Bollettino Novembre 2009 - Ordine dei Medici Chirurghi e degli ...
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CULTURA <strong>Bollettino</strong> OMCeO - Napoli <strong>Novembre</strong> <strong>2009</strong><br />
Superstizione: miti, riti e tabù<br />
L’insostenibile leggerezza della scaramanzia: convinzioni tenaci,<br />
credenze striscianti, residui atavici dal sottosuolo della psiche<br />
Francesco Iodice<br />
Già direttore U.O.sc di Pneumologia Ospedale Cardarelli - Napoli<br />
Chi, sia pure di nascosto - e senza farsi notare da<br />
chicchessia - non ha mai effettuato scongiuri<br />
per allontanare la sfortuna o la superstizione o il<br />
malocchio? Chi non ha evitato di passare sotto una<br />
scala? Chi non ha toccato ferro prima di un appuntamento<br />
importante? Consolatevi, non siete i soli; anche<br />
alcuni <strong>dei</strong> più rigorosi scienziati, gente scettica per<br />
natura su tutto ciò che è non-provabile, sono superstizioni,<br />
almeno un poco, almeno qualche volta. Aveva<br />
forse capito tutto sulle superstizione e sulla sfortuna -<br />
e le credenze popolari ad essa legate - il filosofo Benedetto<br />
Croce, il quale interrogato sugli effetti di certi<br />
pregiudizi, rispose con arguzia: "Non è vero... ma ci<br />
credo!".<br />
Senza il nostro desiderio di irrazionale - che ci fa pretendere<br />
tutto e subito contro la malasorte - non potrebbero<br />
vivere i cartomanti, i venditori e i produttori<br />
di oroscopi, le lettrici di palle dovrebbero cambiare<br />
drasticamente il tipo di palle e forse non potrebbero<br />
più limitarsi a leggerle, anche se il desiderio in sè non è<br />
una cosa negativa. Ma cos'è esattamente una superstizione?<br />
E' una credenza irrazionale, spesso dettata da<br />
ignoranza o da paura, in forze occulte ritenute portatrici<br />
di influenze per lo più negative. In senso religioso<br />
è ogni credenza, comportamento o pratica che tradisca<br />
lo spirito e l'ortodossia di una religione istituzionalizzata.<br />
Per Cicerone i superstiziosi erano coloro che si<br />
rivolgevano alla divinità con preghiere, voti e sacrifici<br />
affinchè potessero essere salvi. In genere, la superstizione<br />
indica la credenza - di natura irrazionale - che gli<br />
eventi futuri possano essere influenzati da particolari<br />
comportamenti od oggetti: chi si gratta, chi tocca<br />
particolari oggetti, chi dice formule particolari. Quando<br />
la superstizione si basa sulla diceria di un potere<br />
malefico delle persone, si chiama “malocchio”: è la<br />
capacità di procurare, volontariamente o involontariamente,<br />
danni a cose o persone mediante un'energia<br />
negativa gettata (il termine jettatura deriva dal napoletano<br />
jettare, gettare) attraverso lo sguardo. Ferdinando<br />
II - non immune a questa credenza - temeva in particolar<br />
modo il malocchio <strong>dei</strong> frati. Durante un suo<br />
viaggio con la moglie per partecipare alle nozze del<br />
duca di Calabria con Maria Sofia Amalia di Baviera, si<br />
vuole che all'uscita della regia di Caserta, ne incontrasse<br />
due. Superstizione o non, sta di fatto che quel viaggio<br />
fu terribile: vi furono tempeste di neve, tormente,<br />
l'incalzare <strong>dei</strong> primi sintomi di una malattia, tanto che<br />
il sovrano fu costretto a rientrare a Napoli via mare, su<br />
una lettiga. Urlò fino in punto di morte: “Mi hanno<br />
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jettato, mi hanno jettato!”.<br />
Se oggi fosse venerdì 17 o se ci fossero 13 convitati a<br />
tavola, state certi che qualcuno farebbe gesti strani con<br />
le mani. Ebbene sì, questa per i superstiziosi è, dalla<br />
notte <strong>dei</strong> tempi, l'accoppiata infame del calendario.<br />
Questa superstizione pare sia legata ad un evento<br />
storico: nel Trecento, un venerdì 17 è diventato sfortunato<br />
perché Filippo il Bello diede l'ordine di uccidere<br />
tutti i Cavalieri Templari della Francia per impossessarsi<br />
<strong>dei</strong> loro beni ed annullare in tal modo i debiti dello<br />
Stato verso l'<strong>Ordine</strong> <strong>dei</strong> Templari. Se il «Petisso» Pesaola<br />
fosse ancora un allenatore in attività, indosserebbe,<br />
giurateci, il mitico spelacchiatissimo cappotto di cammello<br />
beige che, a suo dire, gli ha portato tanta fortuna;<br />
il nuovo sindaco di Battipaglia in provincia di Salerno,<br />
Giovanni Santomauro, ha rifiutato di occupare la<br />
stanza <strong>dei</strong> suoi predecessori perché - a suo parere -<br />
posseduta dal demonio. Ma non bisogna esagerare<br />
perché si possono ottenere affetti contrari; infatti, la<br />
persona che si crede sfortunata o jellata altera il suo<br />
comportamento e finisce così per causare tali eventi.<br />
Anni fa, un giovane collega mentre sciava sul Sestriere<br />
- al solo sentire il nome di una persona da lui ritenuta<br />
“malocchiosa” - si grattò rudemente il basso ventre,<br />
incespicò sul bastoncino, scartò e si abbattè contro un<br />
albero rovinosamente; ovviamente, addebitò le sue