lavoro Prof.ssa Torchio - Provincia di Torino

Strumenti:
-M. Pintacuda, R. Trombino, Hellenes. Percorsi tematici nei testi greci. Antologia di autori per il
liceo classico, vol. 3, Palermo 1998;
-Lisia, Orazioni e frammenti, a cura di M. Marzi, Torino 2006;
-un dizionario della lingua greca, a scelta tra Vocabolario Greco-Italiano, a cura di L. Rocci, 20ª
ed., Città di Castello 1967, oppure GI. Vocabolario della lingua greca, a cura di F. Montanari,
Torino 1995.
Fasi di lavoro
In un primo tempo, si potrebbe sottoporre all’attenzione degli alunni il brano da analizzare,
riportato sul manuale in adozione; dopo averlo letto ad alta voce in modo espressivo, il docente
potrebbe soffermarsi su alcuni punti interessanti dal punto di vista sintattico, alcuni dei quali già
rilevati dallo stesso manuale. Tra questi, ritengo imprescindibili:
-­‐ Ópwj [...] peÚsetai: proposizione completiva di un sottinteso verbo di ordinare, la cui omissione
rende più incisiva la frase;
-­‐ ¢ll¦ [...] genšsqai: infinitiva dipendente da dšomai;
-­‐ e‡per oÛtwj œcei: in questo costrutto il verbo œcw ha valore intransitivo;
-­‐ æmolÒgei taàta poi»sein: abituale costruzione con i verbi indicanti promettere.
E’ ovvio che quella che presento può essere solo una traccia, in linea di massima; infatti, ritengo
impossibile fornire un’unità didattica preconfezionata applicabile in qualsiasi classe. Sarà compito
del docente calibrare di volta in volta gli interventi sulla base delle caratteristiche del suo uditorio.
Lys., De caed. Eratosth., 21-23
[21] peid¾ d p£nta e‡rhto aÙtÍ, e pon gè, «Ópwj to…nun taàta mhdeˆj ¢nqrèpwn
peÚsetai: e„ d m», oÙdšn soi kÚrion œstai tîn prÕj œm' æmologhmšnwn. ¢xiî dš se p'
aÙtofèrJ taàt£ moi pide‹xai· gë g¦r oÙd n dšomai lÒgwn, ¢ll¦ tÕ œrgon fanerÕn
genšsqai, e‡per oÛtwj œcei». æmolÒgei taàta poi»sein. [22] kaˆ met¦ taàta diegšnonto
¹mšrai tšttarej À pšnte, ... æj gë meg£loij Øm‹n tekmhr…oij pide…xw. prîton d
dihg»sasqai boÚlomai t¦ pracqšnta tÍ teleuta…v ¹mšrv. Sèstratoj Ãn moi pit»deioj kaˆ
f…loj. toÚtJ ¹l…ou dedukÒtoj „Ònti x ¢groà ¢p»nthsa. e„dëj d' gë Óti thnikaàta
¢figmšnoj oÙd n [¨n] katal»yoito o‡koi tîn pithde…wn, kšleuon sundeipne‹n· kaˆ
lqÒntej o‡kade æj mš, ¢nab£ntej e„j tÕ Øperùon deipnoàmen. peid¾ d kalîj aÙtù
e cen, ke‹noj m n ¢piën õceto, gë d' k£qeudon. [23] Ð d' 'Eratosqšnhj, ð ¥ndrej, e
„sšrcetai, kaˆ ¹ qer£paina pege…ras£ me eÙqÝj fr£zei Óti œndon st…. k¢gë e„pën ke…
nV pimele‹sqai tÁj qÚraj, katab¦j siwpÍ xšrcomai, kaˆ ¢fiknoàmai æj tÕn kaˆ tÒn, kaˆ
toÝj m n œndon katšlabon, toÝj d oÙd' pidhmoàntaj háron.
Dopo aver svolto questo lavoro, il docente suddividerà gli allievi in gruppi e chiederà loro di
schematizzare i §§ 21 e 22 secondo la grammatica della dipendenza, mentre riserverà il §23 per il
lavoro domestico 1 . Mentre gli alunni svolgeranno questa attività (in cui dovranno tenere presenti le
osservazioni svolte dall’insegnante in merito alla sintassi del brano), il docente cercherà di
monitorare il loro lavoro; quindi, passerà ad un momento di confronto dei vari elaborati e, tenendo
conto di quanto emerso, disegnerà alla lavagna lo schema del testo, come esemplificato qui:
1 Il testo greco del paragrafo viene qui fornito per completezza.
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