02 FEBBRAIO 2004 A3.pub - CineFotoClub GALATEA
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N UMERO 2<br />
Stava uscendo con la sua Cadillac da<br />
un hotel di Hollywood, lo Chateau Marmont,<br />
quando ha perso il controllo dell'auto,<br />
forse a causa d'un malore, ed è<br />
andato a sbattere contro un muro dall'altra<br />
parte della strada: Helmut Newton se<br />
n'è andato cosí, all'alba di sabato 24<br />
Gennaio <strong>2004</strong>.<br />
Il fotografo tedesco, divenuto celebre<br />
per le sue foto che dal mondo della moda<br />
hanno diffuso immagini femminili segnate<br />
da un erotismo dai tratti spesso<br />
sadomaso, aveva 83 anni.<br />
Era nato nel 1920 da genitori ebrei, il<br />
suo nome vero era Helmut Neustaedter.<br />
Dopo i primi studi di fotografia lasciò la<br />
Germania per Singapore nel 1936, stabilendosi<br />
poi in Australia, dove dopo il<br />
servizio militare iniziò l'attività di fotografo<br />
di moda, che continuò in Europa dal<br />
1957, facendo di Parigi la sua sede, prima<br />
di trasferirsi a Montecarlo nel 1980.<br />
Ammettendo d'essere daltonico, una<br />
volta scherzò sul fatto che la sua difficoltà<br />
di distinguere il giallo dal verde ed il<br />
verde dal blu è "il motivo per cui faccio<br />
ottime foto a colori".<br />
Ma è stata la caratteristica sconvolgente,<br />
la natura dello stile freddo delle sue<br />
immagini, dalle pagine delle riviste di<br />
moda che l'hanno reso celebre, con una<br />
specializzazione in nudi femminili, spesso<br />
donne amazzoni con accenni di devianza<br />
sessuale, pericolosità e feticismo.<br />
In una celebre foto che indignò il gioielliere<br />
Bulgari, Newton aveva fotografato<br />
dei diamanti e zaffiri ai polsi di una modella<br />
impegnata a divorare un pollo.<br />
Gli uomini nelle sue foto apparivano in<br />
posizione chiaramente sottomessa, come<br />
camerieri, autisti o semplici guardoni.<br />
Tra le sue modelle predilette, l'attrice<br />
Nastassia Kinski, che ritrasse per Playboy<br />
nel 1983, con una bambola di Marlene<br />
Dietrich.<br />
"E' stato difficile convincerla a spogliarsi,<br />
è una ragazza molto intelligente, molto<br />
intensa, molto brillante", ricordò poi<br />
Newton.<br />
NEWS CFC “<strong>GALATEA</strong>” P AGINA 2<br />
Helmut Newton<br />
un grande che fece scandalo<br />
E' morto all'alba in un incidente stradale<br />
Il suo lavoro provocò spesso le proteste<br />
delle femministe, che ad una delle sue<br />
mostre inscenarono una manifestazione<br />
gettando vernice sulle sue foto.<br />
Nel 1998, in un'intervista alla rivista Internet<br />
Salon.com, Newton dichiarò che non<br />
ne poteva più di scattare nudi femminili,<br />
dicendo "ne ho fatto indigestione, ho scattato<br />
abbastanza nudi per una vita. ...nei<br />
fatti, per quanto non abbia idea del numero,<br />
penso di aver fotografato troppi nudi".<br />
Ma è stato proprio con i suoi nudi che<br />
Newton ha sostenuto un'iniziativa d'impegno<br />
sociale, offrendo lo scorso anno le sue<br />
immagini all'associazione Reporter Senza<br />
frontiere (www.rsf.fr) che si batte per i diritti<br />
dei giornalisti perseguitati in tutto il mondo,<br />
e che ha messo in vendita un volume<br />
di immagini del grande fotografo, intitolato<br />
"Helmut Newton per la libertà di stampa", i<br />
cui ricavati andranno al sostegno di giornalisti<br />
incarcerati.<br />
GRANDE CHE FECE SCANDALO<br />
''Ho sempre cercato un po' di scandalo,<br />
anche nei miei ritratti. Mi sarebbe piaciuto<br />
essere un paparazzo''. aveva dichiarato<br />
una volta, lui che nella vita ha ottenuto piu'<br />
di quello che voleva: ha fatto scandalo e<br />
verra' ricordato come uno dei migliori fotografi<br />
del XX Secolo.<br />
Era il fotografo delle modelle nude e<br />
seducenti, uno dei fotografi di moda piu'<br />
chiacchierati del fashion system, per le<br />
sue immagini fetish, per il suo erotismo<br />
affascinante e di classe.<br />
E c'era un'altra frase che amava ripetere:<br />
''Se c'e' qualcosa che odio, e' sicuramente<br />
il buon gusto: per me e' una parolaccia''.<br />
Helmut Newton era un genio e come<br />
tutti i geni amava trasgredire, scandalizzare,<br />
uscire dalle righe.<br />
Da lungo tempo ormai risiedeva a<br />
Montecarlo, dove lavorava con l'entusiasmo<br />
di sempre realizzando costosissimi<br />
libri fotografici, come 'Sumo', raccolta di<br />
fotografie al prezzo di copertina di 1500<br />
dollari.<br />
Marie Claire, Elle, Jardin de Mode, Queen,<br />
Playboy e Stern sono le riviste che lo<br />
hanno reso famoso, pubblicando le sue<br />
immagini voyeuristiche, caratterizzate<br />
spesso da qualche ricercata imprecisione,<br />
ottenuta usando una semplice Polaroid.<br />
Uno stile che da un lato lo ha consacrato<br />
fotografo geniale e visionario e dall'altro<br />
gli ha fatto piovere addosso critiche<br />
di eccessivo maschilismo, alle quali rispondeva<br />
con ironia ''La parte piu' sexy<br />
d'una donna e' il collo del piede''.<br />
COLLABORAZIONE<br />
AL GIORNALINO<br />
Tutti coloro i quali vogliono collaborare<br />
con articoli, foto, notizie od altro alla<br />
stesura del giornalino del club, sono<br />
pregati di inviare i loro articoli, le foto<br />
ecc. all’indirizzo Email:<br />
mamusmec@tin.it<br />
o di portarli personalmente a Mario Musmeci<br />
In Via Paolo Vasta 32 Acireale. Si<br />
raccomanda un collaborazione attiva e<br />
costante.<br />
N UMERO 2<br />
Quando mia moglie ha manifestato<br />
il desiderio di iscriversi ad un corso<br />
base di fotografia, ho espresso la mia<br />
approvazione con un certo entusiasmo,<br />
nella ignara convinzione che si<br />
trattasse di un hobby come un altro,<br />
un simpatico modo magari per passare<br />
qualche piovosa serata in allegra<br />
compagnia, sfogliando e commentando<br />
polverosi album ed ingialliti<br />
ritratti dei bisnonni. Ma quando ho<br />
visto mia moglie vestita da cacciatore,<br />
acquattata dietro un muretto con<br />
altri tizi in abiti kaki, bardati di numerosi<br />
oggetti a tracolla e strani oggetti<br />
riflettenti, mi sono seriamente preoccupato.<br />
Tra l’avvocato, per una affrettata<br />
separazione, ed il medico per<br />
l’individuazione del morbo, ho scelto<br />
quest’ultimo. Il tale, ampiamente edotto<br />
sui sintomi, mi ha rassicurato,<br />
promettendomi, a patto di avere un<br />
pizzico di pazienza, una naturale<br />
guarigione senza ulteriori conseguenze.<br />
Poi mi ha confessato che anche<br />
lui, di tanto in tanto, si dilettava con<br />
una vecchia Yashica appartenuta al<br />
padre. Davanti alla porta, durante i<br />
saluti di commiato, abbassando il<br />
tono della voce, mi ha confidenzialmente<br />
chiesto: “Ma, tua moglie, che<br />
macchina ha?” Io, dimentico<br />
dell’oggetto della visita, ho incautamente<br />
risposto: “La Twingo, perché?”<br />
Non ho mai capito perché mi abbia<br />
sbattuto la porta in faccia… Era solo<br />
l’inizio di una grande avventura o meglio,<br />
della scoperta del pianeta delle<br />
meraviglie, come direbbe sicuramente<br />
Cecchi Paone. La mia vita, dopo<br />
NEWS CFC “<strong>GALATEA</strong>”<br />
Mio Dio.. la fotografia..<br />
Quando la moglie ha l’hobby<br />
aver scambiato una moglie con una<br />
fotografa, è radicalmente cambiata. Io,<br />
eroicamente, ho cercato di abituarmici,<br />
magari prendendola con un pizzico di<br />
ironia. Per esempio, quando siamo<br />
stati in Malesia, sbarcati all’aeroporto<br />
di Kuching sotto una tempesta tropicale,<br />
eravamo così carichi di attrezzature<br />
fotografiche compresi treppiede e varie,<br />
che i militari di servizio, nella indubbia<br />
convinzione che nessun turista<br />
sarebbe così stupido, scambiandoci<br />
forse per fotorepoters di una qualche<br />
testata giornalistica, ci hanno reso un<br />
serissimo saluto militare… O come<br />
quella volta, sempre in Malesia, che<br />
mia moglie avendo esaurito (e quando<br />
mai) i Kodak, ha comperato un rullino<br />
Fuji. “E’ una ottima marca” diceva “è<br />
leggerissimo quando giro lo scatto”.<br />
Poi, dopo circa 150 scatti, si è resa<br />
conto di non avercelo messo dentro.<br />
Sfido che neanche si sentiva… Ma,<br />
scherzi a parte, si è appassionata davvero<br />
alla fotografia, con anima e cuore,<br />
tanto da vincere anche numerosi concorsi<br />
fotografici. Mi ha così coinvolto<br />
nel suo entusiasmante hobby che<br />
anch’io ho deciso di fare la mia parte.<br />
Ho comperato una videocamera. Penserete<br />
voi al fine di fare, tra foto e filmati,<br />
reportages più completi. Invece è<br />
perché mi facevo due balle così aspettando<br />
che la signora fotografa trovasse<br />
l’angolazione, le cambiasse la luce per<br />
l’esposizione e che il bambino in posa<br />
diventasse finalmente anziano…, almeno<br />
occupavo i tempi morti (una ventina<br />
di ore al giorno) riprendendo lei<br />
che riprendeva gli altri. Oggi potrei farne<br />
un video che la<br />
corazzata Potemkin<br />
sembrerebbe<br />
un film da dilettanti…<br />
Ma anche fare<br />
video ha i suoi<br />
rischi, una certa<br />
pericolosità da<br />
paparazzo da<br />
combattimento.<br />
Per esempio, se<br />
volete un consiglio,<br />
non fate mai<br />
riprese a mezzo<br />
busto mentre camminate,<br />
soprat-<br />
Un foto di Ketty Sottile scattata ad un gruppo di Zebre in Kenia<br />
P AGINA 5<br />
tutto in quelle città dove i fittoni arrivano<br />
all’altezza dell’inguine… e non<br />
riprendete mai una scimmia con una<br />
noce di cocco in mano, non avete<br />
idea di quanto le scimmie detestino<br />
la violazione della privacy. E soprattutto<br />
se vostra moglie vi confida che<br />
le piacerebbe fare fotografia, non<br />
andate dal medico, ma<br />
dall’avvocato…<br />
Dario Scuto<br />
Condoglianze<br />
Nel mese di dicembre è morta la<br />
mamma del nostro carissimo amico<br />
Elio Patamia.<br />
Per un imperdonabile disguido non<br />
abbiamo pubblicato la notizia e<br />
le nostre condoglianze nel numero<br />
di gennaio. Ce ne scusiamo con Elio,<br />
il figlio e Tiziana Privitera, la nipote,<br />
rinnovando, a nome di tutto il Club le<br />
nostre più sentite affettuosità per la<br />
grave perdita.<br />
La redazione<br />
Un ricordo<br />
di Mario Piazza<br />
Un anno addietro, dopo una lunga<br />
e grave malattia, veniva a mancare<br />
il prof. Mario Piazza, revisore<br />
dei conti, persona affabile e cortese,<br />
un amico.<br />
Vorrei ricordarlo, assieme a tutta<br />
la grande famiglia del Club, come<br />
esempio luminosissimo di socio<br />
attivissimo e di gentiluomo.<br />
T.C.