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COMUNICATO N.8 - Centro Studi Monetari

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<strong>COMUNICATO</strong> N. 8<br />

Comitato “ Banche Pulite “ *<br />

LA CHIESA CATTOLICA<br />

CONDANNA L’USURA,<br />

ANCHE QUELLA BANCARIA<br />

Molti cristiani (compresi vescovi e cardinali) pensano che la condanna<br />

dell’usura (prestito di danaro in cambio di interessi) formulata dalle Sacre<br />

scritture e codificata nei secoli passati dalla Chiesa, sia superata, in<br />

particolare quando il prestito viene effettuato da istituzioni legali [1], ma<br />

questa affermazione in realtà non sembra corretta dal punto di vista della<br />

dottrina cattolica.<br />

Per quanto noto infatti il catechismo (edizione 2005) nel § 508, insegna che<br />

“Il settimo Comandamento (non rubare) proibisce anzitutto il furto, che è<br />

l'usurpazione del bene altrui contro la ragionevole volontà del proprietario.<br />

Ciò si verifica anche nel pagare salari ingiusti; nello speculare sul valore dei<br />

beni per trarre vantaggio a danno di altri; nel contraffare assegni o fatture.<br />

Proibisce inoltre di commettere frodi fiscali o commerciali, di arrecare<br />

volontariamente un danno alle proprietà private o pubbliche. Proibisce anche<br />

l'usura, la corruzione, l'abuso privato di beni sociali, i lavori colpevolmente<br />

male eseguiti, lo sperpero."<br />

Cosa sia l’usura, per il cristiano, lo precisa l’enciclica “Vix pervenit” (1°<br />

novembre 1745) in cui il papa Benedetto XIV dice che “Quel genere di peccato<br />

che si chiama usura, e che nell’accordo di prestito ha una sua propria<br />

collocazione e un suo proprio posto, consiste in questo: ognuno esige che del<br />

prestito (che per sua propria natura chiede soltanto che sia restituito<br />

quanto fu prestato) gli sia reso più di ciò che fu ricevuto; e quindi pretende<br />

che, oltre al capitale, gli sia dovuto un certo guadagno, in ragione del prestito<br />

stesso. Perciò ogni siffatto guadagno che superi il capitale è illecito ed ha<br />

carattere usuraio. … Detto questo, non si nega che talvolta nel contratto di<br />

prestito possano intervenire alcuni altri cosiddetti titoli …e che da questi derivi<br />

una ragione del tutto giusta e legittima di esigere qualcosa in più del capitale<br />

dovuto per il prestito. E neppure si nega che spesso qualcuno può collocare e<br />

impiegare accortamente il suo danaro mediante altri contratti di natura totalmente<br />

diversa dal prestito, sia per procacciarsi rendite annue, sia anche per esercitare<br />

un lecito commercio, e proprio da questo trarre onesti proventi. …. [ma] sia lungi<br />

dall’animo dei Cristiani la convinzione che, con l’usura, o con simili<br />

ingiustizie inflitte agli altri possano fiorire lucrosi commerci; invece abbiamo<br />

appreso dallo stesso Divino Oracolo che "La Giustizia eleva la gente, il peccato<br />

rende miseri i popoli".<br />

1] Intervista al dr. Caloja , presidente IOR, Jesus n. 2, febbraio 2009<br />

* Responsabile dr. Gianni Frescura - <strong>Centro</strong> servizi peritali<br />

Valdagno (VI) Via Bellini 6, Tel/fax 0445.412545, Cell. 348.7266542 Email "csvaldagno@assimai.it"


Comitato “ Banche Pulite “ *<strong>COMUNICATO</strong> N. 8<br />

Nell’enciclica “Rerum novarum” (1891) il papa Leone XIII scrive “Comunque<br />

sia, è chiaro, ed in ciò si accordano tutti, come sia di estrema necessità venir<br />

in aiuto senza indugio e con opportuni provvedimenti ai proletari, che per la<br />

maggior parte si trovano in assai misere condizioni, indegne dell'uomo.<br />

Poiché, soppresse nel secolo passato le corporazioni di arti e mestieri, senza<br />

nulla sostituire in loro vece, nel tempo stesso che le istituzioni e le leggi<br />

venivano allontanandosi dallo spirito cristiano, avvenne che poco a poco gli<br />

operai rimanessero soli e indifesi in balia della cupidigia dei padroni e di una<br />

sfrenata concorrenza. Accrebbe il male un'usura divoratrice che, sebbene<br />

condannata tante volte dalla Chiesa, continua lo stesso, sotto altro colore, a<br />

causa di ingordi speculatori”.<br />

Nel secolo XX° la Chiesa non si pronuncia più espre ssamente sul tema<br />

dell’usura, ma anche nell'enciclica “Quadragesimo anno” di Pio XI (1931), il<br />

papa ammonisce che “in primo luogo ciò che ferisce gli occhi è che ai nostri<br />

tempi non vi è solo concentrazione della ricchezza, ma l'accumularsi altresì di<br />

una potenza enorme, di una dispotica padronanza dell'economia in mano di<br />

pochi, e questi sovente neppure proprietari, ma solo depositari e amministratori<br />

del capitale, di cui essi però dispongono a loro grado e piacimento”.<br />

E’ chiaro a chiunque che la condanna dell’usura permane anche se il diritto<br />

canonico prescrive che gli amministratori dei beni ecclesiastici paghino nel<br />

tempo stabilito gli interessi dovuti a causa di un mutuo o d'ipoteca e curino<br />

opportunamente la restituzione dello stesso capitale (canone 1284).<br />

S’intende che tali mutui devono come mimino essere rispettosi delle leggi<br />

dello stato, quando queste condannano l’usura e poiché lo stato italiano, con<br />

l'art. 644 del codice penale, punisce espressamente l'usura (compresa quella<br />

bancaria) §, per non alimentare il male, anche gli amministratori dei beni<br />

ecclesiastici (a maggior ragione di altri) dovrebbero controllare attentamente<br />

se gli interessi che pagano sono usurari o meno e non fidarsi delle mere<br />

autocertificazioni delle banche notoriamente usuraie §§.<br />

§ vedi il nostro <strong>COMUNICATO</strong> N. 1 §§ vedi il nostro <strong>COMUNICATO</strong> N. 7<br />

LE BANCHE USURAIE DEVONO<br />

PRIMA DI TUTTO RESTITUIRE<br />

I SOLDI CHE HANNO RUBATO<br />

E RISARCIRE I DANNI<br />

* Responsabile dr. Gianni Frescura - <strong>Centro</strong> servizi peritali<br />

Valdagno (VI) Via Bellini 6, Tel/fax 0445.412545, Cell. 348.7266542 Email "csvaldagno@assimai.it"<br />

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