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Wealth Planet Magazine Umbria - Wealthplanet.it

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UNAnIMALE<br />

L’intuizione del valore terapeutico degli animali, che risale<br />

all’antich<strong>it</strong>à, nel corso dei secoli ha assunto sempre più<br />

importanza e si traduce nella PET THERAPY, che oggi<br />

ha una strutturazione metodologica e impieghi mirati a<br />

specifiche patologie. La Pet Therapy è stata introdotta in<br />

America nel 1953 dallo psichiatra Boris Levinson che la<br />

sperimentò sui bambini autistici. In Italia, con un recente<br />

decreto legislativo è stata ufficialmente riconosciuta<br />

all’interno del Servizio San<strong>it</strong>ario Nazionale. Questo tipo di<br />

terapia si basa sull’assistenza degli animali domestici, quali<br />

cani, gatti, conigli, pappagalli e tartarughe e si affianca<br />

alle altre terapie, per la cura sia di disabil<strong>it</strong>à psichiche,<br />

come l’autismo, sia fisiche tipo defic<strong>it</strong> dell’ud<strong>it</strong>o, della vista,<br />

del movimento ed anche dei disturbi dell’apprendimento<br />

quali ansia e iperattivismo. L’animale è il co-terampeuta che<br />

aiuta il paziente, insieme agli psicologi e ad altre figure<br />

professionali del settore ad innescare spontaneamente<br />

quei meccanismi di stimolo che possono essere di gioco<br />

per i bambini e stimolo all’attenzione temporanea per gli<br />

anziani e i pazienti depressi. La scelta dell’animale avviene<br />

Spazio Aperto<br />

PERAMICO<br />

a cura di Giuseppina Ascione<br />

in maniera graduale: si inizia in generale con i conigli che<br />

vengono accettati sub<strong>it</strong>o dai bambini i quali, generalmente,<br />

non ne hanno paura. Successivamente vengono impiegati<br />

pappagalli e poi si giunge al gatto e al cane. I pappagalli<br />

vengono utilizzati perché, parlando a modo loro, stimolano<br />

il paziente a rispondere; sol<strong>it</strong>amente i bambini sono i più<br />

sensibili a questo tipo di sollec<strong>it</strong>azioni. Può anche avvenire<br />

il contrario cioè che sia il bambino stimolato proprio per<br />

far parlare il pappagallo. Per ogni caso si è riscontrato un<br />

miglioramento nell’attenzione e in soggetti che compiono<br />

movimenti improvvisi o violenti si è verificato un incremento<br />

nella capac<strong>it</strong>à di controllo del proprio corpo. Per quanto<br />

riguarda il linguaggio, i pazienti si ab<strong>it</strong>uano a parlare<br />

con l’animale e ad esprimere le proprie emozioni, cosa<br />

difficile soprattutto in caso di autismo. La PET THERAPY è<br />

una metodologia che utilizza i benefici naturalmente ins<strong>it</strong>i<br />

nella relazione uomo-animale come ausilio e rinforzo<br />

nell’applicazione delle terapie convenzionali, la presenza<br />

dell’animale facil<strong>it</strong>a il raggiungimento degli obiettivi previsti,<br />

rende maggiormente gradevole per il paziente l’adesione<br />

alla terapia e contribuisce a creare un clima familiare ed<br />

emotivamente stimolante. Le Attiv<strong>it</strong>à e Terapie con gli Animali<br />

possono essere un ottimo ausilio per molteplici patologie ed<br />

è fondamentale che questo tipo di interventi siano realizzati<br />

in ambienti appos<strong>it</strong>i, condotti da personale professionale<br />

specificamente formato e devono prevedere l’impiego di<br />

animali sani e adeguatamente selezionati e preparati.<br />

<strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine 3

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