You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
FEDERICO BELLUCCI<br />
Gli ingegneri<br />
non procreano,<br />
costruiscono!<br />
<strong>Fazi</strong> <strong>Editore</strong>
I edizione: novembre 2011<br />
© 2011 <strong>Fazi</strong> <strong>Editore</strong><br />
Via Isonzo 42, Roma<br />
Tutti i diritti riservati<br />
ISBN: 978-88-6411-514-6<br />
www.fazieditore.it<br />
All’interno, illustrazioni di Christian Soddu.
Ad Alessandro, il figlio dell’ingegnere
Prefazione<br />
Ebbene sì, anche gli ingegneri, nel loro piccolo,<br />
hanno figli.<br />
E, prima di averli, passano tutte le fasi necessarie<br />
a che ciò accada; ma, a differenza delle altre<br />
persone, seguono un rigido protocollo, in cui<br />
il partner è relegato a un ruolo marginale.<br />
L’ingegnere affronta la sfida con piglio “ingegneristico”<br />
e passa quindi, come in ogni lavoro<br />
che è abituato a fare, attraverso tutte le fasi tipiche:<br />
analisi, progetto, realizzazione, collaudo e<br />
documentazione.<br />
Se quindi trovate un ingegnere elettronico intento<br />
a studiare carte stellari ed ecografie pelviche,<br />
non vi preoccupate: sta solo calcolando quale sa -<br />
rà il giorno migliore per avere un figlio.
L’ANALISI E LA PROGETTAZIONE<br />
(Il preparto)<br />
il partner<br />
Anche se l’ingegnere vorrebbe avere l’onore di<br />
fare tutto da solo, in questo caso deve (ancora)<br />
sottostare alla legge naturale che prevede che si<br />
debba essere in due per procreare. In ogni caso<br />
il dritto della medaglia è che finalmente potrà<br />
fare sesso senza subire una denuncia per molestie<br />
e, se il partner è particolarmente scafato, anche<br />
mettere in pratica tutti i sogni erotici avuti<br />
fin dalla pubertà.<br />
La scelta del proprio partner, solitamente,<br />
per l’ingegnere è piuttosto semplice: bella e intelligente.<br />
Solo che poi si deve scontrare con la<br />
dura realtà: bellezza x intelligenza = costante.<br />
Inoltre, qualunque donna bella, intelligente e<br />
sana di mente non sposerebbe mai un ingegnere,<br />
dato che, mediamente, gli ingegneri non è
Gli ingegneri non procreano, costruiscono! 7<br />
che siano degli adoni (e si sa che la confezione<br />
ha un suo peso). Allora all’ingegnere tocca impostare<br />
la sua ricerca sulla massimizzazione della<br />
suddetta formula matematica e andare a mediare,<br />
secondo i suoi standard, sulla candidata<br />
migliore.<br />
Al primo appuntamento con l’aspirante futura<br />
compagna si presenta dando il meglio di sé:<br />
abito Armani, macchina abbastanza sportiva,<br />
argomenti di conversazione brillanti. Riesce insomma<br />
a fare colpo sulla ragazza per il primo<br />
quarto d’ora. Poi, il dramma: mentre stanno<br />
chiacchierando del più e del meno, un qualche<br />
problema tecnologico si inserisce nella conversazione<br />
e l’ingegnere cambia radicalmente espressione.<br />
Come un cane che ha fiutato la preda,<br />
inizia a porre domande dirette circa il problema<br />
e le possibili soluzioni, valuta, e poi propone<br />
ancora nuove domande, facendo sentire l’altra<br />
totalmente a disagio.<br />
Com’è tipico, i problemi riguardano la casa e<br />
gli apparecchi più o meno tecnologici in essa<br />
contenuti: la televisione che non è ben sintonizzata<br />
(con lo switch-off è sempre un problema…);<br />
le porte che raschiano; il frigorifero che fa la bri-
8<br />
Federico Bellucci<br />
na o non congela; il forno che non scalda oppure<br />
che brucia tutto; la lavastoviglie che non lava<br />
bene; la lavatrice che non carica l’ammorbidente;<br />
il videoregistratore che non registra la serie<br />
preferita; il computer che non si accende, non<br />
scarica la posta, perde le foto, le canzoni o i film<br />
preferiti (per non parlare del fatto che non carica<br />
certi siti web o non scarica certi software di<br />
downloading); il WI-FI che non funziona, insieme<br />
al collegamento a Internet; la doccia, ché non si<br />
riesce a regolare l’acqua (il getto, la pressione<br />
e/o la temperatura); e, problema dei problemi,<br />
il letto che cigola.<br />
Non è detto che tutte le grane sopra menzionate<br />
siano reali, ma la ragazza le usa come test<br />
per vedere se l’ingegnere è un tipo affidabile e<br />
sufficientemente sveglio: e infatti soltanto quando<br />
la ragazza gli dice che il letto cigola (e glielo<br />
dimostrerà salendoci sopra) capisce dove voleva<br />
arrivare…<br />
In ogni caso, alla fine, anche l’ingegnere riesce<br />
a trovare la sua compagna, quella santa donna<br />
che, nonostante tutto, sopporta amorevolmente<br />
tutte le sue fisime e decide addirittura di<br />
farci un figlio.
Gli ingegneri non procreano, costruiscono!<br />
la data di nascita<br />
Viene accuratamente scelta, consultando gli annuari,<br />
per replicare quella di illustri predecessori;<br />
oppure si cercano date di grandi scoperte, o<br />
palindrome, tipo 11/02/2011 (11 di febbraio per<br />
gli europei, 2 di novembre per gli americani,<br />
con la sfiga di dover far nascere il proprio esserino<br />
il giorno dei morti).<br />
Inoltre bisogna che il lieto evento capiti sotto<br />
il segno zodiacale adatto e l’ascendente giusto, e<br />
però lontano da qualche ricorrenza che ne possa<br />
offuscare la visibilità.<br />
Oltretutto, la data deve essere tale da potersela<br />
ricordare in ogni momento (anche se molti<br />
se la tatuano sul braccio), ma anche “esotica”:<br />
quindi l’ingegnere si va a informare se per caso<br />
è possibile avere un 30 febbraio sul calendario<br />
per il proprio bambino.<br />
Però deve accontentarsi di ciò che offre il destino<br />
(cinico e baro): la data sarà uguale a quella<br />
di tutti gli altri bambini (per esempio mio figlio<br />
è nato il 31 aprile).<br />
9
10<br />
Federico Bellucci<br />
la data del concepimento<br />
Inevitabilmente 40 settimane prima della data di<br />
nascita. E a quella data non importa quale sia lo<br />
stato mentale o la salute del partner: non si può<br />
mica fermare la scienza e il progresso per una<br />
gamba rotta o un mal di testa… Quel giorno è segnato<br />
in cremisi fosforescente sul calendario (un<br />
banale rosso non renderebbe). C’è il countdown<br />
sul computer, sul televisore e sul tabellone di Times<br />
Square. Ne parlano le TV mondiali come della<br />
data più importante del mondo. È possibile<br />
che ci sia qualche accenno sul calendario Maya<br />
(che però si ferma al 2012, quindi sbrigatevi!).<br />
il concepimento<br />
Qui purtroppo nasce il dilemma per l’ingegnere:<br />
essere artefice o regista? Perché, se da un lato<br />
può poi dire «l’ho fatto io», dall’altro ha di sicuro<br />
da ridire sul modo (si sa, gli ingegneri sono<br />
degli ottimizzatori nati): probabilmente col senno<br />
di poi penserà che certe azioni avrebbe potuto<br />
“farle meglio” per massimizzare il risultato,<br />
innescando un ciclo infinito spezzato solo dalla<br />
compagna che gli dice: «Quando iniziamo?».<br />
Qui l’ingegnere dà sfogo a tutto il repertorio di
Gli ingegneri non procreano, costruiscono! 11<br />
film scaricati negli anni da Internet, per quanto<br />
riguarda l’ambientazione; a tutti i trattati sulle<br />
procedure di trivellazione dei pozzi, per quanto<br />
riguarda l’atto; e a tutta una serie di tecniche<br />
di sopravvivenza ed escursionismo in zone impervie<br />
e selvagge per quanto riguarda il seme<br />
(lo si ritrova, la notte, con il grafico tridimensionale<br />
dell’utero e della vagina a dare indicazioni<br />
agli spermatozoi su quale sia la strada migliore<br />
da intraprendere).<br />
All’insaputa della sua compagna prepara l’ambiente<br />
per rendere adatta al massimo l’atmosfera.<br />
Segue una dieta ferrea e un programma intensivo<br />
di allenamento fisico per la “maratona”<br />
che lo aspetta, fa training autogeno per essere<br />
pronto ad affrontare il grande e oneroso compito<br />
di dare alla luce un nuovo Einstein. Cura ogni<br />
minimo particolare: candele profumate, luci soffuse,<br />
musica soft, lenzuola di raso, manuale del<br />
Kamasutra sul comodino (senza un manuale l’ingegnere<br />
è perso), manuale delle Giovani Marmotte<br />
sotto il cuscino (per le emergenze, non si<br />
sa mai).<br />
Ed è così che la compagna lo trova sul letto,<br />
nudo, a conversare del più e del meno con colei
12<br />
Federico Bellucci<br />
che è stata la sua partner nella preparazione di<br />
tutto: Inga, la bambola gonfiabile svedese.<br />
le visite specialistiche<br />
Queste rappresentano il momento più seguito dal<br />
futuro papà, non tanto perché sia interessato all’andamento<br />
della gravidanza (be’, anche a quello),<br />
ma, soprattutto, perché vede gli ultimi ritrovati<br />
della scienza e della tecnologia sui sistemi di diagnostica<br />
computerizzata, primo fra tutti l’ecografia<br />
morfologica in 3D (per non parlare della 4D).<br />
Appunta la data sul calendario, poi, il giorno<br />
fatidico, porta con sé gli occhialini stereoscopici<br />
personali, si siede nel salottino, pronto a vedere<br />
lo spettacolo e, alla fine, rimane inevitabilmente<br />
deluso quando, a fronte di tutta questa preparazione,<br />
ciò che vede è una serie di immagini bidimensionali<br />
sullo schermo… E lui che si aspettava<br />
qualcosa tipo Avatar…<br />
Ma lo sconforto dura pochi secondi, perché<br />
subito dopo si siede accanto al tecnico tempestandolo<br />
di domande: come funziona, che tipo<br />
di tecnologia usa, quali altri utilizzi ci possono<br />
essere e, ultima ma fondamentale, fatta con un<br />
po’ di imbarazzo, se per caso si può provare…
Gli ingegneri non procreano, costruiscono! 13<br />
Sì, l’ingegnere va alle visite specialistiche solo<br />
per vedere e usare gli strumenti, questa è la vera,<br />
indiscutibile realtà (anche se fa credere alla<br />
compagna che ci va per accompagnarla e per<br />
prendersi cura di lei): non ne perde una.<br />
E questo non vale solo per l’ecografia, ma anche<br />
per l’amniocentesi, il bi-test, la cardiotocografia,<br />
la colposcopia, la villocentesi… In ognuno<br />
di questi esami l’ingegnere è rapito dalla tecnica<br />
e/o dal macchinario in questione, usa persino<br />
una sorta di danza di accoppiamento, che consiste<br />
nell’avvicinarsi il più possibile al macchinario<br />
senza toccarlo, creando uno stato di agitazione<br />
sia nella compagna che nell’esaminatore.<br />
La danza ha termine quando la compagna, stressata,<br />
urla di smetterla e di stargli accanto, una<br />
buona volta.<br />
Arrivato a casa con l’ecografia (sia essa 3D o<br />
4D), l’ingegnere inizia una nuova ricerca per vedere<br />
a chi assomiglia di più il piccolo, con tanto<br />
di programmi grafici di morphing e riconoscimento<br />
somatico applicato alle foto. Passa notti<br />
insonni per dimostrare che ha preso la narice sinistra<br />
dallo zio Tonino e il sopracciglio destro da<br />
nonna Teresa, che il taglio della bocca è quello
14<br />
Federico Bellucci<br />
della suocera (e quindi starà sempre a parlare),<br />
mentre gli occhi vispi sono quelli belli di papà<br />
(peccato solo che siano chiusi).<br />
In ufficio non parla d’altro e, come screensaver,<br />
sul computer appare la carrellata delle immagini<br />
in slide show.<br />
Ovviamente lo si trova sempre mezzo addormentato<br />
per via delle notti in bianco, ma questa<br />
è una buona palestra per quello che lo attende<br />
in futuro.
Gli ingegneri non procreano, costruiscono! 15<br />
gli incontri preparatori<br />
Il futuro papà ingegnere è la sciagura di ogni figura<br />
professionale presente nel consultorio. Lui,<br />
entusiasta e curioso (ma anche pignolo e saccente),<br />
ha già scaricato e consultato l’opera omnia<br />
in materia di ginecologia, ostetricia, puericultura,<br />
alimentazione e infermieristica; conosce<br />
l’anatomia riproduttiva maschile e femminile sia<br />
con nomi scientifici che comuni; saprebbe praticare<br />
(in teoria) la manovra di Kristeller a occhi<br />
chiusi in una stanza buia (sbagliando poi il punto<br />
d’appoggio, con il risultato di far uscire il<br />
neonato dalla bocca); conosce a memoria tutte<br />
le fasi di crescita del feto dalla prima alla quarantesima<br />
settimana; sa quali sono i cibi consigliati<br />
e quelli vietati durante l’intero arco gestazionale<br />
e quali sono le prime cure da prestare in<br />
qualsiasi emergenza. Di conseguenza partecipa<br />
agli incontri preparatori come se andasse a un<br />
gioco a premi o a un esame universitario, pronto<br />
a interrompere il professionista di turno con domande<br />
trabocchetto o correggendolo durante<br />
l’esposizione.<br />
Il futuro papà ingegnere si riconosce subito:<br />
è quello che arriva con il trolley (contenente no-
16<br />
Federico Bellucci<br />
tebook, proiettore e stampante) con mezz’ora<br />
di anticipo, che si siede dalla parte opposta rispetto<br />
alla parete bianca, allestisce la sua postazione<br />
multimediale e, mentre aspetta, scarica da<br />
Internet gli ultimi aggiornamenti in materia di<br />
gravidanza (cosa che ha fatto anche prima di<br />
uscire di casa, ma non si sa mai). Inoltre, è il più<br />
tranquillo dei partecipanti. Quando il relatore<br />
fornisce il suo materiale (solitamente un pacco<br />
di fotocopie con molto testo e poche immagini),<br />
lui lo sfoglia con sufficienza e, dopo averlo girato<br />
alla compagna, fa partire la presentazione/film<br />
sull’argomento in questione usando il<br />
proiettore, con tanto di titoli di testa, cast e colonna<br />
sonora.<br />
Se preso nel modo giusto (riconoscendogli<br />
cioè che sarebbe bravissimo se sostituisse il relatore<br />
di turno), sa essere di ottimo aiuto, insegnando<br />
agli altri futuri padri come affrontare<br />
anche le più piccole inezie che snervano le mogli<br />
incinte.<br />
la cameretta<br />
La progettazione e l’arredo della cameretta per il<br />
pargolo in arrivo è qualcosa che rende le giorna-
Gli ingegneri non procreano, costruiscono! 17<br />
te dell’ingegnere piene e complete, e lui ne rimane<br />
assorbito fino a dimenticarsi di tutto il resto.<br />
Al grido di «Penso a tutto io!», inizia con la<br />
misurazione millimetrica di ogni parete della<br />
stanza per poterla riprodurre fedelmente con<br />
AutoCAD, in tre dimensioni. Si passa, poi, alla<br />
progettazione di tutto l’impianto elettrico e<br />
idraulico della stanza, tenendo conto dello stretto<br />
necessario: connessione WI-FI, postazione<br />
cambio pannolino (a scomparsa) con pistola<br />
doccia, sistema di localizzazione perimetrale e<br />
rilevatore di rumore, impianto di videosorveglianza,<br />
sistema di monitoraggio dei valori ambientali<br />
e relativi modificatori (condizionatore,<br />
umidificatore, depuratore e aromatizzatore per<br />
l’aria; tende e tapparelle per la luce; pannelli fonoassorbenti<br />
per il rumore). I poster sulle pareti<br />
raffigurano premi Nobel e manga di Go Nagai.<br />
Infine, ordinazione dei materiali e relativa<br />
realizzazione. Prezzo: 75.000,00 euro. Tempo:<br />
quattro mesi.<br />
Quando la futura mamma entra nella cameretta<br />
e vede la meraviglia divenuta realtà, fa un<br />
attento studio di tutta la stanza, sgrana gli occhi<br />
e se ne esce con l’unica domanda plausibile:
18<br />
Federico Bellucci<br />
«Ma il lettino dov’è?». Ed è qui che si vede di<br />
che pasta è fatto l’ingegnere: si parte da «ma serve<br />
pure il lettino?», per arrivare a «c’è un sistema<br />
antigravitazionale che ci consentirà di tenerlo<br />
sospeso in mezzo alla camera».<br />
il lettino (parte i)<br />
Alla fine, schiacciato dalla realtà (e bofonchiando:<br />
«Mica posso pensare a tutto io»), l’ingegnere<br />
parte alla ricerca del lettino, rigorosamente da<br />
montare (e sennò che gusto c’è?). Di solito la scelta<br />
ricade su un modello in legno, anche se lui non<br />
disdegnerebbe modelli in plastica o in metallo,<br />
salvo poi sentirsi ribattere «non è un animale» o<br />
«la cella ha le sbarre abbastanza resistenti?».<br />
Quindi, acceso il computer, collegatosi a<br />
Google, inizia la ricerca dei marchi che trattano<br />
ogni tipo di lettino. L’elenco è lungo e particolareggiato<br />
(Azur, BabyBjörn, Baby Expert, Baby<br />
Italia, Billo e Pallina, Bimbitaly, Bloom, Doimo<br />
City Line, Erbesi, Feri3, Fiorucci, Foppapedretti,<br />
Golden Baby, Haba, Lazzari, Leader, Meni,<br />
MIBB, MICUNA, NCR, Pali, Picci, Ruggeri, Sogni<br />
Fantastici, Stokke, Sweet Years e Tati) e, per<br />
ognuno di essi, l’ingegnere valuta tutti i modelli
Gli ingegneri non procreano, costruiscono! 19<br />
a disposizione, con vero piglio ingegneristico.<br />
Via quindi a vedere la struttura, il peso, la portata,<br />
la facilità nel montaggio, i possibili ampliamenti<br />
(se non ci sono gli upgrades non c’è gusto),<br />
gli accessori.<br />
Dopo c’è la ricerca dei negozi specializzati<br />
che li hanno in esposizione (perché vanno provati<br />
TUTTI), con proiezione topografica e cartografica<br />
per poterla poi scaricare sul proprio navigatore,<br />
e quindi si va da: Rocco, Io Bimbo,<br />
Bimbissimi, Prenatal, Bimbomarket (solo per citarne<br />
alcuni nei dintorni di Roma), e non importa<br />
dove si trovino o quanto distino da casa.<br />
Arrivati al negozio, l’ingegnere scende dall’automobile<br />
con il kit del perfetto “testatore di<br />
lettini”, comprendente: avvitatore elettrico (con<br />
batterie di riserva), cronometro, macchina fotografica<br />
e set di crash test dummies con le proporzioni<br />
del bambino nelle varie fasi di crescita<br />
(nei casi più disperati riproducono le fattezze<br />
del nascituro ricavate dall’ecografia). Per ogni<br />
modello presente l’ingegnere fa la prova di montaggio<br />
e smontaggio del lettino (cronometrandola),<br />
vede fino a che età del bambino può essere<br />
utilizzato (testandolo con i pupazzi), e fotografa il
20<br />
Federico Bellucci<br />
tutto per inserirlo nella riproduzione 3D della<br />
stanza (che si porta sempre dietro nel portatile).<br />
Trovato il modello che si adatta all’arredamento<br />
e, una volta collocato nella cameretta, inizia<br />
il problema del montaggio, che pone l’ingegnere<br />
di fronte a una scelta di vitale importanza:<br />
farlo subito o aspettare? (Ma, in fondo, per l’ingegnere<br />
il lettino è un accessorio superfluo…).<br />
Inevitabilmente, viene montato cinque minuti<br />
prima di partire per l’ospedale con la mamma<br />
nel pieno delle doglie.<br />
i regali<br />
Qui si tocca un tasto dolente. Non perché non si<br />
sappia cosa regalare, ma per la mole dei regali che<br />
verranno fatti. E tutti, ovviamente, devono essere<br />
valutati dal futuro papà in ottica ingegneristica.<br />
Arriva un ciuccio? Deve essere ergonomico e<br />
adatto al palato del neonato (di cui il padre ha già<br />
la struttura presa dall’ecografia morfologica 3D).<br />
Ci hanno regalato un biberon? Vediamo se ha il<br />
termometro incorporato per stabilire la temperatura<br />
del latte al milligrado… Il body per la notte?<br />
Sicuramente in cotone, ma con microinserti elastici<br />
disposti attorno al tronco per permettere un
Gli ingegneri non procreano, costruiscono! 21<br />
massaggio controllato di schiena e pancia, favorire<br />
la digestione ed evitare le coliche.<br />
Inoltre è cura del papà, ogni volta che passa<br />
davanti a un qualsiasi negozio, comprare una<br />
pensierino per il nascituro, che può andare da<br />
un paio di calzette per i piedini (griffate), al trapano<br />
avvitatore, alla scavatrice. Il risultato finale<br />
è che la stanza del futuro neonato è piena di<br />
“impicci” prima ancora che arrivi e non c’è posto<br />
per spostarsi né per montare il lettino.