ottaviano menato canto la vita la bellezza e l'amore - Il Crocevia

OTTAVIANO MENATO
CANTO LA VITA LA BELLEZZA E L’AMORE
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Il gregge

Don Ottaviano Menato, il sacerdote poeta, fratello di Marisa. Dopo lunga malattia
il 30.03. 2010 è ritornato tra le braccia del Padre.
E’ nato a Casale di Scodosia nel 1927 ed è stato ordinato sacerdote nel
1952. Dopo le prime esperienze pastorali a Conselve, Pontelongo e
Montegrotto Terme, nel 1962 giunse a Fellette di Romano d’Ezzelino con
l’incarico di fondare la nuova Parrocchia del Sacro Cuore. Furono anni intensi
di programmazione e di lavoro per la costruzione della chiesa, della scuola
materna e del centro parrocchiale. Ottenuta la specializzazione in Psicologia
presso l’Università Lateranense di Roma, ha messo la sua carica umana e la
sua sensibilità spirituale a servizio di numerose comunità in varie città d’Italia.
E’ stato dal 1992 al 2002 parroco alla Guizza, una grossa parrocchia della città
di Padova.
Don Ottaviano Menato è noto soprattutto per la sua poesia, fatta di
ricordi struggenti, di immagini, di sentimenti. Nel 1982 pubblicò la sua prima
raccolta di poesie Semina, semina (3 edizioni) e nel 1989 la seconda La mia voce
(3 edizioni esaurite). Del 1999 è la terza raccolta Nel cuore sogni infiniti (4
edizioni), del 2004 la quarta Non toccate i miei cavalli, del 2006 l’ultima raccolta
Canto la vita, la bellezza e l’amore. Ha vinto vari premi di poesia prestigiosi, a
livello sia nazionale che internazionale. Le sue poesie sono state incluse in
antologie di prestigio.
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Marisa, alla rimpatriata del 10 ottobre 2010 a San Salvaro.
Al termine del suo impegno professionale di Assistente sociale svolto
con grande competenza e umanità, si dedica da qualche anno alla pittura e al
modellaggio della creta con i brillanti risultati che possiamo constatare nei
dipinti e nelle terrecotte che impreziosiscono il libro di poesie del fratello.
Pierluigi, uno dei suoi numerosi fratelli, brillante prefatore del libro, mi
ha confidato che Marisa ha assistito il papà, la mamma e il fratello sacerdote
negli ultimi anni di vita, e che presta le sue cure nelle comunità. La cosa non
sorprende più di tanto, poiché abbiamo sempre intuito che Marisa ha un
cuore grande.
Le poesie di Don Ottaviano e le immagini di dipinti e terracotte di
Marisa sono tratte da “Canto la vita, la bellezza e l’amore”.
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L’AZZURRO PIU’ BELLO
Quel mezzodí, quando nacqui,
il sacerdote mi versò
sul capo l'acqua benedetta
e mi pose sul corpo
una vestiva bianca.
E tu, mamma,
mi posasti sulle umide spalle
un ruvido sacco di povertà e di sogni.
Era tutto quello che possedevi,
o madre mia, e me lo donasti!
Lo porto ancora oggi quel ruvido sacco
con tutte le sue lacrime,
le sue miserie, le sue illusioni.
E’ cosí che imparai la vita,
fu cosí che divenni uomo.
Per questo ti ringrazio,
o madre mia!
Anche ora il ruvido sacco
di quel mezzodí
si fa sempre piú povero di sogni
e piú ricco di delusioni.
Non hai colpa alcuna,
o madre mia.
Viandante solitario,
sospeso per l'involucro del tempo,
frenato dai detriti di ogni fiume,
sospinto da ogni onda di pensiero,
con questo fragile corpo
arranco - ora - nel sole pallido
in grigi riflessi di malinconici tramonti.
Ma proprio adesso, madre,
frugando ancora nel sacco dei miei ricordi,
ritrovo il caldo mezzodí di quell'estate lontana
quando, con i rigogliosi raggi di maggio,
mi regalasti, nella viva luce del sole,
l'azzurro piú bello del cielo: la vita.
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Trionfo di colori

IL SI’ DEL MATRIMONIO
Prima di dire il "sí",
o dolcissimo mio futuro sposo,
prendimi tra le tue braccia
e stringimi nella tua musica.
Non parlare, ferma il tempo,
vestimi della dolcezza dei tuoi occhi
e fammi sognare,
fammi volare in alto, in alto!
E sulla soglia dell'infinito azzurro,
coprimi dei canti del cielo,
dei canti del tuo grande amore,
del tuo ardente cuore.
Insieme danzeremo la gioia
del nostro gioioso "sì”,
del nostro "sí"
per sempre.
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Infinito

LASCIAMI AFFACCIARE
Lasciami affacciarti
al balcone del Tuo cuore, o Dio,
voglio godermi il ricordo della festa
dei nostri incontri,
quando le rose profumavano
il vento di primavera
e noi profumavamo
di rose d'amore.
Era il tempo del grande amore.
In un cerchio d'oro
ci sentivamo avvinti.
Erano gocce di rugiada
che si posavano
sui nostri volti accesi.
O mio Dio! Amore mio dolcissimo!
Anche questa notte
Tu inondi la stanza del mio cuore
con scie di sole e cascate d'azzurro.
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Paesaggio

CHE COS’E’ UNA MAMMA
E’ un piccolo spiraglio
in un muro interminabile, _
fatto di cemento e mattoni,
che copre l'orizzonte.
E’un bacio di sfuggita
in una stanza buia.
E’l'unica stella
in un cielo immenso.
E’ un dolcissimo calore
attaccato alla tua pelle,
ovunque ti trovi.
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Madonna con Gesù bambino

COME BIANCHI GABBIANI
Nuvole bianche
si rincorrono
nei segreti spazi dell'anima.
Sogni e realtà
si intrecciano
nei miei pensieri del mattino
e mi regalano desideri profondi.
I bianchi gabbiani
sorvolano leggeri le onde.
Rinasco!
Preghiera e silenzio
mi appagano, o Dio!
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Temporale

ARCHI DI VIOLINO
Ho sentito la Tua voce, questa sera.
Sono salito all'argine più alto
e ai miei sogni notturni
per raccogliere le voci e le emozioni
racchiuse negli scrigni dorati:
archi di violino sulle Tue labbra.
Sento la profondità del Tuo amore, o Dio!
Mi sento liberato dalle terre incastonate
nell'azzurro dei mari del mio navigare.
Volo dentro il Tuo cuore,
e vivo - piangendo di gioia
questo amore cosí grande che
respiro con ardore.
Stasera non penso che a Te,
non alimento ancestrali timori,
quando lassú, dalla mia finestra aperta,
canto, semplicemente, la mia felicità.
Ho sentito la Tua voce, o Signore,
in questa sera, profonda e silenziosa.
Piango dolcemente la gioia...
danzando con Te!
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Infinito

UN INCENDIO DI LUCE
Un incendio di luce
trasfigura il cielo.
È l'aurora di un nuovo mattino.
E mentre s'accascia ogni umano pensiero,
Ti ergi soltanto Tu, o Dio,
vincitore della morte.
Oh! Non stancarti, Amore,
di svegliarci dal sonno
profondo e amaro...
Noi, morti ancor prima dell'ultimo respiro,
abbiamo bisogno di Te, o Salvatore.
Abbiamo bisogno di Te, o Liberatore!
Tu, che ci spogli di ogni illusione,
guarda. Non stancarti di noi.
Vieni presto a salvarci.
Tu solo puoi rialzarci !
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Alba

SEI L’AMORE
Ignoto Tu mi sei, immenso Dio:
Tu che occupi cieli, terre e acque
Tu che avvampi nel sole,
Tu che ridi nelle albe e nei tramonti,
Tu che accarezzi i monti
E li vesti di verde, bianco e azzurro,
Tu che distendi i mari
E accendi le stelle
E irrompi lave all'improvviso.
Ignoto mi è il Tuo viso,
ma nella "briciola bianca"
che si posa sulla mia mano tesa
di mendicante
trepida e affannata,
Ti riconosco Dio,
dentro al mio cuore:
Tu sei 1'Amore"!
Tu sei Amore.
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Approdo

SOLITUDINE
Seduto all'ombra
della mia solitudine,
ascolto e aspetto.
Il domani m'inquieta:
solo una campana che suona
allieta il mio cuore.
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NELLA MAREA INFINITA DEL TUO AMORE
Liberami Tu, o Signore,
da quell'ansia sottile
che mi préme "dentro",
pensando alla vita che sarà.
Una parabola fuggente la vita!
Come il correre di un fiume
dalla sorgente al mare.
Quante estati e inverni... ancora?
Ed ecco è già un'altra sera!
Ma l'alfa e l'omega del mio tempo
Tu solo sai da sempre.
Nelle Tue mani reggi il mio futuro,
chissà … forse tra poco, nella marea
infinita del Tuo eterno Amore!
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Paesaggio

AUTUNNO
Sul balcone
il brusio delle foglie,
mosse dal vento,
sussurra un lamento.
La pioggia,
insensibilmente,
scolora ai fiori
l'ultimo sorriso.
L'inverno morde le grondaie.
Ora
anche sul volto dei miei gerani
è morto il sole.
Pensieri stanchi
migrano nella nebbia.
Grido la speranza!
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Atmosfera autunnale

VOGLIA DI CRESCERE
Ricordo! Ricordo ancora...!
Giorni di sole! Gaio, spensierato,
inondato di sogni immensi,
e di favole belle come le fate...:
i sette nani e Biancaneve e il lupo cattivo.
Non ho più la forza di sognare, ora!
Lo sento, lo vivo...!
E un continuo tormento mi possiede,
stordisce il mio pensiero e il mio cuore.
Non ho piú la gioia spensierata
che aveva il pallido fanciullo d'allora,
che si stupiva di tutto,
quando al termine della scuola
godeva delle piante in fiore
e dell'azzurro cielo e del canto
degli uccelli e delle stradine polverose.
Al suono della campanella correva, correva:
era sicuro di ritrovare il "sole".
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Angeli cantori