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Ottobre 2010 - Senago Informazioni

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Editoriale<br />

La questione dei rifi uti in Campania è tornata<br />

alla ribalta nelle cronache di questi giorni. Il<br />

Sindaco di Boscoreale, uno dei paesi coinvolti<br />

più da vicino, in una intervista televisiva ha<br />

dichiarato “attendiamo con fi ducia la venuta del<br />

Premier che possa risolvere il problema”. Un tempo<br />

eravamo abituati a sentir parlare di clima di “avvento”<br />

solo in termini religiosi. La fi ducia riposta in una<br />

sola fi gura è qualcosa che si addice più al trascendente<br />

che al reale. A maggior ragione in politica,<br />

in particolare per popoli organizzati politicamente<br />

in democrazie a suffragio universale, con elezione<br />

diretta dei rappresentanti, lontani da dittature che<br />

fanno capo ad un solo personaggio al comando.<br />

Tanti anni di berlusconismo hanno prodotto anche<br />

questo: una mitomania contagiosa in grado di enfatizzare<br />

una sorta di onnipotenza di un uomo che<br />

sospinto da mezzi economici smisurati può tutto.<br />

Il populismo spregiudicato, sorretto da strumenti<br />

mediatici complici e tremendamente effi caci, ha<br />

rispolverato negli anni la necessità mai spenta di<br />

un popolo di affi darsi periodicamente al “salvatore”<br />

in grado di risollevare un Paese, garantirne il benessere,<br />

risolverne i problemi. Questa necessità è<br />

radicata e rischia di non sopirsi neppure al cospetto<br />

di vicende che nel Palazzo vanno nella chiara<br />

direzione di una crisi della leadership del Premier,<br />

Sin dal 1255 è segnalata in località “Senagelli de <strong>Senago</strong>”<br />

(Senaghino) una chiesetta chiamata di “S. Maria<br />

Humiliatorum” di proprietà degli Umiliati (ordine<br />

spirituale composto sia da chierici che da laici uniti<br />

nell’ideale di povertà). Questa presenza è confermata<br />

anche nel Liber Notitie Sanctorum Mediolani di Goffredo<br />

da Bussero del 1289. Scomparso da <strong>Senago</strong><br />

l’ordine degli Umiliati (poi defi nitivamente soppresso da<br />

Carlo Borromeo), nel 1466 la chiesa intitolata a S. Maria<br />

Santissima di Senaghino risultava possedere il titolo di<br />

chiesa parrocchiale di <strong>Senago</strong>.<br />

Alcuni interessanti dati storici si riscontrano dagli atti<br />

della visita dell’Arcivescovo Carlo Borromeo nel luglio<br />

del 1573. La popolazione ammontava allora a circa 600<br />

persone di cui 360 “da comunione” ovvero di età inferiore<br />

ai 14 anni. La chiesa parrocchiale, denominata di<br />

S. Maria Assunta, viene defi nita “angusta ma con un bel<br />

ciborio. L’altare maggiore è decentemente conservato,<br />

mentre i sepolcri all’interno della chiesa sono indecenti;<br />

la casa parrocchiale si trova dalla parte meridionale della<br />

chiesa e il cimitero è situato nella piazza antistante”.<br />

In una visita del 1613 di Federico Borromeo, la parrocchiale<br />

veniva considerata decisamente troppo angusta<br />

per contenere tutta la popolazione che era aumentata<br />

a 820 abitanti (100 nuclei familiari). Ma fu solo nel 1763,<br />

In copertina: Chiesa Beata Vergine Assunta di Senaghino<br />

2 <strong>Ottobre</strong> <strong>2010</strong><br />

Cosa resterà?<br />

La Destra alla resa dei conti, l’Italia alla conta dei fatti<br />

di Nicola Di Lernia<br />

abbandonato di recente dal suo braccio destro,<br />

Presidente della Camera, accortosi dopo soli quindici<br />

anni che l’alleato tanto amato non ama coltivare<br />

principi democratici né costituzionali. La crisi del<br />

Centrodestra è dunque lo specchio di un’implosione<br />

inattesa quanto prevedibile, quando l’impostazione<br />

padronale pian piano ha iniziato a minare il<br />

patrimonio ideale della destra italiana stessa, oltre<br />

che il senso istituzionale patrimonio ideale della<br />

politica italiana costituito dal dopoguerra in poi.<br />

La sensazione è che si stia consumando un’epoca.<br />

Non che non ci saranno più governi di destra,<br />

né che non rimanga un’eredità, raccolta da altri,<br />

con altre caratteristiche e storia. Senza escludere<br />

che non ci saranno altri “salvatori” in futuro.<br />

Ma cosa ci resterà del berlusconismo? Perché il<br />

berlusconismo non lascerà solo interventi precisi<br />

e concreti come le leggi ad personam, il confl itto<br />

di interessi, le barzellette, le corna di Bruxelles, la<br />

cricca del G8, le escort a Palazzo Grazioli, il partito<br />

dell’amore, lo scudo fi scale in protezione di capitali<br />

sottratti al fi sco e investiti all’estero, il disfacimento<br />

della scuola pubblica e dello stato sociale, una<br />

legge elettorale defi nita “porcata” da chi l’ha creata,<br />

la depenalizzazione del falso in bilancio, la salva<br />

Previti, il lodo Alfano, la compravendita dei parlamentare,<br />

i numerosi condoni edilizi e quant’altro.<br />

Chiesa Beata Vergine Assunta in Senaghino<br />

la storia<br />

quando la popolazione era di 1046 anime, che fu approvato<br />

il progetto di ristrutturazione. Prevedeva l’ampliamento<br />

a tre navate, la salvaguardia della facciata,<br />

del presbiterio, del coro e del campanile. I lavori proseguirono<br />

per parecchi anni non senza qualche diffi coltà<br />

come ad esempio l’intransigenza del proprietario del<br />

terreno (tal Carlo Brioschi) su cui si doveva costruire la<br />

navata settentrionale. Nel 1862 su progetto dell’ing. G.<br />

Ticozzi furono allungate le tre navate (quella centrale di<br />

oltre 10 metri, quelle laterali di 7 metri) e rifatta la facciata.<br />

I lavori furono appaltati ad Antonio Dotti e comportarono<br />

una spesa di undicimila lire. Nell’estate del 1901<br />

divenne parroco di <strong>Senago</strong> don Ambrogio Rocca che<br />

da subito caldeggiò l’idea di costruire un’altra chiesa<br />

parrocchiale, più grande e in posizione più centrale dal<br />

momento che il nucleo abitativo si era spostato verso<br />

Nord tra il bivio per Garbagnate e la chiesa sussidiaria<br />

di San Bernardo. Nel 1908 iniziarono così i lavori della<br />

nuova parrocchiale. Nel 1947, dopo la guerra la chiesa<br />

di Senaghino risultava essere ridotta a magazzino e<br />

gravemente danneggiata. Dieci anni fa iniziarono lavori<br />

di restauro che hanno pienamente restituito alla città<br />

questo bene storico. Di particolare interesse l’affresco<br />

della “Madonna con bambino” della scuola di Bernardino<br />

Luini e il ciborio settecentesco.<br />

Lascerà le ferite inferte al modo di fare e vedere la<br />

politica, alla credibilità della stessa, da sempre in<br />

bilico e circondata da scetticismo.<br />

Ciò che ci sarà da ricostruire, forse ancora prima<br />

nella stessa destra italiana, in questo periodo alla<br />

resa dei conti, che nella politica in generale, è la<br />

dialettica democratica vera, la distinzione rigorosa<br />

tra pubblico e privato, un ritrovato senso civico, un<br />

distacco dal qualunquismo. Il recupero di uno spirito<br />

che allo stato attuale sembra caro solo ad una<br />

parte della società civile, che dà luogo ad impegno<br />

civile, a proteste, alla proposta di idee concrete. La<br />

possibilità di credere in uomini, progetti o Governi<br />

che possano essere circondati anche da sentimenti<br />

discreti di effi cienza e di responsabilità, non<br />

per forza annunciati dall’euforia e dalle fanfare e<br />

grondanti di promesse inattuabili.<br />

Il cittadino che delega l’“unto dal Signore” è il<br />

modello propinato in questi anni di pubblicità. Un<br />

modello commerciale vincente alle urne, disastroso<br />

alla conta dei fatti. La politica di contenuti che<br />

non sia più solo propaganda sembra un miraggio,<br />

eppure la sudditanza espressa dalle parole del<br />

sindaco di Boscoreale fanno pensare che il fondo<br />

di un’idea di rappresentanza seria, purtroppo<br />

perduta, sia stato toccato. E dalle macerie si può<br />

solo ripartire.<br />

Riferimenti e brani tratti da: “<strong>Senago</strong>, testimonianze storiche”<br />

di G.Moreno Vazzoler, 1991 – editore Joll Graf, <strong>Senago</strong><br />

<strong>Ottobre</strong> <strong>2010</strong><br />

Periodico Bimestrale<br />

dell’Associazione Anno Zero<br />

Iscrizione al Registro del Tribunale di Milano<br />

n. 324 del 27/5/95<br />

Direttore:<br />

Nicola Di Lernia<br />

Comitato di redazione:<br />

Francesca Bignami, Maria Carapezza, Sandra Carapezza,<br />

Andrea Gianotti, Gianfranco Pepe,<br />

Angelo Raimondi Cominesi, Giorgio Romagnoni,<br />

Francesco Serra, Maria Grazia Spina,<br />

Antonio Vaccaro, Ettore Vacchina, Alida Zoccolan<br />

Redazione:<br />

Via Febo Borromeo, 2/4 - <strong>Senago</strong> (MI)<br />

e-mail: ass.annozero94@gmail.com<br />

Cassetta postale: Via Garibaldi, 35 (Sala incontri)<br />

Stampa:<br />

Joll Graf - <strong>Senago</strong> (MI) - info@jollgraf.it<br />

Per inserzioni pubblicitarie:<br />

Tel. 393 7550342 - commerciale5.ulisse@tiscali.it<br />

<strong>Senago</strong> <strong>Informazioni</strong> è visibile anche sul<br />

sito internet www.senagoinformazioni/info

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