lavoro Prof.ssa Torchio - Provincia di Torino
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In un secondo momento, il docente fornirà agli studenti una traduzione letterale dei paragrafi<br />
esaminati 2 , che sarà me<strong>ssa</strong> a confronto con la versione del curatore dell’e<strong>di</strong>zione UTET 3 , presentata<br />
loro in fotocopia. Il <strong>lavoro</strong> prenderà spunto dai principi dell’ analisi contrastiva <strong>di</strong> traduzioni 4 che,<br />
secondo la mia scarsa esperienza, può essere molto proficua perché insegna a ragionare e ad<br />
allenare i meccanismi logici. Si potrebbe, per esempio, soffermare l’attenzione sulla modalità <strong>di</strong><br />
resa del <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong>retto, oppure sull’espressione “in modo palmare”, che non sembra essere una<br />
traduzione particolarmente felice; dopo aver confrontato quest’ultima con quella fornita<br />
dall’insegnante, i ragazzi, forniti <strong>di</strong> <strong>di</strong>zionario greco-italiano, saranno invitati a formulare una<br />
propria traduzione, non solo per l’espressione meg£loij tekmhr…oij, ma anche per tutti i punti in<br />
cui la traduzione d’autore sembri <strong>di</strong>scostarsi maggiormente da quella del docente.<br />
2 “[21] E dopo che ciò fu detto da lei, io affermai: “Che nessuno al mondo sappia ciò! In caso contrario, per te non ci<br />
sarà nessuna garanzia <strong>di</strong> quanto è stato stabilito da parte mia. Pretendo che tu mi mostri ciò in flagrante: infatti io non<br />
necessito <strong>di</strong> parole, ma che il fatto sia evidente, se veramente le cose stanno così”. Prometteva che lo avrebbe fatto. [22]<br />
E in seguito pa<strong>ssa</strong>rono quattro o cinque giorni [...] come io vi <strong>di</strong>mostrerò con palesi in<strong>di</strong>zi. Dapprima però voglio<br />
illustrarvi i fatti avvenuti l’ultimo giorno. C’era un mio familiare e amico, Sostrato. Mi imbattei in costui che tornava<br />
dalla campagna quando il sole era già tramontato; sapendo che, tornato a casa a quell’ora, non vi avrebbe trovato nulla<br />
da mangiare, lo invitavo a pranzare da me; e giunto a casa con me, saliti al piano superiore pranzavamo”.<br />
3 Lisia, Orazioni e frammenti, a cura <strong>di</strong> M. Marzi, <strong>Torino</strong> 2006: traduzione “Quando ebbe finito “che nessuno lo venga a<br />
sapere” ripresi “altrimenti decadrà il nostro accordo. Esigo che tu mi aiuti a coglierli sul fatto: non mi intere<strong>ssa</strong>no le<br />
parole, ma la prova che le cose stanno così”. Promise <strong>di</strong> farlo. Pa<strong>ssa</strong>rono intanto quattro o cinque giorni... come io vi<br />
<strong>di</strong>mostrerò in modo palmare. Prima però voglio esporvi quel che successe l’ultimo giorno. E’ mio intimo e familiare un<br />
certo Sostrato. Lo incontro che rientrava dalla campagna dopo il tramonto del sole. Pensando che a quell’ora a casa non<br />
avrebbe trovato più niente da mangiare, lo invitai a cena da me: arrivati a casa, saliamo al piano <strong>di</strong> sopra e ci mettiamo a<br />
tavola”.<br />
4 Si consulti, in proposito, il contributo <strong>di</strong> N. Flocchini, Possibilità <strong>di</strong> un uso <strong>di</strong>dattico della traduzione, <br />
33 (1997), pp. 76-105 (80-90).<br />
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