20.06.2013 Views

Pubblicato il nuovo numero della rivista - Agenzia delle Entrate

Pubblicato il nuovo numero della rivista - Agenzia delle Entrate

Pubblicato il nuovo numero della rivista - Agenzia delle Entrate

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

SOCIETÀ DI COMODO,<br />

INTERPELLI STABILIZZATI<br />

La disciplina <strong>delle</strong> società non operative è stata introdotta<br />

dall'art. 30 <strong>della</strong> legge n. 724 del 1994 per impedire l'ut<strong>il</strong>izzo<br />

improprio di forme societarie allo scopo di ottenere vantaggi<br />

fiscali indebiti. Gli obiettivi <strong>della</strong> norma, infatti, erano quelli di disincentivare <strong>il</strong> ricorso all'ut<strong>il</strong>izzo dello<br />

strumento societario come schermo per nascondere l'effettivo proprietario dei beni, avvalendosi <strong>delle</strong> più<br />

favorevoli norme dettate per le società e di penalizzare quei soggetti giuridici che, al di là dell'oggetto sociale<br />

dichiarato, fossero stati costituiti per gestire <strong>il</strong> patrimonio nell'interesse dei soci, anziché per esercitare<br />

un'effettiva attività commerciale.<br />

Tale disciplina ha subìto nel corso degli anni importanti modifiche. In<br />

particolare, a seguito del D.L. n. 223/2006, per ottenere la disapplicazione<br />

<strong>della</strong> presunzione di non operatività è necessario presentare un'istanza ai<br />

sensi dell'articolo 37 bis, comma 8, del DPR 600/73.<br />

Le società che non abbiano conseguito un volume di ricavi sufficiente<br />

a rispettare <strong>il</strong> test di operatività e che non intendano adeguarsi, in sede<br />

di dichiarazione, al reddito minimo presunto, dovranno fornire prova <strong>delle</strong><br />

ragioni oggettive per escludere, nei diversi casi, <strong>il</strong> concretizzarsi <strong>delle</strong><br />

situazioni elusive che la legge intende contrastare. E' fondamentale, in tal<br />

senso, <strong>il</strong>lustrare con precisione e documentare nell'istanza le situazioni concrete.<br />

La Direzione regionale del Piemonte ha ricevuto sinora più di 3.000 istanze, di cui ben 2.000 nel primo<br />

anno di applicazione del D.L. n. 223/2006. Negli anni successivi la situazione si è normalizzata, anche in<br />

seguito alle ulteriori modifiche normative, concernenti la possib<strong>il</strong>ità di scioglimento agevolato e l'ampliamento<br />

dei casi di esenzione senza onere dell'interpello. Nel biennio 2009-2010 <strong>il</strong> trend si è attestato intorno ad una<br />

media di 350 richieste.<br />

Nel merito, la sussistenza <strong>delle</strong> ragioni oggettive invocate per la disapplicazione si è estrinsecata<br />

principalmente nella prova <strong>della</strong> fase iniziale dell'attività (start up), dell'iter intrapreso per l'ottenimento <strong>delle</strong><br />

prescritte autorizzazioni, <strong>della</strong> percezione di canoni di locazione congrui rispetto ai valori di mercato (banca<br />

dati OMI) e dell'effettività <strong>della</strong> procedura di liquidazione.<br />

Pubblichiamo lo<br />

stralcio di una lettera<br />

giunta in redazione<br />

8<br />

8<br />

Le istanze di<br />

disapplicazione <strong>della</strong><br />

disciplina antielusiva<br />

presentate in Piemonte<br />

sono circa 350 all'anno<br />

A PROPOSITO DEI NOSTRI SERVIZI…

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!