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Arte solidale - Rotary Club Valle del Rubicone

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I<br />

<strong>Arte</strong> <strong>solidale</strong><br />

Una finestra nel mondo dei diversamente dotati


ARTE ALL’ASTA<br />

Settima Edizione<br />

teatro dei filtri<br />

Centro Artigianale “La Fabbrica”<br />

viale Carducci - Gambettola<br />

27 novembre 2011<br />

ore 16,00<br />

3


Nell’annata che ci accingiamo ad affrontare il nostro <strong>Club</strong> compirà 10 anni, nel corso dei quali, gli interventi<br />

a sostegno di coloro che soffrono e hanno bisogno di aiuto si sono puntualmente succeduti.<br />

Anche quest’anno non abbiamo voluto venire meno a questo nostro impegno e raccogliendo l’invito <strong>del</strong><br />

<strong>Rotary</strong> International abbiamo voluto nuovamente impegnarci per il miglioramento <strong>del</strong>la vita dei tanti che<br />

soffrono ed hanno bisogno.<br />

In questo nostro intento nel corso di quest’annata abbiamo de nito due progetti guida <strong>del</strong>la nostra attività<br />

che coinvolgono due strutture molto importanti non suf cientemente conosciute dai più:<br />

- L’Istituto Don Ghinelli di Gatteo<br />

- “Il Glicine” di Igea Marina<br />

L’Istituto Don Ghinelli di Gatteo che è un centro protetto di assistenza a persone con gravi disabilità<br />

ed handicap. Raccoglie pazienti da tutta la regione ma chiaramente è caratterizzato dall’assistenza di<br />

malati <strong>del</strong> nostro territorio.<br />

Con loro realizzeremo una “ Serra Garden “ che permetterà di svolgere attività di cura a piante, ori<br />

e ortaggi anche nel periodo invernale: attività che rappresenta nel suo ciclo di coltura la vita che risorge<br />

periodicamente. Idealizzazione che in casi di handicap traumatici (incidenti e malattie) ha un valore terapeutico<br />

di un’importanza fondamentale.<br />

Il Glicine di Igea Marina è una struttura di assistenza per la riabilitazione psichiatrica rivolta<br />

a disabili psichici e offre cure e supporto riabilitativo sia individuale che familiare, attraverso piani di<br />

assistenza personalizzati con progetti riabilitativi e di reintegrazione sociale. Attualmente ospita circa 30<br />

degenti di cui la metà interni e gli altri con accesso diurno. Finanzieremo due progetti mirati al recupero<br />

<strong>del</strong>l’identità personale dei soggetti ricoverati.<br />

Il progetto de IL Glicine prevede la realizzazione di viaggi terapeutici in Italia e all’Estero e un percorso<br />

di PET Terapy che aiuti il reinserimento dei disabili nella società.<br />

Sono due strutture silenziose, quasi sconosciute ai più, che svolgono un servizio che solo chi ha conosciuto<br />

drammi familiari di questo tipo può coglierne la portata sociale: noi con i nostri service vogliano dare<br />

una mano concreta ma soprattutto una voce alla loro identità sul territorio e sui media locali.<br />

5


La collaborazione con tanti artisti <strong>del</strong>la zona è arrivata al settimo anno di vita e ha prodotto grandi risultati<br />

e anche quest’anno ci ha permesso di organizzare questa nuova edizione <strong>del</strong>la nostra asta di pittura e<br />

scultura che quest’anno intitoleremo: ” ARTE PER LA SOLIDARIETA” – Una nestra nel mondo dei DIVER-<br />

SAMENTE DOTATI ”<br />

Il catalogo che segue ne è l’esempio.<br />

Il regolamento di adesione all’iniziativa permetteva agli artisti di partecipare ad un concorso di pittura<br />

che voleva premiare l’impegno che ogni anno loro dedicano a questa nostra iniziativa.<br />

La commissione <strong>del</strong>egata a questo scopo - composta da due importanti critici d’arte come Rosanna<br />

Ricci e Silvia Arfelli e da tre soci <strong>del</strong> nostro <strong>Club</strong> Flaminio Balestra, Riccardo Pascucci e Daniele Torri - ha<br />

premiato le opere dei seguenti artisti:<br />

1° Classi cato Nevio Bedeschi<br />

2° Classi cato Vittorio Lelli<br />

3° Classi cato Giuliano Giuliani<br />

Sono inoltre stati citati con menzione particolare le opere di:<br />

Bruno Comini<br />

Gianluca Bosello<br />

Luciano Filippi<br />

Fuori concorso hanno partecipato alla realizzazione di questo catalogo diversi altri artisti che ringraziamo<br />

congiuntamente a tutti gli atri.<br />

Quest’anno la VII^ Edizione di <strong>Arte</strong> all’Asta si terrà il giorno 27 Novembre 2011 alle ore 16<br />

presso il Teatro dei Filtri <strong>del</strong> Centro Artigianale “la Fabbrica” di Gambettola e vedrà battere all’asta<br />

tutti i quadri di questo catalogo e il ricavato andrà a contribuire alla realizzazione degli interventi sopra<br />

indicati e di altri che nel frattempo si sono uniti a questi due progetti guida.<br />

Con la speranza di vedervi ospiti fattivi di questa nostra iniziativa vi ringraziamo per l’apporto che saprete<br />

donarci e che assieme al grande apporto che gli stessi artisti non ci hanno mai fatto mancare contribuisce<br />

in maniera importante alla realizzazione <strong>del</strong>le nostre azioni di solidarietà verso questo grande<br />

mondo dei DIVERSAMENTE DOTATI.<br />

Un grazie di cuore a nome dei soci <strong>del</strong> <strong>Club</strong> e mio personale a tutti gli artisti, ai soci componenti la commissione<br />

“arte all’Asta” e a tutti quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo evento.<br />

6<br />

Il Presidente<br />

Luca Piscaglia


Un viaggio. Un incredibile, splendido viaggio, fra arte e solidarietà, è quello voluto dal <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> <strong>Valle</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Rubicone</strong> con la VII edizione di ‘<strong>Arte</strong> all’asta’ che quest’anno si completa con la prima edizione di un<br />

concorso di pittura per offrire a tutti gli artisti - così generosi nel donare le loro opere con lo scopo di<br />

aiutare chi si trova in dif coltà- l’opportunità di esporre i loro dipinti e, ai primi tre selezionati dalla giuria,<br />

di allestire una mostra. Sia le opere d’arte, sia la solidarietà, rispondono ad unico concetto, quello <strong>del</strong>la<br />

bellezza. Bello è un quadro, ma altrettanto bello è il gesto <strong>solidale</strong>. Finché queste due funzioni riusciranno<br />

a coinvolgere le persone, signi cherà che l’animo umano si arricchisce di valori. Il <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong>, sempre<br />

sensibile a tutto ciò che abbraccia i settori umanitari, ha voluto perciò promuovere anche quest’anno l’asta<br />

di opere d’arte, con dando nell’altruismo degli artisti. Le adesioni hanno confermato questa ducia: 58<br />

pittori e scultori hanno offerto le loro opere per una gara di solidarietà a favore <strong>del</strong>l’Istituto don Ghinelli.<br />

Fra i 58 autori, ben 40 hanno partecipato al concorso che ha registrato la presenza di nomi assai noti nei<br />

circuiti artistici <strong>del</strong>la nostra regione e a livello nazionale. Ampia è stata la rosa di tecniche e di stili in un<br />

confronto che ha messo in campo le peculiarità dei vari linguaggi espressivi: dal gurativo all’informale,<br />

dal naif all’arte astratta. L’orchestrazione <strong>del</strong>la creatività individuale si è espressa in una molteplicità di<br />

forme non esclusa la grande valenza <strong>del</strong>la materia pittorica o <strong>del</strong>l’uso di oggetti quotidiani, (ad esempio<br />

specchi, bottoni, gemme di vetro) variamente composti ed interpretati secondo la sensibilità, la coerenza<br />

e la cultura di ciascun artista. Non facile quindi è stata l’operazione di stilare una graduatoria <strong>del</strong>le opere<br />

ritenute più eloquenti ed interessanti. Il primo premio è stato assegnato all’opera ‘Composizione…con<br />

graf ti’ <strong>del</strong> pittore faentino Nevio Bedeschi: nella cui opera si coniugano elementi <strong>del</strong> passato ed attuali<br />

in un rapporto concettuale e compositivo di alto spessore. Bedeschi è un artista dalla lunga esperienza e<br />

dal ricco curriculum di premi e di mostre: negli anni ha mantenuto una coerenza di stile non esente però<br />

da imput di continua ricerca. Al secondo posto nell’elenco dei premiati gura il nome di Vittorio Lelli col<br />

dipinto dal titolo ‘Composizione’. Fiori, oggetti si intrecciano in una scelta cromatica che dichiara una forte<br />

carica emozionale non disgiunta da perizia e qualità esecutiva. ‘L’ultima cena’ è il titolo <strong>del</strong>l’opera <strong>del</strong> terzo<br />

classi cato, Giuliano Giuliani, un pittore in cui il ritmo che abbraccia le gure umane crea un’immagine di<br />

forte impatto e di notevole suggestione grazie all’uso calcolato di segni e colori. La commissione ha poi<br />

ritenuto di conferire una menzione speciale a tre artisti: Gianluca Bosello con l’oera ‘Al crepuscolo’, Luciano<br />

Filippi con ‘Vele’ e Bruno Comini con ‘Silenzi’.<br />

Rosanna Ricci<br />

7


OPERE<br />

9


Prima edizione <strong>del</strong> concorso di pittura<br />

“<strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> <strong>Valle</strong> <strong>del</strong> <strong>Rubicone</strong>”<br />

Primo classi cato<br />

primo premio assegnato all’opera ‘Composizione…con graf ti’ <strong>del</strong> pittore faentino Nevio<br />

Bedeschi: nella cui opera si coniugano elementi <strong>del</strong> passato ed attuali in un rapporto<br />

concettuale e compositivo di alto spessore. Bedeschi è un artista dalla lunga esperienza<br />

e dal ricco curriculum di premi e di mostre: negli anni ha mantenuto una coerenza di<br />

stile non esente però da imput di continua ricerca.<br />

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N. 1 - BEDESCHI NEVIO - “Composizione con graf ti”<br />

Tecnica: tempera e tecnica mista - dimensioni: cm. 50 x 70<br />

Faentino (per nascita e formazione), frequenta la scuola di Disegno di “Tommaso Minardi” sotto la<br />

guida di Roberto Sella e Francesco Nonni e consegue il diploma di maestro d’arte all’Istituto Statale<br />

“G. Ballardini”.<br />

Inizia l’attività artistica verso la metà degli anni Cinquanta cimentandosi nella pittura e nelle varie<br />

tecniche gra che con opere sostanzialmente d’impatto realista e specialmente ispirate alle tematiche<br />

<strong>del</strong> sociale. Attestato su canoni sostanzialmente gurativi, l’artista propone un personale linguaggio<br />

espressivo ricco di simbologie e di elementi comunque tras gurativi <strong>del</strong>la realtà visibile, realizzata ad<br />

altri scenari talora scaturiti dalla storia, talora offerti dalla cronaca <strong>del</strong> suo tempo. A partire dagli anni<br />

settanta intensi ca l’attività espositiva con numerose apparizioni in varie città italiane ed europee.<br />

Nel 2001 è invitato a “Pittura in Romagna. Aspetti e gure <strong>del</strong> Novecento”, la mostra di Cesena<br />

curata da Claudio Spadoni. Nello stesso anno si pubblica una sua monogra a con un ampio sguardo<br />

retrospettivo sui passaggi cruciali <strong>del</strong>la sua opera Attualmente Nevio Bedeschi vive e lavora a Faenza<br />

dove svolge anche intensa attività didattica e di promozione in campo artistico.<br />

11


Prima edizione <strong>del</strong> concorso di pittura<br />

“<strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> <strong>Valle</strong> <strong>del</strong> <strong>Rubicone</strong>”<br />

Secondo classi cato<br />

Al secondo posto nell’elenco dei premiati gura il nome di Vittorio Lelli col dipinto dal<br />

titolo ‘Composizione’. Fiori, oggetti si intrecciano in una scelta cromatica che dichiara<br />

una forte carica emozionale non disgiunta da perizia e qualità esecutiva.<br />

12


N. 2 - LELLI VITTORIO - “Composizione”<br />

Tecnica: mista - Dimensione: cm 60 x 100<br />

Le tematiche predilette da Vittorio Lelli, in arte Toto. I ori, le nature morte, gli interni<br />

con i più disparati oggetti, e le gure mostrano un fare pittorico gurativo pervaso<br />

da un lirismo ora sottile, ora pulsante, e da una partecipazione emotiva ed evocativa,<br />

che intreccia al visibile mille allusioni, mille suggestioni, ora vibrando di umori, i caldi<br />

colori e di luce, ora acquisendo connotazioni più intimistiche, che le tinte tenui e velate<br />

evidenziano.<br />

Una pittura quella di Toto, <strong>del</strong>la immediata suggestione visiva e dalla coinvolgente<br />

capacità emozionale nel rilevare l’interiorità <strong>del</strong>l’artista, un mondo ricco, complesso, con<br />

forti venature malinconiche e pervaso da un’intensa, talora dolente umanità.<br />

(Flavia Bugani)<br />

13


Prima edizione <strong>del</strong> concorso di pittura<br />

“<strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> <strong>Valle</strong> <strong>del</strong> <strong>Rubicone</strong>”<br />

Terzo classi cato<br />

‘L’ultima cena’ è il titolo <strong>del</strong>l’opera <strong>del</strong> terzo classi cato, Giuliano Giuliani, un pittore<br />

in cui il ritmo che abbraccia le gure umane crea un’immagine di forte impatto e di<br />

notevole suggestione grazie all’uso calcolato di segni e colori<br />

14


N. 3 - GIULIANI GIULIANO - “L’ultima cena<br />

tecnica: olio su compensato, - Dimensioni: cm. 45 X 34<br />

Nato nel Comune di Ravenna, risiede a Castiglione di Cervia.<br />

Oggettività naturalistica, dignità di contenuti, elevato sentire, proporzione, armonia,<br />

ordine mentale che è pure salda disciplina tecnica, “interiorizzazione” <strong>del</strong> vastissimo<br />

retaggio culturale <strong>del</strong>la nostra storia pittorica, il tutto tradotto in impulsi creativi e<br />

modi stilistici autentici, espressione di sensibilità genuina e di una radicata, indefessa<br />

coerenza morale nel condurre la ricerca estetica: queste le caratteristiche precipue <strong>del</strong>la<br />

produzione scultorea, pittorica, disegnativi <strong>del</strong> nostro artista.<br />

15


N. 4 -ACQUAVIVA GUIDO (GUIDACQ) - “Ritorno dalla festa”<br />

Tecnica: acrilico - cm. 40 x 30<br />

Acquaviva, pittore schivo, evita da sempre qualsiasi contaminazione con l’engagement.<br />

Egli non è tentato né dalla polemica, né dalla satira e neppure dal rammarico di stampo<br />

nostalgico. Il suo dipingere è anzi, misurato e castigato. Con una sorta di infantile purezza<br />

che intride i “ paciocconi” personaggi dei suoi quadri, ci conduce in un vagabondaggio<br />

<strong>del</strong>la memoria dove è possibile respirare attimi di autentico lirismo, di “spensieratezza”<br />

infantile in cui i sogni mettono a tacere la logica.<br />

Egli vede che oggi tutto è problematica, culturalmente disumano perché largamente<br />

vecchio ed imposto. Tuttavia ne sorride con nezza.<br />

Ed è, forse, proprio questo impalpabile sorriso la sua dote più apprezzabile.<br />

16


N. 5 - BAIOCCHI OLIVIERO - “Le mele rosse”<br />

Tecnica: olio su tela - cm. 60 x 80<br />

Oliviero Baiocchi fa parte <strong>del</strong> gruppo storico “Santarcangelo dei pittori”.<br />

Pittore ormai noto oltre i con ni <strong>del</strong>la sua terra, per i suoi quadri pieni di aria e di luce, che<br />

richiamano alla memoria favole e sensazioni antiche, voglia di serenità e spensieratezza,<br />

forse anche il bisogno di riscoprire una pace interiore.<br />

L’originalità <strong>del</strong> segno stilistico di Baiocchi è senza dubbio negli spaventapasseri: immoti<br />

e silenziosi guardiani di campi e orti, nelle sue opere diventano metafora di rassicuranti<br />

difensori di una civiltà che vedono in pericolo, emblematici custodi di fantasie dimenticate.<br />

E così torniamo bambini di fronte a quei quadri dove fantocci di rami e di paglia si<br />

animano, ballano, suonano, poi spiegano le braccia come fossero ali e cominciano a<br />

volare portandosi dietro i ricordi più belli di ognuno di noi.<br />

(da una critica di Giorgio Ricci)<br />

17


FUORI<br />

CONCORSO<br />

N. 6 - BALENA GINO - “Maternità”<br />

Tecnica: mista - Dimensioni: cm. 50 X 70<br />

Gino Balena si è occupato per anni di regia, costumi, scenogra e per spettacoli di piazza.<br />

Parte come pittore e scultore e dopo trenta anni ritorna alla pittura.<br />

Ha vissuto diverso tempo in Africa riportandone il ricordo intenso e lacerante, facendosi<br />

portavoce affettuoso di un mondo dove arcaicità e civiltà convivono sotto una solarità<br />

accecante.<br />

18


N. 7 - BARONCINI BRUNO RUFO - “Riminiscenze”<br />

Tecnica: mista su tavola trattata - cm. 40 X 50<br />

Bruno Rufo Baroncini vive e lavora a Rimini.<br />

Da diversi anni si dedica alla pittura. Ha frequentato corsi e laboratori presso alcuni pittori<br />

riminesi, maturando esperienze signi cative nelle tecniche ad olio, pastelli e acquerello.<br />

Alla continua ricerca di nuove soluzioni ha sperimentato di recente nuove tecniche e<br />

materiali che utilizza arricchendo con tocco creativo ed originale le sue realizzazioni.<br />

Ama raccontare la realtà con un linguaggio gurativo chiaro, luminoso ed espressivo.<br />

Il disegno è incisivo, fresco e fe<strong>del</strong>e ai temi scelti: paesaggi, ambienti, composizioni,<br />

gure e ritratti.<br />

Ha partecipato a numerose mostre collettive e realizzato negli ultimi anni alcune<br />

personali.<br />

Con un linguaggio gurativo chiaro e luminoso racconta la realtà.<br />

Il disegno è incisivo fresco e fe<strong>del</strong>e ai temi scelti: paesaggi, ambienti, nature morte,<br />

gure.<br />

19


FUORI<br />

CONCORSO<br />

N. 8 - BARTOLI - CORNACCHIA - “Formella con antico mestiere”<br />

Tecnica: altorilievo in ceramica - Cm. 38 X 45<br />

Il primo è uno scultore vigoroso, antico allievo di Biancini; l’altro è pittore dal<br />

segno sapiente, allievo di Ugonia. Messi assieme sono Bartoli – Cornacchia, artigiani<br />

ceramisti di alto livello e di inesausto vigore produttivo. Le loro ceramiche uniscono<br />

con armonia le orme sicure di un tempo, proiettandosi sempre in avanti.<br />

Si ammirano, si leggono come ispirata poesia di sogni concretizzati, di forme che<br />

vincono la materia, di colori adamantini.<br />

Con A<strong>del</strong>mo e Walter l’ arte compie ancora la sua funzione: diviene il più sicuro<br />

mezzo dato agli uomini per comunicare tra loro, per comunicare con il mondo che<br />

li circonda, unendo il passato con il presente verso il futuro.<br />

20


N. 9 - BELLI VITTORIO - “La volpe la luna”<br />

Tecnica: acrilico su tela - cm. 67 x 56<br />

Vittorio Belli vive a Cesena dove svolge la sua attività di illustratore.<br />

Attualmente partecipa all’esperienza di “DVR associati”, una agenzia di comunicazione<br />

che opera principalmente in ambito istituzionale e didattico.<br />

Dopo gli studi conseguiti presso l’Istituto di Belle Arti di Bologna, ha intrapreso l’attività<br />

di decoratore.<br />

Successivamente ha dato vita allo studio gra co “Immagine” ed in tempi più recenti, allo<br />

studio “Belle i Pasini”.<br />

Af ancata all’attività professionale ha sempre condotto una propria ricerca artistica che<br />

si è materializzata in alcune mostre realizzate in ambito locale.<br />

Alcuni temi gra ci presentati in occasione <strong>del</strong>la sua ultima esposizione sono stati utilizzati<br />

dall’antica bottega Pascucci di Gambettola per la sua produzione di stampe.<br />

21


N. 10 - BORGIA FRANCESCA - “L’attesa”<br />

(Pensieri e aspettative di una madre che sa di non dover mai abbandonare<br />

la speranza nel vortice <strong>del</strong>la vita)<br />

Tecnica: mista - Dimensioni: cm. 50 X 50<br />

Francesca Borgia, siciliana d’origine, trapiantata in Romagna, è costantemente alla<br />

ricerca <strong>del</strong> sè, che traduce nella produzione dei suoi lavori.<br />

Usa tecniche varie, tra le quali l’acrilico e gli smalti.<br />

I soggetti dei quadri sono protagonisti di una storia, di un’atmosfera, narrata attraverso<br />

forme e colori molto personali.<br />

Dipinge n dall’infanzia e non poteva quindi non prendere il cammino <strong>del</strong>l’arte, che l’ha<br />

portata a frequentare l’Istituto d’<strong>Arte</strong> di Messina, a proseguire con approfondimenti vari<br />

e abilitazioni all’insegnamento (Maestro d’arte – costume teatrale – Storia <strong>del</strong>l’<strong>Arte</strong>).<br />

Pittrice “autodidatta” si lascia guidare dal sentimento e dalla fantasia, evitando<br />

programmi, schemi, tendenze, gusti contemporanei.<br />

22


N. 11 - BOSELLO GIANLUCA - Al crepuscolo<br />

Tecnica: olio su tela - Dimensioni Cm. 80 x 70<br />

Pittore, è nato nel 1970 a Cesena, città in cui risiede e svolge la sua attività artistica.<br />

Fin da bambino ha nutrito un profondo interesse per il disegno e le arti gurative in<br />

genere.<br />

Nel 1985 incomincia a dipingere ed a partecipare a concorsi e rassegne d’arte, avvalendosi<br />

dei consigli e suggerimenti di vari pittori, tra i quali Romolo Tassinari prima e Romano<br />

Buratti in seguito.<br />

Nel 1995 frequenta un corso di perfezionamento tenuto dal pittore forlivese Ido Errani,<br />

che gli permette di cogliere e intraprendere segreti e nuove tecniche pittoriche, per<br />

proseguire con tecnica e costanza in una continua ricerca artistica ed una propria<br />

formazione individuale.<br />

23<br />

MENZIONE SPECIALE<br />

DELLA GIURIA


FUORI<br />

CONCORSO<br />

N. 12 - BUDA GIULIANO (GIBUDA) - “Vecchio ponte di Tiberio”<br />

Tecnica: acquerello - Dimensione Cm. 65 x 40<br />

Pittore gurativo autodidatta, artista di vasto respiro. Attualmente vive ed opera a Rimini.<br />

Domicilio quest’ultimo che negli anni 66 – 67 che precedono quelli più ruggenti <strong>del</strong>la contestazione <strong>del</strong> ’68 lo vedono<br />

giovane e impegnato, e che più tardi l’artista dirà: “ricchi di illusione e pieni di amarezza....”<br />

A suo conforto ed elevazione, gli viene assegnato in quel periodo il primo premio di poesia <strong>del</strong> concorso letterario<br />

“Fabbri” patrocinato dal locale circolo <strong>del</strong>la stampa. Frequenta per due anni una scuola di recitazione. Ma le<br />

disillusioni, le curiose stranezze <strong>del</strong>l’umana esistenza ha per Gibuda una contro-partita che lo portano sempre<br />

più a vivere nell’arte e per l’arte stessa, no ad assumere un impegno di completa dedizione. Trascorre tre anni a<br />

Roma. Nel mondo <strong>del</strong> cinema conosce la pittura in generale e il realismo cubertiano e l’impressionismo francese in<br />

particolare che avranno per l’artista il potere di una illuminazione e la matrice <strong>del</strong> loro segno tecnico. Il soggiorno<br />

romano ha altresì per l’artista una presa di coscienza e il ri uto di quelle girandole fumose all’insegna di una<br />

pittura avanguardistica nuova o nuovissima che impiega il solo colore o altre materie più o meno mo<strong>del</strong>labili il tutto<br />

sostenuto con titoli generici o arbitrari che, come afferma l’artista: “...esere una pittura di mercato che si risolve<br />

quasi sempre e solo in una trovata intellettualistica più o meno piacevole ma destinata all’inevitabile distruzione”.<br />

La pittura di Gibuda è, come afferma l’artista: “una pittura verista e pittura di impegno, è il godimento di un bene<br />

creato, è lume di vita”. In questo contesto si può affermare che le sue composizioni interrogano in modo attento la<br />

natura alla luce di una armoniosa freschezza e impressionano la poesia a volte triste e malinconica nell’attimo che<br />

fugge, o registra con un segno surrealista ma con ferma obiettività, un sentimento reale.<br />

Edgardo Perini<br />

24


N. 13 - BURATTI ROMANO - “Carlin”<br />

Tecnica: mista - Dimensioni: cm. 49 X 68<br />

È nato a Cesena nel 1937 dove ha compiuto gli studi presso l’Istituto Professionale con la<br />

guida di Giannetto Malmerendi per le attività espressive. Ha frequentato poi un biennio<br />

di corso libero presso l’Accademia <strong>del</strong>le Belle Arti di Ravenna, avendo come docente il<br />

Maestro Folli.<br />

Per anni interessato alla gra ca umoristica, ha collaborato con giornali e riviste.<br />

A partire dal 1974 e per un decennio circa si aggiudica, nei numerosi concorsi a cui ha<br />

partecipato, premi prestigiosi e il plauso incondizionato <strong>del</strong>la critica e <strong>del</strong> pubblico.<br />

Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private, inoltre il suo nome gura sui più<br />

importanti cataloghi e riviste italiane e tedesche.<br />

È inserito nella Galleria d’<strong>Arte</strong> Moderna di Roma.<br />

25<br />

FUORI<br />

CONCORSO


FUORI<br />

CONCORSO<br />

N. 14 - CASALI GIUSEPPE - “Nascita di Venere”<br />

Tecnica: olio su tela - Dimensioni: cm. 90x90<br />

Artista completo eclettico e fantasioso.<br />

Nato a Cesenatico nel 1946, ha frequentato i corsi di disegno a Cesenatico. Allievo di Walter<br />

Masotti.<br />

Ama la sua terra romagnola, il mare con quello che sta dentro e attorno a lui, i suoi dipinti<br />

creano atmosfera con soggetti attuali e altri scaturiti dai ricordi. ....<br />

Casali sembra aderire a un’idea di bellezza come processo creativo in divenire, sempre<br />

perfettibile e dunque incompiuto.<br />

Il trasferimento in pittura di questa visione <strong>del</strong> mondo si attua in un’espressione lucida e<br />

razionale, che non scon na mai nell’ironico e che si mette continuamente in discussione....<br />

Virtuoso <strong>del</strong>la spatola e <strong>del</strong> pennello Giuseppe Casali sa come e quando utilizzare questi mezzi,<br />

che lo aiutano ad esprimersi al meglio all’interno <strong>del</strong>la sua problematica verista. Tuttavia questo<br />

artista non intende muoversi lungo i canali assoluti <strong>del</strong> realismo; tutt’al più egli si addentra in<br />

una raf gurazione leggibile, dove la partitura cromatica è assolutamente astratta. .......<br />

(Vittorio Sgarbi)<br />

26


N. 15 - CEDRINI MASSIMO - “Cipresso di Montalcino”<br />

Tecnica: olio su tela - Dimensioni cm. 60 x 80<br />

Massimo Cedrini nasce a Perticara nell’agosto <strong>del</strong> 1956.<br />

Appassionato n da piccolo di natura e pittura, all’età di sette anni si trasferisce con la famiglia a<br />

Torino dove si diplomerà, in seguito, al Civico Istituto d’<strong>Arte</strong> come disegnatore gra co pubblicitario.<br />

Nel 1980 torna a vivere a Rimini dove, con la collaborazione <strong>del</strong>lo zio (già produttore di accessori<br />

di moda), apre un laboratorio di pelletteria. La creatività <strong>del</strong> Cedrini comincia nalmente a<br />

concretizzasi attraverso la progettazione di nuovi mo<strong>del</strong>li di cinture, borse e abiti. E’ da questa<br />

fase che l’autore si cimenta nell’arte <strong>del</strong>la pittura, un percorso in cui sperimenta l’utilizzo di<br />

differenti tecniche, dalla china all’olio, raggiungendo, in breve tempo, una stimata quotazione di<br />

mercato. L’amore per la vita e, in particolare, per l’universo femminile, lo porta ad acquisire un<br />

stile <strong>del</strong> tutto personale e riconoscibile, in cui trovano spesso collocazione gure di donna, animali<br />

e paesaggi (in prevalenza marini). Amante da sempre anche <strong>del</strong>la fotogra a, Massimo Cedrini<br />

suole immortalare tutto ciò che colpisce il suo stato d’animo per poi trasferirlo e materializzarlo su<br />

tela. La sua pittura prende vita attraverso l’impiego di tecniche eterogenee e l’uso di particolari<br />

materiali quali, ad esempio, sabbia e conchiglie <strong>del</strong>la costa adriatica. Numerose le “personali” in<br />

diverse località italiane tra cui spicca quella <strong>del</strong> 2005 al Byblos di Riccione, noto locale da ballo che<br />

ha voluto sposare l’insolito connubio tra “arte” e “divertimento”.<br />

27


N. 16 - CERRONE SILVIA B. - “Gallo”<br />

Tecnica: mista - cm. 40 X 56<br />

Silvia Cerrone è nata a Buenos Aires, vive e lavora a Rimini.<br />

Ha maturato una pluriennale esperienza nelle tecniche ad olio, pastelli, monotipo ed acquerello.<br />

Dipingendo con Cesare Filippi, Mario Massolo ed altri artisti riminesi, ha partecipato a numerose<br />

mostre e concorsi.<br />

Le pitture di aivlis ci trasportano in luoghi dove storia e natura hanno mo<strong>del</strong>lato angoli di bellezza<br />

unica che solo la sensibilità di un artista riesce a scoprire ed interpretare; le sue nature morte, i suoi<br />

paesaggi ricchi di chiarori e penombre vanno oltre gli spazi e le gure lasciano immaginare scene di<br />

vita e creano suggestioni.<br />

28


N. 17 - COMINI BRUNO - “Silenzi”<br />

Tecnica: mista su tavola - Dimensioni: cm. 70 X 60<br />

Bruno Comini, 49 anni, cesenate, pittore.<br />

Attualmente vive a Cagliari dove ha fondato il gruppo G.E.CO. (Gruppo Espressioni<br />

Contemporanee).<br />

Ha partecipato a numerose collettive, riscotendo unanimi giudizi favorevoli per l’utilizzo<br />

originale <strong>del</strong>le tecniche e dei materiali.<br />

Fra le più recenti, si segnalano “Appuntamento alla stazione” che il G.E.CO. ha realizzato<br />

l’inverno scorso a Cagliari, e la personale “Vecchie strade”, tenutasi in Giugno a<br />

Gambettola dove, dopo tanti anni, l’artista torna e rievoca con le sue opere un passato<br />

fatto di muri e gesti lontani.<br />

Ogni opera <strong>del</strong>l’artista si materializza in forme appena abbozzate, dal forte messaggio<br />

evocativo, che accompagnano il pubblico in un viaggio a ritroso, verso memorie<br />

accantonate e sogni dimenticati.<br />

L’utilizzo di materiali poveri enfatizza il distacco da una realtà appariscente per ricordare<br />

allo spettatore che nella semplicità è già racchiuso l’essenziale.<br />

29<br />

MENZIONE<br />

SPECIALE<br />

DELLA<br />

GIURIA


FUORI<br />

CONCORSO<br />

N. 18 - CORREGGIARI LAMBERTO - “Occhio lapis”<br />

Tecnica: mista su tela - Dimensioni: cm. 30 X 60<br />

Vive e lavora a Milano. Artista, architetto, designer, ricercatore nell’area dei sistemi <strong>del</strong>la<br />

comunicazione, ha sviluppato un’esperienza creativa multiforme. È stato largamente<br />

presente nell’innovazione <strong>del</strong>la moda italiana, sia come stilista sia come progettista<br />

di marchi e <strong>del</strong>l’immagine pubblicitaria. È attivo in varie discipline dalla pittura alla<br />

scultura, dalla gra ca alla ceramica e all’arredamento. Si dedica ad un’intensa attività di<br />

performance e di installazioni artistiche. Sue opere sono: presenti in collezioni private e<br />

musei in Italia ed all’estero.<br />

30


N. 19 - CORREGGIARI MATTIA - “senza titolo”<br />

Tecnica: inchiostro, pastelli su carta - Dimensioni: cm. 20 X 20<br />

Vive le sue prime esperienze artistiche come writer all’inizio degli anni ’90.<br />

Col Crew 16 K è uno dei protagonisti <strong>del</strong>la scena underground milanese con lo pseudonimo di “Orma”.<br />

Nel ’94 assieme ai più importanti writers italiano, è invitato a creare una serie di opere in occasione <strong>del</strong><br />

concerto milanese <strong>del</strong> gruppo hip-hop statunitense Desfex. Anticipa la “Street art” attraverso una ricerca<br />

originale sulla logotipia inserendo in ampi lavori orme animali in sostituzione <strong>del</strong>la sua rma. Nel ’98 è Pr<br />

<strong>del</strong>l’agenzia Blade, per la quale cura progetti di varie rme di moda. Dal ’99 al 2001 si trasferisce a Londra<br />

dove frequenta la Central St. Martin University e stringe rapporti con writers inglesi ed internazionali.<br />

Rientrato in Italia coniuga l’attività artistica con il mondo <strong>del</strong>la moda e collabora con Giorgio Correggiari alla<br />

collezione “Untiled”. Nel 2005 è invitato alla Biennale di Ankara. Nel 2006 è Art Director <strong>del</strong> cortometraggio<br />

“Toy” presentato all’innaugurazione <strong>del</strong>la triennale Bovisa, Milano.Nel 2007 organizza un gruppo di artisti<br />

con cui realizza una linea di streetwear per il marchio giapponese Somet. Nel 2008 crea la linea personale<br />

“Upkallù” riferendosi alle divinità mitologiche mesopotamiche.<br />

Dal 2007 al 2009 si trasferisce a Tokyo, dove alla collaborazione con numerosi brand giapponesi come<br />

consulente artistico af anca diverse esperienze come promotore di musica elettronica e fonda,insieme al<br />

producer Stefano Lotti, l’etichetta discogra ca internazionale Rubber Band.<br />

Dal 2010 vive tra Milano e Tokyo e nel 2011 è stato invitato ad esporre alla Che Don Gallery a Milano.<br />

31


N. 20 - COSTANTINI PIER ANTONIO - “Mercatino globale”<br />

Tecnica: mista su tavola tamburata - Dimensioni: cm. 60 X 80<br />

Pier Antonio Costantini è nato a Rimini, vive e lavora a <strong>Valle</strong>cchio di Montescudo.<br />

Elio Morri, Cesare Filippi, Agostino Marchetti, Sante Battistelli, Fausto Minestrini, sono i maestri sotto<br />

il cui insegnamento, da volenteroso autodidatta, fa esperienza nel corso degli anni no ad approdare<br />

ad un proprio stile che lo identi ca ormai da tempo. Contrasti e luminosità, un saldo riferimento alla<br />

realt, appena stemperato dall’esperienza con Minestrini, una predisposizione alla gura umana legata<br />

ad un simbolismo a volte complesso e a volte enigmaticamente sempli cato, ad un monocromatismo<br />

che vuole essere sintesi interpretativa <strong>del</strong>lo sguardo attento <strong>del</strong>l’artista. Qui la luce aggredisce la<br />

materia facendola balzare dalle tenebre circostanti con effetti gra ci di sicuro ricercato risalto grazie<br />

anche a super ci “cicatrizzate” dove il segno e il colore trovano adeguato supporto.<br />

La stessa incisività la si può incontrare anche e soprattutto nei disegni il cui realismo, esasperatamente<br />

fotogra co, raggiunge risultati di forti suggestioni ma anche nei pastelli e nelle matite o negli acquerelli<br />

dove la velocità di esecuzione o la necessità di un approccio più mediato ottengono immagini sognanti<br />

e sognate. La passione per il “dipingere” e per il “segno” sono motivo, per lui, di profonda ri essione<br />

e di ricerca introspettiva. Per lui un quadro non vuol essere solamente la riproduzione di una immagine<br />

ma il racconto di un attimo di vita legato al proprio universo quotidiano.<br />

32


N. 21 - FILIPPI LUCIANO - “Vele”<br />

Tecnica: olio su tela - Cm. 55 x 46<br />

“Pittore paesaggista, interprete ne aristocratico <strong>del</strong>la terra di Romagna, ricca di umori<br />

e di luci. Col tempo interessato a viaggi e soggiorni all’estero ha elaborato un più vasto<br />

orizzonte di temi gurativi dedicato ai paesi visitati: la Francia in particolare e i paesi<br />

<strong>del</strong>l’Est europeo. Ha maturato nuove espressioni, nuova tavolozza, assumendo, accanto<br />

ai valori tradizionali <strong>del</strong>l’iconogra a paesistica, dati culturali che rendono in profondità<br />

l’essenzialità storica dei soggetti riportati.”<br />

“Una pittura di concetto, resa piacevole da una eleganza raf nata e vivacizzata da<br />

inserimenti cromatici improvvisi, che si rivelano sopra la composizione con forza materia,<br />

offrendo all’occhio <strong>del</strong>le vibrazioni di luce rese più vigorose dalla tridimensionalità.<br />

Una preparazione gra ca sopra la quale più che dipingere costruisce e scolpisce le sue<br />

gure con colore ad olio unito ad altra materia personalmente preparata, in tal modo<br />

crea una sintesi artistica ricercata da molti, ma raramente resa in modo esauriente,<br />

ossia tale da trattare la materia come cosa vivente e pulsante”<br />

33<br />

MENZIONE<br />

SPECIALE<br />

DELLA<br />

GIURIA


FUORI<br />

CONCORSO<br />

N. 22 - FIORAVANTI ILARIO - “Famiglia circense”<br />

Tecnica: tecnica mista su carta di canapa - dimensioni cm. 50 x 70<br />

Ilario Fioravanti nato a Cesena nel 1922 si è laureato in Architettura a Firenze nel 1949.<br />

Fioravanti è un artista “totale”, una di quelle ammirevoli (e sempre più rare) personalità<br />

che sanno intersecare e fondere più arti: egli infatti, ha conservato l’amore per la<br />

sperimentazione <strong>del</strong>le varie tecniche e per la manualità artigianale.<br />

Si spiega in tal modo come si dedichi al disegno, all’incisione, all’affresco, alla scultura<br />

in terracotta, in bronzo, in marmo.<br />

Vittorio Sgarbi, legato a Fioravanti da un sincero e saldo rapporto di stima e di amicizia,<br />

scrive che l’artista “riesce ad inserire il calore <strong>del</strong>la carne nella creta: diviene, essa, una<br />

specie di calco <strong>del</strong>la realtà <strong>del</strong> cuore, è in sostanza la realtà <strong>del</strong> sentimento”.<br />

34


N. 23 - FIORI IVAN - “Il mare d’inverno”<br />

Tecnica: olio su juta - cm. 65 X 40<br />

Ivan Fiori vive e lavora a Santarcangelo di Romagna.<br />

Ha frequentato l’Istituto d’<strong>Arte</strong> di Faenza e insegna musica.<br />

E’ tra i fondatori di “Santarcangelo dei pittori”. Ha lavorato per l’editoria e partecipato a<br />

mostre personali e collettive in diverse città.<br />

“…C’è nell’autore una vena artistica profonda che scende come la radice più giù nella<br />

terra dei costumi e <strong>del</strong>le tradizioni popolari. (….) Ivan Fiori con premura e grande tenacia<br />

ripropone circostanze comuni che nell’arti cio <strong>del</strong>le composizioni destano un profondo e<br />

soffocato gusto per la provocazione. (…) Nature cromatiche, suggestioni diffuse, impasti<br />

mutevoli che riassumono segni emblematici <strong>del</strong>la vita interiore”.<br />

35


FUORI<br />

CONCORSO<br />

N. 24 - GARATTONI ROBERTO - “La lettera non spedita”<br />

Tecnica: China e acquerello - Dimensioni: cm. 16x23<br />

Abitazione e studio in Savignano sul <strong>Rubicone</strong>, viale <strong>del</strong>la Libertà n. 47.<br />

“La pittura di Garattoni esplora da molti anni un suo orizzonte interiore insieme reale e<br />

ipotetico: campionari di un domestico d’infanzia dove le cose esistono senza esserci o ci<br />

sono senza esistere più, come il nostro ricordo di noi stessi.<br />

Questo background oggettuale, l’esplicita scenogra a <strong>del</strong>l’artista, appartiene a molti di<br />

noi, nel richiamo di quelle stagioni <strong>del</strong>l’anima che rimandano a un mondo di appena ieri<br />

(o appena <strong>del</strong> secolo scorso).<br />

L’autore, al di là degli aspetti schiettamente descrittivi cerca e cattura spesso una poesia<br />

non spiegabile senza l’irrazionalità <strong>del</strong>la memoria.<br />

“pittura di luoghi e oggetti e ancor più pittura di atmosfere che ci restituisce intatti<br />

soprassalti nella luce e nell’ombra di una accorta nostalgia”<br />

(G. Bravetti).<br />

36


N. 25 - GAZZETTI ROBERTO - “Estasi estiva”<br />

Tecnica: olio su tela - Dimensioni: cm. 45 x 75<br />

Nato a San Lorenzo in Campo (PS) nel 1953, vive e lavora a Savignano sul <strong>Rubicone</strong>.<br />

Pittore di tendenza impressionista, n da bambino è stato attratto dalle arti gurative e<br />

da autodidatta è andato via via studiando le af nità fra le varie tecniche pittoriche no<br />

al raggiungimento degli attuali notevoli risultati.<br />

Ha partecipato alla vita regionale e nazionale prendendo parte a manifestazioni,<br />

rassegne, mostre e concorsi dove si è sempre aggiudicato premi e riconoscimenti da<br />

parte <strong>del</strong> pubblico e <strong>del</strong>la critica.<br />

Ha esposto a Milano presso la galleria <strong>del</strong> Centro Storico.<br />

Dicono di lui: ..... E’ autore anche di mostre itineranti di una pittura impressionistica ove<br />

l’autore dipinge il “suo volo libero alle ali <strong>del</strong>la vita”.<br />

Il rispetto <strong>del</strong>la forma e degli eventi impegnano il Gazzetti nella risoluzione dei dubbi<br />

perenni <strong>del</strong>la vita e <strong>del</strong>l’uomo stesso .... perchè nella recita è facile mentire ma sul palco<br />

<strong>del</strong>la vita è l’anima la protagonista vera. ....<br />

(Lorenza Guerra)<br />

37


N. 26 - GIOMBETTI GABRIELE - “Donna con capelli al vento”<br />

Tecnica. Olio su tela - Dimensione Cm. 70 X 100<br />

“La gura femminile da sempre affascina l’uomo stimolando la sua creatività”<br />

L’artista è continuamente alla ricerca <strong>del</strong> giusto “medium” per esternare, comunicare il<br />

suo stato d’animo, le sue emozioni, la sua visione <strong>del</strong> mondo.......<br />

38<br />

Giombetti Gabriele


N. 27 - GUERRA TONINO - “Pellicano al mare”<br />

Tecnica: mista su tela di canapa antica - Dimensioni: cm 38 x 50<br />

Nato a Santarcangelo di Romagna nel 1920, laureato in Pedagogia presso l’Università<br />

di Urbino, soggettista e sceneggiatore cinematogra co di fama internazionale<br />

(collaboratore, fra l’altro di Antonioni, De Sica, Fellini, i Fratelli Taviani, Monicelli, Rosi),<br />

autore di opere narrative, poeta autentico e originale, artista che “traduce la fantasia<br />

in immagini e colori” dal 1989 vive e lavora nel Montefeltro a Pennabilli, ove ha dato<br />

vita a numerose istallazioni artistiche.<br />

39<br />

FUORI<br />

CONCORSO


FUORI<br />

CONCORSO<br />

N. 28 - GUIDI SEVERINO - “Fiori e insetti”<br />

Tecnica: mista e china - cm 70 x 53<br />

Severino Guidi è nato nel 1940 a Savignano sul <strong>Rubicone</strong> dove vive e lavora.<br />

Ha frequentato l’Istituto d’<strong>Arte</strong> <strong>del</strong> Libro di Urbino perfezionandosi nel settore <strong>del</strong>la<br />

pubblicità industriale che professionalmente ha curato per oltre quaranta anni.<br />

Si rivelò nel 1947 quando entrò a frequentare la prima classe <strong>del</strong>la scuola di campagna<br />

<strong>del</strong> maestro Federico Moroni nella frazione di Bornaccino a Santarcangelo, scuola che da<br />

molti è chiamata col nome di Severino.<br />

Riempiva i fogli dei quaderni per le aste con dei disegni a penna di grande interesse.<br />

Esordì a Milano nel 1948 con il I° Premio nazionale in una esposizione Mondiale d’arte<br />

infantile. Da allora ha sempre presenziato alle massime manifestazioni nazionali ed<br />

estere d’arte giovanile.<br />

40


N. 29 - LENZINI PIETRO - “Donne in estasi”<br />

Tecnica: acquaforte - Dimensioni: cm 41 X 51<br />

Nato nel 1947, vive e lavora a Faenza. Docente di Scenotecnica presso l’Accademia di Belle Arti a<br />

Bologna, ha svolto attività scenogra ca. Predominanti, però, sono la pratica incisoria e la realizzazione di<br />

opere pittoriche e plastiche, nel cui ambito stretto e coinvolgente è il rapporto sacro. Numerose le mostre<br />

e le rassegne d’arte a cui ha partecipato. Sue opere si trovano in varie collezioni pubbliche.<br />

“…..Nella ricca e variegata produzione <strong>del</strong>l’artista, molto è lo spazio occupato dalle tematiche sacre.<br />

Quelle di Pietro Lendini sono le forme <strong>del</strong>l’uomo <strong>del</strong> dolore - <strong>del</strong> Croce sso, o di un San Sebastiano tra tto<br />

da una punta acuminata e dirompente, ad emergere da un fondo buio e ad inarcarsi plasticamente verso<br />

chi osserva; ma anche in queste immagini tese e contratte sulla soglia <strong>del</strong>la tenebra c’è tanto cielo, c’è<br />

luce chiara che è sostanza stessa <strong>del</strong>la forma, c’è canto di vita nella piena accettazione <strong>del</strong>la prova e <strong>del</strong><br />

sacri cio,,,,”<br />

41<br />

FUORI<br />

CONCORSO


FUORI<br />

CONCORSO<br />

N. 30 - LUCCHI LEONARDO - “Volto di donna”<br />

Terracotta policroma, effetto bronzo<br />

.......A buon diritto Leonardo Lucchi si inserisce con la sua opera nel variegato panorama<br />

<strong>del</strong>l’arte contemporanea, dopo che alla metà degli anni Settanta <strong>del</strong> ‘900 la nascente<br />

Transavanguardia ha sancito il superamento <strong>del</strong> dogma <strong>del</strong>l’Avanguardia inteso come<br />

pura sperimentazione di tecniche e materiali in una ipotesi ottimistica e rettilinea <strong>del</strong>l’arte<br />

e <strong>del</strong>la storia.<br />

In tempi non sospetti Leonardo Lucchi ha proclamato la sua fe<strong>del</strong>tà alla gura: e per<br />

la gura, oggettivazione nè distaccata nè compiacente <strong>del</strong> visibile, egli ci riconduce<br />

alle immagini <strong>del</strong>la mente e <strong>del</strong>l’animo, alle emozioni individuali pudicamente ltrate,<br />

trattenute direi, dalle non espressioni dei volti, dai gesti contenuti, no al sentimento<br />

collettivo <strong>del</strong>la tradizione e <strong>del</strong>la fede.<br />

42<br />

Gustavo Cuccini


N. 31 - MANTEGAZZA TININ - “Gallo di Romagna in riva al mare”<br />

Tecnica: acquerello - Dimensioni: cm. 50 X 70<br />

Ligure di nascita, milanese dalle scuole elementari no a poco tempo fa, ora trapiantato<br />

sulla costa romagnola.<br />

Ha disegnato e dipinto da sempre, , si è occupato intensamente di teatro, radio e<br />

televisione, ha lavorato in diversi giornali e organizzato eventi artistici e culturali.<br />

43<br />

FUORI<br />

CONCORSO


FUORI<br />

CONCORSO<br />

N. 32 - MASSOLO MARIO - “Campagna aperta dalla vetta <strong>del</strong> monte Tassona”<br />

Olio su tavola telata, - cm. 60 X 30<br />

Mario Massolo vive e lavora a Cerasolo di Coriano (RN). In età giovanissima ha intrapreso<br />

studi artistici presso il pittore Giuseppe Mazzoli. Trasferitosi con la famiglia a Milano,<br />

ha proseguito lo studio <strong>del</strong>la pittura frequentando per sei anni lo studio <strong>del</strong>la pittrice<br />

Elena Mazzeri. In anni più recenti ha approfondito le tecniche di incisione avendo come<br />

maestri il professore conte Giulio Bars di Roma e l’incisore Giorgio Mattini di Pesaro, e<br />

<strong>del</strong>l’affresco con il professore Paolo Castellani di Pesaro.<br />

Insegna a Coriano e Cerasolo. Nel 1972 ha fondato con Ivo Casadei la scuola di pittura<br />

“I pittori <strong>del</strong>la strada”, divenuta in seguito la “Scuola Ivo Casadei”, in sua memoria.<br />

Ha allestito numerose mostre personali in diverse città italiane ed estere. Le sue opere<br />

gurano in importanti raccolte pubbliche e private in Italia, in Europa ed in America.<br />

44


N. 33 - MELIS VALENTINA - “L’albero di Grissin”<br />

Tecnica: mista cm 80 X 100<br />

opera realizzata per la presentazione <strong>del</strong> romanzo<br />

“Lo spaventapasseri” di Giorgio Binella<br />

Giovane pittrice cagliaritana, dall’incontro con la “ ash art” trae spunto per sviluppare<br />

un suo stile personale in cui si miscelano colori e materiali, conferendo consistenza e<br />

dinamismo a soggetti onirici tipici <strong>del</strong>l’infanzia e dei miti <strong>del</strong>la propria terra.<br />

Attualmente vive e dipinge a Capoterra (Ca), nella cui chiesa parrocchiale, si trovano due<br />

sue icone moderne. Una in particolare, ha attirato l’attenzione dei critici: la Madonna<br />

Elousa, con la quale vince il “Premio Ambiente 2009” per le arti visive.<br />

Nello stesso anno alcune sue opere vengono presentate in scenogra a nel concerto<br />

“STABAT MATER” di Pergolesi, prodotto per SKY.<br />

Sempre nel 2009 fonda il G.E.CO. (Gruppo Espressioni Contemporanee)<br />

45


N. 34 - MONTEVECCHI AGUSTO - “La Nina la Pinta e la Santa Maria”<br />

Tecnica: acrilico su tela - Dimensioni cm. 80 x 60<br />

Augusto Montevecchi è residente a san Vito di Rimini, l’esordio avvenne già all’asilo<br />

all’epoca indotto da Suor Gemma a copiare santini, rivelando subito un’attitudine e<br />

predisposizione al disegno. Dotato do estro e in possesso di una fervida fantasia, non<br />

seguì pienamente l’istinto creativo, ma alternò la produzione artistica a quel congruo 27<br />

mensile che gli permise di avere le spalle coperte. Ha partecipato a numerose rassegne<br />

ed è stato riconosciuto e apprezzato in ambienti speci ci per i risultati raggiunti.<br />

Note espositive <strong>del</strong>l’opera<br />

Le tre Grazie sono ritratte in posa fotogra ca, in un ozioso bagno di sole mentre si<br />

lasciano accarezzare dalla brezza marina, <strong>del</strong>iziandosi <strong>del</strong> frivolo compiacimento di se<br />

stesse. La piena luce colpisce le ridondanze corporee e ne disegna le opulenti forme, in<br />

una vaporosa atmosfera di fascino consapevoli <strong>del</strong> loro forte potere di seduzione.<br />

Tematica felliniana, è il messaggio alla fantasia erotica <strong>del</strong>l’ipotetico spettatore, allusione<br />

simbolica a sof ci e sensuali materassi, costituenti un unico e voluttuoso letto a tre<br />

piazze sul quale ci si può spaparanzare e nei meandri incunearsi.<br />

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N. 35 - MOSCONI DAVIDE - “senza titolo”<br />

Tecnica: sasnguigna - Dimensioni: cm. 324 x 25<br />

“Impiegato alla sanità a Cesena, ha fatto presso il mio studio dei tentativi ben riusciti di<br />

sculture, teste di terracotta di pregio.<br />

Ha partecipato a mostre estemporanee suscitando un buon interesse.”<br />

Osvaldo Piraccini<br />

47<br />

FUORI<br />

CONCORSO


FUORI<br />

CONCORSO<br />

N. 36 - MUKY - “Storia <strong>del</strong>la natività”<br />

Tecnica: Altorilievo in ceramica<br />

Artista di origine trentina, ceramista, vive da anni a Faenza e nella città romagnola ha<br />

dato vita ad un cenacolo famoso in tutta Italia, dal quale n dagli anni ’70, sono passati<br />

a centinaia i personaggi più in vista <strong>del</strong> mondo culturale e <strong>del</strong>l’arte: la “Loggetta <strong>del</strong><br />

Trentanove”.<br />

Iniziò con la pittura frequentando a Roma l’ambiente di Guttuso poi sceglie Mazzacurati<br />

come maestro. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo. Ama il bianco che,<br />

come il nero, resterà il colore <strong>del</strong>la sua vita: “M’attrae la luce e l’ombra, la vita e la<br />

morte”, afferma enigmatica.<br />

Molte sue opere di ceramica sono esposte nei musei di mezzo mondo.<br />

48


N. 37 - NANNI ANNA MARIA - “Foglia in rosso”<br />

Tecnica: acrilico su tela - Dimensione cm. 60 X 50<br />

Vive a Cesenatico, ove è nata nel 1937. Diplomatasi all’Accademia di Belle Arti di<br />

Ravenna, ha al suo attivo un’intensa attività espositiva, a partire dalla prima personale,<br />

1959; notevole, <strong>del</strong> pari, la partecipazione a collettive e a concorsi in ambito nazionale<br />

e internazionale. Oltre la pittura pratica la scultura, il mosaico, le “arti minori”. A lungo<br />

ha abbinato all’attività artistica quella didattica, quale insegnante di Educazione Artistica<br />

presso la Scuola Secondaria di primo Grado di Cesenatico.<br />

49


FUORI<br />

CONCORSO<br />

N. 38 - PIRACCINI OSVALDO - “Donna in ginocchio”<br />

Tecnica: sanguigna - Dimensione cm. 28 x 35.<br />

Nato a Cesena nel 1931, Osvaldo Piraccini si forma giovanissimo prima accanto a Giovanni<br />

Cappelli e poi con Alberto Sughi dai quali è indirizzato alle tematiche neorealiste peraltro<br />

affrontate con una precoce tensione alla sintesi <strong>del</strong>l’immagine e con una naturale vena<br />

lirica espressa attraverso una pittura rarefatta caratterizzata da un’impronta materia e<br />

da una gamma cromatica essenziale e raf nata.<br />

“Non v’è descrizione nella pittura di Piraccini, nemmeno nel senso più analogico <strong>del</strong><br />

termine. V’è invece perenne ricerca di durata e di sonorità espressiva <strong>del</strong> tono, di<br />

valore e di ‘pieno-vuoto’ <strong>del</strong>la nzione plastica. Un nulla separa la pittura di Piraccini<br />

dall’entrata nel grande Barnum <strong>del</strong>le bravure (o <strong>del</strong>le sbavature) informali. Quel nulla,<br />

che è però il segno sicuro <strong>del</strong> suo autocontrollo di pittore, esalta drammaticamente i<br />

volti impalpabili dei suoi nudi, contorce dolorosamente gli arti appena accennati <strong>del</strong>le<br />

sue persone umane, ferma e immobilizza, come farfalle tra tte nel punto esatto da un<br />

sapiente entomologo, i frammenti aerei dei suoi paesaggi cittadini”.<br />

(Antonello Trombadori)<br />

50


N. 39 - PISCHEDDA ANGELA - “Tenerezza”<br />

Tecnica: olio su tela - Dimensione: cm. 40 x 30<br />

Angela Pischedda svolge la sua attività artistica a Rimini.<br />

Si dedica alla pittura da qualche anno e ha appreso le tecniche frequentando corsi di<br />

alcuni pittori riminesi come Giuliano Maroncelli e Mario Massolo.<br />

Con una interpretazione personale ed uno stile gurativo l’artista coglie dalla realtà<br />

vicina e lontana i contenuti tematici <strong>del</strong>la sua pittura ricercando atmosfere ed emozioni.<br />

51


N. 40 - PISCHEDDA ELENA - “Donna al mercato”<br />

Tecnica: mista su tavola trattata - cm. 53 X 30<br />

Elena Pischedda vive e lavora a Rimini.<br />

E’ un’artista poliedrica che ama dedicarsi alla pittura, alla fotogra a, alla musica.<br />

Ha maturato esperienze nelle tecniche ad olio e nell’acquerello frequentando i corsi di<br />

alcuni pittori come G. Maroncelli, M. Massolo, L. Matteini, S. Vannini.<br />

Dalle fotogra e che scatta nei suoi viaggi spesso trae i contenuti e i temi <strong>del</strong>la sua<br />

pittura: paesaggi, ambienti, gure che rielabora in modo personale.<br />

Ama sperimentare nuove soluzioni e tecniche per la realizzazione <strong>del</strong>le sue opere nelle<br />

quali sono presenti sia la <strong>del</strong>icatezza dei toni che l’energia <strong>del</strong>le pennellate ricche di<br />

colore.<br />

52


N. 41 - POLIDORI DINA - “La regina dal cuore d’oro”<br />

Tecnica: polimaterica - Dimensioni: 100 X 100<br />

C’era una volta una regina, che aveva un grande cuore, che era molto generosa e disponibile così tutte le chiedevano dei favori e<br />

siccome era molto capace, e sapeva fare molte cose belle, molti furbi giravano intorno a lei, prendevano le cose che lei donava loro,<br />

le rivendevano e diventavano ricchi, mentre lei non tratteneva niente per sè. Quando qualcuno le chiedeva qualcosa, lei vi si dedicava<br />

totalmente con abnegazione perchè amava quello che faceva, per quanto riguardava i suoi numerosi talenti, era solita dirsi: me li ha<br />

dati il buon Dio, quindi è giusto che anch’io li doni a mia volta. Alcune di queste persone erano riconoscenti, ma altri, la maggioranza,<br />

i furbi non vedevano la sua bontà, piuttosto la consideravano un’ oca.<br />

Ma per questa regina buona venivano anche i periodi brutti, per esempio d’inverno con il freddo o quando non stava molto bene,<br />

sentiva il peso <strong>del</strong>la solitudine, allora pensò che doveva forti care la propria amma interiore, ma non voleva accenderla con l’egoismo,<br />

ma con l’amore. Dopo tanti anni si rese conto che amare era una parola grande come il mare e pensando al mare, che l’acqua di mare<br />

doveva veramente amare tutti i pesci, gli scogli, le alghe, i coralli e gli anemoni, per permettere a tutti di vivere, per permeare tutti gli<br />

anfratti, per adattarsi ad essere bevuta e respirata da tutti gli esseri <strong>del</strong> mare.<br />

Allora disse: io non sono grande e in nita come l’acqua <strong>del</strong> mare, non posso spandermi su tutto il mondo per amarlo, però una cosa<br />

posso fare, con il pensiero posso conoscerlo. Allora iniziò ad osservare meglio la natura che aveva intorno, a chiedersi il perchè le foglie<br />

nascevano piccole e poi diventavano grandi, prima erano verdi, poi gialle, rosse e arancio, marroni, come il colore <strong>del</strong>la terra. Allora si<br />

accorse che dietro ad ogni cosa c’era un mondo di pensieri da scoprire, anche nelle persone che venivano per le bellissime cose che lei<br />

faceva, anche in quelle persone c’erano dei pensieri, dei desideri che lei leggeva come un libro aperto. Allora fu contenta perchè adesso<br />

non amava soltanto, ma amava conoscendo, allora era più se stessa, era più consapevole, ogni cosa su cui ri etteva la rafforzava e gli<br />

permetteva di donare senza svuotarsi perchè il suo io, il suo spirito, la sua individualità aveva trovato un’altra fonte , quella <strong>del</strong> mare<br />

universale <strong>del</strong> pensiero, quindi adesso poteva amare donando e conoscendo e il suo regno diventò sempre più luminoso.<br />

53


FUORI<br />

CONCORSO<br />

N. 42 - PONTI VELDA - “Cocomero a scacchi”<br />

Tecnica: mista - Dimensioni: 60 x 40<br />

Velda Ponti nasce nel 1934 a Faenza, dove frequenta la scuola serale di disegno Tommaso Minardi.<br />

Nel 1964 sposa lo scultore e ceramista Valter Bartoli e nel 1968 si trasferisce a Brisighella.<br />

Il suo primo e signi cativo ciclo pittorico è <strong>del</strong> 1969 – 1973 con i “Carcio ”. Seguono i cicli<br />

“ Uccelli e Paesaggi” (1973 – 1979), “Ritratti” (1978 – 1982), dove compaiono volti e gure di personaggi legati<br />

alla realtà quotidiana <strong>del</strong>la pittrice. Dal 1983 al 1985 collabora con Mattia Moreni. Del 1986 sono i cicli “Farfalle<br />

e Mangiatori di farfalle”, dove la pittura assume una maggiore libertà cromatica e formale.<br />

Signi cativa l’in uenza <strong>del</strong> gruppo CoBra, in particolare di Appel e Jorn mentre nell’ambito informale il riferimento<br />

più signi cativo è Georges Mathieu. Seguono i cicli: “identità dimenticata” (1989 – 1991), dove la Ponti abbandona<br />

la ricerca più speci catamente espressionista e rivolge il proprio interesse ai caratteri tipogra ci, “Parole e segni”<br />

(1991) dove emerge la dinamica spazio-forma-colore, “Alfabeti” (1993 – 1995) in cui la scrittura si sviluppa solo<br />

come forma estetica, “Eroi di carta, Eroi di pietra” (1996 – 1998) dove a livello tecnico, la tela viene preparata<br />

con una base di sabbia e colla poi ricoperta di carta leggera.<br />

Con il ciclo “Forse sono labbra” (2000) l’immagine si avvicina alla sionomia umana.<br />

Dal 2003 al 2005 la ricerca di Velda Ponti prosegue con i cicli “Fiori per una bandiera”, “Meglio le bambole”,<br />

“Esseri senza nome”. Ha iniziato la propria carriera espositiva nel 1957 e da allora ha esposto ininterrottamente<br />

soprattutto in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, a Roma e a Madrid.<br />

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N. 43 - RAMPI EUFEMIA - “Criniera al vento”<br />

Tecnica: olio su tela - Dimensioni: cm. 80 x 40<br />

Eufemia Rampi nata a Rimini nel 1953 è laureata in sociologia a Urbino, si è formata alla scuola <strong>del</strong><br />

Prof. Silvio Bicchi Junior appartenente alla famiglia dei grandi macchiaioli livornesi.<br />

Fin dagli anni ottanta <strong>del</strong> XX secolo fa parte degli artisti <strong>del</strong> cavalletto che ritraggono dal vero (en<br />

plein air) gli splendidi paesaggi italiani.<br />

“Eufemia Rampi, pittrice di forte impegno e lavoratrice tenace. Entra nel campo <strong>del</strong>l’arte con<br />

impeto nella giovane età. E’ artista nell’anima, le sue opere sono di un “impressionismo” intriso di<br />

“Macchiaiolismo Toscano”. Nei suoi paesaggi si sente la profondità, è forte nel colore, ma sa dosare<br />

le diverse tonalità; è gurativa quel tanto che, il suo lavoro, non è mai soggetto all’”Accademismo”:<br />

è libero e la sua libertà la rende sincera, è il suo carattere che esce dai suoi quadri. Ha talento e lo<br />

sfrutta a giusta misura. Le sue opere piacciono perchè il messaggio è chiaro e comprensibile ma mai<br />

fotogra co! Il suo entusiasmo per l’arte si rispecchia nei suoi quadri; sia una maternità, oppure una<br />

marina, i soggetti sono vari e nei limiti <strong>del</strong> possibile, tratti dal vero”.<br />

( Silvio Bicchi)<br />

55


N. 44 - RICIPUTI LUCIANO - “Pescatori sul molo”<br />

Tecnica: olio acrilico su legno - Dimensione: cm. 95 X 35<br />

Vive ed opera a Cesena e da sempre si è divertito nel disegnare con matita, acquerello<br />

e carboncino come autodidatta, per hobby.<br />

In seguito con pennello ed olio la “mano” ha avuto la possibilità di produrre dipinti<br />

con risultati insperati ed in questo fare pittura riesce ad estrinsecare ciò che prova<br />

dall’osservazione di quello che lo circonda.<br />

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N. 45 - ROMAGNOLI CARLO - “Maternità”<br />

Tecnica: mista - Dimensioni: cm. 70 x 50<br />

Carlo Romagnoli è nato ad Asmara (Eritrea) nel 1944.<br />

Ha iniziato l’attività artistica nel 1960 sotto la guida <strong>del</strong> Prof. Scabbia, insegnante di<br />

educazione artistica e noto pittore, partecipando a diverse esposizioni pittoriche nei vari<br />

stati africani.<br />

Dal 1971 al 1980, trasferitosi a Roma, si è dedicato interamente all’arte pittorica,<br />

partecipando ad esposizioni e concorsi.<br />

Il suo stile è perfettamente gurativo e nelle opere emergono colori e luci <strong>del</strong>la sua<br />

Africa, anche se non tralascia di immortalare altri temi.<br />

E’ un artista che studia, osserva il realismo, correlando le opere con il suo amore per<br />

l’arte.<br />

57


FUORI<br />

CONCORSO<br />

N. 46 - SAPIGNA DAVIDE - “Il mattino dopo”<br />

Terracotta - cm. 35 x 25<br />

Davide Saligna è nato a Santarcangelo di Romagna nel 1976, dove vive e lavora.<br />

Si è diplomato nel 1995 all’Istituto Statale d’<strong>Arte</strong> “F. Mengaroni” di Pesaro, sezione<br />

metalli ed ore ceria.<br />

Si è diplomato nel 2000 all’Accademia di Belle Arti di Urbino dove ha frequentato la<br />

sezione scultura.<br />

Mostre Personali<br />

“Le distanze che ci dividono”, sculture e disegni, Santarcangelo 1998<br />

“Sculture per un Museo all’aperto” Monte Fiore Conca 2004<br />

“Ferite Contemporanee” I.A,T. Santarcangelo 2005<br />

“Sculture da indossare” Santarcangelo 2006<br />

L’artista ha anche ricevuto un riconoscimento all’arte dall’associazione “Cooperazione<br />

cristiana per l’Europa” per aver realizzato due “Via Crucis” per l’eremo di Sant’Alberico<br />

alle Balze<br />

58


N. 47 - SCATASSI ROSANNA - “Sirio”<br />

Tecnica: olio su cartone di canapa - Dimensione: cm. 50 x 70<br />

Nata a Monte ore Conca il 29 marzo 1952, ha coltivato la propria formazione artistica seguendo n<br />

da giovanissima l’innata passione per le belle arti, conseguendo risultati che testimoniano l’evidenza<br />

di un felice temperamento artistico.<br />

Nel 1970 frequenta l’atelier <strong>del</strong> maestro Nello Galvani.<br />

Partecipa a numerosi concorsi di pittura conseguendo consensi di pubblico e critica.<br />

Parallelamente Rosanna Scatassi amplia i suoi interessi nel campo <strong>del</strong>la ricerca sulle civiltà antiche e<br />

loro manifestazioni artistiche.<br />

Nel 1978 entra a far parte <strong>del</strong> gruppo “Artisti Riministi”.<br />

Dal 1983 con uisce nel gruppo artistico dei “Giovedì <strong>del</strong>l’<strong>Arte</strong> di viale Ceccarini”.<br />

59


N. 48 - SCHIASSI MARIA - “Le mie colline”<br />

Tecnica: mista - Dimensioni: cm 68 x 48<br />

Maria Schiassi non è una “dandy” <strong>del</strong>l’arte e non si lascia distrarre da inutili ed estrosi<br />

atteggiamenti, ma è sempre attenta con consapevole semplicità alle cose belle di cui<br />

ama circondarsi nella sua riservata ed operosa quotidianità.<br />

Chi accede alle sue opere osserva conciliarsi il razionale senso pratico con il sospiro <strong>del</strong><br />

fare poetico;è raro che positività e fantasia appaiano andare a braccetto<br />

Giuliano Giuliani<br />

60


N. 49 - Severi Pietro - “Orgoglio di mamma” (Le gemelle)<br />

Tecnica: olio su tela - Dimensione: cm. 60 x 50<br />

Se lo scorrere degli anni e <strong>del</strong>le esperienze ci porta ad una sorta di rigetto <strong>del</strong> lm<br />

esistenziale <strong>del</strong> quale siamo stati spettatori o involontari protagonisti, i casi sono due:<br />

o ci rifugiamo nei sogni, oppure ci apriamo ad una sorta di dipintura <strong>del</strong> sarcasmo,<br />

<strong>del</strong>l’ironia compositiva, <strong>del</strong> paradosso artistico.<br />

Ed è quanto per Pietro Severi, da Cesena.<br />

Artista romagnolo, dunque, che per essere tale, certamente fa emergere sulla tela tutto<br />

l’humus di una loso a <strong>del</strong>la dissacrazione dei massimi sistemi esistenziali. Tradotta<br />

in segni e colori questa loso a dona all’opera quella freschezza d’intenti narrativi che<br />

per una volta ti porta a leggere il quadro non come se si andasse ad un supplizio<br />

intellettuale....<br />

61<br />

Donat Conenna


FUORI<br />

CONCORSO<br />

N. 50 - SIRRI ILARIO - “Cesenatico”<br />

Tecnica: acquerello - cm. 25 X 25<br />

Ilario Sirri vive e lavora a Cesena.<br />

Si forma come attore, partecipando ad alcuni stages teatrali tenuti da artisti, quali Laura<br />

Curino, Marco Cavicchioli, Angela Mal tano, Franco Mescolini, Mariangela Gualtieri,<br />

Stefano Benni; per poi dedicarsi alla ricerca vocale sotto la guida di Gabriella Bartolomei.<br />

Parallelamente all’attività attoriale si è dedicato all’arte gra co pittorica, trovando – nello<br />

schizzo a china e acquerello – il mezzo espressivo più adatto a fotografare attimi di vita<br />

quotidiana.<br />

Ha esposto in mostre personali:<br />

nel 1997 a Cesenatico e Assisi<br />

nel 2004 a S. Mauro Pascoli e Santarcangelo<br />

nel 2005 a Cesena.<br />

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N. 51 - SPAZZOLI VANNI - “Uccello nero”<br />

Tecnica: mista - Dimensione: cm. 90 X 70<br />

Nato a Forlì nel 1940, vive e lavora a Sant’Agata sul Santerno, nella campagna Ravennate.<br />

Inizia l’attività artistica sul nire degli anni ’60 frequentando per un lungo periodo lo<br />

studio <strong>del</strong> pittore Ettore Panighi. Alla solida formazione gurativa, l’artista innesta in<br />

breve una tensione squisitamente pittorica fondata sul valore <strong>del</strong>la materia e sulla<br />

prenianza gestuale <strong>del</strong>l’immagine. Già nel corso dei primi anni ’70, l’artista è presente<br />

in importanti rassegne artistiche a livello regionale, ma ben presto la sua opera suscita<br />

interesse e apprezzamento in ambito nazionale e successivamente nelle diverse realtà<br />

europee. Lo vede infatti presente con la Galleria Gnaccarini, oltre che ad <strong>Arte</strong> Fiera di<br />

Bologna e Altissima di Torino, alle Fiere internazionali di Barcellona, Den, Haag, Utecht,<br />

Strasburgo, Gent, Karisruhe. L’universo gurativo <strong>del</strong>l’artista assume in questo periodo<br />

contorni ben <strong>del</strong>imitati entro intimi ed inconsci territori animati da personaggi ed esseri<br />

allegoricamente tras gurati rispetto alla visione <strong>del</strong> reale.<br />

63<br />

FUORI<br />

CONCORSO


N. 52 - TUMÀ ALESSANDRO - “City”<br />

Tecnica: olio su tavola - Dimensioni: cm 90 X 80<br />

Alessandro Tumà nato a Specchio (LE) nel 1957, vive e lavora a Cesena.<br />

Ha partecipato a diversi concorsi riscuotendo premi e segnalazioni.<br />

Nel panorama degli indirizzi che caratterizzano la gurazione contemporanea Alessandro<br />

Tumà ha certo scelto una <strong>del</strong>le strade più dif cili: quella <strong>del</strong>la semplicità.<br />

Intendendo con questo la rinuncia all’eccesso, al desiderio di inventare a tutti i costi<br />

qualche cosa di nuovo.<br />

Il mai visto non fa parte dei suoi interessi.<br />

Lontano dalle sperimentazioni su soggetti e materiali insoliti, nelle sue opere olii, acrilici,<br />

tempere ed acquarelli, si susseguono, accanto ai ritratti, scenari urbani, periferie deserte<br />

e scorci paesaggistici.<br />

64


N. 53 - VACCARI RAFFAELLA - “Il bagno di mezzanotte”<br />

Tecnica: mista - Dimensioni: cm. 65 X 95<br />

Raffaella Vaccari è artista completa: si dedica sia alla pittura, che al disegno, che alla<br />

scultura.<br />

Tutti i tre versanti <strong>del</strong>l’arte riescono ad essere da lei riassunti in un’unica espressione: nelle<br />

sue opere infatti troviamo il disegno, la pittura ed i soggetti sono così bene caratterizzati<br />

e presentati, che pare che siano addirittura scolpiti con il pennello; riusciamo così ad<br />

avere, nei suoi lavori, una visione a tutto tondo. Nelle sue gure ritroviamo la leggerezza,<br />

ma anche la gravità <strong>del</strong> corpo.<br />

Osservatrice e divoratrice di immagini, utilizza per le sue opere fotogra e rubate<br />

alla pubblicità. Le immagini perdono ogni riferimento al messaggio originario e sono<br />

riassemblate in maniera pittorica, allo scopo di catturare e svelare parzialmente i<br />

messaggi nascosti nelle relazioni, attivando così una comunicazione che è pienamente<br />

compresa solo da chi possiede gli strumenti di lettura. I suoi dipinti accostano elaborazioni<br />

materiche, collage, suggestioni oniriche e suoni. Riesce a fondere immaginazione e<br />

realtà grazie ad un sistema visivo che integra visione e poesia.<br />

65


N. 54 - VANNINI SECONDO - “Al ume”<br />

Tecnica: olio su tela - Dimensioni: cm 80 X 40<br />

I dipinti ad olio di Secondo Vannini presentano due caratteristiche peculiari: la solarità <strong>del</strong>le rappresentazioni<br />

paesaggistiche e l’autobiogra a <strong>del</strong>le iconogra e. Sono quadri godibili nel loro impressionismo macchiaiolo,<br />

aperto, cromatico e soffuso come di vento, come di brume che assieme allo sciame <strong>del</strong>la luce corrono sui colli<br />

<strong>del</strong>la Romagna o sulle spiagge deserte <strong>del</strong>la Riviera….<br />

(Ivo Gigli)<br />

Secondo Vannini , da sempre, percorre le strade bianche <strong>del</strong>le colline, i prati e la battigia, perché spinto dal<br />

profondo legame con la Romagna, la quale rappresenta la sua nascita, i ricordi, il lavoro, le luci, gli affetti. L’ha,<br />

dice un poeta “mangiata e bevuta”, respirata per sentirne gli odori e le stagioni. C’è identità tra lui e questa terra.<br />

E la canta con un sentimento che lo porta dove la solitudine ha gli occhi di altra vita, dove i “borghi sparsi” <strong>del</strong><br />

verso pascoliano mostrano i tetti a capanna e qualche gelsomino che si arrampica sui muri sbrecciati. I colori<br />

hanno una voce che si riconoscerebbe subito tra cento altre. La sua pittura è forte, ma anche modulata e complice<br />

come un sussurro, che invita dentro, in quel mondo fatto di realtà e memoria, di vigore e dolcezza, che forse<br />

esiste tuttora eppure affonda nel sogno <strong>del</strong> passato. Linguaggio schietto, musica popolare di felliniana memoria,<br />

ma anche elegia che batte nel petto col rumore <strong>del</strong> vento e <strong>del</strong>la risacca. L’Artista si è inventato una tavolozza<br />

tutta sua o, se vogliamo, uno stile composto da un alfabeto nuovo, che non distrae l’attenzione con i particolari,<br />

che è sempre chiaro, evocativo di immagini e di emozioni………<br />

(Franco Ruinetti)<br />

66


N. 55 - VINCENZI WERTHER - “Isola”<br />

Tecnica: olio su tela - cm 50 X30<br />

Dalla passione per la fotogra a e per una visione gurativa dai toni accesi che de nisce<br />

impressionistica <strong>del</strong>la natura <strong>del</strong>le cose dei volti e <strong>del</strong> paesaggio, scaturisce in Vincenzi,<br />

nei suoi papaveri girasoli e visioni notturne, una atmosfera impregnata di luce e colore,<br />

alla maniera dei grandi impressionisti che avvolge materialmente la tela coinvolgendoci<br />

nella visione.<br />

Le oride corolle di una natura più che mai viva e splendente si aprono carnali come<br />

sulfurei incantesimi di luce che vincano il buio.<br />

Un percorso pittorico fatto di richiami all’arte di varie epoche che scaturisce dal confronto<br />

continuamente esercitato con il colore, con la forma.<br />

Studio ed esercizio di ri essione sulla pittura che diventa emozione rivissuta e trasmessa<br />

sulla tela.<br />

Marcello Tosi<br />

67<br />

FUORI<br />

CONCORSO


N. 56 - ZANOTTI GIOVANNELLA - “Gallo di Romagna”<br />

Tecnica: olio su cartone telato - Dimensioni: cm. 60 x 50<br />

Giovannella Zanotti è nata a Rimini, ma vive da tempo a San Mauro Pascoli.<br />

Sin da bambina ha manifestato passione ed attitudine per il disegno.<br />

Da diversi anni frequenta i corsi di pittura <strong>del</strong>l’associazione “pittori <strong>del</strong>la pescheria<br />

vecchia” di Savignano.<br />

I suoi lavori si esprimono con un linguaggio gurativo che si potrebbe de nire “pop<br />

espressionista”.<br />

Essi rivelano forza di volontà e tendenza all’introspezione. Il tratto è deciso ed istintivo,<br />

di forte impatto emotivo. E’ una pittura immediata, la cui caratteristica è quella di<br />

essere colta da tutti. E’ anticoncettuale ed emozionale, rivolta alle persone che fanno<br />

<strong>del</strong> quotidiano la propria espressione più forte.<br />

68


N. 57 - ZAVALLONI RAFFAELLA - “Fiore fossile”<br />

Tecnica: smalti su cartone ondulato - Dimensioni: cm. 90x90x5<br />

Raffaella Zavalloni è nata a Savignano sul <strong>Rubicone</strong> nel 1956. Vive e lavora a Cesena.<br />

Felicemente autodidatta, disegna e dipinge n dall’infanzia.<br />

Dopo gli studi di Filiso a all’Università di Bologna, indirizzo estetico, ha disegnato e<br />

realizzato costumi teatrali, pubblicato atlanti naturalistici di animali e piante, dipinto<br />

arazzi.<br />

Da una quindicina di anni il cartone ondulato e la carta sono al centro <strong>del</strong>la sua ricerca<br />

artistica. Realizza quadri, installazioni, abiti e gioielli.<br />

Accompagna mostre personali e collettive a collaborazioni con aziende per l’allestimento<br />

di show rooms e spazi espositivi.<br />

Marisa Zattini ha scritto di lei: “Sismogra e <strong>del</strong>l’anima, potrebbe essere il titolo <strong>del</strong>le<br />

originali opere di questa artista cesenate, “regina” nell’arte <strong>del</strong>la metamorizzazione <strong>del</strong>la<br />

carta e <strong>del</strong> cartone ondulato. Un materiale povero che, grazie al suo estro, si trasforma<br />

in fondali marini e in paesaggi a forte densità emotiva”.<br />

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INDICE DEGLI ARTISTI<br />

1. Bedeschi Nevio<br />

2. Lelli Vittorio<br />

3. Giuliani Giuliano<br />

4. Acquaviva Guido (Guidacq)<br />

5. Baiocchi Oliviero<br />

6. Balena Gino<br />

7. Baroncini Bruno Ruffo<br />

8. Bartoli - Cornacchia<br />

9. Belli Vittorio<br />

10. Borgia Francesca<br />

11. Bosello Gianluca<br />

12. Buda Giuliano<br />

13. Buratti Romano<br />

14. Casali Giuseppe<br />

15. Cedrini Massimo<br />

16. Cerrone Silvia B.<br />

17. Comini Bruno<br />

18. Correggiari Lamberto<br />

19. Correggiari Mattia<br />

20. Costantini Pierantonio<br />

21. Filippi Luciano<br />

22. Fioravanti Ilario<br />

23. Fiori Ivan<br />

24. Garattoni Roberto<br />

25. Gazzetti Roberto<br />

26. Giombetti Gabriele<br />

27. Guerra Tonino<br />

28. Guidi Severino<br />

29. Lenzini Pietro<br />

30. Lucchi Leonardo<br />

31. Mantegazza Tinin<br />

71<br />

Pag.<br />

11<br />

13<br />

15<br />

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18<br />

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32. Massolo Mario<br />

33. Melis Valentina<br />

34. Montevecchi Augusto<br />

35. Mosconi Davide<br />

36. Muky<br />

37. Nanni Anna Maria<br />

38. Piraccini Osvaldo<br />

39. Pischedda Angela<br />

40. Pischedda Elena<br />

41. Polidori Dina<br />

42. Ponti Velda<br />

43. Rampi Eufemia<br />

44. Riciputi Luciano<br />

45. Romagnoli Carlo<br />

46. Sapigna Davide<br />

47. Scatassi Rosanna<br />

48. Schiassi Maria<br />

49. Severi Pietro<br />

50. Sirri Ilario<br />

51. Spazzoli Vanni<br />

52. Tumà Alessandro<br />

53. Vaccari Raffaella<br />

54. Vannini Secondo<br />

55. Vincenzi Werther<br />

56. Zanotti Giovannella<br />

57. Zavalloni Raffaella<br />

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Si ringrazia per la gentile collaborazione<br />

il Comune e la Proloco di Santarcangelo di Romagna<br />

Angelo Grassi “La Fabbrica”<br />

Urbano e Sandra Sintoni “La foto”<br />

L’Amministrazione comunale di Gambettola<br />

Tipogra a SICOGRAF per la realizzazione <strong>del</strong> materiale stampato<br />

Tutti gli artisti e coloro che hanno contribuito<br />

74


III


A R T E A L L' A S T A<br />

s e t t i m a e d i z i o n e<br />

SANTARCANGELO DI ROMAGNA<br />

Monte di Pietà<br />

29 settembre – 2 ottobre<br />

Mostra<br />

LE OPERE DI ARTE ALL’ASTA 2011<br />

Orario di apertura:<br />

29 settembre dalle 18 alle 23<br />

dal 30 settembre al 2 ottobre dalle 10 alle 23<br />

GAMBETTOLA<br />

teatro dei filtri<br />

Centro Artigianale "La Fabbrica "<br />

viale Carducci<br />

Domenica 27 novembre<br />

ore 16:30<br />

ASTA<br />

Verranno messe all’asta<br />

opere donate dagli Artisti<br />

L’invito è aperto a tutti<br />

Il ricavato verrà devoluto a favore di<br />

Istituto Don Ghinelli – Gatteo<br />

Il Glicine – Igea Marina<br />

Nuova TAC<br />

<strong>del</strong>l'Ospedale Franchini di Santarcangelo<br />

opere che hanno partecipato al concorso di pittura<br />

1 °classificato<br />

Nevio Bedeschi<br />

2°classificato<br />

Vittorio Lelli<br />

3°classificato<br />

Giuliano Giuliani<br />

Menzioni speciali<br />

Gianluca Bosello<br />

Bruno Comini<br />

Luciano Filippi<br />

Guido Acquaviva (Guidacq) - Oliviero Baiocchi<br />

Bruno Baroncini Ruffo - Vittorio Belli - Francesca Borgia<br />

Gianluca Bosello - Massimo Cedrini - Silvia B. Cerrone<br />

Mattia Correggiari - Pierantonio Costantini<br />

Ivan Fiori - Roberto Gazzetti<br />

Gabriele Giombetti - Valentina Melis<br />

Augusto Montevecchi - Anna Maria Nanni<br />

Angela Pischedda - Elena Pischedda - Dina Polidori<br />

Eufemia Rampi - Luciano Riciputi<br />

Carlo Romagnoli - Rosanna Scatassi<br />

Pietro Severi - Maria Schiassi - Alessandro Tumà<br />

Raffaella Vaccari - Secondo Vannini<br />

Giovannella Zanotti - Raffaella Zavalloni<br />

Opere fuori concorso di<br />

Gino Balena - Bartoli - Cornacchia - Giuliano Buda<br />

Romano Buratti - Giuseppe Casali - Lamberto Correggiari<br />

Ilario Fioravanti - Roberto Garattoni - Tonino Guerra<br />

Severino Guidi - Pietro Lenzini - Leonardo Lucchi<br />

Tinin Mantegazza - Mario Massolo - Davide Mosconi<br />

Muky - Osvaldo Piraccini - Velda Ponti - Davide Sapigna<br />

Ilario IV Sirri - Vanni Spazzoli - Werther Vincenzi

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