Componenti Consiglio Pastorale Parrocchiale - Diocesi di Como

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Dal Gruppo Missionario Parrocchiale P er il secondo anno consecutivo sono tornato a trovare Padre Luis Azzalini, lo zio salesiano che opera in Venezuela da più di quarant’anni. Nella parrocchia di Puerto la Cruz, dove si trova da qualche anno, ho potuto vedere come sono state impiegate le offerte provenienti dal Gruppo Missionario di Bormio cha da un paio d’anni ha inserito il nome di Padre Luis nell’elenco dei missionari da aiutare nelle varie parti del mondo. Innanzitutto ho visitato la mensa dei poveri “Il rifugio de la misericordia” – Casa de la alimentacion – i cui locali sono stati attrezzati dalla parrocchia dove operano i salesiani di mio zio (Padre Luis ricordo che è parroco di Puerto La Cruz, una parrocchia di 80.000 anime!). Qui con il contributo determinante del Gruppo Missionario è stato possibile comprare una cucina, con lo strumento per rendere potabile l’acqua e l’arredamento per ospitare nella mensa dei poveri per due pasti quotidiani. Avendo visitato il Venezuela nel periodo natalizio ho potuto assistere, proprio il giorno di Natale, alla distribuzione dei regali, sempre da parte della parrocchia di Puerto la Cruz, ai bambini poveri che vivono alla periferia dei grandi centri abitati della costa, dove la miseria è rappresentata dal lavoro cui si dedicano le famiglie per sopravvivere, cioè una specie di raccolta differenziata con la vendita dei prodotti riciclabili trovati, scavando tra i rifiuti di una grande discarica che si trova in una zona collinare lontana dalla costa. Qui file interminabili di bambini si sono predisposte a ricevere i regali che ogni bambino sogna il giorno di Natale, ma che in quei villaggi diventa un lusso. Alle famiglie, poi dai volontari della parrocchia, finita la messa, sono stati distribuiti pacchi di vestiti. Un’altra opera che i salesiani intendono costruire, anche con le donazioni del Gruppo Missionario, è una casa per lo studente nei pressi dell’università. Qui gli studenti provenienti da famiglie disagiate potranno essere ospitati in camere da letto, dietro pagamento di un modico affitto. I salesiani anche qui a Puerto La Cruz, come in ogni parte del mondo, svolgonoun’importantefunzione nel campo dell’educazione e dell’istruzione, gestendo un grande collegio che comprende tutti i cicli di studio dalle materne fino ai licei e alle scuole professionali superiori. Dunque la mia è stata un’esperienza davvero ricca, avendo constatato direttamente come vengono impiegate le nostre donazioni e avendo visto come operano i missionari sul campo, tra mille difficoltà, sempre a corto di risorse, in nazioni dove le disuguaglianze sono marcate (e c’è da ricordare che il Venezuela è ricco di petrolio) e non esiste un ceto medio, dal molto ricco si passa al poverissimo, dove gli stipendi di un operaio non raggiungono le 300.000 delle vecchie lire, dove lo stato non interviene adeguatamente per eliminare le sacche di povertà esistenti, ma fa solo proclami populisti. Dunque un’esperienza la mia che consiglio, anche perché all’utile si può unire il dilettevole con alcuni viaggi per ammirare le bellezze naturali di questa parte del continente latino americano. Azzalini Agostino 11
12 Note sulla Madonna del Sassello L a facciata della chiesa, al centro della quale si eleva un campaniletto a vela, domina dalla sua posizione elevata la contrada di Combo. La pianta è piuttosto contenuta misurando all’incirca metri 12 x 8, termina in un bell’abside semicircolare ed ha copertura a volta. Sul fronte principale si apre un ampio portale a due battenti in legno, affiancato da due finestrelle; una terza finestra rettangolare si trova sopra il portale, mentre all’interno permane una finestrella tonda ora chiusa, probabilmente originaria. Sul lato destro, volto a sud, si apre un antico portale composto da piedritti solidi in marmo bianco, reggenti un architrave su cui è scolpita una croce bizantina ed un affresco nella lunetta. Al fianco destro della navata era appeso un grande crocifisso in legno, con frammenti dipinti di un’iscrizione, che attualmente è visibile all’interno dell’aula. Nel vano della finestrella dell’abside, da un’altra iscrizione, si è potuto conoscere che la chiesa fu costruita nel 1398 da Giovanni detto Pino de Janacini, il quale la dotò di una rendita perché vi fosse mantenuto un cappellano, da eleggersi da suo figlio Brizio, con l’obbligo di celebrare Messa nella chiesa almeno quattro volte la settimana. Nel testamento del suddetto Giovanni Janacini, è poi precisato che la chiesa fu dedicata alla Madonna della Pazienza, un titolo rarissimo. Brizio Janacini, come da volontà del padre, fece fare dipinti e la ornò. L’affresco della lunetta laterale richiama la pittura di Giovannino da Sondalo; mentre nell’abside rimangono gli apostoli Pietro e Giovanni, il che fa supporre che in origine fossero i 12 apostoli, analogamente a S. Martino di Serravalle. Di grande rilievo l’ancona lignea che si ammirava sulla parete di sinistra, con la statua della Madonna con Bambino,
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