La sentinella antifumo - Azienda USL Valle d'Aosta

Servizio Formazione ed
Aggiornamento
Professionale
Dr. Renato Montella
Servizio Controllo Qualità
Dr. Alfredo Savarese
Coordinatore HPH ASL Napoli 1
Dott.ssa Sara Diamare
Presidi Ospedalieri ed
Intermedi ASL Napoli 1
Direzioni Sanitarie
Abstract per poster
Autori : Guida Paolo*, Ciro De Rosa*, dr. Sara Diamare**, dr. Renato Montella***
Titolo: “La SENTINELLA ANTIFUMO: quale politica per dissuadere?”
1) Introduzione del contesto:
70 operatori individuati dalle Direzioni Sanitarie di ciascun Presidio Ospedaliero/Intermedio e
selezionati in base a standard specifici hanno frequentato un corso di formazione (effettuato in 2 edizioni
- anni 2003/2005), nell’ambito del più complesso progetto HPH “A.S.L. Napoli 1 libera dal fumo”.
Tali operatori in orario di servizio e volontariamente stanno contribuendo all’applicazione della
normativa in merito al fumo di tabacco agendo quali opinion leaders e promotori di salute in ambiente
ospedaliero. Le funzioni delle sentinelle sono flessibilmente ridefinite nel contesto operativo e con
confronti periodici con il Coordinatore del Progetto.
2) Popolazione target:
Operatori formati come Sentinelle antifumo, operatori dei presidi ospedalieri/intermedi ed a cascata tutta
la comunità
3) Obiettivi delle sentinelle antifumo:
• Far rispettare il divieto di fumare agli utenti ed operatori sanitari negli ambienti degli Ospedali e
delle Strutture Sanitarie dell’Azienda;
• Orientare i soggetti motivati a smettere di fumare al ricorso ai trattamenti dei centri antifumo
aziendali;
• Dare informazioni sui danni da fumo;
• Favorire l’accesso a percorsi di disassuefazione presso Centri ed Ambulatori dell’Azienda.
Questi 4 punti possono essere considerati una sintesi delle condivisioni emerse con la tecnica del
brainstorming e dello study group, utilizzate dai partecipanti al I corso di formazione del settembre 2003 e
dell’analisi dei reports delle successive riunioni plenarie.
Le sentinelle antifumo, non hanno funzioni specifiche sanzionatorie o di controllo, ma coinvolgono gli
utenti e gli operatori sanitari in azioni orientate alla trasformazione degli obiettivi in risultati con lo slogan
“sentinelle antifumo, non antifumatori”.
Finalità, questa, che si inserisce nel più generale tentativo di miglioramento della qualità della vita,
proponendo modelli, atteggiamenti e stili di vita che mirino a comportamenti sani.
4) Azioni delle Sentinelle Antifumo:
Che cosa hanno fatto in questo biennio?
• Contattato centinaia di colleghi, informandoli e coinvolgendoli in processi di produttiva
comunicazione
• Collaborato alla distribuzione ed alla raccolta di materiale per l’elaborazione di dati statistici
• Partecipato alla riuscita di iniziative, in occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco del
31/05/04 e del 2005, nei Presidi Ospedalieri, nei Distretti e sul Territorio
• Sostenuto l’attività dei Centri di disuassefazione presenti nei presidi di competenza

• Collaborato alla organizzazione della II edizione del Corso Sentinelle Antifumo come segreteria,
tutoraggio e specifiche docenze
Che cosa faranno?
• Continuare il lavoro iniziato
• Implementare il patrimonio di saperi e know how acquisiti
• Interagire con le nuove Sentinelle, sicuramente portatici di risorse originali, per possibili approcci
diversi alle problematiche affrontate
• Sostenere nuovi corsi di formazione e/o di aggiornamento quale strategia operativa di
diffusione dell’informazione e di preparazione specifica all’operatività nel campo normativo
e della disuassefazione.
5) Valutazione del Per-Corso Sentinelle Antifumo
Il corso di formazione per le Sentinelle Antifumo in ECM, ha previsto un momento finale di valutazione
dell’apprendimento, delle capacità sistemico-relazionali e del vissuto psico-corporeo.
La metodologia didattica - esperenziale, ha permesso inoltre di valutare, il reale coinvolgimento
partecipativo ed eventuali modifiche del comportamento dei discenti e del gruppo nel suo insieme.
E’ stato possibile, infatti, evidenziare anche attraverso un’analisi qualitativa documentata, un cambiamento
nelle modalità relazionali, rilevato da una maggiore capacità di entrare in contatto con l’altro e da una
maggiore spontaneità nel formare i sottogruppi.
Lo scambio di esperienze e riflessioni, che si è attuato nelle riunioni assembleari, stata una risposta che ha
esplicitato un pieno consenso al percorso nel suo insieme.
I Reports delle Giornate No Tabacco Day 2003/4/5 contengono in dati quantificabili l’apporto sostanziale
all’azione di promozione della salute operato dalle Sentinelle Antifumo nella ASL Napoli1
6) Conclusioni
Definire il ruolo della Sentinella Antifumo è un compito non facile, anche perché non è formalizzato
in una griglia di competenze peculiari. E’ un contenitore dove tutti possono contribuire a dare significati e
valenze. In questo processo di caratterizzazione, ci piace pensare alla parola “sentinella” come derivato di
“sentire”, quindi nella locuzione originaria di stare “in sentinella”, ovvero stare in ascolto.
Ascoltare gli altri è, a nostro avviso, una risorsa necessaria sia per poter efficacemente dissuadere dall’essere
dipendenti dal fumo di tabacco, sia per poter intercettare i bisogni di salute e benessere che ci vengono
richiesti in qualità di operatori sanitari.
L’ascoltarsi è l’obiettivo irrinunciabile per divenire sentinelle di sé stessi.
Autore Referente:
Paolo Guida, Email: guidapaolo@libero.it
*Sentinella Antifumo, Ospedale S. Paolo - via Terrracina , Napoli
** Coordinatore HPH ASL Napoli 1
*** Direttore Servizio Formazione ed Aggiornamento Professionale