</strong>ttino - Numero 4/Anno 2004<br />

Delibera n. 218/04/CSP del 4 agosto 2004<br />

Esposto presentato dai signori Lucio Nicola Livraghi Sansone (candidato alla Presidenza<br />

della Provincia di Lecce <strong>per</strong> il movimento “ Insieme a sinistra” ) e Dell’Anna Maurizio<br />

(coordinatore del movimento “ Insieme a sinistra” ) nei confronti della società<br />

Alfa Editoria<strong>le</strong> S.r.l. <strong>per</strong> la presunta violazione della <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000, n. 28<br />

(“ Nuovo quotidiano di Puglia” )<br />

L’AUTORITÀ<br />

NELLA riunione della Commissione <strong>per</strong> i servizi e i prodotti del 4 agosto 2004;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 31 luglio 1997, n. 249 e, in particolare, l’articolo 1, comma 6, <strong>le</strong>ttera b), n. 9;<br />

VISTA la <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000 n. 28, recante “Disposizioni <strong>per</strong> la parità di accesso ai mezzi<br />

di informazione durante <strong>le</strong> campagne e<strong>le</strong>ttorali e referendarie e <strong>per</strong> la comunicazione politica”,<br />

pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 43 del 22 febbraio 2000;<br />

VISTA la propria delibera n. 60/04/CSP del 14 apri<strong>le</strong> 2004, recante “Disposizioni di attuazione<br />

della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi<br />

di informazione relative al<strong>le</strong> campagne <strong>per</strong> <strong>le</strong> e<strong>le</strong>zioni comunali e provinciali fi ssate nei mesi<br />

di maggio e giugno 2004”, pubblicata nella Gazzetta Uffi cia<strong>le</strong> della Repubblica italiana n. 91<br />

del 19 apri<strong>le</strong> 2004;<br />

VISTA la segnalazione dei signori Lucio Nicola Livraghi Sansone, candidato Presidente<br />

alla Provincia di Lecce <strong>per</strong> il movimento “Insieme a Sinistra” e Maurizio Dell’Anna, in qualità<br />

di coordinatore di detto movimento, <strong>per</strong>venuta in data 7 maggio 2004 (prot. n. 75/EA/04/NA),<br />

nella qua<strong>le</strong> si asserisce la presunta violazione della <strong>le</strong>gge 22 febbraio 2000, n. 28 da parte della<br />

società Alfa Editoria<strong>le</strong> S.r.l., editrice del “Nuovo quotidiano di Puglia”, in quanto ha pubblicato,<br />

durante la competizione e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> <strong>per</strong> il rinnovo della Provincia di Lecce, nell’edizione<br />

del 1° maggio 2004, articoli e spazi dedicati ai due candidati alla Presidenza della Provincia<br />

di Lecce, Baldassarre Raffae<strong>le</strong> e Pel<strong>le</strong>grino Giovanni, con esclusione del candidato esponente,<br />

il tutto con violazione dei principi di imparzialità ed equità nell’informazione;<br />

VISTA la richiesta di controdeduzioni trasmessa via te<strong>le</strong>fax con nota del Dipartimento<br />

garanzie e contenzioso del 7 maggio 2004 (prot. n. 79/EA/04/NA);<br />

VISTE <strong>le</strong> memorie della società editrice, <strong>per</strong>venute in data 8 maggio 2004 (prot.lli n. 83/<br />

EA/04/NA e n. 84/EA/04/NA), nel<strong>le</strong> quali si precisa, in particolare, che:<br />

- ai sensi del<strong>le</strong> disposizioni vigenti la campagna e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> ha inizio al<strong>le</strong> ore 12.00 del<br />

giorno 15 maggio 2004, allorquando vengono depositate <strong>le</strong> liste e <strong>le</strong> candidature, <strong>per</strong><br />

cui al 1° maggio 2004, data di pubblicazione dell’edizione in questione, non poteva<br />

essere applicata la disciplina prevista dalla <strong>le</strong>gge n. 28 del 2000;<br />

- il contenuto dell’articolo pubblicato dal giorna<strong>le</strong> ed avente ad oggetto lo scambio di<br />

opinioni tra due uomini politici (Baldassarre e Pel<strong>le</strong>grino) è frutto della autonoma<br />

scelta cultura<strong>le</strong> e professiona<strong>le</strong> del giorna<strong>le</strong> e del suo editore;<br />

- allo stato, nessuna candidatura può ritenersi uffi cia<strong>le</strong>, e tutti i nominativi dei soggetti<br />

politici che si apprestano a competere <strong>per</strong> <strong>le</strong> e<strong>le</strong>zioni sono da intendersi come<br />

probabili candidati e non già come candidati effettivi;<br />

- infi ne, solo in data 4 maggio 2004, come risulta <strong>per</strong> tabulas, è stata segnalata <strong>per</strong><br />

la prima volta la volontà della lista esponente di candidare qua<strong>le</strong> Presidente della<br />

Provincia di Lecce il sig. Livraghi Sansone;<br />

RILEVATO che gli articoli dell’edizione del giorna<strong>le</strong> in questione consistono in un faccia<br />

a faccia su temi portanti della campagna e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> nel rinnovo della Provincia di Lecce,<br />

correlati all’attualità della cronaca politica relativa al<strong>le</strong> liste, ai candidati e ai programmi di<br />

prossima uffi cializzazione;<br />

112


Procedimenti sanzionatori<br />

CONSIDERATO che nell’informazione a mezzo articoli di stampa è fatta salva la libertà di<br />

commento e di critica dell’editore;<br />

RITENUTO di accogliere <strong>le</strong> tesi prospettate dalla società editrice nella parte in cui i due<br />

esponenti politici intervistati, al momento della pubblicazione, non rivestono la qualità di<br />

candidati e, che, <strong>per</strong>tanto, nel<strong>le</strong> fattispecie in esame non sussiste la violazione della <strong>le</strong>gge 22<br />

febbraio 2000, n. 28, con riferimento alla pubblicazione degli articoli di stampa in oggetto;<br />

VISTA la proposta del Dipartimento garanzie e contenzioso,<br />

UDITA la relazione del Commissario relatore, dott. Giuseppe Sangiorgi, ai sensi dell’articolo<br />

32 del regolamento concernente l’organizzazione ed il funzionamento dell’<strong>Autorità</strong>;<br />

l’archiviazione degli atti.<br />

Roma, 4 agosto 2004<br />

DELIBERA<br />

IL COMMISSARIO RELATORE IL PRESIDENTE<br />

Giuseppe Sangiorgi Enzo Cheli<br />

Per attestazione di conformità a quanto deliberato<br />

<strong>per</strong> IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Silvana Nouglian<br />

113

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