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"Amici si, fidanzati mai" – 57enne di Spoleto alla sbarra ... - TuttOggi

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Cronaca - <strong>Spoleto</strong>, domenica 3 febbraio 2013 ore 11:17<br />

© TUTTOGGI.INFO <strong>–</strong> E<strong>di</strong>zioni SYN-MEDIA Srl (P.I. 02965540541)<br />

Iscrizione al Registro per la Pubblicazione <strong>di</strong> Giornali e Perio<strong>di</strong>ci del Tribunale <strong>di</strong> <strong>Spoleto</strong> n. 05/2007 del 18/09/2007<br />

Iscrizione al Registro degli Operatori <strong>di</strong> Comunicazione (ROC) n. 22904<br />

<strong>Spoleto</strong><br />

"<strong>Amici</strong> <strong>si</strong>, <strong>fidanzati</strong> mai" <strong>–</strong> <strong>57enne</strong> <strong>di</strong> <strong>Spoleto</strong> <strong>alla</strong> <strong>sbarra</strong> per molestie<br />

verso ex compagna <strong>di</strong> scuola<br />

Ancora violenza in famiglia dopo la condanna del “padre orco”. 40enne a processo per aver maltrattato<br />

moglie e figlia<br />

Jacopo Brugalos<strong>si</strong><br />

Una conoscenza che risale a qualche decina d’anni ad<strong>di</strong>etro, quando i protagonisti<br />

della vicenda frequentavano l’istituto d’arte <strong>di</strong> <strong>Spoleto</strong>. 57 anni lui e 51 lei, entrambi<br />

spoletini, <strong>si</strong> erano per<strong>si</strong> <strong>di</strong> vista per lungo tempo fino a quando nel 2002 <strong>si</strong> sono<br />

ritrovati ad abitare nello stesso quartiere, dove la donna <strong>si</strong> era trasferita con il suo<br />

attuale compagno.<br />

Avances e pe<strong>di</strong>namenti - Da quel momento, stando alle carte processuali, sarebbero iniziate delle attenzioni un po’ troppo<br />

particolari da parte dell’uomo. Nonostante fosse sposato, avrebbe cominciato a fare pesanti avances <strong>alla</strong> ex compagna <strong>di</strong><br />

scuola, prima con garbo, poi in modo sempre più categorico. Nonostante i rifiuti della donna, l’imputato non avrebbe<br />

posto fine ai suoi comportamenti molesti, arrivando perfino a pe<strong>di</strong>narla.<br />

La donna <strong>si</strong> è decisa a sporgere denuncia nel febbraio del 2008 quando, sempre stando ai fascicoli, lui avrebbe preso a<br />

pe<strong>di</strong>narla con l’auto per tentare <strong>di</strong> parlarle, e all’enne<strong>si</strong>mo secco rifiuto le <strong>si</strong> sarebbe rivolto contro con degli epiteti<br />

ingiurio<strong>si</strong>. Ora l’uomo, as<strong>si</strong>stito d’ufficio dall’avvocato Fabio Militoni del foro <strong>di</strong> <strong>Spoleto</strong>, dovrà rispondere delle accuse <strong>di</strong><br />

molestia e ingiuria. Il processo avrebbe dovuto aprir<strong>si</strong> nei giorni scor<strong>si</strong>, ma a causa dell’assenza del giu<strong>di</strong>ce la prima<br />

u<strong>di</strong>enza è stata rimandata al 4 giugno pros<strong>si</strong>mo.<br />

Ancora violenza in famiglia - A pochi giorni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza d<strong>alla</strong> condanna a due anni <strong>di</strong> carcere del padre “orco” che picchiò e<br />

maltrattò i figli per anni, un altro caso <strong>di</strong> violenza in famiglia balza agli onori delle cronache. Protagonista ancora una<br />

volta è un padre, un 40enne spoletino, finito sotto processo per maltrattamenti nei confronti dalle moglie e della<br />

figlioletta. Stando al racconto delle carte processuali, le avrebbe sottoposte ad atti <strong>di</strong> violenza fi<strong>si</strong>ca e morale a partire dal<br />

2004, in coincidenza con la nascita della bambina. Più volte, per futili motivi, avrebbe afferrato al collo la moglie<br />

strattonandola con forza, arrivando a minacciarla tra le mura dell’ospedale, nello stesso giorno in cui nacque la piccola, <strong>di</strong><br />

abbandonarla se non avesse trascorso la prima fase <strong>di</strong> maternità a casa dei genitori. Anche una volta cessata la<br />

Pag. 1/2 ▶ http://tuttoggi.info/articolo/51956/ Riproduzione riservata


convivenza l’uomo non avrebbe posto fine alle sue “peripezie”. Nell’occa<strong>si</strong>one <strong>di</strong> un incontro con la ex compagna e la<br />

figlia avrebbe cominciato ad innervo<strong>si</strong>r<strong>si</strong> spaventando la piccola, per poi telefonare <strong>alla</strong> donna e minacciare il suici<strong>di</strong>o.<br />

Il quadro accusatorio <strong>si</strong> fa ancora più pesante quando parla delle presunte inadempienze dell’uomo nei confronti della<br />

figlia, bisognosa <strong>di</strong> cure e terapie specializzate poiché soffriva <strong>di</strong> alcuni ritar<strong>di</strong> nel linguaggio e nella deambulazione.<br />

Sebbene con<strong>si</strong>gliati tanto dal pe<strong>di</strong>atra quanto dai servizi sociali, l’uomo <strong>si</strong> sarebbe sempre rifiutato <strong>di</strong> sottoporre la piccola<br />

ai trattamenti. Anche questo processo è stato rinviato per l’assenza del giu<strong>di</strong>ce. La prima u<strong>di</strong>enza <strong>si</strong> terrà il 16 settembre.<br />

L’imputato è as<strong>si</strong>stito dall’avvocato Gaetano Puma del Foro <strong>di</strong> <strong>Spoleto</strong>.<br />

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