Aerodinamica dell´autogiro - Alessio Bartoloni
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LINEA DI SPINTA DELL’ELICA<br />
Considerando solo la linea di spinta dell’elica, se tale linea si trova sopra al CG, l’autogiro avrà la<br />
tendenza a picchiare quando si applica potenza, ed a cabrare quando si toglie potenza.<br />
Ovviamente se la linea di spinta dell’elica si colloca al di sotto del CG vige l’opposto. Se la linea di<br />
spinta dell’elica attraversa il CG o quantomeno si situa molto vicino ad esso, l’autogiro non avrà<br />
tendenza a cabrare o picchiare durante le variazioni di potenza[Fig. 16-9]<br />
Linea spinta elica<br />
FORZA ROTORE<br />
BASSO PROFILO ALTO PROFILO<br />
Indipendentemente dall’adozione o meno di piani stabilizzatori orizzontali, la posizione del CG<br />
rispetto alla linea d’azione della forza del rotore influenza la stabilità di beccheggio[Fig. 16-10].<br />
Vediamo, infatti, quale sarebbe il comportamento del velivolo, nelle due diverse condizioni,<br />
allorquando venga colpito da una raffica di vento frontale che incrementi considerevolmente la<br />
forza aerodinamica del rotore:<br />
• CG dietro la linea di forza del rotore.<br />
Aumentando la forza del rotore, interviene un momento cabrante che, se non contrastato<br />
dal pilota, produce un aumento dell’angolo di incidenza del rotore e quindi un aumento<br />
ulteriore della forza stessa, ingenerando così una condizione di instabilità che richiede<br />
necessariamente il continuo intervento sul comando di beccheggio;<br />
• CG davanti alla linea di forza del rotore.<br />
Linea spinta elica<br />
Centro di gravità Centro di gravità<br />
[FIG: 16-9] – Un autogiro la cui linea di spinta dell’elica è sopra al CG viene spesso chiamato a BASSO PROFILO. Un autogiro la cui<br />
linea di spinta dell’elica passa per il CG o si situa al di sotto dello stesso viene considerato ad ALTO PROFILO<br />
Aumentando la forza del rotore, interviene un momento picchiante che, senza l’intervento<br />
del pilota, produce una diminuzione dell’angolo di incidenza del rotore e quindi una<br />
diminuzione della forza aerodinamica stessa, contribuendo automaticamente alla stabilità<br />
longitudinale.<br />
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