Le riviste di Scienze politiche (Sps/01-06, Sps/13 ... - Archivio Marini

Giuseppe Di Palma, Marcello Fedele, Maurizio Ferrera, Silvia Giannini, Wyn
Grant, Bernard Grofman, Elisabetta Gualmini, Jan-Erik Lane, Giovan Francesco
Lanzara, Giandomenico Majone, Francesc Morata, Massimo Morisi, Adriano
Pappalardo, Claudio Radaelli, Gloria Regonini, Jeremy Richardson, Fritz Scharpf,
Vivien Schmidt, Joan Subirats, Salvatore Vassallo, Francesca Zannotti.
Rivista Italiana di Scienza Politica il Mulino accesso chiuso h 11 PR
Direttore Luca Verzichelli
Comitato direttivo Giliberto Capano,
Alessandro Chiaramonte, Vincent
Della Sala, Pietro Grilli di Cortona, Donatella Della Porta, Pierangelo
Isernia, Francesca Longo, Liborio Mattina
Comitato scientifico Filippo Andreatta, Paolo Bellucci, Jean Blondel, Ilvo
Diamanti, Giuseppe Di Palma, Umberto Gori, Luigi Graziano, Piero Ignazi,
Juan Linz, Renato Mannheimer, Paolo Martelli, Alfio Mastropaolo, Liborio
Mattina, Lorenzo Ornaghi, Gianfranco Pasquino, Gian Enrico Rusconi,
Giovanna Zincone
Redazione Marco Almagisti, Tiziana Caponio, Marco Clementi, Annarita
Criscitiello, Luigi Curini, Stefano Sacchi, Filippo Tronconi (coordinatore).
La revisione paritaria è menzionata sul sito della Sisp.
Annotazione generale
Le quattro riviste eccellenti del nostro settore recano il marchio:
• del conflitto d'interessi (tutti i valutatori sono nell'organico delle riviste
da loro valutate);
• del monopolio: le riviste sono ad accesso chiuso, e sono tutte di un solo
editore;
• dell'oligarchia: c'è una forte sovrapposizione degli organici delle varie
riviste. Questo significa che se un autore ha un contrasto con qualcuno
ben difficilmente potrà rivolgersi alla concorrenza, perché ritroverà
direttamente o indirettamente sempre le stesse persone; 8
• dell'opacità: i dati usati per fare le selezioni non sono stati resi pubblici
dal Gev.
Il conflitto d'interessi può essere veniale nel caso degli scienziati politici: la Risp
è la rivista della Società italiana di scienza politica e sarebbe stato insensato
escluderla – come hanno fatto i filosofi politici col sito della loro società. Gli
indici h delle due riviste di scienza politica sono inoltre alti: questo suggerisce –
almeno prima facie - che sono lette e citate indipendentemente dagli interessi
dei valutatori. E' più grave per le riviste di filosofia politica, e
gravissimo nel caso di Alessandro Ferrara, per la presenza in fascia A di
una rivista recente nel cui consiglio direttivo egli siede. La rivista ha taciuto per
quasi 2 anni e sembra avere un impatto bassissimo. “Democrazia e diritto”, in
8 Questo naturalmente, non vale per i gruppi disciplinari composti da pochi docenti,
oligarchici, come tali, per necessità e non per scelta.
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