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Moto in campi elettrico e magnetico perpendicolari

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<strong>Moto</strong> <strong>in</strong> <strong>campi</strong> <strong>elettrico</strong> e <strong>magnetico</strong> <strong>perpendicolari</strong><br />

a) Descrivere il moto di una particella di massa m e carica elettrica q <strong>in</strong> presenza di un campo<br />

<strong>elettrico</strong> E ed un campo <strong>magnetico</strong> B uniformi e <strong>perpendicolari</strong> tra loro.<br />

b) Utilizzare il risultato per risolvere il problema seguente. Della luce ultravioletta causa l’emissione<br />

di elettroni, con velocità trascurabile, dall’armatura negativa di un condensatore piano<br />

di separazione h. Il condensatore è situato <strong>in</strong> un campo <strong>magnetico</strong> uniforme B parallelo alle<br />

armature, tra le quali è mantenuta una differenza di potenziale V . Quanto deve valere B perchè<br />

gli elettroni non raggiungano l’armatura positiva del condensatore?<br />

1


Soluzione<br />

a) Proiettiamo il moto sul piano perpendicolare a B. Lungo B, <strong>in</strong>fatti, non agiscono forze e,<br />

nel caso, possiamo avere solo un componente della velocità costante. La forza complessiva<br />

agente sulla particella vale <br />

f = q E + v ∧ B<br />

, con v velocità della particella nel sistema del<br />

laboratorio. Mettiamoci adesso <strong>in</strong> un sistema che trasli rispetto al laboratorio con velocità<br />

costante v0. Avremo che la velocità della particella v rispetto al laboratorio vale v = v0 + v ′ ,<br />

dove v ′ è la velocità della particella nel nuovo sistema di riferimento. La forza agente sulla<br />

particella può essere scritta<br />

<br />

f = q E + v0 + v ′<br />

<br />

∧ <br />

B<br />

Scegliendo la velocità di traslazione del nuovo sistema di riferimento <strong>in</strong> modo che E+ v0∧ B = 0,<br />

cioè con v0 = E/B e con le direzioni e i versi B, v0 ed E formanti nell’ord<strong>in</strong>e una terna cartesiana<br />

s<strong>in</strong>istrorsa, la forza diventa<br />

f = qv ′ ∧ B.<br />

Nel sistema di riferimanto <strong>in</strong> moto, cioè, tutto avviene come se fosse presente solo il campo<br />

<strong>magnetico</strong>, e la particella descriverà un moto circolare uniforme con raggio<br />

r = mv′<br />

qB<br />

e frequenza di ciclotrone ω = qB<br />

m .<br />

Componendo questo moto circolare con la velocità di traslazione v0 del sistema di riferimento,<br />

nel sistema del laboratorio si osserva una cicloide.<br />

b) L’elettrone viene emesso da fermo, qu<strong>in</strong>di, nel sistema <strong>in</strong> moto del punto a) ha velocità <strong>in</strong>iziale<br />

v ′ = −v0, con v0 = E/B = V/(hB). Il raggio dell’orbita dell’elettrone nel sistema <strong>in</strong> moto vale<br />

qu<strong>in</strong>di<br />

r = mv′<br />

qB<br />

= mV<br />

qhB 2<br />

Perchè l’elettrone non arrivi a toccare l’armatura positiva dovrà essere<br />

.<br />

2r < h, da cui 2 mV<br />

< h ovvero B ><br />

qhb2 2<br />

<br />

2mV<br />

qh 2

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