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droga e criminalita - ASL Varese

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DROGA E CRIMINALITA’<br />

CRIMINALITA<br />

Isabella MERZAGORA<br />

Cattedra di Criminologia -<br />

Istituto di Medicina Legale<br />

dell’Universit<br />

dell Università di Milano<br />

BETSOS


La costruzione sociale<br />

della devianza<br />

Cosa significa “<strong>droga</strong>”?<br />

Modificazioni dannose dell’equilibrio<br />

psico-fisico<br />

Proibita o almeno controllata<br />

Estranea alla nostra cultura


Il punto non è quello degli effetti<br />

farmacologici<br />

Il punto è quello della designazione<br />

culturale o simbolica dell’una dell una o<br />

dell’altra dell altra sostanza<br />

Esempi: alcool (religione,<br />

machismo), psicofarmaci, tabacco


Insomma, culture diverse hanno fatto<br />

sì che si differenziasse di fatto anche<br />

l'uso di sostanze con caratteristiche<br />

non sempre del tutto diverse e, per<br />

converso, che si assimilassero nella<br />

comune riprovazione sostanze con<br />

effetti non puntualmente<br />

sovrapponibili.


Il fine giustifica i mezzi:<br />

le droghe per il sacro e per le élites<br />

Atteggiamento “dionisiaco” di talune religioni<br />

E’ evidente che l’alterazione del sistema<br />

sensoriale determinato da molte piante<br />

psicoattive, con le allucinazioni che ne<br />

derivano, consentiva una migliore<br />

comunicazione o un atteggiamento<br />

particolarmente efficace sul piano religioso,<br />

nel rapporto fra l’uomo ed il soprannaturale<br />

Riservato, soggettivamente o in talune<br />

occasioni


Il tabacco e le sue vicissitudini anche<br />

farmacologiche<br />

L’impiego “esclusivo” della coca<br />

Erodoto descrive l’uso rituale della<br />

cannabis presso gli Sciti<br />

A Creta, la “Dea del sonno” (XV sec.<br />

a.C.)<br />

I Misteri Eleusini: 2.000 anni di<br />

Woodstock, senza grandi disordini


In sintesi<br />

Finora non si è parlato di crimini indotti<br />

dall’uso di sostanze, né si ritrovano<br />

testimonianze di essi, in parte fors’anche<br />

perché chissà quanti sono i documenti<br />

perduti relativi all’antichità, ma pure<br />

perché la destinazione particolare e la<br />

regolamentazione comportavano che la<br />

<strong>droga</strong> non costituisse un problema, meno<br />

che mai sociale.


L’USO USO TERAPEUTICO<br />

Da Ippocrate (almeno) si distingue fra<br />

religione e medicina<br />

Dal φαρμαχοσ (capro espiatorio) al<br />

φαρμαχον: per esempio, di fronte a<br />

un’epidemia di colera sarà sensato utilizzare<br />

un farmaco astringente come l’oppio, e sarà<br />

insensato sacrificare dei giovani, con la litania<br />

‘siate la nostra feccia’ o ‘pagate la colpa del<br />

popolo’, perché sembrerà una crudeltà tanto<br />

mostruosa quanto inutile


Arnaldo di Villanova, nel Trecento, vantava le doti<br />

dell’acquavite, acqua di vita, appunto: “perché è<br />

veramente un’acqua d’immortalità. Essa prolunga i<br />

giorni, dissipa gli umori dannosi, ravviva il cuore e<br />

mantiene la giovinezza”<br />

Certo dottor Todd, sostenitore dell’etiloterapia,<br />

consigliava ancora nell’Ottocento diversi “dosaggi” e<br />

tipi di alcool a seconda delle fasi della malattia: gin,<br />

whisky, brandy, rhum durante la fase acuta, vino e<br />

birra per la convalescenza<br />

Ma nel 1836 un altro medico anglosassone, Macnish,<br />

rinviene “nell’intemperanza pressoché tutta la<br />

patologia umana”.


Soprattutto l’oppio<br />

Superò la primitiva opposizione del Cristianesimo e venne<br />

citato da Origene, Basilio, Ambrogio, da Arnaldo da Villanova,<br />

che saggiamente ne descrive gli impieghi in anestesia, dalla<br />

Scuola di Salerno, da Raimondo de Viviers, medico di Clemente<br />

VII, che, alla fine del Trecento ne raccomanda l’uso regolare allo<br />

stesso pontefice<br />

Paracelso, che chiama l’oppio “pietra dell’immortalità” e<br />

“inventa” il laudano<br />

Nel Dizionario popolare di medicina usuale del 1891 si afferma<br />

: “In effetti, è utilizzato da solo, o associato ad altri farmaci, in<br />

quasi tutte le malattie che possono colpire l’uomo”<br />

In pratica: “All’inizio del XIX secolo l’oppio è un calmante e un<br />

analgesico universalmente diffuso. La sua funzione è simile a<br />

quella dell’aspirina oggi. Ha un posto fisso nell’armadietto dei<br />

medicinali di casa. Nelle farmacie lo si ottiene liberamente e il<br />

suo prezzo è relativamente basso”.


Se ne distingueva l’uso l uso edonistico da<br />

quello terapeutico: “Se Se qualcuno infatti ne<br />

facesse un uso illecito che andasse al di là l<br />

degli scopi terapeutici, lo voglia allora<br />

condannare Dio” Dio<br />

Senonchè, Senonch , si può cominciare in un modo,<br />

e finire in un altro<br />

Molti gli esempi, fra cui Bismarck<br />

Da mezzo di cura a qualcosa da cui curare<br />

In ogni modo, anche per quest’uso, quest uso,<br />

nessun riflesso criminale


TUTTO E’ E STATO PROIBITO<br />

TUTTO E’ E STATO PERMESSO<br />

Si proibisce pur non<br />

potendo dimostrare i<br />

danni<br />

Non si proibisce pur<br />

conoscendo i danni


Indipendentemente dalle<br />

proprietà farmacologiche<br />

1511 in Germania si proibisce il caffè e si<br />

premiano le “spie”<br />

“solo Satana può conferire all’uomo la facoltà di<br />

espellere fumo dalla bocca”, anche pena di<br />

morte, ma poi nel 1560 curerà l’emicrania di<br />

Caterina dè Medici<br />

La scomunica di Urbano VII e i più miti consigli di<br />

Innocenzo X<br />

Fuori legge negli USA dal 1885 al 1921<br />

Il tabacco vietato in Cina fa sì che i<br />

fumatori si convertano all’oppio


Si conoscono i danni, ma non<br />

si proibisce<br />

I Greci, non proibiscono pur conoscendo la<br />

“mitridatizzazione”<br />

A Roma nel 312 d.C. 793 botteghe che vendevano<br />

oppio<br />

Lo usano Marco Aurelio, Nerone, Nerva, Traiano,<br />

Adriano, Settimio Severo, Caracalla<br />

Lex Cornelia: “Droga è una parola indifferente,<br />

che comprende sia ciò che serve a uccidere sia<br />

ciò che serve a curare, e i filtri d’amore, ma<br />

questa legge condanna solo ciò che viene usato<br />

per uccidere qualcuno”


Un’altra costante<br />

Verso la fine del XVIII secolo si accreditò in medicina<br />

la teoria che l’oppio fosse un rimedio contro l’alcolismo;<br />

a sua volta l’eroina fu propagandata come alternativa<br />

alla morfina con proprietà analgesiche e che non dava<br />

però dipendenza;<br />

della cocaina pure si consigliò l'uso come cura per la<br />

dipendenza da morfina;<br />

sia la morfina che l’eroina saranno prescritte dai<br />

missionari occidentali per riabilitare gli oppiomani<br />

cinesi, al punto che ancor oggi in Cina queste sostanze<br />

sono chiamate “oppio di Cristo”.<br />

Forse occorre sconsolatamente concludere che: non<br />

si è mai riusciti a produrre l’effetto analgesico senza<br />

dover accettare anche l’effetto collaterale di sostanze<br />

che provocano dipendenza”


La nicchia psico-culturale<br />

l’oppio si propala in Cina nel XVII secolo in<br />

seguito alla proibizione del tabacco;<br />

hashish ed oppio si diffondono nei paesi<br />

musulmani (anche) per l’interdetto che colpì il<br />

vino;<br />

l’uso voluttuario dell’etere prese piede in<br />

Irlanda, verso il 1840, in risposta ad una forte<br />

campagna di opinione contro l’alcool;<br />

il crack fu (anche) l’effetto dei successi<br />

nell’eliminazione della coltivazione e<br />

dell’importazione di marijuana all’inizio degli<br />

anni ’80 in USA


La cultura del bere<br />

Culture astinenti<br />

Culture ambivalenti<br />

Culture permissive<br />

Dal “modello mediterraneo” al bere<br />

tossicomanico<br />

Persino l’intossicazione acuta varia


La <strong>droga</strong> e<br />

lo spirito del tempo<br />

Diverse epoche, diverse sostanze<br />

Oggi, si accelera<br />

Anni Sessanta: gli alternativi<br />

Anni Settanta: gli anni di piombo


I competitivi Anni Ottanta<br />

Socializzazione del malessere e<br />

socializzazione del benessere<br />

Ai margini e al centro del sociale<br />

Vincente e perdente<br />

Il nichilismo e il protagonismo<br />

Status symbol e nuovo narcisismo<br />

La “società cocainica”


Gli appariscenti Anni Novanta<br />

“Devi taroccarti, acconciarti, essere perfetto<br />

per andare alle feste in discoteca o agli after, il look<br />

è importantissimo, devi avere addosso<br />

assolutamente qualcosa di particolare. Non è come<br />

quando ti fai di roba che non ti frega niente di dove<br />

sei e di cos’hai addosso”;<br />

“L’esibizionismo è fondamentale. Più ti esponi e<br />

più attiri l’attenzione degli altri. Ovviamente per<br />

poterlo fare devi essere impeccabile. Ma, sta’<br />

attenta, impeccabile non vuol mica dire elegante,<br />

vuol dire che devi essere esattamente come<br />

prescrive il cliché del locale, magari anche con uno<br />

stile tuo, ma rimanendo entro i canoni”


La cultura del disimpegno<br />

“Non pensare al domani, pensa al momento”<br />

“io ho bisogno di 3 milioni al mese, il padrone ha<br />

bisogno di lavoro a tempo superpieno e me lo fa fare. Io<br />

vivo per produrre e per il week-end”<br />

“La sostanza è nota da tempo, ma è l’uso sociale delle<br />

droghe che le ricicla, le fa diventare nuove, perché<br />

attribuisce loro valenze adeguate ai bisogni che<br />

emergono dal contesto sociale in cui vengono utilizzate.<br />

Alle spalle abbiamo la caduta del Welfare State e dello<br />

stato solidale. In realtà un elemento di identificazione c’è,<br />

ed è proprio la produzione, il reddito in nome del quale<br />

vivere. La discoteca non si sottrae all’identificazione con<br />

il modello dominante, col capitale: è semplicemente uno<br />

spazio in cui sottrarsi temporaneamente e poi tornare<br />

disciplinati”.


La criminalità<br />

Minore criminalità indiretta<br />

Criminalità colposa<br />

La criminalità organizzata si è accorta<br />

dell’affare


DIPENDENZA: DIPENDENZA:<br />

Uno stato risultante<br />

dall’interazione dall interazione tra organismo e sostanza<br />

farmacologicamente attiva, caratterizzato da<br />

desiderio di assumere la sostanza e da<br />

sofferenza se non la si assume<br />

NEUROADATTAMENTO<br />

TOLLERANZA: TOLLERANZA:<br />

necessità necessit di incrementare le<br />

dosi per ottenere lo stesso grado di effetti<br />

farmacologici<br />

CONTROTOLLERANZA


Rapporti <strong>droga</strong>/crimine<br />

Rapporto diretto (modello<br />

farmacologico)<br />

Criminalità da sindrome da carenza<br />

Rapporto indiretto (modello compulsivo<br />

economico)<br />

Rapporto da ambiente<br />

Criminalità indotta dalla legislazione


Modello sistemico (Goldstein)<br />

Dispute territoriali fra commercianti rivali, assalti e<br />

omicidi commessi nell'ambito di particolari operazioni<br />

per il commercio della <strong>droga</strong> allo scopo di far<br />

rispettare determinati codici normativi, rapine ai<br />

commercianti di <strong>droga</strong>, eliminazione degli informatori,<br />

punizioni per aver venduto droghe adulterate o false,<br />

aggressioni per incassare debiti contratti per motivi di<br />

<strong>droga</strong>.<br />

Più morti per il mercato illegale che per gli effetti della<br />

<strong>droga</strong>


Droga e vittimizzazione<br />

criminale<br />

gli appartenenti al mondo dello spaccio e del<br />

traffico sono al contempo autori e vittime di<br />

crimini;<br />

lo stupefacente può produrre maggiori<br />

imprudenza e impulsività, diminuendo per<br />

converso le capacità di difesa, quelle di critica,<br />

la prontezza di riflessi;<br />

vittima che diviene aggressiva per effetto della<br />

sostanza, perché ciò può scatenare così la<br />

reazione difensiva dell'altro.


La cocaina e il rapporto<br />

d’ambiente ambiente<br />

Autopsie: il 23% delle vittime di omicidio<br />

positive alla sostanza (1986/1989).<br />

Detenuti: incidente del consumatore (9%),<br />

criminali “a tempo pieno” (91%). (La<br />

“riconversione”)<br />

Perizie: il 72,5% soggetti inseriti nella<br />

sottocultura criminale; soli 3 casi correlazione<br />

diretta con il delitto; mai rapporto indiretto.


Rapporto diretto<br />

Le “morti del sabato sera”?<br />

54% dei sinistri automobilistici ascrivibili<br />

alle alterazioni dovute all’alcool; 5,5%<br />

per stupefacenti o medicinali.


Rapporti hashish e marijuana/crimine<br />

Allucinogeni: più autolesività<br />

Tossicomane/delinquente e<br />

delinquente/tossicomane<br />

Politossicodipendenza


CRIMINALITA’<br />

CRIMINALITA<br />

ORGANIZZATA<br />

Già nel 1990, un “giro d’affari” di 4.500<br />

miliardi di v.l. per i trafficanti e 7.200 per<br />

gli spacciatori<br />

Gli investimenti si stanno spostando?<br />

La riconversione e l’escalation


La struttura piramidale<br />

grosso traffico organizzato con ramificazioni<br />

internazionali;<br />

traffico di medio livello, di fisionomia meno<br />

precisa nei suoi confini, più fluttuante, che<br />

può avere rapporti con i produttori o i corrieri<br />

stranieri, che può essere in rapporto con le<br />

organizzazioni criminali, ma può operare in<br />

relativa autonomia (con organizzazioni più<br />

piccole o persino singoli);<br />

spaccio diretto di piccola entità, senza contatti<br />

con le maggiori organizzazioni e pressoché<br />

privo di contatti internazionali


Il trafficante<br />

Un primo tipo di trafficanti appartiene alle<br />

organizzazioni di tipo mafioso (Mafia, Camorra,<br />

'Ndrangheta), opera ad alto livello con traffici di ingente<br />

quantità, e a questo livello può agire anche al Nord.<br />

Sempre a livello di grosso traffico, la seconda linea<br />

fondamentale di importazione è costituita da<br />

organizzazioni criminali straniere che agiscono<br />

direttamente in Italia.<br />

Raramente il trafficante è giovane; si tratta di solito di<br />

soggetti di 30 o 40 anni, perché a questo livello occorre<br />

esperienza e ci vogliono capitali da investire.<br />

Vi è uno scarto fra scalata economica ed altri parametri<br />

socioculturali (la promozione sociale attraverso l'attività<br />

delinquenziale è immune da pregiudizi di nascita, ed in<br />

tal senso veramente democratica e meritocratica).


Il know how (es. la coca)<br />

La pasta viene generalmente comprata in Bolivia e poi, senza alcun<br />

problema di frontiera, giunge in Brasile dove viene raffinata. I prezzi<br />

variano laddove la cocaina venga acquistata in altri paesi del Sud<br />

America: in Bolivia 600 USD al kg., a Corumba, città situata nella zona<br />

brasiliana del Mato Grosso, vicino al confine con la Bolivia,<br />

1.200/1.500 USD, mentre a San Paolo occorrono dai 3.500 ai 5.000<br />

USD. I prezzi sin qui descritti si riferiscono sempre ad un trafficante<br />

sud americano, ma sono destinati ad aumentare, sempre nelle indicate<br />

proporzioni, qualora il compratore sia un europeo od un nigeriano.<br />

Per quanto concerne il percorso, può seguire due strade. La <strong>droga</strong><br />

può giungere, come iniziale punto di smistamento, nei paesi nordeuropei<br />

(Olanda, Germania, Danimarca e Belgio) e da qui essere<br />

distribuita nei differenti mercati o, diversamente, pervenire dagli stati<br />

del nord-Africa (Tunisia, Algeria, Marocco) per giungere in Spagna. Gli<br />

aeroporti preferiti dai trafficanti sono quelli di Amsterdam, di<br />

Francoforte, di Zurigo e di Lugano. Da qui la merce destinata in Italia<br />

viene trasportata o in treno o in macchina da altri corrieri<br />

dell'organizzazione con destinazione Milano.


La creatività non è esclusiva<br />

degli scienziati<br />

A Milano, tra l'altro, l'Ortomercato ed il Mercato Ittico<br />

rappresentano dei veri e propri crocevia e punti di<br />

smistamento dello stupefacente in genere che vi giunge<br />

occultato all'interno dei T.I.R. che trasportano<br />

regolarmente i prodotti colà destinati. In merito si ricorda<br />

che era stato segnalato un traffico di cocaina occultata<br />

all'interno di prodotti ittici surgelati, destinati ad un<br />

supermercato milanese, specializzato nella vendita di<br />

prodotti alimentari congelati<br />

Ingessature (sfruttato)<br />

Vernice delle carrozzerie<br />

Body packer syndrome<br />

Liquori<br />

Chirurgia plastica


Il livello medio<br />

A livello medio, almeno nel Nord d'Italia, vi è spazio per<br />

un traffico autonomo dalle organizzazioni mafiose e<br />

persino per un'attività individuale: un traffico<br />

estemporaneo di persone che si recano nei paesi<br />

produttori e tornano a spacciare per conto loro.<br />

Solitamente hanno vita criminale breve e finiscono<br />

spesso nei guai (regolamenti di conti o denunce fatte da<br />

organizzazioni concorrenti)<br />

In compenso, a questo livello non occorrono né un<br />

grosso capitale iniziale, né una particolare rete di<br />

conoscenze.<br />

La -relativa- autonomia della “mala” milanese.


Ciò non esclude connivenze o l'esistenza di<br />

organizzazioni di un certo spessore anche a Milano.<br />

In ogni caso consente almeno due modelli: accanto<br />

al già citato schema a struttura piramidale, infatti, vi è<br />

la possibilità di una struttura semplificata, che si<br />

avvale di soli due elementi (il viaggiatore,<br />

eventualmente sudamericano, e il venditore locale), o<br />

di uno appena (è lo stesso venditore locale che<br />

avvalendosi di contatti con i produttori ed avendo i<br />

propri clienti si reca nei paesi d'origine e torna con il<br />

carico).<br />

Si inseriscono a questo gradino i piccoli e medi<br />

Sideliners o gli Opportunistic Irregulars cioè soggetti<br />

originariamente inseriti in modo regolare nel mondo<br />

del lavoro, spesso inesperti.


Il livello più basso: la vendita al<br />

minuto<br />

Per l’eroina: il tossicomane delinquente,<br />

“in conto vendita”<br />

Per la cocaina: inserimento sociale,<br />

politeness negli affari, “pronto cassa”


I sequestri e il “circolante”<br />

Indice “indiretto”<br />

La circolante dieci volte superiore alla<br />

quantità sequestrata? Ovvero:<br />

l’attenzione del controllo?<br />

2-3 milioni di consumatori di cannabis,<br />

600.000 di cocaina, 200.000 di eroina?


Sequestri 1979/2004: eroina e cocaina Kg<br />

Eroina Kg Cocaina Kg


Sequestri 1979/2004: cannabis Kg<br />

Cannabis Kg


Le quantità di eroina moltiplicate per<br />

trenta in un quarto di secolo<br />

Quelle di cocaina duecento volte<br />

Per la cannabis “solo” decuplicate<br />

Il mutamento legislativo del 1990<br />

Dal 1992 la cocaina ha sempre<br />

sopravanzato l’eroina.


In particolare: la cannabis<br />

Di gran lunga la sostanza più<br />

rappresentata nei sequestri<br />

Nel 2002, 13.949 persone deferite<br />

all’AG da parte delle Forze di Polizia<br />

Nel 79,82% per la vendita al minuto


La “scoperta scoperta” degli<br />

amfetaminici<br />

Sequestri 1987/2004: amfetaminici, dosi<br />

1208 5223 2343 1844 5913<br />

7530775568 96155<br />

169780 178445<br />

154394<br />

132478<br />

293644<br />

577430<br />

313148<br />

400270<br />

378907<br />

235351


N. persone deferite all'AAGG: 87/2004<br />

22965<br />

28685<br />

26116 24653<br />

30762<br />

38384<br />

33146<br />

36123<br />

32652329863327233364 343973436134100 33174<br />

29393<br />

31285


42%<br />

Persone deferite AAGG secondo la<br />

sostanza 2002<br />

2% 0% 1%<br />

28%<br />

27%<br />

Eroina<br />

Cocaina<br />

Cannabis<br />

Amfetaminici<br />

L.S.D.<br />

Altro


1543<br />

3668 3638 4122<br />

5022 5575<br />

N. stranieri 1987/2002<br />

6446<br />

8126 7477 7382<br />

9360<br />

10576 10061 9898 10536<br />

9859


30%<br />

Italiani/Stranieri 2002<br />

Italiani Stranieri<br />

70%


Gli stranieri<br />

La teoria della sostituzione.<br />

Invece per Barbagli: “il numero degli italiani spacciatori è diminuito per<br />

l'eroina e l'hashish, ma è aumentato per la cocaina e soprattutto per la<br />

marijuana. La presenza degli immigrati è invece cresciuta in tutti i settori e a<br />

tutti i livelli, ma non dovunque con la stessa velocità. Forte fra gli spacciatori<br />

di eroina, questa crescita lo è stata quasi altrettanto fra i trafficanti di questa<br />

stessa sostanza e di cocaina. Ma ancora più rapida -straordinariamente<br />

rapida- è stata nel traffico di marijuana. (...) Con una politica aggressiva di<br />

bassi prezzi, i produttori e i trafficanti albanesi hanno stimolato la domanda<br />

di questa sostanza stupefacente”.<br />

Nigeriani<br />

Colombiani<br />

Turchi<br />

Albanesi


2004 Stranieri: da dove %<br />

Maghreb<br />

resto Africa<br />

Asia<br />

Americhe<br />

Unione Europea<br />

resto Europa<br />

3<br />

7<br />

7<br />

12<br />

20<br />

51


40 62 129<br />

208 239 255 259<br />

397<br />

292<br />

242<br />

Morti per <strong>droga</strong><br />

543<br />

809<br />

974<br />

116<br />

138<br />

121<br />

888 867<br />

119<br />

156<br />

116<br />

108 100 101<br />

825<br />

519<br />

429


Decessi a seconda della sostanza: 1996/1999<br />

3%0%<br />

97%<br />

Eroina+Metadone<br />

Cocaina<br />

Altre


Le morti per “acute acute narcotism” narcotism<br />

La legge del ‘90 e il referendum abrogativo<br />

della “dose media giornaliera”<br />

La guerra nella ex Jugoslavia<br />

Le “mode” nel consumo<br />

Il 5% degli stranieri<br />

In ogni caso, 16.632 morti in 17 anni: è una<br />

strage


Il minore “consumatore<br />

consumatore”<br />

La personalità del minore: conflitto, crisi<br />

d’identità, insicurezza compensata da<br />

spavalderia<br />

Non percezione del rischio, negazione<br />

della morte<br />

Desiderio di trasgredire<br />

Importanza del gruppo dei pari


Su 35.000 Italiani alla visita di<br />

leva<br />

Mai usate<br />

Usate attualmente<br />

Usate in passato<br />

Non risponde<br />

%<br />

69,1<br />

14,0<br />

5,1<br />

11,8


Sostanze usate<br />

almeno una volta<br />

Cannabis<br />

Amfetam./ecstasy<br />

Cocaina<br />

Eroina<br />

Allucinogeni<br />

Inalanti<br />

Metadone<br />

Non risponde<br />

% sul<br />

campion<br />

e 15,1<br />

2,8<br />

2,7<br />

2,5<br />

1,9<br />

0,7<br />

0,5<br />

13,6<br />

% sulle<br />

sostanze<br />

57,9<br />

10,6<br />

10,2<br />

9,5<br />

7,2<br />

2,8<br />

1,8<br />

-


L’iniziazione e il prosieguo<br />

L’età di inizio dipende dalle diverse sostanze,<br />

ed è più precoce per la cannabis<br />

La gaussiana del consumo<br />

La marijuana non conduce necessariamente<br />

all’eroina.


L’iniziazione: chi?<br />

Per i ragazzi gli amici<br />

Per le ragazze il partner<br />

Ma dipende dalla sostanza<br />

Il primo spinello coi pari<br />

Il primo bicchiere coi genitori


Le teorie etiologiche<br />

Non più pi (solo) la personalità personalit<br />

Possibile che un comportamento<br />

di massa sia dovuto ad<br />

un’anomalia<br />

un anomalia personologica?<br />

personologica


Le “Associazioni Differenziali”<br />

- il comportamento criminale è un comportamento appreso;<br />

- tale comportamento è appreso attraverso il contatto con altre<br />

persone e per mezzo di processi di comunicazione;<br />

- esso è appreso all'interno di dirette relazioni interpersonali;<br />

- si apprendono anche le tecniche necessarie al compimento del<br />

reato, le valutazioni e le attitudini nei confronti del crimine;<br />

- si diventa delinquenti quando le interpretazioni contrarie al rispetto rispetto<br />

della legge sono in un dato ambiente prevalenti rispetto a quelle quelle<br />

favorevoli;<br />

le associazioni differenziali possono variare in rapporto all'intensit all'intensità,<br />

,<br />

alla priorità, priorit , alla durata, alla anteriorità anteriorit del "contagio";<br />

il processo di apprendimento del comportamento criminale implica<br />

gli stessi meccanismi che verrebbero chiamati in causa in qualsiasi qualsiasi<br />

altro tipo di apprendimento.<br />

apprendimento


“la condizione necessaria perché un<br />

soggetto intraprenda o si astenga dal<br />

consumo è che si attui un’associazione<br />

differenziale tra lui e un gruppo di altre<br />

persone che condividano definizioni<br />

positive o negative a proposito della<br />

<strong>droga</strong>. Ciò significa, in altre parole,<br />

quanto più il soggetto è esposto a<br />

definizioni favorevoli, tanto più è<br />

probabile che egli possa diventare un<br />

consumatore” (Ravenna)


Condizioni<br />

dellÕorganismo<br />

AREA BIOLOGICA AREA INTRAPERSONALE<br />

Influenze genetiche<br />

genetiche<br />

Area psico<br />

fisiologica<br />

Status psicologico<br />

Cognizioni<br />

Affetti<br />

Personalit<br />

Percezioni<br />

consapevolezza<br />

AREA INTERPERSONALE<br />

Sistema del<br />

Sostegno intimo<br />

Pressione<br />

comportamentale<br />

percepita<br />

Risorse<br />

socioeconomiche Stili di comportamento<br />

Uso di sostanze<br />

Attivit del tempo libero<br />

Stile di lavoro<br />

Stile di vita<br />

Sistema dÕinfluenza<br />

socioculturale<br />

AREA SOCIOCULTURALE<br />

Aspettative<br />

Sanzioni<br />

Disponibilit<br />

della<br />

sostanza<br />

Stress ambientale


IMPUTABILITA’<br />

IMPUTABILITA<br />

E SOSTANZE D’ABUSO D ABUSO<br />

Art. 91. Ubriachezza derivata da caso fortuito o da forza maggiore<br />

Art. 92. Ubriachezza volontaria o colposa ovvero preordinata. L’ubriachezza<br />

non derivata da caso fortuito o da forza maggiore non esclude né diminuisce<br />

l’imputabilità.<br />

Art. 93. Fatto commesso sotto l’azione di sostanze stupefacenti.<br />

Le disposizioni dei due articoli precedenti si applicano anche quando il fatto<br />

è stato commesso sotto l’azione di sostanze stupefacenti.<br />

Art. 94. Ubriachezza abituale.<br />

Art. 95. Cronica intossicazione da alcool o da sostanze stupefacenti. Per i<br />

fatti commessi in stato di cronica intossicazione prodotta da alcool ovvero da<br />

sostanze stupefacenti, si applicano le disposizioni contenute negli articoli 88


Per esempio, la cocaina:<br />

70% nega la dipendenza<br />

Si comincia per “curiosità” (70%), poi<br />

emulazione, moda, senso di<br />

appartenenza e aggregazione,<br />

cooptazione da parte del gruppo<br />

Nell’85% dei casi il primo contatto<br />

attraverso gli amici


Il minore “spacciatore<br />

spacciatore”<br />

“sono migliaia i bambini disorientati, indifesi, insicuri, che vivono<br />

allo sbando e senza attenzione familiare, senza guida, senza<br />

riferimenti istituzionali; sparsi in una eterna provvisorietà”;<br />

“l'unico mondo con cui costoro entrano in contatto appartiene ad<br />

un sistema criminale che offre protezione, 'valori', impunità,<br />

denaro”.<br />

In compenso: “Per la criminalità minorile in Sicilia l'aspetto<br />

preoccupante che emerge è la differenzialità della risposta<br />

istituzionale che ad essa si dà rispetto ad altri contesti del<br />

territorio nazionale: il tasso di carcerazione dei minori imputati<br />

supera di tre-quattro volte quello delle regioni del Nord”.<br />

L’essere (anche) vittima lo conduce in carcere.<br />

Questo minore non dimenticherà la vessazione subita da uno<br />

Stato che è stato latitante quando gli venivano chiesti servizi e<br />

lavoro, ma è solerte quando si tratta di presentarsi in veste<br />

repressiva.<br />

Quanto all'effetto responsabilizzante che in un minore -ma<br />

anche in un adulto- può avere l'essere puniti perché si è (anche)<br />

vittime, lasciamo all'immaginazione di chi ascolta decidere.


I minori stranieri e la <strong>droga</strong><br />

“esiste, ed è attuale, il rischio che la<br />

criminalità organizzata intraprenda il<br />

reclutamento della propria manovalanza tra i<br />

giovani delle minoranze recentemente<br />

insidiatesi in Italia, ai quali, addirittura in<br />

misura maggiore rispetto alla popolazione<br />

indigena, è negato l'accesso alle possibilità<br />

sociali che uno Stato attento ai destini della<br />

collettività dovrebbe garantire”.<br />

La teoria del “conflitto culturale”.


DROGA E CARCERE<br />

Nel 2002: 28% di detenuti<br />

tossicodipendenti; nel 2007: 21,4%<br />

Nel 1979 erano il 9%<br />

Meno della metà dei quali per<br />

violazione delle norme sugli<br />

stupefacenti


AIDS e carcere<br />

1.163 sieropositivi (per difetto)<br />

Omosessualità<br />

Sottocultura carceraria<br />

Norme di sicurezza penitenziaria<br />

Violenza fisica<br />

40% continua ad iniettarsi in carcere<br />

(con la Bic) e il 7% ha iniziato


La disinformazione regna sovrana<br />

Solo il 13.3% degli agenti accetterebbe di salutare un caro amico<br />

sieropositivo con un abbraccio. Per quanto riguarda i detenuti, il 20% si<br />

limiterebbe al saluto a voce; il 46% alla stretta di mano; ma il 5%<br />

farebbe finta di non vederlo.<br />

Alla domanda: ‘Come si trasmette l'AIDS?’, solo l'84% dei detenuti ha<br />

risposto oggetti (rasoi, tagliaunghie, spazzolini da denti), l'8% ha<br />

indicato la vita sociale, il 21.3% il sudore, il 9.4% dei detenuti gli<br />

alimenti, il 56% le zanzare.<br />

Questi stessi detenuti tanto timorosi delle zanzare, hanno dichiarato nel<br />

26.4% dei casi di aver rapporti sessuali con prostitute durante i<br />

permessi; il 48% accetterebbe di avere un rapporto sessuale con una<br />

donna completamente sconosciuta, e di questi l'8.4% senza<br />

precauzione alcuna.<br />

Uno studio effettuato su 544 tossicodipendenti, di cui il 43% era stato in<br />

carcere almeno una volta, il 10% (alcuni dei quali HIV positivi)<br />

affermava di aver condiviso rasoi e spazzolini da denti con gli altri<br />

compagni di cella. Lo scambio di siringhe fu ammesso dal 9% dei<br />

tossicomani, e dal 2% il rapporto omosessuale


Legalizzazione, liberalizzazione,<br />

riduzione del danno<br />

Legalizzare la <strong>droga</strong> significa<br />

permetterne l'uso sottoponendolo però a<br />

precise restrizioni (fissare le quantità<br />

che un soggetto può acquistare, oppure<br />

riservarne la vendita in determinati<br />

luoghi e a determinate persone, per<br />

esempio chi sia stato diagnosticato<br />

come tossicodipendente).<br />

Liberalizzare significa porre la sostanza<br />

sul mercato, a disposizione di chiunque e


Se il rapporto fra <strong>droga</strong> e criminalità è dovuto in<br />

larga parte alla "violenza sistemica", cioè alle dispute<br />

fra organizzazioni rivali di spacciatori e trafficanti o<br />

all'interno dell'organizzazione,<br />

se esso è anche imputabile alla stessa norma<br />

proibizionista,<br />

se pure il rapporto "indiretto" fra <strong>droga</strong> e crimine si<br />

deve all'esistenza di un mercato illecito,<br />

se all'illiceità del mercato della <strong>droga</strong> è da ascriversi<br />

almeno in parte l'escalation di potenza e aggressività<br />

delle organizzazioni criminali,<br />

se circa un terzo dei detenuti che popolano le carceri<br />

italiane è costituito da tossicodipendenti ….


Peraltro …<br />

Bertol, Mari: la legge 685 del 75 era in fondo una<br />

sorta di legalizzazione e non ha dato risultati<br />

incoraggianti; la "<strong>droga</strong> di stato" non farebbe che<br />

stimolare il "mercato grigio"; la liberalizzazione,<br />

almeno se attuata in un solo paese che diverrebbe<br />

così il ricettacolo di tutti i tossicodipendenti<br />

"confinanti" e non.<br />

Di Gennaro: "In Cina, quando l'uso dell'oppio si<br />

diffuse fino ad assumere la dimensione di strage,<br />

vigeva un regime di assoluta legalizzazione”, ed<br />

inoltre, dato il carattere "ripugnante" del traffico di<br />

droghe, esso sarebbe comunque gestito da imprese<br />

criminali poiché "c'è da dubitare che imprese 'normali'<br />

si decidano a intraprendere questo sporco affare solo<br />

perché non vanno incontro ai rigori della legge


Considerazioni non solo<br />

criminologiche<br />

tutela della salute<br />

viceversa, costi delle politiche proibizioniste<br />

opportunità o meno che lo Stato si faccia<br />

paladino della salvaguardia della salute<br />

ovvero che lasci ai cittadini la libertà di<br />

decidere in merito e senza confusioni tra<br />

diritto e morale<br />

viceversa, esempio moralizzatore che la<br />

proibizione può vantare


La riduzione del danno<br />

“ridurre il danno ha come componente<br />

fondamentale la responsabilizzazione<br />

delle persone (ovvero il riconoscimento<br />

al tossicodipendente della pienezza di<br />

cittadinanza, con i diritti e gli obblighi<br />

che ne conseguono)” (Pepino)


Disinformazione<br />

Quando si dice <strong>droga</strong>, si pensa<br />

all’eroina<br />

Leggi, sistemi di controllo, strategie<br />

preventive e terapeutiche<br />

Instaura dipendenza, o no? Combatte<br />

la depressione, o l’aggrava? I<br />

consumatori quanti sono?


Si comincia sempre con la<br />

storia<br />

Un uso ben diverso<br />

Documentato in Sud America dal 3.000 a.C.<br />

Arrivano gli Europei: prima “demonizzata”, poi<br />

realpolitik


Ci sono tradizioni e tradizioni<br />

Infibulazione, chador, poligamia….


La storia della cocaina<br />

1859/60<br />

Il “vino Mariani” by appointment: da Sarah<br />

Bernhart a Leone XIII, passando per Ibsen,<br />

Edison, Verne, Zola, Bartholdi<br />

La “coca Buton”<br />

E finalmente, nel 1885 il “French Wine of<br />

Coca, Ideal Tonic”<br />

Bandita nel 1903. Decocainizzazione, ma i<br />

conti non tornano


Il segno dei quattro<br />

"Sherlock Holmes prese la bottiglia da un angolo della mensola del<br />

caminetto e da un elegante astuccio in marocchino estrasse la siringa<br />

ipodermica. Con le lunghe dita, bianche e nervose, innestò il fine ago e<br />

tirò su il polsino sinistro della camicia. Per qualche istante osservò<br />

pensieroso il polso, poi il muscoloso avambraccio, tutto crivellato di<br />

punti e cicatrici, lasciati da tante iniezioni. Infine, vi immerse la punta<br />

acuminata, spinse il sottile pistone, e sprofondò con un lungo sospiro di<br />

soddisfazione nella poltrona di velluto. (...)<br />

'Cosa abbiamo per oggi', chiesi, 'morfina o cocaina?'<br />

Sollevò languidamente lo sguardo dal vecchio volume in pelle nera che<br />

aveva appena aperto.<br />

'E' cocaina', rispose, 'una soluzione al sette per cento. Le<br />

interesserebbe provarla?'<br />

'Nemmeno per sogno', replicai bruscamente. 'Il mio fisico non si è<br />

ancora ripreso dalla campagna dell'Afghanistan, e non posso<br />

permettermi altri strapazzi'.


I medici e la cocaina<br />

L’inno di Mantegazza<br />

Koller<br />

“rimedio sovrano e innocuo contro la malinconia” (New<br />

York Medical Journal)<br />

"Enumerare le malattie in cui la coca e la cocaina hanno<br />

arrecato giovamento sarebbe come formulare l'elenco di<br />

quasi tutte le piaghe cui soggiace la carne” (1885, Parke,<br />

Davis & Company)<br />

Per il mal d'altitudine, per il mal di mare, per l'asma, come<br />

afrodisiaco, per la sinusite, per la febbre da fieno, per le<br />

affezioni dolorose e spastiche dello stomaco e<br />

dell'intestino, per la tubercolosi, per le anemie, come<br />

ausilio nel trattamento della sifilide … per curare la<br />

dipendenza da morfina


Qualche volta anche Omero sonnecchia<br />

"Nella mia ultima grave depressione ho preso di nuovo la coca, e una<br />

piccola dose mi ha portato alle stelle in modo fantastico. Sono ora<br />

molto indaffarato a raccogliere la letteratura per un inno in lode di<br />

questa magica sostanza” (Freud,1884)<br />

"Nessuno che abbia occasione di prendere morfina, cocaina,<br />

cloridrato, ecc., per un certo periodo, ne diventa dedito. Un'indagine più<br />

approfondita mostra di solito che questi narcotici sono intesi a servire -<br />

direttamente o indirettamente- da sostituto a una mancanza di<br />

soddisfazione sessuale; quindi quando non si può ristabilire una vita<br />

sessuale normale possiamo aspettarci con certezza la ricaduta del<br />

paziente" (Freud, 1884).<br />

”Una volta svaniti gli effetti della sostanza, non subentra uno stato<br />

depressivo" (Freud, 1884).


Ma poi …<br />

Lewin nel 1885 polemizza con Freud<br />

Erlemmeyer nel 1887 la definisce il<br />

“terzo flagello dell’umanità”<br />

Nel 1888 in Italia è pubblicato il primo<br />

verbale necroscopico di un caso di<br />

morte


La “fenice delle droghe”<br />

Prima epidemia: 1890<br />

Seconda: 1920<br />

Ambienti “sottoculturali” (non<br />

necessariamente significa deprivati)<br />

Le industrie farmaceutiche<br />

Le Convenzioni internazionali<br />

L’attuale epidemia, in Italia negli anni Ottanta<br />

del ‘900


I sequestri (1979/2004)<br />

616<br />

668 802<br />

1300 1345<br />

1101<br />

17 53 64 105 223 72 104 127 321<br />

79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 0 1 2 3 4<br />

6636<br />

2603 2387<br />

1650<br />

2163<br />

2973<br />

2368<br />

1813<br />

4038<br />

3520<br />

3572


Aumentano di 200 volte<br />

Detronizza l’eroina alla fine degli anni ‘80<br />

Non crack<br />

Si notano anche presso i centri pubblici,<br />

benchè: "In realtà è praticamente impossibile<br />

effettuare una valutazione effettiva<br />

dell'incidenza del consumo di cocaina, in quanto<br />

i cocainomani si rifiutano di rivolgersi ai servizi<br />

sanitari di assistenza e quindi altrettanto scarsa<br />

è l'affidabilità delle indagini epidemiologiche"<br />

(Tempesta, Filibeck)


UNA RICERCA


73%<br />

27%<br />

GENERE<br />

Donne<br />

Uomini<br />

Le donne sono meno<br />

inclini alla trasgressione<br />

Per l’eroina 10-15%,<br />

anche se negli anni ci si<br />

avvicina alla “pari<br />

opportunità”<br />

Una ricerca<br />

sull’ecstasy: 40%<br />

“Pregiudizio di ottimismo”<br />

Fra chi non ha avuto<br />

guai con la giustizia, 9 a<br />

19


Le donne e la vendita<br />

"Per andare in giro uso altri metodi: la nascondo<br />

nelle parti intime e vado vestito bene, e si cerca di<br />

non usare la macchina ma i mezzi pubblici,<br />

oppure in taxi se le cose sono più grosse, e<br />

spesso giri con una donna per non dare<br />

nell'occhio"<br />

"La presenza femminile, che negli anni precedenti<br />

era inesistente, è in aumento. Mogli e partners<br />

collaborano, e si ha non solo legame affettivo, ma<br />

di complicità molto stretto. La donna sovente<br />

può sostituire il compagno nella direzione del<br />

traffico in sua assenza. Abbiamo avuto il caso di<br />

una arrestata che era a capo di una<br />

organizzazione ed era molto preparata e ferrata<br />

nel settore ed organizzava realmente il traffico"


21<br />

4<br />

Età di inizio<br />

15<br />

fino ai<br />

20<br />

21-30<br />

31 40<br />

ETA’ ETA<br />

Età media: 34,9<br />

Età di inizio: 23,25<br />

Nessuno prima dei<br />

15, nessuno dopo i<br />

40<br />

Anche iniziazione<br />

tardiva porta a<br />

quantità “rispettabili”<br />

Non tipicamente<br />

giovanile<br />

Anche altre ricerche,<br />

ma ringiovanimento


3<br />

8<br />

21<br />

6<br />

Titolo di studio<br />

2<br />

Non proprio d’élite,<br />

ma nemmeno tanto<br />

emarginato<br />

Gli unici 3 con<br />

licenza elementare,<br />

tutti in carcere, dei<br />

12 soggetti in<br />

carcere, nessuno<br />

laureato


Ambiente sociale<br />

Delinquenza professionale<br />

Ambienti sociali particolari e ristretti<br />

Imborghesimento della sostanza<br />

Proletarizzazione


Delinquenza professionale<br />

Fa uso di cocaina, indipendentemente dall'essere coinvolti nel<br />

traffico, o magari essendo trafficanti di eroina e non di cocaina.<br />

Questo consumo è anche precedente alla grande diffusione<br />

della sostanza: secondo le parole di un intervistato, per molto<br />

tempo il delinquente che consumava cocaina continuava<br />

comunque a spacciare eroina.<br />

Lo spacciatore al minuto, era egli stesso un appartenente alla<br />

delinquenza professionale; ma in ogni caso ad un livello di<br />

delinquenza piuttosto elitario: non un tossicomane delinquente,<br />

bensì un delinquente tossicomane (comunque lo spacciatore di<br />

cocaina è sempre anche consumatore). Insomma, la cocaina<br />

avrebbe non solo un consumo, ma anche uno spaccio elitario.<br />

Appartenenti a famiglie mafiose fanno uso di cocaina, mentre il<br />

consumo di eroina sembra limitato ai livelli più bassi della<br />

delinquenza. Per gli USA, la cocaina è la sostanza preferita<br />

dagli stessi trafficanti, considerata la più raffinata -e non in<br />

senso chimico- di tutte.


Ambienti elitari<br />

artisti, alta moda, alti livelli sociali<br />

<strong>droga</strong> glamour<br />

negli anni Venti: "Giovani di oneste famiglie e di<br />

elevata tradizione, taluni ricchi e infrolliti dall'ozio".<br />

pure in questo caso il trafficante al minuto conserva<br />

una facciata di minor deterioramento e di maggiore<br />

integrazione rispetto al modello di spacciatore "da<br />

strada" di eroina: un appartenente a livelli<br />

relativamente "aristocratici" della delinquenza, ovvero<br />

può appartenere agli stessi ambienti che rifornisce<br />

("spacciatori disinteressati"), come l’ attrice molto nota<br />

trovata in possesso di 20 grammi di cocaina alla vigilia<br />

di una festa.<br />

come per la tipologia di cui al punto 1, il trafficante è<br />

anche consumatore.


L’imborghesimento<br />

L’imitazione dei “vorrei ma non posso” della<br />

piccola borghesia<br />

Inserimento sociale<br />

Non sono “in vista”<br />

Lo spacciatore:"Sono persone che conosco<br />

molto bene, di buon livello sociale, come avvocati<br />

o dottori. (...) Queste persone non hanno mai<br />

avuto problemi con la giustizia. La tengono<br />

tranquillamente a casa, nel cassetto, essendo<br />

insospettabili";<br />

Il consumatore: "Io arrivo a guadagnare, con la<br />

mia ditta, dai trenta ai quaranta milioni al mese"


"Questa persona a cui mi rivolgo è una persona<br />

di circa 27 anni, laureata, che lavora come grafico<br />

pubblicitario ed è consumatore di cocaina.<br />

Questa persona non credo che spacci di<br />

professione, dato che se anche per alcuni periodi<br />

non mi sente non mi viene a cercare";<br />

"Ha un recapito telefonico, ma non a casa, in<br />

ufficio"<br />

"[l'attività di spacciatore] è secondaria al mio<br />

lavoro, la svolgo da 5-6 anni, in un mese posso<br />

dar via dai 40 ai 50 grammi (...) anche a persona<br />

da cui l'acquisto ha la copertura di un lavoro".<br />

"Dato che ne faccio uso il mio guadagno è molto<br />

relativo, riesco a pagarmi il mio vizio"


La proletarizzazione<br />

consumatori "da strada", spesso giovani (l'età si starebbe<br />

abbassando),<br />

per lo più abituali consumatori di più sostanze,<br />

che assumono cocaina ed eroina solitamente per via<br />

endovenosa (speed ball),<br />

che acquistano la <strong>droga</strong> per strada, dagli stessi venditori che,<br />

prima, procuravano solo l'eroina.<br />

l'unico caso in cui lo spacciatore di cocaina è lo stesso di<br />

altre droghe,<br />

con le caratteristiche di esclusività dell'attività di spaccio,<br />

possibilità di essere tossicodipendente da eroina,<br />

con caratteristiche di emarginazione sociale,<br />

gli unici assuntori/spacciatori di cocaina che si ritrovano nei<br />

centri di trattamento per tossicodipendenti.<br />

Con le parole di uno spacciatore particolarmente snob: "E'<br />

aumentato il mercato ma si è rovinata la clientela"


Si tratta solitamente di un consumo povero, riservato a fasce<br />

emarginate, di sostanza spesso molto tagliata,<br />

ma la vendita "in piazza" può dirigersi anche a gruppi non<br />

emarginati, di giovani che tradizionalmente abituati all'acquisto<br />

di hashish trovano ora, dallo stesso venditore, offerte<br />

"promozionali" di cocaina.<br />

Secondo un consumatore: "Io non sono mai stato un folle<br />

consumatore di <strong>droga</strong>; ho fumato spesso dell'hashish con gli<br />

amici, soprattutto con i compagni di scuola alle superiori, ma<br />

non ho mai fatto uso di droghe pesanti (...). Avremmo dovuto<br />

andare ad una festa e quindi avevamo deciso di comprare della<br />

cocaina per rendere più movimentata la serata. Siamo andati in<br />

una piazza di Milano, dove ci siamo procurati sia dell'hashish<br />

che della cocaina (...) In quella piazza normalmente compravo<br />

del fumo da un ragazzo che conosco di vista e che è sempre<br />

nelle vicinanze. Se mi occorre trovo anche la cocaina"<br />

Il che, per inciso, fornisce un indizio della riconversione degli<br />

spacciatori da strada di hashish ed eroina in spacciatori anche<br />

di cocaina.


16<br />

1 1<br />

9<br />

Reddito<br />

fino a 2<br />

milioni<br />

2-5<br />

milioni<br />

6-10<br />

milioni<br />

più di 10<br />

Confessano più<br />

volentieri i reati<br />

Comunque,<br />

democratizzazione<br />

Confronto con le<br />

quantità di consumo<br />

dichiarate<br />

(150/200.000 v.l. al gr)


Se non le ragioni,<br />

Motivi contingenti<br />

almeno i motivi<br />

Disturbo Narcisistico e Borderline<br />

Aspetti antecedenti o effetti<br />

dell’assunzione?<br />

“Autoterapia” della depressione<br />

Motivi edonistici e ricreativi


Cocaina vs eroina<br />

"di fronte all'uso di eroina come espressione di<br />

'socializzazione del malessere', quello di cocaina si<br />

può definire in termini di 'socializzazione del<br />

benessere', come assunzione di un ruolo<br />

(messaggio diretto all'esterno ma anche a se<br />

stessi) di disponibilità e partecipazione al<br />

benessere, al piacere, al successo" (Arnao).<br />

"le due droghe sono agli esatti antipodi; sicchè<br />

mentre gli eroinomani finiscono ai bordi della<br />

società ed affondati in sé, i cocainomani corrono<br />

verso il centro sociale” (Viesti).<br />

il cocainista si sente un 'vincente' anche se ha<br />

bisogno di sostenere la propria sicurezza con la<br />

<strong>droga</strong>, l’eroinimane è un 'perdente' (Viesti)<br />

"nichilismo eroinico" e "protagonismo cocainico".


La “società cocainica”<br />

"La cocaina si armonizza molto bene con lo spirito<br />

della nostra epoca. Da decenni la nostra società ha<br />

coltivato gli imperativi dell'autorealizzazione,<br />

dell'edonismo, della gratificazione immediata,<br />

dell'autoindulgenza narcisistica. 'Piacere subito,<br />

pagherai dopo' sembra essere il principio guida per<br />

molti. (...) I programmi televisivi e le soap operas<br />

mostrano seri problemi personali che vengono<br />

completamente risolti nel giro di mezz'ora, o anche<br />

meno. (...) Siamo tutti portati a credere che,<br />

semplicemente, non dovremmo sopportare o<br />

soffrire neppure il minimo inconveniente. Ci<br />

aspettiamo che la tecnologia ci procuri soluzioni<br />

istantanee. 'Vivere meglio grazie alla chimica' è<br />

divenuta finalmente una realtà” (Washton).


Si può assumere sul luogo di lavoro<br />

“non è una <strong>droga</strong> che ‘ti fa’, è una <strong>droga</strong><br />

che ti fa fare”<br />

"Sicuramente il tipo di società, i ritmi<br />

richiesti dal mondo del lavoro e dalle<br />

sempre più imperanti esigenze<br />

consumistiche, porteranno ad una<br />

maggiore diffusione della cocaina in<br />

Italia, e soprattutto Milano sarà la città<br />

campione, anticipatrice di ogni<br />

tendenza” (Criminalpol, Milano)


“Quali motivi l’hanno condotta ad assumere<br />

cocaina la prima volta?”<br />

n.b. anche più di uno<br />

26<br />

12<br />

2 2 2 1 1<br />

5


“Come è entrato in contatto con questa<br />

sostanza?”<br />

34<br />

3 2 1<br />

Offerta dal datore di<br />

lavoro<br />

Colleghi di<br />

università<br />

Discoteca<br />

Ambiente<br />

delinquenziale,<br />

bisca


“Ha mai assunto altre droghe prima di<br />

cominciare a consumare cocaina?”<br />

6<br />

29<br />

10<br />

9<br />

2 1 1


“Quali sono gli effetti da lei ricercati nella<br />

cocaina?”<br />

28<br />

18 18<br />

13 12<br />

10<br />

5<br />

8


Altro ….<br />

Per commettere rapine, semplicemente per<br />

piacere (2 soggetti), lucidità, senso di<br />

superiorità, "aumento e dominio della<br />

sensibilità", per "vivere di più" (crediamo<br />

debba intendersi "per vivere più<br />

intensamente"), "per compulsione", o, più<br />

lapidariamente: "voglia di cocaina”<br />

Le donne: soprattutto per combattere la<br />

depressione e uniformarsi al gruppo: spinte<br />

meno edonistiche<br />

L’abusata fama di afrodisiaco


I modi<br />

Versatilità<br />

Le etichette delle sostanze d’abuso<br />

Paraphernalia<br />

Pubblicazioni<br />

Sniffing o snorting<br />

Iniezione<br />

Fumo<br />

Crack<br />

Speed-ball


“Assume cocaina: per via nasale; per via<br />

endovenosa; fumandola, altro”<br />

23<br />

13<br />

2<br />

1 1<br />

Fumo non crack<br />

Endovenosa:consu<br />

matori anche di<br />

eroina<br />

Un campione di<br />

medio livello sociale


I soldi non danno la felicità … ma almeno<br />

l’euforia<br />

Qualche soggetto che guadagna meno di 2 milioni o<br />

da 2 a 5 milioni al mese si permette la costosa<br />

abitudine anche mensilmente o settimanalmente:<br />

faranno dei risparmi e una vita per altri versi<br />

spartana.<br />

Unico soggetto che dichiara di avere un reddito<br />

superiore ai 10 milioni mensili -ne dichiara anzi<br />

30/40- e consuma cocaina giornalmente. Se la<br />

cocaina costa, come costa, dalle 150 alle 200.000 lire<br />

al grammo, il nostro che dichiara di consumarne 3<br />

grammi al giorno spende mensilmente fra i 4.500.000<br />

e i 6.000.000 di lire. Gli rimane anche di che vivere<br />

bene.<br />

Sempre per fare i conti in tasca al prossimo, quel<br />

che non si capisce è come facciano a cavarsela quei<br />

soggetti che hanno un reddito di meno di 2 o meno<br />

di 5 milioni al mese e spendono in cocaina dal<br />

milione e mezzo in su.


LA DIPENDENZA<br />

Esclusa in un primo tempo<br />

Poi solo psichica<br />

Neuroadattamento<br />

Crash: caratterizzato da esaurimento,<br />

depressione, ipersonnia;<br />

sindrome disforica amotivazionale<br />

(anedonia);<br />

intollerabile desiderio di cocaina -craving-,<br />

pur a distanza di molto tempo dall'ultima<br />

assunzione


Sintomi astinenziali<br />

Depressione, senso di oppressione, sonno irregolare con<br />

alterazioni del ritmo sonno-veglia, ottundimento mentale,<br />

instabilità psichica e ideazione polarizzata sul<br />

comportamento di ricerca della <strong>droga</strong>, crisi d'ansia,<br />

astenia, nausea, capogiri, disturbi della coordinazione,<br />

attacchi di panico talvolta accompagnati da gravi<br />

manifestazioni fobiche<br />

Tra i sintomi di astinenza acuta vengono citati sintomi<br />

depressivi e ideazione o comportamento suicidari,<br />

specificando che i soggetti con Dipendenza da Cocaina<br />

presentano sintomi temporanei che soddisfano i criteri<br />

sintomatologici e di durata del Disturbo Depressivo<br />

Maggiore (DSM).<br />

"Un numero consistente di soggetti con Dipendenza da<br />

Cocaina presenta pochi o nessun sintomo evidente di<br />

astinenza dopo [la] cessazione dell'uso della sostanza"


TOLLERANZA<br />

Reverse tolerance<br />

Tolleranza elativamente ad alcuni effetti e<br />

sensibilizzazione per altri<br />

Tolleranza sì<br />

"Giudicata con il metro della tolleranza,<br />

dipendenza fisica e conseguente sindrome<br />

da astinenza, la cocaina sfugge ad una<br />

precisa tipizzazione, che è invece applicabile<br />

a sostanze quali la eroina, morfina, alcool<br />

etilico, barbiturici e benzodiazepine"<br />

(Mannaioni)


"Ritiene di poter rinunciare senza difficoltà<br />

ad assumere cocaina?"<br />

29<br />

7<br />

sì no può darsi non rispo.<br />

3<br />

1


"Ritiene di sentirsi in qualche modo costretto<br />

(dipendente) ad assumere cocaina, così come<br />

è costretto a fumare un fumatore abituale?"<br />

28<br />

10<br />

1 1<br />

no sì può darsi non risp


Il pregiudizio di ottimismo<br />

Alcuni ritengono di poter rinunciare e non si<br />

reputano dipendenti, ma poi la consumano<br />

quotidianamente, spendono più del 10% del<br />

reddito, si rivolgono al medico, lamentano<br />

astinenza (si veda infra)<br />

Comunque: dipende dalla tipologia del<br />

consumo


no<br />

35%<br />

Astinenza<br />

nr<br />

15%<br />

sì<br />

50%


Dipendenza/Condizionamento<br />

nr<br />

no<br />


Effetti psichici e<br />

psicopatologici negativi: DSM<br />

DSM-IV-TR: Intossicazione da Cocaina,<br />

Intossicazione da Cocaina Con<br />

Alterazioni Percettive, Astinenza da<br />

Cocaina, Ulteriori Disturbi Indotti da<br />

Cocaina, Ulteriori informazioni sui<br />

Disturbi Correlati alla Cocaina


Effetti psichici e<br />

psicopatologici negativi<br />

Fornari: "in caso di cronicità d'uso, il quadro si trasforma in una<br />

psicosi cronica di tipo schizofrenico paranoide. Il soggetto è<br />

ossessionato e ben presto diviene convinto di essere spiato,<br />

sorvegliato, perseguitato, minacciato. Il tono dell'umore è orientato in<br />

senso disforico depressivo. Frequenti sono le allucinazioni".<br />

Bruno segnala la compromissione delle capacità noetiche ed<br />

affettive definita come "Pseudo-demenza cocainica". Egli riferisce di<br />

un caso venuto a sua osservazione in cui, nel corso di 8 anni di uso<br />

continuativo di cocaina, il Q.I. si è ridotto da 132 a 94.<br />

Washton insiste sulla grave depressione che consegue l'uso<br />

cronico di cocaina, sugli attacchi di panico, sulle psicosi "virtualmente<br />

indistinguibili dalle classiche psicosi paranoiche". I sintomi cessano<br />

solitamente in breve tempo dal cessare dell'assunzione, anche se la<br />

depressione da cocaina -che tra l'altro è resistente al trattamento con<br />

antidepressivi- può prolungarsi per parecchie settimane.


Delirio in tema<br />

Effetto slatentizzante soggiacenti<br />

psicosi


Altro: “sensi di colpa”, “claustrofobia”,<br />

“sentimento di uragano minacciante”<br />

Sintomi psicotici solo nei forti<br />

consumatori<br />

Alternanza con benzodiazepina


DANNI FISICI<br />

"Enumerare le malattie in cui la coca e la cocaina hanno<br />

arrecato giovamento sarebbe come formulare l'elenco di quasi<br />

tutte le piaghe cui soggiace la carne”, completo viraggio<br />

Sistema cardiovascolare, in particolare infarto del miocardio e<br />

cardiopatia ischemica<br />

Complicanze a carico del sistema nervoso centrale e periferico<br />

Apparato respiratorio<br />

Epatotossicità<br />

Effetti dannosi a carico della milza<br />

Complicanze renali<br />

Problemi al sistema endocrino<br />

Immunodeprimente<br />

AIDS<br />

Altera la termoregolazione<br />

Perforazioni al setto nasale<br />

Idiosincrasia<br />

Reverse tolerance


MORTE PER COCAINA<br />

Sudden cardiac deaths<br />

Body packer syndrome<br />

A seconda delle modalità di assunzione<br />

Cocaine related deaths/Acute narcotism


MORTI A MILANO<br />

Dagli anni ‘40 al 1979: 3 casi<br />

Dall’86 all’89: 1 caso di intossicazione acuta<br />

da cocaina contro 356 dovuti a morfina<br />

1986/1989: 3 casi, 90 associata a morfina<br />

Ma, quanti casi di infarto in giovane età?


L'immagine del ricco cocainista,<br />

frequentatore del jet set, elegante e un po'<br />

blasé sembra qui lasciar posto a quella<br />

ben meno patinata di un individuo<br />

insonne, tremebondo, sudato, afflitto da<br />

mal di testa e con il naso perennemente<br />

sgocciolante


COCAINA E CRIMINE<br />

Rapporto diretto,indiretto,da ambiente? Una<br />

nostra ricerca<br />

La violenza sistemica e gli omicidi a New<br />

York<br />

Ma vittime anche per aver provocato con<br />

irritabilità, atteggiamenti persecutori,<br />

aggressività<br />

Il traffico e le organizzazioni criminali


"Ha mai commesso reati per acquistare<br />

cocaina?”<br />

29<br />

2<br />

11<br />

sì<br />

no<br />

nr


”Ho fatto da base a spacciatori"; "piccolo<br />

spaccio"; "spaccio" (3 risposte); "condanna a<br />

5 anni per spaccio"; "furto, rapina, spaccio";<br />

"rubavo di più”<br />

Una sola donna<br />

3 delinquenti dichiarati, 5 soggetti dalla<br />

professione "dubbia", 2 disoccupati ed un<br />

soggetto che non ha precisato la professione:<br />

in pratica, nessuno che dichiari di svolgere un<br />

lavoro regolare<br />

Tutti consumatori giornalieri<br />

Sottogruppo particolare<br />

Delinquenti-tossicomani


In conclusione<br />

Parte dei cocainisti che hanno risposto al questionario, sono<br />

per lo più socialmente ben inseriti, con buon livello di<br />

scolarità, con attività professionali soddisfacenti e<br />

remunerate, che si fanno portare la <strong>droga</strong> in casa invece di<br />

esporsi a pericolose frequentazioni di quartieri malfamati,<br />

proprio o anche per queste ragioni sono in genere<br />

psicologicamente non troppo disturbati, senza troppi<br />

problemi di salute, lontani dall'aver guai con la giustizia, privi<br />

di devastanti sintomi astinenziali.<br />

Insomma, la cocaina ha una capacità di uncinamento diversa<br />

da quella dell'eroina, e questo é un fatto bio-chimico, ma<br />

"avere le spalle coperte", socialmente parlando, ed essere in<br />

possesso di risorse relazionali e professionali sono cose che<br />

pure incidono nella scelta di una sostanza in luogo di un'altra<br />

in primo luogo, e poi nel contenerne i guasti, o magari nel<br />

modellarne il tipo e l'entità del consumo.


Ciò non di meno ….<br />

Non safe<br />

Non glamour


Infine … le dipendenze<br />

senza sostanze


La dipendenza da gioco<br />

d’azzardo azzardo<br />

Le behaviour addiction<br />

Analogie e spesso concomitanza<br />

Differenza nell’allarme nell allarme sociale


Malattia o vizio?<br />

“Lo stato di bisogno richiesto dall'articolo 644 del codice penale ai fini della<br />

sussistenza del delitto di usura, non si identifica con quello di necessità, che<br />

presenta carattere di inderogabilità, e deve avere per oggetto il necessario o<br />

l’utile per la persona offesa, non il superfluo. Tale stato, pertanto, non è<br />

configurabile nel bisogno di danaro da parte del mutuatario per partecipare, a<br />

scopo di rivincita, al gioco d'azzardo” (Pretura di San Remo, 18 luglio 1986).<br />

“In tema di usura, lo stato di bisogno di cui all'articolo 644 del codice penale<br />

sotto il profilo soggettivo è una particolare condizione psicologica, da qualsiasi<br />

causa determinata, in presenza della quale il soggetto passivo subisce una<br />

limitazione nella volontà di autodeterminazione, mentre, sotto il profilo<br />

obiettivo, può essere di qualsiasi natura, specie e grado e quindi può derivare<br />

anche dalla necessità di soddisfare un vizio (come quella del gioco d’azzardo),<br />

non essendo richiesto dalla norma incriminatrice alcun requisito; con essa,<br />

infatti, si è voluto colpire il disvalore di una condotta considerata dal legislatore<br />

come una grave forma di parassitismo, causa di vero e proprio allarme in una<br />

società civile, ed è per questo che non può e non deve rilevare la causa che ha<br />

determinato il bisogno e la relativa menomazione psicologica” (Cass. Pen.,


Il punto di vista<br />

psicopatologico<br />

L’80% 80% della popolazione dei paesi<br />

occidentali gioca almeno una volta<br />

nella vita<br />

Il 2-3% 2 3% diventerà diventer un giocatore<br />

patologico<br />

Giochi illegali, legali … e Borsa


Malattia quando:<br />

venga praticato con modalità modalit<br />

compulsive;<br />

compulsive;<br />

invada la vita del soggetto;<br />

ne comprometta il funzionamento;<br />

ne alteri la vita di relazione;<br />

possa condurre a condotte illecite;<br />

si trasformi, in sintesi, in una<br />

capitolazione al gioco con l’illusione, l illusione,<br />

per di più, pi , di averne il controllo


Disturbi del controllo degli impulsi<br />

(DSM-IV (DSM IV-TR) TR)<br />

1) non riescono a resistere all’impulso all impulso o alla tentazione di<br />

eseguire una certa azione che è pericolosa per se stessi o<br />

gli altri;<br />

2) prima di commettere l’atto, l atto, avvertono un aumentato<br />

stato di tensione o arousal; arousal;<br />

3) mentre commettono l’atto l atto avvertono piacere,<br />

gratificazione o rilassamento.<br />

L’atto atto è egosintonico. egosintonico.<br />

Immediatamente dopo l’atto l atto<br />

possono o meno avvertire rincrescimento, riprovazione<br />

sensi di colpa genuini.


Proprio una <strong>droga</strong><br />

“L’escalation, escalation, l’eccitazione, l eccitazione, poi la discesa,<br />

è un po’ po come la coca, soprattutto con le<br />

slot machine, machine,<br />

dove tutto succede molto<br />

velocemente”<br />

velocemente<br />

Disturbi dell’Umore, dell Umore, Disturbo Ossessivo-<br />

Ossessivo<br />

Compulsivo, Compulsivo,<br />

Disturbi Correlati a Sostanze,<br />

D. P. Antisociale, D.P. Borderline, Borderline,<br />

D.P.<br />

Narcisistico.


Motivi sociali, economici, culturali<br />

Una società societ “lascia lascia o raddoppia”, raddoppia , di esasperata competitività competitivit in<br />

cui peraltro talora sfugge il rapporto fra faticoso impegno e<br />

risultato, non stupisce che prosperino condotte che cercano la<br />

realizzazione immediata dei propri sogni, anche di ricchezza.<br />

“quando quando l’economia l economia fiorisce, l’azzardo l azzardo deperisce (…) ( ) se il gioco è<br />

un’alternativa un alternativa all’azione all azione costruttiva per accedere al reddito,<br />

quando si riduce la credibilità credibilit della risposta attiva al bisogno<br />

(appunto nei periodi di crisi economica), allora aumenta la forza forza<br />

attrattiva della fortuna al gioco. Viceversa, con la dinamizzazione<br />

dell’economia, dell economia, acquista significato la ricerca di soluzioni non<br />

aleatorie” aleatorie .<br />

Le tecnologie e l’acritico l acritico ottimismo che ne ha accompagnato<br />

l’affermazione. affermazione. Le capacità, capacit , spesso al limite del prodigio, della<br />

tecnica, hanno prodotto nei suoi fruitori una forma mentis che da da<br />

un lato non tollera più pi tanto l’attesa, l attesa, la soddisfazione non<br />

immediata del desiderio, dall’altro dall altro prova disagio e insofferenza di<br />

fronte alla costruzione laboriosa del progetto”<br />

progetto


Come le droghe (di nuovo)<br />

dipendenza,<br />

tolleranza,<br />

tentativi ripetuti quanto inani di<br />

smettere,<br />

escalation e progressivo<br />

coinvolgimento nonostante gli effetti<br />

negativi nelle sfere relazionale,<br />

familiare, lavorativa ed economica<br />

del soggetto


Fasi della condotta dei gamblers<br />

1) fase vincente, in cui il paziente vince somme magari anche<br />

ingenti e viene agganciato;<br />

2) fase della perdita progressiva, in cui i pazienti strutturano la<br />

loro vita intorno al gioco d’azzardo, d azzardo, si assumono rischi<br />

considerevoli, si fanno prestare denaro, trascurano lavoro e vita vita<br />

familiare e sociale;<br />

3) fase della disperazione, in cui giocano in modo frenetico una<br />

grande quantità quantit di denaro, contraggono debiti che non possono<br />

estinguere e diventano preda degli strozzini, emettono assegni in in<br />

bianco, arrivano ad appropriarsi indebitamente di denaro.<br />

Tra la fase 1 e la fase 3 possono passare anche 15 anni, ma giunti giunti<br />

a questa fase, e nell’arco nell arco di soli uno o due anni, i giocatori sono<br />

rovinati.


Da noi<br />

In Italia si stima vi siano tra i 700 e i<br />

900.000 giocatori patologici<br />

Il SuperEnalotto ha portato in<br />

ricevitoria 15 milioni di nuovi<br />

giocatori<br />

“Tassa sulla povertà”<br />

Davvero, allo Stato conviene?


I costi<br />

Il 17-24% 17 24% dei giocatori patologici ha<br />

tentato almeno una volta il suicidio<br />

Morti per cause cardiache<br />

Vittime di omicidio<br />

Divorzi<br />

Criminalità Criminalit indiretta (come per<br />

l’eroina), eroina), ma crimini “dei dei colletti<br />

bianchi” bianchi (bancarotta, riciclaggio,<br />

appropriazione indebita, etc.) etc.)


Il nostro codice<br />

“Art. 718. Esercizio di giuochi di azzardo - Chiunque, in un luogo<br />

pubblico o aperto al pubblico, o in circoli privati di qualunque<br />

specie, tiene un giuoco d'azzardo o lo agevola è punito con<br />

l'arresto da tre mesi ad un anno e con l'ammenda non inferiore a<br />

lire quattrocentomila. Se il colpevole è un contravventore abituale<br />

o professionale, alla libertà vigilata può essere aggiunta la<br />

cauzione di buona condotta”.<br />

“Art. 720. Partecipazione a giuochi di azzardo - Chiunque, in un<br />

luogo pubblico o aperto al pubblico, o in circoli privati di<br />

qualunque specie, senza esser concorso nella contravvenzione<br />

preveduta dall'articolo 718, è colto mentre prende parte al giuoco<br />

d'azzardo, è punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda<br />

fino a lire un milione. La pena è<br />

aumentata: 1) nel caso di sorpresa in una casa da giuoco o in un<br />

pubblico esercizio; 2) per coloro che hanno impegnato nel giuoco<br />

poste rilevanti”


La criminalità criminalit organizzata<br />

Cani<br />

Cavalli<br />

Cybercasinò<br />

Strozzinaggio<br />

Legalizzare?

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