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Wealth Planet Magazine Umbria - Wealthplanet.it

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Ed<strong>it</strong>oriale Sommario<br />

Direttore<br />

Ed<strong>it</strong>oriale<br />

G.Laura<br />

Ascione<br />

IL SALUTO DEL NOSTRO DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Quella di Renato Nenci, nell’importante carica di Direttore Responsabile è stata senza dubbio<br />

una conduzione irreprensibile ed equilibrata, ha permesso alla rivista di crescere e maturare in un<br />

ambiente sano e scevro di qualsiasi forma di protagonismo.<br />

Lascerà il posto al nuovo Direttore Massimo Poggioni che saprà certamente impugnare le redini<br />

del giornale con spir<strong>it</strong>o di collaborazione e umiltà apportando le modifiche che egli r<strong>it</strong>errà più<br />

opportune senza stravolgerne gli aspetti ed<strong>it</strong>oriali.<br />

Ringraziando per il Suo importante contributo auguro a Renato un buon lavoro anche a nome del<br />

Presidente Massimo Pat<strong>it</strong>i e di tutta la redazione.<br />

Con affetto L. Ascione<br />

Il momento dei saluti è sempre una circostanza che può far commuovere. Quando si lascia la<br />

direzione di un giornale la circostanza può far emozionare ed in genere si usano luoghi comuni e<br />

frasi fatte. Vorrei che per me non fosse così.<br />

Questo è l’ultimo numero di Wealt <strong>Planet</strong> <strong>Magazine</strong> che porterà la mia firma. E’ vero, sono<br />

dispiaciuto di lasciare un prodotto che in poco tempo ha riscosso un così tanto consenso ma sono,<br />

soprattutto, orgoglioso del lavoro fin qui fatto.<br />

Quando, in una notte dell’inverno 2008, abbiamo fondato e strutturato Walth <strong>Planet</strong> <strong>Magazine</strong> non<br />

pensavamo certo di aver creato un “giornale” che avrebbe poi ottenuto così buona affermazione.<br />

Quando abbiamo cominciato eravamo in tre, con un prodotto di 36 pagine, con tanto timore e<br />

con tante speranze. Oggi il timore si è trasformato in coraggio e la e le speranze in prospettive<br />

di cresc<strong>it</strong>a e le pagine sono arrivate a 84. Quel progetto pensato al tavolo di una trattoria, si<br />

è trasformato in una rivista graficamente perfetta e dai contenuti particolarmente interessanti. Il<br />

risultato è giunto dopo un lavoro di equipe. Il pensiero iniziale ha preso forma con la realizzazione<br />

di una redazione all’altezza del proprio comp<strong>it</strong>o, della struttura commerciale che ci ha permesso<br />

la costruzione della rivista quale è quella di oggi; uno studio grafico e uno stabilimento di stampa<br />

che hanno realizzato il prodotto attuale. Il contributo prestato dai collaboratori esterni ha dato al<br />

giornale la sostanza e l’autorevolezza che lo rende così qualificato e qualificante.<br />

Grazie a tutti i collaboratori che in questi tre anni si sono avvicendati nella redazione, a coloro che<br />

sono passati velocemente e a quelli che sono rimasti, io ho ricevuto, da tutti, la collocazione che mi<br />

ha fatto acquisire l’esperienza per andare a dirigere un mensile a tiratura nazionale.<br />

Lascio la direzione di <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> <strong>Magazine</strong>, portando con me l’ideal<strong>it</strong>à di un progetto<br />

realizzabile e la condivisione di molte idee, porto con me la speranza di poter trasmettere ad altri<br />

quello che i miei collaboratori hanno trasmesso a me: l’umiltà, nella speranza di trovare la libertà<br />

che mi è sempre stata concessa dalla proprietà e la condivisione per la realizzazione di un grande<br />

proponimento.<br />

Nell’avventura di costruzione e consolidamento di <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> <strong>Magazine</strong>, ho avuto una grande<br />

fortuna quella di incontrare delle grandi persone che consapevolmente o inconsapevolmente mi<br />

hanno insegnato a vivere, ho quindi contratto con loro deb<strong>it</strong>i di riconoscenza. Ecco che io nella<br />

modestia e nell’umiltà che loro mi hanno trasmesso, sia loro riconoscente e, non mi dilunghi troppo<br />

un semplice grazie a tutti, ai collaboratori, alla proprietà, agli sponsor e ai lettori .<br />

So di lasciare la “nostra” rivista in buone mani, con loro saprà conquistare tutti i traguardi non<br />

ancora raggiunti. Ecco che arriva la commozione. Auguri, buon lavoro e buona fortuna!<br />

Renato Nenci<br />

Periodico bimestrale Iscr. Trib. di Montepulciano n. 321 13/05/2009<br />

Direttore Responsabile<br />

Renato Nenci<br />

Direttore Ed<strong>it</strong>oriale<br />

Laura Ascione<br />

Direttore di Redazione<br />

Massimo Poggioni<br />

Direttore Scientifico<br />

Maria Donata Mezzetti<br />

Direttore Sportivo<br />

Fiorella Di Leone<br />

Ed<strong>it</strong>o da <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong><br />

Village<br />

Presidente Massimo Pat<strong>it</strong>i<br />

Stampa Tipografia Pontefelcino - Perugia<br />

Si ringraziano tutti i collaboratori<br />

SPAZIO APERTO<br />

Un animale per amico 3<br />

Lingeria di Arnaldo Caprai 4<br />

La società dei network virtuali 6<br />

Organi dell'associazione no prof<strong>it</strong> 8<br />

Il dir<strong>it</strong>to nella v<strong>it</strong>a quotidiana 11<br />

Lo sport adattato 12<br />

Le donne del Risorgimento 14<br />

Licia Colò 16<br />

Costruire in acciaio 18<br />

Un mondo di curios<strong>it</strong>à...Brasile 20<br />

ECOSOSTENIBILITÀ<br />

L'inquinamento tra le pareti domestiche 22<br />

Ospedale pediatrico Meyer 24<br />

ARREDO E DESIGN<br />

Una cucina per tutti 26<br />

Rivoluzione copernicana con TITAN 28<br />

Passeggiando sul GRÈS 30<br />

Termosifoni acciaio...alluminio...ghisa? 32<br />

SALUTE E BENESSERE<br />

Un dolce Inverno per la nostra pelle 34<br />

Quando l'Occidente e l'Oriente... 36<br />

Momenti di estasi 38<br />

Massaggio sportivo 39<br />

Gli agrumi e i loro poteri salutari 40<br />

Cinematerapia 42<br />

INCHIESTA<br />

Pronti, chi legge?<br />

MEDICINA<br />

Posturologia 46<br />

Le tendin<strong>it</strong>i 47<br />

Stone therapy 48<br />

Il ruolo delle fasce nell'uomo 49<br />

UMBRIA<br />

Test motori 54<br />

Ju-J<strong>it</strong>su 2010 56<br />

Marsciano 58<br />

W.P. una nuova sfida 64<br />

Auricoloterapia 67<br />

Il controllo ecocardiografico 68<br />

Kiwanis International 73<br />

La Biodinamica vocale 74<br />

ARTE E MUSICA<br />

Ancora più liberi 76<br />

Alessandra Di Bello 77<br />

SEGNALIAMO<br />

Imparare a innamorarsi 78<br />

Risorgimento in teatro 78<br />

OROSCOPO<br />

L'oroscopo di Salomè 80<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 1


UNAnIMALE<br />

L’intuizione del valore terapeutico degli animali, che risale<br />

all’antich<strong>it</strong>à, nel corso dei secoli ha assunto sempre più<br />

importanza e si traduce nella PET THERAPY, che oggi<br />

ha una strutturazione metodologica e impieghi mirati a<br />

specifiche patologie. La Pet Therapy è stata introdotta in<br />

America nel 1953 dallo psichiatra Boris Levinson che la<br />

sperimentò sui bambini autistici. In Italia, con un recente<br />

decreto legislativo è stata ufficialmente riconosciuta<br />

all’interno del Servizio San<strong>it</strong>ario Nazionale. Questo tipo di<br />

terapia si basa sull’assistenza degli animali domestici, quali<br />

cani, gatti, conigli, pappagalli e tartarughe e si affianca<br />

alle altre terapie, per la cura sia di disabil<strong>it</strong>à psichiche,<br />

come l’autismo, sia fisiche tipo defic<strong>it</strong> dell’ud<strong>it</strong>o, della vista,<br />

del movimento ed anche dei disturbi dell’apprendimento<br />

quali ansia e iperattivismo. L’animale è il co-terampeuta che<br />

aiuta il paziente, insieme agli psicologi e ad altre figure<br />

professionali del settore ad innescare spontaneamente<br />

quei meccanismi di stimolo che possono essere di gioco<br />

per i bambini e stimolo all’attenzione temporanea per gli<br />

anziani e i pazienti depressi. La scelta dell’animale avviene<br />

Spazio Aperto<br />

PERAMICO<br />

a cura di Giuseppina Ascione<br />

in maniera graduale: si inizia in generale con i conigli che<br />

vengono accettati sub<strong>it</strong>o dai bambini i quali, generalmente,<br />

non ne hanno paura. Successivamente vengono impiegati<br />

pappagalli e poi si giunge al gatto e al cane. I pappagalli<br />

vengono utilizzati perché, parlando a modo loro, stimolano<br />

il paziente a rispondere; sol<strong>it</strong>amente i bambini sono i più<br />

sensibili a questo tipo di sollec<strong>it</strong>azioni. Può anche avvenire<br />

il contrario cioè che sia il bambino stimolato proprio per<br />

far parlare il pappagallo. Per ogni caso si è riscontrato un<br />

miglioramento nell’attenzione e in soggetti che compiono<br />

movimenti improvvisi o violenti si è verificato un incremento<br />

nella capac<strong>it</strong>à di controllo del proprio corpo. Per quanto<br />

riguarda il linguaggio, i pazienti si ab<strong>it</strong>uano a parlare<br />

con l’animale e ad esprimere le proprie emozioni, cosa<br />

difficile soprattutto in caso di autismo. La PET THERAPY è<br />

una metodologia che utilizza i benefici naturalmente ins<strong>it</strong>i<br />

nella relazione uomo-animale come ausilio e rinforzo<br />

nell’applicazione delle terapie convenzionali, la presenza<br />

dell’animale facil<strong>it</strong>a il raggiungimento degli obiettivi previsti,<br />

rende maggiormente gradevole per il paziente l’adesione<br />

alla terapia e contribuisce a creare un clima familiare ed<br />

emotivamente stimolante. Le Attiv<strong>it</strong>à e Terapie con gli Animali<br />

possono essere un ottimo ausilio per molteplici patologie ed<br />

è fondamentale che questo tipo di interventi siano realizzati<br />

in ambienti appos<strong>it</strong>i, condotti da personale professionale<br />

specificamente formato e devono prevedere l’impiego di<br />

animali sani e adeguatamente selezionati e preparati.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 3


Spazio Aperto<br />

Lingeria<br />

di Arnaldo Caprai<br />

4 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

a cura della Redazione F<strong>it</strong>ness Chic<br />

www.f<strong>it</strong>nesschic.<strong>it</strong><br />

Presentata la nuova collezione<br />

di Lingeria Arnaldo Caprai<br />

per l’esaltazione della<br />

bellezza femminile.<br />

Il pizzo da sempre “perfetto<br />

alleato” di ogni donna<br />

nell’arte della seduzione,<br />

è l’anima sensuale della<br />

collezione, caratterizzata da<br />

dettagli ricercati, finezza di<br />

esecuzione e varietà colori.<br />

Le applicazioni in Point<br />

de Gaze e Gros Point de<br />

Venice, trasparenze preziose<br />

come gioielli da indossare,<br />

riportano la donna ad una<br />

dimensione più morbida e<br />

sensuale, riscoprendo in lei<br />

il fascino segreto del gioco<br />

della provocazione. Babydoll<br />

e vestaglie, copri spalla e<br />

caftani, declinati nei colori<br />

nero e rosa, rubino ed avorio<br />

rendono le diverse proposte<br />

adatte ad ogni carattere<br />

ed ad ogni contesto, sia<br />

romantico che trasgressivo.<br />

Nella preziosa cornice<br />

del DOC che raccoglie<br />

le eccellenze artigianali<br />

delle aziende del Gruppo,<br />

la presentazione della<br />

collezione è stata segu<strong>it</strong>a<br />

da un aper<strong>it</strong>ivo con assaggi<br />

afrodisiaci ed essenze<br />

ricercate a completamento<br />

di un’atmosfera decisamente<br />

magica che ha visto la<br />

realizzazione scenografica<br />

di Fabio Vescovi e Francesca<br />

Batori (info@ideaevent.<strong>it</strong>), e la<br />

partecipazione della modella<br />

Roberta Serinelli e del<br />

fotografo Rocco D’Ambrosi.<br />

(www.roccodambrosi.com).


Modella: Roberta Serinelli<br />

Foto: Rocco D’Ambrosio<br />

Spazio Aperto<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 5


Spazio Aperto<br />

La società dei network<br />

virtuali…noi e Facebook<br />

Su Facebook sono iscr<strong>it</strong>te più di 400 milioni di persone!<br />

Essere su Facebook è importante ed anche Obama ha vinto<br />

le elezioni con i supporti di Facebook e Tw<strong>it</strong>ter.<br />

Facebook afferma che in media ogni utente è connesso<br />

ad altri 150 utenti circa. Nonostante i numeri strabilianti,<br />

Facebook non può essere considerato un Mass Media<br />

alla stregua di TV e Giornali Nazionali. I motivi che lo<br />

differenziano sostanzialmente da un obsoleto Mass Media<br />

risiedono nelle modal<strong>it</strong>à di comunicazione.<br />

La modal<strong>it</strong>à di comunicazione dei Mass Media è verticale e<br />

a senso unico. La modal<strong>it</strong>à di comunicazione su Facebook<br />

6 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

a cura della Dott.ssa Maria R<strong>it</strong>a Valentini - Sociologa<br />

è orizzontale e a doppio senso, quindi l’esatto opposto dei<br />

Mass Media tradizionali. I Mass Media non consentono<br />

una comunicazione bidirezionale ma inviano messaggi che<br />

l’utente può soltanto subire passivamente, o ignorare del tutto.<br />

Ci domandiamo spesso: che cos’è realmente Facebook?<br />

E’ un megafono nelle mani di tutti, un amplificatore di<br />

atteggiamenti, è innanz<strong>it</strong>utto un conten<strong>it</strong>ore a disposizione<br />

delle persone.<br />

Sono migliaia le discussioni che riguardano Facebook, tra<br />

chi lo giudica una perd<strong>it</strong>a di tempo, chi ci trova lavoro e<br />

chi si chiede come utilizzarlo per promuovere la propria


azienda. La natura di Facebook è da ricercare nei motivi<br />

del suo successo, nelle cause dell’epidemia che ha invest<strong>it</strong>o<br />

anche l’Italia.<br />

Il segreto di Facebook è la tipologia di conversazione e la<br />

soddisfazione di alcuni dei più importanti bisogni umani.<br />

L’uomo è un animale sociale e questa frase è ricorrente ed<br />

altrettanto vera.<br />

Non c’è cosa più naturale per l’uomo che socializzare.<br />

La gente ama parlare di sé ed in particolare ama comunicare<br />

le proprie emozioni e condividerle, a volte anche con perfetti<br />

Piramide di Maslow<br />

Che cosa ha a che fare Facebook con la classificazione<br />

dei bisogni? E’ evidente l’importanza del gruppo, o ancora<br />

meglio della tribù e del piacere di condividere. Facebook,<br />

al pos<strong>it</strong>ivo, soddisfa il bisogno di appartenenza ed<br />

identificazione, andando addir<strong>it</strong>tura a colmare il bisogno<br />

di amicizia e di affetto, il bisogno dell’appartenenza e<br />

dell’identificazione. L’appartenenza comunica chi sei e<br />

che cosa ti piace. Soddisfa inoltre il bisogno di autostima<br />

e riconoscimento. Creata la sua rete di amici, l’utente<br />

condivide praticamente tutto quanto gli passa per la testa,<br />

appelli importanti o per cause, di cui si sente portavoce,<br />

5 Autorealizzazione ed<br />

accettazione di sé<br />

sconosciuti. Sicuramente è cap<strong>it</strong>ato a molti di trovarsi a<br />

parlare con un perfetto sconosciuto di un argomento molto<br />

privato e a condividerlo.<br />

Facebook ha cap<strong>it</strong>o che cosa vuole davvero la gente e lo<br />

ha regalato a tutti.<br />

Prendiamo in considerazione la piramide di Maslow,<br />

psicologo statun<strong>it</strong>ense che classificò i bisogni umani<br />

secondo una precisa gerarchia, affermando che non è<br />

possibile soddisfare i bisogni di GRADO SUPERIORE, senza<br />

aver prima soddisfatto i bisogni primari.<br />

4 Stima: autostima - Facebook<br />

riconoscimento - prestigio<br />

3 Appartenenza: amicizia<br />

affetto identificazione<br />

2 Sicurezza: fisica - morale<br />

salute proprietà<br />

1 Fisiologia: respiro<br />

alimentazione sesso<br />

sonno<br />

Spazio Aperto<br />

video divertenti, foto scattate in vacanza e quant’altro. E’<br />

protagonista al centro del mondo. Su Facebook la gente<br />

sceglie a chi connettersi e a chi dare ascolto, cosa ignorare<br />

e cosa è interessante per sé e per gli altri. La diretta<br />

conseguenza della libertà di scelta è la scarsa tolleranza<br />

nei confronti delle imposizioni. Ecco perché in una società<br />

come quella odierna la pagina Facebook ha avuto tanto<br />

successo. Purtroppo, in molti casi, non c’è tempo per vedersi,<br />

per frequentarsi stando un po’ insieme fisicamente, essere<br />

importanti. Facebook, con un clik ti porta a soddisfare i tuoi<br />

bisogni e r<strong>it</strong>rovarti appagata, davanti al video.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 7


Spazio Aperto<br />

ORGANI DELL' ASSOCIAZIONE<br />

Il Consiglio Direttivo<br />

a cura del Dott. Mauro Andretta - Dott. Comm.sta Revisore contabile<br />

Studio Andretta & Partners<br />

Via F.lli Ceci, 61 - Centro Direzionale 06055 Marsciano (Perugia)<br />

Tel. 075 8749798 Fax 075 8744154 email: m.andretta@pec.<strong>it</strong><br />

In questo numero trattiamo del Consiglio Direttivo delle<br />

associazioni no prof<strong>it</strong>, organo che ha il comp<strong>it</strong>o di gestire<br />

l’associazione, prendendo tutte le decisioni che per statuto<br />

non siano riservate all’assemblea dei soci.<br />

Il Consiglio si riunirà con adeguata frequenza per<br />

deliberare le attiv<strong>it</strong>à da svolgere, le spese da affrontare,<br />

le quote sociali da applicare, ecc. Il Consiglio è composto<br />

da soci, nominati per la prima volta nell’atto cost<strong>it</strong>utivo e<br />

poi eletti dall’assemblea ordinaria dei soci. Lo statuto deve<br />

prevedere la durata del mandato e se i singoli consiglieri<br />

possono essere rieletti senza vincoli. Essi possono dare le<br />

dimissioni in ogni momento. Nel caso mancassero più della<br />

metà dei consiglieri si r<strong>it</strong>iene che debba essere convocata<br />

un’assemblea ordinaria dei soci per la nomina di un nuovo<br />

(intero) Consiglio. Nell’altro caso il Consiglio coopterà dei<br />

nuovi membri, in genere scegliendo i primi dei non eletti,<br />

8 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

NO PROFIT<br />

salvo contraria disposizione dello statuto. In alcuni tipi di<br />

associazioni, per legge o per statuto, alcuni consiglieri sono<br />

nominati da enti esterni (es. Vescovo o ente pubblico di<br />

tutela); talune leggi di settore vietano (es. per le a.d.v.) o<br />

lim<strong>it</strong>ano questa prassi (es. per le a.p.s.).<br />

E’ ammesso che le associazioni possano essere amministrate<br />

anche da una sola persona (amministratore unico).<br />

Gli amministratori hanno una responsabil<strong>it</strong>à interna ed<br />

esterna.<br />

Sotto il primo profilo sono “responsabili verso l’ente secondo<br />

le norme del mandato” (art. 18 C.C.), per cui devono<br />

operare con “la diligenza del buon padre di famiglia”<br />

(art. 1710 C.C.).<br />

Per le a.d.v., ove le cariche sono ricoperte a t<strong>it</strong>olo gratu<strong>it</strong>o<br />

per legge, vale l’attenuante che “la responsabil<strong>it</strong>à per colpa<br />

è valutata con minor rigore” (art. 1710 C.C.).<br />

In ogni caso resta immune da responsabil<strong>it</strong>à l’amministratore<br />

assente o dissenziente: “è però esente da responsabil<strong>it</strong>à<br />

quello degli amministratori il quale non abbia partecipato<br />

all’atto che ha causato il danno, salvo il caso in cui, essendo<br />

a cognizione che l’atto si stava per compiere, egli non abbia<br />

fatto constatare del proprio dissenso” (art. 18 C.C.).<br />

Questa responsabil<strong>it</strong>à verso l’associazione può comportare<br />

la richiesta di risarcimento del danno pat<strong>it</strong>o: “le azioni di<br />

responsabil<strong>it</strong>à contro gli amministratori delle associazioni<br />

per fatti da loro compiuti sono deliberate dall’assemblea e<br />

sono eserc<strong>it</strong>ate dai nuovi amministratori o dai liquidatori”<br />

(art. 22 C.C.).<br />

L’azione si prescrive dopo 5 anni.<br />

Si possono porre vari casi sia semplici che complessi: si<br />

pensi al caso di beni patrimoniali dell’a.d.v. (ambulanze o<br />

immobili) che vadano distrutti per un incendio o che siano<br />

rubati e che non siano stati adeguatamente coperti da<br />

idonea assicurazione, oppure al caso di danni pat<strong>it</strong>i da<br />

stabili condotti in comodato o locazione e non coperti da<br />

adeguata assicurazione (c.d. rischio locativo), dalla perd<strong>it</strong>a<br />

di agevolazioni fiscali per la cancellazione dal registro del<br />

volontariato nonostante le diffide emesse dai competenti<br />

uffici, dalle sanzioni amministrative per il mancato rispetto<br />

di adempimenti vari (es. fiscali, previdenziali, ecc.).


Per le associazioni non riconosciute (che sono la stragrande<br />

maggioranza), oltre a questa responsabil<strong>it</strong>à interna, si<br />

aggiunge la responsabil<strong>it</strong>à esterna per i deb<strong>it</strong>i sociali.<br />

L’art. 38 del C.C. prevede che per le “obbligazioni assunte<br />

dalle persone che rappresentano l’associazione i terzi<br />

possono fare valere i loro dir<strong>it</strong>ti sul fondo comune. Delle<br />

obbligazioni stesse rispondono anche personalmente e<br />

solidalmente le persone che hanno ag<strong>it</strong>o in nome e per<br />

conto dell’associazione”.<br />

In sostanza chi contratta con i terzi diventa un fideiussore<br />

“ex lege”. La giurisprudenza ha esteso questa responsabil<strong>it</strong>à<br />

non solo a chi ha materialmente stipulato un contratto<br />

(generalmente il Presidente), ma anche ai membri del<br />

Consiglio Direttivo che hanno approvato la relativa<br />

delibera.<br />

Per le sole a.p.s. iscr<strong>it</strong>te nei relativi registri, l’art. 6 della<br />

L. 383/2000 prevede che questa responsabil<strong>it</strong>à personale<br />

non sia diretta, ma sussidiaria, cioè previa escussione del<br />

patrimonio sociale.<br />

Le associazioni possono ridurre o azzerare questo tipo di<br />

responsabil<strong>it</strong>à se adottano “modelli di gestione” adatti a<br />

prevenire la commissione dei reati sopra detti (v. art. 6).<br />

Si tratta, in sostanza, di un manuale che deve prevedere<br />

Spazio Aperto<br />

procedure di elaborazione e controllo di quelle decisioni<br />

che possono potenzialmente dare luogo a reati. Esso inoltre<br />

deve prevedere la cost<strong>it</strong>uzione di un organismo di vigilanza<br />

che effettivamente verifichi l’applicazione del modello di<br />

gestione. La questione è complessa e rileva soprattutto per<br />

le grandi associazioni.<br />

Questa legge può rivelarsi insidiosa per le a.d.v. che, in<br />

genere, stipulano numerose convenzioni con gli enti locali<br />

assumendo impegni precisi a fronte dell’erogazione di<br />

contributi.<br />

Non rispettando le convenzioni potrebbero, anche non<br />

volendo, incappare in qualche ipotesi di reato con le<br />

conseguenti sanzioni amministrative.<br />

Le associazioni più grandi possono prevedere nello statuto<br />

che il Consiglio Direttivo, composto da numerosi membri,<br />

deleghi parte delle proprie competenze ad un più ristretto<br />

Com<strong>it</strong>ato Esecutivo.<br />

In questo caso si applicheranno, per analogia, le regole<br />

previste per le s.p.a. (art. 2381 C.C.). Come per le<br />

assemblee dei soci, lo statuto potrebbe prevedere che anche<br />

il Consiglio Direttivo possa tenere le riunioni in più luoghi<br />

collegati in videoconferenza, rinviando alle regole previste<br />

per le s.p.a.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 9


Il Dir<strong>it</strong>to nella v<strong>it</strong>a quotidiana<br />

Rubrica curata dall'Avvocato<br />

Oreste Bisazza Terracini<br />

Comincia con questo numero la mia collaborazione con<br />

la rivista mediante la cura di una rubrica di consulenza<br />

giuridica che tratti in sintesi, mediante poche parole, un<br />

argomento che possa avere interesse per i lettori, o almeno<br />

per alcuni di essi. Ho scelto, in attesa delle prossime richieste<br />

che mi giungeranno per posta elettronica, di trattare un<br />

argomento domestico di dir<strong>it</strong>to di famiglia correlato con i<br />

fondamentali dir<strong>it</strong>ti umani che segnano la v<strong>it</strong>a intera: dalla<br />

nasc<strong>it</strong>a alla morte, dall’infanzia alla vecchiaia. Tali dir<strong>it</strong>ti<br />

a volte si intersecano con doveri propri e altrui, a volte si<br />

esprimono circoscr<strong>it</strong>ti ad un singolo individuo, a volte ad<br />

una collettiv<strong>it</strong>à.<br />

Prendiamo oggi in considerazione il bambino e l’obbligo<br />

dei gen<strong>it</strong>ori di istruirlo, correggerlo, indirizzarlo.<br />

oreste.bisazzaterracini@tin.<strong>it</strong><br />

Spazio Aperto<br />

Tutti noi, per essere istru<strong>it</strong>i, corretti, indirizzati, siamo stati a<br />

volte pun<strong>it</strong>i ed è giusto che così sia stato. La punizione però<br />

deve essere compresa in una cornice di disciplina che non<br />

esuli dall’amore che un gen<strong>it</strong>ore deve avere per un proprio<br />

figlio e dal rispetto che si debba ad ogni essere umano che<br />

venga a trovarsi sotto la potestà di un altro essere umano.<br />

La legge punisce sia i maltrattamenti in famiglia, non solo<br />

nei confronti dei figli ma anche del coniuge, che l’abuso dei<br />

mezzi di correzione cha a volte si estrinsecano con percosse<br />

ed altri maltrattamenti fisici e psicologici.<br />

Pongo questo argomento per dare avvio alle nostra rubrica<br />

e attendo le richieste dei lettori, ai quali risponderò a<br />

chiarimento degli specifici aspetti dei problemi che essi<br />

desiderino vengano trattati.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 11


Spazio Aperto<br />

a cura del Prof. Luigi Bertini - Univers<strong>it</strong>à degli Studi di Perugia - Scienze Motorie e Sportive<br />

Il benessere della mente collegato a quello del corpo, fu<br />

sottolineato nel XVII secolo dal filosofo e pedagogista inglese<br />

John Locke (1632-1704), che nei suoi scr<strong>it</strong>ti proponeva<br />

per i fanciulli un regime di v<strong>it</strong>a sano, all’aria aperta, con<br />

l’utilizzo di esercizio fisico.<br />

A questo filosofo si rifà il concetto di educazione inglese e<br />

la valorizzazione, a tutti i livelli, dello sport e dei giochi di<br />

movimento all’aria aperta.<br />

Friedrich Hoffmann (1660-1742) scrivendo: “Del<br />

movimento artificiale considerato come la migliore medicina<br />

del corpo” e “Le sette regole della salute”, sosteneva che le<br />

attiv<strong>it</strong>à lavorative (le occupazioni), quali il tagliare, il cucire<br />

e il movimento ginnastico fossero lo strumento adatto per<br />

mantenere la salute.<br />

Durante il XVIII secolo, la società che era stata<br />

significativamente influenzata dalla credenza nei demoni e<br />

negli “spir<strong>it</strong>i cattivi”, alla fine venne oscurata dal movimento<br />

verso la dign<strong>it</strong>à e i dir<strong>it</strong>ti umani.<br />

Il XVIII secolo è stato testimone di una transizione<br />

comportamentale verso gli individui disabili, causata dalla<br />

paura, dalla superstizione e dall’ostil<strong>it</strong>à, ma anche dalla<br />

compassione e dalla decisione di educarli e di occuparsi<br />

di loro.<br />

Razionalismo e Illuminismo continuarono a coesistere<br />

con le condizioni ambientali difficili e la violenta rivoluzione<br />

in atto. In generale, i bambini furono trattati in una maniera<br />

più umana e a volte venivano nutr<strong>it</strong>i a spese della collettiv<strong>it</strong>à,<br />

e sistemati in case da lavoro appena raggiungevano l’età<br />

adatta.<br />

Durante la Rivoluzione Industriale, donne e bambini<br />

furono considerati come forza lavoro, e poiché non erano<br />

specializzati, la loro presenza causava spesso incidenti<br />

anche mortali.<br />

La Rivoluzione Francese risvegliò il senso di<br />

responsabil<strong>it</strong>à individuale e portò al trattamento di individui<br />

che erano considerati mentalmente malati.<br />

Furono affidati a grandi ist<strong>it</strong>uzioni, e anche se furono curati,<br />

osp<strong>it</strong>ati, nutr<strong>it</strong>i e vest<strong>it</strong>i, il trattamento aggiuntivo non era<br />

necessariamente appropriato alle loro inferm<strong>it</strong>à.<br />

Dato che queste ist<strong>it</strong>uzioni erano di sol<strong>it</strong>o s<strong>it</strong>uate in<br />

campagna, le persone con gravi incapac<strong>it</strong>à erano spesso<br />

lontane dalla vista degli altri. In questo modo sembrava che<br />

Breve storia<br />

delle attiv<strong>it</strong>à fisiche e dello sport adattato<br />

12 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

la società non fosse ancora capace di accettare un individuo<br />

malato come parte funzionante del suo sistema. Il trattamento<br />

durante questo periodo coinvolgeva l’uso di asili, ospedali<br />

o scuole come ist<strong>it</strong>uzioni residenziali, e comprendeva anche<br />

la nomina di un “insegnante uman<strong>it</strong>ario”.<br />

Le prime scuole per bambini ciechi e sordi apparvero fin<br />

dalla fine del XVIII secolo, cui seguì un lim<strong>it</strong>ato intervento<br />

sistematico per coloro che avevano danni fisici o r<strong>it</strong>ardi<br />

mentali.<br />

Negli ultimi anni dell’Illuminismo, si sviluppò, attraverso i<br />

contributi di educatori e filosofi, un movimento per accettare<br />

coloro che erano diversi, e anche se la qual<strong>it</strong>à della loro v<strong>it</strong>a<br />

era marginale, non furono più considerati come un’opera di<br />

Satana, e fu permesso loro di continuare a vivere.<br />

Gli scr<strong>it</strong>ti di Denis Diderot (1713-1784) a metà del ‘700:<br />

“La lettera sui ciechi ad uso di quelli che vedono” e “La<br />

lettera sui sordi e i muti”, inaugurarono il periodo in cui la<br />

difform<strong>it</strong>à, la mostruos<strong>it</strong>à, la mancanza, erano considerate<br />

come divers<strong>it</strong>à da capire dall’interno e quindi potevano<br />

essere oggetto di educazione.<br />

Jacob-Rodriguez Pereire (1715-1780), inventò un<br />

metodo molto efficace per insegnare a parlare ai sordomuti.<br />

Il metodo, consisteva nel far appoggiare la mano dell’allievo<br />

alla parte sottostante il mento dell’insegnante per avvertire<br />

le vibrazioni al momento della pronuncia delle parole.<br />

Egli intendeva valorizzare anche un certo quant<strong>it</strong>ativo di<br />

idee, di att<strong>it</strong>udini dei suoi allievi per renderli autonomi e<br />

più utili agli altri. Egli dimostrò, inoltre che l’impedimento<br />

biologico alla funzione della parola non comportava<br />

necessariamente l’impedimento a pensare e comunicare.<br />

Cadde così il pregiudizio secondo il quale i disabili<br />

sarebbero sensibili solo ai bisogni primari, e l’attenzione poté<br />

finalmente spostarsi sulle cause sociali, come l’isolamento<br />

e le segregazione, quali responsabili dell’esclusione dalla<br />

possibil<strong>it</strong>à dialogica e di relazione.<br />

L’abate Charles Michel De L’Epée (1712-1789), iniziò<br />

un importante lavoro di studio per istruire i sordomuti con il<br />

metodo dei segni naturali e l’alfabeto manuale del Bonet,<br />

che r<strong>it</strong>eneva più spontanei, piuttosto che col sistema fonetico.<br />

Sempre in Francia vi furono i pionieri dell’educazione dei<br />

ciechi come Valentin Hauy (1745-1822), che ebbe in<br />

Louis Braille (1809-1852) un discepolo e l’inventore nel


1829 del sistema di strutture percettive per punti a rilievo,<br />

in cui le lettere dell’alfabeto venivano rappresentate dalla<br />

differente disposizione di punti (da uno a sei, collocati su<br />

due colonne, ognuna delle quali è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da tre righe),<br />

impressi nella carta.<br />

La prospettiva era di utilizzare tecniche appropriate per<br />

le inferm<strong>it</strong>à sensoriali e consentire così l’accesso alla v<strong>it</strong>a<br />

intellettuale, artistica e professionale.<br />

Si r<strong>it</strong>eneva che la luce dei ciechi fosse il lavoro.<br />

Nel 1780, con la sua opera: “La ginnastica medica e<br />

chirurgica”, Clement-Joseph Tissot (1750-1826),<br />

medico mil<strong>it</strong>are, sosteneva che nella prescrizione degli<br />

esercizi fosse necessaria la conoscenza dell’anatomia.<br />

Proseguì il lavoro di Hoffmann sugli esercizi occupazionali<br />

per la salute e la morale, e introdusse l’uso di esercizi<br />

terapeutici e ricreativi rivolti solo ai minorati fisici e ai<br />

bambini gracili.<br />

Si opponeva con energia al riposo prolungato a letto per il<br />

malato al fine di prevenire ulcere da decub<strong>it</strong>o e la formazione<br />

di calcoli renali. Propose anche l’uso di massaggi e di<br />

mobilizzazione passiva per i pazienti adatti.<br />

Lo svedese Pehr Henrik Ling (1776-1839) ebbe una<br />

grande influenza sullo sviluppo della ginnastica medica nel<br />

XIX secolo.<br />

Egli, profondo conosc<strong>it</strong>ore dell’anatomia e della fisiologia,<br />

diede un indirizzo “razionale” al movimento, sostenendo,<br />

infatti, che non poteva essere utilizzato alcun esercizio del<br />

quale non si poteva dimostrare l’effetto sull’organismo.<br />

Oltre ad impiegare alcuni attrezzi (spalliere, quadro,<br />

plinto, bomme), divise la materia per i disabili fisici in tre<br />

sottogruppi:<br />

1. esercizi attivi<br />

2. esercizi passivi<br />

3. esercizi contro resistenza<br />

L’Ottocento fu il secolo dell’assistenza e fu caratterizzato<br />

dall’attenzione per l’ortopedia e per le terapie fisiche (letto<br />

estensore, impiego dell’elettric<strong>it</strong>à, il corsetto, il dondolo<br />

ortopedico ecc…). In questo clima cominciò ad essere<br />

utilizzato il termine “handicap”.<br />

Spazio Aperto<br />

Il termine “Handicap”, mutuato da un gioco di azzardo<br />

inglese del 1600, deriva da un’inadeguatezza<br />

scientifica dell’atto di introduzione della mano (hand)<br />

nel cappello (cap), dal quale si estraevano monete di<br />

pezzatura uguale ma di valore diverso. In pratica si<br />

trattava di una specie di lotteria in cui c’erano dei premi<br />

da sorteggiare. Il fortunato che estraeva dal cappello<br />

il numero vincente era tenuto ad offrire un premio di<br />

consolazione agli altri scommett<strong>it</strong>ori meno favor<strong>it</strong>i dalla<br />

sorte. Nel 1754 la parola entrò nella terminologia<br />

ippica. Se sella e fantino pesavano meno di un certo<br />

lim<strong>it</strong>e, si provvedeva ad aggiungere peso con sabbia<br />

in appos<strong>it</strong>i conten<strong>it</strong>ori. Entrata nel gergo sportivo, la<br />

parola “Handicap” indica una regola del gioco che,<br />

per compensare dispar<strong>it</strong>à e disuguaglianze, attribuisce<br />

a ciascuno dei contendenti vantaggi e svantaggi<br />

differenziati secondo le loro qual<strong>it</strong>à. Coniato per<br />

indicare uno svantaggio da bilanciare nelle competizioni<br />

sportive, il termine handicap è passato nel linguaggio<br />

comune per indicare un’insufficienza che comporta una<br />

condizione di inferior<strong>it</strong>à permanente: handicappate<br />

risultano tutte le persone affette da qualsiasi tipo di<br />

lesione, minorazione, disturbo o difficoltà.<br />

In alcuni testi inglesi del 1915 questo termine improprio<br />

è usato per definire una patologia tale da diminuire le<br />

capac<strong>it</strong>à relazionali umane.<br />

Più recentemente, nel 1958, appare in Inghilterra il<br />

termine “The handicapped child”.<br />

Handicap, dunque, non è un’espressione scientifica,<br />

ma una parola che accomuna sotto la stessa etichetta<br />

persone e casi diversi.<br />

La parola “handicappato” categorizza nell’uso comune<br />

una persona affetta da uno svantaggio fisico o mentale.<br />

Dal punto di vista etimologico, il termine è di origine<br />

irlandese (Larousse, 1873).<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 13


Spazio Aperto<br />

Le donne del Risorgimento<br />

14 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

a cura di Lina Lo Giudice Sergi<br />

Presidente Accademia <strong>it</strong>aliana di poesia, Sociologa, Psicologa sociale, Giurista,<br />

già Direttore generale del Ministero della pubblica istruzione, Provved<strong>it</strong>ore agli studi e<br />

Rettore dell’Univers<strong>it</strong>à di Castel S.Angelo dell’UNLA


Sono rimaste pochissime testimonianze di donne<br />

protagoniste della storia del risorgimento <strong>it</strong>aliano<br />

specie se intellettuali, scr<strong>it</strong>trici, artiste, impegnate nella<br />

lotta pol<strong>it</strong>ica e/o sociale.<br />

Tuttavia e’ noto come molte dame dell’aristocrazia<br />

liberale abbiano aperto i loro palazzi e osp<strong>it</strong>ato<br />

nei salotti piu’ esclusivi, cenacoli culturali legati alla<br />

carboneria e alla giovine <strong>it</strong>alia.<br />

Un eserc<strong>it</strong>o infin<strong>it</strong>o di donne passa davanti ai miei<br />

occhi, donne che non solo aiutano o ispirano l’azione<br />

dei loro uomini, ma che combattono, organizzano<br />

gli incontri, vi partecipano attivamente, scrivono,<br />

dipingono, suonano, compongono opere e concerti,<br />

come le artiste e le scienziate d’oltralpe.<br />

I loro compagni, intellettuali liberali, identificano le loro<br />

donne negli ideali del romanticismo e del risorgimento,<br />

patria, liberta’, uguaglianza e queste splendide<br />

madri, spose, figlie; aiutano, assistono, curano fer<strong>it</strong>i e<br />

moribondi, intrepide sulle barricate dove molte di loro<br />

perdono la propria v<strong>it</strong>a.<br />

Luigi Mercantini ne "I cacciatori delle Alpi" fa dire alla<br />

madre che saluta il figlio "addio figliolo, la tua madre<br />

non scordar, ma finche’ ne resta un solo, a tua madre<br />

non tornar".<br />

Sarebbero tutte da ricordare e non e’ giusto in questa<br />

sede segnalare nomi o episodi gia’ noti, ma far<br />

emergere dall’oblio grandi figure di donne dimenticate,<br />

scr<strong>it</strong>trici e poetesse come Ortensia Allartola, Francesca<br />

Bicetti, le sorelle Bono, Caterina Franceschi Ferrucci,<br />

Giuseppina Massara, Angelica e Virginia Pulli, Camilla<br />

Pultrinieri, Anna Zuccari.<br />

Le musiciste Emilia e Cirilla Branca, Francesca d’Adda,<br />

Carlotta Ferrari, Regina Strinasacchi, solo per c<strong>it</strong>are<br />

qualche nome tra i tanti che illustrano la scena della<br />

cultura e dell’arte di quegli anni.<br />

Le p<strong>it</strong>trici Antonietta e Felicia Bisi, Elisabetta Borromeo,<br />

Rachela Cantu’, Teodolinda Migliana, Caterina Pietti e<br />

Carolina Zucchi allieva di Hhayez.<br />

Non possiamo dimenticare un medico Candida Medina<br />

Coeli, l’ed<strong>it</strong>ore musicale Giovanna Strazza o la piccola<br />

Maria Cantalupi, morta a dodici anni combattendo<br />

sulle barricate nel ‘48, ma soprattutto Cristina Trivulzio<br />

Principessa di Belgioso, che dedico’ tutta la sua v<strong>it</strong>a alla<br />

causa dell’un<strong>it</strong>a’ d’Italia e che si impose all’attenzione<br />

del mondo pol<strong>it</strong>ico e culturale del tempo per le sue<br />

eccezionali qual<strong>it</strong>a’ intellettuali, sc<strong>it</strong>trice, giornalista,<br />

pol<strong>it</strong>ica di razza, antesignana del femminismo scrive<br />

sul primo numero di nuova antologia:<br />

"Anche in mezzo ai gravi pensieri che oggi travagliano<br />

la <strong>it</strong>aliana societa’, il lento ma continuo progresso<br />

della mente femminile, non rimarra’ inosservato e,<br />

forse, prima ch’io non creda, le donne otterranno<br />

spontaneamente dagli uomini la dovuta giustizia".<br />

Spazio Aperto<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 15


Spazio Aperto<br />

Sicurezza, dolcezza e bellezza<br />

LICIA COLÒ<br />

e la forza delle idee<br />

a cura di Manuela Minelli<br />

Non ha nulla a che vedere con le bellezze banali, e un<br />

po’ volgari, tutte curve e labbroni, a cui la tv ci ha ab<strong>it</strong>uati.<br />

Licia Colò è qualcosa di più che bella, è radiosa, solare,<br />

luminosa, affascinante per il suo modo di parlare e di<br />

comunicare, è una che “buca il video”, come si dice in<br />

gergo televisivo, per quel suo modo di sorridere anche con<br />

lo sguardo, per il suo essere una spanna più su di tante<br />

altre bellone tutte uguali e per la personal<strong>it</strong>à poliedrica<br />

che fa di lei un’ottima giornalista, autrice, conduttrice e<br />

scr<strong>it</strong>trice. Ma andiamo con ordine. Aveva vent’anni quando<br />

esordì in Rai con la trasmissione per bambini Bim Bum<br />

Bam, poi il suo sconfinato amore per gli animali, per la<br />

natura e per i viaggi l’ha portata ad ideare e condurre<br />

un’infin<strong>it</strong>a serie di trasmissioni, tutte di successo, da L’Arca<br />

a La Compagnia dei viaggiatori, a Geo e Geo, King Kong,<br />

Il Pianeta delle meraviglie, Condominio Terra, Alle Falde del<br />

Kilimangiaro, per le quali le sono stati riconosciuti numerosi<br />

premi. Dall’esperienza di quest’ultima trasmissione sono<br />

stati pubblicati tre libri e più avanti Licia Colò ne scriverà<br />

altri quattro, “Cuore di Gatta”, la storia d’amore per la<br />

sua gatta Pupina, l’”Ottava V<strong>it</strong>a” e “C’era un volta una<br />

gatta”. I proventi delle vend<strong>it</strong>e di ogni libro sono destinati<br />

ad aiutare gli animali bisognosi e confluiscono nella Onlus<br />

“AnimalieAnimali”, omonima dell’enciclopedia scr<strong>it</strong>ta a<br />

quattro mani col biologo Francesco Petretti e pubblicata da<br />

Fabbri ed<strong>it</strong>ore.<br />

Una donna come lei così impegnata nel lavoro, nella difesa<br />

dei dir<strong>it</strong>ti degli animali, nella salvaguardia dell’ambiente,<br />

quale mezzo preferisce per viaggiare veloce e in<br />

sicurezza?<br />

Mi piacciono tutti, ma in realtà preferisco prendere l’aereo,<br />

anche perché per raggiungere molte delle mete che<br />

cost<strong>it</strong>uiscono poi l’argomento delle mie trasmissioni è il<br />

mezzo più idoneo. Parecchio dopo nella scala delle mie<br />

preferenze c’è l’auto.<br />

Il suo ideale <strong>it</strong>inerario di viaggio?<br />

Sicuramente in macchina, per un viaggio senza una meta<br />

precisa. E’ il mio sogno di sempre ma purtroppo, in tanti<br />

anni, non sono mai riusc<strong>it</strong>a a realizzarlo.<br />

Per il lavoro che svolge ha avuto modo di vis<strong>it</strong>are anche<br />

luoghi poco agevoli ed osp<strong>it</strong>ali. Da quando è mamma è<br />

cambiato il cr<strong>it</strong>erio di scelta per le mete dei suoi viaggi?<br />

In tanti anni che viaggio, spesso sono andata in luoghi ben<br />

poco comodi, il che però non significa che fossero inosp<strong>it</strong>ali.<br />

16 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

Secondo la mia esperienza infatti, spesso la gentilezza<br />

delle popolazioni sopperisce alle difficoltà ambientali, ma<br />

soprattutto sono ab<strong>it</strong>uata ad adeguarmi alle s<strong>it</strong>uazioni più<br />

disparate che di volta in volta mi si presentano. Da quando<br />

sono diventata mamma poi il mio cr<strong>it</strong>erio di viaggio è<br />

cambiato, soprattutto quando parto con mia figlia. Per la<br />

scelta della vacanze metto al primo posto le sue necess<strong>it</strong>à,<br />

mi sembra giusto.<br />

Quando parla di sua figlia gli occhi di Licia Colò si<br />

illuminano, se possibile, ancora di più.<br />

Se lei fosse il Ministro dei Trasporti che tipo di misure<br />

adotterebbe per migliorare la sicurezza stradale?<br />

Intanto, in un mondo utopistico, non permetterei la pubblic<strong>it</strong>à<br />

e la produzione di autovetture che raggiungono veloc<strong>it</strong>à<br />

supersoniche. Spingerei invece sui sistemi di sicurezza e sulle<br />

campagne legate non alla paura di multe esorb<strong>it</strong>anti, bensì<br />

alla consapevolezza che bisogna non avere sempre fretta.<br />

Allo stesso tempo però farei un controllo sulle regole che<br />

attualmente riguardano le nostre strade e autostrade perché,<br />

in alcuni casi, sono talmente ridicole da rappresentare,<br />

paradossalmente, un incentivo alla disattenzione delle<br />

regole stesse.<br />

Cosa dirà a sua figlia il giorno in cui prenderà la patente?<br />

Non aspetterò di certo il giorno che prenderà la patente<br />

per spiegarle la sicurezza stradale. Mia figlia ha cinque<br />

anni ed ogni giorno non perdo occasione per insegnarle<br />

tutto ciò che può capire a questa età circa i cartelli stradali,<br />

la saggezza e la prudenza al volante e spiegarle perché<br />

non bisogna correre. La veloc<strong>it</strong>à rappresenta un pericolo<br />

non soltanto per le persone, ma anche per gli animali che<br />

possono attraversare la strada in qualsiasi momento e poi,


ovviamente, per i bambini, per le persone anziane e per le<br />

persone in genere.<br />

E visto che il concetto di sicurezza è applicabile a diversi<br />

aspetti della v<strong>it</strong>a, se lei fosse il Ministro dell'Ambiente,<br />

quali sono le misure di sicurezza ambientale che farebbe<br />

adottare al Paese per la salvaguardia dell' ambiente e, di<br />

conseguenza della salute delle persone?<br />

A domande così complesse non è facile dare una risposta<br />

perchè si dovrebbe parlare e discutere per ore con tecnici<br />

che lavorano nel settore. Certamente con le tecnologie<br />

che abbiamo oggi dovrebbe essere più facile tenere sotto<br />

controllo il terr<strong>it</strong>orio, cosa che purtroppo ancora non avviene.<br />

Ci preoccupiamo tanto delle intercettazioni telefoniche e non<br />

sappiamo controllare ettari di bosco che bruciano. Questo<br />

mi sembra davvero un controsenso.<br />

Licia Colò in auto, nel traffico caotico di Roma: lei che<br />

comunica questa grande seren<strong>it</strong>à, dolcezza e pazienza,<br />

cos'è che le fa davvero perdere le staffe al volante?<br />

L'arroganza che sempre più imperversa sulle strade. E la<br />

perd<strong>it</strong>a di tempo legata al fatto che nelle grandi c<strong>it</strong>tà è<br />

un impresa trovare un parcheggio regolare, quindi anche<br />

in questo caso uno, per disperazione, molte volte mette la<br />

macchina in divieto di sosta.<br />

Ha mai sub<strong>it</strong>o o provocato un incidente? Se sì ce lo può<br />

raccontare? Come si è comportata in quell'occasione?<br />

Fortunatamente non ho mai avuto incidenti e spero di non<br />

averli in futuro. In compenso, spesso, ho danneggiato la<br />

macchina uscendo di casa. Il mio acerrimo nemico è il<br />

cancello di casa mia!<br />

Vorrei che ci dicesse la sua opinione su questa orribile<br />

revisione delle legge 86/609, sulla possibil<strong>it</strong>à di usare cani<br />

e gatti randagi per la vivisezione. Cosa possiamo fare noi<br />

c<strong>it</strong>tadini, animalisti e non, comunque indignati, per opporci<br />

a certe decisioni, oltre a manifestare il nostro sdegno in<br />

piazza, in internet e raccogliendo firme?<br />

Credo che l'obiettivo di abolire la sperimentazione sugli<br />

animali dovrebbe essere ai primi posti in una società civile.<br />

La scienza sta facendo grandi passi avanti nella ricerca di<br />

metodi alternativi. Eppure molte persone rimangono sorde a<br />

sperimentare queste opportun<strong>it</strong>à. Detto questo, la proposta<br />

di utilizzare cani e gatti randagi e quindi di conseguenza<br />

fare anche una discriminazione tra gli animali, è troppo<br />

simile ad un film dell’orrore. Visto che i farmaci si devono<br />

comunque sperimentare sugli esseri umani, facendo una<br />

provocazione, sarebbe come dire sperimentiamo i nuovi<br />

farmaci sulla povera gente!<br />

Vorremmo che lei ci parlasse del Fondo Pupina e dei suoi tre<br />

libri nati per aiutare gli amici animali.<br />

Il Fondo Pupina è legato ad animalieanimali.<strong>it</strong>-Onlus con il<br />

quale, in questi anni, abbiamo aiutato davvero tante realtà<br />

in tutta Italia che ci hanno contattato perché bisognose<br />

di aiuto. Ho voluto ricordare il mio gatto perché ha dato<br />

tanto alla mia v<strong>it</strong>a. Dopo morta ho voluto che continuasse<br />

a vivere nei libri e a fare del bene attraverso i proventi<br />

di questi libri, ovvero “Cuore di gatta”, “L’ottava v<strong>it</strong>a” e<br />

Spazio Aperto<br />

“C’era una volta una gatta” tutti ed<strong>it</strong>i da Mondadori. Per<br />

molte persone è un dato di fatto che gli animali domestici<br />

siano terapeutici. Conosco tante persone anziane che<br />

la mattina hanno lo stimolo per vestirsi ed uscire, grazie<br />

unicamente al fatto di dover portare fuori il proprio cane.<br />

Da sempre sono testimone dell’amore che possono darci<br />

i nostri animali domestici, un amore indiscusso, totale e<br />

disinteressato. Non ci amano solo se siamo belli, ricchi e<br />

famosi, ci amano a prescindere da quale possa essere la<br />

nostra condizione. E per tutta la v<strong>it</strong>a! Tutte le informazioni<br />

e le azioni in aiuto degli animali che portiamo avanti con<br />

la Onlus sono ben visibili sul mio quotidiano on line www.<br />

animalieanimali.<strong>it</strong> di cui sono direttore ed<strong>it</strong>oriale da circa<br />

dieci anni e con il quale – grazie anche alla collaborazione<br />

di giornalisti ed esperti del settore – abbiamo portato avanti<br />

e vinto tutta una serie di battaglie in difesa degli animali,<br />

della natura e dell’ambiente.<br />

“Licia tre minuti e sei in onda!”<br />

Per Licia Colò, la pausa è fin<strong>it</strong>a. Lei ci saluta e si avvia<br />

di nuovo verso lo studio dove sta preparando “Alle Falde<br />

del Kilimangiaro”. A chi le fa i complimenti, le chiede un<br />

autografo, la incoraggia, lei rivolge un sorriso e non si tira<br />

indietro.<br />

E a propos<strong>it</strong>o di sicurezza, noi siamo sicuri che con la<br />

dolcezza e la determinazione Licia Colò porterà avanti e<br />

vincerà ancora tante battaglie.


Spazio Aperto<br />

COSTRUIRE<br />

La Edilcentro Servizi Srl intende partecipare alla campagna<br />

di informazione promossa dai costruttori in acciaio perché<br />

si possa, anche nel nostro Paese, dispiegare in tutta la<br />

propria potenzial<strong>it</strong>à una modal<strong>it</strong>à di costruzione che in tutto<br />

il nord Europa è prefer<strong>it</strong>a per i numerosi vantaggi che offre<br />

da quello della rapid<strong>it</strong>à, a quello ambientale passando per<br />

quello della tenuta strutturale in caso di sisma.<br />

Ma non si tratta solo di questo, naturalmente, si pensi al<br />

vantaggio che si ottiene ogni qualvolta ci si trovi di fronte ad<br />

ampliamenti, ristrutturazioni, cambi di destinazione d’uso di<br />

un fabbricato o a quando occorra integrare all’interno dello<br />

stesso progetto diverse funzioni rimodellando gli spazi.<br />

Questa eccezionale flessibil<strong>it</strong>à, che permette di affrontare<br />

qualsiasi tipo di intervento, ottenibile anche grazie<br />

all’estrema precisione meccanica delle strutture in acciaio.<br />

La grande versatil<strong>it</strong>à delle soluzioni in acciaio apporta<br />

inoltre grandi vantaggi in termini di durabil<strong>it</strong>à e redd<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à<br />

nel tempo di un fabbricato.<br />

Seppur schematicamente, tali concetti si potrebbero così<br />

sintetizzare:<br />

Compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à<br />

La compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à delle soluzioni in acciaio è testimoniata non<br />

solo dalla bellezza arch<strong>it</strong>ettonica, dall’efficacia strutturale e<br />

grandi prestazioni di questo materiale costruttivo, ma anche<br />

18 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

in<br />

ACCIAIO<br />

a cura di Giorgio Scheggi<br />

da elementi che incidono notevolmente e pos<strong>it</strong>ivamente sui<br />

costi finali della realizzazione in acciaio.<br />

In particolare:<br />

rapid<strong>it</strong>à costruttiva<br />

risparmio nelle fondazioni<br />

comportamento della struttura in acciaio di fronte al<br />

terremoto<br />

Estetica e Luminos<strong>it</strong>à<br />

L’acciaio sprigiona nel progettista una libertà espressiva<br />

in grado di creare luci e spazi difficilmente ottenibili con<br />

materiali più tradizionali. Snellezza dei profili, notevole<br />

interasse dei pilastri ed una vasta gamma di soluzioni<br />

disponibili, garantiscono aspetti estetici e luminos<strong>it</strong>à con<br />

il massimo sfruttamento della superficie disponibile. Sono<br />

soluzioni che personalizzano l’immagine di un’azienda e<br />

caratterizzano la costruzione.<br />

Un facile connubio con altri materiali<br />

L’acciaio in grado di sfruttare intelligentemente le prestazioni<br />

di altri materiali costruttivi come nel caso del vetro, laddove<br />

l’illuminazione naturale consente risparmi energetici ed<br />

affascinanti trasparenze.<br />

Nessun lim<strong>it</strong>e arch<strong>it</strong>ettonico<br />

Nella snellezza ed eleganza di queste forme, alcuni<br />

esempi della possibil<strong>it</strong>à di pensare strutture in totale libertà<br />

espressiva grazie all’acciaio.


Grandi Luci<br />

Una delle grandi potenzial<strong>it</strong>à dell’acciaio è quella di poter<br />

creare grandi luci e ampi spazi interni. Disporre di grandi<br />

luci, con coperture senza pilastri interni, offre un felice impatto<br />

estetico ed ampie superfici luminose. L’ingombro ridotto<br />

delle strutture metalliche (assenza di pilastri e profili più<br />

esili) permette un’utilizzazione maggiore dell’area coperta,<br />

elemento che incrementa la redd<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à del fabbricato.<br />

La compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à dell’acciaio per centri commerciali e<br />

logistici, capannoni industriali, depos<strong>it</strong>i, centri espos<strong>it</strong>ivi<br />

e un<strong>it</strong>à produttive si esprime nella generos<strong>it</strong>à degli spazi:<br />

l’ingombro ridotto delle strutture metalliche.<br />

Ambiente<br />

Una costruzione intelligente non può prescindere, oggi,<br />

da un concetto di sviluppo sostenibile; una costruzione<br />

sostenibile è una soluzione rispettosa dell’uomo e del<br />

suo ambiente in grado di preservare il pianeta e le sue<br />

risorse. Sostenibil<strong>it</strong>à ambientale significa essenzialmente<br />

riciclabil<strong>it</strong>à e durabil<strong>it</strong>à. L’acciaio risponde perfettamente a<br />

questi principi dal momento che:<br />

» è un materiale riciclabile al cento per cento (la demolizione<br />

di una struttura in acciaio avviene, fra l’altro, in modo<br />

rapido ed economico) » il ciclo di v<strong>it</strong>a di un fabbricato in<br />

acciaio è notevolmente più lungo, considerando anche le<br />

possibil<strong>it</strong>à delle costruzioni metalliche di essere funzionali<br />

a modifiche di destinazioni d’uso senza imporre gravosi<br />

impatti ambientali (materiale da mandare a discarica,<br />

consumo d’energia ecc.).<br />

Inoltre, grazie alle moderne tecnologie di verniciatura e<br />

zincatura, l’acciaio mantiene intatte le sue proprietà per<br />

tutta la v<strong>it</strong>a dell’opera realizzata, contribuendo ad allungare<br />

la v<strong>it</strong>a della costruzione. L’edificio a struttura in acciaio<br />

offre al progettista una libertà di forma e una flessibil<strong>it</strong>à di<br />

interventi che gli consentono di adattarsi al meglio alle linee<br />

del paesaggio. Utilizzato come elemento di rivestimento,<br />

l’acciaio offre all’arch<strong>it</strong>etto tutta una gamma di aspetti<br />

superficiali, di geometrie e di sfumature cromatiche che lo<br />

aiuteranno a soddisfare i requis<strong>it</strong>i ambientali più ardui.<br />

Sisma<br />

Un altro vantaggio determinante per le costruzioni in acciaio<br />

(soprattutto alla luce della nuova normativa che prevede<br />

l’intero terr<strong>it</strong>orio <strong>it</strong>aliano zona sismica) è il comportamento<br />

della struttura metallica di fronte all’azione del sisma<br />

Risparmio nelle Fondazioni<br />

Un altro elemento vincente delle strutture in acciaio (di<br />

notevole importanza ai fini della valutazione dei costi<br />

realizzativi) sono i ridotti costi per le fondazioni: la<br />

leggerezza della struttura in carpenteria metallica consente<br />

di ridurre i volumi di scavo, di calcestruzzo e di reinterro.<br />

Rapid<strong>it</strong>à costruttiva<br />

L’alto livello di prefabbricabil<strong>it</strong>à delle costruzioni in acciaio,<br />

e la facil<strong>it</strong>à di assemblaggio della carpenteria metallica<br />

con elementi di tamponamento e copertura in acciaio,<br />

consente di realizzare rapidamente soluzioni fin<strong>it</strong>e, chiavi<br />

in mano in tempi record. L’assemblaggio in officina (dove<br />

si garantiscono controlli, collaudi e standard qual<strong>it</strong>ativi<br />

di assoluta affidabil<strong>it</strong>à) riduce, inoltre, i rischi dovuti a<br />

fattori e condizioni ambientali tipici della costruzione in<br />

opera in cantiere. La rapid<strong>it</strong>à costruttiva è, in defin<strong>it</strong>iva,<br />

un importante elemento da tenere in considerazione nella<br />

valutazione del costo finale (anche in relazione alla ridotta<br />

manodopera richiesta). La costruzione in acciaio consente,<br />

così, un rapido r<strong>it</strong>orno degli investimenti, riducendo gli oneri<br />

finanziari ed anticipando il momento in cui il fabbricato fin<strong>it</strong>o<br />

comincia a rendere. La standardizzazione delle soluzioni in<br />

acciaio diminuisce i tempi di consegna senza lim<strong>it</strong>are la<br />

personalizzazione arch<strong>it</strong>ettonica dell’opera.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 19


Spazio Aperto<br />

Chiudi bene la porta di casa, assicurati di aver preso il<br />

biglietto del volo, un saluto veloce al portiere e via...<br />

destinazione Brasile. Romanzi e cruciverba? Non avrai<br />

tempo di occupartene, porta solo l’indispensabile, vest<strong>it</strong>i<br />

leggeri e pieni di colori, niente giacconi o scarpe scomode,<br />

dimenticati gli stereotipi, le omologazioni e preparati a<br />

questa splendida avventura. La musica del samba, le acque<br />

cristalline e le spiagge bianchissime risveglieranno i tuoi sensi<br />

perchè tutto qui è straordinariamente inebriante. Chiunque<br />

vis<strong>it</strong>a il Brasile si trova a proprio agio con la gente, con<br />

le c<strong>it</strong>tà, le ragazze bellissime, bambini dolcissimi, i locali<br />

notturni, la musica suonata dal vivo e il mare. E’ normale<br />

immergersi nella v<strong>it</strong>a notturna carioca, e nelle calde giornate<br />

stendersi sulla sabbia sorseggiando succo di cocco.<br />

Dimentica le pizze e spaghetti e lasciati sedurre dal piacere<br />

di un churrasco, una gustosissima feijoada e deliziose<br />

moquecas, gustati una birra o la famosa caipirinha.<br />

Qualche piccola informazione sulla società<br />

brasiliana<br />

I pol<strong>it</strong>ici sono stapagati come in Europa. Il voto è obbligatorio<br />

a cura di M.P.<br />

e se non voti paghi una multa, altrimenti rischi di non<br />

percepire lo stipendio, la ricevuta del voto cost<strong>it</strong>uisce un<br />

documento legale.<br />

Leggete questi dati e d<strong>it</strong>emi se stiamo parlando<br />

di terzo mondo:<br />

Secondo la Banca Mondiale, Brasile, India e Cina saranno<br />

i paesi con il più alto tasso di cresc<strong>it</strong>a nei prossimi 20 anni<br />

La Petrobras (raffineria di petrolio brasiliana) è presente<br />

in 27 paesi e considerata la 7° nel mondo. L’unico paese<br />

al mondo in cui le macchine si alimentano con 3 tipi di<br />

carburanti diversi, a benzina, gpl e ad alcool di canna da<br />

zucchero inoltre guida la corsa mondiale ai nuovi carburanti<br />

naturali. Il Brasile è il maggior paese con area coltivabile<br />

del mondo (22% di tale aerea). E’ il 1° produttore mondiale<br />

di caffè, arance e canna da zucchero. La maggiore centrale<br />

idroelettrica del mondo è Itaipu. Il Brasile è al 1° posto per<br />

numero di utenti di “Internet Banking”, superando Canada,<br />

USA e Giappone. La televisione brasiliana è stata la quarta<br />

del mondo ad andare in onda quotidianamente, dopo Usa,<br />

Regno Un<strong>it</strong>o e Francia.


Nel 2002 il 95% dei brasiliani hanno inviato la loro<br />

dichiarazione di imposta sul redd<strong>it</strong>o via internet.<br />

Questa è davvero una stranezza:<br />

Nelle favelas brasiliane, il livello di povertà è altissimo,<br />

non c’è niente, in queste baraccopoli il governo ha voluto<br />

colorare queste baracche con tonal<strong>it</strong>à vivaci per nascondere<br />

la miseria che si cela dietro ogni porta, le possibil<strong>it</strong>à per gli<br />

ab<strong>it</strong>anti sono davvero poche ma, incredibilmente, in alcune<br />

di queste c’è la connessione wi-fi gratu<strong>it</strong>a...e i soldi per il<br />

computer dove li trovano?<br />

La TV Globo è la 4° em<strong>it</strong>tente televisiva del mondo, superata<br />

solo dalle tre grandi stazioni nordamericane (ABC, CBC e<br />

NBC). Nel Nordest, l’ambiente è tipicamente tropicale con<br />

spiagge bianchissime circondate da splendida vegetazione.<br />

Le cose che fanno del Brasile un paese indimenticabile sono<br />

la generos<strong>it</strong>à verso i suoi osp<strong>it</strong>i e l’integrazione delle varie<br />

etnie ma sopratutto la grande...GIOIA DI VIVERE<br />

Spazio Aperto<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 21


Ecosostenibil<strong>it</strong>à<br />

L’INQUINAMENTO<br />

TRA LE PARETI DOMESTICHE<br />

a cura di Giuseppina Ascione<br />

Stamani, dopo essermi spinta, casualmente, a sbirciare nel<br />

sottolavello, regno della colf, ho realizzato che spesso ci<br />

lamentiamo della qual<strong>it</strong>à dell’aria nelle nostre c<strong>it</strong>tà, ma<br />

l’aria di casa può essere 5 volte più inquinata, visto il<br />

considerevole numero di prodotti indicati per la “PULIZIA<br />

della casa”. Ma siamo sicuri che in quel modo la puliamo?<br />

L’esposizione indoor alla maggior parte degli inquinanti<br />

supera notevolmente quella outdoor. Il rischio espos<strong>it</strong>ivo,<br />

risulta di particolare grav<strong>it</strong>à per alcuni gruppi più<br />

suscettibili quali bambini, anziani e persone già affette da<br />

patologie croniche (malattie cardiache, respiratorie, asma<br />

bronchiale, allergie), che trascorrono negli ambienti chiusi<br />

una percentuale di tempo particolarmente elevata. Inoltre,<br />

molte malattie croniche sono correlate a diversi aspetti<br />

della qual<strong>it</strong>à dell’aria indoor, per cui il danno economico e<br />

sociale è rilevante. Tenendo conto che la risposta dei singoli,<br />

22 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

sottoposti all’esposizione del medesimo agente inquinante,<br />

non possa mai essere unica e uguale per tutti, essendo,<br />

essa stessa, correlata alle diverse condizioni personali. Allo<br />

stesso modo va tenuto conto, che tale esposizione non è mai<br />

ad un solo agente inquinante, ma si tratta spesso di misture<br />

che possono causare molte tipologie di effetti anche di<br />

breve durata, che possono essere eliminati allontanandosi<br />

dalla fonte di inquinamento, se può essere identificata e<br />

localizzata. Tali effetti comprendono: irr<strong>it</strong>azioni agli occhi,<br />

naso e gola, nausea, emicrania, capogiri e affaticamento.<br />

Mentre gli effetti a lungo termine si riferiscono a un ripet<strong>it</strong>ivo<br />

periodo di esposizione che genera patologie debil<strong>it</strong>anti o<br />

mortali come il cancro. Tali effetti hanno come principali<br />

bersagli: l’apparato respiratorio e l’apparato cardiaco.<br />

Questo un breve elenco delle principali fonti di inquinamento<br />

domestico: sistemi di trattamento dell’aria, processi di


combustione, tabacco, materiali da costruzione, arredi<br />

come mobili fabbricati con legno truciolare o trattati con<br />

antiparass<strong>it</strong>ari, moquettes, rivestimenti, prodotti per la pulizia<br />

e la manutenzione della casa, antiparass<strong>it</strong>ari, colle, adesivi<br />

e solventi, utilizzo di strumenti di lavoro, stampanti, plotters,<br />

fotocopiatrici, malfunzionamento del sistema di aerazione<br />

o errata collocazione delle prese d’aria in prossim<strong>it</strong>à di<br />

aree ad elevato inquinamento; cattiva manutenzione dei<br />

sistemi di condizionamento, che possono divenire terreni<br />

di coltura per muffe ed altri agenti biologici, diffondendoli<br />

nell’intero edificio. Abbiamo poi i contaminanti biologici,<br />

cioè quelle sostanze di origine biologica che possono<br />

incidere negativamente sulla qual<strong>it</strong>à dell’aria e spesso<br />

invisibili come batteri e virus, acari, allergeni degli animali,<br />

muffe e funghi. Come prevenire tutto ciò? Per la pulizia<br />

è bene leggere attentamente le etichette e non miscelare<br />

Ecosostenibil<strong>it</strong>à<br />

mai i prodotti, soprattutto non mischiare acido muriatico,<br />

candeggina e ammoniaca per non dar luogo a vapori<br />

estremamente tossici, arieggiare la casa per assicurare il<br />

ricambio d’aria, usare accorgimenti antiacari per materassi,<br />

cuscini, divani, lim<strong>it</strong>are l’uso di deodoranti spray, contro le<br />

tarme ev<strong>it</strong>are la naftalina e ricorrere a sostanze naturali che<br />

si possono acquistare in erboristeria, per i mobili meglio<br />

utilizzare semplicemente panni in microfibra per detergere<br />

anziché i classici spray “mangia polvere” che sono per lo<br />

più a base di formaldeide, in questo caso, tuttavia, è bene<br />

tenere per un po’ le finestre aperte dopo il loro utilizzo,<br />

vernici e p<strong>it</strong>ture, ventilare gli ambienti fino alla scomparsa<br />

degli odori, lim<strong>it</strong>are l’uso di stufe a legna e caminetti se privi<br />

di sistemi a norma di smaltimento dei fumi.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 23


Ecosostenibil<strong>it</strong>à<br />

Ospedale pediatrico<br />

Meyer<br />

Un altro segno di distinzione<br />

Evidentemente al Meyer di Firenze l’attenzione verso i piccoli<br />

e indifesi pazienti e le loro famiglie si concretizza non solo<br />

fornendo un servizio socio-san<strong>it</strong>ario impeccabile ma anche<br />

attraverso azioni di bio-compatibil<strong>it</strong>à.<br />

Dopo il menù rigorosamente biologico, la struttura ha<br />

ottenuto, sulla scia di “Giardini senza Bua”, iniziativa del<br />

settembre 2009, la certificazione Bio-Hab<strong>it</strong>at per gli spazi<br />

verdi intorno alla struttura, il che attesta l’assoluta assenza<br />

di concimi di sintesi nella cura del verde.<br />

Già nella progettazione e nella realizzazione della sua<br />

sede, spiega il direttore generale Tommaso Langiano,<br />

abbiamo fatto delle scelte precise: ridurre l’impatto<br />

sull’ambiente circostante e sull’atmosfera, adottando tutte le<br />

soluzioni possibili. Una scelta che viene riconfermata ora<br />

con l’avvenuta certificazione Bio-Hab<strong>it</strong>at.<br />

Un riconoscimento che rientra nella strategia di attenzione<br />

verso i piccoli pazienti e le loro famiglie, facendosi promotore<br />

di concrete azioni di bio-compatibil<strong>it</strong>à e di rispetto della<br />

qual<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>a nel presente in cui viviamo. Parole che si<br />

tramutano in realtà attraverso azioni e progetti a tutela della<br />

24 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

a cura di Massimo Poggioni<br />

natura e del bambino. In Italia sono poche le aree verdi non<br />

agricole che hanno ricevuto questa attestazione: il Comune<br />

di Bologna, di Modena, di Faenza e Legnago.<br />

E la cosa straordinaria è che in nessuna di queste aree<br />

sorge un Centro Ospedaliero.<br />

Silvia Martelli, progettista del giardino ci spiega che con<br />

l’acquisizione della certificazione, il Meyer ha un Parco<br />

sano, senza pesticidi, concimi di sintesi e antiparass<strong>it</strong>ari.<br />

I semi del prato sono biologici e le piante ad esempio,<br />

vengono potate o abbattute solo nella stagione in cui non<br />

osp<strong>it</strong>ano nidi, provengono da coltivazioni biologiche come<br />

gli arredi, che tra poco saranno di materiali naturali, oppure<br />

riciclabili o riciclati. La certificazione inoltre prevede che sia<br />

i progettisti, sia gli addetti che vi lavorano siano abil<strong>it</strong>ati<br />

Bio-Hab<strong>it</strong>at.<br />

Il che significa avere frequentato un corso speciale che<br />

consente di svolgere queste importanti mansioni all’interno<br />

di un Parco biologico”.<br />

Possiamo a questo punto riconoscere che il Meyer pensa<br />

veramente al futuro dei nostri bambini...adulti del domani.


Arredo e Design<br />

UNA CUCINA PER TUTTI<br />

26 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

a cura di A.G.


I PICCOLI SPAZI<br />

Arredo e Design<br />

Spazio prefer<strong>it</strong>o della casa con<br />

proposte per tutte le salse; dalla<br />

cucina high-tec, con gli utensili da veri<br />

professionisti, alla cucina living, che<br />

fa risaltare l’arredamento, alla cucina<br />

classica, che ama il calore dello stile<br />

retrò. L’aspetto più difficile, dinanzi<br />

a tante opzioni diventa scegliere.<br />

Il motivo per cui si ama tanto la<br />

propria cucina è legato al tempo<br />

che trascorriamo con essa e in essa<br />

perché è come da sempre considerata<br />

il luogo di incontro e di convivial<strong>it</strong>à.<br />

Oggi la cucina si è evoluta, è meno<br />

tradizionale di quando erano stanze<br />

completamente chiuse e possono<br />

aprirsi grazie alle innovazioni<br />

tecnologiche, che lo hanno permesso,<br />

avendo ridotto considerevolmente<br />

gli inconvenienti legati alla fase di<br />

preparazione sia in termini di rumori<br />

che di odori. Per quello che riguarda lo<br />

stile si può giocare tra quello classico,<br />

cercando oggetti antichi o quello<br />

rustico che permette una maggiore<br />

personalizzazione, per concludere<br />

con quella multifunzionale che<br />

avvolte ci ricorda il nostro ufficio con<br />

pc a portata di mano per la ricerca<br />

della nuova ricetta per il tacchino.<br />

Comunque sia, il vero problema con<br />

cui la maggioranza di noi viene a<br />

scontrarsi è quello legato allo spazio<br />

sempre più ridotto e tenendo bene a<br />

mente che il comp<strong>it</strong>o principale della<br />

cucina è poter cucinare, l’attenzione<br />

va a questa funzione primaria avendo<br />

cura di arredarla con gli apparecchi<br />

essenziali e gli spazi di lavoro di cui<br />

si necess<strong>it</strong>a. Si potrebbe recuperare<br />

un po’ di spazio utilizzando gli<br />

elettrodomestici realizzati in scala<br />

ridotta, compreso frigo e cassetti<br />

freezer, un forno a microonde e un<br />

piano di cottura a due fuochi. Avendo<br />

così tutto senza occupare la totale<br />

metratura. Se il piano di lavoro deve<br />

essere un extra si può considerare<br />

un isola in scala ridotta o un carrello<br />

che può anche essere riposto. Per<br />

quanto riguarda lo stile, sarebbe<br />

preferibile optare per linee pul<strong>it</strong>e e<br />

contemporanee, realizzando uno<br />

schema semplice e monocromatico.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 27


a cura di Giuseppina Ascione<br />

Equilibrio tra tradizione e modern<strong>it</strong>à, gusto per ciò che è<br />

essenziale, linee sapientemente pul<strong>it</strong>e fanno dello stile T<strong>it</strong>an<br />

l’espressione di una nuova eleganza, semplice, sobria,<br />

preziosa, dove il concetto di benessere gratifica, unendo<br />

stile e funzional<strong>it</strong>à per una completa rigenerazione del<br />

corpo e della mente.<br />

Soluzioni studiate in ogni dettaglio per interpretare con<br />

versatil<strong>it</strong>à l’ambiente bagno e offrire ad ogni cliente la<br />

proposta più in sintonia con la sua natura, le sue esigenze<br />

e gli spazi disponibili nella stanza da bagno.<br />

Nessuna concessione al decór fine a se stesso perchè<br />

un’attenta ricerca stilistica predilige leggerezza formale,<br />

pragmatismo e innovazione tecnologica per tutti coloro che<br />

quando pensano alla sala da bagno non possono fare a<br />

meno di sognare un’accogliente vasca a idromassaggio, in<br />

cui immergersi per una completa rimessa in forma. La zona<br />

wellness diventa il fulcro della convivial<strong>it</strong>à.<br />

Arredo e Design<br />

T<strong>it</strong>an ha compiuto una vera e propria rivoluzione copernicana<br />

nell’hab<strong>it</strong>at bagno:<br />

la vasca diventa protagonista ponendosi al centro dello<br />

spazio ab<strong>it</strong>ativo e dei desideri trasformandosi in una vera e<br />

propria SPA domestica dalle prestazioni professionali.<br />

Il design e l’eleganza prendono il sopravvento e catturano<br />

l’attenzione grazie a prestazioni impeccabili e a forme<br />

essenziali che si legano a un concetto di benessere semplice<br />

e primordiale, dove l’acqua è protagonista anche nella<br />

pratic<strong>it</strong>à di una doccia capace di offrire un bagno turco<br />

multi clima con innumerevoli benefici rigeneranti, facili da<br />

gestire grazie all’intu<strong>it</strong>iva tecnologia dei comandi<br />

"Sensor Touch": idromassaggio, linfodrenaggio,<br />

doccia scozzese, aromaterapia, cromoterapia e anche<br />

il collegamento a una fonte musicale esterna come CD o<br />

mp3.<br />

Davvero difficile desiderare altro.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 29


Arredo e Design<br />

Sempre più difficile scegliere i<br />

materiali per chi deve ristrutturare la<br />

propria casa. Le innumerevoli nuove<br />

serie di piastrelle per il 2011 ci<br />

spinge a dare qualche suggerimento.<br />

In questo numero presentiamo i<br />

pavimenti Fincibec, tutti realizzati<br />

in gres fine porcellanato. Il grès<br />

porcellanato è una ceramica a pasta<br />

compatta e dura, non porosa. La<br />

parola “grès” sta a significare che<br />

la massa ceramica della piastrella<br />

è estremamente greificata, compatta<br />

appunto, da cui l’eccezionale<br />

resistenza e ingeliv<strong>it</strong>à. Questi<br />

pavimenti in gres fine porcellanato,<br />

smaltato e non smaltato,<br />

appartengono al raggruppamento<br />

BIa, defin<strong>it</strong>o dalle norme EN ISO come<br />

quello con le migliori caratteristiche<br />

tecniche (assorbimento < 0,5 %,<br />

carico di rottura > 1.300 Newton,<br />

massima regolar<strong>it</strong>à e costanza<br />

dimensionale, ecc.). Nella fase di<br />

decorazione i prodotti possono<br />

contare sull’innovativo sistema<br />

di decorazione in dig<strong>it</strong>ale DJS<br />

(Dig<strong>it</strong>al Jet System) che, sfruttando<br />

apparecchiature per la decorazione<br />

senza contatto, sono in grado di<br />

riprodurre su materiale ceramico<br />

moderno e con una definizione<br />

eccelsa, il sapore e le emozioni delle<br />

pietre naturali, dei marmi, dei tessuti,<br />

del legno, dei dipinti, dei mosaici e<br />

delle ceramiche più tradizionali.<br />

Inoltre buona parte di essi possono<br />

poi contare su impianti collocati<br />

all’interno del ciclo produttivo in<br />

grado di effettuare lavorazioni in<br />

linea quali la rettifica (squadratura<br />

perfetta del materiale) e la lappatura<br />

(lucidatura di vari livelli e profond<strong>it</strong>à)<br />

in grado di conferire ai materiali<br />

ulteriore valore aggiunto sia sul<br />

piano estetico che su quello tecnico.<br />

Monocibec, casa madre dei pavimenti<br />

Fincibec realizza solo prodotti<br />

marcati CE, in conclusione unendo la<br />

certificazione di qual<strong>it</strong>à di processo<br />

a quella di prodotto, si garantisce<br />

la vera qual<strong>it</strong>à totale dell’attiv<strong>it</strong>à,<br />

ottenendo il massimo risultato sia<br />

sotto il profilo tecnico che estetico.<br />

30 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

Passeggiando<br />

sul<br />

GRÈS<br />

a cura di G.A.


Arredo e Design<br />

TERMOSIFONI<br />

ACCIAIO…<br />

ALLUMINIO...<br />

GHISA?a cura di A.G.<br />

I termosifoni di nuova generazione sono in acciaio, in<br />

alluminio o in materiali sintetici brevettati, conosciamoli.<br />

L’acciaio è il materiale per eccellenza scelto da chi vuole<br />

forme facilmente modellabili. Infatti, si presta ad essere usato<br />

per creare delle figure anche molto complesse, dunque è<br />

molto utilizzato se si ordinano radiatori dall’impatto estetico<br />

particolarmente elevato e personalizzabile. Dal punto<br />

di vista dello scambio termico è da osservare che grazie<br />

alla loro forma presentano una buona superficie radiante,<br />

ossia una maggiore superficie destinata a cedere calore,<br />

rispetto alle altre tipologie di radiatori. Si fanno scegliere<br />

per l’ottima resa termica, l’indiscussa funzione d’arredo,<br />

l’att<strong>it</strong>udine a personalizzare l’ambiente osp<strong>it</strong>ante, l’assenza<br />

di manutenzione rispetto alle altre tipologie, circostanze che<br />

li rendono idonei per qualsiasi destinazione, anche se più<br />

costosi di quelli in acciaio e quelli in ghisa. L’alluminio è<br />

un eccellente conduttore di calore, così come lo è anche<br />

l’acciaio. Si riscalda molto rapidamente e cede il calore<br />

accumulato per molto tempo. sono caratterizzati da<br />

leggerezza, veloc<strong>it</strong>à di scambio termico e cessione del calore,<br />

il tutto confortato da una buona resa termica. L’alluminio è<br />

un materiale affidabile resistente alla corrosione. Per la loro<br />

leggerezza i radiatori in alluminio sono caratterizzati da<br />

una posa in opera priva di difficoltà, mentre rappresentano<br />

il giusto compromesso tra aspetto estetico e funzionale, tra<br />

emissione di calore convettivo e calore radiante, anche<br />

se rispetto ai radiatori in acciaio producono una minore<br />

quant<strong>it</strong>à di calore radiante. I materiali sintetici brevettati,<br />

invece, sono realizzati per far sì che la temperatura sia<br />

diffusa nel modo più uniforme possibile, così che aumenti<br />

il comfort percep<strong>it</strong>o negli ambienti. Altro materiale che è<br />

molto usato per la realizzazione di termosifoni è la ghisa.<br />

Tradizionalmente, tutti i radiatori venivano costru<strong>it</strong>i in questo<br />

materiale perché particolarmente affidabile e di grande<br />

durata. Sono queste caratteristiche a renderlo, ancora<br />

32 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

oggi, compet<strong>it</strong>ivo e vincente. I termo in ghisa presentano<br />

una maggiore inerzia termica, nel senso che si riscaldano<br />

più lentamente e più lentamente cedono il calore. Poiché<br />

dal punto di vista dell’efficienza e dell’efficacia non è<br />

tanto scontata la supremazia di una tipologia rispetto alle<br />

altre, spesso la scelta è guidata da motivazioni di ordine<br />

economico. I radiatori in ghisa risultano maggiormente<br />

indicati per quegli ambienti che non hanno problemi di<br />

spazio potendo presentare problemi di ingombro.


Un dolce inverno per la nostra<br />

Pelle<br />

a cura della Dott.ssa Nella Bucciero - Univers<strong>it</strong>à di Milano<br />

Anche in inverno basta poco per continuare a<br />

stare bene.<br />

Le giornate sono più corte sfumando nella sera<br />

molto velocemente, e l’aria dell’alba profuma di<br />

frutta e di erba umida. Si pensa al fuoco nel<br />

camino, alle cioccolate calde ed alle serate<br />

piacevoli in compagnia di amici, di libri e<br />

musica.<br />

Il corpo e la nostra mente si adattano ai<br />

cambiamenti degli orari, ai giorni brevi, al<br />

mutamento del clima.<br />

Tali passaggi in genere non comportano grossi<br />

disagi se il nostro organismo è sano e il nostro<br />

spir<strong>it</strong>o tranquillo.<br />

Purtroppo, però, non è sempre così. La convivenza<br />

con un lungo periodo di stress intenso, l’esistenza<br />

di patologie croniche e i disturbi alimentari ci<br />

possono rendere più aggredibili dai malesseri<br />

in agguato.<br />

Gli sbalzi di temperatura, i bruschi cambiamenti<br />

di clima e il nostro rimanere più a lungo in luoghi<br />

chiusi favoriscono la diffusione di virus e batteri.<br />

DOBBIAMO prendere dei provvedimenti corretti<br />

per ev<strong>it</strong>are possibili attacchi, seguendo semplici<br />

regole salutari e garantire al nostro organismo<br />

le forze necessarie per difendersi e mantenere<br />

i benefici dell’estate. Aiutiamo l’attiv<strong>it</strong>à del<br />

sistema immun<strong>it</strong>ario con semplici interventi: una<br />

sana alimentazione varia ed equilibrata, una<br />

moderata ma costante attiv<strong>it</strong>à fisica, il rispetto<br />

di un sereno e tranquillo riposo sono atti facili<br />

da seguire.<br />

Parlando di difese è necessario rivolgere un<br />

pensiero all’organo che difende e protegge<br />

il nostro corpo: LA PELLE che va curata in<br />

particolare modo dato che è esposta al vento, al<br />

freddo, al passaggio da luoghi caldi e riscaldati<br />

oltremodo e a luoghi esterni con temperature<br />

molto basse. La pelle è inoltre esposta all’aria<br />

secca di ambienti in cui il tasso di umid<strong>it</strong>à non<br />

Salute e Benessere<br />

è confortevole, aggred<strong>it</strong>a da sostanze inquinanti<br />

o irr<strong>it</strong>anti presenti nell’aria e nell’acqua con la<br />

quale ci laviamo. I problemi anche se non sono<br />

gravissimi possono dare fastidio e dolore.<br />

I capillari superficiali possono presentare<br />

dei problemi, noi avvertiamo arrossamenti,<br />

sensazioni di bruciore, prur<strong>it</strong>o e secchezza della<br />

pelle.<br />

Talvolta si tratta solo di disagi momentanei, ma<br />

alla lunga i capillari possono cedere, sfiancarsi<br />

e rendersi visibili e si verificano disturbi come la<br />

couperose, specie con epidermidi molto chiare<br />

e delicate.<br />

Le zone più a rischio non sono solo le più scoperte<br />

come viso e mani, ma anche quelle zone che<br />

noi copriamo e meglio asfissiamo con maglie,<br />

pile e maglioni fatti con materiale sintetico, alla<br />

moda come dicono alcuni; infatti questi ultimi<br />

non permettono una giusta traspirazione, quindi<br />

la pelle, che durante la bella stagione ha vissuto<br />

all’aria calda e ricca di ossigeno, corre il rischio<br />

di seccarsi ed irr<strong>it</strong>arsi.<br />

Il sottile strato idrolipidico, sua protezione<br />

naturale, può venire alterato o addir<strong>it</strong>tura<br />

compromesso da azioni meccaniche e chimiche<br />

come lo strofinio degli ab<strong>it</strong>i troppo stretti o<br />

inadeguati, dall’uso di prodotti non adatti,<br />

dall’esposizione ad elementi aggressivi.<br />

Per mantenere e ripristinare il mantello idrolipidico<br />

della pelle è indispensabile prendersene davvero<br />

cura.<br />

Dopo la doccia o il bagno, con prodotti non<br />

aggressivi, è bene adoperare, per idratarla, una<br />

crema fluida leggera o più ricca. Se la pelle è<br />

particolarmente secca dando la sensazione “di<br />

tirare”, consiglio anche un prodotto che è sempre<br />

nelle case l’OLIO DI OLIVA EXTRA VERGINE:<br />

dopo il bagno rende la pelle liscia, idratata e<br />

nutr<strong>it</strong>a.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 35


Quando<br />

l’OCCIDENTE<br />

e l’ORIENTE si<br />

incontrano…<br />

a cura della Dott.ssa Maria Dilleni<br />

Univers<strong>it</strong>à degli Studi di Perugia<br />

Ancora oggi si tende a suddividere<br />

le discipline in “wellness” e “f<strong>it</strong>ness”,<br />

considerandole in ant<strong>it</strong>esi fra loro,<br />

le prime importanti per coloro che<br />

ricercano un equilibrio psicofisico,<br />

le seconde invece per coloro che<br />

sono alla ricerca della perfetta forma<br />

fisica…<br />

Combinare l’approccio occidentale,<br />

che sottolinea il movimento, il tono<br />

muscolare, le capac<strong>it</strong>à condizionali<br />

in genere, con l’approccio orientale<br />

che sottolinea la concentrazione, il<br />

rilassamento, la respirazione, rende le<br />

persone consapevoli di se stesse, del<br />

proprio corpo e della propria mente e<br />

le conduce ad unire corpo e mente in<br />

una singola, dinamica e funzionante<br />

Salute e Benessere<br />

ent<strong>it</strong>à e ciò significa trovare la<br />

perfezione del movimento.<br />

La capac<strong>it</strong>à di concentrarsi e di pensare<br />

quindi ad ogni singola azione permette<br />

di capire come i movimenti sono<br />

correlati gli uni agli altri, visualizzare<br />

il movimento successivo da compiere<br />

aiuta il sistema nervoso centrale a<br />

scegliere la giusta combinazione di<br />

muscoli in sequenza.<br />

Una maggiore consapevolezza<br />

del proprio corpo si traduce in una<br />

capac<strong>it</strong>à di utilizzo dei segmenti<br />

corporei in modo coordinato,<br />

fluido ed efficace e ciò permette di<br />

effettuare un allenamento veramente<br />

efficace qualsiasi sia l’obbiettivo da<br />

raggiungere.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 37


La testa e in particolare il viso sono la cosa che si nota di più<br />

al primo impatto con le persone e spesso diventano anche<br />

la parte del corpo che evidenzia maggiormente lo stress<br />

e la stanchezza, l’ansia e le preoccupazioni accumulati<br />

durante il giorno: gli occhi tendono a socchiudersi, la<br />

fronte si aggrotta, le labbra si contraggono favorendo la<br />

comparsa delle rughe d’espressione e quindi un prematuro<br />

invecchiamento del viso.<br />

Il massaggio di questa parte del corpo può aiutare a<br />

rest<strong>it</strong>uire immediatamente una sensazione di leggerezza<br />

e seren<strong>it</strong>à, distendendone i tratti e ridonando al viso un<br />

color<strong>it</strong>o sano e lucente.<br />

Se esegu<strong>it</strong>o da mani esperte, un massaggio al viso può<br />

cambiare la giornata:<br />

allevia la tensione, distende i muscoli facciali e contribuisce<br />

ad alleviare dolori come mal di testa o sinus<strong>it</strong>e.<br />

Esso non deve essere fatto su una pelle infiammata con<br />

evidenti lesioni (es.: acne) e dovrebbe essere accompagnato<br />

dall’uso di oli o creme specifiche. Per scegliere questi<br />

prodotti è necessario valutare la natura della pelle che si<br />

andrà a trattare:<br />

• se si presenta normale o mista, è possibile utilizzare<br />

una normale crema ricca d’acqua che idrata la pelle<br />

normale e non appesantisce quella mista;<br />

• se contrariamente la pelle è secca, bisogna utilizzare<br />

dei prodotti a base più “grassa” per nutrire bene questo<br />

tipo di epidermide;<br />

• la pelle del contorno occhi è estremamente sensibile, e<br />

di conseguenza la crema usata per questa parte deve<br />

essere specifica e applicata senza nessuna pressione.<br />

38 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

MOMENTI<br />

DI<br />

ESTASI…<br />

a cura di Verusca Fallerini<br />

I movimenti di base del massaggio sono 3:<br />

pressione (fatta con i polpastrelli delle d<strong>it</strong>a), sfioramento e<br />

vibrazione (fatta a mano aperta). Le manovre si eseguono<br />

sempre partendo dal naso verso le guance, e dal collo verso<br />

la fronte.<br />

Il massaggio del viso ha una durata di circa dieci - quindici<br />

minuti, così da avere tempo sufficiente per permettere alla<br />

crema di penetrare profondamente nella pelle. L’eccesso di<br />

prodotto usato va poi tolto tamponandolo con un kleenex.<br />

Schema di un classico massaggio al viso:<br />

un lieve sfioramento dalla base del collo in direzione del<br />

mento, continuando lungo tutto il viso, sarà il primo contatto<br />

che permetterà a chi “subisce” il massaggio di liberare la<br />

mente. Il contorno occhi va lavorato con molta delicatezza e<br />

solo per pochi secondi con movimenti circolari dalla tempia<br />

verso il naso. Proseguendo sulla fronte, si possono eserc<strong>it</strong>are<br />

leggere pressioni con le d<strong>it</strong>a spostandole dal centro verso<br />

le tempie; si possono aggiungere degli sfioramenti continui<br />

al centro, con pressione finale del palmo della mano per<br />

rilassare maggiormente il muscolo frontale.<br />

Il cuoio capelluto va lavorato avvolgendola testa con<br />

entrambe le mani e facendo scivolare le d<strong>it</strong>a tra i capelli,<br />

descrivendo con i polpastrelli dei piccoli cerchi sul cranio.<br />

Su questa parte della testa i movimenti sono lenti e profondi:<br />

il più delle volte aiuta ad eliminare completamente mal di<br />

testa e ansie.<br />

Il massaggio si conclude con degli sfioramenti più leggeri<br />

e più ampi in modo da coinvolgere tutta la cute e dare una<br />

sensazione di benessere totale.


MASSAGGIO<br />

a cura di Gaia Morgantini<br />

Il massaggio sportivo è un particolare massaggio, che viene<br />

esegu<strong>it</strong>o su specifiche regioni del corpo ed ha l’obiettivo<br />

di migliorare la performance atletica. Le final<strong>it</strong>à del<br />

massaggio sportivo sono molte, alcune si basano su fondati<br />

presupposti scientifici, mentre altre derivano da osservazioni<br />

ed esperienze di chi le esegue. I suoi numerosi benefici<br />

derivano da due particolari presupposti:<br />

• azione diretta data dall’aumento del flusso ematico con<br />

conseguente ipertermia locale<br />

•<br />

azione indiretta data dalla contemporanea ecc<strong>it</strong>azione<br />

di terminazioni nervose e conseguente stimolazione del<br />

sistema nervoso parasimpatico.<br />

Sono molte le proprietà benefiche attribu<strong>it</strong>e al massaggio<br />

sportivo:<br />

• riduzione delle tensioni muscolari<br />

• preparazione muscolare all’ attiv<strong>it</strong>à fisica<br />

•<br />

SPORTIVO<br />

diminuzione dei livelli plasmatici di cortisolo e seretonina<br />

con conseguente riduzione dello stato d’ansia e<br />

miglioramento dell’umore<br />

Salute e Benessere<br />

• prevenzione degli infortuni<br />

• riduzione della frequenza cardiaca e della pressione<br />

arteriosa<br />

• stimolazione della microcircolazione locale<br />

• decongestionamento e rilassamento dei tessuti, abbinato<br />

ad accelerata guarigione delle contratture muscolari.<br />

Gli effetti pos<strong>it</strong>ivi del massaggio sportivo vengono potenziati<br />

dal simultaneo impiego di prodotti a base di oli essenziali<br />

(riscaldanti, rigeneranti, rassodanti, defaticanti ecc..).<br />

Se contenenti principi attivi questi associano il beneficio del<br />

massaggio a quello determinato dai loro componenti.<br />

Il massaggio sportivo trova applicazione non solo prima<br />

della gara come preparazione immediata allo sforzo<br />

atletico, ma anche tra una competizione e l’altra o dopo la<br />

gara come eliminazione delle tossine e defaticamento.<br />

Il massaggio pre-esercizio, effettuato alcuni minuti prima<br />

della gara, comprende tecniche di scioglimento ed<br />

impastamento muscolare, per cui l’atleta ha modo di<br />

sostenere con maggior facil<strong>it</strong>à un buon allenamento, dando<br />

il massimo come performance sportiva ed ev<strong>it</strong>ando traumi<br />

muscolari. La durata deve essere compresa tra 5 e 10<br />

minuti. In condizioni climatiche fredde e ventose, e in tutte<br />

quelle discipline in cui l’atleta è soggetto a bruschi sbalzi<br />

di temperatura, il massaggio viene effettuato utilizzando<br />

prodotti riscaldanti.<br />

Il massaggio post-esercizio è molto importante perché si<br />

esegue dopo l’attiv<strong>it</strong>à sportiva, durante la quale l’atleta può<br />

andare incontro a dolori e fastidi muscolari ed articolari,<br />

talvolta accompagnati da rigid<strong>it</strong>à. Ciò è dovuto alla<br />

produzione di acido lattico nei muscoli e di altri componenti,<br />

come tossine, anidride carbonica e urea.<br />

Per accelerare il recupero fisico dell’organismo ed ottenere<br />

simultaneamente un relax psichico, è utile eseguire<br />

tecniche massoterapiche, comprensive di drenaggi, che<br />

migliorano la circolazione ematica e linfatica, in modo da<br />

apportare più ossigeno nei muscoli, eliminazione di tossine<br />

ed anidride carbonica ecc...; un successivo massaggio<br />

connettivale ristabilisce una migliore mobil<strong>it</strong>à e flessibil<strong>it</strong>à<br />

muscolare, rendendo la pelle più elastica. La durata di<br />

questo massaggio è quantificabile tra 25 e i 30 minuti ed<br />

in ogni caso legata al grado di affaticamento. Al termine<br />

della sessione di massaggio per rinfrescare le zone soggette<br />

a sforzo è inoltre opportuno utilizzare un olio rinfrescante.<br />

Tutti possono usufruire dei benefici di questo tipo particolare<br />

di massaggio, indipendentemente dall’età, dal tipo di sport<br />

praticato e dal proprio livello prestativo.<br />

Il massaggio sportivo riveste un ruolo essenziale nel sistema di<br />

preparazione degli atleti in quanto è in grado di incrementare<br />

in termini significativi la qual<strong>it</strong>à della prestazione sportiva,<br />

inoltre viene considerato parte integrante dell’allenamento.<br />

Questo massaggio non ha final<strong>it</strong>à terapeutiche, ma svolge<br />

un ruolo sinergico con le figure di medico, terapista,<br />

allenatore, partecipando alla miglior preparazione atletica<br />

dello sportivo.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 39


Salute e Benessere<br />

GLI AGRUMI<br />

a cura della Dott.ssa Daniela Cuticchia<br />

Corrispondente Sicilia<br />

40 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

e i loro poteri salutari<br />

Il comparto agrumicolo, particolarmente diffuso nella<br />

fascia costiera tirrenica messinese, negli ultimi anni<br />

vive un periodo di crisi a causa del tardivo sviluppo<br />

tecnologico e per l’assenza di un’ottimale strategia<br />

commerciale.<br />

Esso è rappresentato principalmente da specie arboree<br />

come: limoni, arance, mandarini, clementine, pompelmi<br />

e lime, i cui frutti vengono convogliati presso consorzi ed<br />

industrie di trasformazione, che favoriscono l’immissione<br />

del prodotto sul mercato.<br />

Gli agrumi presentano una composizione chimica molto<br />

complessa, comprendente un insieme di componenti<br />

che svolgono un’azione determinante sull’organismo<br />

umano, tra cui:<br />

Le antocianine, pigmenti naturali, responsabili del<br />

colore rosso, blu o violetto di fiori e frutti. Esse oltre<br />

ad agire pos<strong>it</strong>ivamente sulle attiv<strong>it</strong>à riproduttive e di<br />

difesa della pianta, svolgono un’importante azione<br />

terapeutica e chemio-preventers sulla salute dell’uomo.<br />

Difatti risultano efficaci agenti vaso protettivi contro le<br />

alterazioni sperimentalmente indotte della permeabil<strong>it</strong>à<br />

e fragil<strong>it</strong>à micro vascolare e presentano una marcata<br />

attiv<strong>it</strong>à flebo tonica nelle alterazioni del circolo venoso<br />

dell’organismo umano.<br />

Tra i meccanismi coinvolti nell’effetto protettivo delle<br />

antocianine nei riguardi della microangiopatia,<br />

distinguiamo:<br />

1.<br />

2.<br />

3.<br />

l’azione radical scavenging/antiossidante, nei<br />

riguardi dei radicali liberi e delle specie reattive<br />

dell’ossigeno<br />

la complessazione con i fosfolipidi nelle membrane<br />

delle cellule endoteliali<br />

l’aumento del release di prostaglandine<br />

vasodilatatrici dal tessuto arterioso.<br />

Per quanto concerne la capac<strong>it</strong>à di chemio-preventers,<br />

le antocianine sono capaci di sopprimere la cresc<strong>it</strong>a<br />

“in v<strong>it</strong>ro” di cellule tumorali; tale effetto inib<strong>it</strong>orio è<br />

maggiore di quello di altri flavonoidi. Inoltre inducono<br />

l’attiv<strong>it</strong>à della quinone reduttasi (un enzima coinvolto<br />

in reazioni di detossificazione) e di inibire l’induzione<br />

dalla orn<strong>it</strong>ina decarbossilasi (un enzima lim<strong>it</strong>ante la<br />

veloc<strong>it</strong>à nel metabolismo delle poliammine) da parte del<br />

promotore tumorale forbol-12-miristato, 13-acetato. Infine<br />

vi sono indicazioni su un possibile uso delle antocianine<br />

come chemio protettori durante la chemioterapia o la<br />

radioterapia. Tutte queste informazioni sono state<br />

dedotte da esperimenti condotti su topi con tumori asc<strong>it</strong>ici<br />

trapiantati di Ehrlich, da alcuni studiosi inglesi durante<br />

le ricerche sulla “Suppression of tumor cell growth by


anthocyanins in v<strong>it</strong>ro” nel 1995. Codesti esperimenti<br />

hanno dimostrato che la somministrazione di antocianine<br />

protegge dalle alterazioni della leucoc<strong>it</strong>opoiesi,<br />

conseguenti al trattamento con complessi del platino,<br />

preservandone peraltro l’efficacia.<br />

Inoltre il pretrattamento con antocianine, in associazione<br />

con V<strong>it</strong>amina E e Piracetam, oltre ad aumentare<br />

la sopravvivenza di topi esposti a dosi letali di<br />

radiazioni, previene parzialmente i danni conseguenti<br />

all’esposizione a dosi sub letali di irradiazione a livello<br />

degli organi ematopoietici e ne favorisce il processo di<br />

ripresa;<br />

La V<strong>it</strong>amina C o Acido ascorbico, è una v<strong>it</strong>amina<br />

idrosolubile antiossidante che svolge molteplici funzioni<br />

nell’organismo, tra cui:<br />

nella respirazione cellulare presenta un’elevata capac<strong>it</strong>à<br />

di captare e perdere ossigeno;<br />

nella difesa dell’organismo dalle malattie infettive dovute<br />

alla sua proprietà di ridurre l’azione delle tossine e di<br />

potenziare l’attiv<strong>it</strong>à dei globuli bianchi nella distruzione<br />

dei batteri;<br />

nella fabbricazione della sostanza cementante interposta<br />

fra le cellule dei vasi sanguigni.<br />

L’uomo senza un’adeguata alimentazione non riesce<br />

a sintetizzare la v<strong>it</strong>amina C e ciò determina tutta<br />

una serie di manifestazioni patologiche tipiche dello<br />

“Scorbuto”, malattia che in passato era molto diffusa tra<br />

gli equipaggi che, durante le lunghe navigazioni, erano<br />

costretti ad una dieta priva di verdura e frutta fresca.<br />

Inoltre non possiamo fare a meno di accennare<br />

all’aumento del fabbisogno di V<strong>it</strong>amina C tra coloro che<br />

praticano lo sport. Il sintomo principale da carenza di<br />

detta v<strong>it</strong>amina è la stanchezza, che può essere debellata<br />

attraverso l’assunzione di agrumi che determinano un<br />

maggiore apporto di zuccheri facilmente assimilabili,<br />

nonché di sali minerali importantissimi nel meccanismo<br />

di neutralizzazione degli acidi che si producono nei<br />

muscoli in segu<strong>it</strong>o allo sforzo fisico.<br />

Una porzione di 177 ml di succo di arancia o pompelmo<br />

può fornire il 100% del fabbisogno di v<strong>it</strong>amina C (60<br />

mg).<br />

In conclusione è senz’altro raccomandabile un elevato<br />

consumo di agrumi in tutti gli stadi della v<strong>it</strong>a umana, visti<br />

i benefici che comportano all’organismo e considerato<br />

che i fabbisogni quotidiani di v<strong>it</strong>amina C possono<br />

variare dai 30 agli 80 mg per i bambini al di sotto dei<br />

12 anni, ai 75 per gli adulti, ai 150 per le donne in<br />

allattamento, ai 100 per le gestanti e per i giovani fino<br />

a 20 anni.<br />

In cucina...<br />

Salute e Benessere<br />

Terrina di arance con crema al Gran Marnier<br />

di Monica Di Credico<br />

Ingredienti:<br />

8 arance<br />

g 50 zucchero a velo<br />

g 30 gelatina in fogli<br />

mezzo bicchiere di Gran Marnier<br />

Per la crema:<br />

6 tuorli<br />

un pizzico di vaniglia<br />

g 80 zucchero<br />

g 20 fecola<br />

g 250 latte<br />

ml 20 Gran Marnier<br />

Decorazione:<br />

50 g di filetti di mandorle<br />

menta e ribes per decorare.<br />

Procedimento:<br />

Mettete a bagno in acqua fredda la gelatina.<br />

Pelate a vivo le arance togliendo la pellicina bianca,<br />

raccogliete il succo delle arance in una terrina, un<strong>it</strong>e lo<br />

zucchero, la gelatina e fate sciogliere a fuoco lento con il<br />

Gran Marnier...un<strong>it</strong>e le arance.<br />

Versate il composto in uno stampo rettangolare foderato<br />

con pellicola trasparente e lasciatelo indurire in frigorifero<br />

per 2 ore.<br />

La crema:<br />

Fate bollire in un pentolino il latte con metà dello zucchero<br />

e la vaniglia.<br />

A parte, in un recipiente, montate i tuorli d’uovo con il<br />

resto dello zucchero.<br />

Aggiungete la fecola e il latte, mescolate a fuoco lento<br />

finchè la crema si addensa.<br />

Aromatizzare con il Gran Marnier.<br />

Per servire:<br />

tostate le mandorle e mettetele da parte, tagliate la<br />

mattonella di arance a fette, servire in un piattino e<br />

decorare con le mandorle tostate, il ribes e la menta.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 41


Salute e Benessere<br />

Cinematerapia<br />

a cura di Chiara Ferro - Corrispondente Sicilia<br />

Freud nel 1900 utilizzava i sogni come strumenti ed al<br />

tempo stesso affermava che essi non avessero una funzione<br />

terapeutica. Egli ha semmai scoperto che utilizzando il<br />

materiale grezzo prodotto dall’analisi dei sogni, all’interno<br />

di un preciso processo psicoanal<strong>it</strong>ico, si ottenevano dei<br />

risultati curativi e di guarigione. Sebbene la Cinematerapia<br />

non sia una psicoterapia quindi non cura patologie, per<br />

analogia possiamo dire che essa utilizza le emozioni grezze<br />

che emergono dalla visione di determinate pellicole, per poi<br />

lavorarci sopra e stimolare così processi di cambiamento,<br />

di aiuto, di sostegno e di trasformazione. Tali emozioni,<br />

che emergono dopo la visione di una pellicola, sono nella<br />

maggioranza dei casi, caotiche e disorganizzate, un pò come<br />

i colori fondamentali sulla tavolozza di un p<strong>it</strong>tore. Appunto per<br />

questo la Cinematerapia si poggia sullo strumento Cinema:<br />

ma così come non è il pennello a dipingere ma il p<strong>it</strong>tore o il<br />

bisturi ad operare ma il chirurgo, non è una pellicola che può<br />

realizzare quell’originale percorso interiore di autoconoscenza<br />

che è la Cinematerapia. Essa è un percorso profondo, affatto<br />

banale, dotata di una certa dose di impegno e disciplina;<br />

certamente non è un percorso barboso, teorico, mistico o<br />

filosofeggiante, ma se preso con la giusta dose di serietà è<br />

anche molto divertente, ironico e sorprendente, ma è soprattutto<br />

un cammino di trasformazione esistenziale. Serve il coraggio di<br />

andare oltre l’ovvio, il convenzionale, oltre l’apparente logic<strong>it</strong>à<br />

dei percorsi razionali e accettare di immergersi nell’oceano<br />

delle proprie emozioni profonde e autentiche.<br />

La Cinematerapia si discosta dalle Arti-terapie, cioè un insieme<br />

vasto ed eterogeneo di metodologie che fanno riferimento ad<br />

un’arte e ne sviluppano un percorso applicativo che non ha alcun<br />

obiettivo specificatamente artistico, ma focalizza l’attenzione<br />

sui processi cogn<strong>it</strong>ivi, emotivi, corporei ed esistenziali, che si<br />

sviluppano all’interno del percorso creativo. Si propone come<br />

straordinario strumento di conoscenza e di auto-conoscenza,<br />

di cresc<strong>it</strong>a personale, ed infine anche come cammino di<br />

evoluzione umana ed esistenziale. L’utente deve essere aiutato<br />

a svilupparsi come persona, a realizzarsi pienamente, ad<br />

evolversi armoniosamente all’interno del suo ciclo di esistenza.<br />

Con questa modal<strong>it</strong>à non si lim<strong>it</strong>a più soltanto a lavorare sul<br />

piano didattico, formativo o clinico, ma opera direttamente sul<br />

piano esistenziale e spir<strong>it</strong>uale. Essa è particolarmente efficace<br />

nell’accompagnare e sostenere l’utente negli eventi della<br />

v<strong>it</strong>a e a superare momenti di crisi esistenziale, quale che sia<br />

l’adolescenza, menopausa, s<strong>it</strong>uazioni di crisi affettiva, perd<strong>it</strong>a<br />

e lutto, cambiamenti non desiderati, perd<strong>it</strong>a del lavoro, ecc...<br />

Applicare la Cinematerapia come cura dell’animo, presenta<br />

un percorso che può essere sintetizzato in 6 tappe principali:<br />

• Accoglienza di Sé e dell’Altro<br />

• Sostegno dell’Io<br />

• Esplorazione di Sé con l’Altro<br />

• Rinforzo delle potenzial<strong>it</strong>à<br />

• Dispersione graduale delle difese obsolete<br />

• Cresc<strong>it</strong>a e cambiamento<br />

Essa è una sorta di finestra aperta non solo sull’inconscio, ma<br />

soprattutto su uno spazio-tempo operativo dove poter intervenire<br />

a livello di fondamentali valori esistenziali: Amore, Ver<strong>it</strong>à,<br />

Libertà e Bellezza. Riesce inoltre a rispondere efficacemente ai<br />

bisogni esistenziali dell’individuo, agevolando lo sviluppo della<br />

propria sfera spir<strong>it</strong>uale e a realizzare due aspetti importanti:<br />

impadronirsi di un’elaborazione profonda del proprio vissuto<br />

e della propria esperienza di v<strong>it</strong>a, ma soprattutto sviluppare<br />

momenti di insight e di peak experiences in grado di operare<br />

trasformazioni significative in direzione di una migliore qual<strong>it</strong>à<br />

della v<strong>it</strong>a. Non sarà di certo una pellicola a risolvere i nostri<br />

problemi interiori, ma di certo ci aiuteranno le emozioni che<br />

da essa si svilupperanno.


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Inchiesta<br />

PRONTI,<br />

CHI LEGGE?<br />

Analisi di un’ed<strong>it</strong>oria <strong>it</strong>aliana che si trasforma<br />

a cura di Manuela Minelli<br />

Un milione in più di <strong>it</strong>aliani si è avvicinato alla lettura nel 2010<br />

e con questi neo lettori che sono entrati nel “mercato del libro”<br />

ci si avvicina a quasi la metà della popolazione <strong>it</strong>aliana che<br />

si dichiara lettrice, seppure di “almeno un libro”. Oggi legge<br />

il 46,8% degli <strong>it</strong>aliani con più di sei anni, quasi due punti<br />

percentuali in più rispetto allo scorso anno, quando erano il<br />

45,1%. E’ quanto emerge dall’indagine Istat 2010 presentata<br />

a Roma in apertura della recente Fiera della piccola e media<br />

ed<strong>it</strong>oria Più libri più liberi.<br />

Nel 2010 sono oltre 26,4 milioni gli <strong>it</strong>aliani che hanno dichiarato<br />

di leggere nel tempo libero (più 1,7 punti percentuali sul 2009).<br />

Rispetto al 1995 si registra un aumento di 7,7 punti percentuali,<br />

qualcosa come oltre cinque milioni e cinquecento mila <strong>it</strong>aliani<br />

che in questo arco di tempo hanno cominciato a leggere e il<br />

trend in questi ultimi anni si conferma in cresc<strong>it</strong>a.<br />

Ma qual è l’identik<strong>it</strong> del lettore di questo 2010? E’ giovane (legge il<br />

65,4% nella fascia 11-14 anni, ci sono 42 punti percentuali in più<br />

rispetto agli anziani over 75), è per lo più donna (53,1% rispetto<br />

al 40,1% degli uomini, in tutte le fasce di età le lettrici superano<br />

sempre i lettori), risiede al nord (per il 54%, rispetto al 35,2%<br />

del Mezzogiorno), possiede una laurea (oltre l’80%), ricopre alti<br />

incarichi (è dirigente, imprend<strong>it</strong>ore, libero professionista, quadro<br />

per oltre il 62%) o è studente (65,2%). Ma il rapporto tra gli<br />

<strong>it</strong>aliani e il libro è purtroppo ancora debole e occasionale Degli<br />

oltre 26,4 milioni di <strong>it</strong>aliani che leggono, i lettori forti, coloro<br />

che leggono più di dodici libri l’anno, sono solo quattro milioni.<br />

I lettori deboli sono la maggioranza (oltre 11,7milioni), e sono<br />

quelli che hanno letto al massimo tre libri in un anno, in media<br />

un libro ogni quattro mesi. Questo resta il lim<strong>it</strong>e strutturale della<br />

cresc<strong>it</strong>a, nuovi lettori, ma lettori soprattutto deboli.<br />

Restano ancora ampie differenze terr<strong>it</strong>oriali, in cima alla classifica<br />

c’è il Trentino Alto Adige con il 57,9% della popolazione che<br />

legge almeno un libro all’anno. Agli ultimi posti invece la<br />

Basilicata (31,4%), la Sicilia (32,8%) e la Campania (33.3%).<br />

Anche nel lungo periodo, se si considera il trend dal 1995,<br />

rimane inalterato il differenziale tra Nord e Sud.<br />

“Mi sembrano dati incoraggianti dal momento che evidenziano<br />

una cresc<strong>it</strong>a costante dei lettori nel lungo periodo - ha spiegato<br />

il presidente dell'Associazione Italiana Ed<strong>it</strong>ori (AIE), Marco<br />

Polillo - Se però andiamo ad esaminare il numero di libri che gli<br />

<strong>it</strong>aliani leggono effettivamente scopriamo un'altra realtà, i lettori<br />

forti in Italia sono solo il 15%. Credo quindi che ci sia ancora<br />

molto da lavorare perchè l'Italia si metta al passo con gli altri<br />

paesi europei, dove realmente libro e lettura sono considerati<br />

44 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

elementi di grande forza e importanza”. E André Schiffrin, guru<br />

dell’ed<strong>it</strong>oria indipendente franco-americano che rappresenta una<br />

voce autorevole dell’ed<strong>it</strong>oria internazionale, ed<strong>it</strong>ore e scr<strong>it</strong>tore,<br />

strenuo difensore della piccola e media ed<strong>it</strong>oria, uno che con le<br />

sue opere si oppone al neoliberismo sfrenato che ha invaso anche<br />

il mondo dei libri, aggiunge: “Oggi si parla tanto di crisi del<br />

libro ma nessuno sembra preoccuparsi di ciò che sta all’origine<br />

di tanti libri importanti: la piccola ed<strong>it</strong>oria indipendente. Sono<br />

le piccole case ed<strong>it</strong>rici ad avventurarsi in traduzioni difficili, in<br />

saggi impegnativi, in testi di autori esordienti”.<br />

Di Schiffrin Voland ha pubblicato da poco “Il denaro e le parole”,<br />

possibili strade per salvaguardare l’indipendenza dell’ed<strong>it</strong>oria,<br />

delle librerie, del cinema e della stampa, inc<strong>it</strong>andoci a prendere<br />

coscienza del fatto che non siamo né impotenti né condannati al<br />

solo consumo di best seller, di giornali asserv<strong>it</strong>i o di televisioni<br />

inette. Per Schiffrin l’ed<strong>it</strong>ore indipendente è quello che vuole<br />

mantenere il ruolo classico e cioè pubblicare libri che fanno<br />

guadagnare, accanto ai libri che non fanno guadagnare, ma<br />

per una questione di sopravvivenza e non per l’ossessione<br />

del denaro. Ha c<strong>it</strong>ato, come caso opposto, Murdoch che ha<br />

pubblicato molti t<strong>it</strong>oli a sostegno della d<strong>it</strong>tatura cinese perché<br />

interessato al mercato delle tv via cavo.<br />

L’autore paragona poi la rivoluzione degli e-book, l’ultimissima<br />

tecnologia per la lettura su schermo dig<strong>it</strong>ale che in questo ultimo<br />

Natale è stato uno dei regali più gettonato, a quella di altre<br />

invenzioni del secolo scorso, come la radio e la televisione<br />

che, si diceva, avrebbero causato la scomparsa del libro. Per<br />

ora vengono dig<strong>it</strong>alizzati soprattutto i best seller, quindi non<br />

rappresentano, secondo lui, una minaccia al libro cartaceo.<br />

Ne vede, però, le applicazioni pos<strong>it</strong>ive e porta l’esempio di<br />

un’univers<strong>it</strong>à americana che ha messo in dig<strong>it</strong>ale, on line, tutte le<br />

lezioni dei corsi.<br />

Riguardo alle pol<strong>it</strong>iche culturali, l’Italia, secondo Schiffrin,<br />

dovrebbe guardare a paesi come la Norvegia e creare pol<strong>it</strong>iche<br />

differenziate per ciascuna attiv<strong>it</strong>à (cinema, arte, libri). In Francia,<br />

racconta ancora Schiffrin, esistono delle pol<strong>it</strong>iche di sostegno<br />

alla cultura, come la tassa per aiutare i cinema d’essay. “A Parigi<br />

posso vedere molti più film che a New York“. Poi inv<strong>it</strong>a a reagire<br />

gli organi pol<strong>it</strong>ici locali: “Anche se c’è un governo reazionario,<br />

le c<strong>it</strong>tà, le province e le regioni possono mettere in atto azioni per<br />

aiutare la cultura, come in Francia, dove in un piccolo paesino il<br />

sindaco ha donato una vecchia scuola a un ed<strong>it</strong>ore di poesia che<br />

è poi diventato il più grande ed<strong>it</strong>ore di poesia francese. Anche<br />

Parigi si dà da fare: in un arrondissement sono stati dimezzati i


canoni di locazione a ed<strong>it</strong>ori e librerie, così le strade osp<strong>it</strong>ano<br />

cultura e non solo vest<strong>it</strong>i”.<br />

Siamo tutti d’accordo con lui, ma probabilmente allo scr<strong>it</strong>tore<br />

sono sfugg<strong>it</strong>e le dichiarazioni del nostro ministro dell’economia<br />

e il fatto che nel nostro paese si va inesorabilmente e<br />

drammaticamente verso l’eliminazione del Ministero per le<br />

attiv<strong>it</strong>à culturali, figuriamoci se si pensa di aprire un organismo<br />

di tutela per il libro.<br />

“Come imprend<strong>it</strong>ori non abbiamo mai smesso di lavorare e di<br />

investire, abbiamo bisogno però come non mai che al nostro<br />

fianco lavorino il mondo pol<strong>it</strong>ico e le ist<strong>it</strong>uzioni. La ver<strong>it</strong>à è che<br />

dopo tante speranze, siamo stati abbandonati”. E’ di forte cr<strong>it</strong>ica<br />

anche il messaggio lanciato dal presidente dell’Associazione<br />

Italiana Ed<strong>it</strong>ori (AIE) Marco Polillo al Governo, rappresentato<br />

dal sottosegretario per i Beni e le Attiv<strong>it</strong>à Culturali Francesco<br />

Maria Giro, nella cornice della sessantaduesima edizione della<br />

Buchmesse di Francoforte, il più importante appuntamento<br />

internazionale per lo scambio dei dir<strong>it</strong>ti a cui partecipano<br />

trecentoventiquattro ed<strong>it</strong>ori <strong>it</strong>aliani.<br />

“La difesa del libro <strong>it</strong>aliano deve diventare una prior<strong>it</strong>à del nostro<br />

Governo. Dobbiamo accogliere le richieste degli ed<strong>it</strong>ori sulle<br />

tariffe postali agevolate, sull’abbassamento dell’IVA per il libro<br />

dig<strong>it</strong>ale, sugli aiuti all’ed<strong>it</strong>oria scolastica”, insiste Polillo.<br />

E con i lettori cresce di conseguenza anche il mercato del libro<br />

in Italia, con un incremento a fine ottobre dell'1,3% (pari a più<br />

14,2 milioni di euro) nei canali trade rispetto allo stesso periodo<br />

del 2009. E' quanto emerge dall'indagine NielsenBookScan.<br />

Le librerie, di catena e non, grande distribuzione e librerie on<br />

line, il mese prima delle vend<strong>it</strong>e natalizie, chiudono l'anno con<br />

un andamento pos<strong>it</strong>ivo che ancora non conteggia gli effetti legati<br />

all'usc<strong>it</strong>a degli ultimi best seller apparsi nelle scorse settimane.<br />

Oggi che le librerie si sono completamente trasformate in<br />

immensi supermercati, dove il libro è solo uno dei prodotti che<br />

fanno da traino commerciale, ormai si è consolidata la scelta del<br />

co-marketing (vendo un prodotto che ne fa vendere un altro) e<br />

del marketing emotivo (il layout, i colori della libreria e del libro,<br />

la copertina, la descrizione, inducono il potenziale lettore ad un<br />

acquisto che non leggerà forse mai). Il mercato librario è sempre<br />

più referenziale, è ormai noto che la recensione è un esercizio<br />

puramente accademico che sempre più spesso manifesta lim<strong>it</strong>i<br />

in termini di promozione di un t<strong>it</strong>olo e di un autore ed esula<br />

dall'atto cr<strong>it</strong>ico, divenendo strumento di marketing. Gli uffici<br />

stampa cercano recensioni non tanto per aprire discussioni<br />

cr<strong>it</strong>iche intorno a testi che si r<strong>it</strong>engono importanti, bensì per far<br />

sapere che un t<strong>it</strong>olo è usc<strong>it</strong>o.<br />

Ogni giorno si pubblicano 170 libri e solo pochi t<strong>it</strong>oli vendono<br />

almeno una copia. Il non leggere rappresenta sicuramente<br />

un problema che un mondo pol<strong>it</strong>ico dovrebbe affrontare; è in<br />

fase di approvazione una legge sull’ed<strong>it</strong>oria, ma i tempi sono<br />

ancora molto lunghi. Intanto alla Camera è stato approvato<br />

un emendamento che prevede l’abolizione della legge sul<br />

prezzo fisso, dopo quattro anni di sperimentazione. Per<br />

incentivare la lettura qualsiasi iniziativa è lasciata a fondazioni,<br />

associazionismo, forum di lettori (ad esempio La Repubblica dei<br />

lettori, Liber Libri). E il mondo ed<strong>it</strong>oriale come si sta organizzando<br />

in questo contesto destrutturato? Si sta assistendo ad un percorso<br />

darwiniano in cui riescono a resistere ed a competere solo<br />

gli operatori più forti Feltrinelli, Mondadori, Ubik (Fastbook),<br />

Giunti, Coop Librerie che stanno rafforzando la loro presenza<br />

lungo tutta la filiera ed<strong>it</strong>oriale fino alla fase commerciale con la<br />

nasc<strong>it</strong>a di sistemi di franchising (ad eccezione di Feltrinelli che<br />

ha punti di vend<strong>it</strong>a diretti) che stanno mettendo in seria difficoltà<br />

le piccole librerie indipendenti. La sensazione è di assistere ad<br />

un progetto complessivo asimmetrico, scoordinato, dove, in un<br />

mercato completamente deregolamentato, ognuno va nell’unica<br />

direzione degli interessi economici. Diventa quindi indispensabile<br />

quanto prima intervenire con una legge per la ristrutturazione<br />

dell’intero settore così da mettere fine a questo processo di deriva<br />

letteraria.<br />

PICCOLI EDITORI CRESCONO<br />

Inchiesta<br />

All’ultima Fiera della Piccola e Media Ed<strong>it</strong>oria, svoltasi<br />

recentemente a Roma, l’unica Fiera nazionale in Europa dedicata<br />

esclusivamente all’ed<strong>it</strong>oria indipendente, erano presenti oltre 400<br />

ed<strong>it</strong>ori e più di 52.000 vis<strong>it</strong>atori sono passati nei quattro giorni<br />

espos<strong>it</strong>ivi. In mostra 16.000 t<strong>it</strong>oli, 300 eventi e 700 osp<strong>it</strong>i illustri,<br />

dagli scr<strong>it</strong>tori Muriel Barbery, Stefano Benni, Andrea Camilleri,<br />

Boris Pahor, Luis Sepulveda, Sandro Veronesi, Wu Ming, Oliviero<br />

Di liberto, Margher<strong>it</strong>a Hack, Miriam Mafai, al sindaco della<br />

Cap<strong>it</strong>ale Gianni Alemanno, ad artisti del calibro di Monica<br />

Gierr<strong>it</strong>ore, Serena Dandini, Alessandro Gassman, Eugenio<br />

Bennato, Lucio Dalla, Simone Cristicchi, Amedeo Minghi, Valerio<br />

Mastrandrea, Amanda Sandrelli, Adriano Sofri e tanti altri.<br />

Il Lazio con oltre 600 case ed<strong>it</strong>rici detiene il primato tra le regioni<br />

<strong>it</strong>aliane per la concentrazione di aziende del settore, con evidenti<br />

risvolti in termini economici e occupazionali, che non riguardano<br />

solo le aziende ed<strong>it</strong>oriali, ma vanno ad incidere anche sull’indotto<br />

generando ricadute importanti su tutte le imprese della filiera.<br />

I piccoli crescono su online e catene, decrescono nelle librerie<br />

indipendenti: i piccoli crescono tanto nelle vend<strong>it</strong>e online<br />

(+32,2% sul 2009), in modo significativo nelle librerie di catena<br />

(+11,8%). Decrescono invece (-1,3%) nelle librerie tradizionali.<br />

“Ciò che emerge in modo chiaro da questi dati – ha spiegato il<br />

presidente del Gruppo piccoli ed<strong>it</strong>ori dell’Associazione Italiana<br />

Ed<strong>it</strong>ori (AIE), Enrico Iacometti – è che la piccola ed<strong>it</strong>oria in un<br />

momento di profonda trasformazione della società <strong>it</strong>aliana si<br />

dimostra capace, mettendocela tutta, di intercettare e dare risposta<br />

ai nuovi bisogni di letterature, informazione, approfondimento<br />

e comprensione dei nuovi fenomeni. Guardiamo con<br />

preoccupazione il decremento delle librerie indipendenti rispetto<br />

a quelle di catena: questo conferma la necess<strong>it</strong>à e l’urgenza di<br />

una maggiore tutela nei loro confronti. Guardiamo con grande<br />

attenzione invece l'incremento dell’online, che in percentuale<br />

supera quello generale del settore. A dimostrazione che la rete<br />

può divenire un canale di vend<strong>it</strong>a particolarmente interessante<br />

per i piccoli ed<strong>it</strong>ori”.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 45


Medicina<br />

POSTUROLOGIA<br />

La corretta postura è la posizione più idonea del nostro corpo<br />

nello spazio per far sì che l’attiv<strong>it</strong>à motoria e neuromuscolare<br />

abbia una corretta funzione. La Posturologia è una branca<br />

della Medicina che studia le afferenze sensoriali che,<br />

integrate a livello centrale, danno all’individuo la percezione<br />

della sua posizione nello spazio. Spesso cap<strong>it</strong>a di andare<br />

dall’Ortopedico per dolori di schiena o dal Neurologo<br />

per cefalee continue ed invece sarebbe utile consultare<br />

un Odontoiatra Posturologo. Una cattiva occlusione<br />

dentale oppure una protesi realizzata in modo incongruo<br />

possono avere effetti negativi sulla postura con conseguente<br />

interessamento della colonna vertebrale e causare cefalee<br />

persistenti, dolori cervicali, dolore di schiena. La Gnatologia<br />

è quella branca dell’Odontoiatria che si occupa dei rapporti<br />

intermascellari e dell’articolazione temporo mandibolare.<br />

Un perfetto combaciamento delle due arcate dentarie e la<br />

giusta funzional<strong>it</strong>à dell’ articolazione temporo mandibolare<br />

è la condizione necessaria per far sì che l’apparato<br />

stomatognatico sia in una condizione di “salute”. Protesi<br />

realizzate in modo incongruo o terapie ortodontiche non<br />

esegu<strong>it</strong>e correttamente possono causare gravi problemi<br />

all’articolazione temporo mandibolare, causare dolorabol<strong>it</strong>à<br />

alla colonna vertebrale e cefalee. Le cosiddette sindromi<br />

algiche disfunzionali sono spesso trascurate o non rilevate<br />

anche dagli Ortopedici. La prima cosa da fare quando ci<br />

sono cefalee persistenti e/o dolori alla schiena è di contattare<br />

un Odontoiatra Posturologo per una valutazione clinica.<br />

a cura del Dott. Filippo Scialba - Odontoiatra<br />

Per una vis<strong>it</strong>a accurata può essere necessaria anche un’ora<br />

perché, oltre alla valutazione dell’apparato stomatognatico,<br />

potrebbe essere necessario eseguire semplici indagini<br />

strumentali. Può bastare un semplice strumento chiamato<br />

“posturoscopio”. Con un test (Meesserman) si può valutare<br />

correttamente se il paziente ha problemi posturali. Si è in<br />

giusta occlusione quando, chiudendo i denti, le due arcate<br />

sono in perfetto combaciamento. Se le arcate dentarie non<br />

sono in perfetto combaciamento ed entrano in confl<strong>it</strong>to con<br />

l’articolazione temporo mandibolare, i muscoli dell’apparato<br />

masticatorio si troveranno in una condizione di squilibrio.<br />

La Postura scorretta può squilibrare anche i muscoli<br />

antigrav<strong>it</strong>ari causando anche deviazione della colonna<br />

vertebrale che può causare scoliosi, dolori di schiena,<br />

cefalee e dolori cervicali.<br />

Dal punto di vista terapeutico è necessario realizzare un<br />

B<strong>it</strong>e Plane o Placca di svincolo che si realizza prendendo<br />

le impronte delle arcate dentarie, in modo che il B<strong>it</strong>e Plane<br />

sia personalizzato e che abbia la funzione di liberare la<br />

mandibola da posizioni “viziate” Successivamente sarà<br />

necessario controllare i contatti tra i denti per renderli<br />

congrui e valutare il caso nel tempo. Un consiglio che mi<br />

sento di dare è di riabil<strong>it</strong>are il più velocemente possibile i<br />

denti estratti, con protesi congrue, per far sì che la giusta<br />

dimensione verticale (l’altezza tra le arcate) rimanga invariata<br />

così come la giusta occlusione e la giusta masticazione.


LE<br />

TENDINITI<br />

a cura del Dottor Filippo Ramini<br />

Specialista in Ortopedia e Traumatologia<br />

I tendini sono robuste strutture fibrose che nel corpo<br />

rappresentano la connessione tra muscoli e ossa, e che<br />

pertanto svolgono la fondamentale funzione di trasformare in<br />

movimento la forza generata dalla contrazione muscolare.<br />

Nonostante la natura abbia dotato queste strutture di una<br />

grande resistenza alle sollec<strong>it</strong>azioni esterne, spesso i tendini<br />

vanno incontro a fenomeni degenerativi e/o infiammatori<br />

dovuti principalmente ad una eccessiva attiv<strong>it</strong>à a cui sono<br />

sottoposti. La tendin<strong>it</strong>e pertanto deve essere considerata un<br />

processo infiammatorio dei tendini dovuto principalmente<br />

a “sovraccarico”, e che può interessare solo il tendine in<br />

quanto tale, oppure solo la sua guaina (per<strong>it</strong>enonio) o infine<br />

entrambe le strutture. Spesso queste condizioni sono presenti<br />

contemporaneamente. Scendendo nel particolare, quando<br />

un tendine è sollec<strong>it</strong>ato in maniera continuativa oltre il lim<strong>it</strong>e<br />

fisiologico le fibre che lo cost<strong>it</strong>uiscono subiscono lesioni che,<br />

se lim<strong>it</strong>ate, tendono a riparare spontaneamente; tale processo<br />

di riparazione porta però alla formazione di un tessuto meno<br />

organizzato e pertanto meno resistente, e in quanto tale a sua<br />

volta più soggetto ad ulteriori lesioni se sottoposto nuovamente<br />

a sollec<strong>it</strong>azioni eccessive.Generalmente le lesioni si verificano<br />

a livello del punto di inserzione del tendine sull’osso, così<br />

che spesso si parla di tendinopatia inserzionale, oppure<br />

possono verificarsi a livello della giunzione mio-tendinea,<br />

cioè nel punto di passaggio da muscolo a tendine; sono<br />

entrambe zone dove fisiologicamente la vascolarizzazione<br />

è ridotta, cosicchè la struttura tendinea risente maggiormente<br />

di un minore apporto di sangue durante lo sforzo. Le cause<br />

della tendin<strong>it</strong>e vanno pertanto ricercate nella stimolazione<br />

continua nelle aree suddette ad opera di microtraumi che<br />

trovano generalmente la loro genesi in una attiv<strong>it</strong>à fisica a<br />

cui non si è ab<strong>it</strong>uati.<br />

Concorrono alcune s<strong>it</strong>uazioni predisponenti:<br />

• eventuali patologie sistemiche intercorrenti<br />

• alterazioni dell’asse meccanico o confl<strong>it</strong>ti articolari<br />

• posture non corrette<br />

• attiv<strong>it</strong>à svolta su terreni troppo duri o troppo soffici<br />

• uso di calzature non adeguate<br />

• errata esecuzione tecnica dell’esercizio<br />

Medicina<br />

I tendini più frequentemente interessati sono:<br />

• il tendine di Achille<br />

• il tendine rotuleo<br />

• il tendine quadricip<strong>it</strong>ale<br />

• i tendini della spalla (cuffia dei rotatori)<br />

• i tendini del gom<strong>it</strong>o (epicondil<strong>it</strong>e).<br />

Il sintomo principale della tendinopatia è il dolore localizzato<br />

nella sede anatomica in cui si trova il tendine coinvolto dalla<br />

lesione. Tale dolore si accentua o compare esclusivamente<br />

durante la palpazione dell’area interessata, o durante<br />

movimenti attivi e passivi che coinvolgono in maniera<br />

importante il tendine lesionato. Spesso si registra un defic<strong>it</strong><br />

di forza dei muscoli collegati ai tendini lesionati. Durante l’<br />

attiv<strong>it</strong>à sportiva il dolore può essere percep<strong>it</strong>o chiaramente<br />

all’ inizio del riscaldamento per poi scomparire durante<br />

l’attiv<strong>it</strong>à e ricomparire al termine della seduta. Una rottura<br />

completa o parziale del tendine causa un dolore acuto ed<br />

improvviso che insorge sol<strong>it</strong>amente durante un movimento<br />

impegnativo. La diagnosi si fonda su una accurata anamnesi<br />

e su un approfond<strong>it</strong>o esame clinico, ma non può fare a meno<br />

di esami strumentali che siano in grado di valutare la struttura<br />

tendinea così da documentare sia l’ent<strong>it</strong>à che l’estensione<br />

della lesione. L’esame principale è senza dubbio la Risonanza<br />

Magnetica Nucleare (RMN), molto preciso nel documentare<br />

le pur minime alterazioni della struttura tendinea. L’ecografia,<br />

pur meno precisa, è comunque l’esame impiegato in prima<br />

istanza in quanto più semplice ed accessibile ed anche<br />

meno costosa; è inoltre utile per mon<strong>it</strong>orare i processi di<br />

guarigione delle lesioni. La terapia delle tendin<strong>it</strong>i si fonda<br />

principalmente sul riposo funzionale del tendine interessato.<br />

Occorre sospendere qualsiasi attiv<strong>it</strong>à fisica, applicare<br />

del ghiaccio, fare uso di antinfiammatori locali o per via<br />

generale, ed eventualmente immobilizzare il segmento osseo<br />

e l’articolazione a cui il tendine afferisce. Il riposo potrà essere<br />

più o meno lungo a seconda dell’ent<strong>it</strong>à della lesione. Al termine<br />

del periodo di immobilizzazione, gli esercizi di riabil<strong>it</strong>azione<br />

devono iniziare quanto più precocemente possibile; i tendini<br />

infatti rispondono pos<strong>it</strong>ivamente alle sollec<strong>it</strong>azioni esterne<br />

rinforzando le fibre appena rigenerate e orientandole lungo<br />

la direzione del movimento. Una mobilizzazione precoce è<br />

dunque un presupposto fondamentale per favorire il riacquisto<br />

della resistenza e della elastic<strong>it</strong>à perduta, allontanando al<br />

tempo stesso il rischio di recidive. Gli esercizi devono essere<br />

svolti con regolar<strong>it</strong>à e con progressiv<strong>it</strong>à sotto la guida di<br />

personale qualificato. Sono utili anche terapie fisiche locali<br />

quali ultrasuoni, laser e magnetoterapia. A volte possono<br />

essere utilizzati dei presidi che hanno lo scopo di ridurre<br />

l’escursione del tendine stesso durante l’attiv<strong>it</strong>à funzionale.<br />

Solo in caso di lesioni croniche che non rispondono al<br />

trattamento riabil<strong>it</strong>ativo, nonché nel caso di rotture complete,<br />

è necessario il trattamento chirurgico. Nel primo caso si<br />

provvederà a rimuovere il tessuto degenerato e a praticare<br />

delle incisioni nel tendine per stimolarne il processo di<br />

rigenerazione spontanea, nel secondo sarà necessario<br />

ricucire i due capi il prima possibile.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 47


Medicina<br />

Stone Therapy per il tono muscolare ed il<br />

rimodellamento corporeo<br />

Stone è un rivoluzionario apparecchio in grado di dare<br />

in breve tempo eccezionali risultati sia in campo estetico,<br />

con il miglioramento del tono muscolare ed rimodellamento<br />

corporeo specie per chi svolge poca attiv<strong>it</strong>à fisica, sia in<br />

campo sportivo, con aumento delle performance in atleti o<br />

in persone attive dal punto di vista motorio, sia in campo<br />

riabil<strong>it</strong>ativo, con evidenti recuperi post-traumatici e postchirurgici<br />

del tono e della forza muscolare.<br />

“Stone Therapy”, nome che richiama l’effetto “marmoreo”<br />

ottenibile a livello muscolare, è una nuova metodica che<br />

cost<strong>it</strong>uisce un fisiologico e potentissimo completamento<br />

delle attuali cure estetiche in termini di rimodellamento<br />

muscolare e della silhouette. I distretti più frequentemente<br />

trattati sono i grande glutei, i bicip<strong>it</strong>i femorali, i quadricip<strong>it</strong>i<br />

femorali, i tricip<strong>it</strong>i surali, i pettorali, i retti addominali e gli<br />

ischio-crurali. Stone eserc<strong>it</strong>a una stimolazione vibratoria<br />

focalizzata sul ventre muscolare grazie ad un appos<strong>it</strong>o<br />

manipolo ed agisce a 95 Hz di frequenza, modulabile a<br />

seconda delle dimensioni dei muscoli da trattare.<br />

L’oscillazione del trasmett<strong>it</strong>ore, non dolorosa ed<br />

ottimamente sopportata dal soggetto trattato, agisce sul<br />

fuso neuromuscolare, stimolando i meccanocettori. Tale<br />

sequenza di vibrazioni infatti è in grado di stimolare i<br />

sensori meccano-isometrici di III e IV tipo presenti a livello<br />

muscolare che trasducono la suddetta stimolazione in<br />

48 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

a cura del Dott. Carlo Bisacci - Flebologo e Medico Estetico<br />

sequenza di potenziali d’azione. Quest’ultimi interagiscono<br />

con i circu<strong>it</strong>i centrali ottenendo una memoria celebrale che<br />

si trasmette sul tono muscolare come riflesso condizionato<br />

ottimizzandone il risultato nel senso di aumento del tono<br />

e della forza muscolare, di aumento della resistenza<br />

all’esercizio ripetuto e di diminuzione della fatica.<br />

Una seduta ha la durata di circa 30 minuti e viene ripetuta<br />

per 6 giorni consecutivi con successive 4 sedute a giorni<br />

alterni. Gli effetti sono potenziati associando ad ogni seduta<br />

una lieve contrazione isometrica volontaria dei muscoli<br />

trattati, con opportune sequenze di micro-accorciamentiallungamenti<br />

dello stesso terr<strong>it</strong>orio muscolare. I risultati<br />

consegu<strong>it</strong>i hanno in genere una durata nel tempo di circa<br />

4 - 6 mesi. Dopo tale periodo si evidenzia una leggera<br />

ma costante perd<strong>it</strong>a del tono, che può essere riportata<br />

allo standard raggiunto mediante due o tre di sedute “di<br />

richiamo”.<br />

Stone, prodotto dalla G.F. Electromedics, garantisce una<br />

terapia di facile esecuzione e ben tollerata dal soggetto<br />

trattato che percepisce risultati estetici e funzionali già<br />

alle prime applicazioni con un conseguente senso di<br />

gratificazione e di benessere psico-fisico.<br />

Per Informazioni su Stone Therapy:<br />

a Perugia il Dott. Maurizio Rossi maurizio.rossi@yahoo.<strong>it</strong> ;<br />

a Foligno l’Area Salute del Centro F<strong>it</strong>ness e Benessere Flex Village di<br />

S. Eraclio www.flexvillage.com


IL RUOLO<br />

DELLE FASCE<br />

NELL’UOMO<br />

a cura del Dott. Simone Fè - Osteopata D.O.<br />

In questo numero tratteremo il ruolo che ricoprono le fasce<br />

(tessuto connettivo) nel corpo umano dato che si trovano su<br />

tutto l’organismo sotto varie forme.<br />

Il tessuto connettivo collega i diversi organi e le diverse parti<br />

del corpo tra loro, questa in una continu<strong>it</strong>à ininterrotta.<br />

Lo studio anatomico ci ha infatti mostrato come non vi è mai<br />

interruzione tra i diversi tessuti, ma tutti si articolano tra loro<br />

al fine di realizzare un’armonia di funzione perfetta.<br />

Spiegheremo le varie funzioni delle fasce che peraltro sono<br />

molteplici:<br />

Ruolo di sostegno e supporto<br />

Ruolo di protezione<br />

Ruolo di ammortizzatore<br />

Ruolo emodinamico<br />

Ruolo di difesa<br />

Ruolo di comunicazione e scambi<br />

Le fasce permettono di mantenere l’integr<strong>it</strong>à anatomica<br />

dell’individuo infatti se ad una persona togliessimo tutti<br />

i sistemi tranne quello fasciale, questa conserverebbe<br />

Medicina<br />

apparentemente una fisionomia accettabile. Non sarebbe lo<br />

stesso se si conservasse solo il sistema vascolare o nervoso,<br />

cosa logica perché la fascia è il sostegno e guida di questi<br />

due sistemi; ciò conferma ancora di più interdipendenza e<br />

l’indissociabil<strong>it</strong>à delle diverse strutture del corpo.<br />

E’ grazie alle fasce che il sistema muscolare può funzionare,<br />

le articolazioni possono mantenere la loro stabil<strong>it</strong>à e gli<br />

organi tenere la loro forma anatomica.<br />

Sostanzialmente la fascia è il supporto del sistema nervoso,<br />

vascolare e linfatico. L’anatomia ci ha mostrato che i diversi<br />

sistemi sono intimamente legati alle fasce e come loro stessi<br />

siano cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i in parte da fasce al fine di mantenere la loro<br />

forma anatomica.<br />

Uno dei ruoli principali della fascia è il mantenimento<br />

dell’integr<strong>it</strong>à fisica e fisiologica del corpo umano, dunque di<br />

protezione. Così, nella periferia si ispessirà e si addenserà<br />

nelle zone di massima costrizione: ne risulterà a livello<br />

articolare una copertura molto importante con notevole<br />

concentrazione sui legamenti, che sono stabilizzatori molto<br />

potenti. Man mano che ci addentreremo la troveremo<br />

all’interno degli organi dandogli forma, struttura e resistenza<br />

ai traumi ed avrà un ruolo di protezione di strutture nobili<br />

come cervello, midollo, vasi e nervi.<br />

A causa della sua elastic<strong>it</strong>à, la fascia, permette di<br />

ammortizzare le costrizioni che il corpo subisce.<br />

La struttura macromolecolare a rete di proteoglicani<br />

partecipa attivamente alla coesione meccanica dei tessuti.<br />

L’unione di proteoglicani e acido ialuronico conferiscono<br />

alla sostanza fondamentale una sovrastruttura molecolare<br />

reticolata, coprono le superfici cellulari, cost<strong>it</strong>uiscono la<br />

sostanza intercellulare, avvolgono ed infiltrano le fibre<br />

di collagene ed elastina, cost<strong>it</strong>uendo un potere elastico<br />

di tampone indispensabile ad una funzione cellulare e<br />

tessutale. Un altro ruolo importante della fascia è quello<br />

emodinamico, cioè di aiuto al buon funzionamento del<br />

sistema vascolare e linfatico, soprattutto a livello venoso in<br />

quanto, non esistendo un sistema di pompa al contrario che<br />

porti il sangue al cuore, è necessario che ci sia una struttura<br />

che vada a coadiuvare il reflusso sanguigno attraverso un<br />

retinacolo di fibre intrecciate tra loro che rinforzino i vasi.<br />

Questo meccanismo così fine è accentuato dalle contrazioni<br />

muscolari canalizzate dalla fascia.<br />

Il tessuto connettivo risulta essere anche il primo sistema<br />

contro l’aggressione da parte di agenti patogeni, prima<br />

ancora che intervengano le difese immun<strong>it</strong>arie.<br />

La particolare conformazione intrinseca delle fasce permette<br />

la dispersione dei traumi e delle infezioni. Il fatto poi che<br />

il tessuto connettivo si trovi pressoché in tutte le strutture<br />

del corpo favorisce per continu<strong>it</strong>à la comunicazione e gli<br />

scambi tra i vari distretti anche se anatomicamente distanti,<br />

elemento questo imprescindibile al trasporto di elementi<br />

nutr<strong>it</strong>ivi nelle varie cellule. E’ facile capire come tutto questo<br />

vada a migliorare l’irrorazione del sangue, il trasporto<br />

degli ormoni, la conduzione nervosa per la salvaguardia<br />

dell’integr<strong>it</strong>à dell’individuo.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 49


Perché<br />

a cura di G.m.U. Group<br />

E’ oramai assodato che il legno sia uno dei materiali più<br />

ecologici in commercio; è una materia calda, che “respira”,<br />

è naturale, dura a lungo, ha inoltre un ottimo bilancio<br />

energetico, è biodegradabile e quando trattato con i giusti<br />

prodotti non inquina, ma, soprattutto, può essere inser<strong>it</strong>o nel<br />

fondamentale percorso del riciclo.<br />

Dallo smantellamento di ba<strong>it</strong>e, cascine, vecchi fabbricati<br />

rurali, ma pure da strutture più insol<strong>it</strong>e come vecchie rotaie<br />

di ferrovia, possono essere recuperate importanti parti in<br />

legno che il tempo e gli agenti atmosferici hanno reso<br />

uniche nel loro genere…Si tratta di travi e tavolati che<br />

TEAK di recupero<br />

50 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

scegliere<br />

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hanno acquis<strong>it</strong>o caratteristiche qual<strong>it</strong>ative e, ci permettiamo<br />

di affermare, estetiche superiori rispetto a quelle del legno<br />

poco stagionato più comunemente in commercio.<br />

Le qual<strong>it</strong>à tecnico-prestazionali di un pavimento in legno<br />

di recupero sono frutto dell’ attiv<strong>it</strong>à sinergica di eventi<br />

quali tempo, usura ed intemperie, che insieme e nel giusto<br />

contesto, riescono a dare v<strong>it</strong>a ad un materiale stabile,<br />

compatto, duro e durevole.<br />

Le imperfezioni poi del legno antico giocano un ruolo<br />

fondamentale dal punto di vista estetico: i grossi nodi, gli<br />

annerimenti dovuti ai fori lasciati dai chiodi, le tracce di<br />

TEAK prima fin<strong>it</strong>ura<br />

all'acqua<br />

TEAK prima fin<strong>it</strong>ura<br />

poliuretanica


il parquet<br />

alburno, le fibrature di diversa tonal<strong>it</strong>à, le stuccature ed i<br />

tasselli sono tutti elementi che non solo garantiscono un’<br />

indiscussa bellezza dalla valenza estetica peculiare, ma<br />

soprattutto attestano l’autentic<strong>it</strong>à di un legno di recupero.<br />

E’ così che, in un momento storico in cui non si può non<br />

tenere in considerazione il rispetto per il nostro pianeta,<br />

troppo spesso danneggiato dall’ ”ingordigia” umana,<br />

nell’insieme dei materiali che andranno a costruire la<br />

nostra ab<strong>it</strong>azione, fare una scelta che verta ad un prodotto<br />

di questo tipo, non è solo una garanzia di soddisfazione<br />

ed appagamento dei nostri sensi, ma soprattutto un atto<br />

ROVERE di recupero<br />

decapato<br />

Informazione pubblic<strong>it</strong>aria<br />

di recupero<br />

ROVERE di recupero<br />

mordenzato<br />

di coscienza verso la nostra terra ed il nostro futuro…e per<br />

“coronare” la scelta di un parquet di recupero mantenendo<br />

al 100% le sue caratteristiche naturali, successivamente<br />

alla posa è consigliabile applicare una serie di prodotti<br />

(anch’essi naturali) quali cere od oli, affinché il parquet<br />

antico sia adeguatamente protetto e allo stesso tempo sia<br />

preservato nel suo aspetto rustico peculiare che una più<br />

comune vernice sintetica potrebbe alterare.<br />

Foto di Micaela Baglioni<br />

ROVERE di recupero<br />

ROVERE<br />

prima<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 51


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U mbria<br />

da vivere


TEST MOTORI<br />

AL LICEO SCIENTIFICO<br />

GALILEI PERUGIA<br />

a cura del Dott. Moreno Bottausci<br />

Presidente CSAIN Regione <strong>Umbria</strong><br />

Ancora una volta gli studenti più giovani del Liceo Scientifico<br />

“Galilei” di Perugia si sono r<strong>it</strong>rovati presso l’impianto sportivo<br />

di Santa Giuliana per misurarsi nella disciplina sportiva per<br />

eccellenza: l’atletica leggera.<br />

Nell’amb<strong>it</strong>o del progetto “Accoglienza”, coordinato dalla<br />

Prof.ssa Lucia Spaterna, sono diverse le iniziative intraprese<br />

dall’Ist<strong>it</strong>uto superiore per agevolare il passaggio degli studenti<br />

dalla ex scuola media al grado superiore di istruzione;<br />

tra tutte, appunto, i “Test Motori”, progetto elaborato dai<br />

Docenti di Ed. Fisica del liceo perugino e realizzato per il<br />

secondo anno consecutivo, sulla scia degli ottimi risultati<br />

ottenuti quest’anno dalle rappresentative di Ist<strong>it</strong>uto nei Giochi<br />

Sportivi Studenteschi che si sono guadagnate l’accesso alle<br />

finali nazionali di atletica leggera e pallacanestro.<br />

Le prove che i circa trecento alunni delle classi prime hanno<br />

dovuto affrontare sono state i metri 80, il salto in lungo, il<br />

getto del peso; al termine delle gare sono stati premiati i<br />

primi tre classificati di ogni special<strong>it</strong>à e le classi che nelle<br />

due giornate hanno ottenuto più podi.<br />

Impeccabile la gestione, coordinata dai Docenti di Ed.<br />

Fisica, professori Franco Antonielli, Moreno Bottausci,<br />

Serena Brunelli, Enrico Ercolani, Chiara Giustardi, Lucio<br />

Pannacci, affiancati dai Tecnici dell’Atletica CSAIN Perugia<br />

che hanno curato soprattutto la parte organizzativa.<br />

Preziosa e allegra la collaborazione dei Tutor della classi<br />

quarte, che hanno guidato, sostenuto, incoraggiato con<br />

fraterno cameratismo le loro “matricole”.<br />

Da anni il Com<strong>it</strong>ato Provinciale CSAIN promuove e supporta<br />

questo tipo di manifestazioni nelle scuole, nell’amb<strong>it</strong>o del<br />

programma finalizzato all’incremento sul terr<strong>it</strong>orio delle<br />

attiv<strong>it</strong>à sportive, culturali, ricreative e del tempo libero, tram<strong>it</strong>e<br />

accordo di collaborazione tra Ist<strong>it</strong>uzione scolastica ed Ente<br />

di promozione sportiva; il Com<strong>it</strong>ato Provinciale CSAIN<br />

sostiene le iniziative attraverso la messa a disposizione di<br />

strutture tecnico-operative e organizzative.<br />

Referente per lo CSAIN il Presidente Provinciale Raffaello<br />

Germini, il Presidente dell’Atletica CSAIN Perugia Patrizia<br />

Tesei, e il Responsabile Tecnico Moreno Bottausci con la<br />

collaborazione tecnica di Chiara Morbidoni e Stefania<br />

Concetti.<br />

20% di SCONTO su ABBIGLIAMENTO - 30% su SETTORE TECNICO<br />

54 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine


Per la Nazionale Italiana<br />

a cura del M° Massimo Bistocchi<br />

Direttore Generale Nazionale Italiana Ju-J<strong>it</strong>su<br />

Il 27 e 28 Novembre 2010 la splendida San Pietroburgo<br />

(Russia) ha osp<strong>it</strong>ato il Campionato Mondiale “Senior” di Ju-<br />

J<strong>it</strong>su, presso l’imponente “Sport Complex Yubileyniy”. Le nazioni<br />

partecipanti (42) a questo importante evento hanno schierato<br />

complessivamente oltre 400 atleti, i quali si sono affrontati<br />

sulle quattro aree di gara, dando v<strong>it</strong>a a incontri spettacolari e<br />

dall’alto tasso tecnico. Il Team Italia, guidato dal D.G. Maestro<br />

Massimo Bistocchi di Perugia, era composto da:<br />

Atleti “Fighting System”: Anastasia Tonelli (55kg,<br />

24 anni – La Spezia), Sabrina Soliani (62kg, 32 anni – La<br />

Spezia), Laura Boco (70kg, 27 anni - Perugia), Alessandra<br />

Ravotto (+70kg, 18 anni - Imperia), Carmelo Guglielmino<br />

(62kg, 27 anni - Catania), Marco Baratti (69kg, 34 anni –<br />

Parma-Cap<strong>it</strong>ano), Cristian Minuto (77 kg, 35 anni - Palermo),<br />

Marco Cenicola (85kg, 28 anni - Asti), Roberto Crispolti<br />

(94kg, 20 anni - Perugia), Francesco Di Placido (+94kg, 18<br />

anni - Roma)<br />

Atleti “Duo System”: Duo Women: Linda Ragazzi (25<br />

anni) / Flavia Cavallaro (24 anni) – Modena;Duo Mix: Sara<br />

Paganini (22 anni) / Michele Vallieri (25 anni) – Ferrara;<br />

Duo Men: Michele Vallieri (25 anni) / V<strong>it</strong>o Zaccaria (23<br />

anni) – Ferrara.<br />

Dirigenti e Staff tecnico: M° Dario Quenza (Genova -<br />

Presidente A.I.J.J.), M° Raffaella Fucini (La Spezia - Consigliere<br />

Nazionale e Arb<strong>it</strong>ro Internazionale), M° Raffaele Buovolo<br />

(Taranto - Consigliere Nazionale), M° Paolo Palma (Perugia<br />

- Allenatore Fighting System), M° Claudio Corazza (Modena<br />

- Allenatore Duo System), Dr. Mauro Paltracca (Perugia -<br />

Medico Ufficiale); Istr. Raffaele Calzoni (Perugia - Coordin.<br />

56 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

una prestazione in...<br />

Staff Organizzativo); infine, in qual<strong>it</strong>à di Osservatori della<br />

F.I.J.L.K.A.M., i Maestri: Daniele Berghi (Imperia), Alessandro<br />

Ponzio (Torino) e Pasquale Stanzione (Napoli).<br />

Nel corso della prima giornata salivano sul tatami:<br />

Carmelo Guglielmino: esordiente in una competizione<br />

mondiale, metteva in mostra un repertorio tecnico di prim’ordine;<br />

solo un pizzico di inesperienza gli negava la gioia di un terzo<br />

posto sicuramente alla sua portata (5°).<br />

Marco Baratti: Il Cap<strong>it</strong>ano azzurro si presentava alla gara<br />

non avendo smalt<strong>it</strong>o completamente l’infortunio al ginocchio<br />

sub<strong>it</strong>o in occasione dei Combat Games di Pechino. Si r<strong>it</strong>irava<br />

al secondo incontro al riacutizzarsi del dolore.<br />

Roberto Crispolti: vice campione europeo Under 21,<br />

all’esordio in una competizione mondiale senior, lottava<br />

strenuamente contro avversari più esperti uscendo dalla<br />

manifestazione con onore (9°).<br />

Anastasia Tonelli: reduce dai recenti Combat Games dove<br />

aveva ben figurato, si dimostrava preparata e grintosa; giunta<br />

in finale per il bronzo, si imponeva nettamente sull’avversaria<br />

olandese (3°).<br />

Laura Boco: veterana delle competizioni internazionali, già<br />

bronzo ai Mondiali 2008, non riusciva per un soffio a bissare<br />

il risultato (5°).<br />

Linda Ragazzi / Flavia Cavallaro: una gara molto<br />

impegnativa per la coppia femminile, che metteva in mostra<br />

delle doti tecniche sicuramente da sviluppare (9°).<br />

Michele Vallieri / V<strong>it</strong>o Zaccaria: i campioni in carica dei<br />

Combat Games erano attesi alla riprova; una gara non perfetta<br />

purtroppo li vedeva fuori dal podio (7°).


...CHIARO SCURO<br />

La seconda giornata di gara vedeva in azione:<br />

Sabrina Soliani: esordiente, contrapposta a avversarie<br />

sicuramente più esperte, dimostrava buone qual<strong>it</strong>à, uscendo<br />

anz<strong>it</strong>empo dalla competizione con qualche rammarico (9°).<br />

Alessandra Ravotto: dopo le ottime prove ai Mondiali e<br />

agli Europei Under 18/21, si contrapponeva ad atlete forti<br />

e preparate; giunta in finale per il terzo posto, si doveva<br />

arrendere dopo un match avvincente (5°).<br />

Cristian Minuto: al suo primo Mondiale, combatteva come un<br />

leone alla pari con tutti gli avversari; chiudeva la sua gara con<br />

la consapevolezza di avere dato il massimo (7°).<br />

Marco Cenicola: atleta dalle grandi doti, dava v<strong>it</strong>a a dei<br />

match entusiasmanti, la scalata al podio si arrestava purtroppo<br />

alla finalina (5°).<br />

Francesco Di Placido: coraggiosa prova di questo giovane<br />

atleta esordiente, messosi in mostra agli Europei Under 21.<br />

Affrontava i colossali avversari senza alcun timore, dimostrando<br />

grande coraggio (9°).<br />

Michele Vallieri / Sara Paganini: la coppia mista regalava<br />

momenti di grande spettacolo; un attimo di disattenzione<br />

negava loro l’accesso alla finale, recuperavano poi in grande<br />

stile aggiudicandosi il bronzo (3°).<br />

Al termine dei Campionati Mondiali, Bistocchi ha fatto il<br />

punto della s<strong>it</strong>uazione: 2 medaglie di bronzo e 4 quinti<br />

posti non hanno rispecchiato sicuramente le aspettative della<br />

vigilia; all’appello forse sono mancate le medaglie del cap<strong>it</strong>ano<br />

Baratti e della coppia Vallieri / Zaccaria.<br />

Sarà importante analizzare a “mente fredda” gli errori<br />

commessi, porre i giusti correttivi e rimodulare la singola<br />

preparazione degli atleti, i quali dovranno (in taluni casi già<br />

individuati) r<strong>it</strong>rovare la necessaria umiltà considerando che ogni<br />

gara ha una propria storia e nulla è mai dato per scontato…<br />

fino a prova contraria! L’amarezza del D.G. Bistocchi resta<br />

e non intende condividerla con nessuno ma chi sa di aver<br />

sbagliato non dovrà che fare un bagno di umiltà, rendendosi<br />

conto che la sofferenza della sconf<strong>it</strong>ta è una condizione che<br />

non si può ev<strong>it</strong>are, e chi ci riesce ha due possibil<strong>it</strong>à: o r<strong>it</strong>rova la<br />

forza ed il coraggio di ricominciare a lavorare e raggiungere<br />

la v<strong>it</strong>toria oppure è un Azzurro che si è smarr<strong>it</strong>o e non vive<br />

più il sentimento nazionale ed ha perduto irrimediabilmente<br />

la dign<strong>it</strong>à di essere Azzurro. La fase di autocr<strong>it</strong>ica è iniziata, e<br />

proprio dal D.G., e continuerà investendo tutti i protagonisti,<br />

nei diversi ruoli. Prossimo impegno della Nazionale Seniores: i<br />

Campionati Europei 2011 di Maribor (Slovenia).


Alla scoperta di...<br />

MARSCIANO<br />

a cura di G.A. e M.P. - foto <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong><br />

Stamani l’aria è frizzante decidiamo di lasciare la redazione<br />

per un giro in auto, tanto per staccare un po’ la spina. Usciamo<br />

senza una meta, inizia il nostro giro e ci r<strong>it</strong>roviamo alle porte<br />

del Comune di Marsciano, s<strong>it</strong>uato nel cuore dell’<strong>Umbria</strong>, in<br />

una posizione centrale fra le c<strong>it</strong>tà di Orvieto ad ovest, Assisi<br />

ad est, Perugia a nord e Todi a sud. Sostiamo e chiediamo<br />

qualche informazione, ci raccontano che la c<strong>it</strong>tadina di<br />

Marsciano è nominata per la prima volta nel 1004, ma le<br />

sue origini, come quelle della maggior parte dei paesi nati<br />

nei secoli successivi alle invasioni barbariche, sono oscure. I<br />

Bulgarelli, famiglia di origine longobarda, l’ebbero in feudo<br />

già nel XII secolo, e la cedettero a Perugia nel 1281 per<br />

impedire che se ne impossessasse Todi. Esaur<strong>it</strong>a l’autonomia<br />

di Perugia, inglobata nello stato Pontificio, anche Marsciano<br />

ne seguì le sorti. Le stupende visioni che offre il complesso<br />

collinare che circonda il paese ricordano i dipinti dei maestri<br />

umbri del 400. Notevole, nel paese, un affresco del Perugino<br />

nella Parrocchiale di Cerqueto. Il terr<strong>it</strong>orio comunale, con la<br />

sua campagna fertile percorsa<br />

dal Tevere e dal Nestore e le<br />

dolci colline segnate da borghi<br />

e da castelli medioevali,<br />

comprende ben 18 frazioni.<br />

Essere un importante crocevia<br />

di trans<strong>it</strong>o fra Perugia, Todi e<br />

Orvieto ha caratterizzato fin<br />

dall’epoca etrusca la storia<br />

di Marsciano, assegnandole<br />

una posizione di primo piano<br />

e favorendone lo sviluppo,<br />

ma spesso rendendola anche<br />

scenario di aspre battaglie.<br />

L’agricoltura è molto importante a Marsciano: prodotti tipici<br />

sono il frumento, il granoturco, il tabacco, tutti gli ortaggi e,<br />

sulle colline, l’olio ed il vino. Si coltivano anche il girasole,<br />

l’orzo e l’avena. Recentemente si sta assistendo ad una ripresa<br />

d’interesse nei confronti dell’agricoltura, collegata anche allo<br />

sviluppo di una nuova risorsa economica: l’agr<strong>it</strong>urismo.<br />

58 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine


Le prime industrie si svilupparono a Marsciano dopo la<br />

Seconda Guerra Mondiale; nell’ultimo periodo sono sorte<br />

imprese nei settori manifatturiero, metalmeccanico e del<br />

laterizio, accanto ad attiv<strong>it</strong>à di artigianato di qual<strong>it</strong>à:<br />

ceramiche, tessuti umbri al telaio, lavorazioni del legno e del<br />

ferro battuto. Una delle attiv<strong>it</strong>à tipiche è la produzione del<br />

laterizio e della terracotta. Per far divenire Marsciano “cap<strong>it</strong>ale<br />

del laterizio”, Comune ed imprese lavorano ad un progetto<br />

per il recupero delle vecchie fornaci, per la realizzazione del<br />

parco delle terre lavorate e di un museo-laboratorio di ricerca<br />

artistica ed edilizia. In mer<strong>it</strong>o allo sviluppo industriale sono da<br />

ricordare: Metalmeccanica Umbra, Ecomet, Usa Stampi, Emu,<br />

Fbm, Fapi Serramenti, Moretti Petroli, Gmp, Clam Caminetti,<br />

Fail Serramenti, C<strong>it</strong>y Well F<strong>it</strong>ness, Eurolegno Serramenti,<br />

Euromeccanica, Cembolini Arredamenti, 4p Calzature.<br />

Da vis<strong>it</strong>are<br />

Dell’antico castello di Marsciano, denominata precedentemente<br />

Monte Regio o Montereale, restano oggi i bastioni e le torri<br />

del XII secolo, inser<strong>it</strong>e nello sviluppo urbanistico moderno.<br />

Il centro della c<strong>it</strong>tadina si estende intorno alla Chiesa<br />

Parrocchiale di S. Giovanni Battista, ricostru<strong>it</strong>a nel 1896,<br />

nella quale sono conservati una “Madonna con Bambino” di<br />

scuola perugina del XVI secolo, una tela del 1831 del p<strong>it</strong>tore<br />

Vincenzo Chialli raffigurante l’Incredul<strong>it</strong>à di S. Tommaso ed<br />

un crocifisso ligneo del XIII secolo. Nell’antica dimora di<br />

Duccio dei Conti di Marsciano nel 1703 è possibile vis<strong>it</strong>are,<br />

contattando il proprietario, Dr. Enzo Betti, il Museo delle<br />

Conchiglie, con oltre 3000 specie esposte provenienti da tutti<br />

i mari del mondo. Poco lontano, in Via del Mattonato, si trova<br />

il Museo del Vino e delle Etichette ed Ex Libris Tesei Carloni,<br />

che raggruppa circa 8.000 bottiglie di 85.000 etichette da<br />

tutto il mondo, oltre a circa 1.500 ex libris, di cui 800 a tema<br />

enologico e gastronomico e 700 di argomenti vari.


A circa 2 km dal paese si trova l’Abbazia di S. Sigismondo,<br />

fondata intorno all’anno Mille dal camaldolese S. Romualdo,<br />

di proprietà del Sovrano Mil<strong>it</strong>are Ordine dei Cavalieri di<br />

Malta.<br />

La campagna coltivata con v<strong>it</strong>i, olivi, girasoli e grano,<br />

l’operos<strong>it</strong>à e l’accoglienza della gente, il rispetto delle<br />

tradizioni, l’artigianato di qual<strong>it</strong>à, la semplice e gustosa<br />

genuin<strong>it</strong>à dei cibi, l’ottima qual<strong>it</strong>à del vino e soprattutto<br />

dell’olio e le allegre feste e sagre paesane sono le maggiori<br />

ricchezze offerte dal terr<strong>it</strong>orio di Marsciano. Tra le varie<br />

manifestazioni grande evento è MUSICA PER I BORGHI<br />

promosso dal Comune di Marsciano e dall’omonima<br />

associazione e realizzato sotto la direzione artistica di<br />

Peppe Vessicchio. La formula si caratterizza per le suggestive<br />

ambientazioni negli antichi borghi dell’<strong>Umbria</strong>, e coniuga<br />

musica, storia e intrattenimento...Un appuntamento atteso nel<br />

panorama degli eventi del terr<strong>it</strong>orio che si riconferma con la<br />

sua formula <strong>it</strong>inerante e concentra il suo interesse verso la<br />

solidarietà e la qual<strong>it</strong>à della musica.<br />

Per l’accoglienza Vi segnaliamo:<br />

VILLAGGIO OASI agrialbergo - ristorante - pizzeria - centro<br />

benessere - Via Marcusicchio 1 - tel 0758743532<br />

www.oasivillaggio.com<br />

L’ARGINE ristorante tradizione umbra - pizzeria<br />

Local<strong>it</strong>à Teveraccio - tel 0758741459<br />

BE HAPPY DINNER CAFFE’ ristorante tipico dalle ore 18,00<br />

Via XX Settembre, 1 - tel 0758742826 - 3331704783<br />

ARTIST RESTAURANT CAFE’ ristorante pizzeria bar<br />

Via Umberto I 48 - tel 0753741989<br />

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ROSSETTI ristorante pizzeria bar gelateria<br />

Zona Industriale - tel 0758741824<br />

AL CHIOSCO ristorante piadineria - Via XXIV Maggio 57<br />

tel 0758748512<br />

ROSATELLI trattoria bar - Via V<strong>it</strong>torio Veneto 42<br />

tel 0758743164<br />

GALLEON PUB & TAVERN ristorante pizzeria<br />

Via Tuderte 47 - tel 0758742304<br />

PAUSA CAFFE’ ristorante caffè letterario Via Umberto I, 25<br />

tel 0758749517 - 3397428000<br />

www.pausacaffepg.<strong>it</strong><br />

I prezzi per un pasto completo nel rispetto della tradizione<br />

umbra sono offerti a partire da 15 euro -<br />

MARSCIANO<br />

(Suggerimenti commerciali)<br />

Ormai è ora di rientrare, abbiamo passato qualche ora<br />

piacevole tra le strade di questa caratteristica c<strong>it</strong>tadina e così<br />

abbiamo deciso, tra uno scatto e l’altro di raccontarvelo.


LA PALESTRA INFORMATICA<br />

L’idea Palestra Informatica srl nasce dalla sinergia tra due<br />

diversi ambienti: la scuola d’informatica e la palestra dove si<br />

fa attiv<strong>it</strong>à fisica. Il progetto è di avere un contesto nel quale<br />

insegnare e diffondere cultura informatica nella maniera più<br />

semplice e chiara possibile: attraverso l’emulazione delle<br />

modal<strong>it</strong>à di accesso e svolgimento delle attiv<strong>it</strong>à utilizzate<br />

nei tradizionali centri f<strong>it</strong>ness.<br />

Se nella classica scuola d’informatica si ricorre al docente<br />

d’informatica da noi troverai invece un istruttore informatico,<br />

anziché il tecnico di laboratorio un assistente di sala. Per<br />

62 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

DI PERUGIA Informazione<br />

a cura di Palestra Informatica<br />

pubblic<strong>it</strong>aria<br />

sostenere corsi f<strong>it</strong>ness nelle comuni palestre si utilizzano<br />

macchinari e attrezzi sportivi, per quanto riguarda i nostri<br />

corsi ci si avvarrà invece di computer, programmi e dell’uso<br />

di internet, non ci alleneremo nella classica sala pesi ma<br />

in un’aula confortevole...come nelle migliori palestre non<br />

mancheranno test per valutare lo stato di salute informatica,<br />

schede di allenamento personalizzato e una tessera<br />

personale per accedere all’utilizzo dei nostri servizi.<br />

Palestra Informatica è un posto totalmente innovativo dove<br />

l’utente potrà dare v<strong>it</strong>a alla sua creativ<strong>it</strong>à ed alla voglia di


migliorare il proprio know-how informatico. Quante volte una<br />

persona ha segu<strong>it</strong>o dei corsi senza essere sufficientemente<br />

motivata e non ha raggiunto i risultati prefissati?<br />

Palestra Informatica non permetterà che questo accada!<br />

L’apprendimento sviluppato in Palestra è pratico ed intu<strong>it</strong>ivo.<br />

Allenandosi con noi il discente sarà parte integrante di un<br />

progetto formativo dove la nostra certificazione sarà la sua<br />

soddisfazione. PALESTRA INFORMATICA è la prima scuola<br />

di formazione professionale che converte i tradizionali<br />

corsi d’informatica in modo tale che il cliente ne assimilerà<br />

i contenuti come semplici automatismi, simili a quelli che<br />

apprendiamo allenandoci in palestra.<br />

Vieni quando vuoi, impara più che puoi!<br />

100 MQ DI SUPERFICIE INFORMATICA<br />

ISTRUTTORI QUALIFICATI<br />

ASSISTENTI DI SALA<br />

COMPUTER DI ULTIMA GENERAZIONE<br />

TEST E PROGRAMMI SPECIFICI<br />

CORSI DI GRUPPO ELEMENTARI ED<br />

AVANZATI<br />

PERSONAL TRAINING<br />

METODOLOGIA DIDATTICA INNOVATIVA<br />

Progetto Amico Web<br />

Corsi d’informatica per tutta la<br />

famiglia<br />

Il computer è entrato a far parte delle nostre famiglie con una<br />

facil<strong>it</strong>à che, solo pochi anni fa, non ci saremmo aspettati. Allo<br />

stesso modo Internet diventa un vero mondo, uno specchio<br />

della realtà attraverso la quale si possono compiere viaggi<br />

interessanti, ma che cela anche insidie e pericoli. Tuttavia,<br />

come non si vieta ai bambini o ai ragazzi di uscire per paura<br />

del mondo reale, allo stesso modo dobbiamo lasciare che<br />

esplorino Internet. Non però senza aver insegnato loro come<br />

affrontarne i rischi. Nasce così Il progetto AMICO WEB,<br />

una serie di corsi di informatica promossi dalla Palestra<br />

Informatica S.r.l. di Perugia, che si fa guida per insegnare ai<br />

ragazzi minorenni in maniera semplice e chiara l’uso corretto<br />

del mezzo informatico e della “Rete” a tutela dei gen<strong>it</strong>ori<br />

e dei minori. Internet, come sappiamo, è uno strumento<br />

sempre più utilizzato dai giovani perché rappresenta una<br />

straordinaria opportun<strong>it</strong>à d’informazione, apprendimento,<br />

svago e comunicazione che li supporta nello svolgimento<br />

delle attiv<strong>it</strong>à quotidiane, dallo studio all’intrattenimento.<br />

Come ogni mezzo, oltre ai vantaggi, ha anche dei difetti:<br />

violenza, razzismo, pornografia,pedofili in agguato dietro<br />

chat, forum apparentemente innocui o linee telefoniche a<br />

pagamento celate dietro s<strong>it</strong>i Web. È necessario che i ragazzi<br />

ma anche i gen<strong>it</strong>ori ne sappiano di più sui meccanismi<br />

di Internet e sulla attrattiva che eserc<strong>it</strong>a sugli adolescenti<br />

per capire cosa è giusto fare attraverso la rete: vis<strong>it</strong>are i<br />

s<strong>it</strong>i, valutarne i contenuti e successivamente consentire ai<br />

ragazzi l’esplorazione. I gen<strong>it</strong>ori, confrontandosi con questa<br />

nuova tecnologia, possono dare indicazioni ai propri figli<br />

dei pericoli potenziali che si nascondono in Rete, i ragazzi<br />

avendoli studiati potranno riconoscerli ed ev<strong>it</strong>arli attraverso<br />

il Progetto AMICO WEB. Il corso è rivolto ai ragazzi/e ed<br />

ai loro gen<strong>it</strong>ori che insieme formeranno una classe con un<br />

massimo di 8 ragazzi/e 8 gen<strong>it</strong>ori.<br />

Contattateci per maggiori dettagli.<br />

via M. Minghetti, 6 tel. 075 44845 - www.palestrainformatica.<strong>it</strong><br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 63


UNA<br />

NUOVA SFIDA<br />

II DIVISIONE<br />

Sempre attenti ai movimenti del mondo sportivo giovanile i<br />

dirigenti della <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> con sede a San Marco, hanno<br />

avuto l’opportun<strong>it</strong>à di creare un secondo polo di attiv<strong>it</strong>à nella<br />

vicina Ponte Pattoli. <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> si è inser<strong>it</strong>a in un contesto<br />

sportivo già esistente apportando il proprio contributo di<br />

esperienza e capac<strong>it</strong>à al servizio di un folto gruppo di atlete<br />

che da qualche mese possono usufruire del bagaglio tecnico<br />

e scientifico che lo staff del Presidente Massimo Pat<strong>it</strong>i hanno<br />

messo a loro disposizione. Con la prestigiosa rivista, da cui<br />

prende il nome la squadra, sono arrivate infatti le possibil<strong>it</strong>à<br />

di avere dei professionisti che seguono le atlete, sia nel<br />

campo sportivo, con la supervisione del coach Fiorella<br />

Di Leone, sia in campo medico e scientifico: sono stati<br />

esegu<strong>it</strong>i degli screening e ne seguiranno altri gratu<strong>it</strong>amente<br />

(postura, alimentazione, ecografie, fisioterapia ecc.). Aria<br />

di nov<strong>it</strong>à quindi per i residenti della zona che hanno la<br />

possibil<strong>it</strong>à di far svolgere ai propri figli un’attiv<strong>it</strong>à sportiva<br />

ed educativa sana, equilibrata e attentamente mon<strong>it</strong>orata.<br />

Nov<strong>it</strong>à che rappresenta una nuova sfida, in parte già vinta<br />

con le numerose iscrizioni del gruppo di minivolley, da<br />

concretizzarsi ulteriormente sul campo per le ragazze della<br />

Seconda Divisione, un gruppo cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da ragazze del posto<br />

ma anche di zone lim<strong>it</strong>rofe che hanno sposato il progetto<br />

societario, entusiaste di mettersi alla prova. Il pubblico che la<br />

domenica riempe l’impianto sportivo è un caloroso stimolo<br />

e soprattutto una conferma che il lavoro fatto in questo<br />

periodo premia gli addetti ai lavori e chi va in campo per<br />

seguire la propria passione sportiva. Un ringraziamento<br />

speciale per il suo aiuto e la sua disponibil<strong>it</strong>à va rivolto a<br />

Maurizio Mattioli, Presidente della A.S.D.Libertas Pattol, che<br />

ha collaborato al progetto e senza il quale tutto questo non<br />

sarebbe stato possibile. Un plauso e un grande in bocca al<br />

lupo a tutte le ragazze: Martina Carletti, Elena Cicognola,<br />

Sofia Frenguellotti, Lucrezia Giglietti, Giada Lucaroni,<br />

Arianna Mend<strong>it</strong>to, Cecilia Mend<strong>it</strong>to, Erica Moriconi,<br />

Costanza Orlandi, Erica Pascolini, Costanza Tancini, Paola<br />

Vincenti ed ai professionalissimi allenatori Diego Staccini e<br />

Bruno Lalleroni (foto sotto). Di segu<strong>it</strong>o le foto della Serie C<br />

di Volley feminile e della I Divisione che stanno veleggiando<br />

ai primi posti delle rispettive classifiche.


SERIE C <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> targata Multicopia Diesse - In piedi: Allenatrice - Fiorella Di Leone, Marika Martini, Selina Viali,<br />

Erica Pascolini, Silvia Giorgi, Giorgia P<strong>it</strong>tavini, Gioia Fusaro, Erika Sfascia, Giulia Bartolini, Bruno Lalleroni (II Allenatore);<br />

Accosciate: Giulia Liparoti, Giulia Bordellini, Viola Urbani, Valeria Piccioni, Francesca Bertinelli, Michela Mastroforti.<br />

La <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> I Divisione targata Work Mec. Le ragazze (da sx a dx in piedi e accosciate) Michela Giuliani, Laura<br />

Terradura, Giulia Bracci, Elena Matteucci, Luisa Cecchetti, Sarah Spaccini, Rachele Sp<strong>it</strong>aleri, Valeria Magnanini, Michela<br />

Tassi, Valeria Piccioni, Cristina Marinucci, Benedetta Ricci e Patrizia Nenci.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 65


L’auricoloterapia è una disciplina terapeutica riconosciuta<br />

dall’Organizzazione Mondiale della San<strong>it</strong>à volta alla cura<br />

ed al benessere attraverso la stimolazione del padiglione<br />

auricolare. È una scienza di antichissima data.<br />

Già gli Egizi conoscevano l’utilizzazione del padiglione<br />

auricolare a scopo terapeutico. Dal 1951 in Francia a Lione<br />

il Dott. P. Nogier ha avuto il mer<strong>it</strong>o di aver dato enormi<br />

contributi allo studio dell’auricoloterapia che sottolinea la<br />

stretta relazione tra l’orecchio e il sistema nervoso centrale.<br />

Ogni punto del padiglione auricolare forma un minuscolo<br />

complesso neurovascolare attraverso il quale avviene un<br />

continuo scambio di informazioni tra orecchio, cervello e<br />

organi. Ogni punto del corpo possiede una corrispondenza<br />

nell’orecchio che nella sua tridimensional<strong>it</strong>à rispecchia una<br />

spirale centripetacentrifuga che ha il suo centro nella radice<br />

dell’elice. La funzione dell’orecchio nel suo complesso è<br />

quella di captare alcune particolari onde di frequenza che si<br />

propagano nell’aria e che vengono percep<strong>it</strong>e e decodificate<br />

dal cervello umano come suoni. A questa funzione partecipa<br />

tutto l’orecchio nelle sue sezioni esterna, media ed interna,<br />

inoltre l’orecchio interno possiede un’ulteriore struttura<br />

spiralica: i canali semicircolari che permettono l’equilibrio<br />

del corpo nello spazio. Quindi l’orecchio è un organo di<br />

ascolto di segnali acustici e al tempo stesso di equilibrio<br />

e movimento, potremmo paragonarlo ad una antenna<br />

parabolica che da un lato riceve segnali dal macrocosmo<br />

e dall’altro li invia. La forma del padiglione auricolare<br />

ricorda il rene, la cui energia è alla base della v<strong>it</strong>a umana.<br />

Nell’ “orbis renale” infatti non è rappresentato il solo rene<br />

come organo funzionale di filtrazione urinaria, ma ad esso<br />

è accoppiata la funzione del surrene con i suoi ormoni, il<br />

metabolismo calcico, ecc.<br />

Nell’ “orbis renale” è contenuto il potenziale energetico v<strong>it</strong>ale<br />

che ci viene trasmesso dall’energia ancestrale cromosomica,<br />

cioè dai nostri gen<strong>it</strong>ori. Il rene è quindi il simbolo archetipico<br />

della v<strong>it</strong>a e viene riproposto in forma simbolica in rilievo ai<br />

AURICOLOTERAPIA<br />

a cura di Gaetano Natarelli - Massoterapista esperto in medicina naturale<br />

lati del viso. Se osserviamo meglio scopriamo inoltre che<br />

all’orecchio è possibile sovrapporre un feto. La superficie<br />

auricolare è in grado di segnalare difetti di informazione e<br />

quindi stati di squilibrio psicofisico che possono portare a<br />

stati patologici attualmente etichettati col nome di malattie.<br />

Ma essendo l’uomo un tutt’uno con la sua v<strong>it</strong>a embrionale,<br />

con il cosmo a cui appartiene e con l’evoluzione, ogni<br />

segnale può contenere diverse chiavi di lettura che si<br />

riconducono però sempre a un solo e unico difetto che ha il<br />

suo corrispettivo a vari livelli.Il padiglione auricolare, infatti,<br />

contiene informazioni provenienti dall’intero corpo come<br />

dimostrò il Dottor Paul Nogier nel 1956 al congresso di<br />

Wiesbaden. Esso deve quindi r<strong>it</strong>enersi un piccolo cervello<br />

vicino al cervello principale: una antenna che da un lato<br />

riceve i segnali interni e li decodifica a livello della rete<br />

nervosa sottocutanea del padiglione e dall’altro è in grado di<br />

trasmettere al corpo informazioni di varia natura (pressoria,<br />

luminosa, elettromagnetica ecc...) proveniente dallo spazio<br />

esterno e quindi dal macrocosmo. È noto oggi alla scienza<br />

medica che con l’auricoloterapia stimolando determinati<br />

punti dell’orecchio si inducono neurotrasmett<strong>it</strong>ori a produrre<br />

endorfine. Si attivano i neurotrasmett<strong>it</strong>ori e si ottengono<br />

risultati soddisfacenti nei trattamenti per perdere peso, nella<br />

dissuefazione da tabagismo, nelle terapie antidolorifiche,<br />

nelle disfunzioni dell’apparato gen<strong>it</strong>ale e nella cura<br />

dell’insonnia. I punti auricolari hanno la particolar<strong>it</strong>à di essere<br />

percepibili solo quando rappresentano la proiezione di uno<br />

stato patologico, essendone la proiezione a distanza. Questi<br />

punti possono essere rilevati con numerose metodologie: con<br />

la pressione diretta che causa in tale sede un lieve dolore,<br />

con apparecchi in grado di misurare l’impedenza cutanea,<br />

che risulta diminu<strong>it</strong>a. I punti che vengono stimolati sono quelli<br />

che corrispondono allo stato patologico in atto. Ad esempio<br />

per un dolore alla spalla si stimolerà il punto auricolare<br />

della spalla, s<strong>it</strong>uato nella doccia dell’antelice, così come per<br />

dolori alla testa, si stimolerà la regione del lobulo.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 67


Il controllo<br />

ECOCARDIOGRAFICO<br />

Risultati su atlete di pallavolo come completamento di Vis<strong>it</strong>a Medico<br />

Sportiva Agonistica<br />

a cura del Dott. Ivo Parisse - Specialista in Medicina Legale - Medico dello Sport <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> Village<br />

Dott. Primo Pensi - Specialista in Medicina dello Sport<br />

Direttore Prof. Mauro Bacci - Sezione di Medicina Specialistica dello Sport - Univers<strong>it</strong>à degli Studi di Perugia<br />

La Società <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> di Pallavolo, dopo la protocollata<br />

vis<strong>it</strong>a medico-sportiva esegu<strong>it</strong>a presso una Struttura<br />

Autorizzata al rilascio della relativa certificazione<br />

agonistica, ha voluto completare il controllo medico con un<br />

accertamento ecocardiografico.<br />

I relativi accertamenti elettrocardiografici e spirografici<br />

con relativo esame delle urine erano risultati nella<br />

norma, ma l’esame obiettivo cardiologico aveva<br />

evidenziato la presenza di impur<strong>it</strong>à o soffi all’ascultazione<br />

68 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

cardiaca. Abbiamo pertanto sottoposto ad esame<br />

ecocardio-color-Doppler 15 atlete di quel gruppo.<br />

L’esame è stato esegu<strong>it</strong>o nelle proiezioni standard<br />

(parasternali asse lungo ed asse corto, apicali 4 e 5 camere<br />

e sottocostale) con valutazione dei principali parametri<br />

morfologici e funzionali: diametri e spessori delle camere<br />

cardiache, valutazione della cinesi parietale, morfologia e<br />

funzional<strong>it</strong>à degli apparati valvolari.


Tabella riassuntiva:<br />

Età sesso riscontro ascultatorio es<strong>it</strong>o acc. ecocardiografico<br />

1) 29 aa F SSE Ao 1/6 nella norma<br />

2) 19 aa F SSE Ao 1/6 nella norma<br />

3) 15 aa F SSE 1/6 PVM minimo<br />

4) 23 aa F ndr nella norma<br />

5) 17 aa F SSE 1/6 PVM minimo<br />

6) 26 aa F ndr nella norma<br />

7) 17 aa F ndr nella norma<br />

8) 16 aa F SSE Ao 1/6 nella norma<br />

9) 18 aa F ndr PVM minimo<br />

10) 20 aa F SSE 1/6 PVM minimo<br />

11) 21 aa F SSE 1/6 alla punta nella norma<br />

12) 14 aa F SSE Ao 1/6 nella norma<br />

13) 19 aa F ndr nella norma<br />

14) 18 aa F SSE Ao 1/6 nella norma<br />

15) 28 aa F ndr nella norma<br />

Legenda: SSE (soffio sistolico eiettivo); Ao (aortico); ndr (nulla da rilevare);<br />

PVM (prolasso valvolare m<strong>it</strong>ralico di grado minimo)<br />

CONCLUSIONI<br />

Come si evince dalla tabella riassuntiva, soltanto quattro<br />

atlete hanno avuto un riscontro di Prolasso Valvolare<br />

M<strong>it</strong>ralico di minima ent<strong>it</strong>à, ovviamente di scarso significato<br />

emodinamico in assenza di “ridondanza “dei lembi<br />

valvolari e/o di rigurg<strong>it</strong>o importante. Tale aspetto della<br />

valvola m<strong>it</strong>ralica defin<strong>it</strong>o ecograficamente anche “minimo<br />

atteggiamento a prolasso dei lembi valvolari” non è altro<br />

che una variante di normal<strong>it</strong>à di frequente riscontro nella<br />

popolazione soprattutto in soggetti long<strong>it</strong>ipi di elevata<br />

statura con associate alterazioni strutturali della cassa<br />

toracica (pectus exavatum o petto carenato). Tali soggetti<br />

non presentano pertanto controindicazioni alla pratica di<br />

attiv<strong>it</strong>à sportiva agonistica. Lo scopo di tale accertamento<br />

è stato quello di voler fare uno screening ecocardiografico<br />

sulle nostre atlete pallavoliste: un accertamento come quello<br />

ecocardiografico ricordiamo essere un esame non invasivo<br />

ed in grado di completare ed arricchire scientificamente<br />

l’es<strong>it</strong>o della vis<strong>it</strong>a medico sportiva. Ricordiamo ancora che<br />

cardiopatie congen<strong>it</strong>e come la Valvola Aortica Bicuspide<br />

ed il Prolasso Valvolare M<strong>it</strong>ralico hanno una incidenza<br />

dell’1-2% sulla popolazione generale, apparentemente sana<br />

ed asintomatica, a volte in assenza di riscontri semeiologici<br />

importanti. Queste cardiopatie congen<strong>it</strong>e, quasi sempre<br />

semplici alla nasc<strong>it</strong>a, possono nel tempo complicarsi<br />

soprattutto se sottoposte a sollec<strong>it</strong>azioni emodinamiche<br />

importanti come sport ad“ elevato impegno cardiovascolare”.<br />

Come da sempre affermato è nostro convincimento che,<br />

per fare realmente prevenzione cardiologica in amb<strong>it</strong>o<br />

medico-sportivo, sia necessario sottoporre ad accertamento<br />

ecocardiografico, almeno alla I° vis<strong>it</strong>a medico-sportiva,<br />

chiunque pratichi attiv<strong>it</strong>à sportiva.<br />

Auguri di Felice 2011 a tutti i nostri lettori da Ivo Parisse<br />

e Primo Pensi e dai Collaboratori Mario Vispi e Antonio<br />

Parsichini.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 69


Informazione pubblic<strong>it</strong>aria<br />

L’Abbazia<br />

dei Sette Frati<br />

e<br />

la cultura botanica<br />

dei sapori<br />

e<br />

profumi medievali<br />

a cura di Annalisa Sposini<br />

L’Abbazia dei Sette Frati, è una continua fonte di scoperta.<br />

Nel tentativo dei proprietari di riportarla in v<strong>it</strong>a sotto più<br />

aspetti infatti, anche la stretta relazione tra Medioevo e<br />

botanica non è stata trascurata, questa inoltre ben si sposa<br />

anche con le attiv<strong>it</strong>à delle due aziende agrarie agr<strong>it</strong>uristiche<br />

che hanno sede ed operano al suo interno e nei terreni<br />

lim<strong>it</strong>rofi, gest<strong>it</strong>e da due giovani cugine: Sara ed Annalisa<br />

Sposini. Proprio l’ordine dei monaci benedettini, che fece<br />

edificare nel XII sec. anche l’Abbazia in oggetto nel comune<br />

di Piegaro (PG) nella valle del fiume Nestore, contribuì<br />

enormemente al rilancio dell’olio d’oliva.<br />

Dopo la crisi dei mercati con la caduta dell’Impero romano,<br />

l’olio venne utilizzato per scopi medicinali, culinari, religiosi e<br />

per l’illuminazione. Entrambe le aziende agrarie producono<br />

un profumato olio extravergine d’oliva, mol<strong>it</strong>o all’interno del<br />

Frantoio Badiasettefrati di Maria Teresa e T<strong>it</strong>o Sposini che<br />

si trova proprio nell’antico refettorio dell’Abbazia. L’olio<br />

extravergine d’oliva è inoltre l’ingrediente protagonista<br />

di altri prodotti dell’Azienda Agraria Agr<strong>it</strong>uristica Fratres<br />

di Annalisa Sposini, nello specifico di “Corniolio” e di<br />

“La grande Madre”. Corniolio è l’olio aromatico della<br />

residenza dei Della Corgna (il monastero nella seconda<br />

metà del Cinquecento divenne una delle residenze di questa<br />

potente famiglia cardinalizia che aveva come simbolo la<br />

pianta forte e robusta del Corniolo). Il Corniolo è disponibile<br />

alla Salvia, al Rosmarino, al Limone e Provenzale: con chiodi<br />

di garofano, Timo ed Alloro e Pepe Nero.<br />

La Grande Madre invece è il sapone aromatico artigianale<br />

alla Lavanda, Arancia, Salvia e Rosmarino, ricavato<br />

dalla “grande madre terra” con olio extravergine d’oliva<br />

ed erbe aromatiche (come lo creavano le nostre nonne -<br />

Grandmother in inglese). Questi sono stati gli elementi che<br />

hanno riemp<strong>it</strong>o i Cesti Natalizi Aromatici dell’Agr<strong>it</strong>urismo<br />

Fratres molto grad<strong>it</strong>i come doni per Natale. L’Agr<strong>it</strong>urismo<br />

Fratres realizza inoltre i suoi prodotti anche grazie alle erbe<br />

aromatiche ed officinali dell’”Hortulus Abbatiarum”. L’orto<br />

medievale, secondo alcune ricerche storiche, botaniche e<br />

religiose condotte da Annalisa Sposini, è stato ricostru<strong>it</strong>o,<br />

e, considerato dai monaci come parte della Creazione,<br />

riforniva tutti i prodotti necessari per vivere.<br />

Il Medioevo esalta inoltre le proprietà dello zafferano, una<br />

pianta medicinale ed officinale, le cui applicazioni ed<br />

utilizzazioni sono fra le più varie e presenti in numerosi<br />

preparati ed i suoi bellissimi fiori vengono coltivati<br />

dall’Azienda Agraria Sara Sposini.<br />

I suoi preziosi pistilli sono venduti anche all’interno<br />

dell’Agr<strong>it</strong>urismo Abbazia Sette Frati di Sara Sposini.<br />

Lo zafferano “Sette Frati”, purissimo in fili, oltre alla<br />

preparazione di piatti prelibati, permette anche diversi<br />

impieghi.<br />

Da quest’anno infatti, è stato utilizzato per la tintura di<br />

stoffe antiche per rifinire e impreziosire le confezioni dello<br />

zafferano stesso. Le proprietà coloranti di questa pianta<br />

cost<strong>it</strong>uiscono inoltre un altro legame con l’antich<strong>it</strong>à, dato<br />

che le sono riconosciute tali caratteristiche da millenni.<br />

Il nome stesso deriva dalla parola latina safranum, che a<br />

sua volta deriva dall’arabo za'farān che significa “giallo”.<br />

La linfa che alimenta la vena creativa di queste due menti<br />

femminili, fa nascere questi prodotti da assaporare e da<br />

toccare, rispolverando i sensi, comprendendo ogni giorno<br />

di più l’importanza delle radici, della storia e della natura.


KIWANIS INTERNATIONAL<br />

Il Club Kiwanis di Perugia nasce l’11/08/1978,<br />

sponsorizzato dal club di Roma, il Presidente fondatore fu<br />

Ennio Paolini, e fino ad oggi si sono succeduti i seguenti<br />

Presidenti:<br />

1978-1979 E.PAOLINI; 1979-1980 E.PAOLINI; 1980-1981<br />

R.STOPPINI; 1981-1982 F.LONGARINI; 1982-1983 G.PAOLONI;<br />

1983-1984 A.ROSATI; 1984-1985 R.BIANCHI; 1986-1987<br />

E.PAOLINI; 1987-1988 O.INNOCENZI; 1988-1989 A.RAICONI;<br />

1989-1990 P.LOGIUDICE; 1990-1991 S.COLETTI; 1991-1992<br />

R.ROSCINI; 1992-1993 C.DINI; 1993-1994 M.RAMADORI;<br />

1994-1995 M.LONGARINI; 1995-1996 A.CECCATO; 1996-1997<br />

A.PARDI; 1997-1998 L.TORLONE; 1998-1999 G.CACCIAMANI;<br />

1999-2000 B.CATALDO; 2000-2001 G. F.LUCANTONI; 2001-<br />

2002 E.BELLADONNA; 2002-2003 R. STOPPINI; 2003-2004 G.<br />

F.LUCANTONI; 2004-2005 P.CERBELLA; 2005-2006 A.RAICONI;<br />

2006-2007 T.GRAZIANO; 2007-2009 S.COLETTI; 2009-2010<br />

F.FRANCO; 2010-2011 M.GIANNETTI.<br />

Alcuni nostri Presidenti hanno ricoperto le più alte cariche<br />

del Kiwanis a livello nazionale:<br />

Dr.Ing.R.Stoppini, Governatore Distretto Italia anno sociale<br />

1991/1992; Dr.Ing.S.Coletti, Governatore Distretto Italia<br />

1998/1999; Dr.A.Pardi Segretario Nazionale Distretto<br />

Italia anni 1991/1994, Officier Internazionale Rapporti con<br />

i Clubs Europei, Officier Nazionale Per la Revisione dello<br />

Statuto e del Regolamento, Officier Nazionale Addetto alle<br />

comunicazioni ed alla Stampa, Officier Divisionale Addetto<br />

ai Rapporti con i Clubs della 12 Divisione.<br />

Questo Club si è distinto nel corso della sua v<strong>it</strong>a per<br />

l’organizzazione di manifestazioni attinenti alla v<strong>it</strong>a sociale<br />

c<strong>it</strong>tadina; a richiamare l’attenzione delle nostre Autor<strong>it</strong>à<br />

su aspetti della nostra c<strong>it</strong>tà, spesso ignorati; per portare<br />

a conoscenza del sistema economico umbro di tecniche<br />

operative sconosciute o poco note. In tantissimi momenti si<br />

è distinto per la serietà e la bontà delle proposte portate<br />

all’attenzione delle Autor<strong>it</strong>à e della C<strong>it</strong>tadinanza.<br />

Ultima manifestazione che avvalora quanto testè detto è<br />

quella organizzata lo scorso mese di Settembre insieme<br />

all’ UNICEF <strong>Umbria</strong>, per raccogliere fondi da destinare ai<br />

bambini di Ha<strong>it</strong>i. La manifestazione si è svolta nel corso di<br />

tutto il mese ed ha prodotto significativi risultati.<br />

Quest’anno il Kiwanis club Perugia, sotto la presidenza<br />

di Mario Giannetti coadiuvato dal segretario Gabriele<br />

Lucantoni, dal tesoriere Francesco Franco, dal rappresentante<br />

della Divisione Alberto Pardi e da tutto lo staff del Direttivo,<br />

con il presupposto che Kiwanis Club significa contribuire<br />

all’edificazione di una società migliore, è stata persegu<strong>it</strong>a<br />

la strada della divulgazione dei principi kiwaniani.<br />

L’opera di divulgazione ha dato l’opportun<strong>it</strong>à di contattare<br />

un pubblico giovanile, di sensibilizzare un gruppo di giovani<br />

intenzionati a spendersi per i nostri principi.<br />

Tale operazione ha consent<strong>it</strong>o di fondare il Kiwanis Junior<br />

Club Perugia, di cui Gabriele Lucantoni è Presidente<br />

Fondatore.<br />

Ma il Club Perugia non si ferma qui, vuole partecipare ai<br />

principali service in favore dei bambini, promossi sia dal<br />

Distretto Italia-San Marino sia dal Service Internazionale:<br />

“Diamo una scuola all’Abruzzo” nella c<strong>it</strong>tà di Barisciano<br />

distrutta dall’ultimo terremoto; eliminare il tetano delle<br />

madri e dei neonati in collaborazione con l’UNICEF<br />

International.<br />

Naturalmente, oltre a questi impegni di carattere generale il<br />

club Perugia promuoverà incontri con le Ist<strong>it</strong>uzioni Pubbliche/<br />

Private, Memorial, Manifestazioni sportive e Conferenze/<br />

dibatt<strong>it</strong>i.<br />

Il Kiwanis Perugia, ringrazia la WEALTHPLANET per la<br />

collaborazione e conclude con una frase cara al nostro<br />

segretario Gabriele Lucantoni:<br />

“UN UOMO SOLO PUÒ SOGNARE, MOLTI<br />

UOMINI INSIEME POSSONO REALIZZARE<br />

UN SOGNO.”<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 73


La Biodinamica Vocale:<br />

una disciplina volta al benessere consapevole<br />

Presentazione LA VOCE<br />

C’è un modo di utilizzare la voce in cui ci sentiamo<br />

connessi con una parte intima di noi, mentre sentiamo di<br />

avere accesso ad una parte profonda dell’altro. E nel farlo<br />

percepiamo che il contatto intenso con l’altro ci permette di<br />

attingere al nostro sé più profondo. E che l’abbandono al<br />

nostro sé profondo mantiene vivo il contatto con l’altro. E’ un<br />

modo che ci sorprende e che ci arricchisce.<br />

C’è un modo di utilizzare la voce in cui la voce parte dalla<br />

pancia, in cui le membra si distendono, il corpo vibra<br />

estesamente, morbidamente e le ossa parlano. E’ un modo<br />

di utilizzare la voce in cui quello che esprimiamo arriva<br />

al cuore degli altri, in cui la parola assume un significato<br />

nuovo, in cui la parola diventa viva.<br />

E’ un modo in cui la parola stessa ad un certo punto diventa<br />

superflua! E allora si frantuma, si dilata, per lasciare spazio<br />

al suono libero da vincoli. Il suono sembra andare oltre la<br />

parola. “Vuoi saper del mio stato? Ecco, io suono!”<br />

Esiste un modo di utilizzare la voce in cui ci sentiamo avvolti<br />

dal suono e contemporaneamente dentro il suono. In cui<br />

sentiamo di essere noi suono, il corpo è suono. Il movimento<br />

del corpo accompagna le modulazioni del suono. Il<br />

movimento diventa voce modulante, voce che non può che<br />

cantare. E’ un modo in cui tutto è profondamente connesso.<br />

La voce non può che essere canto, il movimento non può<br />

che diventare voce.<br />

Esiste un modo di utilizzare la voce in cui la parola e il<br />

suono individuano un terr<strong>it</strong>orio comune. Un terr<strong>it</strong>orio nè mio<br />

nè tuo. Perché scopriamo che la parola e il suono hanno il<br />

vero senso solo nel momento in cui c’è insieme chi produce<br />

e chi ascolta, ma non sappiamo bene chi è che produce e<br />

chi è che ascolta. Perché se questo è quanto esce dalla mia<br />

bocca, non so bene dove esso sia nato. So solo che è nato<br />

qui, nel terr<strong>it</strong>orio comune.<br />

C’è un modo di utilizzare la voce in cui sentiamo di poterci<br />

esprimere in libertà, a volte con parole inventate, a volte<br />

con il suono puro, a volte con il ringhio, a volte con il canto,<br />

a volte con il sussurro. E’ un modo in cui scopriamo che<br />

la potenza della voce non è proprio nel grido, anche se<br />

a volte il grido libera, ma è nel suono stesso. Scopriamo<br />

di essere molto potenti anche con poca voce, se è<br />

animata da intenzioni vere. Scopriamo che la potenza è<br />

nell’abbandonarsi all’espressiv<strong>it</strong>à così come viene, senza<br />

giudicare se ciò che facciamo sia buono o cattivo, se sia<br />

bello o brutto.<br />

Esiste un modo di utilizzare la voce in cui non è possibile<br />

74 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

a cura di Roberto Panzanelli e Gerardo Cesarini<br />

pensare. Perché appena vince la tentazione, il contatto è<br />

perduto e tutto si dissolve. E allora se vuoi davvero giocare<br />

fino in fondo, è necessario che ti tuffi e accetti il non-pensare.<br />

E vivi il non pensare. E se all’inizio non ci riesci, ci sarai<br />

portato piano piano, verrai allenato al non -pensare. E’ un<br />

modo in cui scopri davvero cosa significa essere in ciò che<br />

si fa, essere nel qui e ora. Scopri che essere nel qui ed ora<br />

non è mica cosa da poco, significa esserci nel modo più<br />

totalizzante. Per esserci devi almeno cantare!<br />

Esiste un modo di utilizzare la voce in cui si capisce bene il<br />

senso del non-fare. Cosa debbo fare per cantare? Niente!<br />

Non c’è da fare niente! Tutto è già dentro e intorno. C’è<br />

da sintonizzarsi con quello che c’è. Con quello che senti<br />

in modo morbido, plastico, esteso, dentro di te, attorno<br />

a te, sopra di te. C’è da spalmare colori, c’è da seguire<br />

s<strong>it</strong>uazioni, scoprire profumi, c’è da giocare, c’è da sentire<br />

le strade già indicate di un viaggio. Non c’è da fare il<br />

viaggio, c’è da vivere il viaggio!<br />

Dove praticare<br />

Il luogo per provare la Biodinamica Vocale è il laboratorio<br />

<strong>Umbria</strong>inCanto di Perugia, dove quasi tutti i pomeriggi ci<br />

sono gruppi di lavoro. Ogni nuovo partecipante potrà essere<br />

opportunamente inser<strong>it</strong>o in un gruppo adeguato. Non sono<br />

necessarie preparazioni tecniche, conoscenze musicali<br />

o esperienze artistiche precedenti. Siamo disponibili per<br />

workshop o incontri esplicativi da effettuare in altri luoghi,<br />

sia in <strong>Umbria</strong> che fuori regione. Per contatti ed altre<br />

informazioni www.umbriaincanto.<strong>it</strong><br />

Roberto Panzanelli<br />

Didatta, musicista e ricercatore. Ha fondato <strong>Umbria</strong>inCanto,<br />

un laboratorio sulla voce e sul canto moderno, dove organizza<br />

corsi e svolge la sua attiv<strong>it</strong>à didattica. Ha collaborato come<br />

ricercatore con il Centro di Audio Foniatria di Spoleto<br />

pubblicando vari lavori sulla fisiologia e sull’acustica della<br />

voce. E’ laureato in Scienze MMFFNN ed iscr<strong>it</strong>to alla SIAF<br />

come Counselor.<br />

Gerardo Cesarini<br />

Didatta, fisiologo e linguista. Il suo interesse è da sempre<br />

rivolto al collegamento tra espressione vocale e fisiologia del<br />

corpo. La sua formazione è avvenuta per un lungo periodo<br />

in Germania, dove tuttora svolge parte del suo lavoro. E’<br />

laureato in filosofia ed è iscr<strong>it</strong>to alla SIAF come Operatore<br />

Olistico.


Arte e Musica<br />

"...Ancora piu<br />

liberi..."<br />

Li avevamo lasciati con la grande nov<strong>it</strong>à: il loro primo tema<br />

sull’entropia! Vediamo che cosa sono stati capaci di fare…<br />

Siamo all’Immaginario Festival di Perugia, scendiamo nella<br />

saletta del Bl<strong>it</strong>z Cafè e cominciamo a scorgere foreste<br />

entropiche, tubetti di colore ribelle, un profumato arbre<br />

magique che esce dal quadro e una bolla di sapone<br />

entropizzata dal vento… A voi i commenti e le cr<strong>it</strong>iche che<br />

potete scrivere al loro contatto Facebook: Libere Fusioni<br />

Dopo il nuovo tema sull’Entropia le Libere Fusioni si presetano<br />

al nuovo locale “Pausa Caffè” di Marsciano, dove questa<br />

volta la sfida è stata a base di cocktail ispirati alle opere<br />

d’arte, cap<strong>it</strong>anati dall’audace e ingegnosa Alessandra<br />

Mela Milone, gestore del locale. “Cockail Art” permette un<br />

nuovo grande stimolo di luci, colori, profumi e interazioni<br />

sensoriali che si rincorrono tra le vie dell’arte (e quelle di<br />

Marsciano...)<br />

Ma le nov<strong>it</strong>à non sono fin<strong>it</strong>e! I nostri 4 pezzetti di puzzle<br />

propongono una nuova forma di comunicazione: il video!<br />

Dopo fotografia e p<strong>it</strong>tura l’idea è quella di sperimentare la<br />

settima arte nel loro progetto, come evento “live”, collegati<br />

in rete tram<strong>it</strong>e la “Libere Fusioni web tv”, in tempo reale<br />

tram<strong>it</strong>e un link si potrà essere “dig<strong>it</strong>almente presenti” ai<br />

loro incontri. L’informazione audivisiva sarà sopratutto un<br />

integrazione ai noti canali di informazioni cartacea e via<br />

web, proponendo brevi spot, comunicazione di eventi e<br />

slide fotografici delle loro opere, tutto questo per continuare<br />

ad essere ancora più liberi nelle forme possibili della loro<br />

immaginazione.


Alessandra Di Bello è nata a Patti in provincia di Messina<br />

nel 1988.<br />

Vive a Capo d’Orlando una meravigliosa c<strong>it</strong>tà che si<br />

affaccia sul Mare Tirreno.<br />

E’ una cantante nota per la bellezza della sua voce e della<br />

particolar<strong>it</strong>à dei toni che imprime alle sue canzoni... numerosi<br />

e calorosissimi sono i suoi fans...abbiamo chiacchierato un<br />

pò con Ale...alla quale abbiamo rivolto alcune domande.<br />

A creare la magia di un concerto basta la bravura<br />

dei musicisti, o serve anche la magia del luogo in<br />

cui si canta?<br />

Un concerto con la musica dal vivo è qualcosa di fantastico.<br />

Io canto con delle basi musicali e poche volte ho avuto<br />

la possibil<strong>it</strong>à di cantare con dei veri musicisti alle mie<br />

spalle. E ovviamente cantare con dei musicisti e cantare<br />

accompagnata dalle basi musicali non sono la stessa cosa.<br />

Ma per creare la VERA MAGIA non basta la bravura dei<br />

musicisti che, sicuramente, è fondamentale. Se si canta in<br />

un luogo che ti fa sentire a tuo agio, in un luogo in cui<br />

l’atmosfera ti rende serena e ti dà quella forza, quella<br />

grinta, quella voglia di donare, allora si che il concerto<br />

diventa qualcosa di magico. Si diventa un tutt’uno con ciò<br />

che ti circonda e più grande e maestoso è l’ambiente, con<br />

il pubblico protagonista, più belle saranno le emozioni che<br />

riuscirai a provare e a trasmettere.<br />

Cosa chiede il pubblico e cosa chiedi tu al tuo<br />

pubblico?<br />

Il pubblico che mi ascolta non è di certo paragonabile<br />

ad un pubblico numeroso come quello di Vasco oppure<br />

di Ligabue, ma comunque la gente, all’unisono, chiede la<br />

stessa cosa. Vuole SOGNARE…Mi ascolta per poter volare<br />

con l’immaginazione, arrivare in quei luoghi difficili da<br />

Alessandra<br />

Di Bello<br />

a cura di Maria Cottone<br />

Arte e Musica<br />

raggiungere. Realizzare quei desideri che tiene chiusi nel<br />

suo cuore. Ha voglia di VOLARE, voglia di LIBERTA’…ma<br />

anche desiderio di CAMBIARE, dare una svolta alla propria<br />

v<strong>it</strong>a. E, forse, con quei pochi minuti di canzone riesco ad<br />

aiutarla in tutto ciò. Al pubblico chiedo di collaborare, di<br />

comunicare, chiedo di farmi sentire il suo entusiasmo, la sua<br />

forza, così da potergli dare ciò che vuole sentire da me.<br />

Parli spesso di emozione…<br />

L’emozione è alla base di tutto. Per poter dare emozione<br />

devo per prima essere io emozionata. Prima parlavamo di<br />

magia…ecco, l’emozione è magia. Quello che io provo<br />

quando canto è una scarica di emozioni! Sento l’adrenalina<br />

invadermi tutto il corpo. So che ho voglia di esplodere, voglia<br />

di trasmettere il mio messaggio, voglia di condividere i miei<br />

stati d’animo, voglia di sentirmi viva. L’emozione è qualcosa<br />

di immenso che ti scalda l’animo e ti fa stare bene e a me<br />

piace emozionarmi quando canto, non deve mancare mai;<br />

sperando di trasmetterla a coloro che mi ascoltano.<br />

Quali sono i tuoi obiettivi futuri?<br />

Bhè! Spero di poter realizzare questo sogno, di continuare<br />

a cantare anche dinanzi ad un pubblico più numeroso,<br />

davanti a gente che mi ama per ciò che esprimo quando<br />

canto. Cantare nell’Arena di Verona, a Sanremo, nei grandi<br />

teatri <strong>it</strong>aliani…insomma sogno in grande! Sarebbe bello<br />

cantare anche nelle occasioni speciali, quali TELETHON,<br />

manifestazioni di beneficienza, aiutare il prossimo dando<br />

il mio contributo. Ciò che non deve mancare mai è la<br />

speranza e, soprattutto, credere in ciò che si fa.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 77


Segnaliamo<br />

Imparare a Innamorarsi<br />

Autore: Sara Cattò<br />

Ed<strong>it</strong>ore: Xenia<br />

www.imparareainnamorarsi.<strong>it</strong><br />

La redazione di WP è onorata di ricordare<br />

ai nostri lettori l’ evento che ha visto come<br />

protagonisti il nostro Direttore Massimo<br />

Poggioni, la Dott.ssa Lina Lo Giudice<br />

Sergi e il Poeta Oreste Bisazza<br />

Terracini, validi pilastri della nostra<br />

rivista.<br />

Lo scorso 21 Dicembre presso il Teatro<br />

Studio “Eleonora Duse” in Roma la<br />

Presidente dell’ Accademia Italiana di<br />

Poesia, Lina Lo Giudice Sergi ha presentato<br />

l’Incontro-Spettacolo:<br />

”Poesia e Musica del<br />

Risorgimento”<br />

nel 150° Anniversario dell’un<strong>it</strong>à d’Italia<br />

con<br />

Sarina Aletta<br />

Oreste Bisazza Terracini<br />

Massimo Poggioni<br />

78 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

Se anche un partner ce l’abbiamo e non lo stiamo cercando,<br />

imparare a innamorarsi fa per noi. L’innamoramento infatti non<br />

è solo questione di coppia: è prima di tutto innamoramento per<br />

se stessi e per la v<strong>it</strong>a. Alla base ci sono il Principio maschile<br />

e il Principio femminile in ognuno di noi che si cercano da<br />

sempre per danzare in armonia e integrarsi l’un l’altro. Sui vari<br />

piani fisico, emotivo, mentale, transpersonale, essi danzano su<br />

accordi diversi e Imparare a Innamorarsi ci guida a scoprire<br />

questo affascinante mondo interiore, così da sintonizzarci<br />

sempre meglio con noi stessi. Se poi siamo anche alla ricerca<br />

di un partner…Nel testo ci sono numerosi esercizi e tecniche<br />

per svelare il profilo del nostro partner interiore e per rispondere<br />

alle domande:<br />

Perché è poi così importante riconoscere le diverse attrazioni e<br />

distinguerle da un vero innamoramento?<br />

Cosa c’è alla base di una relazione significativa?<br />

Come dice Casanova: “Solo un dio può innamorarsi e pensare<br />

allo stesso tempo”.<br />

Ebbene Imparare a Innamorarsi è un metodo per aspiranti<br />

dei che confuta alcuni luoghi comuni che ancora oggi<br />

impediscono a molti di noi di sperimentare l’Amore, ci insegna<br />

come fare delle nostre attrazioni uno strumento di cresc<strong>it</strong>a e<br />

consapevolezza.<br />

Risorgimento in Teatro


Oroscopo<br />

L'OrOScOpO DI SALOMÈ<br />

GENNAIO/FEBBrAIO 2011<br />

a cura di LONG LINE - info e consulti 075 528 38 03<br />

ARIETE (21/03-20/04): AMORE: Luna e Venere in Scorpione vi<br />

regaleranno sensual<strong>it</strong>à ed istintiv<strong>it</strong>à. Desidererai la felic<strong>it</strong>à ad ogni costo e,<br />

pertanto, saprai superare incertezze e timori. Avrai le idee molto chiare e,<br />

se sei solo, l’appoggio di Giove (in Ariete dal 22-01 al 04-06) ti regalerà<br />

incontri importanti per future storie d’amore. LAVORO: anche in questo<br />

settore, con l’aiuto di Giove, sia professionalmente che economicamente<br />

potrai raggiungere e stabilizzare importanti obiettivi, Soprattutto nel<br />

lavoro avrai modo di concretizzare progetti che per vari motivi hai dovuto<br />

accantonare nel 2010.<br />

TORO (21/04-20/05): AMORE: i primi due mesi ti daranno modo di<br />

sperimentare il tuo grande potere di seduzione soprattutto con incontri legati<br />

a luoghi che frequenti ab<strong>it</strong>ualmente. Se stai vivendo un rapporto già da<br />

tempo, avrai modo di ravvivarlo e consolidarlo. LAVORO: se in gennaio<br />

gli eventi non saranno proprio come avresti desiderato non preoccuparti,<br />

certi cambiamenti di progetto ti porteranno ottime opportun<strong>it</strong>à impreviste.<br />

Nella professione sarai avvantaggiato e vincente grazie alla profonda<br />

intuizione che ti accompagnerà per tutto l’anno. In amb<strong>it</strong>o economico<br />

avrai molte opportun<strong>it</strong>à per consolidare la tua posizione e sarai anche<br />

baciato dalla fortuna nel gioco.<br />

GEMELLI (21/05-20/06): AMORE: se sei single l’amore arriverà in<br />

punta di piedi e nei mesi successivi sarai in grado di vivere un rapporto<br />

stabile e gratificante. Anche le coppie già consolidate potranno trovare<br />

nuova energia e soddisfazione. LAVORO: grazie ai benefici influssi di<br />

Giove, potrai risanare instabil<strong>it</strong>à economiche che ti trascini dal 2010. In<br />

febbraio sarai in grado di cogliere al volo proposte o occasioni che saprai<br />

poi sviluppare nei mesi successivi. Nel lavoro, grazie alle tue capac<strong>it</strong>à<br />

mentali, trasformerai una s<strong>it</strong>uazione inizialmente difficile in un’ occasione<br />

favorevolissima per dimostrare quanto vali ed ottenere una promozione.<br />

CANCRO (21/06-21/07): AMORE: Venere benefica ti aiuterà a vivere<br />

più serenamente nel presente (senza rimuginare continuamente sul passato)<br />

in modo da consolidare le relazioni in corso. I single avranno rapporti<br />

di amicizia che, nei mesi successivi, diventeranno amori importanti.<br />

LAVORO: Già dai primi due mesi del 2011 riuscirai a trovare, grazie<br />

alla tua intelligenza, le occasioni giuste per sanare eventuali problemi<br />

economici del 2010. Il settore professionale invece, tarderà un po’ a darti<br />

quelle soddisfazioni che riuscirai a trovare da marzo in poi.<br />

LEONE (22/07-22/08): AMORE: Già dai primi due mesi il 2011 si<br />

rivelerà un anno molto fortunato anche grazie a Giove in Ariete che<br />

favorirà incontri importanti. LAVORO: Il 2011 ti darà già dai primi due<br />

mesi buone possibil<strong>it</strong>à di entrate straordinarie ed impreviste. In febbraio<br />

avrai modo di sviluppare trattative vantaggiose anche se complesse; le<br />

tue doti da leader ti permetteranno di risolvere qualsiasi problema con<br />

razional<strong>it</strong>à e lucid<strong>it</strong>à.<br />

VERGINE (23/08-22/09): AMORE: sarai in grado di vivere le relazioni<br />

affettive con un’intens<strong>it</strong>à straordinaria. Il 2011 ti riserverà molte sorprese:nel<br />

primo trimestre insospettabili rapporti amicali potranno trasformarsi in<br />

importanti storie d’amore. LAVORO: anno favorevole per consolidare la<br />

tua s<strong>it</strong>uazione economica: sarai in grado di promuovere con chiarezza e<br />

precisione idee e progetti che si trasformeranno in ottimi risultati finanziari.<br />

Anche il settore lavorativo sarà ricco di interessanti opportun<strong>it</strong>à che si<br />

riveleranno trampolini di lancio verso importanti traguardi professionali.<br />

BILANCIA (23/09-22/10): AMORE: grazie a Giove sarà possibile<br />

vivere o consolidare legami importanti. Particolarmente fortunati gli incontri<br />

di febbraio soprattutto se con persone ab<strong>it</strong>anti in c<strong>it</strong>tà diverse dalla tua.<br />

Saranno inoltre favor<strong>it</strong>i i matrimoni decisi all’improvviso. LAVORO: 2011<br />

80 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />

interessante per i guadagni già dal primo bimestre; possibile anche tentare<br />

speculazioni purchè segu<strong>it</strong>e da seri professionisti. Nel settore lavorativo già<br />

da gennaio avrai grandi soddisfazioni e riconoscimenti. Cerca di ev<strong>it</strong>are<br />

mosse azzardate.<br />

SCORPIONE ( 23/10-21/11): AMORE: anno molto pos<strong>it</strong>ivo per le<br />

convivenze o i matrimoni. Non ti mancheranno fascino e comunicativa<br />

e, se li affronterai con spir<strong>it</strong>o sereno e costruttivo, avrai modo di vivere<br />

rapporti importanti, stabili e defin<strong>it</strong>ivi. Già da gennaio Venere nel tuo<br />

segno ti avvantaggerà nei rapporti interpersonali. LAVORO: primo<br />

bimestre molto pos<strong>it</strong>ivo per darti seren<strong>it</strong>à economica; possibili entrate extra<br />

come ricompensa di notevoli sforzi lavorativi.Avrai quindi la possibil<strong>it</strong>à di<br />

stabilizzare la tua s<strong>it</strong>uazione economica. Professionalmente il 2011 sarà<br />

impegnativo già da gennaio: avrai molte possibil<strong>it</strong>à per proporre progetti,<br />

avere consensi e raggiungere importanti traguardi. Cerca di essere più<br />

diplomatico e maggiormente disponibile.<br />

SAGITTARIO ( 22/11-21/12): AMORE: in gennaio Venere e Mercurio<br />

entrano nel tuo segno regalandoti meravigliosi momenti nella v<strong>it</strong>a di<br />

coppia. Mentalmente sarai in grado di capire chi hai di fronte riuscendo<br />

a consolidare rapporti già esistenti o, in caso contrario, vivendo in modo<br />

costruttivo le nuove relazioni. LAVORO: sono previste notevoli entrate<br />

economiche legate al lavoro per cui già dal primo bimestre potrai contare<br />

su una certa sicurezza economica. Ottimo periodo per cambiare lavoro o<br />

per concretizzare progetti anche di vecchia data.<br />

CAPRICORNO (22/12-20/01): AMORE: già dai primi due mesi,<br />

in particolare da febbraio per la presenza di una Venere benefica nel<br />

tuo segno, vivrai momenti favorevolissimi per ravvivare e stabilizzare le<br />

relazioni già esistenti. Potresti decidere…finalmente di concretizzare i<br />

progetti importanti. Se sei single avrai piacevoli sorprese già dopo San<br />

Silvestro. LAVORO: possibile chiedere aumenti di stipendio o contare su<br />

qualche buon affare in febbraio; ev<strong>it</strong>a di azzardare investimenti in gennaio.<br />

Anche nel 2011 il lavoro ti impegnerà moltissimo; possibili cambiamenti<br />

imprevisti che ti daranno la possibil<strong>it</strong>à di migliorarti. Non dub<strong>it</strong>are mai<br />

delle tue capac<strong>it</strong>à di adattamento ed apprendimento.<br />

ACQUARIO ( 21/01-19/02): AMORE: se sei single avrai la possibil<strong>it</strong>à<br />

di interessantissimi incontri soprattutto in luoghi diversi da quelli che<br />

normalmente frequenti. Se invece stai già vivendo una relazione, avrai<br />

modo di avere dei momenti magici ed eroticissimi. LAVORO: sarai molto<br />

soddisfatto di te stesso perché già da gennaio si concretizzerà tutto ciò<br />

che desideri. Nel primo bimestre sarai in grado di ottenere finanziamenti<br />

o aiuti economici perché saprai convincere i tuoi interlocutori dei vantaggi<br />

legati ai progetti che proporrai. Nella professione Giove e Saturno ti<br />

daranno inventiva ed elastic<strong>it</strong>à mentale, saprai adattarti a varie s<strong>it</strong>uazioni<br />

e le tue idee saranno vincenti.<br />

PESCI (20/02-19/03): AMORE: anno fortunato per l’amore a patto che<br />

tu sia disponibile e ricettivo; la famiglia occuperà un posto primario nelle<br />

tue prior<strong>it</strong>à e la tua dedizione sarà ricompensata con infin<strong>it</strong>e soddisfazioni.<br />

Gennaio e Febbraio ti permetteranno di vivere incontri che, se vorrai,<br />

potranno diventare relazioni importanti nei mesi successivi.<br />

LAVORO: ottimo febbraio per guadagni derivanti da speculazioni,<br />

investimenti, vend<strong>it</strong>e, ecc. Più in generale, già dal primo bimestre<br />

possibil<strong>it</strong>à di entrate economiche legate alla professione. Il 2011 sarà un<br />

anno ricchissimo di opportun<strong>it</strong>à in campo lavorativo, sia che tu voglia<br />

cambiare sia che desideri stabilizzare la tua posizione. Dalla seconda<br />

metà di gennaio dovrai insistere ed impegnarti a fondo ma la tua tenacia<br />

sarà ripagata.

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