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NO AL FUMO!!! - AMICI DEL CUORE

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PROMESSE!?<br />

CARDIO PIEMONTE • N. 4/2010 dicembre febbraio 2011<br />

Editoriale<br />

a cura di Roberto Guido Bijno<br />

Ho ricevuto in redazione un bollettino della Regione<br />

Piemonte dal titolo: “ IL CITTADI<strong>NO</strong> <strong>AL</strong> CENTRO<br />

<strong>DEL</strong>LA SANITÀ”.<br />

Oltre alla pagina che pubblico, dove i due nuovi<br />

protagonisti della politica regionale piemontese<br />

fanno delle precise dichiarazioni, come potrete<br />

voi stessi rendervi conto, nello stesso erano state<br />

inserite alcune delle proposte che sia il Presidente<br />

Roberto Cota, sia l'Assessore alla Sanità Caterina<br />

Ferrero hanno intenzioni di mettere in pratica nel<br />

corso del loro mandato.<br />

Una lodevole iniziativa che spero veramente possa<br />

costituire le basi per trasformare la nostra sanità<br />

in una struttura adeguata e migliore di quella che<br />

oggi abbiamo.<br />

Viene spontaneo però chiederci: “RIUSCIRAN<strong>NO</strong> I<br />

<strong>NO</strong>STRI EROI NELL'IMPRESA?”<br />

Un compito credo non facile, pieno di ostacoli, d'opposizioni e di posizioni diverse<br />

che possono in qualche modo condizionare la riuscita del progetto e qualche volta<br />

addirittura travisarne completamente i contenuti.<br />

In paesi vicini, come la Francia, ad esempio, il servizio sanitario locale utilizza<br />

molto la domiciliazione, per la cura dei malati cronici od anziani.<br />

Da noi invece questo metodo, che secondo gli esperti farebbe risparmiare milioni<br />

alla Sanità, viene applicato solo in minima parte e francamente non se ne comprendono<br />

i motivi.<br />

Ad esempio, una nostra amica di famiglia che abita a Nizza (Francia) e che ha dei<br />

problemi cardiovascolari, non deve mai andare in ospedale per i controlli periodici<br />

che deve fare. Tutti i giorni un infermiere professionale va a visitarla, controllando<br />

le medicine che deve prendere. Analogamente, quando lo ritiene necessario, effettua<br />

un prelievo di sangue per il controllo del suo INR e se i valori sono fuori norma,<br />

lo stesso informa il medico curante che disporrà una variazione dei farmaci assunti<br />

o addirittura un ricovero per approfondire questi controlli.<br />

Tutto questo avviene sempre in assenza burocrazia o scartoffie da compilare, non<br />

scomodando mai la persona anziana, che può continuare a starsene tranquillamente<br />

nella propria abitazione, senza preoccuparsi di nulla..<br />

Qui a Torino, in un ospedale come il nostro delle Molinette, tutte le mattine molto<br />

presto (dalle ore 7) anche d'inverno quando fa molto freddo ed è buio pesto,<br />

vedo invece che ci sono delle lunghe code di persone per fare lo stesso esame e<br />

che magari devono rimanere tutta la mattinata in corsia, sia per il prelievo del<br />

sangue, sia per il relativo referto che avviene normalmente attorno alle 10,30-11<br />

del mattino.<br />

Un altro grosso problema che si verifica, ad esempio, sempre nel nostro ospedale,<br />

ma credo in tutti gli altri della Regione, sono le visite di controllo dei malati cardiopatici<br />

che devono essere sempre seguiti periodicamente.<br />

3

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