E Polis Torino - Pneumatici sotto controllo
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avanti insieme, c'è totale fiducia<br />
tragli alleati. Anche Bossi ha<br />
sempre detto che Berlusconi<br />
mantiene le parole. Poi ciascuno<br />
ha il suo elettoratoedusa gli<br />
argomenti migliori per farsi<br />
amare dagli elettori». Il Guardasigilli<br />
Angelino Alfano ècon<br />
lui: «Il sistema giustizia non<br />
funziona echi crede basti<br />
un’aspirina, qualche piccolo ritocchino»,<br />
non capisce ofafinta.<br />
Intanto ipresidenti di Camera<br />
eSenato Gianfranco Fini e<br />
Renato Schifani eilvicepresidente<br />
del Csm Nicola Mancino<br />
non si stancano di perorare la<br />
necessitàcheaitribunalisimetta<br />
mano con un'ampia intesa.<br />
EPier Ferdinando Casini, che<br />
all'intesa vuol partecipare,<br />
chiede aVeltroni di non tirarsi<br />
fuori dalla «stagione riformista<br />
che deve prendere il via», malgrado<br />
le parole di Berlusconi<br />
che «ci ha abituato aun’alternanza<br />
fra cortesie einsulti.<br />
Quando usa questi toni, si squalifica<br />
da solo. Consiglio di non<br />
cadere nel tranello delle provocazioni».<br />
Ma il dialogo naufraga<br />
tra lebordate reciproche, e<br />
impazza Antonio Di Pietro. Il<br />
quale ribadisce che non siederà<br />
«mai al tavolo con un corruttore<br />
politico edittatore che sul<br />
piano economico taglia ai poveri<br />
per dare ai ricchi; sul piano<br />
della legalità si fa le leggi per<br />
non farsi processare esul piano<br />
democratico azzera leprerogative<br />
del Parlamento eimbavaglia<br />
l’informazione». ■<br />
e-mail<br />
itieoitorino.it<br />
pinione<br />
uestrade<br />
euna riorma<br />
Massimiliano mato<br />
I<br />
nquesto clima da guerra<br />
civile nessuna rifor-<br />
ma sarebbe possibile,<br />
ma per la Giustizia continuano<br />
ad esserci un paio di<br />
buone strade. La prima:<br />
aprire un confronto sul “lodo<br />
Violante”, nei termini in<br />
cui èstato espresso dall’ex<br />
presidente della Camera.<br />
La seconda: tenere distinta<br />
la riforma del processo penale<br />
da quella (sarebbe la<br />
terza in pochi anni) dell’ordinamento<br />
giudiziario.<br />
Non civuole molto, enon<br />
servirebbe neppure metter<br />
mano alla Carta. Basterebbe<br />
tornare al Codice Vassalli,<br />
magari eliminando<br />
tutti iprovvedimenti che,<br />
stravolgendolo, hanno reintrodotto<br />
surrettiziamente il<br />
rito inquisitorio ascapito<br />
di quello accusatorio, cuore<br />
della riforma dell’89. Ma il<br />
premier già frena, rimandando<br />
il discorso adopo le<br />
Feste: passato lo santo (la<br />
guerra tra le procure faticosamente<br />
mediata dal<br />
Csm), gabbata la festa.<br />
Epolis <strong>Torino</strong><br />
12 Dicembre 2008<br />
13.<br />
La solta. Il segretario i enna: Pensadicambiareicontrolli<br />
Visitefiscali agli statali<br />
runetta aprealla Uil<br />
q Ilministroattaccala<br />
Cgil:Conuestasituazioneloscioperoèuna<br />
follia.Saràunflop<br />
■ Il ministro per la Pubblica<br />
amministrazione Renato Brunettasièdetto<br />
disponibile arivedere<br />
alcuni aspetti del sistema<br />
delle visite fiscali in caso di<br />
malattia dei dipendenti pubblici.<br />
Èquanto riportano irappresentanti<br />
dei sindacati che ieri<br />
hanno partecipato ad un incontro<br />
apalazzo Chigi con il governo<br />
sui temi della scuola. Trai<br />
ministri presenti anche Renato<br />
Brunettache èstato interpellato<br />
sul problema delle visite fiscali.<br />
La Uil, in particolare, ha<br />
<strong>sotto</strong>lineato la necessità di rivedere<br />
alcuni aspetti che riguardano<br />
gli orari delle visite stesse.<br />
Il ministro, <strong>sotto</strong>linea Massimo<br />
Di Menna (Uil SCuola) «si èmostrato<br />
disponibile». Insomma<br />
Brunettaapre alle richieste della<br />
Uil. Edall'altraparte attacca<br />
laCgil.Conlacrisieconomicalo<br />
sciopero generale della Cgil è<br />
«una follia», ma in piazza non<br />
3 Il ministroalla ubblica amministrazione Renato runetta<br />
saranno in molti, anche perchè<br />
tragli iscritti di Corso Italia cresce<br />
la «disaffezione», dice il ministro<br />
in un'intervista a“Qn”. E<br />
del resto, continua, allo sciopero<br />
del pubblico impiego «hanno<br />
dettodiessere mezzo milione,<br />
erano 21.726». In piazza,<br />
quindi, ci saranno «metà pensionati<br />
el'altrametàlavoratori<br />
che evidentemente hanno solo<br />
una visione conflittuale». Ma<br />
«con questi chiari di luna -<strong>sotto</strong>linea<br />
Brunetta -pensare a<br />
scioperi generali èuna follia. In<br />
EPLIS<br />
tutti ipaesi si cerca solidità ed<br />
equilibrio ed ètriste vedere che<br />
da noi qualcuno segue una logica<br />
contraria. Èdatempo che<br />
la Cgil èunpartito epensa di<br />
occupare spazi che escono dalla<br />
sua natura. Un sindacato esiste<br />
per fare icontratti, per dare risposte<br />
ai problemi. Quando dice<br />
solo no, quando sa solo alzarsi<br />
dal tavolo, èun'altracosa e<br />
provoca disaffezione. Lo si èvistocon<br />
lo sciopero del pubblico<br />
impiego, dove l'ha seguita metà<br />
dei suoi aderenti». ■