Wealth Planet Magazine Umbria - Wealthplanet.it
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Ed<strong>it</strong>oriale Sommario<br />
Direttore<br />
Ed<strong>it</strong>oriale<br />
G.Laura<br />
Ascione<br />
IL SALUTO DEL NOSTRO DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Quella di Renato Nenci, nell’importante carica di Direttore Responsabile è stata senza dubbio<br />
una conduzione irreprensibile ed equilibrata, ha permesso alla rivista di crescere e maturare in un<br />
ambiente sano e scevro di qualsiasi forma di protagonismo.<br />
Lascerà il posto al nuovo Direttore Massimo Poggioni che saprà certamente impugnare le redini<br />
del giornale con spir<strong>it</strong>o di collaborazione e umiltà apportando le modifiche che egli r<strong>it</strong>errà più<br />
opportune senza stravolgerne gli aspetti ed<strong>it</strong>oriali.<br />
Ringraziando per il Suo importante contributo auguro a Renato un buon lavoro anche a nome del<br />
Presidente Massimo Pat<strong>it</strong>i e di tutta la redazione.<br />
Con affetto L. Ascione<br />
Il momento dei saluti è sempre una circostanza che può far commuovere. Quando si lascia la<br />
direzione di un giornale la circostanza può far emozionare ed in genere si usano luoghi comuni e<br />
frasi fatte. Vorrei che per me non fosse così.<br />
Questo è l’ultimo numero di Wealt <strong>Planet</strong> <strong>Magazine</strong> che porterà la mia firma. E’ vero, sono<br />
dispiaciuto di lasciare un prodotto che in poco tempo ha riscosso un così tanto consenso ma sono,<br />
soprattutto, orgoglioso del lavoro fin qui fatto.<br />
Quando, in una notte dell’inverno 2008, abbiamo fondato e strutturato Walth <strong>Planet</strong> <strong>Magazine</strong> non<br />
pensavamo certo di aver creato un “giornale” che avrebbe poi ottenuto così buona affermazione.<br />
Quando abbiamo cominciato eravamo in tre, con un prodotto di 36 pagine, con tanto timore e<br />
con tante speranze. Oggi il timore si è trasformato in coraggio e la e le speranze in prospettive<br />
di cresc<strong>it</strong>a e le pagine sono arrivate a 84. Quel progetto pensato al tavolo di una trattoria, si<br />
è trasformato in una rivista graficamente perfetta e dai contenuti particolarmente interessanti. Il<br />
risultato è giunto dopo un lavoro di equipe. Il pensiero iniziale ha preso forma con la realizzazione<br />
di una redazione all’altezza del proprio comp<strong>it</strong>o, della struttura commerciale che ci ha permesso<br />
la costruzione della rivista quale è quella di oggi; uno studio grafico e uno stabilimento di stampa<br />
che hanno realizzato il prodotto attuale. Il contributo prestato dai collaboratori esterni ha dato al<br />
giornale la sostanza e l’autorevolezza che lo rende così qualificato e qualificante.<br />
Grazie a tutti i collaboratori che in questi tre anni si sono avvicendati nella redazione, a coloro che<br />
sono passati velocemente e a quelli che sono rimasti, io ho ricevuto, da tutti, la collocazione che mi<br />
ha fatto acquisire l’esperienza per andare a dirigere un mensile a tiratura nazionale.<br />
Lascio la direzione di <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> <strong>Magazine</strong>, portando con me l’ideal<strong>it</strong>à di un progetto<br />
realizzabile e la condivisione di molte idee, porto con me la speranza di poter trasmettere ad altri<br />
quello che i miei collaboratori hanno trasmesso a me: l’umiltà, nella speranza di trovare la libertà<br />
che mi è sempre stata concessa dalla proprietà e la condivisione per la realizzazione di un grande<br />
proponimento.<br />
Nell’avventura di costruzione e consolidamento di <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> <strong>Magazine</strong>, ho avuto una grande<br />
fortuna quella di incontrare delle grandi persone che consapevolmente o inconsapevolmente mi<br />
hanno insegnato a vivere, ho quindi contratto con loro deb<strong>it</strong>i di riconoscenza. Ecco che io nella<br />
modestia e nell’umiltà che loro mi hanno trasmesso, sia loro riconoscente e, non mi dilunghi troppo<br />
un semplice grazie a tutti, ai collaboratori, alla proprietà, agli sponsor e ai lettori .<br />
So di lasciare la “nostra” rivista in buone mani, con loro saprà conquistare tutti i traguardi non<br />
ancora raggiunti. Ecco che arriva la commozione. Auguri, buon lavoro e buona fortuna!<br />
Renato Nenci<br />
Periodico bimestrale Iscr. Trib. di Montepulciano n. 321 13/05/2009<br />
Direttore Responsabile<br />
Renato Nenci<br />
Direttore Ed<strong>it</strong>oriale<br />
Laura Ascione<br />
Direttore di Redazione<br />
Massimo Poggioni<br />
Direttore Scientifico<br />
Maria Donata Mezzetti<br />
Direttore Sportivo<br />
Fiorella Di Leone<br />
Ed<strong>it</strong>o da <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong><br />
Village<br />
Presidente Massimo Pat<strong>it</strong>i<br />
Stampa Tipografia Pontefelcino - Perugia<br />
Si ringraziano tutti i collaboratori<br />
SPAZIO APERTO<br />
Un animale per amico 3<br />
Lingeria di Arnaldo Caprai 4<br />
La società dei network virtuali 6<br />
Organi dell'associazione no prof<strong>it</strong> 8<br />
Il dir<strong>it</strong>to nella v<strong>it</strong>a quotidiana 11<br />
Lo sport adattato 12<br />
Le donne del Risorgimento 14<br />
Licia Colò 16<br />
Costruire in acciaio 18<br />
Un mondo di curios<strong>it</strong>à...Brasile 20<br />
ECOSOSTENIBILITÀ<br />
L'inquinamento tra le pareti domestiche 22<br />
Ospedale pediatrico Meyer 24<br />
ARREDO E DESIGN<br />
Una cucina per tutti 26<br />
Rivoluzione copernicana con TITAN 28<br />
Passeggiando sul GRÈS 30<br />
Termosifoni acciaio...alluminio...ghisa? 32<br />
SALUTE E BENESSERE<br />
Un dolce Inverno per la nostra pelle 34<br />
Quando l'Occidente e l'Oriente... 36<br />
Momenti di estasi 38<br />
Massaggio sportivo 39<br />
Gli agrumi e i loro poteri salutari 40<br />
Cinematerapia 42<br />
INCHIESTA<br />
Pronti, chi legge?<br />
MEDICINA<br />
Posturologia 46<br />
Le tendin<strong>it</strong>i 47<br />
Stone therapy 48<br />
Il ruolo delle fasce nell'uomo 49<br />
UMBRIA<br />
Test motori 54<br />
Ju-J<strong>it</strong>su 2010 56<br />
Marsciano 58<br />
W.P. una nuova sfida 64<br />
Auricoloterapia 67<br />
Il controllo ecocardiografico 68<br />
Kiwanis International 73<br />
La Biodinamica vocale 74<br />
ARTE E MUSICA<br />
Ancora più liberi 76<br />
Alessandra Di Bello 77<br />
SEGNALIAMO<br />
Imparare a innamorarsi 78<br />
Risorgimento in teatro 78<br />
OROSCOPO<br />
L'oroscopo di Salomè 80<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 1
UNAnIMALE<br />
L’intuizione del valore terapeutico degli animali, che risale<br />
all’antich<strong>it</strong>à, nel corso dei secoli ha assunto sempre più<br />
importanza e si traduce nella PET THERAPY, che oggi<br />
ha una strutturazione metodologica e impieghi mirati a<br />
specifiche patologie. La Pet Therapy è stata introdotta in<br />
America nel 1953 dallo psichiatra Boris Levinson che la<br />
sperimentò sui bambini autistici. In Italia, con un recente<br />
decreto legislativo è stata ufficialmente riconosciuta<br />
all’interno del Servizio San<strong>it</strong>ario Nazionale. Questo tipo di<br />
terapia si basa sull’assistenza degli animali domestici, quali<br />
cani, gatti, conigli, pappagalli e tartarughe e si affianca<br />
alle altre terapie, per la cura sia di disabil<strong>it</strong>à psichiche,<br />
come l’autismo, sia fisiche tipo defic<strong>it</strong> dell’ud<strong>it</strong>o, della vista,<br />
del movimento ed anche dei disturbi dell’apprendimento<br />
quali ansia e iperattivismo. L’animale è il co-terampeuta che<br />
aiuta il paziente, insieme agli psicologi e ad altre figure<br />
professionali del settore ad innescare spontaneamente<br />
quei meccanismi di stimolo che possono essere di gioco<br />
per i bambini e stimolo all’attenzione temporanea per gli<br />
anziani e i pazienti depressi. La scelta dell’animale avviene<br />
Spazio Aperto<br />
PERAMICO<br />
a cura di Giuseppina Ascione<br />
in maniera graduale: si inizia in generale con i conigli che<br />
vengono accettati sub<strong>it</strong>o dai bambini i quali, generalmente,<br />
non ne hanno paura. Successivamente vengono impiegati<br />
pappagalli e poi si giunge al gatto e al cane. I pappagalli<br />
vengono utilizzati perché, parlando a modo loro, stimolano<br />
il paziente a rispondere; sol<strong>it</strong>amente i bambini sono i più<br />
sensibili a questo tipo di sollec<strong>it</strong>azioni. Può anche avvenire<br />
il contrario cioè che sia il bambino stimolato proprio per<br />
far parlare il pappagallo. Per ogni caso si è riscontrato un<br />
miglioramento nell’attenzione e in soggetti che compiono<br />
movimenti improvvisi o violenti si è verificato un incremento<br />
nella capac<strong>it</strong>à di controllo del proprio corpo. Per quanto<br />
riguarda il linguaggio, i pazienti si ab<strong>it</strong>uano a parlare<br />
con l’animale e ad esprimere le proprie emozioni, cosa<br />
difficile soprattutto in caso di autismo. La PET THERAPY è<br />
una metodologia che utilizza i benefici naturalmente ins<strong>it</strong>i<br />
nella relazione uomo-animale come ausilio e rinforzo<br />
nell’applicazione delle terapie convenzionali, la presenza<br />
dell’animale facil<strong>it</strong>a il raggiungimento degli obiettivi previsti,<br />
rende maggiormente gradevole per il paziente l’adesione<br />
alla terapia e contribuisce a creare un clima familiare ed<br />
emotivamente stimolante. Le Attiv<strong>it</strong>à e Terapie con gli Animali<br />
possono essere un ottimo ausilio per molteplici patologie ed<br />
è fondamentale che questo tipo di interventi siano realizzati<br />
in ambienti appos<strong>it</strong>i, condotti da personale professionale<br />
specificamente formato e devono prevedere l’impiego di<br />
animali sani e adeguatamente selezionati e preparati.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 3
Spazio Aperto<br />
Lingeria<br />
di Arnaldo Caprai<br />
4 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
a cura della Redazione F<strong>it</strong>ness Chic<br />
www.f<strong>it</strong>nesschic.<strong>it</strong><br />
Presentata la nuova collezione<br />
di Lingeria Arnaldo Caprai<br />
per l’esaltazione della<br />
bellezza femminile.<br />
Il pizzo da sempre “perfetto<br />
alleato” di ogni donna<br />
nell’arte della seduzione,<br />
è l’anima sensuale della<br />
collezione, caratterizzata da<br />
dettagli ricercati, finezza di<br />
esecuzione e varietà colori.<br />
Le applicazioni in Point<br />
de Gaze e Gros Point de<br />
Venice, trasparenze preziose<br />
come gioielli da indossare,<br />
riportano la donna ad una<br />
dimensione più morbida e<br />
sensuale, riscoprendo in lei<br />
il fascino segreto del gioco<br />
della provocazione. Babydoll<br />
e vestaglie, copri spalla e<br />
caftani, declinati nei colori<br />
nero e rosa, rubino ed avorio<br />
rendono le diverse proposte<br />
adatte ad ogni carattere<br />
ed ad ogni contesto, sia<br />
romantico che trasgressivo.<br />
Nella preziosa cornice<br />
del DOC che raccoglie<br />
le eccellenze artigianali<br />
delle aziende del Gruppo,<br />
la presentazione della<br />
collezione è stata segu<strong>it</strong>a<br />
da un aper<strong>it</strong>ivo con assaggi<br />
afrodisiaci ed essenze<br />
ricercate a completamento<br />
di un’atmosfera decisamente<br />
magica che ha visto la<br />
realizzazione scenografica<br />
di Fabio Vescovi e Francesca<br />
Batori (info@ideaevent.<strong>it</strong>), e la<br />
partecipazione della modella<br />
Roberta Serinelli e del<br />
fotografo Rocco D’Ambrosi.<br />
(www.roccodambrosi.com).
Modella: Roberta Serinelli<br />
Foto: Rocco D’Ambrosio<br />
Spazio Aperto<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 5
Spazio Aperto<br />
La società dei network<br />
virtuali…noi e Facebook<br />
Su Facebook sono iscr<strong>it</strong>te più di 400 milioni di persone!<br />
Essere su Facebook è importante ed anche Obama ha vinto<br />
le elezioni con i supporti di Facebook e Tw<strong>it</strong>ter.<br />
Facebook afferma che in media ogni utente è connesso<br />
ad altri 150 utenti circa. Nonostante i numeri strabilianti,<br />
Facebook non può essere considerato un Mass Media<br />
alla stregua di TV e Giornali Nazionali. I motivi che lo<br />
differenziano sostanzialmente da un obsoleto Mass Media<br />
risiedono nelle modal<strong>it</strong>à di comunicazione.<br />
La modal<strong>it</strong>à di comunicazione dei Mass Media è verticale e<br />
a senso unico. La modal<strong>it</strong>à di comunicazione su Facebook<br />
6 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
a cura della Dott.ssa Maria R<strong>it</strong>a Valentini - Sociologa<br />
è orizzontale e a doppio senso, quindi l’esatto opposto dei<br />
Mass Media tradizionali. I Mass Media non consentono<br />
una comunicazione bidirezionale ma inviano messaggi che<br />
l’utente può soltanto subire passivamente, o ignorare del tutto.<br />
Ci domandiamo spesso: che cos’è realmente Facebook?<br />
E’ un megafono nelle mani di tutti, un amplificatore di<br />
atteggiamenti, è innanz<strong>it</strong>utto un conten<strong>it</strong>ore a disposizione<br />
delle persone.<br />
Sono migliaia le discussioni che riguardano Facebook, tra<br />
chi lo giudica una perd<strong>it</strong>a di tempo, chi ci trova lavoro e<br />
chi si chiede come utilizzarlo per promuovere la propria
azienda. La natura di Facebook è da ricercare nei motivi<br />
del suo successo, nelle cause dell’epidemia che ha invest<strong>it</strong>o<br />
anche l’Italia.<br />
Il segreto di Facebook è la tipologia di conversazione e la<br />
soddisfazione di alcuni dei più importanti bisogni umani.<br />
L’uomo è un animale sociale e questa frase è ricorrente ed<br />
altrettanto vera.<br />
Non c’è cosa più naturale per l’uomo che socializzare.<br />
La gente ama parlare di sé ed in particolare ama comunicare<br />
le proprie emozioni e condividerle, a volte anche con perfetti<br />
Piramide di Maslow<br />
Che cosa ha a che fare Facebook con la classificazione<br />
dei bisogni? E’ evidente l’importanza del gruppo, o ancora<br />
meglio della tribù e del piacere di condividere. Facebook,<br />
al pos<strong>it</strong>ivo, soddisfa il bisogno di appartenenza ed<br />
identificazione, andando addir<strong>it</strong>tura a colmare il bisogno<br />
di amicizia e di affetto, il bisogno dell’appartenenza e<br />
dell’identificazione. L’appartenenza comunica chi sei e<br />
che cosa ti piace. Soddisfa inoltre il bisogno di autostima<br />
e riconoscimento. Creata la sua rete di amici, l’utente<br />
condivide praticamente tutto quanto gli passa per la testa,<br />
appelli importanti o per cause, di cui si sente portavoce,<br />
5 Autorealizzazione ed<br />
accettazione di sé<br />
sconosciuti. Sicuramente è cap<strong>it</strong>ato a molti di trovarsi a<br />
parlare con un perfetto sconosciuto di un argomento molto<br />
privato e a condividerlo.<br />
Facebook ha cap<strong>it</strong>o che cosa vuole davvero la gente e lo<br />
ha regalato a tutti.<br />
Prendiamo in considerazione la piramide di Maslow,<br />
psicologo statun<strong>it</strong>ense che classificò i bisogni umani<br />
secondo una precisa gerarchia, affermando che non è<br />
possibile soddisfare i bisogni di GRADO SUPERIORE, senza<br />
aver prima soddisfatto i bisogni primari.<br />
4 Stima: autostima - Facebook<br />
riconoscimento - prestigio<br />
3 Appartenenza: amicizia<br />
affetto identificazione<br />
2 Sicurezza: fisica - morale<br />
salute proprietà<br />
1 Fisiologia: respiro<br />
alimentazione sesso<br />
sonno<br />
Spazio Aperto<br />
video divertenti, foto scattate in vacanza e quant’altro. E’<br />
protagonista al centro del mondo. Su Facebook la gente<br />
sceglie a chi connettersi e a chi dare ascolto, cosa ignorare<br />
e cosa è interessante per sé e per gli altri. La diretta<br />
conseguenza della libertà di scelta è la scarsa tolleranza<br />
nei confronti delle imposizioni. Ecco perché in una società<br />
come quella odierna la pagina Facebook ha avuto tanto<br />
successo. Purtroppo, in molti casi, non c’è tempo per vedersi,<br />
per frequentarsi stando un po’ insieme fisicamente, essere<br />
importanti. Facebook, con un clik ti porta a soddisfare i tuoi<br />
bisogni e r<strong>it</strong>rovarti appagata, davanti al video.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 7
Spazio Aperto<br />
ORGANI DELL' ASSOCIAZIONE<br />
Il Consiglio Direttivo<br />
a cura del Dott. Mauro Andretta - Dott. Comm.sta Revisore contabile<br />
Studio Andretta & Partners<br />
Via F.lli Ceci, 61 - Centro Direzionale 06055 Marsciano (Perugia)<br />
Tel. 075 8749798 Fax 075 8744154 email: m.andretta@pec.<strong>it</strong><br />
In questo numero trattiamo del Consiglio Direttivo delle<br />
associazioni no prof<strong>it</strong>, organo che ha il comp<strong>it</strong>o di gestire<br />
l’associazione, prendendo tutte le decisioni che per statuto<br />
non siano riservate all’assemblea dei soci.<br />
Il Consiglio si riunirà con adeguata frequenza per<br />
deliberare le attiv<strong>it</strong>à da svolgere, le spese da affrontare,<br />
le quote sociali da applicare, ecc. Il Consiglio è composto<br />
da soci, nominati per la prima volta nell’atto cost<strong>it</strong>utivo e<br />
poi eletti dall’assemblea ordinaria dei soci. Lo statuto deve<br />
prevedere la durata del mandato e se i singoli consiglieri<br />
possono essere rieletti senza vincoli. Essi possono dare le<br />
dimissioni in ogni momento. Nel caso mancassero più della<br />
metà dei consiglieri si r<strong>it</strong>iene che debba essere convocata<br />
un’assemblea ordinaria dei soci per la nomina di un nuovo<br />
(intero) Consiglio. Nell’altro caso il Consiglio coopterà dei<br />
nuovi membri, in genere scegliendo i primi dei non eletti,<br />
8 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
NO PROFIT<br />
salvo contraria disposizione dello statuto. In alcuni tipi di<br />
associazioni, per legge o per statuto, alcuni consiglieri sono<br />
nominati da enti esterni (es. Vescovo o ente pubblico di<br />
tutela); talune leggi di settore vietano (es. per le a.d.v.) o<br />
lim<strong>it</strong>ano questa prassi (es. per le a.p.s.).<br />
E’ ammesso che le associazioni possano essere amministrate<br />
anche da una sola persona (amministratore unico).<br />
Gli amministratori hanno una responsabil<strong>it</strong>à interna ed<br />
esterna.<br />
Sotto il primo profilo sono “responsabili verso l’ente secondo<br />
le norme del mandato” (art. 18 C.C.), per cui devono<br />
operare con “la diligenza del buon padre di famiglia”<br />
(art. 1710 C.C.).<br />
Per le a.d.v., ove le cariche sono ricoperte a t<strong>it</strong>olo gratu<strong>it</strong>o<br />
per legge, vale l’attenuante che “la responsabil<strong>it</strong>à per colpa<br />
è valutata con minor rigore” (art. 1710 C.C.).<br />
In ogni caso resta immune da responsabil<strong>it</strong>à l’amministratore<br />
assente o dissenziente: “è però esente da responsabil<strong>it</strong>à<br />
quello degli amministratori il quale non abbia partecipato<br />
all’atto che ha causato il danno, salvo il caso in cui, essendo<br />
a cognizione che l’atto si stava per compiere, egli non abbia<br />
fatto constatare del proprio dissenso” (art. 18 C.C.).<br />
Questa responsabil<strong>it</strong>à verso l’associazione può comportare<br />
la richiesta di risarcimento del danno pat<strong>it</strong>o: “le azioni di<br />
responsabil<strong>it</strong>à contro gli amministratori delle associazioni<br />
per fatti da loro compiuti sono deliberate dall’assemblea e<br />
sono eserc<strong>it</strong>ate dai nuovi amministratori o dai liquidatori”<br />
(art. 22 C.C.).<br />
L’azione si prescrive dopo 5 anni.<br />
Si possono porre vari casi sia semplici che complessi: si<br />
pensi al caso di beni patrimoniali dell’a.d.v. (ambulanze o<br />
immobili) che vadano distrutti per un incendio o che siano<br />
rubati e che non siano stati adeguatamente coperti da<br />
idonea assicurazione, oppure al caso di danni pat<strong>it</strong>i da<br />
stabili condotti in comodato o locazione e non coperti da<br />
adeguata assicurazione (c.d. rischio locativo), dalla perd<strong>it</strong>a<br />
di agevolazioni fiscali per la cancellazione dal registro del<br />
volontariato nonostante le diffide emesse dai competenti<br />
uffici, dalle sanzioni amministrative per il mancato rispetto<br />
di adempimenti vari (es. fiscali, previdenziali, ecc.).
Per le associazioni non riconosciute (che sono la stragrande<br />
maggioranza), oltre a questa responsabil<strong>it</strong>à interna, si<br />
aggiunge la responsabil<strong>it</strong>à esterna per i deb<strong>it</strong>i sociali.<br />
L’art. 38 del C.C. prevede che per le “obbligazioni assunte<br />
dalle persone che rappresentano l’associazione i terzi<br />
possono fare valere i loro dir<strong>it</strong>ti sul fondo comune. Delle<br />
obbligazioni stesse rispondono anche personalmente e<br />
solidalmente le persone che hanno ag<strong>it</strong>o in nome e per<br />
conto dell’associazione”.<br />
In sostanza chi contratta con i terzi diventa un fideiussore<br />
“ex lege”. La giurisprudenza ha esteso questa responsabil<strong>it</strong>à<br />
non solo a chi ha materialmente stipulato un contratto<br />
(generalmente il Presidente), ma anche ai membri del<br />
Consiglio Direttivo che hanno approvato la relativa<br />
delibera.<br />
Per le sole a.p.s. iscr<strong>it</strong>te nei relativi registri, l’art. 6 della<br />
L. 383/2000 prevede che questa responsabil<strong>it</strong>à personale<br />
non sia diretta, ma sussidiaria, cioè previa escussione del<br />
patrimonio sociale.<br />
Le associazioni possono ridurre o azzerare questo tipo di<br />
responsabil<strong>it</strong>à se adottano “modelli di gestione” adatti a<br />
prevenire la commissione dei reati sopra detti (v. art. 6).<br />
Si tratta, in sostanza, di un manuale che deve prevedere<br />
Spazio Aperto<br />
procedure di elaborazione e controllo di quelle decisioni<br />
che possono potenzialmente dare luogo a reati. Esso inoltre<br />
deve prevedere la cost<strong>it</strong>uzione di un organismo di vigilanza<br />
che effettivamente verifichi l’applicazione del modello di<br />
gestione. La questione è complessa e rileva soprattutto per<br />
le grandi associazioni.<br />
Questa legge può rivelarsi insidiosa per le a.d.v. che, in<br />
genere, stipulano numerose convenzioni con gli enti locali<br />
assumendo impegni precisi a fronte dell’erogazione di<br />
contributi.<br />
Non rispettando le convenzioni potrebbero, anche non<br />
volendo, incappare in qualche ipotesi di reato con le<br />
conseguenti sanzioni amministrative.<br />
Le associazioni più grandi possono prevedere nello statuto<br />
che il Consiglio Direttivo, composto da numerosi membri,<br />
deleghi parte delle proprie competenze ad un più ristretto<br />
Com<strong>it</strong>ato Esecutivo.<br />
In questo caso si applicheranno, per analogia, le regole<br />
previste per le s.p.a. (art. 2381 C.C.). Come per le<br />
assemblee dei soci, lo statuto potrebbe prevedere che anche<br />
il Consiglio Direttivo possa tenere le riunioni in più luoghi<br />
collegati in videoconferenza, rinviando alle regole previste<br />
per le s.p.a.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 9
Il Dir<strong>it</strong>to nella v<strong>it</strong>a quotidiana<br />
Rubrica curata dall'Avvocato<br />
Oreste Bisazza Terracini<br />
Comincia con questo numero la mia collaborazione con<br />
la rivista mediante la cura di una rubrica di consulenza<br />
giuridica che tratti in sintesi, mediante poche parole, un<br />
argomento che possa avere interesse per i lettori, o almeno<br />
per alcuni di essi. Ho scelto, in attesa delle prossime richieste<br />
che mi giungeranno per posta elettronica, di trattare un<br />
argomento domestico di dir<strong>it</strong>to di famiglia correlato con i<br />
fondamentali dir<strong>it</strong>ti umani che segnano la v<strong>it</strong>a intera: dalla<br />
nasc<strong>it</strong>a alla morte, dall’infanzia alla vecchiaia. Tali dir<strong>it</strong>ti<br />
a volte si intersecano con doveri propri e altrui, a volte si<br />
esprimono circoscr<strong>it</strong>ti ad un singolo individuo, a volte ad<br />
una collettiv<strong>it</strong>à.<br />
Prendiamo oggi in considerazione il bambino e l’obbligo<br />
dei gen<strong>it</strong>ori di istruirlo, correggerlo, indirizzarlo.<br />
oreste.bisazzaterracini@tin.<strong>it</strong><br />
Spazio Aperto<br />
Tutti noi, per essere istru<strong>it</strong>i, corretti, indirizzati, siamo stati a<br />
volte pun<strong>it</strong>i ed è giusto che così sia stato. La punizione però<br />
deve essere compresa in una cornice di disciplina che non<br />
esuli dall’amore che un gen<strong>it</strong>ore deve avere per un proprio<br />
figlio e dal rispetto che si debba ad ogni essere umano che<br />
venga a trovarsi sotto la potestà di un altro essere umano.<br />
La legge punisce sia i maltrattamenti in famiglia, non solo<br />
nei confronti dei figli ma anche del coniuge, che l’abuso dei<br />
mezzi di correzione cha a volte si estrinsecano con percosse<br />
ed altri maltrattamenti fisici e psicologici.<br />
Pongo questo argomento per dare avvio alle nostra rubrica<br />
e attendo le richieste dei lettori, ai quali risponderò a<br />
chiarimento degli specifici aspetti dei problemi che essi<br />
desiderino vengano trattati.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 11
Spazio Aperto<br />
a cura del Prof. Luigi Bertini - Univers<strong>it</strong>à degli Studi di Perugia - Scienze Motorie e Sportive<br />
Il benessere della mente collegato a quello del corpo, fu<br />
sottolineato nel XVII secolo dal filosofo e pedagogista inglese<br />
John Locke (1632-1704), che nei suoi scr<strong>it</strong>ti proponeva<br />
per i fanciulli un regime di v<strong>it</strong>a sano, all’aria aperta, con<br />
l’utilizzo di esercizio fisico.<br />
A questo filosofo si rifà il concetto di educazione inglese e<br />
la valorizzazione, a tutti i livelli, dello sport e dei giochi di<br />
movimento all’aria aperta.<br />
Friedrich Hoffmann (1660-1742) scrivendo: “Del<br />
movimento artificiale considerato come la migliore medicina<br />
del corpo” e “Le sette regole della salute”, sosteneva che le<br />
attiv<strong>it</strong>à lavorative (le occupazioni), quali il tagliare, il cucire<br />
e il movimento ginnastico fossero lo strumento adatto per<br />
mantenere la salute.<br />
Durante il XVIII secolo, la società che era stata<br />
significativamente influenzata dalla credenza nei demoni e<br />
negli “spir<strong>it</strong>i cattivi”, alla fine venne oscurata dal movimento<br />
verso la dign<strong>it</strong>à e i dir<strong>it</strong>ti umani.<br />
Il XVIII secolo è stato testimone di una transizione<br />
comportamentale verso gli individui disabili, causata dalla<br />
paura, dalla superstizione e dall’ostil<strong>it</strong>à, ma anche dalla<br />
compassione e dalla decisione di educarli e di occuparsi<br />
di loro.<br />
Razionalismo e Illuminismo continuarono a coesistere<br />
con le condizioni ambientali difficili e la violenta rivoluzione<br />
in atto. In generale, i bambini furono trattati in una maniera<br />
più umana e a volte venivano nutr<strong>it</strong>i a spese della collettiv<strong>it</strong>à,<br />
e sistemati in case da lavoro appena raggiungevano l’età<br />
adatta.<br />
Durante la Rivoluzione Industriale, donne e bambini<br />
furono considerati come forza lavoro, e poiché non erano<br />
specializzati, la loro presenza causava spesso incidenti<br />
anche mortali.<br />
La Rivoluzione Francese risvegliò il senso di<br />
responsabil<strong>it</strong>à individuale e portò al trattamento di individui<br />
che erano considerati mentalmente malati.<br />
Furono affidati a grandi ist<strong>it</strong>uzioni, e anche se furono curati,<br />
osp<strong>it</strong>ati, nutr<strong>it</strong>i e vest<strong>it</strong>i, il trattamento aggiuntivo non era<br />
necessariamente appropriato alle loro inferm<strong>it</strong>à.<br />
Dato che queste ist<strong>it</strong>uzioni erano di sol<strong>it</strong>o s<strong>it</strong>uate in<br />
campagna, le persone con gravi incapac<strong>it</strong>à erano spesso<br />
lontane dalla vista degli altri. In questo modo sembrava che<br />
Breve storia<br />
delle attiv<strong>it</strong>à fisiche e dello sport adattato<br />
12 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
la società non fosse ancora capace di accettare un individuo<br />
malato come parte funzionante del suo sistema. Il trattamento<br />
durante questo periodo coinvolgeva l’uso di asili, ospedali<br />
o scuole come ist<strong>it</strong>uzioni residenziali, e comprendeva anche<br />
la nomina di un “insegnante uman<strong>it</strong>ario”.<br />
Le prime scuole per bambini ciechi e sordi apparvero fin<br />
dalla fine del XVIII secolo, cui seguì un lim<strong>it</strong>ato intervento<br />
sistematico per coloro che avevano danni fisici o r<strong>it</strong>ardi<br />
mentali.<br />
Negli ultimi anni dell’Illuminismo, si sviluppò, attraverso i<br />
contributi di educatori e filosofi, un movimento per accettare<br />
coloro che erano diversi, e anche se la qual<strong>it</strong>à della loro v<strong>it</strong>a<br />
era marginale, non furono più considerati come un’opera di<br />
Satana, e fu permesso loro di continuare a vivere.<br />
Gli scr<strong>it</strong>ti di Denis Diderot (1713-1784) a metà del ‘700:<br />
“La lettera sui ciechi ad uso di quelli che vedono” e “La<br />
lettera sui sordi e i muti”, inaugurarono il periodo in cui la<br />
difform<strong>it</strong>à, la mostruos<strong>it</strong>à, la mancanza, erano considerate<br />
come divers<strong>it</strong>à da capire dall’interno e quindi potevano<br />
essere oggetto di educazione.<br />
Jacob-Rodriguez Pereire (1715-1780), inventò un<br />
metodo molto efficace per insegnare a parlare ai sordomuti.<br />
Il metodo, consisteva nel far appoggiare la mano dell’allievo<br />
alla parte sottostante il mento dell’insegnante per avvertire<br />
le vibrazioni al momento della pronuncia delle parole.<br />
Egli intendeva valorizzare anche un certo quant<strong>it</strong>ativo di<br />
idee, di att<strong>it</strong>udini dei suoi allievi per renderli autonomi e<br />
più utili agli altri. Egli dimostrò, inoltre che l’impedimento<br />
biologico alla funzione della parola non comportava<br />
necessariamente l’impedimento a pensare e comunicare.<br />
Cadde così il pregiudizio secondo il quale i disabili<br />
sarebbero sensibili solo ai bisogni primari, e l’attenzione poté<br />
finalmente spostarsi sulle cause sociali, come l’isolamento<br />
e le segregazione, quali responsabili dell’esclusione dalla<br />
possibil<strong>it</strong>à dialogica e di relazione.<br />
L’abate Charles Michel De L’Epée (1712-1789), iniziò<br />
un importante lavoro di studio per istruire i sordomuti con il<br />
metodo dei segni naturali e l’alfabeto manuale del Bonet,<br />
che r<strong>it</strong>eneva più spontanei, piuttosto che col sistema fonetico.<br />
Sempre in Francia vi furono i pionieri dell’educazione dei<br />
ciechi come Valentin Hauy (1745-1822), che ebbe in<br />
Louis Braille (1809-1852) un discepolo e l’inventore nel
1829 del sistema di strutture percettive per punti a rilievo,<br />
in cui le lettere dell’alfabeto venivano rappresentate dalla<br />
differente disposizione di punti (da uno a sei, collocati su<br />
due colonne, ognuna delle quali è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da tre righe),<br />
impressi nella carta.<br />
La prospettiva era di utilizzare tecniche appropriate per<br />
le inferm<strong>it</strong>à sensoriali e consentire così l’accesso alla v<strong>it</strong>a<br />
intellettuale, artistica e professionale.<br />
Si r<strong>it</strong>eneva che la luce dei ciechi fosse il lavoro.<br />
Nel 1780, con la sua opera: “La ginnastica medica e<br />
chirurgica”, Clement-Joseph Tissot (1750-1826),<br />
medico mil<strong>it</strong>are, sosteneva che nella prescrizione degli<br />
esercizi fosse necessaria la conoscenza dell’anatomia.<br />
Proseguì il lavoro di Hoffmann sugli esercizi occupazionali<br />
per la salute e la morale, e introdusse l’uso di esercizi<br />
terapeutici e ricreativi rivolti solo ai minorati fisici e ai<br />
bambini gracili.<br />
Si opponeva con energia al riposo prolungato a letto per il<br />
malato al fine di prevenire ulcere da decub<strong>it</strong>o e la formazione<br />
di calcoli renali. Propose anche l’uso di massaggi e di<br />
mobilizzazione passiva per i pazienti adatti.<br />
Lo svedese Pehr Henrik Ling (1776-1839) ebbe una<br />
grande influenza sullo sviluppo della ginnastica medica nel<br />
XIX secolo.<br />
Egli, profondo conosc<strong>it</strong>ore dell’anatomia e della fisiologia,<br />
diede un indirizzo “razionale” al movimento, sostenendo,<br />
infatti, che non poteva essere utilizzato alcun esercizio del<br />
quale non si poteva dimostrare l’effetto sull’organismo.<br />
Oltre ad impiegare alcuni attrezzi (spalliere, quadro,<br />
plinto, bomme), divise la materia per i disabili fisici in tre<br />
sottogruppi:<br />
1. esercizi attivi<br />
2. esercizi passivi<br />
3. esercizi contro resistenza<br />
L’Ottocento fu il secolo dell’assistenza e fu caratterizzato<br />
dall’attenzione per l’ortopedia e per le terapie fisiche (letto<br />
estensore, impiego dell’elettric<strong>it</strong>à, il corsetto, il dondolo<br />
ortopedico ecc…). In questo clima cominciò ad essere<br />
utilizzato il termine “handicap”.<br />
Spazio Aperto<br />
Il termine “Handicap”, mutuato da un gioco di azzardo<br />
inglese del 1600, deriva da un’inadeguatezza<br />
scientifica dell’atto di introduzione della mano (hand)<br />
nel cappello (cap), dal quale si estraevano monete di<br />
pezzatura uguale ma di valore diverso. In pratica si<br />
trattava di una specie di lotteria in cui c’erano dei premi<br />
da sorteggiare. Il fortunato che estraeva dal cappello<br />
il numero vincente era tenuto ad offrire un premio di<br />
consolazione agli altri scommett<strong>it</strong>ori meno favor<strong>it</strong>i dalla<br />
sorte. Nel 1754 la parola entrò nella terminologia<br />
ippica. Se sella e fantino pesavano meno di un certo<br />
lim<strong>it</strong>e, si provvedeva ad aggiungere peso con sabbia<br />
in appos<strong>it</strong>i conten<strong>it</strong>ori. Entrata nel gergo sportivo, la<br />
parola “Handicap” indica una regola del gioco che,<br />
per compensare dispar<strong>it</strong>à e disuguaglianze, attribuisce<br />
a ciascuno dei contendenti vantaggi e svantaggi<br />
differenziati secondo le loro qual<strong>it</strong>à. Coniato per<br />
indicare uno svantaggio da bilanciare nelle competizioni<br />
sportive, il termine handicap è passato nel linguaggio<br />
comune per indicare un’insufficienza che comporta una<br />
condizione di inferior<strong>it</strong>à permanente: handicappate<br />
risultano tutte le persone affette da qualsiasi tipo di<br />
lesione, minorazione, disturbo o difficoltà.<br />
In alcuni testi inglesi del 1915 questo termine improprio<br />
è usato per definire una patologia tale da diminuire le<br />
capac<strong>it</strong>à relazionali umane.<br />
Più recentemente, nel 1958, appare in Inghilterra il<br />
termine “The handicapped child”.<br />
Handicap, dunque, non è un’espressione scientifica,<br />
ma una parola che accomuna sotto la stessa etichetta<br />
persone e casi diversi.<br />
La parola “handicappato” categorizza nell’uso comune<br />
una persona affetta da uno svantaggio fisico o mentale.<br />
Dal punto di vista etimologico, il termine è di origine<br />
irlandese (Larousse, 1873).<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 13
Spazio Aperto<br />
Le donne del Risorgimento<br />
14 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
a cura di Lina Lo Giudice Sergi<br />
Presidente Accademia <strong>it</strong>aliana di poesia, Sociologa, Psicologa sociale, Giurista,<br />
già Direttore generale del Ministero della pubblica istruzione, Provved<strong>it</strong>ore agli studi e<br />
Rettore dell’Univers<strong>it</strong>à di Castel S.Angelo dell’UNLA
Sono rimaste pochissime testimonianze di donne<br />
protagoniste della storia del risorgimento <strong>it</strong>aliano<br />
specie se intellettuali, scr<strong>it</strong>trici, artiste, impegnate nella<br />
lotta pol<strong>it</strong>ica e/o sociale.<br />
Tuttavia e’ noto come molte dame dell’aristocrazia<br />
liberale abbiano aperto i loro palazzi e osp<strong>it</strong>ato<br />
nei salotti piu’ esclusivi, cenacoli culturali legati alla<br />
carboneria e alla giovine <strong>it</strong>alia.<br />
Un eserc<strong>it</strong>o infin<strong>it</strong>o di donne passa davanti ai miei<br />
occhi, donne che non solo aiutano o ispirano l’azione<br />
dei loro uomini, ma che combattono, organizzano<br />
gli incontri, vi partecipano attivamente, scrivono,<br />
dipingono, suonano, compongono opere e concerti,<br />
come le artiste e le scienziate d’oltralpe.<br />
I loro compagni, intellettuali liberali, identificano le loro<br />
donne negli ideali del romanticismo e del risorgimento,<br />
patria, liberta’, uguaglianza e queste splendide<br />
madri, spose, figlie; aiutano, assistono, curano fer<strong>it</strong>i e<br />
moribondi, intrepide sulle barricate dove molte di loro<br />
perdono la propria v<strong>it</strong>a.<br />
Luigi Mercantini ne "I cacciatori delle Alpi" fa dire alla<br />
madre che saluta il figlio "addio figliolo, la tua madre<br />
non scordar, ma finche’ ne resta un solo, a tua madre<br />
non tornar".<br />
Sarebbero tutte da ricordare e non e’ giusto in questa<br />
sede segnalare nomi o episodi gia’ noti, ma far<br />
emergere dall’oblio grandi figure di donne dimenticate,<br />
scr<strong>it</strong>trici e poetesse come Ortensia Allartola, Francesca<br />
Bicetti, le sorelle Bono, Caterina Franceschi Ferrucci,<br />
Giuseppina Massara, Angelica e Virginia Pulli, Camilla<br />
Pultrinieri, Anna Zuccari.<br />
Le musiciste Emilia e Cirilla Branca, Francesca d’Adda,<br />
Carlotta Ferrari, Regina Strinasacchi, solo per c<strong>it</strong>are<br />
qualche nome tra i tanti che illustrano la scena della<br />
cultura e dell’arte di quegli anni.<br />
Le p<strong>it</strong>trici Antonietta e Felicia Bisi, Elisabetta Borromeo,<br />
Rachela Cantu’, Teodolinda Migliana, Caterina Pietti e<br />
Carolina Zucchi allieva di Hhayez.<br />
Non possiamo dimenticare un medico Candida Medina<br />
Coeli, l’ed<strong>it</strong>ore musicale Giovanna Strazza o la piccola<br />
Maria Cantalupi, morta a dodici anni combattendo<br />
sulle barricate nel ‘48, ma soprattutto Cristina Trivulzio<br />
Principessa di Belgioso, che dedico’ tutta la sua v<strong>it</strong>a alla<br />
causa dell’un<strong>it</strong>a’ d’Italia e che si impose all’attenzione<br />
del mondo pol<strong>it</strong>ico e culturale del tempo per le sue<br />
eccezionali qual<strong>it</strong>a’ intellettuali, sc<strong>it</strong>trice, giornalista,<br />
pol<strong>it</strong>ica di razza, antesignana del femminismo scrive<br />
sul primo numero di nuova antologia:<br />
"Anche in mezzo ai gravi pensieri che oggi travagliano<br />
la <strong>it</strong>aliana societa’, il lento ma continuo progresso<br />
della mente femminile, non rimarra’ inosservato e,<br />
forse, prima ch’io non creda, le donne otterranno<br />
spontaneamente dagli uomini la dovuta giustizia".<br />
Spazio Aperto<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 15
Spazio Aperto<br />
Sicurezza, dolcezza e bellezza<br />
LICIA COLÒ<br />
e la forza delle idee<br />
a cura di Manuela Minelli<br />
Non ha nulla a che vedere con le bellezze banali, e un<br />
po’ volgari, tutte curve e labbroni, a cui la tv ci ha ab<strong>it</strong>uati.<br />
Licia Colò è qualcosa di più che bella, è radiosa, solare,<br />
luminosa, affascinante per il suo modo di parlare e di<br />
comunicare, è una che “buca il video”, come si dice in<br />
gergo televisivo, per quel suo modo di sorridere anche con<br />
lo sguardo, per il suo essere una spanna più su di tante<br />
altre bellone tutte uguali e per la personal<strong>it</strong>à poliedrica<br />
che fa di lei un’ottima giornalista, autrice, conduttrice e<br />
scr<strong>it</strong>trice. Ma andiamo con ordine. Aveva vent’anni quando<br />
esordì in Rai con la trasmissione per bambini Bim Bum<br />
Bam, poi il suo sconfinato amore per gli animali, per la<br />
natura e per i viaggi l’ha portata ad ideare e condurre<br />
un’infin<strong>it</strong>a serie di trasmissioni, tutte di successo, da L’Arca<br />
a La Compagnia dei viaggiatori, a Geo e Geo, King Kong,<br />
Il Pianeta delle meraviglie, Condominio Terra, Alle Falde del<br />
Kilimangiaro, per le quali le sono stati riconosciuti numerosi<br />
premi. Dall’esperienza di quest’ultima trasmissione sono<br />
stati pubblicati tre libri e più avanti Licia Colò ne scriverà<br />
altri quattro, “Cuore di Gatta”, la storia d’amore per la<br />
sua gatta Pupina, l’”Ottava V<strong>it</strong>a” e “C’era un volta una<br />
gatta”. I proventi delle vend<strong>it</strong>e di ogni libro sono destinati<br />
ad aiutare gli animali bisognosi e confluiscono nella Onlus<br />
“AnimalieAnimali”, omonima dell’enciclopedia scr<strong>it</strong>ta a<br />
quattro mani col biologo Francesco Petretti e pubblicata da<br />
Fabbri ed<strong>it</strong>ore.<br />
Una donna come lei così impegnata nel lavoro, nella difesa<br />
dei dir<strong>it</strong>ti degli animali, nella salvaguardia dell’ambiente,<br />
quale mezzo preferisce per viaggiare veloce e in<br />
sicurezza?<br />
Mi piacciono tutti, ma in realtà preferisco prendere l’aereo,<br />
anche perché per raggiungere molte delle mete che<br />
cost<strong>it</strong>uiscono poi l’argomento delle mie trasmissioni è il<br />
mezzo più idoneo. Parecchio dopo nella scala delle mie<br />
preferenze c’è l’auto.<br />
Il suo ideale <strong>it</strong>inerario di viaggio?<br />
Sicuramente in macchina, per un viaggio senza una meta<br />
precisa. E’ il mio sogno di sempre ma purtroppo, in tanti<br />
anni, non sono mai riusc<strong>it</strong>a a realizzarlo.<br />
Per il lavoro che svolge ha avuto modo di vis<strong>it</strong>are anche<br />
luoghi poco agevoli ed osp<strong>it</strong>ali. Da quando è mamma è<br />
cambiato il cr<strong>it</strong>erio di scelta per le mete dei suoi viaggi?<br />
In tanti anni che viaggio, spesso sono andata in luoghi ben<br />
poco comodi, il che però non significa che fossero inosp<strong>it</strong>ali.<br />
16 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
Secondo la mia esperienza infatti, spesso la gentilezza<br />
delle popolazioni sopperisce alle difficoltà ambientali, ma<br />
soprattutto sono ab<strong>it</strong>uata ad adeguarmi alle s<strong>it</strong>uazioni più<br />
disparate che di volta in volta mi si presentano. Da quando<br />
sono diventata mamma poi il mio cr<strong>it</strong>erio di viaggio è<br />
cambiato, soprattutto quando parto con mia figlia. Per la<br />
scelta della vacanze metto al primo posto le sue necess<strong>it</strong>à,<br />
mi sembra giusto.<br />
Quando parla di sua figlia gli occhi di Licia Colò si<br />
illuminano, se possibile, ancora di più.<br />
Se lei fosse il Ministro dei Trasporti che tipo di misure<br />
adotterebbe per migliorare la sicurezza stradale?<br />
Intanto, in un mondo utopistico, non permetterei la pubblic<strong>it</strong>à<br />
e la produzione di autovetture che raggiungono veloc<strong>it</strong>à<br />
supersoniche. Spingerei invece sui sistemi di sicurezza e sulle<br />
campagne legate non alla paura di multe esorb<strong>it</strong>anti, bensì<br />
alla consapevolezza che bisogna non avere sempre fretta.<br />
Allo stesso tempo però farei un controllo sulle regole che<br />
attualmente riguardano le nostre strade e autostrade perché,<br />
in alcuni casi, sono talmente ridicole da rappresentare,<br />
paradossalmente, un incentivo alla disattenzione delle<br />
regole stesse.<br />
Cosa dirà a sua figlia il giorno in cui prenderà la patente?<br />
Non aspetterò di certo il giorno che prenderà la patente<br />
per spiegarle la sicurezza stradale. Mia figlia ha cinque<br />
anni ed ogni giorno non perdo occasione per insegnarle<br />
tutto ciò che può capire a questa età circa i cartelli stradali,<br />
la saggezza e la prudenza al volante e spiegarle perché<br />
non bisogna correre. La veloc<strong>it</strong>à rappresenta un pericolo<br />
non soltanto per le persone, ma anche per gli animali che<br />
possono attraversare la strada in qualsiasi momento e poi,
ovviamente, per i bambini, per le persone anziane e per le<br />
persone in genere.<br />
E visto che il concetto di sicurezza è applicabile a diversi<br />
aspetti della v<strong>it</strong>a, se lei fosse il Ministro dell'Ambiente,<br />
quali sono le misure di sicurezza ambientale che farebbe<br />
adottare al Paese per la salvaguardia dell' ambiente e, di<br />
conseguenza della salute delle persone?<br />
A domande così complesse non è facile dare una risposta<br />
perchè si dovrebbe parlare e discutere per ore con tecnici<br />
che lavorano nel settore. Certamente con le tecnologie<br />
che abbiamo oggi dovrebbe essere più facile tenere sotto<br />
controllo il terr<strong>it</strong>orio, cosa che purtroppo ancora non avviene.<br />
Ci preoccupiamo tanto delle intercettazioni telefoniche e non<br />
sappiamo controllare ettari di bosco che bruciano. Questo<br />
mi sembra davvero un controsenso.<br />
Licia Colò in auto, nel traffico caotico di Roma: lei che<br />
comunica questa grande seren<strong>it</strong>à, dolcezza e pazienza,<br />
cos'è che le fa davvero perdere le staffe al volante?<br />
L'arroganza che sempre più imperversa sulle strade. E la<br />
perd<strong>it</strong>a di tempo legata al fatto che nelle grandi c<strong>it</strong>tà è<br />
un impresa trovare un parcheggio regolare, quindi anche<br />
in questo caso uno, per disperazione, molte volte mette la<br />
macchina in divieto di sosta.<br />
Ha mai sub<strong>it</strong>o o provocato un incidente? Se sì ce lo può<br />
raccontare? Come si è comportata in quell'occasione?<br />
Fortunatamente non ho mai avuto incidenti e spero di non<br />
averli in futuro. In compenso, spesso, ho danneggiato la<br />
macchina uscendo di casa. Il mio acerrimo nemico è il<br />
cancello di casa mia!<br />
Vorrei che ci dicesse la sua opinione su questa orribile<br />
revisione delle legge 86/609, sulla possibil<strong>it</strong>à di usare cani<br />
e gatti randagi per la vivisezione. Cosa possiamo fare noi<br />
c<strong>it</strong>tadini, animalisti e non, comunque indignati, per opporci<br />
a certe decisioni, oltre a manifestare il nostro sdegno in<br />
piazza, in internet e raccogliendo firme?<br />
Credo che l'obiettivo di abolire la sperimentazione sugli<br />
animali dovrebbe essere ai primi posti in una società civile.<br />
La scienza sta facendo grandi passi avanti nella ricerca di<br />
metodi alternativi. Eppure molte persone rimangono sorde a<br />
sperimentare queste opportun<strong>it</strong>à. Detto questo, la proposta<br />
di utilizzare cani e gatti randagi e quindi di conseguenza<br />
fare anche una discriminazione tra gli animali, è troppo<br />
simile ad un film dell’orrore. Visto che i farmaci si devono<br />
comunque sperimentare sugli esseri umani, facendo una<br />
provocazione, sarebbe come dire sperimentiamo i nuovi<br />
farmaci sulla povera gente!<br />
Vorremmo che lei ci parlasse del Fondo Pupina e dei suoi tre<br />
libri nati per aiutare gli amici animali.<br />
Il Fondo Pupina è legato ad animalieanimali.<strong>it</strong>-Onlus con il<br />
quale, in questi anni, abbiamo aiutato davvero tante realtà<br />
in tutta Italia che ci hanno contattato perché bisognose<br />
di aiuto. Ho voluto ricordare il mio gatto perché ha dato<br />
tanto alla mia v<strong>it</strong>a. Dopo morta ho voluto che continuasse<br />
a vivere nei libri e a fare del bene attraverso i proventi<br />
di questi libri, ovvero “Cuore di gatta”, “L’ottava v<strong>it</strong>a” e<br />
Spazio Aperto<br />
“C’era una volta una gatta” tutti ed<strong>it</strong>i da Mondadori. Per<br />
molte persone è un dato di fatto che gli animali domestici<br />
siano terapeutici. Conosco tante persone anziane che<br />
la mattina hanno lo stimolo per vestirsi ed uscire, grazie<br />
unicamente al fatto di dover portare fuori il proprio cane.<br />
Da sempre sono testimone dell’amore che possono darci<br />
i nostri animali domestici, un amore indiscusso, totale e<br />
disinteressato. Non ci amano solo se siamo belli, ricchi e<br />
famosi, ci amano a prescindere da quale possa essere la<br />
nostra condizione. E per tutta la v<strong>it</strong>a! Tutte le informazioni<br />
e le azioni in aiuto degli animali che portiamo avanti con<br />
la Onlus sono ben visibili sul mio quotidiano on line www.<br />
animalieanimali.<strong>it</strong> di cui sono direttore ed<strong>it</strong>oriale da circa<br />
dieci anni e con il quale – grazie anche alla collaborazione<br />
di giornalisti ed esperti del settore – abbiamo portato avanti<br />
e vinto tutta una serie di battaglie in difesa degli animali,<br />
della natura e dell’ambiente.<br />
“Licia tre minuti e sei in onda!”<br />
Per Licia Colò, la pausa è fin<strong>it</strong>a. Lei ci saluta e si avvia<br />
di nuovo verso lo studio dove sta preparando “Alle Falde<br />
del Kilimangiaro”. A chi le fa i complimenti, le chiede un<br />
autografo, la incoraggia, lei rivolge un sorriso e non si tira<br />
indietro.<br />
E a propos<strong>it</strong>o di sicurezza, noi siamo sicuri che con la<br />
dolcezza e la determinazione Licia Colò porterà avanti e<br />
vincerà ancora tante battaglie.
Spazio Aperto<br />
COSTRUIRE<br />
La Edilcentro Servizi Srl intende partecipare alla campagna<br />
di informazione promossa dai costruttori in acciaio perché<br />
si possa, anche nel nostro Paese, dispiegare in tutta la<br />
propria potenzial<strong>it</strong>à una modal<strong>it</strong>à di costruzione che in tutto<br />
il nord Europa è prefer<strong>it</strong>a per i numerosi vantaggi che offre<br />
da quello della rapid<strong>it</strong>à, a quello ambientale passando per<br />
quello della tenuta strutturale in caso di sisma.<br />
Ma non si tratta solo di questo, naturalmente, si pensi al<br />
vantaggio che si ottiene ogni qualvolta ci si trovi di fronte ad<br />
ampliamenti, ristrutturazioni, cambi di destinazione d’uso di<br />
un fabbricato o a quando occorra integrare all’interno dello<br />
stesso progetto diverse funzioni rimodellando gli spazi.<br />
Questa eccezionale flessibil<strong>it</strong>à, che permette di affrontare<br />
qualsiasi tipo di intervento, ottenibile anche grazie<br />
all’estrema precisione meccanica delle strutture in acciaio.<br />
La grande versatil<strong>it</strong>à delle soluzioni in acciaio apporta<br />
inoltre grandi vantaggi in termini di durabil<strong>it</strong>à e redd<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à<br />
nel tempo di un fabbricato.<br />
Seppur schematicamente, tali concetti si potrebbero così<br />
sintetizzare:<br />
Compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à<br />
La compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à delle soluzioni in acciaio è testimoniata non<br />
solo dalla bellezza arch<strong>it</strong>ettonica, dall’efficacia strutturale e<br />
grandi prestazioni di questo materiale costruttivo, ma anche<br />
18 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
in<br />
ACCIAIO<br />
a cura di Giorgio Scheggi<br />
da elementi che incidono notevolmente e pos<strong>it</strong>ivamente sui<br />
costi finali della realizzazione in acciaio.<br />
In particolare:<br />
rapid<strong>it</strong>à costruttiva<br />
risparmio nelle fondazioni<br />
comportamento della struttura in acciaio di fronte al<br />
terremoto<br />
Estetica e Luminos<strong>it</strong>à<br />
L’acciaio sprigiona nel progettista una libertà espressiva<br />
in grado di creare luci e spazi difficilmente ottenibili con<br />
materiali più tradizionali. Snellezza dei profili, notevole<br />
interasse dei pilastri ed una vasta gamma di soluzioni<br />
disponibili, garantiscono aspetti estetici e luminos<strong>it</strong>à con<br />
il massimo sfruttamento della superficie disponibile. Sono<br />
soluzioni che personalizzano l’immagine di un’azienda e<br />
caratterizzano la costruzione.<br />
Un facile connubio con altri materiali<br />
L’acciaio in grado di sfruttare intelligentemente le prestazioni<br />
di altri materiali costruttivi come nel caso del vetro, laddove<br />
l’illuminazione naturale consente risparmi energetici ed<br />
affascinanti trasparenze.<br />
Nessun lim<strong>it</strong>e arch<strong>it</strong>ettonico<br />
Nella snellezza ed eleganza di queste forme, alcuni<br />
esempi della possibil<strong>it</strong>à di pensare strutture in totale libertà<br />
espressiva grazie all’acciaio.
Grandi Luci<br />
Una delle grandi potenzial<strong>it</strong>à dell’acciaio è quella di poter<br />
creare grandi luci e ampi spazi interni. Disporre di grandi<br />
luci, con coperture senza pilastri interni, offre un felice impatto<br />
estetico ed ampie superfici luminose. L’ingombro ridotto<br />
delle strutture metalliche (assenza di pilastri e profili più<br />
esili) permette un’utilizzazione maggiore dell’area coperta,<br />
elemento che incrementa la redd<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à del fabbricato.<br />
La compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à dell’acciaio per centri commerciali e<br />
logistici, capannoni industriali, depos<strong>it</strong>i, centri espos<strong>it</strong>ivi<br />
e un<strong>it</strong>à produttive si esprime nella generos<strong>it</strong>à degli spazi:<br />
l’ingombro ridotto delle strutture metalliche.<br />
Ambiente<br />
Una costruzione intelligente non può prescindere, oggi,<br />
da un concetto di sviluppo sostenibile; una costruzione<br />
sostenibile è una soluzione rispettosa dell’uomo e del<br />
suo ambiente in grado di preservare il pianeta e le sue<br />
risorse. Sostenibil<strong>it</strong>à ambientale significa essenzialmente<br />
riciclabil<strong>it</strong>à e durabil<strong>it</strong>à. L’acciaio risponde perfettamente a<br />
questi principi dal momento che:<br />
» è un materiale riciclabile al cento per cento (la demolizione<br />
di una struttura in acciaio avviene, fra l’altro, in modo<br />
rapido ed economico) » il ciclo di v<strong>it</strong>a di un fabbricato in<br />
acciaio è notevolmente più lungo, considerando anche le<br />
possibil<strong>it</strong>à delle costruzioni metalliche di essere funzionali<br />
a modifiche di destinazioni d’uso senza imporre gravosi<br />
impatti ambientali (materiale da mandare a discarica,<br />
consumo d’energia ecc.).<br />
Inoltre, grazie alle moderne tecnologie di verniciatura e<br />
zincatura, l’acciaio mantiene intatte le sue proprietà per<br />
tutta la v<strong>it</strong>a dell’opera realizzata, contribuendo ad allungare<br />
la v<strong>it</strong>a della costruzione. L’edificio a struttura in acciaio<br />
offre al progettista una libertà di forma e una flessibil<strong>it</strong>à di<br />
interventi che gli consentono di adattarsi al meglio alle linee<br />
del paesaggio. Utilizzato come elemento di rivestimento,<br />
l’acciaio offre all’arch<strong>it</strong>etto tutta una gamma di aspetti<br />
superficiali, di geometrie e di sfumature cromatiche che lo<br />
aiuteranno a soddisfare i requis<strong>it</strong>i ambientali più ardui.<br />
Sisma<br />
Un altro vantaggio determinante per le costruzioni in acciaio<br />
(soprattutto alla luce della nuova normativa che prevede<br />
l’intero terr<strong>it</strong>orio <strong>it</strong>aliano zona sismica) è il comportamento<br />
della struttura metallica di fronte all’azione del sisma<br />
Risparmio nelle Fondazioni<br />
Un altro elemento vincente delle strutture in acciaio (di<br />
notevole importanza ai fini della valutazione dei costi<br />
realizzativi) sono i ridotti costi per le fondazioni: la<br />
leggerezza della struttura in carpenteria metallica consente<br />
di ridurre i volumi di scavo, di calcestruzzo e di reinterro.<br />
Rapid<strong>it</strong>à costruttiva<br />
L’alto livello di prefabbricabil<strong>it</strong>à delle costruzioni in acciaio,<br />
e la facil<strong>it</strong>à di assemblaggio della carpenteria metallica<br />
con elementi di tamponamento e copertura in acciaio,<br />
consente di realizzare rapidamente soluzioni fin<strong>it</strong>e, chiavi<br />
in mano in tempi record. L’assemblaggio in officina (dove<br />
si garantiscono controlli, collaudi e standard qual<strong>it</strong>ativi<br />
di assoluta affidabil<strong>it</strong>à) riduce, inoltre, i rischi dovuti a<br />
fattori e condizioni ambientali tipici della costruzione in<br />
opera in cantiere. La rapid<strong>it</strong>à costruttiva è, in defin<strong>it</strong>iva,<br />
un importante elemento da tenere in considerazione nella<br />
valutazione del costo finale (anche in relazione alla ridotta<br />
manodopera richiesta). La costruzione in acciaio consente,<br />
così, un rapido r<strong>it</strong>orno degli investimenti, riducendo gli oneri<br />
finanziari ed anticipando il momento in cui il fabbricato fin<strong>it</strong>o<br />
comincia a rendere. La standardizzazione delle soluzioni in<br />
acciaio diminuisce i tempi di consegna senza lim<strong>it</strong>are la<br />
personalizzazione arch<strong>it</strong>ettonica dell’opera.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 19
Spazio Aperto<br />
Chiudi bene la porta di casa, assicurati di aver preso il<br />
biglietto del volo, un saluto veloce al portiere e via...<br />
destinazione Brasile. Romanzi e cruciverba? Non avrai<br />
tempo di occupartene, porta solo l’indispensabile, vest<strong>it</strong>i<br />
leggeri e pieni di colori, niente giacconi o scarpe scomode,<br />
dimenticati gli stereotipi, le omologazioni e preparati a<br />
questa splendida avventura. La musica del samba, le acque<br />
cristalline e le spiagge bianchissime risveglieranno i tuoi sensi<br />
perchè tutto qui è straordinariamente inebriante. Chiunque<br />
vis<strong>it</strong>a il Brasile si trova a proprio agio con la gente, con<br />
le c<strong>it</strong>tà, le ragazze bellissime, bambini dolcissimi, i locali<br />
notturni, la musica suonata dal vivo e il mare. E’ normale<br />
immergersi nella v<strong>it</strong>a notturna carioca, e nelle calde giornate<br />
stendersi sulla sabbia sorseggiando succo di cocco.<br />
Dimentica le pizze e spaghetti e lasciati sedurre dal piacere<br />
di un churrasco, una gustosissima feijoada e deliziose<br />
moquecas, gustati una birra o la famosa caipirinha.<br />
Qualche piccola informazione sulla società<br />
brasiliana<br />
I pol<strong>it</strong>ici sono stapagati come in Europa. Il voto è obbligatorio<br />
a cura di M.P.<br />
e se non voti paghi una multa, altrimenti rischi di non<br />
percepire lo stipendio, la ricevuta del voto cost<strong>it</strong>uisce un<br />
documento legale.<br />
Leggete questi dati e d<strong>it</strong>emi se stiamo parlando<br />
di terzo mondo:<br />
Secondo la Banca Mondiale, Brasile, India e Cina saranno<br />
i paesi con il più alto tasso di cresc<strong>it</strong>a nei prossimi 20 anni<br />
La Petrobras (raffineria di petrolio brasiliana) è presente<br />
in 27 paesi e considerata la 7° nel mondo. L’unico paese<br />
al mondo in cui le macchine si alimentano con 3 tipi di<br />
carburanti diversi, a benzina, gpl e ad alcool di canna da<br />
zucchero inoltre guida la corsa mondiale ai nuovi carburanti<br />
naturali. Il Brasile è il maggior paese con area coltivabile<br />
del mondo (22% di tale aerea). E’ il 1° produttore mondiale<br />
di caffè, arance e canna da zucchero. La maggiore centrale<br />
idroelettrica del mondo è Itaipu. Il Brasile è al 1° posto per<br />
numero di utenti di “Internet Banking”, superando Canada,<br />
USA e Giappone. La televisione brasiliana è stata la quarta<br />
del mondo ad andare in onda quotidianamente, dopo Usa,<br />
Regno Un<strong>it</strong>o e Francia.
Nel 2002 il 95% dei brasiliani hanno inviato la loro<br />
dichiarazione di imposta sul redd<strong>it</strong>o via internet.<br />
Questa è davvero una stranezza:<br />
Nelle favelas brasiliane, il livello di povertà è altissimo,<br />
non c’è niente, in queste baraccopoli il governo ha voluto<br />
colorare queste baracche con tonal<strong>it</strong>à vivaci per nascondere<br />
la miseria che si cela dietro ogni porta, le possibil<strong>it</strong>à per gli<br />
ab<strong>it</strong>anti sono davvero poche ma, incredibilmente, in alcune<br />
di queste c’è la connessione wi-fi gratu<strong>it</strong>a...e i soldi per il<br />
computer dove li trovano?<br />
La TV Globo è la 4° em<strong>it</strong>tente televisiva del mondo, superata<br />
solo dalle tre grandi stazioni nordamericane (ABC, CBC e<br />
NBC). Nel Nordest, l’ambiente è tipicamente tropicale con<br />
spiagge bianchissime circondate da splendida vegetazione.<br />
Le cose che fanno del Brasile un paese indimenticabile sono<br />
la generos<strong>it</strong>à verso i suoi osp<strong>it</strong>i e l’integrazione delle varie<br />
etnie ma sopratutto la grande...GIOIA DI VIVERE<br />
Spazio Aperto<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 21
Ecosostenibil<strong>it</strong>à<br />
L’INQUINAMENTO<br />
TRA LE PARETI DOMESTICHE<br />
a cura di Giuseppina Ascione<br />
Stamani, dopo essermi spinta, casualmente, a sbirciare nel<br />
sottolavello, regno della colf, ho realizzato che spesso ci<br />
lamentiamo della qual<strong>it</strong>à dell’aria nelle nostre c<strong>it</strong>tà, ma<br />
l’aria di casa può essere 5 volte più inquinata, visto il<br />
considerevole numero di prodotti indicati per la “PULIZIA<br />
della casa”. Ma siamo sicuri che in quel modo la puliamo?<br />
L’esposizione indoor alla maggior parte degli inquinanti<br />
supera notevolmente quella outdoor. Il rischio espos<strong>it</strong>ivo,<br />
risulta di particolare grav<strong>it</strong>à per alcuni gruppi più<br />
suscettibili quali bambini, anziani e persone già affette da<br />
patologie croniche (malattie cardiache, respiratorie, asma<br />
bronchiale, allergie), che trascorrono negli ambienti chiusi<br />
una percentuale di tempo particolarmente elevata. Inoltre,<br />
molte malattie croniche sono correlate a diversi aspetti<br />
della qual<strong>it</strong>à dell’aria indoor, per cui il danno economico e<br />
sociale è rilevante. Tenendo conto che la risposta dei singoli,<br />
22 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
sottoposti all’esposizione del medesimo agente inquinante,<br />
non possa mai essere unica e uguale per tutti, essendo,<br />
essa stessa, correlata alle diverse condizioni personali. Allo<br />
stesso modo va tenuto conto, che tale esposizione non è mai<br />
ad un solo agente inquinante, ma si tratta spesso di misture<br />
che possono causare molte tipologie di effetti anche di<br />
breve durata, che possono essere eliminati allontanandosi<br />
dalla fonte di inquinamento, se può essere identificata e<br />
localizzata. Tali effetti comprendono: irr<strong>it</strong>azioni agli occhi,<br />
naso e gola, nausea, emicrania, capogiri e affaticamento.<br />
Mentre gli effetti a lungo termine si riferiscono a un ripet<strong>it</strong>ivo<br />
periodo di esposizione che genera patologie debil<strong>it</strong>anti o<br />
mortali come il cancro. Tali effetti hanno come principali<br />
bersagli: l’apparato respiratorio e l’apparato cardiaco.<br />
Questo un breve elenco delle principali fonti di inquinamento<br />
domestico: sistemi di trattamento dell’aria, processi di
combustione, tabacco, materiali da costruzione, arredi<br />
come mobili fabbricati con legno truciolare o trattati con<br />
antiparass<strong>it</strong>ari, moquettes, rivestimenti, prodotti per la pulizia<br />
e la manutenzione della casa, antiparass<strong>it</strong>ari, colle, adesivi<br />
e solventi, utilizzo di strumenti di lavoro, stampanti, plotters,<br />
fotocopiatrici, malfunzionamento del sistema di aerazione<br />
o errata collocazione delle prese d’aria in prossim<strong>it</strong>à di<br />
aree ad elevato inquinamento; cattiva manutenzione dei<br />
sistemi di condizionamento, che possono divenire terreni<br />
di coltura per muffe ed altri agenti biologici, diffondendoli<br />
nell’intero edificio. Abbiamo poi i contaminanti biologici,<br />
cioè quelle sostanze di origine biologica che possono<br />
incidere negativamente sulla qual<strong>it</strong>à dell’aria e spesso<br />
invisibili come batteri e virus, acari, allergeni degli animali,<br />
muffe e funghi. Come prevenire tutto ciò? Per la pulizia<br />
è bene leggere attentamente le etichette e non miscelare<br />
Ecosostenibil<strong>it</strong>à<br />
mai i prodotti, soprattutto non mischiare acido muriatico,<br />
candeggina e ammoniaca per non dar luogo a vapori<br />
estremamente tossici, arieggiare la casa per assicurare il<br />
ricambio d’aria, usare accorgimenti antiacari per materassi,<br />
cuscini, divani, lim<strong>it</strong>are l’uso di deodoranti spray, contro le<br />
tarme ev<strong>it</strong>are la naftalina e ricorrere a sostanze naturali che<br />
si possono acquistare in erboristeria, per i mobili meglio<br />
utilizzare semplicemente panni in microfibra per detergere<br />
anziché i classici spray “mangia polvere” che sono per lo<br />
più a base di formaldeide, in questo caso, tuttavia, è bene<br />
tenere per un po’ le finestre aperte dopo il loro utilizzo,<br />
vernici e p<strong>it</strong>ture, ventilare gli ambienti fino alla scomparsa<br />
degli odori, lim<strong>it</strong>are l’uso di stufe a legna e caminetti se privi<br />
di sistemi a norma di smaltimento dei fumi.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 23
Ecosostenibil<strong>it</strong>à<br />
Ospedale pediatrico<br />
Meyer<br />
Un altro segno di distinzione<br />
Evidentemente al Meyer di Firenze l’attenzione verso i piccoli<br />
e indifesi pazienti e le loro famiglie si concretizza non solo<br />
fornendo un servizio socio-san<strong>it</strong>ario impeccabile ma anche<br />
attraverso azioni di bio-compatibil<strong>it</strong>à.<br />
Dopo il menù rigorosamente biologico, la struttura ha<br />
ottenuto, sulla scia di “Giardini senza Bua”, iniziativa del<br />
settembre 2009, la certificazione Bio-Hab<strong>it</strong>at per gli spazi<br />
verdi intorno alla struttura, il che attesta l’assoluta assenza<br />
di concimi di sintesi nella cura del verde.<br />
Già nella progettazione e nella realizzazione della sua<br />
sede, spiega il direttore generale Tommaso Langiano,<br />
abbiamo fatto delle scelte precise: ridurre l’impatto<br />
sull’ambiente circostante e sull’atmosfera, adottando tutte le<br />
soluzioni possibili. Una scelta che viene riconfermata ora<br />
con l’avvenuta certificazione Bio-Hab<strong>it</strong>at.<br />
Un riconoscimento che rientra nella strategia di attenzione<br />
verso i piccoli pazienti e le loro famiglie, facendosi promotore<br />
di concrete azioni di bio-compatibil<strong>it</strong>à e di rispetto della<br />
qual<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>a nel presente in cui viviamo. Parole che si<br />
tramutano in realtà attraverso azioni e progetti a tutela della<br />
24 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
a cura di Massimo Poggioni<br />
natura e del bambino. In Italia sono poche le aree verdi non<br />
agricole che hanno ricevuto questa attestazione: il Comune<br />
di Bologna, di Modena, di Faenza e Legnago.<br />
E la cosa straordinaria è che in nessuna di queste aree<br />
sorge un Centro Ospedaliero.<br />
Silvia Martelli, progettista del giardino ci spiega che con<br />
l’acquisizione della certificazione, il Meyer ha un Parco<br />
sano, senza pesticidi, concimi di sintesi e antiparass<strong>it</strong>ari.<br />
I semi del prato sono biologici e le piante ad esempio,<br />
vengono potate o abbattute solo nella stagione in cui non<br />
osp<strong>it</strong>ano nidi, provengono da coltivazioni biologiche come<br />
gli arredi, che tra poco saranno di materiali naturali, oppure<br />
riciclabili o riciclati. La certificazione inoltre prevede che sia<br />
i progettisti, sia gli addetti che vi lavorano siano abil<strong>it</strong>ati<br />
Bio-Hab<strong>it</strong>at.<br />
Il che significa avere frequentato un corso speciale che<br />
consente di svolgere queste importanti mansioni all’interno<br />
di un Parco biologico”.<br />
Possiamo a questo punto riconoscere che il Meyer pensa<br />
veramente al futuro dei nostri bambini...adulti del domani.
Arredo e Design<br />
UNA CUCINA PER TUTTI<br />
26 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
a cura di A.G.
I PICCOLI SPAZI<br />
Arredo e Design<br />
Spazio prefer<strong>it</strong>o della casa con<br />
proposte per tutte le salse; dalla<br />
cucina high-tec, con gli utensili da veri<br />
professionisti, alla cucina living, che<br />
fa risaltare l’arredamento, alla cucina<br />
classica, che ama il calore dello stile<br />
retrò. L’aspetto più difficile, dinanzi<br />
a tante opzioni diventa scegliere.<br />
Il motivo per cui si ama tanto la<br />
propria cucina è legato al tempo<br />
che trascorriamo con essa e in essa<br />
perché è come da sempre considerata<br />
il luogo di incontro e di convivial<strong>it</strong>à.<br />
Oggi la cucina si è evoluta, è meno<br />
tradizionale di quando erano stanze<br />
completamente chiuse e possono<br />
aprirsi grazie alle innovazioni<br />
tecnologiche, che lo hanno permesso,<br />
avendo ridotto considerevolmente<br />
gli inconvenienti legati alla fase di<br />
preparazione sia in termini di rumori<br />
che di odori. Per quello che riguarda lo<br />
stile si può giocare tra quello classico,<br />
cercando oggetti antichi o quello<br />
rustico che permette una maggiore<br />
personalizzazione, per concludere<br />
con quella multifunzionale che<br />
avvolte ci ricorda il nostro ufficio con<br />
pc a portata di mano per la ricerca<br />
della nuova ricetta per il tacchino.<br />
Comunque sia, il vero problema con<br />
cui la maggioranza di noi viene a<br />
scontrarsi è quello legato allo spazio<br />
sempre più ridotto e tenendo bene a<br />
mente che il comp<strong>it</strong>o principale della<br />
cucina è poter cucinare, l’attenzione<br />
va a questa funzione primaria avendo<br />
cura di arredarla con gli apparecchi<br />
essenziali e gli spazi di lavoro di cui<br />
si necess<strong>it</strong>a. Si potrebbe recuperare<br />
un po’ di spazio utilizzando gli<br />
elettrodomestici realizzati in scala<br />
ridotta, compreso frigo e cassetti<br />
freezer, un forno a microonde e un<br />
piano di cottura a due fuochi. Avendo<br />
così tutto senza occupare la totale<br />
metratura. Se il piano di lavoro deve<br />
essere un extra si può considerare<br />
un isola in scala ridotta o un carrello<br />
che può anche essere riposto. Per<br />
quanto riguarda lo stile, sarebbe<br />
preferibile optare per linee pul<strong>it</strong>e e<br />
contemporanee, realizzando uno<br />
schema semplice e monocromatico.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 27
a cura di Giuseppina Ascione<br />
Equilibrio tra tradizione e modern<strong>it</strong>à, gusto per ciò che è<br />
essenziale, linee sapientemente pul<strong>it</strong>e fanno dello stile T<strong>it</strong>an<br />
l’espressione di una nuova eleganza, semplice, sobria,<br />
preziosa, dove il concetto di benessere gratifica, unendo<br />
stile e funzional<strong>it</strong>à per una completa rigenerazione del<br />
corpo e della mente.<br />
Soluzioni studiate in ogni dettaglio per interpretare con<br />
versatil<strong>it</strong>à l’ambiente bagno e offrire ad ogni cliente la<br />
proposta più in sintonia con la sua natura, le sue esigenze<br />
e gli spazi disponibili nella stanza da bagno.<br />
Nessuna concessione al decór fine a se stesso perchè<br />
un’attenta ricerca stilistica predilige leggerezza formale,<br />
pragmatismo e innovazione tecnologica per tutti coloro che<br />
quando pensano alla sala da bagno non possono fare a<br />
meno di sognare un’accogliente vasca a idromassaggio, in<br />
cui immergersi per una completa rimessa in forma. La zona<br />
wellness diventa il fulcro della convivial<strong>it</strong>à.<br />
Arredo e Design<br />
T<strong>it</strong>an ha compiuto una vera e propria rivoluzione copernicana<br />
nell’hab<strong>it</strong>at bagno:<br />
la vasca diventa protagonista ponendosi al centro dello<br />
spazio ab<strong>it</strong>ativo e dei desideri trasformandosi in una vera e<br />
propria SPA domestica dalle prestazioni professionali.<br />
Il design e l’eleganza prendono il sopravvento e catturano<br />
l’attenzione grazie a prestazioni impeccabili e a forme<br />
essenziali che si legano a un concetto di benessere semplice<br />
e primordiale, dove l’acqua è protagonista anche nella<br />
pratic<strong>it</strong>à di una doccia capace di offrire un bagno turco<br />
multi clima con innumerevoli benefici rigeneranti, facili da<br />
gestire grazie all’intu<strong>it</strong>iva tecnologia dei comandi<br />
"Sensor Touch": idromassaggio, linfodrenaggio,<br />
doccia scozzese, aromaterapia, cromoterapia e anche<br />
il collegamento a una fonte musicale esterna come CD o<br />
mp3.<br />
Davvero difficile desiderare altro.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 29
Arredo e Design<br />
Sempre più difficile scegliere i<br />
materiali per chi deve ristrutturare la<br />
propria casa. Le innumerevoli nuove<br />
serie di piastrelle per il 2011 ci<br />
spinge a dare qualche suggerimento.<br />
In questo numero presentiamo i<br />
pavimenti Fincibec, tutti realizzati<br />
in gres fine porcellanato. Il grès<br />
porcellanato è una ceramica a pasta<br />
compatta e dura, non porosa. La<br />
parola “grès” sta a significare che<br />
la massa ceramica della piastrella<br />
è estremamente greificata, compatta<br />
appunto, da cui l’eccezionale<br />
resistenza e ingeliv<strong>it</strong>à. Questi<br />
pavimenti in gres fine porcellanato,<br />
smaltato e non smaltato,<br />
appartengono al raggruppamento<br />
BIa, defin<strong>it</strong>o dalle norme EN ISO come<br />
quello con le migliori caratteristiche<br />
tecniche (assorbimento < 0,5 %,<br />
carico di rottura > 1.300 Newton,<br />
massima regolar<strong>it</strong>à e costanza<br />
dimensionale, ecc.). Nella fase di<br />
decorazione i prodotti possono<br />
contare sull’innovativo sistema<br />
di decorazione in dig<strong>it</strong>ale DJS<br />
(Dig<strong>it</strong>al Jet System) che, sfruttando<br />
apparecchiature per la decorazione<br />
senza contatto, sono in grado di<br />
riprodurre su materiale ceramico<br />
moderno e con una definizione<br />
eccelsa, il sapore e le emozioni delle<br />
pietre naturali, dei marmi, dei tessuti,<br />
del legno, dei dipinti, dei mosaici e<br />
delle ceramiche più tradizionali.<br />
Inoltre buona parte di essi possono<br />
poi contare su impianti collocati<br />
all’interno del ciclo produttivo in<br />
grado di effettuare lavorazioni in<br />
linea quali la rettifica (squadratura<br />
perfetta del materiale) e la lappatura<br />
(lucidatura di vari livelli e profond<strong>it</strong>à)<br />
in grado di conferire ai materiali<br />
ulteriore valore aggiunto sia sul<br />
piano estetico che su quello tecnico.<br />
Monocibec, casa madre dei pavimenti<br />
Fincibec realizza solo prodotti<br />
marcati CE, in conclusione unendo la<br />
certificazione di qual<strong>it</strong>à di processo<br />
a quella di prodotto, si garantisce<br />
la vera qual<strong>it</strong>à totale dell’attiv<strong>it</strong>à,<br />
ottenendo il massimo risultato sia<br />
sotto il profilo tecnico che estetico.<br />
30 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
Passeggiando<br />
sul<br />
GRÈS<br />
a cura di G.A.
Arredo e Design<br />
TERMOSIFONI<br />
ACCIAIO…<br />
ALLUMINIO...<br />
GHISA?a cura di A.G.<br />
I termosifoni di nuova generazione sono in acciaio, in<br />
alluminio o in materiali sintetici brevettati, conosciamoli.<br />
L’acciaio è il materiale per eccellenza scelto da chi vuole<br />
forme facilmente modellabili. Infatti, si presta ad essere usato<br />
per creare delle figure anche molto complesse, dunque è<br />
molto utilizzato se si ordinano radiatori dall’impatto estetico<br />
particolarmente elevato e personalizzabile. Dal punto<br />
di vista dello scambio termico è da osservare che grazie<br />
alla loro forma presentano una buona superficie radiante,<br />
ossia una maggiore superficie destinata a cedere calore,<br />
rispetto alle altre tipologie di radiatori. Si fanno scegliere<br />
per l’ottima resa termica, l’indiscussa funzione d’arredo,<br />
l’att<strong>it</strong>udine a personalizzare l’ambiente osp<strong>it</strong>ante, l’assenza<br />
di manutenzione rispetto alle altre tipologie, circostanze che<br />
li rendono idonei per qualsiasi destinazione, anche se più<br />
costosi di quelli in acciaio e quelli in ghisa. L’alluminio è<br />
un eccellente conduttore di calore, così come lo è anche<br />
l’acciaio. Si riscalda molto rapidamente e cede il calore<br />
accumulato per molto tempo. sono caratterizzati da<br />
leggerezza, veloc<strong>it</strong>à di scambio termico e cessione del calore,<br />
il tutto confortato da una buona resa termica. L’alluminio è<br />
un materiale affidabile resistente alla corrosione. Per la loro<br />
leggerezza i radiatori in alluminio sono caratterizzati da<br />
una posa in opera priva di difficoltà, mentre rappresentano<br />
il giusto compromesso tra aspetto estetico e funzionale, tra<br />
emissione di calore convettivo e calore radiante, anche<br />
se rispetto ai radiatori in acciaio producono una minore<br />
quant<strong>it</strong>à di calore radiante. I materiali sintetici brevettati,<br />
invece, sono realizzati per far sì che la temperatura sia<br />
diffusa nel modo più uniforme possibile, così che aumenti<br />
il comfort percep<strong>it</strong>o negli ambienti. Altro materiale che è<br />
molto usato per la realizzazione di termosifoni è la ghisa.<br />
Tradizionalmente, tutti i radiatori venivano costru<strong>it</strong>i in questo<br />
materiale perché particolarmente affidabile e di grande<br />
durata. Sono queste caratteristiche a renderlo, ancora<br />
32 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
oggi, compet<strong>it</strong>ivo e vincente. I termo in ghisa presentano<br />
una maggiore inerzia termica, nel senso che si riscaldano<br />
più lentamente e più lentamente cedono il calore. Poiché<br />
dal punto di vista dell’efficienza e dell’efficacia non è<br />
tanto scontata la supremazia di una tipologia rispetto alle<br />
altre, spesso la scelta è guidata da motivazioni di ordine<br />
economico. I radiatori in ghisa risultano maggiormente<br />
indicati per quegli ambienti che non hanno problemi di<br />
spazio potendo presentare problemi di ingombro.
Un dolce inverno per la nostra<br />
Pelle<br />
a cura della Dott.ssa Nella Bucciero - Univers<strong>it</strong>à di Milano<br />
Anche in inverno basta poco per continuare a<br />
stare bene.<br />
Le giornate sono più corte sfumando nella sera<br />
molto velocemente, e l’aria dell’alba profuma di<br />
frutta e di erba umida. Si pensa al fuoco nel<br />
camino, alle cioccolate calde ed alle serate<br />
piacevoli in compagnia di amici, di libri e<br />
musica.<br />
Il corpo e la nostra mente si adattano ai<br />
cambiamenti degli orari, ai giorni brevi, al<br />
mutamento del clima.<br />
Tali passaggi in genere non comportano grossi<br />
disagi se il nostro organismo è sano e il nostro<br />
spir<strong>it</strong>o tranquillo.<br />
Purtroppo, però, non è sempre così. La convivenza<br />
con un lungo periodo di stress intenso, l’esistenza<br />
di patologie croniche e i disturbi alimentari ci<br />
possono rendere più aggredibili dai malesseri<br />
in agguato.<br />
Gli sbalzi di temperatura, i bruschi cambiamenti<br />
di clima e il nostro rimanere più a lungo in luoghi<br />
chiusi favoriscono la diffusione di virus e batteri.<br />
DOBBIAMO prendere dei provvedimenti corretti<br />
per ev<strong>it</strong>are possibili attacchi, seguendo semplici<br />
regole salutari e garantire al nostro organismo<br />
le forze necessarie per difendersi e mantenere<br />
i benefici dell’estate. Aiutiamo l’attiv<strong>it</strong>à del<br />
sistema immun<strong>it</strong>ario con semplici interventi: una<br />
sana alimentazione varia ed equilibrata, una<br />
moderata ma costante attiv<strong>it</strong>à fisica, il rispetto<br />
di un sereno e tranquillo riposo sono atti facili<br />
da seguire.<br />
Parlando di difese è necessario rivolgere un<br />
pensiero all’organo che difende e protegge<br />
il nostro corpo: LA PELLE che va curata in<br />
particolare modo dato che è esposta al vento, al<br />
freddo, al passaggio da luoghi caldi e riscaldati<br />
oltremodo e a luoghi esterni con temperature<br />
molto basse. La pelle è inoltre esposta all’aria<br />
secca di ambienti in cui il tasso di umid<strong>it</strong>à non<br />
Salute e Benessere<br />
è confortevole, aggred<strong>it</strong>a da sostanze inquinanti<br />
o irr<strong>it</strong>anti presenti nell’aria e nell’acqua con la<br />
quale ci laviamo. I problemi anche se non sono<br />
gravissimi possono dare fastidio e dolore.<br />
I capillari superficiali possono presentare<br />
dei problemi, noi avvertiamo arrossamenti,<br />
sensazioni di bruciore, prur<strong>it</strong>o e secchezza della<br />
pelle.<br />
Talvolta si tratta solo di disagi momentanei, ma<br />
alla lunga i capillari possono cedere, sfiancarsi<br />
e rendersi visibili e si verificano disturbi come la<br />
couperose, specie con epidermidi molto chiare<br />
e delicate.<br />
Le zone più a rischio non sono solo le più scoperte<br />
come viso e mani, ma anche quelle zone che<br />
noi copriamo e meglio asfissiamo con maglie,<br />
pile e maglioni fatti con materiale sintetico, alla<br />
moda come dicono alcuni; infatti questi ultimi<br />
non permettono una giusta traspirazione, quindi<br />
la pelle, che durante la bella stagione ha vissuto<br />
all’aria calda e ricca di ossigeno, corre il rischio<br />
di seccarsi ed irr<strong>it</strong>arsi.<br />
Il sottile strato idrolipidico, sua protezione<br />
naturale, può venire alterato o addir<strong>it</strong>tura<br />
compromesso da azioni meccaniche e chimiche<br />
come lo strofinio degli ab<strong>it</strong>i troppo stretti o<br />
inadeguati, dall’uso di prodotti non adatti,<br />
dall’esposizione ad elementi aggressivi.<br />
Per mantenere e ripristinare il mantello idrolipidico<br />
della pelle è indispensabile prendersene davvero<br />
cura.<br />
Dopo la doccia o il bagno, con prodotti non<br />
aggressivi, è bene adoperare, per idratarla, una<br />
crema fluida leggera o più ricca. Se la pelle è<br />
particolarmente secca dando la sensazione “di<br />
tirare”, consiglio anche un prodotto che è sempre<br />
nelle case l’OLIO DI OLIVA EXTRA VERGINE:<br />
dopo il bagno rende la pelle liscia, idratata e<br />
nutr<strong>it</strong>a.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 35
Quando<br />
l’OCCIDENTE<br />
e l’ORIENTE si<br />
incontrano…<br />
a cura della Dott.ssa Maria Dilleni<br />
Univers<strong>it</strong>à degli Studi di Perugia<br />
Ancora oggi si tende a suddividere<br />
le discipline in “wellness” e “f<strong>it</strong>ness”,<br />
considerandole in ant<strong>it</strong>esi fra loro,<br />
le prime importanti per coloro che<br />
ricercano un equilibrio psicofisico,<br />
le seconde invece per coloro che<br />
sono alla ricerca della perfetta forma<br />
fisica…<br />
Combinare l’approccio occidentale,<br />
che sottolinea il movimento, il tono<br />
muscolare, le capac<strong>it</strong>à condizionali<br />
in genere, con l’approccio orientale<br />
che sottolinea la concentrazione, il<br />
rilassamento, la respirazione, rende le<br />
persone consapevoli di se stesse, del<br />
proprio corpo e della propria mente e<br />
le conduce ad unire corpo e mente in<br />
una singola, dinamica e funzionante<br />
Salute e Benessere<br />
ent<strong>it</strong>à e ciò significa trovare la<br />
perfezione del movimento.<br />
La capac<strong>it</strong>à di concentrarsi e di pensare<br />
quindi ad ogni singola azione permette<br />
di capire come i movimenti sono<br />
correlati gli uni agli altri, visualizzare<br />
il movimento successivo da compiere<br />
aiuta il sistema nervoso centrale a<br />
scegliere la giusta combinazione di<br />
muscoli in sequenza.<br />
Una maggiore consapevolezza<br />
del proprio corpo si traduce in una<br />
capac<strong>it</strong>à di utilizzo dei segmenti<br />
corporei in modo coordinato,<br />
fluido ed efficace e ciò permette di<br />
effettuare un allenamento veramente<br />
efficace qualsiasi sia l’obbiettivo da<br />
raggiungere.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 37
La testa e in particolare il viso sono la cosa che si nota di più<br />
al primo impatto con le persone e spesso diventano anche<br />
la parte del corpo che evidenzia maggiormente lo stress<br />
e la stanchezza, l’ansia e le preoccupazioni accumulati<br />
durante il giorno: gli occhi tendono a socchiudersi, la<br />
fronte si aggrotta, le labbra si contraggono favorendo la<br />
comparsa delle rughe d’espressione e quindi un prematuro<br />
invecchiamento del viso.<br />
Il massaggio di questa parte del corpo può aiutare a<br />
rest<strong>it</strong>uire immediatamente una sensazione di leggerezza<br />
e seren<strong>it</strong>à, distendendone i tratti e ridonando al viso un<br />
color<strong>it</strong>o sano e lucente.<br />
Se esegu<strong>it</strong>o da mani esperte, un massaggio al viso può<br />
cambiare la giornata:<br />
allevia la tensione, distende i muscoli facciali e contribuisce<br />
ad alleviare dolori come mal di testa o sinus<strong>it</strong>e.<br />
Esso non deve essere fatto su una pelle infiammata con<br />
evidenti lesioni (es.: acne) e dovrebbe essere accompagnato<br />
dall’uso di oli o creme specifiche. Per scegliere questi<br />
prodotti è necessario valutare la natura della pelle che si<br />
andrà a trattare:<br />
• se si presenta normale o mista, è possibile utilizzare<br />
una normale crema ricca d’acqua che idrata la pelle<br />
normale e non appesantisce quella mista;<br />
• se contrariamente la pelle è secca, bisogna utilizzare<br />
dei prodotti a base più “grassa” per nutrire bene questo<br />
tipo di epidermide;<br />
• la pelle del contorno occhi è estremamente sensibile, e<br />
di conseguenza la crema usata per questa parte deve<br />
essere specifica e applicata senza nessuna pressione.<br />
38 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
MOMENTI<br />
DI<br />
ESTASI…<br />
a cura di Verusca Fallerini<br />
I movimenti di base del massaggio sono 3:<br />
pressione (fatta con i polpastrelli delle d<strong>it</strong>a), sfioramento e<br />
vibrazione (fatta a mano aperta). Le manovre si eseguono<br />
sempre partendo dal naso verso le guance, e dal collo verso<br />
la fronte.<br />
Il massaggio del viso ha una durata di circa dieci - quindici<br />
minuti, così da avere tempo sufficiente per permettere alla<br />
crema di penetrare profondamente nella pelle. L’eccesso di<br />
prodotto usato va poi tolto tamponandolo con un kleenex.<br />
Schema di un classico massaggio al viso:<br />
un lieve sfioramento dalla base del collo in direzione del<br />
mento, continuando lungo tutto il viso, sarà il primo contatto<br />
che permetterà a chi “subisce” il massaggio di liberare la<br />
mente. Il contorno occhi va lavorato con molta delicatezza e<br />
solo per pochi secondi con movimenti circolari dalla tempia<br />
verso il naso. Proseguendo sulla fronte, si possono eserc<strong>it</strong>are<br />
leggere pressioni con le d<strong>it</strong>a spostandole dal centro verso<br />
le tempie; si possono aggiungere degli sfioramenti continui<br />
al centro, con pressione finale del palmo della mano per<br />
rilassare maggiormente il muscolo frontale.<br />
Il cuoio capelluto va lavorato avvolgendola testa con<br />
entrambe le mani e facendo scivolare le d<strong>it</strong>a tra i capelli,<br />
descrivendo con i polpastrelli dei piccoli cerchi sul cranio.<br />
Su questa parte della testa i movimenti sono lenti e profondi:<br />
il più delle volte aiuta ad eliminare completamente mal di<br />
testa e ansie.<br />
Il massaggio si conclude con degli sfioramenti più leggeri<br />
e più ampi in modo da coinvolgere tutta la cute e dare una<br />
sensazione di benessere totale.
MASSAGGIO<br />
a cura di Gaia Morgantini<br />
Il massaggio sportivo è un particolare massaggio, che viene<br />
esegu<strong>it</strong>o su specifiche regioni del corpo ed ha l’obiettivo<br />
di migliorare la performance atletica. Le final<strong>it</strong>à del<br />
massaggio sportivo sono molte, alcune si basano su fondati<br />
presupposti scientifici, mentre altre derivano da osservazioni<br />
ed esperienze di chi le esegue. I suoi numerosi benefici<br />
derivano da due particolari presupposti:<br />
• azione diretta data dall’aumento del flusso ematico con<br />
conseguente ipertermia locale<br />
•<br />
azione indiretta data dalla contemporanea ecc<strong>it</strong>azione<br />
di terminazioni nervose e conseguente stimolazione del<br />
sistema nervoso parasimpatico.<br />
Sono molte le proprietà benefiche attribu<strong>it</strong>e al massaggio<br />
sportivo:<br />
• riduzione delle tensioni muscolari<br />
• preparazione muscolare all’ attiv<strong>it</strong>à fisica<br />
•<br />
SPORTIVO<br />
diminuzione dei livelli plasmatici di cortisolo e seretonina<br />
con conseguente riduzione dello stato d’ansia e<br />
miglioramento dell’umore<br />
Salute e Benessere<br />
• prevenzione degli infortuni<br />
• riduzione della frequenza cardiaca e della pressione<br />
arteriosa<br />
• stimolazione della microcircolazione locale<br />
• decongestionamento e rilassamento dei tessuti, abbinato<br />
ad accelerata guarigione delle contratture muscolari.<br />
Gli effetti pos<strong>it</strong>ivi del massaggio sportivo vengono potenziati<br />
dal simultaneo impiego di prodotti a base di oli essenziali<br />
(riscaldanti, rigeneranti, rassodanti, defaticanti ecc..).<br />
Se contenenti principi attivi questi associano il beneficio del<br />
massaggio a quello determinato dai loro componenti.<br />
Il massaggio sportivo trova applicazione non solo prima<br />
della gara come preparazione immediata allo sforzo<br />
atletico, ma anche tra una competizione e l’altra o dopo la<br />
gara come eliminazione delle tossine e defaticamento.<br />
Il massaggio pre-esercizio, effettuato alcuni minuti prima<br />
della gara, comprende tecniche di scioglimento ed<br />
impastamento muscolare, per cui l’atleta ha modo di<br />
sostenere con maggior facil<strong>it</strong>à un buon allenamento, dando<br />
il massimo come performance sportiva ed ev<strong>it</strong>ando traumi<br />
muscolari. La durata deve essere compresa tra 5 e 10<br />
minuti. In condizioni climatiche fredde e ventose, e in tutte<br />
quelle discipline in cui l’atleta è soggetto a bruschi sbalzi<br />
di temperatura, il massaggio viene effettuato utilizzando<br />
prodotti riscaldanti.<br />
Il massaggio post-esercizio è molto importante perché si<br />
esegue dopo l’attiv<strong>it</strong>à sportiva, durante la quale l’atleta può<br />
andare incontro a dolori e fastidi muscolari ed articolari,<br />
talvolta accompagnati da rigid<strong>it</strong>à. Ciò è dovuto alla<br />
produzione di acido lattico nei muscoli e di altri componenti,<br />
come tossine, anidride carbonica e urea.<br />
Per accelerare il recupero fisico dell’organismo ed ottenere<br />
simultaneamente un relax psichico, è utile eseguire<br />
tecniche massoterapiche, comprensive di drenaggi, che<br />
migliorano la circolazione ematica e linfatica, in modo da<br />
apportare più ossigeno nei muscoli, eliminazione di tossine<br />
ed anidride carbonica ecc...; un successivo massaggio<br />
connettivale ristabilisce una migliore mobil<strong>it</strong>à e flessibil<strong>it</strong>à<br />
muscolare, rendendo la pelle più elastica. La durata di<br />
questo massaggio è quantificabile tra 25 e i 30 minuti ed<br />
in ogni caso legata al grado di affaticamento. Al termine<br />
della sessione di massaggio per rinfrescare le zone soggette<br />
a sforzo è inoltre opportuno utilizzare un olio rinfrescante.<br />
Tutti possono usufruire dei benefici di questo tipo particolare<br />
di massaggio, indipendentemente dall’età, dal tipo di sport<br />
praticato e dal proprio livello prestativo.<br />
Il massaggio sportivo riveste un ruolo essenziale nel sistema di<br />
preparazione degli atleti in quanto è in grado di incrementare<br />
in termini significativi la qual<strong>it</strong>à della prestazione sportiva,<br />
inoltre viene considerato parte integrante dell’allenamento.<br />
Questo massaggio non ha final<strong>it</strong>à terapeutiche, ma svolge<br />
un ruolo sinergico con le figure di medico, terapista,<br />
allenatore, partecipando alla miglior preparazione atletica<br />
dello sportivo.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 39
Salute e Benessere<br />
GLI AGRUMI<br />
a cura della Dott.ssa Daniela Cuticchia<br />
Corrispondente Sicilia<br />
40 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
e i loro poteri salutari<br />
Il comparto agrumicolo, particolarmente diffuso nella<br />
fascia costiera tirrenica messinese, negli ultimi anni<br />
vive un periodo di crisi a causa del tardivo sviluppo<br />
tecnologico e per l’assenza di un’ottimale strategia<br />
commerciale.<br />
Esso è rappresentato principalmente da specie arboree<br />
come: limoni, arance, mandarini, clementine, pompelmi<br />
e lime, i cui frutti vengono convogliati presso consorzi ed<br />
industrie di trasformazione, che favoriscono l’immissione<br />
del prodotto sul mercato.<br />
Gli agrumi presentano una composizione chimica molto<br />
complessa, comprendente un insieme di componenti<br />
che svolgono un’azione determinante sull’organismo<br />
umano, tra cui:<br />
Le antocianine, pigmenti naturali, responsabili del<br />
colore rosso, blu o violetto di fiori e frutti. Esse oltre<br />
ad agire pos<strong>it</strong>ivamente sulle attiv<strong>it</strong>à riproduttive e di<br />
difesa della pianta, svolgono un’importante azione<br />
terapeutica e chemio-preventers sulla salute dell’uomo.<br />
Difatti risultano efficaci agenti vaso protettivi contro le<br />
alterazioni sperimentalmente indotte della permeabil<strong>it</strong>à<br />
e fragil<strong>it</strong>à micro vascolare e presentano una marcata<br />
attiv<strong>it</strong>à flebo tonica nelle alterazioni del circolo venoso<br />
dell’organismo umano.<br />
Tra i meccanismi coinvolti nell’effetto protettivo delle<br />
antocianine nei riguardi della microangiopatia,<br />
distinguiamo:<br />
1.<br />
2.<br />
3.<br />
l’azione radical scavenging/antiossidante, nei<br />
riguardi dei radicali liberi e delle specie reattive<br />
dell’ossigeno<br />
la complessazione con i fosfolipidi nelle membrane<br />
delle cellule endoteliali<br />
l’aumento del release di prostaglandine<br />
vasodilatatrici dal tessuto arterioso.<br />
Per quanto concerne la capac<strong>it</strong>à di chemio-preventers,<br />
le antocianine sono capaci di sopprimere la cresc<strong>it</strong>a<br />
“in v<strong>it</strong>ro” di cellule tumorali; tale effetto inib<strong>it</strong>orio è<br />
maggiore di quello di altri flavonoidi. Inoltre inducono<br />
l’attiv<strong>it</strong>à della quinone reduttasi (un enzima coinvolto<br />
in reazioni di detossificazione) e di inibire l’induzione<br />
dalla orn<strong>it</strong>ina decarbossilasi (un enzima lim<strong>it</strong>ante la<br />
veloc<strong>it</strong>à nel metabolismo delle poliammine) da parte del<br />
promotore tumorale forbol-12-miristato, 13-acetato. Infine<br />
vi sono indicazioni su un possibile uso delle antocianine<br />
come chemio protettori durante la chemioterapia o la<br />
radioterapia. Tutte queste informazioni sono state<br />
dedotte da esperimenti condotti su topi con tumori asc<strong>it</strong>ici<br />
trapiantati di Ehrlich, da alcuni studiosi inglesi durante<br />
le ricerche sulla “Suppression of tumor cell growth by
anthocyanins in v<strong>it</strong>ro” nel 1995. Codesti esperimenti<br />
hanno dimostrato che la somministrazione di antocianine<br />
protegge dalle alterazioni della leucoc<strong>it</strong>opoiesi,<br />
conseguenti al trattamento con complessi del platino,<br />
preservandone peraltro l’efficacia.<br />
Inoltre il pretrattamento con antocianine, in associazione<br />
con V<strong>it</strong>amina E e Piracetam, oltre ad aumentare<br />
la sopravvivenza di topi esposti a dosi letali di<br />
radiazioni, previene parzialmente i danni conseguenti<br />
all’esposizione a dosi sub letali di irradiazione a livello<br />
degli organi ematopoietici e ne favorisce il processo di<br />
ripresa;<br />
La V<strong>it</strong>amina C o Acido ascorbico, è una v<strong>it</strong>amina<br />
idrosolubile antiossidante che svolge molteplici funzioni<br />
nell’organismo, tra cui:<br />
nella respirazione cellulare presenta un’elevata capac<strong>it</strong>à<br />
di captare e perdere ossigeno;<br />
nella difesa dell’organismo dalle malattie infettive dovute<br />
alla sua proprietà di ridurre l’azione delle tossine e di<br />
potenziare l’attiv<strong>it</strong>à dei globuli bianchi nella distruzione<br />
dei batteri;<br />
nella fabbricazione della sostanza cementante interposta<br />
fra le cellule dei vasi sanguigni.<br />
L’uomo senza un’adeguata alimentazione non riesce<br />
a sintetizzare la v<strong>it</strong>amina C e ciò determina tutta<br />
una serie di manifestazioni patologiche tipiche dello<br />
“Scorbuto”, malattia che in passato era molto diffusa tra<br />
gli equipaggi che, durante le lunghe navigazioni, erano<br />
costretti ad una dieta priva di verdura e frutta fresca.<br />
Inoltre non possiamo fare a meno di accennare<br />
all’aumento del fabbisogno di V<strong>it</strong>amina C tra coloro che<br />
praticano lo sport. Il sintomo principale da carenza di<br />
detta v<strong>it</strong>amina è la stanchezza, che può essere debellata<br />
attraverso l’assunzione di agrumi che determinano un<br />
maggiore apporto di zuccheri facilmente assimilabili,<br />
nonché di sali minerali importantissimi nel meccanismo<br />
di neutralizzazione degli acidi che si producono nei<br />
muscoli in segu<strong>it</strong>o allo sforzo fisico.<br />
Una porzione di 177 ml di succo di arancia o pompelmo<br />
può fornire il 100% del fabbisogno di v<strong>it</strong>amina C (60<br />
mg).<br />
In conclusione è senz’altro raccomandabile un elevato<br />
consumo di agrumi in tutti gli stadi della v<strong>it</strong>a umana, visti<br />
i benefici che comportano all’organismo e considerato<br />
che i fabbisogni quotidiani di v<strong>it</strong>amina C possono<br />
variare dai 30 agli 80 mg per i bambini al di sotto dei<br />
12 anni, ai 75 per gli adulti, ai 150 per le donne in<br />
allattamento, ai 100 per le gestanti e per i giovani fino<br />
a 20 anni.<br />
In cucina...<br />
Salute e Benessere<br />
Terrina di arance con crema al Gran Marnier<br />
di Monica Di Credico<br />
Ingredienti:<br />
8 arance<br />
g 50 zucchero a velo<br />
g 30 gelatina in fogli<br />
mezzo bicchiere di Gran Marnier<br />
Per la crema:<br />
6 tuorli<br />
un pizzico di vaniglia<br />
g 80 zucchero<br />
g 20 fecola<br />
g 250 latte<br />
ml 20 Gran Marnier<br />
Decorazione:<br />
50 g di filetti di mandorle<br />
menta e ribes per decorare.<br />
Procedimento:<br />
Mettete a bagno in acqua fredda la gelatina.<br />
Pelate a vivo le arance togliendo la pellicina bianca,<br />
raccogliete il succo delle arance in una terrina, un<strong>it</strong>e lo<br />
zucchero, la gelatina e fate sciogliere a fuoco lento con il<br />
Gran Marnier...un<strong>it</strong>e le arance.<br />
Versate il composto in uno stampo rettangolare foderato<br />
con pellicola trasparente e lasciatelo indurire in frigorifero<br />
per 2 ore.<br />
La crema:<br />
Fate bollire in un pentolino il latte con metà dello zucchero<br />
e la vaniglia.<br />
A parte, in un recipiente, montate i tuorli d’uovo con il<br />
resto dello zucchero.<br />
Aggiungete la fecola e il latte, mescolate a fuoco lento<br />
finchè la crema si addensa.<br />
Aromatizzare con il Gran Marnier.<br />
Per servire:<br />
tostate le mandorle e mettetele da parte, tagliate la<br />
mattonella di arance a fette, servire in un piattino e<br />
decorare con le mandorle tostate, il ribes e la menta.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 41
Salute e Benessere<br />
Cinematerapia<br />
a cura di Chiara Ferro - Corrispondente Sicilia<br />
Freud nel 1900 utilizzava i sogni come strumenti ed al<br />
tempo stesso affermava che essi non avessero una funzione<br />
terapeutica. Egli ha semmai scoperto che utilizzando il<br />
materiale grezzo prodotto dall’analisi dei sogni, all’interno<br />
di un preciso processo psicoanal<strong>it</strong>ico, si ottenevano dei<br />
risultati curativi e di guarigione. Sebbene la Cinematerapia<br />
non sia una psicoterapia quindi non cura patologie, per<br />
analogia possiamo dire che essa utilizza le emozioni grezze<br />
che emergono dalla visione di determinate pellicole, per poi<br />
lavorarci sopra e stimolare così processi di cambiamento,<br />
di aiuto, di sostegno e di trasformazione. Tali emozioni,<br />
che emergono dopo la visione di una pellicola, sono nella<br />
maggioranza dei casi, caotiche e disorganizzate, un pò come<br />
i colori fondamentali sulla tavolozza di un p<strong>it</strong>tore. Appunto per<br />
questo la Cinematerapia si poggia sullo strumento Cinema:<br />
ma così come non è il pennello a dipingere ma il p<strong>it</strong>tore o il<br />
bisturi ad operare ma il chirurgo, non è una pellicola che può<br />
realizzare quell’originale percorso interiore di autoconoscenza<br />
che è la Cinematerapia. Essa è un percorso profondo, affatto<br />
banale, dotata di una certa dose di impegno e disciplina;<br />
certamente non è un percorso barboso, teorico, mistico o<br />
filosofeggiante, ma se preso con la giusta dose di serietà è<br />
anche molto divertente, ironico e sorprendente, ma è soprattutto<br />
un cammino di trasformazione esistenziale. Serve il coraggio di<br />
andare oltre l’ovvio, il convenzionale, oltre l’apparente logic<strong>it</strong>à<br />
dei percorsi razionali e accettare di immergersi nell’oceano<br />
delle proprie emozioni profonde e autentiche.<br />
La Cinematerapia si discosta dalle Arti-terapie, cioè un insieme<br />
vasto ed eterogeneo di metodologie che fanno riferimento ad<br />
un’arte e ne sviluppano un percorso applicativo che non ha alcun<br />
obiettivo specificatamente artistico, ma focalizza l’attenzione<br />
sui processi cogn<strong>it</strong>ivi, emotivi, corporei ed esistenziali, che si<br />
sviluppano all’interno del percorso creativo. Si propone come<br />
straordinario strumento di conoscenza e di auto-conoscenza,<br />
di cresc<strong>it</strong>a personale, ed infine anche come cammino di<br />
evoluzione umana ed esistenziale. L’utente deve essere aiutato<br />
a svilupparsi come persona, a realizzarsi pienamente, ad<br />
evolversi armoniosamente all’interno del suo ciclo di esistenza.<br />
Con questa modal<strong>it</strong>à non si lim<strong>it</strong>a più soltanto a lavorare sul<br />
piano didattico, formativo o clinico, ma opera direttamente sul<br />
piano esistenziale e spir<strong>it</strong>uale. Essa è particolarmente efficace<br />
nell’accompagnare e sostenere l’utente negli eventi della<br />
v<strong>it</strong>a e a superare momenti di crisi esistenziale, quale che sia<br />
l’adolescenza, menopausa, s<strong>it</strong>uazioni di crisi affettiva, perd<strong>it</strong>a<br />
e lutto, cambiamenti non desiderati, perd<strong>it</strong>a del lavoro, ecc...<br />
Applicare la Cinematerapia come cura dell’animo, presenta<br />
un percorso che può essere sintetizzato in 6 tappe principali:<br />
• Accoglienza di Sé e dell’Altro<br />
• Sostegno dell’Io<br />
• Esplorazione di Sé con l’Altro<br />
• Rinforzo delle potenzial<strong>it</strong>à<br />
• Dispersione graduale delle difese obsolete<br />
• Cresc<strong>it</strong>a e cambiamento<br />
Essa è una sorta di finestra aperta non solo sull’inconscio, ma<br />
soprattutto su uno spazio-tempo operativo dove poter intervenire<br />
a livello di fondamentali valori esistenziali: Amore, Ver<strong>it</strong>à,<br />
Libertà e Bellezza. Riesce inoltre a rispondere efficacemente ai<br />
bisogni esistenziali dell’individuo, agevolando lo sviluppo della<br />
propria sfera spir<strong>it</strong>uale e a realizzare due aspetti importanti:<br />
impadronirsi di un’elaborazione profonda del proprio vissuto<br />
e della propria esperienza di v<strong>it</strong>a, ma soprattutto sviluppare<br />
momenti di insight e di peak experiences in grado di operare<br />
trasformazioni significative in direzione di una migliore qual<strong>it</strong>à<br />
della v<strong>it</strong>a. Non sarà di certo una pellicola a risolvere i nostri<br />
problemi interiori, ma di certo ci aiuteranno le emozioni che<br />
da essa si svilupperanno.
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Inchiesta<br />
PRONTI,<br />
CHI LEGGE?<br />
Analisi di un’ed<strong>it</strong>oria <strong>it</strong>aliana che si trasforma<br />
a cura di Manuela Minelli<br />
Un milione in più di <strong>it</strong>aliani si è avvicinato alla lettura nel 2010<br />
e con questi neo lettori che sono entrati nel “mercato del libro”<br />
ci si avvicina a quasi la metà della popolazione <strong>it</strong>aliana che<br />
si dichiara lettrice, seppure di “almeno un libro”. Oggi legge<br />
il 46,8% degli <strong>it</strong>aliani con più di sei anni, quasi due punti<br />
percentuali in più rispetto allo scorso anno, quando erano il<br />
45,1%. E’ quanto emerge dall’indagine Istat 2010 presentata<br />
a Roma in apertura della recente Fiera della piccola e media<br />
ed<strong>it</strong>oria Più libri più liberi.<br />
Nel 2010 sono oltre 26,4 milioni gli <strong>it</strong>aliani che hanno dichiarato<br />
di leggere nel tempo libero (più 1,7 punti percentuali sul 2009).<br />
Rispetto al 1995 si registra un aumento di 7,7 punti percentuali,<br />
qualcosa come oltre cinque milioni e cinquecento mila <strong>it</strong>aliani<br />
che in questo arco di tempo hanno cominciato a leggere e il<br />
trend in questi ultimi anni si conferma in cresc<strong>it</strong>a.<br />
Ma qual è l’identik<strong>it</strong> del lettore di questo 2010? E’ giovane (legge il<br />
65,4% nella fascia 11-14 anni, ci sono 42 punti percentuali in più<br />
rispetto agli anziani over 75), è per lo più donna (53,1% rispetto<br />
al 40,1% degli uomini, in tutte le fasce di età le lettrici superano<br />
sempre i lettori), risiede al nord (per il 54%, rispetto al 35,2%<br />
del Mezzogiorno), possiede una laurea (oltre l’80%), ricopre alti<br />
incarichi (è dirigente, imprend<strong>it</strong>ore, libero professionista, quadro<br />
per oltre il 62%) o è studente (65,2%). Ma il rapporto tra gli<br />
<strong>it</strong>aliani e il libro è purtroppo ancora debole e occasionale Degli<br />
oltre 26,4 milioni di <strong>it</strong>aliani che leggono, i lettori forti, coloro<br />
che leggono più di dodici libri l’anno, sono solo quattro milioni.<br />
I lettori deboli sono la maggioranza (oltre 11,7milioni), e sono<br />
quelli che hanno letto al massimo tre libri in un anno, in media<br />
un libro ogni quattro mesi. Questo resta il lim<strong>it</strong>e strutturale della<br />
cresc<strong>it</strong>a, nuovi lettori, ma lettori soprattutto deboli.<br />
Restano ancora ampie differenze terr<strong>it</strong>oriali, in cima alla classifica<br />
c’è il Trentino Alto Adige con il 57,9% della popolazione che<br />
legge almeno un libro all’anno. Agli ultimi posti invece la<br />
Basilicata (31,4%), la Sicilia (32,8%) e la Campania (33.3%).<br />
Anche nel lungo periodo, se si considera il trend dal 1995,<br />
rimane inalterato il differenziale tra Nord e Sud.<br />
“Mi sembrano dati incoraggianti dal momento che evidenziano<br />
una cresc<strong>it</strong>a costante dei lettori nel lungo periodo - ha spiegato<br />
il presidente dell'Associazione Italiana Ed<strong>it</strong>ori (AIE), Marco<br />
Polillo - Se però andiamo ad esaminare il numero di libri che gli<br />
<strong>it</strong>aliani leggono effettivamente scopriamo un'altra realtà, i lettori<br />
forti in Italia sono solo il 15%. Credo quindi che ci sia ancora<br />
molto da lavorare perchè l'Italia si metta al passo con gli altri<br />
paesi europei, dove realmente libro e lettura sono considerati<br />
44 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
elementi di grande forza e importanza”. E André Schiffrin, guru<br />
dell’ed<strong>it</strong>oria indipendente franco-americano che rappresenta una<br />
voce autorevole dell’ed<strong>it</strong>oria internazionale, ed<strong>it</strong>ore e scr<strong>it</strong>tore,<br />
strenuo difensore della piccola e media ed<strong>it</strong>oria, uno che con le<br />
sue opere si oppone al neoliberismo sfrenato che ha invaso anche<br />
il mondo dei libri, aggiunge: “Oggi si parla tanto di crisi del<br />
libro ma nessuno sembra preoccuparsi di ciò che sta all’origine<br />
di tanti libri importanti: la piccola ed<strong>it</strong>oria indipendente. Sono<br />
le piccole case ed<strong>it</strong>rici ad avventurarsi in traduzioni difficili, in<br />
saggi impegnativi, in testi di autori esordienti”.<br />
Di Schiffrin Voland ha pubblicato da poco “Il denaro e le parole”,<br />
possibili strade per salvaguardare l’indipendenza dell’ed<strong>it</strong>oria,<br />
delle librerie, del cinema e della stampa, inc<strong>it</strong>andoci a prendere<br />
coscienza del fatto che non siamo né impotenti né condannati al<br />
solo consumo di best seller, di giornali asserv<strong>it</strong>i o di televisioni<br />
inette. Per Schiffrin l’ed<strong>it</strong>ore indipendente è quello che vuole<br />
mantenere il ruolo classico e cioè pubblicare libri che fanno<br />
guadagnare, accanto ai libri che non fanno guadagnare, ma<br />
per una questione di sopravvivenza e non per l’ossessione<br />
del denaro. Ha c<strong>it</strong>ato, come caso opposto, Murdoch che ha<br />
pubblicato molti t<strong>it</strong>oli a sostegno della d<strong>it</strong>tatura cinese perché<br />
interessato al mercato delle tv via cavo.<br />
L’autore paragona poi la rivoluzione degli e-book, l’ultimissima<br />
tecnologia per la lettura su schermo dig<strong>it</strong>ale che in questo ultimo<br />
Natale è stato uno dei regali più gettonato, a quella di altre<br />
invenzioni del secolo scorso, come la radio e la televisione<br />
che, si diceva, avrebbero causato la scomparsa del libro. Per<br />
ora vengono dig<strong>it</strong>alizzati soprattutto i best seller, quindi non<br />
rappresentano, secondo lui, una minaccia al libro cartaceo.<br />
Ne vede, però, le applicazioni pos<strong>it</strong>ive e porta l’esempio di<br />
un’univers<strong>it</strong>à americana che ha messo in dig<strong>it</strong>ale, on line, tutte le<br />
lezioni dei corsi.<br />
Riguardo alle pol<strong>it</strong>iche culturali, l’Italia, secondo Schiffrin,<br />
dovrebbe guardare a paesi come la Norvegia e creare pol<strong>it</strong>iche<br />
differenziate per ciascuna attiv<strong>it</strong>à (cinema, arte, libri). In Francia,<br />
racconta ancora Schiffrin, esistono delle pol<strong>it</strong>iche di sostegno<br />
alla cultura, come la tassa per aiutare i cinema d’essay. “A Parigi<br />
posso vedere molti più film che a New York“. Poi inv<strong>it</strong>a a reagire<br />
gli organi pol<strong>it</strong>ici locali: “Anche se c’è un governo reazionario,<br />
le c<strong>it</strong>tà, le province e le regioni possono mettere in atto azioni per<br />
aiutare la cultura, come in Francia, dove in un piccolo paesino il<br />
sindaco ha donato una vecchia scuola a un ed<strong>it</strong>ore di poesia che<br />
è poi diventato il più grande ed<strong>it</strong>ore di poesia francese. Anche<br />
Parigi si dà da fare: in un arrondissement sono stati dimezzati i
canoni di locazione a ed<strong>it</strong>ori e librerie, così le strade osp<strong>it</strong>ano<br />
cultura e non solo vest<strong>it</strong>i”.<br />
Siamo tutti d’accordo con lui, ma probabilmente allo scr<strong>it</strong>tore<br />
sono sfugg<strong>it</strong>e le dichiarazioni del nostro ministro dell’economia<br />
e il fatto che nel nostro paese si va inesorabilmente e<br />
drammaticamente verso l’eliminazione del Ministero per le<br />
attiv<strong>it</strong>à culturali, figuriamoci se si pensa di aprire un organismo<br />
di tutela per il libro.<br />
“Come imprend<strong>it</strong>ori non abbiamo mai smesso di lavorare e di<br />
investire, abbiamo bisogno però come non mai che al nostro<br />
fianco lavorino il mondo pol<strong>it</strong>ico e le ist<strong>it</strong>uzioni. La ver<strong>it</strong>à è che<br />
dopo tante speranze, siamo stati abbandonati”. E’ di forte cr<strong>it</strong>ica<br />
anche il messaggio lanciato dal presidente dell’Associazione<br />
Italiana Ed<strong>it</strong>ori (AIE) Marco Polillo al Governo, rappresentato<br />
dal sottosegretario per i Beni e le Attiv<strong>it</strong>à Culturali Francesco<br />
Maria Giro, nella cornice della sessantaduesima edizione della<br />
Buchmesse di Francoforte, il più importante appuntamento<br />
internazionale per lo scambio dei dir<strong>it</strong>ti a cui partecipano<br />
trecentoventiquattro ed<strong>it</strong>ori <strong>it</strong>aliani.<br />
“La difesa del libro <strong>it</strong>aliano deve diventare una prior<strong>it</strong>à del nostro<br />
Governo. Dobbiamo accogliere le richieste degli ed<strong>it</strong>ori sulle<br />
tariffe postali agevolate, sull’abbassamento dell’IVA per il libro<br />
dig<strong>it</strong>ale, sugli aiuti all’ed<strong>it</strong>oria scolastica”, insiste Polillo.<br />
E con i lettori cresce di conseguenza anche il mercato del libro<br />
in Italia, con un incremento a fine ottobre dell'1,3% (pari a più<br />
14,2 milioni di euro) nei canali trade rispetto allo stesso periodo<br />
del 2009. E' quanto emerge dall'indagine NielsenBookScan.<br />
Le librerie, di catena e non, grande distribuzione e librerie on<br />
line, il mese prima delle vend<strong>it</strong>e natalizie, chiudono l'anno con<br />
un andamento pos<strong>it</strong>ivo che ancora non conteggia gli effetti legati<br />
all'usc<strong>it</strong>a degli ultimi best seller apparsi nelle scorse settimane.<br />
Oggi che le librerie si sono completamente trasformate in<br />
immensi supermercati, dove il libro è solo uno dei prodotti che<br />
fanno da traino commerciale, ormai si è consolidata la scelta del<br />
co-marketing (vendo un prodotto che ne fa vendere un altro) e<br />
del marketing emotivo (il layout, i colori della libreria e del libro,<br />
la copertina, la descrizione, inducono il potenziale lettore ad un<br />
acquisto che non leggerà forse mai). Il mercato librario è sempre<br />
più referenziale, è ormai noto che la recensione è un esercizio<br />
puramente accademico che sempre più spesso manifesta lim<strong>it</strong>i<br />
in termini di promozione di un t<strong>it</strong>olo e di un autore ed esula<br />
dall'atto cr<strong>it</strong>ico, divenendo strumento di marketing. Gli uffici<br />
stampa cercano recensioni non tanto per aprire discussioni<br />
cr<strong>it</strong>iche intorno a testi che si r<strong>it</strong>engono importanti, bensì per far<br />
sapere che un t<strong>it</strong>olo è usc<strong>it</strong>o.<br />
Ogni giorno si pubblicano 170 libri e solo pochi t<strong>it</strong>oli vendono<br />
almeno una copia. Il non leggere rappresenta sicuramente<br />
un problema che un mondo pol<strong>it</strong>ico dovrebbe affrontare; è in<br />
fase di approvazione una legge sull’ed<strong>it</strong>oria, ma i tempi sono<br />
ancora molto lunghi. Intanto alla Camera è stato approvato<br />
un emendamento che prevede l’abolizione della legge sul<br />
prezzo fisso, dopo quattro anni di sperimentazione. Per<br />
incentivare la lettura qualsiasi iniziativa è lasciata a fondazioni,<br />
associazionismo, forum di lettori (ad esempio La Repubblica dei<br />
lettori, Liber Libri). E il mondo ed<strong>it</strong>oriale come si sta organizzando<br />
in questo contesto destrutturato? Si sta assistendo ad un percorso<br />
darwiniano in cui riescono a resistere ed a competere solo<br />
gli operatori più forti Feltrinelli, Mondadori, Ubik (Fastbook),<br />
Giunti, Coop Librerie che stanno rafforzando la loro presenza<br />
lungo tutta la filiera ed<strong>it</strong>oriale fino alla fase commerciale con la<br />
nasc<strong>it</strong>a di sistemi di franchising (ad eccezione di Feltrinelli che<br />
ha punti di vend<strong>it</strong>a diretti) che stanno mettendo in seria difficoltà<br />
le piccole librerie indipendenti. La sensazione è di assistere ad<br />
un progetto complessivo asimmetrico, scoordinato, dove, in un<br />
mercato completamente deregolamentato, ognuno va nell’unica<br />
direzione degli interessi economici. Diventa quindi indispensabile<br />
quanto prima intervenire con una legge per la ristrutturazione<br />
dell’intero settore così da mettere fine a questo processo di deriva<br />
letteraria.<br />
PICCOLI EDITORI CRESCONO<br />
Inchiesta<br />
All’ultima Fiera della Piccola e Media Ed<strong>it</strong>oria, svoltasi<br />
recentemente a Roma, l’unica Fiera nazionale in Europa dedicata<br />
esclusivamente all’ed<strong>it</strong>oria indipendente, erano presenti oltre 400<br />
ed<strong>it</strong>ori e più di 52.000 vis<strong>it</strong>atori sono passati nei quattro giorni<br />
espos<strong>it</strong>ivi. In mostra 16.000 t<strong>it</strong>oli, 300 eventi e 700 osp<strong>it</strong>i illustri,<br />
dagli scr<strong>it</strong>tori Muriel Barbery, Stefano Benni, Andrea Camilleri,<br />
Boris Pahor, Luis Sepulveda, Sandro Veronesi, Wu Ming, Oliviero<br />
Di liberto, Margher<strong>it</strong>a Hack, Miriam Mafai, al sindaco della<br />
Cap<strong>it</strong>ale Gianni Alemanno, ad artisti del calibro di Monica<br />
Gierr<strong>it</strong>ore, Serena Dandini, Alessandro Gassman, Eugenio<br />
Bennato, Lucio Dalla, Simone Cristicchi, Amedeo Minghi, Valerio<br />
Mastrandrea, Amanda Sandrelli, Adriano Sofri e tanti altri.<br />
Il Lazio con oltre 600 case ed<strong>it</strong>rici detiene il primato tra le regioni<br />
<strong>it</strong>aliane per la concentrazione di aziende del settore, con evidenti<br />
risvolti in termini economici e occupazionali, che non riguardano<br />
solo le aziende ed<strong>it</strong>oriali, ma vanno ad incidere anche sull’indotto<br />
generando ricadute importanti su tutte le imprese della filiera.<br />
I piccoli crescono su online e catene, decrescono nelle librerie<br />
indipendenti: i piccoli crescono tanto nelle vend<strong>it</strong>e online<br />
(+32,2% sul 2009), in modo significativo nelle librerie di catena<br />
(+11,8%). Decrescono invece (-1,3%) nelle librerie tradizionali.<br />
“Ciò che emerge in modo chiaro da questi dati – ha spiegato il<br />
presidente del Gruppo piccoli ed<strong>it</strong>ori dell’Associazione Italiana<br />
Ed<strong>it</strong>ori (AIE), Enrico Iacometti – è che la piccola ed<strong>it</strong>oria in un<br />
momento di profonda trasformazione della società <strong>it</strong>aliana si<br />
dimostra capace, mettendocela tutta, di intercettare e dare risposta<br />
ai nuovi bisogni di letterature, informazione, approfondimento<br />
e comprensione dei nuovi fenomeni. Guardiamo con<br />
preoccupazione il decremento delle librerie indipendenti rispetto<br />
a quelle di catena: questo conferma la necess<strong>it</strong>à e l’urgenza di<br />
una maggiore tutela nei loro confronti. Guardiamo con grande<br />
attenzione invece l'incremento dell’online, che in percentuale<br />
supera quello generale del settore. A dimostrazione che la rete<br />
può divenire un canale di vend<strong>it</strong>a particolarmente interessante<br />
per i piccoli ed<strong>it</strong>ori”.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 45
Medicina<br />
POSTUROLOGIA<br />
La corretta postura è la posizione più idonea del nostro corpo<br />
nello spazio per far sì che l’attiv<strong>it</strong>à motoria e neuromuscolare<br />
abbia una corretta funzione. La Posturologia è una branca<br />
della Medicina che studia le afferenze sensoriali che,<br />
integrate a livello centrale, danno all’individuo la percezione<br />
della sua posizione nello spazio. Spesso cap<strong>it</strong>a di andare<br />
dall’Ortopedico per dolori di schiena o dal Neurologo<br />
per cefalee continue ed invece sarebbe utile consultare<br />
un Odontoiatra Posturologo. Una cattiva occlusione<br />
dentale oppure una protesi realizzata in modo incongruo<br />
possono avere effetti negativi sulla postura con conseguente<br />
interessamento della colonna vertebrale e causare cefalee<br />
persistenti, dolori cervicali, dolore di schiena. La Gnatologia<br />
è quella branca dell’Odontoiatria che si occupa dei rapporti<br />
intermascellari e dell’articolazione temporo mandibolare.<br />
Un perfetto combaciamento delle due arcate dentarie e la<br />
giusta funzional<strong>it</strong>à dell’ articolazione temporo mandibolare<br />
è la condizione necessaria per far sì che l’apparato<br />
stomatognatico sia in una condizione di “salute”. Protesi<br />
realizzate in modo incongruo o terapie ortodontiche non<br />
esegu<strong>it</strong>e correttamente possono causare gravi problemi<br />
all’articolazione temporo mandibolare, causare dolorabol<strong>it</strong>à<br />
alla colonna vertebrale e cefalee. Le cosiddette sindromi<br />
algiche disfunzionali sono spesso trascurate o non rilevate<br />
anche dagli Ortopedici. La prima cosa da fare quando ci<br />
sono cefalee persistenti e/o dolori alla schiena è di contattare<br />
un Odontoiatra Posturologo per una valutazione clinica.<br />
a cura del Dott. Filippo Scialba - Odontoiatra<br />
Per una vis<strong>it</strong>a accurata può essere necessaria anche un’ora<br />
perché, oltre alla valutazione dell’apparato stomatognatico,<br />
potrebbe essere necessario eseguire semplici indagini<br />
strumentali. Può bastare un semplice strumento chiamato<br />
“posturoscopio”. Con un test (Meesserman) si può valutare<br />
correttamente se il paziente ha problemi posturali. Si è in<br />
giusta occlusione quando, chiudendo i denti, le due arcate<br />
sono in perfetto combaciamento. Se le arcate dentarie non<br />
sono in perfetto combaciamento ed entrano in confl<strong>it</strong>to con<br />
l’articolazione temporo mandibolare, i muscoli dell’apparato<br />
masticatorio si troveranno in una condizione di squilibrio.<br />
La Postura scorretta può squilibrare anche i muscoli<br />
antigrav<strong>it</strong>ari causando anche deviazione della colonna<br />
vertebrale che può causare scoliosi, dolori di schiena,<br />
cefalee e dolori cervicali.<br />
Dal punto di vista terapeutico è necessario realizzare un<br />
B<strong>it</strong>e Plane o Placca di svincolo che si realizza prendendo<br />
le impronte delle arcate dentarie, in modo che il B<strong>it</strong>e Plane<br />
sia personalizzato e che abbia la funzione di liberare la<br />
mandibola da posizioni “viziate” Successivamente sarà<br />
necessario controllare i contatti tra i denti per renderli<br />
congrui e valutare il caso nel tempo. Un consiglio che mi<br />
sento di dare è di riabil<strong>it</strong>are il più velocemente possibile i<br />
denti estratti, con protesi congrue, per far sì che la giusta<br />
dimensione verticale (l’altezza tra le arcate) rimanga invariata<br />
così come la giusta occlusione e la giusta masticazione.
LE<br />
TENDINITI<br />
a cura del Dottor Filippo Ramini<br />
Specialista in Ortopedia e Traumatologia<br />
I tendini sono robuste strutture fibrose che nel corpo<br />
rappresentano la connessione tra muscoli e ossa, e che<br />
pertanto svolgono la fondamentale funzione di trasformare in<br />
movimento la forza generata dalla contrazione muscolare.<br />
Nonostante la natura abbia dotato queste strutture di una<br />
grande resistenza alle sollec<strong>it</strong>azioni esterne, spesso i tendini<br />
vanno incontro a fenomeni degenerativi e/o infiammatori<br />
dovuti principalmente ad una eccessiva attiv<strong>it</strong>à a cui sono<br />
sottoposti. La tendin<strong>it</strong>e pertanto deve essere considerata un<br />
processo infiammatorio dei tendini dovuto principalmente<br />
a “sovraccarico”, e che può interessare solo il tendine in<br />
quanto tale, oppure solo la sua guaina (per<strong>it</strong>enonio) o infine<br />
entrambe le strutture. Spesso queste condizioni sono presenti<br />
contemporaneamente. Scendendo nel particolare, quando<br />
un tendine è sollec<strong>it</strong>ato in maniera continuativa oltre il lim<strong>it</strong>e<br />
fisiologico le fibre che lo cost<strong>it</strong>uiscono subiscono lesioni che,<br />
se lim<strong>it</strong>ate, tendono a riparare spontaneamente; tale processo<br />
di riparazione porta però alla formazione di un tessuto meno<br />
organizzato e pertanto meno resistente, e in quanto tale a sua<br />
volta più soggetto ad ulteriori lesioni se sottoposto nuovamente<br />
a sollec<strong>it</strong>azioni eccessive.Generalmente le lesioni si verificano<br />
a livello del punto di inserzione del tendine sull’osso, così<br />
che spesso si parla di tendinopatia inserzionale, oppure<br />
possono verificarsi a livello della giunzione mio-tendinea,<br />
cioè nel punto di passaggio da muscolo a tendine; sono<br />
entrambe zone dove fisiologicamente la vascolarizzazione<br />
è ridotta, cosicchè la struttura tendinea risente maggiormente<br />
di un minore apporto di sangue durante lo sforzo. Le cause<br />
della tendin<strong>it</strong>e vanno pertanto ricercate nella stimolazione<br />
continua nelle aree suddette ad opera di microtraumi che<br />
trovano generalmente la loro genesi in una attiv<strong>it</strong>à fisica a<br />
cui non si è ab<strong>it</strong>uati.<br />
Concorrono alcune s<strong>it</strong>uazioni predisponenti:<br />
• eventuali patologie sistemiche intercorrenti<br />
• alterazioni dell’asse meccanico o confl<strong>it</strong>ti articolari<br />
• posture non corrette<br />
• attiv<strong>it</strong>à svolta su terreni troppo duri o troppo soffici<br />
• uso di calzature non adeguate<br />
• errata esecuzione tecnica dell’esercizio<br />
Medicina<br />
I tendini più frequentemente interessati sono:<br />
• il tendine di Achille<br />
• il tendine rotuleo<br />
• il tendine quadricip<strong>it</strong>ale<br />
• i tendini della spalla (cuffia dei rotatori)<br />
• i tendini del gom<strong>it</strong>o (epicondil<strong>it</strong>e).<br />
Il sintomo principale della tendinopatia è il dolore localizzato<br />
nella sede anatomica in cui si trova il tendine coinvolto dalla<br />
lesione. Tale dolore si accentua o compare esclusivamente<br />
durante la palpazione dell’area interessata, o durante<br />
movimenti attivi e passivi che coinvolgono in maniera<br />
importante il tendine lesionato. Spesso si registra un defic<strong>it</strong><br />
di forza dei muscoli collegati ai tendini lesionati. Durante l’<br />
attiv<strong>it</strong>à sportiva il dolore può essere percep<strong>it</strong>o chiaramente<br />
all’ inizio del riscaldamento per poi scomparire durante<br />
l’attiv<strong>it</strong>à e ricomparire al termine della seduta. Una rottura<br />
completa o parziale del tendine causa un dolore acuto ed<br />
improvviso che insorge sol<strong>it</strong>amente durante un movimento<br />
impegnativo. La diagnosi si fonda su una accurata anamnesi<br />
e su un approfond<strong>it</strong>o esame clinico, ma non può fare a meno<br />
di esami strumentali che siano in grado di valutare la struttura<br />
tendinea così da documentare sia l’ent<strong>it</strong>à che l’estensione<br />
della lesione. L’esame principale è senza dubbio la Risonanza<br />
Magnetica Nucleare (RMN), molto preciso nel documentare<br />
le pur minime alterazioni della struttura tendinea. L’ecografia,<br />
pur meno precisa, è comunque l’esame impiegato in prima<br />
istanza in quanto più semplice ed accessibile ed anche<br />
meno costosa; è inoltre utile per mon<strong>it</strong>orare i processi di<br />
guarigione delle lesioni. La terapia delle tendin<strong>it</strong>i si fonda<br />
principalmente sul riposo funzionale del tendine interessato.<br />
Occorre sospendere qualsiasi attiv<strong>it</strong>à fisica, applicare<br />
del ghiaccio, fare uso di antinfiammatori locali o per via<br />
generale, ed eventualmente immobilizzare il segmento osseo<br />
e l’articolazione a cui il tendine afferisce. Il riposo potrà essere<br />
più o meno lungo a seconda dell’ent<strong>it</strong>à della lesione. Al termine<br />
del periodo di immobilizzazione, gli esercizi di riabil<strong>it</strong>azione<br />
devono iniziare quanto più precocemente possibile; i tendini<br />
infatti rispondono pos<strong>it</strong>ivamente alle sollec<strong>it</strong>azioni esterne<br />
rinforzando le fibre appena rigenerate e orientandole lungo<br />
la direzione del movimento. Una mobilizzazione precoce è<br />
dunque un presupposto fondamentale per favorire il riacquisto<br />
della resistenza e della elastic<strong>it</strong>à perduta, allontanando al<br />
tempo stesso il rischio di recidive. Gli esercizi devono essere<br />
svolti con regolar<strong>it</strong>à e con progressiv<strong>it</strong>à sotto la guida di<br />
personale qualificato. Sono utili anche terapie fisiche locali<br />
quali ultrasuoni, laser e magnetoterapia. A volte possono<br />
essere utilizzati dei presidi che hanno lo scopo di ridurre<br />
l’escursione del tendine stesso durante l’attiv<strong>it</strong>à funzionale.<br />
Solo in caso di lesioni croniche che non rispondono al<br />
trattamento riabil<strong>it</strong>ativo, nonché nel caso di rotture complete,<br />
è necessario il trattamento chirurgico. Nel primo caso si<br />
provvederà a rimuovere il tessuto degenerato e a praticare<br />
delle incisioni nel tendine per stimolarne il processo di<br />
rigenerazione spontanea, nel secondo sarà necessario<br />
ricucire i due capi il prima possibile.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 47
Medicina<br />
Stone Therapy per il tono muscolare ed il<br />
rimodellamento corporeo<br />
Stone è un rivoluzionario apparecchio in grado di dare<br />
in breve tempo eccezionali risultati sia in campo estetico,<br />
con il miglioramento del tono muscolare ed rimodellamento<br />
corporeo specie per chi svolge poca attiv<strong>it</strong>à fisica, sia in<br />
campo sportivo, con aumento delle performance in atleti o<br />
in persone attive dal punto di vista motorio, sia in campo<br />
riabil<strong>it</strong>ativo, con evidenti recuperi post-traumatici e postchirurgici<br />
del tono e della forza muscolare.<br />
“Stone Therapy”, nome che richiama l’effetto “marmoreo”<br />
ottenibile a livello muscolare, è una nuova metodica che<br />
cost<strong>it</strong>uisce un fisiologico e potentissimo completamento<br />
delle attuali cure estetiche in termini di rimodellamento<br />
muscolare e della silhouette. I distretti più frequentemente<br />
trattati sono i grande glutei, i bicip<strong>it</strong>i femorali, i quadricip<strong>it</strong>i<br />
femorali, i tricip<strong>it</strong>i surali, i pettorali, i retti addominali e gli<br />
ischio-crurali. Stone eserc<strong>it</strong>a una stimolazione vibratoria<br />
focalizzata sul ventre muscolare grazie ad un appos<strong>it</strong>o<br />
manipolo ed agisce a 95 Hz di frequenza, modulabile a<br />
seconda delle dimensioni dei muscoli da trattare.<br />
L’oscillazione del trasmett<strong>it</strong>ore, non dolorosa ed<br />
ottimamente sopportata dal soggetto trattato, agisce sul<br />
fuso neuromuscolare, stimolando i meccanocettori. Tale<br />
sequenza di vibrazioni infatti è in grado di stimolare i<br />
sensori meccano-isometrici di III e IV tipo presenti a livello<br />
muscolare che trasducono la suddetta stimolazione in<br />
48 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
a cura del Dott. Carlo Bisacci - Flebologo e Medico Estetico<br />
sequenza di potenziali d’azione. Quest’ultimi interagiscono<br />
con i circu<strong>it</strong>i centrali ottenendo una memoria celebrale che<br />
si trasmette sul tono muscolare come riflesso condizionato<br />
ottimizzandone il risultato nel senso di aumento del tono<br />
e della forza muscolare, di aumento della resistenza<br />
all’esercizio ripetuto e di diminuzione della fatica.<br />
Una seduta ha la durata di circa 30 minuti e viene ripetuta<br />
per 6 giorni consecutivi con successive 4 sedute a giorni<br />
alterni. Gli effetti sono potenziati associando ad ogni seduta<br />
una lieve contrazione isometrica volontaria dei muscoli<br />
trattati, con opportune sequenze di micro-accorciamentiallungamenti<br />
dello stesso terr<strong>it</strong>orio muscolare. I risultati<br />
consegu<strong>it</strong>i hanno in genere una durata nel tempo di circa<br />
4 - 6 mesi. Dopo tale periodo si evidenzia una leggera<br />
ma costante perd<strong>it</strong>a del tono, che può essere riportata<br />
allo standard raggiunto mediante due o tre di sedute “di<br />
richiamo”.<br />
Stone, prodotto dalla G.F. Electromedics, garantisce una<br />
terapia di facile esecuzione e ben tollerata dal soggetto<br />
trattato che percepisce risultati estetici e funzionali già<br />
alle prime applicazioni con un conseguente senso di<br />
gratificazione e di benessere psico-fisico.<br />
Per Informazioni su Stone Therapy:<br />
a Perugia il Dott. Maurizio Rossi maurizio.rossi@yahoo.<strong>it</strong> ;<br />
a Foligno l’Area Salute del Centro F<strong>it</strong>ness e Benessere Flex Village di<br />
S. Eraclio www.flexvillage.com
IL RUOLO<br />
DELLE FASCE<br />
NELL’UOMO<br />
a cura del Dott. Simone Fè - Osteopata D.O.<br />
In questo numero tratteremo il ruolo che ricoprono le fasce<br />
(tessuto connettivo) nel corpo umano dato che si trovano su<br />
tutto l’organismo sotto varie forme.<br />
Il tessuto connettivo collega i diversi organi e le diverse parti<br />
del corpo tra loro, questa in una continu<strong>it</strong>à ininterrotta.<br />
Lo studio anatomico ci ha infatti mostrato come non vi è mai<br />
interruzione tra i diversi tessuti, ma tutti si articolano tra loro<br />
al fine di realizzare un’armonia di funzione perfetta.<br />
Spiegheremo le varie funzioni delle fasce che peraltro sono<br />
molteplici:<br />
Ruolo di sostegno e supporto<br />
Ruolo di protezione<br />
Ruolo di ammortizzatore<br />
Ruolo emodinamico<br />
Ruolo di difesa<br />
Ruolo di comunicazione e scambi<br />
Le fasce permettono di mantenere l’integr<strong>it</strong>à anatomica<br />
dell’individuo infatti se ad una persona togliessimo tutti<br />
i sistemi tranne quello fasciale, questa conserverebbe<br />
Medicina<br />
apparentemente una fisionomia accettabile. Non sarebbe lo<br />
stesso se si conservasse solo il sistema vascolare o nervoso,<br />
cosa logica perché la fascia è il sostegno e guida di questi<br />
due sistemi; ciò conferma ancora di più interdipendenza e<br />
l’indissociabil<strong>it</strong>à delle diverse strutture del corpo.<br />
E’ grazie alle fasce che il sistema muscolare può funzionare,<br />
le articolazioni possono mantenere la loro stabil<strong>it</strong>à e gli<br />
organi tenere la loro forma anatomica.<br />
Sostanzialmente la fascia è il supporto del sistema nervoso,<br />
vascolare e linfatico. L’anatomia ci ha mostrato che i diversi<br />
sistemi sono intimamente legati alle fasce e come loro stessi<br />
siano cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i in parte da fasce al fine di mantenere la loro<br />
forma anatomica.<br />
Uno dei ruoli principali della fascia è il mantenimento<br />
dell’integr<strong>it</strong>à fisica e fisiologica del corpo umano, dunque di<br />
protezione. Così, nella periferia si ispessirà e si addenserà<br />
nelle zone di massima costrizione: ne risulterà a livello<br />
articolare una copertura molto importante con notevole<br />
concentrazione sui legamenti, che sono stabilizzatori molto<br />
potenti. Man mano che ci addentreremo la troveremo<br />
all’interno degli organi dandogli forma, struttura e resistenza<br />
ai traumi ed avrà un ruolo di protezione di strutture nobili<br />
come cervello, midollo, vasi e nervi.<br />
A causa della sua elastic<strong>it</strong>à, la fascia, permette di<br />
ammortizzare le costrizioni che il corpo subisce.<br />
La struttura macromolecolare a rete di proteoglicani<br />
partecipa attivamente alla coesione meccanica dei tessuti.<br />
L’unione di proteoglicani e acido ialuronico conferiscono<br />
alla sostanza fondamentale una sovrastruttura molecolare<br />
reticolata, coprono le superfici cellulari, cost<strong>it</strong>uiscono la<br />
sostanza intercellulare, avvolgono ed infiltrano le fibre<br />
di collagene ed elastina, cost<strong>it</strong>uendo un potere elastico<br />
di tampone indispensabile ad una funzione cellulare e<br />
tessutale. Un altro ruolo importante della fascia è quello<br />
emodinamico, cioè di aiuto al buon funzionamento del<br />
sistema vascolare e linfatico, soprattutto a livello venoso in<br />
quanto, non esistendo un sistema di pompa al contrario che<br />
porti il sangue al cuore, è necessario che ci sia una struttura<br />
che vada a coadiuvare il reflusso sanguigno attraverso un<br />
retinacolo di fibre intrecciate tra loro che rinforzino i vasi.<br />
Questo meccanismo così fine è accentuato dalle contrazioni<br />
muscolari canalizzate dalla fascia.<br />
Il tessuto connettivo risulta essere anche il primo sistema<br />
contro l’aggressione da parte di agenti patogeni, prima<br />
ancora che intervengano le difese immun<strong>it</strong>arie.<br />
La particolare conformazione intrinseca delle fasce permette<br />
la dispersione dei traumi e delle infezioni. Il fatto poi che<br />
il tessuto connettivo si trovi pressoché in tutte le strutture<br />
del corpo favorisce per continu<strong>it</strong>à la comunicazione e gli<br />
scambi tra i vari distretti anche se anatomicamente distanti,<br />
elemento questo imprescindibile al trasporto di elementi<br />
nutr<strong>it</strong>ivi nelle varie cellule. E’ facile capire come tutto questo<br />
vada a migliorare l’irrorazione del sangue, il trasporto<br />
degli ormoni, la conduzione nervosa per la salvaguardia<br />
dell’integr<strong>it</strong>à dell’individuo.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 49
Perché<br />
a cura di G.m.U. Group<br />
E’ oramai assodato che il legno sia uno dei materiali più<br />
ecologici in commercio; è una materia calda, che “respira”,<br />
è naturale, dura a lungo, ha inoltre un ottimo bilancio<br />
energetico, è biodegradabile e quando trattato con i giusti<br />
prodotti non inquina, ma, soprattutto, può essere inser<strong>it</strong>o nel<br />
fondamentale percorso del riciclo.<br />
Dallo smantellamento di ba<strong>it</strong>e, cascine, vecchi fabbricati<br />
rurali, ma pure da strutture più insol<strong>it</strong>e come vecchie rotaie<br />
di ferrovia, possono essere recuperate importanti parti in<br />
legno che il tempo e gli agenti atmosferici hanno reso<br />
uniche nel loro genere…Si tratta di travi e tavolati che<br />
TEAK di recupero<br />
50 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
scegliere<br />
www.gmugroup.<strong>it</strong><br />
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hanno acquis<strong>it</strong>o caratteristiche qual<strong>it</strong>ative e, ci permettiamo<br />
di affermare, estetiche superiori rispetto a quelle del legno<br />
poco stagionato più comunemente in commercio.<br />
Le qual<strong>it</strong>à tecnico-prestazionali di un pavimento in legno<br />
di recupero sono frutto dell’ attiv<strong>it</strong>à sinergica di eventi<br />
quali tempo, usura ed intemperie, che insieme e nel giusto<br />
contesto, riescono a dare v<strong>it</strong>a ad un materiale stabile,<br />
compatto, duro e durevole.<br />
Le imperfezioni poi del legno antico giocano un ruolo<br />
fondamentale dal punto di vista estetico: i grossi nodi, gli<br />
annerimenti dovuti ai fori lasciati dai chiodi, le tracce di<br />
TEAK prima fin<strong>it</strong>ura<br />
all'acqua<br />
TEAK prima fin<strong>it</strong>ura<br />
poliuretanica
il parquet<br />
alburno, le fibrature di diversa tonal<strong>it</strong>à, le stuccature ed i<br />
tasselli sono tutti elementi che non solo garantiscono un’<br />
indiscussa bellezza dalla valenza estetica peculiare, ma<br />
soprattutto attestano l’autentic<strong>it</strong>à di un legno di recupero.<br />
E’ così che, in un momento storico in cui non si può non<br />
tenere in considerazione il rispetto per il nostro pianeta,<br />
troppo spesso danneggiato dall’ ”ingordigia” umana,<br />
nell’insieme dei materiali che andranno a costruire la<br />
nostra ab<strong>it</strong>azione, fare una scelta che verta ad un prodotto<br />
di questo tipo, non è solo una garanzia di soddisfazione<br />
ed appagamento dei nostri sensi, ma soprattutto un atto<br />
ROVERE di recupero<br />
decapato<br />
Informazione pubblic<strong>it</strong>aria<br />
di recupero<br />
ROVERE di recupero<br />
mordenzato<br />
di coscienza verso la nostra terra ed il nostro futuro…e per<br />
“coronare” la scelta di un parquet di recupero mantenendo<br />
al 100% le sue caratteristiche naturali, successivamente<br />
alla posa è consigliabile applicare una serie di prodotti<br />
(anch’essi naturali) quali cere od oli, affinché il parquet<br />
antico sia adeguatamente protetto e allo stesso tempo sia<br />
preservato nel suo aspetto rustico peculiare che una più<br />
comune vernice sintetica potrebbe alterare.<br />
Foto di Micaela Baglioni<br />
ROVERE di recupero<br />
ROVERE<br />
prima<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 51
Siamo NOI<br />
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U mbria<br />
da vivere
TEST MOTORI<br />
AL LICEO SCIENTIFICO<br />
GALILEI PERUGIA<br />
a cura del Dott. Moreno Bottausci<br />
Presidente CSAIN Regione <strong>Umbria</strong><br />
Ancora una volta gli studenti più giovani del Liceo Scientifico<br />
“Galilei” di Perugia si sono r<strong>it</strong>rovati presso l’impianto sportivo<br />
di Santa Giuliana per misurarsi nella disciplina sportiva per<br />
eccellenza: l’atletica leggera.<br />
Nell’amb<strong>it</strong>o del progetto “Accoglienza”, coordinato dalla<br />
Prof.ssa Lucia Spaterna, sono diverse le iniziative intraprese<br />
dall’Ist<strong>it</strong>uto superiore per agevolare il passaggio degli studenti<br />
dalla ex scuola media al grado superiore di istruzione;<br />
tra tutte, appunto, i “Test Motori”, progetto elaborato dai<br />
Docenti di Ed. Fisica del liceo perugino e realizzato per il<br />
secondo anno consecutivo, sulla scia degli ottimi risultati<br />
ottenuti quest’anno dalle rappresentative di Ist<strong>it</strong>uto nei Giochi<br />
Sportivi Studenteschi che si sono guadagnate l’accesso alle<br />
finali nazionali di atletica leggera e pallacanestro.<br />
Le prove che i circa trecento alunni delle classi prime hanno<br />
dovuto affrontare sono state i metri 80, il salto in lungo, il<br />
getto del peso; al termine delle gare sono stati premiati i<br />
primi tre classificati di ogni special<strong>it</strong>à e le classi che nelle<br />
due giornate hanno ottenuto più podi.<br />
Impeccabile la gestione, coordinata dai Docenti di Ed.<br />
Fisica, professori Franco Antonielli, Moreno Bottausci,<br />
Serena Brunelli, Enrico Ercolani, Chiara Giustardi, Lucio<br />
Pannacci, affiancati dai Tecnici dell’Atletica CSAIN Perugia<br />
che hanno curato soprattutto la parte organizzativa.<br />
Preziosa e allegra la collaborazione dei Tutor della classi<br />
quarte, che hanno guidato, sostenuto, incoraggiato con<br />
fraterno cameratismo le loro “matricole”.<br />
Da anni il Com<strong>it</strong>ato Provinciale CSAIN promuove e supporta<br />
questo tipo di manifestazioni nelle scuole, nell’amb<strong>it</strong>o del<br />
programma finalizzato all’incremento sul terr<strong>it</strong>orio delle<br />
attiv<strong>it</strong>à sportive, culturali, ricreative e del tempo libero, tram<strong>it</strong>e<br />
accordo di collaborazione tra Ist<strong>it</strong>uzione scolastica ed Ente<br />
di promozione sportiva; il Com<strong>it</strong>ato Provinciale CSAIN<br />
sostiene le iniziative attraverso la messa a disposizione di<br />
strutture tecnico-operative e organizzative.<br />
Referente per lo CSAIN il Presidente Provinciale Raffaello<br />
Germini, il Presidente dell’Atletica CSAIN Perugia Patrizia<br />
Tesei, e il Responsabile Tecnico Moreno Bottausci con la<br />
collaborazione tecnica di Chiara Morbidoni e Stefania<br />
Concetti.<br />
20% di SCONTO su ABBIGLIAMENTO - 30% su SETTORE TECNICO<br />
54 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine
Per la Nazionale Italiana<br />
a cura del M° Massimo Bistocchi<br />
Direttore Generale Nazionale Italiana Ju-J<strong>it</strong>su<br />
Il 27 e 28 Novembre 2010 la splendida San Pietroburgo<br />
(Russia) ha osp<strong>it</strong>ato il Campionato Mondiale “Senior” di Ju-<br />
J<strong>it</strong>su, presso l’imponente “Sport Complex Yubileyniy”. Le nazioni<br />
partecipanti (42) a questo importante evento hanno schierato<br />
complessivamente oltre 400 atleti, i quali si sono affrontati<br />
sulle quattro aree di gara, dando v<strong>it</strong>a a incontri spettacolari e<br />
dall’alto tasso tecnico. Il Team Italia, guidato dal D.G. Maestro<br />
Massimo Bistocchi di Perugia, era composto da:<br />
Atleti “Fighting System”: Anastasia Tonelli (55kg,<br />
24 anni – La Spezia), Sabrina Soliani (62kg, 32 anni – La<br />
Spezia), Laura Boco (70kg, 27 anni - Perugia), Alessandra<br />
Ravotto (+70kg, 18 anni - Imperia), Carmelo Guglielmino<br />
(62kg, 27 anni - Catania), Marco Baratti (69kg, 34 anni –<br />
Parma-Cap<strong>it</strong>ano), Cristian Minuto (77 kg, 35 anni - Palermo),<br />
Marco Cenicola (85kg, 28 anni - Asti), Roberto Crispolti<br />
(94kg, 20 anni - Perugia), Francesco Di Placido (+94kg, 18<br />
anni - Roma)<br />
Atleti “Duo System”: Duo Women: Linda Ragazzi (25<br />
anni) / Flavia Cavallaro (24 anni) – Modena;Duo Mix: Sara<br />
Paganini (22 anni) / Michele Vallieri (25 anni) – Ferrara;<br />
Duo Men: Michele Vallieri (25 anni) / V<strong>it</strong>o Zaccaria (23<br />
anni) – Ferrara.<br />
Dirigenti e Staff tecnico: M° Dario Quenza (Genova -<br />
Presidente A.I.J.J.), M° Raffaella Fucini (La Spezia - Consigliere<br />
Nazionale e Arb<strong>it</strong>ro Internazionale), M° Raffaele Buovolo<br />
(Taranto - Consigliere Nazionale), M° Paolo Palma (Perugia<br />
- Allenatore Fighting System), M° Claudio Corazza (Modena<br />
- Allenatore Duo System), Dr. Mauro Paltracca (Perugia -<br />
Medico Ufficiale); Istr. Raffaele Calzoni (Perugia - Coordin.<br />
56 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
una prestazione in...<br />
Staff Organizzativo); infine, in qual<strong>it</strong>à di Osservatori della<br />
F.I.J.L.K.A.M., i Maestri: Daniele Berghi (Imperia), Alessandro<br />
Ponzio (Torino) e Pasquale Stanzione (Napoli).<br />
Nel corso della prima giornata salivano sul tatami:<br />
Carmelo Guglielmino: esordiente in una competizione<br />
mondiale, metteva in mostra un repertorio tecnico di prim’ordine;<br />
solo un pizzico di inesperienza gli negava la gioia di un terzo<br />
posto sicuramente alla sua portata (5°).<br />
Marco Baratti: Il Cap<strong>it</strong>ano azzurro si presentava alla gara<br />
non avendo smalt<strong>it</strong>o completamente l’infortunio al ginocchio<br />
sub<strong>it</strong>o in occasione dei Combat Games di Pechino. Si r<strong>it</strong>irava<br />
al secondo incontro al riacutizzarsi del dolore.<br />
Roberto Crispolti: vice campione europeo Under 21,<br />
all’esordio in una competizione mondiale senior, lottava<br />
strenuamente contro avversari più esperti uscendo dalla<br />
manifestazione con onore (9°).<br />
Anastasia Tonelli: reduce dai recenti Combat Games dove<br />
aveva ben figurato, si dimostrava preparata e grintosa; giunta<br />
in finale per il bronzo, si imponeva nettamente sull’avversaria<br />
olandese (3°).<br />
Laura Boco: veterana delle competizioni internazionali, già<br />
bronzo ai Mondiali 2008, non riusciva per un soffio a bissare<br />
il risultato (5°).<br />
Linda Ragazzi / Flavia Cavallaro: una gara molto<br />
impegnativa per la coppia femminile, che metteva in mostra<br />
delle doti tecniche sicuramente da sviluppare (9°).<br />
Michele Vallieri / V<strong>it</strong>o Zaccaria: i campioni in carica dei<br />
Combat Games erano attesi alla riprova; una gara non perfetta<br />
purtroppo li vedeva fuori dal podio (7°).
...CHIARO SCURO<br />
La seconda giornata di gara vedeva in azione:<br />
Sabrina Soliani: esordiente, contrapposta a avversarie<br />
sicuramente più esperte, dimostrava buone qual<strong>it</strong>à, uscendo<br />
anz<strong>it</strong>empo dalla competizione con qualche rammarico (9°).<br />
Alessandra Ravotto: dopo le ottime prove ai Mondiali e<br />
agli Europei Under 18/21, si contrapponeva ad atlete forti<br />
e preparate; giunta in finale per il terzo posto, si doveva<br />
arrendere dopo un match avvincente (5°).<br />
Cristian Minuto: al suo primo Mondiale, combatteva come un<br />
leone alla pari con tutti gli avversari; chiudeva la sua gara con<br />
la consapevolezza di avere dato il massimo (7°).<br />
Marco Cenicola: atleta dalle grandi doti, dava v<strong>it</strong>a a dei<br />
match entusiasmanti, la scalata al podio si arrestava purtroppo<br />
alla finalina (5°).<br />
Francesco Di Placido: coraggiosa prova di questo giovane<br />
atleta esordiente, messosi in mostra agli Europei Under 21.<br />
Affrontava i colossali avversari senza alcun timore, dimostrando<br />
grande coraggio (9°).<br />
Michele Vallieri / Sara Paganini: la coppia mista regalava<br />
momenti di grande spettacolo; un attimo di disattenzione<br />
negava loro l’accesso alla finale, recuperavano poi in grande<br />
stile aggiudicandosi il bronzo (3°).<br />
Al termine dei Campionati Mondiali, Bistocchi ha fatto il<br />
punto della s<strong>it</strong>uazione: 2 medaglie di bronzo e 4 quinti<br />
posti non hanno rispecchiato sicuramente le aspettative della<br />
vigilia; all’appello forse sono mancate le medaglie del cap<strong>it</strong>ano<br />
Baratti e della coppia Vallieri / Zaccaria.<br />
Sarà importante analizzare a “mente fredda” gli errori<br />
commessi, porre i giusti correttivi e rimodulare la singola<br />
preparazione degli atleti, i quali dovranno (in taluni casi già<br />
individuati) r<strong>it</strong>rovare la necessaria umiltà considerando che ogni<br />
gara ha una propria storia e nulla è mai dato per scontato…<br />
fino a prova contraria! L’amarezza del D.G. Bistocchi resta<br />
e non intende condividerla con nessuno ma chi sa di aver<br />
sbagliato non dovrà che fare un bagno di umiltà, rendendosi<br />
conto che la sofferenza della sconf<strong>it</strong>ta è una condizione che<br />
non si può ev<strong>it</strong>are, e chi ci riesce ha due possibil<strong>it</strong>à: o r<strong>it</strong>rova la<br />
forza ed il coraggio di ricominciare a lavorare e raggiungere<br />
la v<strong>it</strong>toria oppure è un Azzurro che si è smarr<strong>it</strong>o e non vive<br />
più il sentimento nazionale ed ha perduto irrimediabilmente<br />
la dign<strong>it</strong>à di essere Azzurro. La fase di autocr<strong>it</strong>ica è iniziata, e<br />
proprio dal D.G., e continuerà investendo tutti i protagonisti,<br />
nei diversi ruoli. Prossimo impegno della Nazionale Seniores: i<br />
Campionati Europei 2011 di Maribor (Slovenia).
Alla scoperta di...<br />
MARSCIANO<br />
a cura di G.A. e M.P. - foto <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong><br />
Stamani l’aria è frizzante decidiamo di lasciare la redazione<br />
per un giro in auto, tanto per staccare un po’ la spina. Usciamo<br />
senza una meta, inizia il nostro giro e ci r<strong>it</strong>roviamo alle porte<br />
del Comune di Marsciano, s<strong>it</strong>uato nel cuore dell’<strong>Umbria</strong>, in<br />
una posizione centrale fra le c<strong>it</strong>tà di Orvieto ad ovest, Assisi<br />
ad est, Perugia a nord e Todi a sud. Sostiamo e chiediamo<br />
qualche informazione, ci raccontano che la c<strong>it</strong>tadina di<br />
Marsciano è nominata per la prima volta nel 1004, ma le<br />
sue origini, come quelle della maggior parte dei paesi nati<br />
nei secoli successivi alle invasioni barbariche, sono oscure. I<br />
Bulgarelli, famiglia di origine longobarda, l’ebbero in feudo<br />
già nel XII secolo, e la cedettero a Perugia nel 1281 per<br />
impedire che se ne impossessasse Todi. Esaur<strong>it</strong>a l’autonomia<br />
di Perugia, inglobata nello stato Pontificio, anche Marsciano<br />
ne seguì le sorti. Le stupende visioni che offre il complesso<br />
collinare che circonda il paese ricordano i dipinti dei maestri<br />
umbri del 400. Notevole, nel paese, un affresco del Perugino<br />
nella Parrocchiale di Cerqueto. Il terr<strong>it</strong>orio comunale, con la<br />
sua campagna fertile percorsa<br />
dal Tevere e dal Nestore e le<br />
dolci colline segnate da borghi<br />
e da castelli medioevali,<br />
comprende ben 18 frazioni.<br />
Essere un importante crocevia<br />
di trans<strong>it</strong>o fra Perugia, Todi e<br />
Orvieto ha caratterizzato fin<br />
dall’epoca etrusca la storia<br />
di Marsciano, assegnandole<br />
una posizione di primo piano<br />
e favorendone lo sviluppo,<br />
ma spesso rendendola anche<br />
scenario di aspre battaglie.<br />
L’agricoltura è molto importante a Marsciano: prodotti tipici<br />
sono il frumento, il granoturco, il tabacco, tutti gli ortaggi e,<br />
sulle colline, l’olio ed il vino. Si coltivano anche il girasole,<br />
l’orzo e l’avena. Recentemente si sta assistendo ad una ripresa<br />
d’interesse nei confronti dell’agricoltura, collegata anche allo<br />
sviluppo di una nuova risorsa economica: l’agr<strong>it</strong>urismo.<br />
58 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine
Le prime industrie si svilupparono a Marsciano dopo la<br />
Seconda Guerra Mondiale; nell’ultimo periodo sono sorte<br />
imprese nei settori manifatturiero, metalmeccanico e del<br />
laterizio, accanto ad attiv<strong>it</strong>à di artigianato di qual<strong>it</strong>à:<br />
ceramiche, tessuti umbri al telaio, lavorazioni del legno e del<br />
ferro battuto. Una delle attiv<strong>it</strong>à tipiche è la produzione del<br />
laterizio e della terracotta. Per far divenire Marsciano “cap<strong>it</strong>ale<br />
del laterizio”, Comune ed imprese lavorano ad un progetto<br />
per il recupero delle vecchie fornaci, per la realizzazione del<br />
parco delle terre lavorate e di un museo-laboratorio di ricerca<br />
artistica ed edilizia. In mer<strong>it</strong>o allo sviluppo industriale sono da<br />
ricordare: Metalmeccanica Umbra, Ecomet, Usa Stampi, Emu,<br />
Fbm, Fapi Serramenti, Moretti Petroli, Gmp, Clam Caminetti,<br />
Fail Serramenti, C<strong>it</strong>y Well F<strong>it</strong>ness, Eurolegno Serramenti,<br />
Euromeccanica, Cembolini Arredamenti, 4p Calzature.<br />
Da vis<strong>it</strong>are<br />
Dell’antico castello di Marsciano, denominata precedentemente<br />
Monte Regio o Montereale, restano oggi i bastioni e le torri<br />
del XII secolo, inser<strong>it</strong>e nello sviluppo urbanistico moderno.<br />
Il centro della c<strong>it</strong>tadina si estende intorno alla Chiesa<br />
Parrocchiale di S. Giovanni Battista, ricostru<strong>it</strong>a nel 1896,<br />
nella quale sono conservati una “Madonna con Bambino” di<br />
scuola perugina del XVI secolo, una tela del 1831 del p<strong>it</strong>tore<br />
Vincenzo Chialli raffigurante l’Incredul<strong>it</strong>à di S. Tommaso ed<br />
un crocifisso ligneo del XIII secolo. Nell’antica dimora di<br />
Duccio dei Conti di Marsciano nel 1703 è possibile vis<strong>it</strong>are,<br />
contattando il proprietario, Dr. Enzo Betti, il Museo delle<br />
Conchiglie, con oltre 3000 specie esposte provenienti da tutti<br />
i mari del mondo. Poco lontano, in Via del Mattonato, si trova<br />
il Museo del Vino e delle Etichette ed Ex Libris Tesei Carloni,<br />
che raggruppa circa 8.000 bottiglie di 85.000 etichette da<br />
tutto il mondo, oltre a circa 1.500 ex libris, di cui 800 a tema<br />
enologico e gastronomico e 700 di argomenti vari.
A circa 2 km dal paese si trova l’Abbazia di S. Sigismondo,<br />
fondata intorno all’anno Mille dal camaldolese S. Romualdo,<br />
di proprietà del Sovrano Mil<strong>it</strong>are Ordine dei Cavalieri di<br />
Malta.<br />
La campagna coltivata con v<strong>it</strong>i, olivi, girasoli e grano,<br />
l’operos<strong>it</strong>à e l’accoglienza della gente, il rispetto delle<br />
tradizioni, l’artigianato di qual<strong>it</strong>à, la semplice e gustosa<br />
genuin<strong>it</strong>à dei cibi, l’ottima qual<strong>it</strong>à del vino e soprattutto<br />
dell’olio e le allegre feste e sagre paesane sono le maggiori<br />
ricchezze offerte dal terr<strong>it</strong>orio di Marsciano. Tra le varie<br />
manifestazioni grande evento è MUSICA PER I BORGHI<br />
promosso dal Comune di Marsciano e dall’omonima<br />
associazione e realizzato sotto la direzione artistica di<br />
Peppe Vessicchio. La formula si caratterizza per le suggestive<br />
ambientazioni negli antichi borghi dell’<strong>Umbria</strong>, e coniuga<br />
musica, storia e intrattenimento...Un appuntamento atteso nel<br />
panorama degli eventi del terr<strong>it</strong>orio che si riconferma con la<br />
sua formula <strong>it</strong>inerante e concentra il suo interesse verso la<br />
solidarietà e la qual<strong>it</strong>à della musica.<br />
Per l’accoglienza Vi segnaliamo:<br />
VILLAGGIO OASI agrialbergo - ristorante - pizzeria - centro<br />
benessere - Via Marcusicchio 1 - tel 0758743532<br />
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BE HAPPY DINNER CAFFE’ ristorante tipico dalle ore 18,00<br />
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AL CHIOSCO ristorante piadineria - Via XXIV Maggio 57<br />
tel 0758748512<br />
ROSATELLI trattoria bar - Via V<strong>it</strong>torio Veneto 42<br />
tel 0758743164<br />
GALLEON PUB & TAVERN ristorante pizzeria<br />
Via Tuderte 47 - tel 0758742304<br />
PAUSA CAFFE’ ristorante caffè letterario Via Umberto I, 25<br />
tel 0758749517 - 3397428000<br />
www.pausacaffepg.<strong>it</strong><br />
I prezzi per un pasto completo nel rispetto della tradizione<br />
umbra sono offerti a partire da 15 euro -<br />
MARSCIANO<br />
(Suggerimenti commerciali)<br />
Ormai è ora di rientrare, abbiamo passato qualche ora<br />
piacevole tra le strade di questa caratteristica c<strong>it</strong>tadina e così<br />
abbiamo deciso, tra uno scatto e l’altro di raccontarvelo.
LA PALESTRA INFORMATICA<br />
L’idea Palestra Informatica srl nasce dalla sinergia tra due<br />
diversi ambienti: la scuola d’informatica e la palestra dove si<br />
fa attiv<strong>it</strong>à fisica. Il progetto è di avere un contesto nel quale<br />
insegnare e diffondere cultura informatica nella maniera più<br />
semplice e chiara possibile: attraverso l’emulazione delle<br />
modal<strong>it</strong>à di accesso e svolgimento delle attiv<strong>it</strong>à utilizzate<br />
nei tradizionali centri f<strong>it</strong>ness.<br />
Se nella classica scuola d’informatica si ricorre al docente<br />
d’informatica da noi troverai invece un istruttore informatico,<br />
anziché il tecnico di laboratorio un assistente di sala. Per<br />
62 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
DI PERUGIA Informazione<br />
a cura di Palestra Informatica<br />
pubblic<strong>it</strong>aria<br />
sostenere corsi f<strong>it</strong>ness nelle comuni palestre si utilizzano<br />
macchinari e attrezzi sportivi, per quanto riguarda i nostri<br />
corsi ci si avvarrà invece di computer, programmi e dell’uso<br />
di internet, non ci alleneremo nella classica sala pesi ma<br />
in un’aula confortevole...come nelle migliori palestre non<br />
mancheranno test per valutare lo stato di salute informatica,<br />
schede di allenamento personalizzato e una tessera<br />
personale per accedere all’utilizzo dei nostri servizi.<br />
Palestra Informatica è un posto totalmente innovativo dove<br />
l’utente potrà dare v<strong>it</strong>a alla sua creativ<strong>it</strong>à ed alla voglia di
migliorare il proprio know-how informatico. Quante volte una<br />
persona ha segu<strong>it</strong>o dei corsi senza essere sufficientemente<br />
motivata e non ha raggiunto i risultati prefissati?<br />
Palestra Informatica non permetterà che questo accada!<br />
L’apprendimento sviluppato in Palestra è pratico ed intu<strong>it</strong>ivo.<br />
Allenandosi con noi il discente sarà parte integrante di un<br />
progetto formativo dove la nostra certificazione sarà la sua<br />
soddisfazione. PALESTRA INFORMATICA è la prima scuola<br />
di formazione professionale che converte i tradizionali<br />
corsi d’informatica in modo tale che il cliente ne assimilerà<br />
i contenuti come semplici automatismi, simili a quelli che<br />
apprendiamo allenandoci in palestra.<br />
Vieni quando vuoi, impara più che puoi!<br />
100 MQ DI SUPERFICIE INFORMATICA<br />
ISTRUTTORI QUALIFICATI<br />
ASSISTENTI DI SALA<br />
COMPUTER DI ULTIMA GENERAZIONE<br />
TEST E PROGRAMMI SPECIFICI<br />
CORSI DI GRUPPO ELEMENTARI ED<br />
AVANZATI<br />
PERSONAL TRAINING<br />
METODOLOGIA DIDATTICA INNOVATIVA<br />
Progetto Amico Web<br />
Corsi d’informatica per tutta la<br />
famiglia<br />
Il computer è entrato a far parte delle nostre famiglie con una<br />
facil<strong>it</strong>à che, solo pochi anni fa, non ci saremmo aspettati. Allo<br />
stesso modo Internet diventa un vero mondo, uno specchio<br />
della realtà attraverso la quale si possono compiere viaggi<br />
interessanti, ma che cela anche insidie e pericoli. Tuttavia,<br />
come non si vieta ai bambini o ai ragazzi di uscire per paura<br />
del mondo reale, allo stesso modo dobbiamo lasciare che<br />
esplorino Internet. Non però senza aver insegnato loro come<br />
affrontarne i rischi. Nasce così Il progetto AMICO WEB,<br />
una serie di corsi di informatica promossi dalla Palestra<br />
Informatica S.r.l. di Perugia, che si fa guida per insegnare ai<br />
ragazzi minorenni in maniera semplice e chiara l’uso corretto<br />
del mezzo informatico e della “Rete” a tutela dei gen<strong>it</strong>ori<br />
e dei minori. Internet, come sappiamo, è uno strumento<br />
sempre più utilizzato dai giovani perché rappresenta una<br />
straordinaria opportun<strong>it</strong>à d’informazione, apprendimento,<br />
svago e comunicazione che li supporta nello svolgimento<br />
delle attiv<strong>it</strong>à quotidiane, dallo studio all’intrattenimento.<br />
Come ogni mezzo, oltre ai vantaggi, ha anche dei difetti:<br />
violenza, razzismo, pornografia,pedofili in agguato dietro<br />
chat, forum apparentemente innocui o linee telefoniche a<br />
pagamento celate dietro s<strong>it</strong>i Web. È necessario che i ragazzi<br />
ma anche i gen<strong>it</strong>ori ne sappiano di più sui meccanismi<br />
di Internet e sulla attrattiva che eserc<strong>it</strong>a sugli adolescenti<br />
per capire cosa è giusto fare attraverso la rete: vis<strong>it</strong>are i<br />
s<strong>it</strong>i, valutarne i contenuti e successivamente consentire ai<br />
ragazzi l’esplorazione. I gen<strong>it</strong>ori, confrontandosi con questa<br />
nuova tecnologia, possono dare indicazioni ai propri figli<br />
dei pericoli potenziali che si nascondono in Rete, i ragazzi<br />
avendoli studiati potranno riconoscerli ed ev<strong>it</strong>arli attraverso<br />
il Progetto AMICO WEB. Il corso è rivolto ai ragazzi/e ed<br />
ai loro gen<strong>it</strong>ori che insieme formeranno una classe con un<br />
massimo di 8 ragazzi/e 8 gen<strong>it</strong>ori.<br />
Contattateci per maggiori dettagli.<br />
via M. Minghetti, 6 tel. 075 44845 - www.palestrainformatica.<strong>it</strong><br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 63
UNA<br />
NUOVA SFIDA<br />
II DIVISIONE<br />
Sempre attenti ai movimenti del mondo sportivo giovanile i<br />
dirigenti della <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> con sede a San Marco, hanno<br />
avuto l’opportun<strong>it</strong>à di creare un secondo polo di attiv<strong>it</strong>à nella<br />
vicina Ponte Pattoli. <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> si è inser<strong>it</strong>a in un contesto<br />
sportivo già esistente apportando il proprio contributo di<br />
esperienza e capac<strong>it</strong>à al servizio di un folto gruppo di atlete<br />
che da qualche mese possono usufruire del bagaglio tecnico<br />
e scientifico che lo staff del Presidente Massimo Pat<strong>it</strong>i hanno<br />
messo a loro disposizione. Con la prestigiosa rivista, da cui<br />
prende il nome la squadra, sono arrivate infatti le possibil<strong>it</strong>à<br />
di avere dei professionisti che seguono le atlete, sia nel<br />
campo sportivo, con la supervisione del coach Fiorella<br />
Di Leone, sia in campo medico e scientifico: sono stati<br />
esegu<strong>it</strong>i degli screening e ne seguiranno altri gratu<strong>it</strong>amente<br />
(postura, alimentazione, ecografie, fisioterapia ecc.). Aria<br />
di nov<strong>it</strong>à quindi per i residenti della zona che hanno la<br />
possibil<strong>it</strong>à di far svolgere ai propri figli un’attiv<strong>it</strong>à sportiva<br />
ed educativa sana, equilibrata e attentamente mon<strong>it</strong>orata.<br />
Nov<strong>it</strong>à che rappresenta una nuova sfida, in parte già vinta<br />
con le numerose iscrizioni del gruppo di minivolley, da<br />
concretizzarsi ulteriormente sul campo per le ragazze della<br />
Seconda Divisione, un gruppo cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da ragazze del posto<br />
ma anche di zone lim<strong>it</strong>rofe che hanno sposato il progetto<br />
societario, entusiaste di mettersi alla prova. Il pubblico che la<br />
domenica riempe l’impianto sportivo è un caloroso stimolo<br />
e soprattutto una conferma che il lavoro fatto in questo<br />
periodo premia gli addetti ai lavori e chi va in campo per<br />
seguire la propria passione sportiva. Un ringraziamento<br />
speciale per il suo aiuto e la sua disponibil<strong>it</strong>à va rivolto a<br />
Maurizio Mattioli, Presidente della A.S.D.Libertas Pattol, che<br />
ha collaborato al progetto e senza il quale tutto questo non<br />
sarebbe stato possibile. Un plauso e un grande in bocca al<br />
lupo a tutte le ragazze: Martina Carletti, Elena Cicognola,<br />
Sofia Frenguellotti, Lucrezia Giglietti, Giada Lucaroni,<br />
Arianna Mend<strong>it</strong>to, Cecilia Mend<strong>it</strong>to, Erica Moriconi,<br />
Costanza Orlandi, Erica Pascolini, Costanza Tancini, Paola<br />
Vincenti ed ai professionalissimi allenatori Diego Staccini e<br />
Bruno Lalleroni (foto sotto). Di segu<strong>it</strong>o le foto della Serie C<br />
di Volley feminile e della I Divisione che stanno veleggiando<br />
ai primi posti delle rispettive classifiche.
SERIE C <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> targata Multicopia Diesse - In piedi: Allenatrice - Fiorella Di Leone, Marika Martini, Selina Viali,<br />
Erica Pascolini, Silvia Giorgi, Giorgia P<strong>it</strong>tavini, Gioia Fusaro, Erika Sfascia, Giulia Bartolini, Bruno Lalleroni (II Allenatore);<br />
Accosciate: Giulia Liparoti, Giulia Bordellini, Viola Urbani, Valeria Piccioni, Francesca Bertinelli, Michela Mastroforti.<br />
La <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> I Divisione targata Work Mec. Le ragazze (da sx a dx in piedi e accosciate) Michela Giuliani, Laura<br />
Terradura, Giulia Bracci, Elena Matteucci, Luisa Cecchetti, Sarah Spaccini, Rachele Sp<strong>it</strong>aleri, Valeria Magnanini, Michela<br />
Tassi, Valeria Piccioni, Cristina Marinucci, Benedetta Ricci e Patrizia Nenci.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 65
L’auricoloterapia è una disciplina terapeutica riconosciuta<br />
dall’Organizzazione Mondiale della San<strong>it</strong>à volta alla cura<br />
ed al benessere attraverso la stimolazione del padiglione<br />
auricolare. È una scienza di antichissima data.<br />
Già gli Egizi conoscevano l’utilizzazione del padiglione<br />
auricolare a scopo terapeutico. Dal 1951 in Francia a Lione<br />
il Dott. P. Nogier ha avuto il mer<strong>it</strong>o di aver dato enormi<br />
contributi allo studio dell’auricoloterapia che sottolinea la<br />
stretta relazione tra l’orecchio e il sistema nervoso centrale.<br />
Ogni punto del padiglione auricolare forma un minuscolo<br />
complesso neurovascolare attraverso il quale avviene un<br />
continuo scambio di informazioni tra orecchio, cervello e<br />
organi. Ogni punto del corpo possiede una corrispondenza<br />
nell’orecchio che nella sua tridimensional<strong>it</strong>à rispecchia una<br />
spirale centripetacentrifuga che ha il suo centro nella radice<br />
dell’elice. La funzione dell’orecchio nel suo complesso è<br />
quella di captare alcune particolari onde di frequenza che si<br />
propagano nell’aria e che vengono percep<strong>it</strong>e e decodificate<br />
dal cervello umano come suoni. A questa funzione partecipa<br />
tutto l’orecchio nelle sue sezioni esterna, media ed interna,<br />
inoltre l’orecchio interno possiede un’ulteriore struttura<br />
spiralica: i canali semicircolari che permettono l’equilibrio<br />
del corpo nello spazio. Quindi l’orecchio è un organo di<br />
ascolto di segnali acustici e al tempo stesso di equilibrio<br />
e movimento, potremmo paragonarlo ad una antenna<br />
parabolica che da un lato riceve segnali dal macrocosmo<br />
e dall’altro li invia. La forma del padiglione auricolare<br />
ricorda il rene, la cui energia è alla base della v<strong>it</strong>a umana.<br />
Nell’ “orbis renale” infatti non è rappresentato il solo rene<br />
come organo funzionale di filtrazione urinaria, ma ad esso<br />
è accoppiata la funzione del surrene con i suoi ormoni, il<br />
metabolismo calcico, ecc.<br />
Nell’ “orbis renale” è contenuto il potenziale energetico v<strong>it</strong>ale<br />
che ci viene trasmesso dall’energia ancestrale cromosomica,<br />
cioè dai nostri gen<strong>it</strong>ori. Il rene è quindi il simbolo archetipico<br />
della v<strong>it</strong>a e viene riproposto in forma simbolica in rilievo ai<br />
AURICOLOTERAPIA<br />
a cura di Gaetano Natarelli - Massoterapista esperto in medicina naturale<br />
lati del viso. Se osserviamo meglio scopriamo inoltre che<br />
all’orecchio è possibile sovrapporre un feto. La superficie<br />
auricolare è in grado di segnalare difetti di informazione e<br />
quindi stati di squilibrio psicofisico che possono portare a<br />
stati patologici attualmente etichettati col nome di malattie.<br />
Ma essendo l’uomo un tutt’uno con la sua v<strong>it</strong>a embrionale,<br />
con il cosmo a cui appartiene e con l’evoluzione, ogni<br />
segnale può contenere diverse chiavi di lettura che si<br />
riconducono però sempre a un solo e unico difetto che ha il<br />
suo corrispettivo a vari livelli.Il padiglione auricolare, infatti,<br />
contiene informazioni provenienti dall’intero corpo come<br />
dimostrò il Dottor Paul Nogier nel 1956 al congresso di<br />
Wiesbaden. Esso deve quindi r<strong>it</strong>enersi un piccolo cervello<br />
vicino al cervello principale: una antenna che da un lato<br />
riceve i segnali interni e li decodifica a livello della rete<br />
nervosa sottocutanea del padiglione e dall’altro è in grado di<br />
trasmettere al corpo informazioni di varia natura (pressoria,<br />
luminosa, elettromagnetica ecc...) proveniente dallo spazio<br />
esterno e quindi dal macrocosmo. È noto oggi alla scienza<br />
medica che con l’auricoloterapia stimolando determinati<br />
punti dell’orecchio si inducono neurotrasmett<strong>it</strong>ori a produrre<br />
endorfine. Si attivano i neurotrasmett<strong>it</strong>ori e si ottengono<br />
risultati soddisfacenti nei trattamenti per perdere peso, nella<br />
dissuefazione da tabagismo, nelle terapie antidolorifiche,<br />
nelle disfunzioni dell’apparato gen<strong>it</strong>ale e nella cura<br />
dell’insonnia. I punti auricolari hanno la particolar<strong>it</strong>à di essere<br />
percepibili solo quando rappresentano la proiezione di uno<br />
stato patologico, essendone la proiezione a distanza. Questi<br />
punti possono essere rilevati con numerose metodologie: con<br />
la pressione diretta che causa in tale sede un lieve dolore,<br />
con apparecchi in grado di misurare l’impedenza cutanea,<br />
che risulta diminu<strong>it</strong>a. I punti che vengono stimolati sono quelli<br />
che corrispondono allo stato patologico in atto. Ad esempio<br />
per un dolore alla spalla si stimolerà il punto auricolare<br />
della spalla, s<strong>it</strong>uato nella doccia dell’antelice, così come per<br />
dolori alla testa, si stimolerà la regione del lobulo.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 67
Il controllo<br />
ECOCARDIOGRAFICO<br />
Risultati su atlete di pallavolo come completamento di Vis<strong>it</strong>a Medico<br />
Sportiva Agonistica<br />
a cura del Dott. Ivo Parisse - Specialista in Medicina Legale - Medico dello Sport <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> Village<br />
Dott. Primo Pensi - Specialista in Medicina dello Sport<br />
Direttore Prof. Mauro Bacci - Sezione di Medicina Specialistica dello Sport - Univers<strong>it</strong>à degli Studi di Perugia<br />
La Società <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> di Pallavolo, dopo la protocollata<br />
vis<strong>it</strong>a medico-sportiva esegu<strong>it</strong>a presso una Struttura<br />
Autorizzata al rilascio della relativa certificazione<br />
agonistica, ha voluto completare il controllo medico con un<br />
accertamento ecocardiografico.<br />
I relativi accertamenti elettrocardiografici e spirografici<br />
con relativo esame delle urine erano risultati nella<br />
norma, ma l’esame obiettivo cardiologico aveva<br />
evidenziato la presenza di impur<strong>it</strong>à o soffi all’ascultazione<br />
68 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
cardiaca. Abbiamo pertanto sottoposto ad esame<br />
ecocardio-color-Doppler 15 atlete di quel gruppo.<br />
L’esame è stato esegu<strong>it</strong>o nelle proiezioni standard<br />
(parasternali asse lungo ed asse corto, apicali 4 e 5 camere<br />
e sottocostale) con valutazione dei principali parametri<br />
morfologici e funzionali: diametri e spessori delle camere<br />
cardiache, valutazione della cinesi parietale, morfologia e<br />
funzional<strong>it</strong>à degli apparati valvolari.
Tabella riassuntiva:<br />
Età sesso riscontro ascultatorio es<strong>it</strong>o acc. ecocardiografico<br />
1) 29 aa F SSE Ao 1/6 nella norma<br />
2) 19 aa F SSE Ao 1/6 nella norma<br />
3) 15 aa F SSE 1/6 PVM minimo<br />
4) 23 aa F ndr nella norma<br />
5) 17 aa F SSE 1/6 PVM minimo<br />
6) 26 aa F ndr nella norma<br />
7) 17 aa F ndr nella norma<br />
8) 16 aa F SSE Ao 1/6 nella norma<br />
9) 18 aa F ndr PVM minimo<br />
10) 20 aa F SSE 1/6 PVM minimo<br />
11) 21 aa F SSE 1/6 alla punta nella norma<br />
12) 14 aa F SSE Ao 1/6 nella norma<br />
13) 19 aa F ndr nella norma<br />
14) 18 aa F SSE Ao 1/6 nella norma<br />
15) 28 aa F ndr nella norma<br />
Legenda: SSE (soffio sistolico eiettivo); Ao (aortico); ndr (nulla da rilevare);<br />
PVM (prolasso valvolare m<strong>it</strong>ralico di grado minimo)<br />
CONCLUSIONI<br />
Come si evince dalla tabella riassuntiva, soltanto quattro<br />
atlete hanno avuto un riscontro di Prolasso Valvolare<br />
M<strong>it</strong>ralico di minima ent<strong>it</strong>à, ovviamente di scarso significato<br />
emodinamico in assenza di “ridondanza “dei lembi<br />
valvolari e/o di rigurg<strong>it</strong>o importante. Tale aspetto della<br />
valvola m<strong>it</strong>ralica defin<strong>it</strong>o ecograficamente anche “minimo<br />
atteggiamento a prolasso dei lembi valvolari” non è altro<br />
che una variante di normal<strong>it</strong>à di frequente riscontro nella<br />
popolazione soprattutto in soggetti long<strong>it</strong>ipi di elevata<br />
statura con associate alterazioni strutturali della cassa<br />
toracica (pectus exavatum o petto carenato). Tali soggetti<br />
non presentano pertanto controindicazioni alla pratica di<br />
attiv<strong>it</strong>à sportiva agonistica. Lo scopo di tale accertamento<br />
è stato quello di voler fare uno screening ecocardiografico<br />
sulle nostre atlete pallavoliste: un accertamento come quello<br />
ecocardiografico ricordiamo essere un esame non invasivo<br />
ed in grado di completare ed arricchire scientificamente<br />
l’es<strong>it</strong>o della vis<strong>it</strong>a medico sportiva. Ricordiamo ancora che<br />
cardiopatie congen<strong>it</strong>e come la Valvola Aortica Bicuspide<br />
ed il Prolasso Valvolare M<strong>it</strong>ralico hanno una incidenza<br />
dell’1-2% sulla popolazione generale, apparentemente sana<br />
ed asintomatica, a volte in assenza di riscontri semeiologici<br />
importanti. Queste cardiopatie congen<strong>it</strong>e, quasi sempre<br />
semplici alla nasc<strong>it</strong>a, possono nel tempo complicarsi<br />
soprattutto se sottoposte a sollec<strong>it</strong>azioni emodinamiche<br />
importanti come sport ad“ elevato impegno cardiovascolare”.<br />
Come da sempre affermato è nostro convincimento che,<br />
per fare realmente prevenzione cardiologica in amb<strong>it</strong>o<br />
medico-sportivo, sia necessario sottoporre ad accertamento<br />
ecocardiografico, almeno alla I° vis<strong>it</strong>a medico-sportiva,<br />
chiunque pratichi attiv<strong>it</strong>à sportiva.<br />
Auguri di Felice 2011 a tutti i nostri lettori da Ivo Parisse<br />
e Primo Pensi e dai Collaboratori Mario Vispi e Antonio<br />
Parsichini.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 69
Informazione pubblic<strong>it</strong>aria<br />
L’Abbazia<br />
dei Sette Frati<br />
e<br />
la cultura botanica<br />
dei sapori<br />
e<br />
profumi medievali<br />
a cura di Annalisa Sposini<br />
L’Abbazia dei Sette Frati, è una continua fonte di scoperta.<br />
Nel tentativo dei proprietari di riportarla in v<strong>it</strong>a sotto più<br />
aspetti infatti, anche la stretta relazione tra Medioevo e<br />
botanica non è stata trascurata, questa inoltre ben si sposa<br />
anche con le attiv<strong>it</strong>à delle due aziende agrarie agr<strong>it</strong>uristiche<br />
che hanno sede ed operano al suo interno e nei terreni<br />
lim<strong>it</strong>rofi, gest<strong>it</strong>e da due giovani cugine: Sara ed Annalisa<br />
Sposini. Proprio l’ordine dei monaci benedettini, che fece<br />
edificare nel XII sec. anche l’Abbazia in oggetto nel comune<br />
di Piegaro (PG) nella valle del fiume Nestore, contribuì<br />
enormemente al rilancio dell’olio d’oliva.<br />
Dopo la crisi dei mercati con la caduta dell’Impero romano,<br />
l’olio venne utilizzato per scopi medicinali, culinari, religiosi e<br />
per l’illuminazione. Entrambe le aziende agrarie producono<br />
un profumato olio extravergine d’oliva, mol<strong>it</strong>o all’interno del<br />
Frantoio Badiasettefrati di Maria Teresa e T<strong>it</strong>o Sposini che<br />
si trova proprio nell’antico refettorio dell’Abbazia. L’olio<br />
extravergine d’oliva è inoltre l’ingrediente protagonista<br />
di altri prodotti dell’Azienda Agraria Agr<strong>it</strong>uristica Fratres<br />
di Annalisa Sposini, nello specifico di “Corniolio” e di<br />
“La grande Madre”. Corniolio è l’olio aromatico della<br />
residenza dei Della Corgna (il monastero nella seconda<br />
metà del Cinquecento divenne una delle residenze di questa<br />
potente famiglia cardinalizia che aveva come simbolo la<br />
pianta forte e robusta del Corniolo). Il Corniolo è disponibile<br />
alla Salvia, al Rosmarino, al Limone e Provenzale: con chiodi<br />
di garofano, Timo ed Alloro e Pepe Nero.<br />
La Grande Madre invece è il sapone aromatico artigianale<br />
alla Lavanda, Arancia, Salvia e Rosmarino, ricavato<br />
dalla “grande madre terra” con olio extravergine d’oliva<br />
ed erbe aromatiche (come lo creavano le nostre nonne -<br />
Grandmother in inglese). Questi sono stati gli elementi che<br />
hanno riemp<strong>it</strong>o i Cesti Natalizi Aromatici dell’Agr<strong>it</strong>urismo<br />
Fratres molto grad<strong>it</strong>i come doni per Natale. L’Agr<strong>it</strong>urismo<br />
Fratres realizza inoltre i suoi prodotti anche grazie alle erbe<br />
aromatiche ed officinali dell’”Hortulus Abbatiarum”. L’orto<br />
medievale, secondo alcune ricerche storiche, botaniche e<br />
religiose condotte da Annalisa Sposini, è stato ricostru<strong>it</strong>o,<br />
e, considerato dai monaci come parte della Creazione,<br />
riforniva tutti i prodotti necessari per vivere.<br />
Il Medioevo esalta inoltre le proprietà dello zafferano, una<br />
pianta medicinale ed officinale, le cui applicazioni ed<br />
utilizzazioni sono fra le più varie e presenti in numerosi<br />
preparati ed i suoi bellissimi fiori vengono coltivati<br />
dall’Azienda Agraria Sara Sposini.<br />
I suoi preziosi pistilli sono venduti anche all’interno<br />
dell’Agr<strong>it</strong>urismo Abbazia Sette Frati di Sara Sposini.<br />
Lo zafferano “Sette Frati”, purissimo in fili, oltre alla<br />
preparazione di piatti prelibati, permette anche diversi<br />
impieghi.<br />
Da quest’anno infatti, è stato utilizzato per la tintura di<br />
stoffe antiche per rifinire e impreziosire le confezioni dello<br />
zafferano stesso. Le proprietà coloranti di questa pianta<br />
cost<strong>it</strong>uiscono inoltre un altro legame con l’antich<strong>it</strong>à, dato<br />
che le sono riconosciute tali caratteristiche da millenni.<br />
Il nome stesso deriva dalla parola latina safranum, che a<br />
sua volta deriva dall’arabo za'farān che significa “giallo”.<br />
La linfa che alimenta la vena creativa di queste due menti<br />
femminili, fa nascere questi prodotti da assaporare e da<br />
toccare, rispolverando i sensi, comprendendo ogni giorno<br />
di più l’importanza delle radici, della storia e della natura.
KIWANIS INTERNATIONAL<br />
Il Club Kiwanis di Perugia nasce l’11/08/1978,<br />
sponsorizzato dal club di Roma, il Presidente fondatore fu<br />
Ennio Paolini, e fino ad oggi si sono succeduti i seguenti<br />
Presidenti:<br />
1978-1979 E.PAOLINI; 1979-1980 E.PAOLINI; 1980-1981<br />
R.STOPPINI; 1981-1982 F.LONGARINI; 1982-1983 G.PAOLONI;<br />
1983-1984 A.ROSATI; 1984-1985 R.BIANCHI; 1986-1987<br />
E.PAOLINI; 1987-1988 O.INNOCENZI; 1988-1989 A.RAICONI;<br />
1989-1990 P.LOGIUDICE; 1990-1991 S.COLETTI; 1991-1992<br />
R.ROSCINI; 1992-1993 C.DINI; 1993-1994 M.RAMADORI;<br />
1994-1995 M.LONGARINI; 1995-1996 A.CECCATO; 1996-1997<br />
A.PARDI; 1997-1998 L.TORLONE; 1998-1999 G.CACCIAMANI;<br />
1999-2000 B.CATALDO; 2000-2001 G. F.LUCANTONI; 2001-<br />
2002 E.BELLADONNA; 2002-2003 R. STOPPINI; 2003-2004 G.<br />
F.LUCANTONI; 2004-2005 P.CERBELLA; 2005-2006 A.RAICONI;<br />
2006-2007 T.GRAZIANO; 2007-2009 S.COLETTI; 2009-2010<br />
F.FRANCO; 2010-2011 M.GIANNETTI.<br />
Alcuni nostri Presidenti hanno ricoperto le più alte cariche<br />
del Kiwanis a livello nazionale:<br />
Dr.Ing.R.Stoppini, Governatore Distretto Italia anno sociale<br />
1991/1992; Dr.Ing.S.Coletti, Governatore Distretto Italia<br />
1998/1999; Dr.A.Pardi Segretario Nazionale Distretto<br />
Italia anni 1991/1994, Officier Internazionale Rapporti con<br />
i Clubs Europei, Officier Nazionale Per la Revisione dello<br />
Statuto e del Regolamento, Officier Nazionale Addetto alle<br />
comunicazioni ed alla Stampa, Officier Divisionale Addetto<br />
ai Rapporti con i Clubs della 12 Divisione.<br />
Questo Club si è distinto nel corso della sua v<strong>it</strong>a per<br />
l’organizzazione di manifestazioni attinenti alla v<strong>it</strong>a sociale<br />
c<strong>it</strong>tadina; a richiamare l’attenzione delle nostre Autor<strong>it</strong>à<br />
su aspetti della nostra c<strong>it</strong>tà, spesso ignorati; per portare<br />
a conoscenza del sistema economico umbro di tecniche<br />
operative sconosciute o poco note. In tantissimi momenti si<br />
è distinto per la serietà e la bontà delle proposte portate<br />
all’attenzione delle Autor<strong>it</strong>à e della C<strong>it</strong>tadinanza.<br />
Ultima manifestazione che avvalora quanto testè detto è<br />
quella organizzata lo scorso mese di Settembre insieme<br />
all’ UNICEF <strong>Umbria</strong>, per raccogliere fondi da destinare ai<br />
bambini di Ha<strong>it</strong>i. La manifestazione si è svolta nel corso di<br />
tutto il mese ed ha prodotto significativi risultati.<br />
Quest’anno il Kiwanis club Perugia, sotto la presidenza<br />
di Mario Giannetti coadiuvato dal segretario Gabriele<br />
Lucantoni, dal tesoriere Francesco Franco, dal rappresentante<br />
della Divisione Alberto Pardi e da tutto lo staff del Direttivo,<br />
con il presupposto che Kiwanis Club significa contribuire<br />
all’edificazione di una società migliore, è stata persegu<strong>it</strong>a<br />
la strada della divulgazione dei principi kiwaniani.<br />
L’opera di divulgazione ha dato l’opportun<strong>it</strong>à di contattare<br />
un pubblico giovanile, di sensibilizzare un gruppo di giovani<br />
intenzionati a spendersi per i nostri principi.<br />
Tale operazione ha consent<strong>it</strong>o di fondare il Kiwanis Junior<br />
Club Perugia, di cui Gabriele Lucantoni è Presidente<br />
Fondatore.<br />
Ma il Club Perugia non si ferma qui, vuole partecipare ai<br />
principali service in favore dei bambini, promossi sia dal<br />
Distretto Italia-San Marino sia dal Service Internazionale:<br />
“Diamo una scuola all’Abruzzo” nella c<strong>it</strong>tà di Barisciano<br />
distrutta dall’ultimo terremoto; eliminare il tetano delle<br />
madri e dei neonati in collaborazione con l’UNICEF<br />
International.<br />
Naturalmente, oltre a questi impegni di carattere generale il<br />
club Perugia promuoverà incontri con le Ist<strong>it</strong>uzioni Pubbliche/<br />
Private, Memorial, Manifestazioni sportive e Conferenze/<br />
dibatt<strong>it</strong>i.<br />
Il Kiwanis Perugia, ringrazia la WEALTHPLANET per la<br />
collaborazione e conclude con una frase cara al nostro<br />
segretario Gabriele Lucantoni:<br />
“UN UOMO SOLO PUÒ SOGNARE, MOLTI<br />
UOMINI INSIEME POSSONO REALIZZARE<br />
UN SOGNO.”<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 73
La Biodinamica Vocale:<br />
una disciplina volta al benessere consapevole<br />
Presentazione LA VOCE<br />
C’è un modo di utilizzare la voce in cui ci sentiamo<br />
connessi con una parte intima di noi, mentre sentiamo di<br />
avere accesso ad una parte profonda dell’altro. E nel farlo<br />
percepiamo che il contatto intenso con l’altro ci permette di<br />
attingere al nostro sé più profondo. E che l’abbandono al<br />
nostro sé profondo mantiene vivo il contatto con l’altro. E’ un<br />
modo che ci sorprende e che ci arricchisce.<br />
C’è un modo di utilizzare la voce in cui la voce parte dalla<br />
pancia, in cui le membra si distendono, il corpo vibra<br />
estesamente, morbidamente e le ossa parlano. E’ un modo<br />
di utilizzare la voce in cui quello che esprimiamo arriva<br />
al cuore degli altri, in cui la parola assume un significato<br />
nuovo, in cui la parola diventa viva.<br />
E’ un modo in cui la parola stessa ad un certo punto diventa<br />
superflua! E allora si frantuma, si dilata, per lasciare spazio<br />
al suono libero da vincoli. Il suono sembra andare oltre la<br />
parola. “Vuoi saper del mio stato? Ecco, io suono!”<br />
Esiste un modo di utilizzare la voce in cui ci sentiamo avvolti<br />
dal suono e contemporaneamente dentro il suono. In cui<br />
sentiamo di essere noi suono, il corpo è suono. Il movimento<br />
del corpo accompagna le modulazioni del suono. Il<br />
movimento diventa voce modulante, voce che non può che<br />
cantare. E’ un modo in cui tutto è profondamente connesso.<br />
La voce non può che essere canto, il movimento non può<br />
che diventare voce.<br />
Esiste un modo di utilizzare la voce in cui la parola e il<br />
suono individuano un terr<strong>it</strong>orio comune. Un terr<strong>it</strong>orio nè mio<br />
nè tuo. Perché scopriamo che la parola e il suono hanno il<br />
vero senso solo nel momento in cui c’è insieme chi produce<br />
e chi ascolta, ma non sappiamo bene chi è che produce e<br />
chi è che ascolta. Perché se questo è quanto esce dalla mia<br />
bocca, non so bene dove esso sia nato. So solo che è nato<br />
qui, nel terr<strong>it</strong>orio comune.<br />
C’è un modo di utilizzare la voce in cui sentiamo di poterci<br />
esprimere in libertà, a volte con parole inventate, a volte<br />
con il suono puro, a volte con il ringhio, a volte con il canto,<br />
a volte con il sussurro. E’ un modo in cui scopriamo che<br />
la potenza della voce non è proprio nel grido, anche se<br />
a volte il grido libera, ma è nel suono stesso. Scopriamo<br />
di essere molto potenti anche con poca voce, se è<br />
animata da intenzioni vere. Scopriamo che la potenza è<br />
nell’abbandonarsi all’espressiv<strong>it</strong>à così come viene, senza<br />
giudicare se ciò che facciamo sia buono o cattivo, se sia<br />
bello o brutto.<br />
Esiste un modo di utilizzare la voce in cui non è possibile<br />
74 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
a cura di Roberto Panzanelli e Gerardo Cesarini<br />
pensare. Perché appena vince la tentazione, il contatto è<br />
perduto e tutto si dissolve. E allora se vuoi davvero giocare<br />
fino in fondo, è necessario che ti tuffi e accetti il non-pensare.<br />
E vivi il non pensare. E se all’inizio non ci riesci, ci sarai<br />
portato piano piano, verrai allenato al non -pensare. E’ un<br />
modo in cui scopri davvero cosa significa essere in ciò che<br />
si fa, essere nel qui e ora. Scopri che essere nel qui ed ora<br />
non è mica cosa da poco, significa esserci nel modo più<br />
totalizzante. Per esserci devi almeno cantare!<br />
Esiste un modo di utilizzare la voce in cui si capisce bene il<br />
senso del non-fare. Cosa debbo fare per cantare? Niente!<br />
Non c’è da fare niente! Tutto è già dentro e intorno. C’è<br />
da sintonizzarsi con quello che c’è. Con quello che senti<br />
in modo morbido, plastico, esteso, dentro di te, attorno<br />
a te, sopra di te. C’è da spalmare colori, c’è da seguire<br />
s<strong>it</strong>uazioni, scoprire profumi, c’è da giocare, c’è da sentire<br />
le strade già indicate di un viaggio. Non c’è da fare il<br />
viaggio, c’è da vivere il viaggio!<br />
Dove praticare<br />
Il luogo per provare la Biodinamica Vocale è il laboratorio<br />
<strong>Umbria</strong>inCanto di Perugia, dove quasi tutti i pomeriggi ci<br />
sono gruppi di lavoro. Ogni nuovo partecipante potrà essere<br />
opportunamente inser<strong>it</strong>o in un gruppo adeguato. Non sono<br />
necessarie preparazioni tecniche, conoscenze musicali<br />
o esperienze artistiche precedenti. Siamo disponibili per<br />
workshop o incontri esplicativi da effettuare in altri luoghi,<br />
sia in <strong>Umbria</strong> che fuori regione. Per contatti ed altre<br />
informazioni www.umbriaincanto.<strong>it</strong><br />
Roberto Panzanelli<br />
Didatta, musicista e ricercatore. Ha fondato <strong>Umbria</strong>inCanto,<br />
un laboratorio sulla voce e sul canto moderno, dove organizza<br />
corsi e svolge la sua attiv<strong>it</strong>à didattica. Ha collaborato come<br />
ricercatore con il Centro di Audio Foniatria di Spoleto<br />
pubblicando vari lavori sulla fisiologia e sull’acustica della<br />
voce. E’ laureato in Scienze MMFFNN ed iscr<strong>it</strong>to alla SIAF<br />
come Counselor.<br />
Gerardo Cesarini<br />
Didatta, fisiologo e linguista. Il suo interesse è da sempre<br />
rivolto al collegamento tra espressione vocale e fisiologia del<br />
corpo. La sua formazione è avvenuta per un lungo periodo<br />
in Germania, dove tuttora svolge parte del suo lavoro. E’<br />
laureato in filosofia ed è iscr<strong>it</strong>to alla SIAF come Operatore<br />
Olistico.
Arte e Musica<br />
"...Ancora piu<br />
liberi..."<br />
Li avevamo lasciati con la grande nov<strong>it</strong>à: il loro primo tema<br />
sull’entropia! Vediamo che cosa sono stati capaci di fare…<br />
Siamo all’Immaginario Festival di Perugia, scendiamo nella<br />
saletta del Bl<strong>it</strong>z Cafè e cominciamo a scorgere foreste<br />
entropiche, tubetti di colore ribelle, un profumato arbre<br />
magique che esce dal quadro e una bolla di sapone<br />
entropizzata dal vento… A voi i commenti e le cr<strong>it</strong>iche che<br />
potete scrivere al loro contatto Facebook: Libere Fusioni<br />
Dopo il nuovo tema sull’Entropia le Libere Fusioni si presetano<br />
al nuovo locale “Pausa Caffè” di Marsciano, dove questa<br />
volta la sfida è stata a base di cocktail ispirati alle opere<br />
d’arte, cap<strong>it</strong>anati dall’audace e ingegnosa Alessandra<br />
Mela Milone, gestore del locale. “Cockail Art” permette un<br />
nuovo grande stimolo di luci, colori, profumi e interazioni<br />
sensoriali che si rincorrono tra le vie dell’arte (e quelle di<br />
Marsciano...)<br />
Ma le nov<strong>it</strong>à non sono fin<strong>it</strong>e! I nostri 4 pezzetti di puzzle<br />
propongono una nuova forma di comunicazione: il video!<br />
Dopo fotografia e p<strong>it</strong>tura l’idea è quella di sperimentare la<br />
settima arte nel loro progetto, come evento “live”, collegati<br />
in rete tram<strong>it</strong>e la “Libere Fusioni web tv”, in tempo reale<br />
tram<strong>it</strong>e un link si potrà essere “dig<strong>it</strong>almente presenti” ai<br />
loro incontri. L’informazione audivisiva sarà sopratutto un<br />
integrazione ai noti canali di informazioni cartacea e via<br />
web, proponendo brevi spot, comunicazione di eventi e<br />
slide fotografici delle loro opere, tutto questo per continuare<br />
ad essere ancora più liberi nelle forme possibili della loro<br />
immaginazione.
Alessandra Di Bello è nata a Patti in provincia di Messina<br />
nel 1988.<br />
Vive a Capo d’Orlando una meravigliosa c<strong>it</strong>tà che si<br />
affaccia sul Mare Tirreno.<br />
E’ una cantante nota per la bellezza della sua voce e della<br />
particolar<strong>it</strong>à dei toni che imprime alle sue canzoni... numerosi<br />
e calorosissimi sono i suoi fans...abbiamo chiacchierato un<br />
pò con Ale...alla quale abbiamo rivolto alcune domande.<br />
A creare la magia di un concerto basta la bravura<br />
dei musicisti, o serve anche la magia del luogo in<br />
cui si canta?<br />
Un concerto con la musica dal vivo è qualcosa di fantastico.<br />
Io canto con delle basi musicali e poche volte ho avuto<br />
la possibil<strong>it</strong>à di cantare con dei veri musicisti alle mie<br />
spalle. E ovviamente cantare con dei musicisti e cantare<br />
accompagnata dalle basi musicali non sono la stessa cosa.<br />
Ma per creare la VERA MAGIA non basta la bravura dei<br />
musicisti che, sicuramente, è fondamentale. Se si canta in<br />
un luogo che ti fa sentire a tuo agio, in un luogo in cui<br />
l’atmosfera ti rende serena e ti dà quella forza, quella<br />
grinta, quella voglia di donare, allora si che il concerto<br />
diventa qualcosa di magico. Si diventa un tutt’uno con ciò<br />
che ti circonda e più grande e maestoso è l’ambiente, con<br />
il pubblico protagonista, più belle saranno le emozioni che<br />
riuscirai a provare e a trasmettere.<br />
Cosa chiede il pubblico e cosa chiedi tu al tuo<br />
pubblico?<br />
Il pubblico che mi ascolta non è di certo paragonabile<br />
ad un pubblico numeroso come quello di Vasco oppure<br />
di Ligabue, ma comunque la gente, all’unisono, chiede la<br />
stessa cosa. Vuole SOGNARE…Mi ascolta per poter volare<br />
con l’immaginazione, arrivare in quei luoghi difficili da<br />
Alessandra<br />
Di Bello<br />
a cura di Maria Cottone<br />
Arte e Musica<br />
raggiungere. Realizzare quei desideri che tiene chiusi nel<br />
suo cuore. Ha voglia di VOLARE, voglia di LIBERTA’…ma<br />
anche desiderio di CAMBIARE, dare una svolta alla propria<br />
v<strong>it</strong>a. E, forse, con quei pochi minuti di canzone riesco ad<br />
aiutarla in tutto ciò. Al pubblico chiedo di collaborare, di<br />
comunicare, chiedo di farmi sentire il suo entusiasmo, la sua<br />
forza, così da potergli dare ciò che vuole sentire da me.<br />
Parli spesso di emozione…<br />
L’emozione è alla base di tutto. Per poter dare emozione<br />
devo per prima essere io emozionata. Prima parlavamo di<br />
magia…ecco, l’emozione è magia. Quello che io provo<br />
quando canto è una scarica di emozioni! Sento l’adrenalina<br />
invadermi tutto il corpo. So che ho voglia di esplodere, voglia<br />
di trasmettere il mio messaggio, voglia di condividere i miei<br />
stati d’animo, voglia di sentirmi viva. L’emozione è qualcosa<br />
di immenso che ti scalda l’animo e ti fa stare bene e a me<br />
piace emozionarmi quando canto, non deve mancare mai;<br />
sperando di trasmetterla a coloro che mi ascoltano.<br />
Quali sono i tuoi obiettivi futuri?<br />
Bhè! Spero di poter realizzare questo sogno, di continuare<br />
a cantare anche dinanzi ad un pubblico più numeroso,<br />
davanti a gente che mi ama per ciò che esprimo quando<br />
canto. Cantare nell’Arena di Verona, a Sanremo, nei grandi<br />
teatri <strong>it</strong>aliani…insomma sogno in grande! Sarebbe bello<br />
cantare anche nelle occasioni speciali, quali TELETHON,<br />
manifestazioni di beneficienza, aiutare il prossimo dando<br />
il mio contributo. Ciò che non deve mancare mai è la<br />
speranza e, soprattutto, credere in ciò che si fa.<br />
<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 77
Segnaliamo<br />
Imparare a Innamorarsi<br />
Autore: Sara Cattò<br />
Ed<strong>it</strong>ore: Xenia<br />
www.imparareainnamorarsi.<strong>it</strong><br />
La redazione di WP è onorata di ricordare<br />
ai nostri lettori l’ evento che ha visto come<br />
protagonisti il nostro Direttore Massimo<br />
Poggioni, la Dott.ssa Lina Lo Giudice<br />
Sergi e il Poeta Oreste Bisazza<br />
Terracini, validi pilastri della nostra<br />
rivista.<br />
Lo scorso 21 Dicembre presso il Teatro<br />
Studio “Eleonora Duse” in Roma la<br />
Presidente dell’ Accademia Italiana di<br />
Poesia, Lina Lo Giudice Sergi ha presentato<br />
l’Incontro-Spettacolo:<br />
”Poesia e Musica del<br />
Risorgimento”<br />
nel 150° Anniversario dell’un<strong>it</strong>à d’Italia<br />
con<br />
Sarina Aletta<br />
Oreste Bisazza Terracini<br />
Massimo Poggioni<br />
78 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
Se anche un partner ce l’abbiamo e non lo stiamo cercando,<br />
imparare a innamorarsi fa per noi. L’innamoramento infatti non<br />
è solo questione di coppia: è prima di tutto innamoramento per<br />
se stessi e per la v<strong>it</strong>a. Alla base ci sono il Principio maschile<br />
e il Principio femminile in ognuno di noi che si cercano da<br />
sempre per danzare in armonia e integrarsi l’un l’altro. Sui vari<br />
piani fisico, emotivo, mentale, transpersonale, essi danzano su<br />
accordi diversi e Imparare a Innamorarsi ci guida a scoprire<br />
questo affascinante mondo interiore, così da sintonizzarci<br />
sempre meglio con noi stessi. Se poi siamo anche alla ricerca<br />
di un partner…Nel testo ci sono numerosi esercizi e tecniche<br />
per svelare il profilo del nostro partner interiore e per rispondere<br />
alle domande:<br />
Perché è poi così importante riconoscere le diverse attrazioni e<br />
distinguerle da un vero innamoramento?<br />
Cosa c’è alla base di una relazione significativa?<br />
Come dice Casanova: “Solo un dio può innamorarsi e pensare<br />
allo stesso tempo”.<br />
Ebbene Imparare a Innamorarsi è un metodo per aspiranti<br />
dei che confuta alcuni luoghi comuni che ancora oggi<br />
impediscono a molti di noi di sperimentare l’Amore, ci insegna<br />
come fare delle nostre attrazioni uno strumento di cresc<strong>it</strong>a e<br />
consapevolezza.<br />
Risorgimento in Teatro
Oroscopo<br />
L'OrOScOpO DI SALOMÈ<br />
GENNAIO/FEBBrAIO 2011<br />
a cura di LONG LINE - info e consulti 075 528 38 03<br />
ARIETE (21/03-20/04): AMORE: Luna e Venere in Scorpione vi<br />
regaleranno sensual<strong>it</strong>à ed istintiv<strong>it</strong>à. Desidererai la felic<strong>it</strong>à ad ogni costo e,<br />
pertanto, saprai superare incertezze e timori. Avrai le idee molto chiare e,<br />
se sei solo, l’appoggio di Giove (in Ariete dal 22-01 al 04-06) ti regalerà<br />
incontri importanti per future storie d’amore. LAVORO: anche in questo<br />
settore, con l’aiuto di Giove, sia professionalmente che economicamente<br />
potrai raggiungere e stabilizzare importanti obiettivi, Soprattutto nel<br />
lavoro avrai modo di concretizzare progetti che per vari motivi hai dovuto<br />
accantonare nel 2010.<br />
TORO (21/04-20/05): AMORE: i primi due mesi ti daranno modo di<br />
sperimentare il tuo grande potere di seduzione soprattutto con incontri legati<br />
a luoghi che frequenti ab<strong>it</strong>ualmente. Se stai vivendo un rapporto già da<br />
tempo, avrai modo di ravvivarlo e consolidarlo. LAVORO: se in gennaio<br />
gli eventi non saranno proprio come avresti desiderato non preoccuparti,<br />
certi cambiamenti di progetto ti porteranno ottime opportun<strong>it</strong>à impreviste.<br />
Nella professione sarai avvantaggiato e vincente grazie alla profonda<br />
intuizione che ti accompagnerà per tutto l’anno. In amb<strong>it</strong>o economico<br />
avrai molte opportun<strong>it</strong>à per consolidare la tua posizione e sarai anche<br />
baciato dalla fortuna nel gioco.<br />
GEMELLI (21/05-20/06): AMORE: se sei single l’amore arriverà in<br />
punta di piedi e nei mesi successivi sarai in grado di vivere un rapporto<br />
stabile e gratificante. Anche le coppie già consolidate potranno trovare<br />
nuova energia e soddisfazione. LAVORO: grazie ai benefici influssi di<br />
Giove, potrai risanare instabil<strong>it</strong>à economiche che ti trascini dal 2010. In<br />
febbraio sarai in grado di cogliere al volo proposte o occasioni che saprai<br />
poi sviluppare nei mesi successivi. Nel lavoro, grazie alle tue capac<strong>it</strong>à<br />
mentali, trasformerai una s<strong>it</strong>uazione inizialmente difficile in un’ occasione<br />
favorevolissima per dimostrare quanto vali ed ottenere una promozione.<br />
CANCRO (21/06-21/07): AMORE: Venere benefica ti aiuterà a vivere<br />
più serenamente nel presente (senza rimuginare continuamente sul passato)<br />
in modo da consolidare le relazioni in corso. I single avranno rapporti<br />
di amicizia che, nei mesi successivi, diventeranno amori importanti.<br />
LAVORO: Già dai primi due mesi del 2011 riuscirai a trovare, grazie<br />
alla tua intelligenza, le occasioni giuste per sanare eventuali problemi<br />
economici del 2010. Il settore professionale invece, tarderà un po’ a darti<br />
quelle soddisfazioni che riuscirai a trovare da marzo in poi.<br />
LEONE (22/07-22/08): AMORE: Già dai primi due mesi il 2011 si<br />
rivelerà un anno molto fortunato anche grazie a Giove in Ariete che<br />
favorirà incontri importanti. LAVORO: Il 2011 ti darà già dai primi due<br />
mesi buone possibil<strong>it</strong>à di entrate straordinarie ed impreviste. In febbraio<br />
avrai modo di sviluppare trattative vantaggiose anche se complesse; le<br />
tue doti da leader ti permetteranno di risolvere qualsiasi problema con<br />
razional<strong>it</strong>à e lucid<strong>it</strong>à.<br />
VERGINE (23/08-22/09): AMORE: sarai in grado di vivere le relazioni<br />
affettive con un’intens<strong>it</strong>à straordinaria. Il 2011 ti riserverà molte sorprese:nel<br />
primo trimestre insospettabili rapporti amicali potranno trasformarsi in<br />
importanti storie d’amore. LAVORO: anno favorevole per consolidare la<br />
tua s<strong>it</strong>uazione economica: sarai in grado di promuovere con chiarezza e<br />
precisione idee e progetti che si trasformeranno in ottimi risultati finanziari.<br />
Anche il settore lavorativo sarà ricco di interessanti opportun<strong>it</strong>à che si<br />
riveleranno trampolini di lancio verso importanti traguardi professionali.<br />
BILANCIA (23/09-22/10): AMORE: grazie a Giove sarà possibile<br />
vivere o consolidare legami importanti. Particolarmente fortunati gli incontri<br />
di febbraio soprattutto se con persone ab<strong>it</strong>anti in c<strong>it</strong>tà diverse dalla tua.<br />
Saranno inoltre favor<strong>it</strong>i i matrimoni decisi all’improvviso. LAVORO: 2011<br />
80 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
interessante per i guadagni già dal primo bimestre; possibile anche tentare<br />
speculazioni purchè segu<strong>it</strong>e da seri professionisti. Nel settore lavorativo già<br />
da gennaio avrai grandi soddisfazioni e riconoscimenti. Cerca di ev<strong>it</strong>are<br />
mosse azzardate.<br />
SCORPIONE ( 23/10-21/11): AMORE: anno molto pos<strong>it</strong>ivo per le<br />
convivenze o i matrimoni. Non ti mancheranno fascino e comunicativa<br />
e, se li affronterai con spir<strong>it</strong>o sereno e costruttivo, avrai modo di vivere<br />
rapporti importanti, stabili e defin<strong>it</strong>ivi. Già da gennaio Venere nel tuo<br />
segno ti avvantaggerà nei rapporti interpersonali. LAVORO: primo<br />
bimestre molto pos<strong>it</strong>ivo per darti seren<strong>it</strong>à economica; possibili entrate extra<br />
come ricompensa di notevoli sforzi lavorativi.Avrai quindi la possibil<strong>it</strong>à di<br />
stabilizzare la tua s<strong>it</strong>uazione economica. Professionalmente il 2011 sarà<br />
impegnativo già da gennaio: avrai molte possibil<strong>it</strong>à per proporre progetti,<br />
avere consensi e raggiungere importanti traguardi. Cerca di essere più<br />
diplomatico e maggiormente disponibile.<br />
SAGITTARIO ( 22/11-21/12): AMORE: in gennaio Venere e Mercurio<br />
entrano nel tuo segno regalandoti meravigliosi momenti nella v<strong>it</strong>a di<br />
coppia. Mentalmente sarai in grado di capire chi hai di fronte riuscendo<br />
a consolidare rapporti già esistenti o, in caso contrario, vivendo in modo<br />
costruttivo le nuove relazioni. LAVORO: sono previste notevoli entrate<br />
economiche legate al lavoro per cui già dal primo bimestre potrai contare<br />
su una certa sicurezza economica. Ottimo periodo per cambiare lavoro o<br />
per concretizzare progetti anche di vecchia data.<br />
CAPRICORNO (22/12-20/01): AMORE: già dai primi due mesi,<br />
in particolare da febbraio per la presenza di una Venere benefica nel<br />
tuo segno, vivrai momenti favorevolissimi per ravvivare e stabilizzare le<br />
relazioni già esistenti. Potresti decidere…finalmente di concretizzare i<br />
progetti importanti. Se sei single avrai piacevoli sorprese già dopo San<br />
Silvestro. LAVORO: possibile chiedere aumenti di stipendio o contare su<br />
qualche buon affare in febbraio; ev<strong>it</strong>a di azzardare investimenti in gennaio.<br />
Anche nel 2011 il lavoro ti impegnerà moltissimo; possibili cambiamenti<br />
imprevisti che ti daranno la possibil<strong>it</strong>à di migliorarti. Non dub<strong>it</strong>are mai<br />
delle tue capac<strong>it</strong>à di adattamento ed apprendimento.<br />
ACQUARIO ( 21/01-19/02): AMORE: se sei single avrai la possibil<strong>it</strong>à<br />
di interessantissimi incontri soprattutto in luoghi diversi da quelli che<br />
normalmente frequenti. Se invece stai già vivendo una relazione, avrai<br />
modo di avere dei momenti magici ed eroticissimi. LAVORO: sarai molto<br />
soddisfatto di te stesso perché già da gennaio si concretizzerà tutto ciò<br />
che desideri. Nel primo bimestre sarai in grado di ottenere finanziamenti<br />
o aiuti economici perché saprai convincere i tuoi interlocutori dei vantaggi<br />
legati ai progetti che proporrai. Nella professione Giove e Saturno ti<br />
daranno inventiva ed elastic<strong>it</strong>à mentale, saprai adattarti a varie s<strong>it</strong>uazioni<br />
e le tue idee saranno vincenti.<br />
PESCI (20/02-19/03): AMORE: anno fortunato per l’amore a patto che<br />
tu sia disponibile e ricettivo; la famiglia occuperà un posto primario nelle<br />
tue prior<strong>it</strong>à e la tua dedizione sarà ricompensata con infin<strong>it</strong>e soddisfazioni.<br />
Gennaio e Febbraio ti permetteranno di vivere incontri che, se vorrai,<br />
potranno diventare relazioni importanti nei mesi successivi.<br />
LAVORO: ottimo febbraio per guadagni derivanti da speculazioni,<br />
investimenti, vend<strong>it</strong>e, ecc. Più in generale, già dal primo bimestre<br />
possibil<strong>it</strong>à di entrate economiche legate alla professione. Il 2011 sarà un<br />
anno ricchissimo di opportun<strong>it</strong>à in campo lavorativo, sia che tu voglia<br />
cambiare sia che desideri stabilizzare la tua posizione. Dalla seconda<br />
metà di gennaio dovrai insistere ed impegnarti a fondo ma la tua tenacia<br />
sarà ripagata.