carera-gen10.pdf [4209 Kb] - Consorzio dei Comuni Trentini
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Anno X, numero 1, gennaio 2010, quadrimestrale - Spedizione in A.P. - 70% D.C.I. Trento - Taxe Percue<br />
N° 17 Gennaio 2010<br />
Con questo numero, in coincidenza con<br />
la scadenza dell’attuale amministrazione<br />
comunale, il giornalino chiude, in attesa<br />
di riprendere al più presto. Un grazie<br />
sincero va a tutti i redattori che hanno<br />
lavorato per far conoscere in maniera la<br />
più esaustiva possibile quello che l’amministrazione<br />
realizza, ma anche per rappresentare<br />
quello che di meglio l’intera<br />
comunità crea e produce.<br />
Non solo quindi i tanti lavori comunali,<br />
ma anche le vicissitudini e sofferenze<br />
di guerra <strong>dei</strong> nostri vecchi, le iniziative<br />
culturali, le attività sportive, l’impegno per<br />
l’ambiente, i dibattiti (ricordate quello sul<br />
biogas?).<br />
Questo numero si presenta ricco come i precedenti<br />
e, tra i tanti servizi, dedica alcune<br />
pagine significative a ben cinque persone<br />
che recentemente sono scomparse: un tributo<br />
doveroso a chi ha dato molto per questo<br />
nostro paese, nel lavoro, nella scuola, nel<br />
volontariato. Uno sprone a tutti noi, ai<br />
giovani in prima fila, a non perdere il gusto<br />
di lavorare per la propria comunità e per le<br />
generazioni a venire.
Sommario<br />
1 Redazionale<br />
2 Attività amministrativa<br />
16 Fiavè ieri e oggi<br />
17 Inaugurazione della Piazza Andreas Hofer<br />
19 L’oste del Ballino<br />
22 La storia incontra il futuro<br />
24 Museo delle palafitte e villaggio palafitticolo<br />
26 Successo alla sCAMPAGNAta filosofica<br />
28 “Santa Lucia e la <strong>Comuni</strong>tà di Ballino”<br />
29 “Nel cuore nessuna croce manca”<br />
31 La caccia a Fiavé<br />
32 Ricordo di don Arturo Faes di Vezzano<br />
34 Armando Zambotti,<br />
un uomo che amava la sua terra<br />
35 Commozione per le maestre Anna ed Erminia<br />
36 Virginio Zambotti, una vita dedicata allo sport<br />
37 Per non dimenticare Ferruccio Festi<br />
38 Santa cresima a Fiavé<br />
39 Le escursioni in montagna<br />
del gruppo parrocchiale<br />
40 Fiavè calcio a 5: non solo sport<br />
In copertina:<br />
il capitello di S. Apollonia sotto la neve<br />
anno X - n. 1<br />
Gennaio 2010<br />
17<br />
Periodico di informazione<br />
del Comune di Fiavé (TN)<br />
Delibera del Consiglio comunale<br />
n. 13 del 29.3.01<br />
Autorizzazione del Tribunale<br />
di Trento n. 1091 del 26 luglio 2001<br />
Proprietario/Editore:<br />
Nicoletta Aloisi<br />
Direttore responsabile:<br />
Franco Brunelli<br />
Comitato di redazione:<br />
Vanna Bagozzi, Antonio Bozza, Franco<br />
Brunelli, Lorena Festi, Denis Filosi,<br />
Marco Fronza, Viviana Gosetti,<br />
Angelo Zambotti<br />
Direzione, redazione, amministrazione:<br />
Municipio, p.za S. Sebastiano, 24<br />
38075 Fiavé tel. 0465735029<br />
Progetto grafico:<br />
Danilo Dallabrida<br />
Fotocomposizione e stampa:<br />
Antolini Tipografia - Tione<br />
Distribuito gratuitamente a tutte<br />
le famiglie del Comune di Fiavé.<br />
Tutti gli altri, interessati a ricevere<br />
il notiziario, sono pregati di segnalare<br />
il proprio nominativo<br />
presso gli uffici comunali.
Redazionale<br />
Carissime cittadine e carissimi cittadini, siamo<br />
giunti alla fine del 2009, anno molto impegnativo<br />
sotto tutti gli aspetti, ma anche ricco di soddisfazioni<br />
che ci ha consentito di portare a termine interventi<br />
indispensabili e di avviarne altri altrettanto importanti<br />
perché finalizzati a diminuire il consumo di energia, a<br />
incrementare il peso delle energie rinnovabili e, di conseguenza,<br />
a ridurre le emissioni di CO2 e di diversi inquinanti<br />
atmosferici.<br />
Negli anni passati, grazie anche al percorso virtuoso e responsabile<br />
della certificazione EMAS, abbiamo delineato<br />
l’ossatura di tale politica energetica, considerando non solo<br />
l’impiego di nuove fonti di energia rinnovabile, ma anche<br />
agendo su un minor utilizzo di energia.<br />
Siamo ben consci che la prima fonte di energia è il risparmio<br />
che ne facciamo e il Comune, quale ente rappresentativo<br />
della comunità, è il primo soggetto chiamato a dare<br />
il buon esempio.<br />
Nell’anno 2009 siamo passati dalle intenzioni ai fatti e<br />
per consentirvi di valutare appieno quale sia stata la forte<br />
attenzione dell’amministrazione comunale sul tema, vi<br />
invito a scorrere le pagine riferite all’attività amministrativa<br />
dove troverete indicati quali sono stati gli interventi<br />
in campo energetico e quali le azioni concrete rivolte alla<br />
riduzione <strong>dei</strong> consumi energetici.<br />
Questi ambiziosi risultati sono stati raggiunti (appalti ed<br />
esecuzione <strong>dei</strong> lavori) talvolta anche in tempi ridottissimi<br />
per rispettare le scadenze fissate dai contributi, grazie all’impegno<br />
responsabile e quotidiano dello staff operativo<br />
del nostro Comune, diretto dal segretario comunale dott.<br />
Giorgio Merli, che può confidare in un supporto capace e<br />
collaborativo in tutti i servizi: tecnico, finanziario, demografico<br />
e segreteria. In pochi mesi dell’anno 2009 siamo<br />
riusciti a programmare, appaltare, iniziare e realizzare le<br />
opere più significative rivolte al risparmio energetico. Tali<br />
risultati ottenuti e gli apprezzamenti riscossi da cittadini<br />
di Fiavè, ospiti, oriundi e da altre istituzioni incoraggiano<br />
a continuare nel solco tracciato del rinnovamento<br />
ambientale, dello sviluppo sostenibile e della cura del<br />
paesaggio.<br />
Siamo tra i primi e tra i pochi <strong>Comuni</strong> trentini certificati<br />
EMAS e questo marchio di certificazione volontaria ambientale,<br />
ottenuto con grandi sforzi nel 2007 e convalidato<br />
annualmente, deve indurci come amministrazione comu-<br />
di Nicoletta Aloisi<br />
nale, ma anche come cittadini, a pensare sempre e in ogni<br />
momento che i nostri interventi devono essere finalizzati<br />
alla salvaguardia dell’ambiente e conseguentemente delle<br />
sue risorse naturali (acqua, foreste, paesaggio), al risparmio<br />
energetico e anche all’utilizzo delle nuove tecnologie<br />
per le grandi opportunità che esse offrono a chi le sappia<br />
impiegare in modo corretto al fine di preservare e anzi<br />
esaltare la bellezza della nostra terra per mantenerla e<br />
utilizzarla in maniera sostenibile, per il benessere nostro<br />
e delle generazioni future.<br />
Senza peccare di presunzione, ma con il giusto orgoglio di<br />
chi, con modestia e passione, è al servizio della comunità,<br />
pressoché a tempo pieno, sono lieta di poter affermare che<br />
in questi anni siamo riusciti a comprendere le principali<br />
esigenze del territorio valutando le priorità nell’ottica di<br />
un progresso equilibrato, sostenibile e in linea coi tempi.<br />
Nell’azione di governo, pur con difficoltà di vario genere,<br />
siamo stati ispirati dalla passione per Fiavé, dalla ferma<br />
volontà di operare nell’interesse della comunità e nella<br />
promozione del patrimonio culturale e naturale del nostro<br />
intero Comune.<br />
La buona gestione delle risorse, unitamente alla capacità<br />
di cogliere le varie opportunità di accedere a finanziamenti,<br />
hanno permesso la realizzazione delle molte opere<br />
programmate e di numerose iniziative culturali, turistiche,<br />
ricreative, ecologiche, risultati che derivano dal profondo<br />
impegno profuso e dalla stretta collaborazione con le altre<br />
istituzioni quali la Provincia Autonoma di Trento, la <strong>Comuni</strong>tà<br />
di Valle delle Giudicarie, il B.I.M., le associazioni<br />
di volontariato, il corpo volontario <strong>dei</strong> vigili del fuoco,<br />
le ASUC, la parrocchia, il centro scolastico di Fiavé, il<br />
corpo di polizia municipale e con le diverse componenti<br />
economiche presenti.<br />
Per questa preziosa collaborazione rivolgiamo a tutti indistintamente<br />
un sincero ringraziamento.<br />
Crediamo di aver dato in questi anni un esempio positivo<br />
con la nostra presenza, la nostra disponibilità all’ascolto,<br />
cercando di risolvere i problemi e collaborando con tutti.<br />
Fondamentale è stato, e lo voglio ribadire, il supporto e la<br />
partecipazione di tutti coloro, che con noi hanno condiviso<br />
questo tortuoso ed impegnativo percorso, costruito con<br />
dedizione, applicazione, spirito di servizio, onestà.<br />
Ringraziamo tutti, augurandovi un 2010 di gioia, di serenità<br />
e di tante belle soddisfazioni.<br />
3
4<br />
Attività amministrativa<br />
Le attività più rilevanti del Comune dal giugno al<br />
dicembre 2009 .<br />
Illuminazione stradale con nuova tecnologia<br />
a led<br />
Gran parte della rete di illuminazione pubblica realizzata<br />
negli anni novanta sul territorio comunale è dotata<br />
di corpi illuminanti che disperdono il flusso luminoso<br />
verso l’alto e che di conseguenza, provocano inquinamento<br />
luminoso, in totale contrasto con le normative<br />
provinciali, europee e con il regolamento comunale<br />
recentemente approvato. Tale criticità, evidenziata an-<br />
Nuova illuminazione a LED in zona Gere<br />
Anche il Doss è illuminato a LED<br />
di Nicoletta Aloisi<br />
cora nel 2007 nel percorso di certificazione ambientale<br />
EMAS, aveva impegnato l’amministrazione comunale<br />
a porsi l’ambizioso “obiettivo 5: riduzione <strong>dei</strong> consumi<br />
di energia elettrica negli impianti di illuminazione pubblica”.<br />
Conseguentemente le azioni concrete messe in<br />
campo per raggiungere tale obiettivo sono state quelle di<br />
programmare gli interventi da eseguire sulla rete.<br />
La scelta, dopo aver verificato impianti già funzionanti,<br />
è caduta sull’applicazione della nuova tecnologia a LED,<br />
molto valida, perché abbina ad un’elevata efficienza<br />
una più razionale distribuzione della luce consentendone<br />
quindi una minor dispersione, che porta a risparmi<br />
di energia elettrica quantificabile nell’ordine del 70%<br />
rispetto alle lampade tradizionali.<br />
Il primo intervento programmato e indicato nel progetto<br />
del tecnico Luciano Zanotti di Ala del costo di €<br />
270.000,00 ha interessato l’intero paese di Stumiaga,<br />
dove sono in fase di ultimazione i lavori, nel mentre le<br />
nuove zone illuminate sono la strada di collegamento con<br />
l’abitato del Doss, la strada che porta alla nuova zona<br />
residenziale Gere in Via S. Zeno, il nuovo parcheggio<br />
vicino alla pesa pubblica e nel parco della palestra comunale<br />
dove erano già allestiti i punti luce e mancavano<br />
solo i pali e le lampade.<br />
Anche se il nuovo impianto non è stato ancora collaudato,<br />
monitorando nei mese scorsi i consumi, si può<br />
assicurare, come era peraltro previsto, un notevole<br />
risparmio energetico, che risulta del 70%<br />
rispetto a prima. Ma oltre a tale risparmio,<br />
ci saranno anche minori costi nelle manutenzioni<br />
straordinarie, in quanto le lampade a<br />
LED hanno una vita molto più lunga rispetto<br />
alle lampade tradizionali, visto che si parla<br />
di 12 anni di durata. Ovviamente come ogni<br />
tecnologia nuova ha bisogno <strong>dei</strong> periodi di<br />
rodaggio e di perfezionamento soprattutto in<br />
termini di adattabilità agli impianti esistenti,<br />
ma questa sarà sicuramente quella emergente<br />
nel prossimo futuro. Confidando nell’<br />
appoggio della popolazione, ci scusiamo per<br />
le frequenti interruzioni dell’illuminazione<br />
avvenute a Stumiaga causate da disfunzioni<br />
nel vecchio impianto rimasto in parte funzionante,<br />
disfunzioni che si risolveranno nei<br />
prossimi giorni.
La nuova facciata del Municipio<br />
Lavori al municipio<br />
A seguito del progetto presentato dall’arch. Claudio Salizzoni<br />
dello Studio 3 di Ponte Arche, si è già provveduto<br />
in tempi molto brevi a realizzare quasi del tutto i lavori<br />
in esso indicati.<br />
Interventi sulle facciate: spesa impegnata<br />
€ 267.500,00<br />
Per tali interventi, si è proceduto all’assegnazione <strong>dei</strong><br />
lavori in economia mediante cottimo fiduciario. Importo<br />
complessivo dell’appalto: euro 163.353,54 di cui a base<br />
di gara euro 149.464,41, oltre ad euro 13.889,13 a titolo<br />
di oneri per la sicurezza non oggetto di offerta. I lavori<br />
edili sono stati aggiudicati all’ impresa Stimolo Costruzioni<br />
s.r.l. con sede in Fiavè via S.Zeno, che ha offerto il<br />
miglior ribasso pari al 15,25%. Tali lavori sono in fase di<br />
ultimazione e comprendono la realizzazione del cappotto<br />
di uno spessore di 12 cm circa, la tinteggiatura, la posa di<br />
pilastrini in granito intorno alle finestre e altre rifiniture<br />
di abbellimento.<br />
La sostituzione di tutti i serramenti del municipio è stata<br />
affidata previo un sondaggio informale alla ditta Girardini<br />
Legno snc di Saone che ha offerto un ribasso del 18,33%.<br />
La spesa ammonta ad €36.098,51.<br />
Le recenti verifiche sul consumo del gasolio per il riscaldamento<br />
del fabbricato comunale (uffici, ambulatorio,<br />
farmacia, sale riunioni) consentono di assicurare nei<br />
prossimi mesi <strong>dei</strong> buoni risparmi energetici.<br />
Nell’ambito della suddetta opera sono state acquistate<br />
dalla ditta Tendaggi Festi di Fiavé le tende veneziane in<br />
alluminio per le finestre di tutto il fabbricato e per le porte<br />
di ingresso, del costo complessivo di € 3.177, 00.<br />
L’opera è finanziata con contributi provinciali: budget<br />
2006-2010, L.P. 1/93, risparmio energetico e contributi<br />
B.I.M..<br />
Realizzazione ascensore: spesa impegnata<br />
€ 112.500,00<br />
L’ affidamento <strong>dei</strong> predetti lavori è avvenuto mediante il<br />
sistema del cottimo fiduciario ai sensi di legge e aggiudicazione<br />
con il criterio del massimo ribasso, per un importo<br />
complessivo a base d’asta di euro 57.138,82 di cui a base di<br />
gara euro 57.000,00, oltre ad euro 138,82 relativi ad oneri<br />
per la sicurezza non soggetti a ribasso; gara della quale è<br />
risultata aggiudicataria la società Esseeffe S.r.l. di Mori<br />
con il ribasso del 4,75 %. I lavori edili per l’inserimento<br />
dell’ascensore sono stati affidati alla Stimolo Costruzioni<br />
s.r.l. di Fiavé con un ribasso del 15,25 %, per una spesa di<br />
€ 27.323,64 iva compresa. L’ascensore è stato installato<br />
e sarà utilizzabile già nei prossimi giorni. Quest’opera è<br />
finanziata con contributo provinciale: fondo anticongiunturale<br />
2009 e avanzo di amministrazione<br />
Impianto fotovoltaico sul tetto del municipio<br />
Il progetto che prevede un costo totale dell’opera pari ad €<br />
88.949,37 è stato realizzato dallo studio Antea di Milano.<br />
I lavori di installazione sono stati affidati alla Cooperativa<br />
C.E.I.S. Stenico per una spesa di € 54.780,00 iva compresa,<br />
mentre i lavori di posa in opera del sistema di fissaggio in<br />
alluminio e collocazione <strong>dei</strong> dispositivi anticaduta sono<br />
stati affidati all’impresa Stimolo Costruzioni s.r.l. di Fiavè,<br />
già presente in loco con il proprio cantiere. L’impianto<br />
consentirà la produzione di 12,19 KW per circa 14.000<br />
kwh annui e con un ritorno economico di circa € 6.000,00<br />
annui per vent’anni derivanti dall’applicazione del<br />
conto energia, previsto per la produzione fotovoltaica<br />
quale fonte di energia rinnovabile. Il conto energia è<br />
lo strumento finanziario con il quale il governo italiano<br />
tramite il GSE spa remunera i Kwh prodotti ad un prezzo<br />
superiore a quello di mercato per un periodo di 20 anni. Al<br />
Comune compete la tariffa per impianti integrati in base<br />
alla legge finanziaria 2008 (art. 2 comma 173). Inoltre al<br />
contratto si applicano le condizioni dello “scambio sul posto”<br />
con remunerazione dell’energia di supero ceduta fino<br />
a concorrenza di quella prelevata dalla rete. Finanziamenti:<br />
contributi A.P.E e assunzione mutuo.<br />
Interventi alla scuola elementare<br />
A seguito di specifica richiesta pervenuta dal Centro<br />
Scolastico di Fiavé, il tecnico comunale, su indicazione<br />
dell’amministrazione, ha provveduto ad incaricare la ditta<br />
Martinelli snc di Ponte Arche <strong>dei</strong> lavori di predisposizione<br />
dell’impianto elettrico per la realizzazione della nuova<br />
aula di informatica al 2^ piano dell’edificio in quanto<br />
l’attuale aula posta in mansarda non risulta adeguata per<br />
5
6<br />
tale utilizzo. Spesa impegnata € 1.980,00. Altro intervento<br />
straordinario, quello relativo alla sostituzione della<br />
pavimentazione della mensa scolastica con piastrelle in<br />
gres porcellanato e relativo battiscopa a cura della ditta<br />
Stilcasa. Spesa sostenuta € 6.445,00 iva compresa.<br />
Realizzazione cappotto alla scuola elementare<br />
Nell’ambito del programma degli interventi sul risparmio<br />
energetico, in piena coerenza con gli obiettivi indicati nella<br />
dichiarazione EMAS, è stato approvato dall’amministrazione<br />
comunale il progetto dell’arch. Claudio Salizzoni<br />
dello Studio 3 relativo ai lavori di realizzazione del cappotto<br />
esterno alla scuola elementare del costo complessivo<br />
di € 100.000,00. I lavori edili pari ad € 73.308,00 sono<br />
stati affidati all’Impresa Stimolo Costruzioni srl con un<br />
ribasso dello 0,55% e riprenderanno compatibilmente con<br />
l’andamento stagionale.<br />
Impianto teleriscaldamento al servizio della palestra e<br />
della scuola elementare<br />
A seguito del progetto presentato dal tecnico Donato<br />
Candioli di Storo, che prevede una spesa complessiva di<br />
€ 112.557,50, si è proceduto all’affidamento <strong>dei</strong> seguenti<br />
lavori: introduzione della caldaia a pellet del costo di €<br />
55.000,00 affidata alla ditta Wiessmann; nuovo collegamento<br />
termo idraulico e installazione <strong>dei</strong> pannelli solari<br />
del costo di € 28.000,00 con un ribasso del 22% alla ditta<br />
Zennari Renzo di Fiavé; lavori elettrici alla ditta Tonina<br />
Christian di Lomaso al costo di € 6.300,00. Tale opera che<br />
porterà ad un notevole risparmio energetico è finanziata<br />
con i contributi specifici sul risparmio energetico.<br />
Lavori di sdoppiamento della fognatura<br />
Impianti fotovoltaici a servizio della scuola elementare<br />
e della palestra comunale<br />
Il progetto redatto dallo studio Antea di Milano prevede la<br />
realizzazione di due impianti fotovoltaici: quello a servizio<br />
della palestra comunale ammonta ad € 78.200,62, mentre<br />
quello a servizio della scuola elementare ammonta ad €<br />
79.639,42. I lavori di posa <strong>dei</strong> pannelli nonché del dispositivo<br />
anticaduta sono stati affidati alla ditta Tonina Christian<br />
con un ribasso del 18,7 % . Gli impianti consentiranno la<br />
produzione di energia rinnovabile pari a circa 13,104<br />
KW ciascuno e quindi circa 14.650 kwh annui cadauno<br />
con un ritorno economico per ogni impianto di circa €<br />
9.300,000 annui per vent’anni. Grazie al conto energia<br />
illustrato, di cui abbiamo parlato precedentemente, l’opera<br />
è ampiamente vantaggiosa sia sotto l’aspetto economico<br />
che ambientale.<br />
Lavori sdoppiamento fognatura Fiavè est<br />
Curè<br />
Nell’ambito <strong>dei</strong> lavori previsti nel progetto dell’ing.<br />
Dalbon Massimo di Tione e assegnati all’impresa edile<br />
Salvadori Felice di Bagolino, sono stati finora terminati<br />
gli sdoppiamenti <strong>dei</strong> ramali a Fiavè in via Stumiaga e via<br />
S.Zeno; inoltre è stata realizzata e già messa in funzione la<br />
nuova rete fognaria in loc. Curè, unico abitato che ne era<br />
sprovvisto. I lavori sono stati ora sospesi e riprenderanno<br />
compatibilmente con l’andamento stagionale.<br />
Recentemente il servizio finanziario ha provveduto a<br />
rimborsare alla Provincia autonoma di Trento, Servizio<br />
espropriazioni, la somma di € 12.436,13 quale imposta<br />
di registro dell’atto di esproprio riferito<br />
ai terreni interessati dal passaggio della<br />
rete fognaria.<br />
Interventi di miglioramento<br />
alla rete potabile comunale<br />
È in corso di ultimazione il primo intervento<br />
di € 300.000,00 sull’acquedotto<br />
comunale consistente nella sostituzione<br />
della tubazione principale lungo via 3<br />
novembre, via S.Zeno e via Stumiaga<br />
eseguiti, in base al progetto dell’ing. Paolo<br />
Rosati dello Studio 3 di Ponte Arche,<br />
dall’impresa Green Scavi del <strong>Consorzio</strong><br />
lavoro Energia di Trento e dall’ Impresa<br />
Salvadori Felice di Bagolino.<br />
Il secondo intervento, pari ad € 400.000,00<br />
e gia ammesso a contributo dalla Provincia,<br />
comprenderà ulteriori migliorie nella
ete potabile, il completamente del telecontrollo e della<br />
potabilizzazione.<br />
Nuova rete acquedotto Cornelle. Opera<br />
eseguita dal Comune di Bleggio Superiore<br />
A seguito della conferma del Comune di Bleggio Superiore<br />
a concorrere a metà spesa, il tecnico comunale ha impegnato<br />
la quota a carico del Comune di Fiavé (€ 9.644,73)<br />
occorrente per la posa e fornitura del sistema di telecontrollo<br />
e di potabilizzazione per il serbatoio dell’acqua posto<br />
in loc. Cornelle a servizio degli abitanti della frazione e<br />
dell’azienda agricola esistente.<br />
Realizzazione nuovo parcheggio area ex<br />
patatera a Fiavè<br />
Il completamento della realizzazione del parcheggio nell’area<br />
ex patatera ha comportato un ulteriore impegno di<br />
spesa sul bilancio 2009 di € 57.192,66, per lavori di formazione<br />
del sottofondo, asfaltatura, posa sottoservizi, muri<br />
di confine, recinzione e predisposizione isola ecologica,<br />
lavori che non erano compresi nel progetto di demolizione<br />
<strong>dei</strong> fabbricati destinati al deposito delle patate curato del<br />
geom. Enzo Caresani. Compatibilmente con l’andamento<br />
stagionale saranno terminati i lavori relativi all’illuminazione<br />
di tutto il parcheggio e di posa <strong>dei</strong> nuovi contenitori<br />
interrati.<br />
Nuovo parcheggio con isola ecologica nell’area ex patatera<br />
Nuova piazza Andreas Hofer di Ballino<br />
Il costo complessivo finale della sistemazione della piazza<br />
Andreas Hofer di Ballino, comprendente anche la pulizia<br />
<strong>dei</strong> contorni della fontana, ammonta ad € 39.140,90, di<br />
cui la somma di € 9.140,90 è stato impegnata sul bilancio<br />
2009. La targa in ottone posata ai margini della piazza,<br />
contenente le motivazioni dell’intitolazione della piazza ad<br />
Andreas Hofer, è costata € 648,00, in quanto la predisposizione<br />
<strong>dei</strong> supporti e relativo allestimento è stata curato<br />
direttamente da alcuni cittadini di Fiavé.<br />
La nuova strada “Boca al Lac” (collegamento Fiavè - biotopo)<br />
Costruzione strada “Boca al lac”<br />
I lavori (spesa prevista € 49.800,00) eseguiti dalla ditta Cunaccia<br />
Francesco ed Emanuele di Pinzolo sono terminati;<br />
il professionista incaricato dott. Oscar Fox ha predisposto<br />
il tipo di frazionamento contenente l’esatta quantificazione<br />
del sedime da indennizzare ai proprietari <strong>dei</strong> fondi e nei<br />
prossimi mesi il responsabile del servizio competente<br />
provvederà al pagamento degli interessati.<br />
Illuminazione campo sportivo in loc. Pineta<br />
Anche quest’anno, come programmato nel Bilancio di<br />
previsione 2009, sono stati eseguiti degli interventi di<br />
manutenzione straordinaria al campo da calcio, in particolare<br />
si è provveduto alla riparazione dell’impianto di<br />
illuminazione sostituendo anche alcune lampade. Costo<br />
totale dell’intervento straordinario € 2.810,77.<br />
Sistemazione parco giochi<br />
Presso il parco giochi di Fiavè si è provveduto a sostituire<br />
la fune del gioco della teleferica e il gioco a molla. Intervento<br />
eseguito dalla ditta Universo srl di Preore al costo<br />
di € 1.905, 00.<br />
Presso il parco giochi di Ballino si è provveduto a sistemare<br />
il terreno. Costo nolo pala Zambanini Luca € 864,00.<br />
Manutenzioni straordinarie al patrimonio<br />
comunale e acquisto di attrezzature dal<br />
mese di giugno al mese di dicembre 2009<br />
- A seguito della realizzazione del nuovo parcheggio a<br />
Fiavè nell’area ex patera e a Ballino fra la Chiesa di<br />
S.Lucia e la casa comunale, si è reso necessario predisporre<br />
l’opportuna segnaletica orizzontale e verticale.<br />
I relativi lavori del costo di € 3.500,00 sono stati eseguiti<br />
dalla ditta incaricata Ecotraffic, previo le precise<br />
indicazioni fornite dal corpo di polizia municipale.<br />
7
8<br />
Inoltre sempre dalla ditta Ecotraffic è stata acquistata<br />
la segnaletica stradale verticale da posizionare sul territorio.<br />
Costo € 7.128,00 iva compresa.<br />
- Sostituita la lama obsoleta da agganciare al trattore<br />
comunale per servizio sgombero neve. Acquisto della<br />
nuova lama presso la ditta Schmidt Automotive Italia<br />
di Cortaccia al prezzo di € 9.800,00.<br />
- Acquistato materiale idraulico e inerte per la sostituzione<br />
di circa 50 m. di tubazione dell’acquedotto potabile<br />
obsoleto in via Martiri della Resistenza; somma impegnata<br />
€ 1.800,00.<br />
- Incarico alla ditta Ellisse srl di Trento <strong>dei</strong> lavori di verifica<br />
degli impianti messa a terra degli edifici comunali,<br />
palestra e museo, previo compenso di € 480,00 iva<br />
compresa.<br />
- Nel corso della primavera scorsa si è provveduto ad<br />
asfaltare una parte della strada che porta alle Cornelle<br />
e a completare le strade all’interno dell’abitato di Favrio;<br />
a novembre sono state asfaltate la strada in loc<br />
Gere, nuova zona residenziale via S.Zeno e la strada<br />
di collegamento con l’abitato del Doss. A Stumiaga si<br />
è provveduto ad asfaltare l’area comunale a lato della<br />
SS 421 <strong>dei</strong> Laghi verso la Cà de Mel.<br />
- Sono stati acquistati dalla ditta Parolari Gildo di Ponte<br />
Arche e dalla ditta STIP di Saone i segnalatori di colore<br />
giallo e nero e i relativi collari zincati per la segnalazione<br />
degli idranti posti sul territorio comunale al costo<br />
di € 1.660,00 iva compresa. Gli operai comunali hanno<br />
provveduto a posarli.<br />
- Nell’ambito <strong>dei</strong> lavori di sdoppiamento della fognatura<br />
il CEIS ha predisposto anche la posa del primo tratto di<br />
cavidotto, dalla piazza San Sebastiano alla fontana di<br />
via 3 novembre, per consentire il futuro collegamento<br />
con la nuova cabina elettrica interrata che sarà realizzata<br />
dal CEIS di Stenico tra il municipio e la cassa rurale.<br />
Costo lavori € 2.629,00.<br />
Incarichi professionali assegnati a professionisti esterni<br />
- Risanamento facciate, realizzazione cappotto e inserimento<br />
ascensore presso il municipio di Fiavé: incarico<br />
della direzione <strong>dei</strong> lavori e coordinamento della<br />
sicurezza in fase di esecuzione, I ^ variante, all’arch.<br />
Claudio Salizzoni dello Studio 3 di Ponte Arche. Spesa<br />
impegnata 30.538,98. oneri compresi.<br />
- Installazione pannelli fotovoltaici sulla palestra comunale<br />
e sul municipio: incarico redazione del progetto<br />
esecutivo e coordinamento sicurezza alla Società Antea.<br />
Spesa impegnata 11.872,80 oneri compresi.<br />
- Incarico al p.ed. Luciano Zanotti di Ala delle seguenti<br />
prestazioni professionali: consulenza tecnica per le verifiche<br />
e i controlli preliminari, stesura documentazione<br />
ai fini della richiesta di contribuzione, rilievo complessivo<br />
<strong>dei</strong> punti luce del territorio comunale distinti per<br />
le singole frazioni, calcolo consumi attuali e futuri,<br />
calcoli illuminotecnica, disegni planimetrici, schede di<br />
calcolo e predisposizione piano comunale d’intervento<br />
secondo le previsioni normative e regolamentari di<br />
settore. Spesa impegnata € 14.144,54 oneri compresi.<br />
- Installazione generatore pellet e un impianto solare<br />
termico a servizio della rete di teleriscaldamento tra<br />
la palestra comunale e la scuola elementare: incarico<br />
di progettazione, direzione lavori e contabilità al p.i.<br />
Donato Candioli di Storo. Spesa impegnata € 13.464,00<br />
oneri compresi.<br />
- Incarico all’ing. Alberto Flaim di Ponte Arche della<br />
redazione del progetto preliminare <strong>dei</strong> lavori di ristrutturazione<br />
del tetto e relativa struttura portante della<br />
p.ed. 59 C.C. Fiavé in via S. Zeno, bene patrimoniale<br />
del Comune (ex canonica di Fiavè). Somma impegnata<br />
€ 1.224,00 oneri compresi. Il progetto dell’importo<br />
complessivo di € 250.000,00, realizzato nel mese di<br />
dicembre 2009, è stato trasmesso alla PAT per la richiesta<br />
di specifico finanziamento.<br />
- Realizzazione cappotto esterno alla scuola elementare<br />
p.ed. 279 di Fiavé: incarico per la redazione del progetto<br />
esecutivo, direzione lavori, coordinamento della<br />
sicurezza, all’arch. Claudio Salizzoni dello Studio 3<br />
di Ponte Arche. Spesa impegnata € 18.350,31 oneri<br />
compresi.<br />
Rinnovo del servizio di tesoreria del Comune di Fiavè<br />
alla cassa rurale don Lorenzo Guetti<br />
Nel mese di novembre 2009, previo gara ufficiosa tra tre<br />
istituti di credito, è stata affidato il servizio di tesoreria del<br />
Comune di Fiavé e delle ASUC per il periodo 1 gennaio<br />
2010 – 31 dicembre 2013 alla cassa rurale don Lorenzo<br />
Guetti.<br />
Convenzioni con i privati e autorizzazioni diverse rilasciate<br />
dalla giunta comunale.<br />
1. L’amministrazione comunale al fine di migliorare la<br />
viabilità esistente nell’abitato del Doss ha stipulato<br />
una convenzione con i signori Berti proprietari della<br />
p.f. 2167/1 CC. Fiavé, per la costituzione di servitù<br />
permanente di passaggio pubblico nonché di passaggio<br />
di condutture elettriche.<br />
2. Accesso veicolare a raso sulla strada comunale p.f.<br />
634 C.C. Stumiaga incrocio Valec con realizzazione di
un cancello arretrato rispetto alla strada a servizio del<br />
futuro centro di lavorazione materiali inerti e di rifiuti<br />
riutilizzabili della società Walec s.r.l.<br />
3. Accesso carraio e un accesso pedonale dalla strada comunale<br />
di via Martiri della Resistenza a servizio della<br />
casa di civile abitazione p.ed. 449 del signor Renzo<br />
Zennari.<br />
4. Autorizzazione alla signora Bronzini Dorotea di Fiavè<br />
alla realizzazione della sopraelevazione e ristrutturazione<br />
della p.ed. 285 C.C. Fiavé – via 3 novembre a<br />
distanza inferiore dal confine con la strada comunale<br />
p.f. 2932 C.C. Fiavé via 3 novembre.<br />
5. Autorizzazione al signor Cherotti Alessandro di Favrio<br />
per la realizzazione <strong>dei</strong> lavori di ristrutturazione<br />
garage esistenti sulla p.f. 38 C.C. Favrio, in parte di<br />
proprietà comunale. Vista la normativa vigente e stante<br />
il grave stato di fatiscenza del manto di copertura del<br />
manufatto, tale da poter costituire pericolo a cose o<br />
persone, l’amministrazione comunale ha autorizzato<br />
l’esecuzione degli interventi per tutelare la pubblica e<br />
privata incolumità.<br />
Disciplinare tecnico relativo alle concessioni permanenti<br />
di occupazione del suolo pubblico con sottoservizi<br />
a rete.<br />
Già nel regolamento per l’applicazione del canone di occupazione<br />
suolo pubblico (COSAP), approvato dal Consiglio<br />
comunale il 29.12.2004, si rinviava la regolamentazione<br />
della materia all’approvazione di un disciplinare che individuasse<br />
un atto di concessione, le procedure da seguire<br />
per gli interventi di predisposizione e manutenzione di<br />
sottoservizi (opere di scavo e manomissioni del manto<br />
stradale), le modalità tecniche da rispettare. La giunta<br />
comunale ha quindi provveduto ad ottemperare a tale<br />
adempimento.<br />
Convenzione fornitura servizi di valutazione tecnico<br />
– estimativa e consulenza specialistica<br />
Anche il Comune di Fiavè come tanti altri <strong>Comuni</strong> trentini<br />
ha deliberato di avvalersi dell’Agenzia del Territorio della<br />
Provincia di Trento per l’affidamento di incarichi di consulenza<br />
specialistica nel settore tecnico – estimativo <strong>dei</strong><br />
propri beni patrimoniali. In particolare il Comune potrà<br />
richiedere i seguenti servizi previo corrispettivi fissati in<br />
convenzione:<br />
servizi estimativi nel settore immobiliare: perizie di stime<br />
per compravendite, locazioni o concessioni, pareri di congruità<br />
tecnico- economica su relazioni di stima redatte da<br />
terzi; perizie di stima per scopi diversi: inventario, garan-<br />
zie, fi<strong>dei</strong>ussione; perizie di stima per la determinazione del<br />
valore venale o dell’incremento dello stesso a seguito di<br />
opere eseguite abusivamente, finalizzato alla comminazione<br />
della sanzione pecuniaria in materia di illeciti edilizi.<br />
accertamenti tecnici di varia natura su terreni e fabbricati:<br />
attività di preventiva ricognizione <strong>dei</strong> beni patrimoniali da<br />
stimare ed eventuali altre attività di consulenza, coordinamento<br />
e supporto.<br />
consulenze tecniche varie: pareri di congruità tecnico<br />
– economico su preventivi relativi a forniture di beni e servizi<br />
e accertamenti di regolare esecuzione; constatazione<br />
dello stato d’uso di beni mobili.<br />
Sottoscrizione obbligazioni della Società Primiero<br />
Energia spa anno 2009<br />
La giunta comunale, riscontrata la convenienza economica,<br />
ha deliberato di aderire nuovamente al prestito obbligazionario<br />
proposto dalla Società Premiero Energia spa provvedendo<br />
alla sottoscrizione di n. 600 obbligazioni convertibili<br />
del controvalore ciascuno di 10 € per un importo totale di<br />
€ 6.000,00. La partecipazione attiva del Comune di Fiavé<br />
nella società Primiero Energia ha determinato nel periodo<br />
2002 – 2008 un incasso complessivo di € 36.035,31 a titolo<br />
di dividendi sulle 400 azioni possedute del valore di €<br />
4.000,00 e a titolo di interessi sulle obbligazioni possedute<br />
del valore di € 6.000,00.<br />
Bilancio di previsione 2010 e pluriennale<br />
2010- 2011- 2102. Tariffe I.C.I., acqua,<br />
fognatura, TIA (rifiuti)<br />
La giunta comunale il 25.11.2009 ha approvato lo schema<br />
di bilancio da sottoporre al consenso del consiglio comunale.<br />
Il bilancio del 2010 è un bilancio di fine mandato,<br />
un bilancio tecnico, che conferma e completa quasi del<br />
tutto il programma dell’attuale amministrazione comunale<br />
e ben altro di più. Il bilancio 2010 proposto pareggia<br />
nella cifra totale di € 1.710.752, di cui € 270.000,00 per<br />
anticipazione di cassa, € 285.000,00 per partite di giro,<br />
€ 61.300,00 per spese di investimento e una tantum, €<br />
180.000,00 per il rimborso della quota capitale <strong>dei</strong> mutui<br />
assunti e € 913.852,00 per far fronte alle spese correnti<br />
e cioè alla spese di funzionamento dell’ente, somma che<br />
rispetto ai dati revisionali nel corso degli ultimi anni è<br />
andata sempre calando, nonostante l’aumento del costo<br />
<strong>dei</strong> fattori produttivi dovuto all’inflazione. Questo sta a<br />
significare un uso oculato del denaro pubblico e soprattutto<br />
una valida gestione della spesa pubblica esercitata<br />
dagli uffici comunali in sintonia con l’amministrazione<br />
9
10<br />
e in piena coerenza con i tre fondamentali principi dell’efficienza,<br />
efficacia ed economicità, comportamenti<br />
virtuosi, che hanno portato il Comune di Fiavè, sorretto<br />
anche dalla certificazione EMAS, a rispettare l’obiettivo<br />
di miglioramento tendenziale del saldo finanziario nel<br />
2008 e quindi a non essere soggetto all’applicazione delle<br />
misure di rientro.<br />
Per far pareggiare i conti, e cioè programmare le spese<br />
sulla base di entrate certe, non c’è stata la necessità di<br />
aumentare le tasse perché avendo impostato una politica<br />
di contenimento della spesa, salvaguardando comunque<br />
i servizi attualmente offerti dall’amministrazione comunale,<br />
siamo riusciti a pareggiare le spese con le risorse<br />
a disposizione nella stessa misura ormai da anni. Senza<br />
quindi gravare eccessivamente sulle famiglie in questo<br />
periodo di crisi, nel 2010, come lo è stato nel 2009, non<br />
ci sarà alcun aumento di imposta ICI, che rimane nella<br />
percentuale minima del 4 per mille, le tariffe della nettezza<br />
urbana subiranno addirittura un leggero calo, le<br />
tariffe acqua e fognatura rimarranno pressoché simili a<br />
quelle del 2009.<br />
Attività sociali, culturali, ricreative, turistiche,<br />
educative<br />
Contributi straordinari concessi dalla giunta comunale:<br />
- adesione all’iniziativa proposta dal Tavolo Trentino<br />
per l’Abruzzo a favore della popolazione abruzzese<br />
colpita dal terremoto - raccolta <strong>dei</strong> fondi necessari alla<br />
costruzione di case prefabbricate in legno con tecnologia<br />
antisismica. Contributo concesso € 1.000,00;<br />
- contributo alla Scuola Musicale Giudicarie di € 360,00<br />
per realizzazione dello spettacolo“ La favola del serpente<br />
verde” presso il futuro museo delle palafitte;<br />
- contributo straordinario al Corpo <strong>dei</strong> Vigili del Fuoco<br />
di € 60.000,00 come finanziamento relativo all‘acquisto<br />
di un autobotte di 2^ categoria del costo complessivo<br />
di € 150.000,00. La rimanente somma di € 90.000,00<br />
è finanziata dalla Provincia Autonoma di Trento;<br />
- contributo straordinario alla Pro Loco di Fiavé pari ad<br />
€ 3.000,00 per la Festa d’Ista a Fiavè in programma nel<br />
mese di luglio;<br />
- contributo straordinario allo Sci Club Fiavè della somma<br />
di € 5.000,00 per l’acquisto di nuova attrezzatura<br />
necessari a per l’apprestamento della pista da fondo<br />
anche con innevamento artificiale;<br />
- all’Azienda di promozione turistica Terme di Comano<br />
Dolomiti di Brenta contributo straordinario per i transfer<br />
turistici di € 600,00.<br />
Contributi ordinari assegnati alle associazioni di volontariato a sostegno delle loro attività<br />
Associaz. Fondazione Asilo Infantile -Maria Valentini -Fiavè 600,00<br />
Centro Scolastico di Fiavé 1.300,00<br />
Gruppo Ricerca e Studi Giudicariese – Campo Lomaso 700,00<br />
ACAT Tre Pievi – Giudicarie Esteriori – S. Croce 300,00<br />
Coro Pineta Rio Bianco Fiavè-Stenico 1.800,00<br />
Associazione Carabinieri – Sez. Giud.Est. Ponte Arche 800,00<br />
Banda intercomunale del Bleggio – Santa Croce – 400,00<br />
SAT Fiavè 1.000,00<br />
A.V.U.L.SS.- Sezione Fiavè 800,00<br />
Polisportiva Castel Stenico 800,00<br />
A.S.D. Fiavé 1945 – Calcetto Fiavè 1.500,00<br />
A.S.D. ( Sportiva) Comano Terme e Fiavé Ponte Arche 1.500,00<br />
Sci Club Fiavé 3.000,00<br />
Gruppo Alpini di Fiavé 1.300,00<br />
Associazione Pro Loco Fiavé 3.000,00<br />
Festa dell’Agricoltura Palio <strong>dei</strong> 7 <strong>Comuni</strong> 200,00<br />
Soccorso Alpino Adamello Brenta Madonna di Campiglio 300,00<br />
Gruppo Giovani Fiavé 1.500,00<br />
APT contributo gestionale anno 2009 6.069,00
Acquisto di libri da distribuire gratuitamente alle<br />
famiglie<br />
In coerenza con le finalità principali dello statuto comunale,<br />
tra queste quelle dello sviluppo culturale della<br />
popolazione, l’amministrazione comunale ha ritenuto<br />
opportuno procedere all’acquisto di n. 300 copie del<br />
volume “50 anni di attività venatoria “ di Geremia Zanini<br />
del costo complessivo di € 748,80 e n. 1.000 copie del<br />
volume “Santa Lucia e la <strong>Comuni</strong>tà di Ballino” di Ivana<br />
Franceschi e Graziano Riccadonna del costo complessivo<br />
di € 3.603,60<br />
Geremia Zanini, al quale vanno riconosciuti anni di<br />
impegno sociale nel volontariato, nel Comune come<br />
sindaco, vice sindaco e consigliere, nel raccontare<br />
avvenimenti di caccia, ricordi personali, personaggi,<br />
consente a tutti noi di Fiavé di ripercorrere le numerose<br />
località di campagna, di montagna, chiamate con il loro<br />
vero nome, come ad esempio Bocca al Lago, Spiaz de<br />
la Mula, Pianezze, Carpela, Pontirola, Busa della Nef,<br />
Cogoloti. E ripercorrendo il territorio, oltre a conoscerlo<br />
ed apprezzarlo sempre di più, potremmo capire quanto<br />
sia essenziale il presidio della montagna svolto dalle<br />
nostre A.S.U.C. frazionali, dalla SAT e dall’associazione<br />
cacciatori di Fiavé che periodicamente si occupano<br />
di ripristino <strong>dei</strong> sentieri, di manutenzioni delle strade<br />
di montagna, della pulizia <strong>dei</strong> pascoli dal progressivo<br />
avanzamento della vegetazione infestante, della cura <strong>dei</strong><br />
bivacchi e delle “casine” di montagna.<br />
La pubblicazione di “Santa Lucia e la <strong>Comuni</strong>tà di Ballino”<br />
compiuta con capacità e passione da Ivana Fran-<br />
ceschi e Graziano Riccadonna, come la precedente “San<br />
Biagio e la <strong>Comuni</strong>tà di Favrio”, oltre a far emergere<br />
l’interessante storia della chiesa di Santa Lucia, racconta<br />
quella microstoria che è alla base della nostra identità e<br />
che raccoglie momenti di vita religiosa e civile vissuti<br />
in un mondo più semplice ma con numerosi momenti di<br />
aggregazione, di socializzazione e di solidarietà tra le<br />
famiglie. Il libro è arricchito da un testo realizzato da<br />
Mauro Zambotto del Servizio geologico della PAT e<br />
Paolo Zambotto del Museo Tridentino di Scienze Naturali<br />
dedicato alla grotta Camerona, luogo straordinario<br />
di interesse naturalistico da valorizzare. I volumi citati,<br />
insieme a quello pubblicato dal Centro Studi Judicaria<br />
ed Ecomuseo della Judicaria dalle Dolomiti al Garda<br />
“El pont de l’era - elemento caratteristico delle antiche<br />
dimore delle Giudicarie Esteriori”, sono a disposizione di<br />
tutte le famiglie residenti nel Comune di Fiavé e possono<br />
essere ritirati gratuitamente presso gli uffici comunali<br />
durante l’orario di apertura dalle 8.30 alle 12.30 dal<br />
lunedì al venerdì.<br />
ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO COMUNALE.<br />
Dall’ 1.7.2009 al 30.11.2009 si è riunito 3 volte in seconda<br />
convocazione nelle sedute del 20.7.2009, 20.8.2009 e<br />
25.11.2009.<br />
Rendiconto della gestione dell’esercizio 2008<br />
Il 20 luglio 2009 il Consiglio Comunale, previa verifica<br />
contabile da parte del revisore <strong>dei</strong> conti, dott.ssa Manuela<br />
La Via di Riva del Garda, ha approvato il rendiconto<br />
11
12<br />
della gestione relativa all’esercizio finanziario 2008 nelle<br />
seguenti risultanze complessive:<br />
Residui Competenza Totale<br />
Fondo di cassa all’1.1.2008 861.348,53<br />
Riscossioni 756.220,34 1.267.233,50 2.023.453,84<br />
Pagamenti 1.037.369,37 1.614.083,97 2.651.453,84<br />
Fondo di cassa al 31.12.2008 233.349,09<br />
Residui attivi 1.962.073,37 2.203.550,07 4.165.623,44<br />
Residui passivi 1.884.010,33 2.087.050,51 3.971.060,84<br />
Avanzo di amministrazione al 31.12.2008 427.911,63<br />
Estratto della relazione del sindaco al conto consuntivo<br />
2008 parte finale: “Gli obiettivi che l’amministrazione<br />
comunale espressa dal voto del 2005 ha inteso affrontare,<br />
oltre a quelli previsti nel programma elettorale, sono<br />
stati anche quelli di trattare una serie di problematiche<br />
di competenza delle amministrazione passate, di assoluta<br />
rilevanza e complessità, che giacevano insoluti da<br />
parecchi anni (acquedotti, fognatura, messa in sicurezza,<br />
ringhiere, viabilità a Favrio, manutenzioni edifici, strada<br />
Tope, strada Curè). Nell’anno 2009 si arriverà a concludere<br />
altri importanti interventi: parcheggi, isole ecologiche,<br />
manutenzioni straordinarie agli edifici pubblici,<br />
alla viabilità, adeguamento impianto di illuminazione<br />
pubblica a Stumiaga, al Doss, alle Villette di via S. Zeno<br />
e nel parco della palestra comunale. L’impegno dell’amministrazione<br />
comunale in questo anno di fine mandato<br />
Nuova isola ecologica a Stumiaga (vicino al cimitero)<br />
sarà anche quello di ricercare le risorse necessarie per<br />
far fronte ad altre due importanti opere pubbliche che la<br />
comunità di Fiavè sta aspettando e cioè la realizzazione<br />
dell’arredo urbano della piazza di Fiavè e la costruzione<br />
della nuova caserma <strong>dei</strong> vigili del fuoco sopra il magazzino<br />
comunale. La consapevolezza dell’impegno profuso<br />
nella nostra attività al servizio del Comune e della comunità<br />
intera, la consistenza di quanto realizzato per il<br />
miglioramento <strong>dei</strong> servizi e della vivibilità del territorio,<br />
la conservazione per il futuro di una situazione economica<br />
e finanziaria <strong>dei</strong> conti comunali positiva, è stato voluto<br />
con determinazione dagli amministratori e realizzato<br />
con l’impegno quotidiano del personale comunale, il cui<br />
ruolo è assolutamente determinante sia per i servizi che<br />
vengono erogati alla cittadinanza sia per la realizzazione<br />
degli interventi straordinari e delle opere pubbliche. A<br />
loro va il nostro ringraziamento sincero per<br />
la collaborazione e per la disponibilità che<br />
sempre dimostrano”.<br />
Stato di attuazione <strong>dei</strong> programmi anno<br />
2009<br />
Il consiglio comunale nella seduta del<br />
25.11.2009, in ottemperanza alle norme contabili<br />
in vigore, ha preso atto delle risultanze<br />
complessive di bilancio scaturite dalla verifica<br />
contabile del servizio finanziario, nonché<br />
dello stato di attuazione <strong>dei</strong> programmi 2009<br />
e della relazione della giunta comunale.<br />
Estratto dalla relazione esposta al consiglio<br />
comunale dal sindaco: “…Concludo evidenziando<br />
con soddisfazione, che abbiamo<br />
iniziato tutte le opere pubbliche inserite nel<br />
bilancio 2009; mancano solo da avviare ancora<br />
gli ultimi interventi diretti al risparmio<br />
energetico programmati nelle ultime variazioni<br />
di bilancio: i due impianti di pannelli
fotovoltaici sulla palestra e la scuola elementare e il miglioramento<br />
dell’impianto di teleriscaldamento fra la palestra<br />
e la scuola con la sostituzione dell’attuale caldaia<br />
con una a pellet, tutti interventi soggetti ai contributi sul<br />
risparmio energetico. In termini di cifre, la spesa prevista<br />
per gli interventi straordinari pari ad € 2.005.837,37 è<br />
stata impegnata per € 1.351.721,00 (l’importo non impegnato<br />
è riferito a impianti fotovoltaici, fondo dotazione<br />
della A.C.T.C., espropri, contributi e risparmi diversi<br />
sugli interventi). Queste cifre si commentano da sole e<br />
dimostrano come la buona gestione politico-amministrativa<br />
del nostro ente abbia consentito sia di elaborare un<br />
bilancio preventivo rispettoso <strong>dei</strong> principi contabili e di<br />
veridicità, sia di fornire le direttive giuste agli uffici per<br />
far si che l’intera struttura, capace e in sinergia con il<br />
buon governo, abbia raggiunto quasi del tutto gli obiettivi<br />
e le priorità poste dall’amministrazione comunale negli<br />
atti programmatici del bilancio 2009. Un grazie sincero<br />
quindi in primis al segretario comunale dott. Giorgio<br />
Merli, a tutto il personale comunale, agli assessori e ai<br />
consiglieri che con le loro proposte, le loro sensibilità<br />
individuali nei vari settori, l’impegno costante e la loro<br />
presenza, hanno contribuito significativamente a far sì<br />
che questa amministrazione si distingua per un chiaro ed<br />
evidente miglioramento nei servizi erogati ai cittadini,<br />
nei tempi di realizzazione delle opere pubbliche, nella<br />
realizzazione di percorsi virtuosi rivolti al risparmio<br />
energetico, nonché per aver organizzato e avviato nume-<br />
rose iniziative culturali e sociali, coinvolgendo A.S.U.C.<br />
e associazioni di volontariato presenti e operanti sul<br />
nostro territorio”.<br />
Deroghe urbanistiche rilasciate dal consiglio<br />
comunale<br />
Costruzione di una nuova casa di civile abitazione sulla<br />
p.f. 1096 C.C. Favrio di proprietà del signor Cherotti<br />
Mauro: parere favorevole alla deroga urbanistica, ai<br />
sensi dell’art. 104 della L.P. 5.9.1991 n. 22 e s.m.i.<br />
In data 10.6.2009 il signor Cherotti Mauro di Favrio, in<br />
qualità di comproprietario dell’azienda agricola F.lli Cherotti<br />
Mauro e Lucio, ha avanzato richiesta di concessione<br />
edilizia in deroga ai sensi di legge per la costruzione di una<br />
casa di abitazione su un’area di sua proprietà vicino alla<br />
stalla, area destinata nel piano regolatore vigente a zona<br />
“agricola di interesse primario “ dove non è ammessa<br />
né la residenza, né impianti o strutture al servizio di<br />
nessun genere.<br />
Il consiglio comunale, nella seduta del 20.7.2009, previa<br />
acquisizione <strong>dei</strong> pareri favorevoli rilasciati dai funzionari<br />
comunali e dagli organi competenti, nell’ambito delle<br />
proprie facoltà disciplinate dalla norma specifica, ha accolto<br />
favorevolmente (con 8 voti favorevoli e 1 astenuto)<br />
la richiesta del signor Cherotti Mauro, agricoltore, che ha<br />
potuto beneficiare della possibilità concessa agli agricoltori<br />
di costruire un fabbricato ad uso abitativo nella misura di<br />
un alloggio con un volume massimo di 400mc residenziali,<br />
L’europarlamentare Dorfmann, i consiglieri provinciali Ottobre e Dallapiccola all’incontro con gli allevatori<br />
13
14<br />
in quanto in capo alla sua persona risultano soddisfatti tutti<br />
i requisiti oggettivi e soggettivi previsti dalla deliberazione<br />
della giunta provinciale n.895 del 23.4.2004, fra i quali la<br />
mancanza in proprietà di altro alloggio abitativo a meno<br />
di 1.000 metri di strada carrabile dalla sua azienda agricola,<br />
per la quale è richiesta la presenza stabile e continuativa<br />
dell’operatore agricolo.<br />
La giunta provinciale nella seduta del 3.12.2009 ha<br />
concesso il nulla osta per il rilascio della concessione<br />
edilizia in deroga sia alle norme di attuazione del piano<br />
regolatore generale in vigore che a quelle del piano regolatore<br />
generale in salvaguardia per la costruzione della<br />
nuova casa di civile abitazione con accesso diretto dal<br />
cortile dell’azienda agricola al piano seminterrato, del<br />
volume complessivo lordo di mc. 1.417,96 da svilupparsi<br />
su tre piani così suddivisi: piano seminterrato destinato a<br />
pertinenze dell’alloggio, piano terra destinato all’abitazione<br />
del volume netto di mc. 399,96, primo piano destinato<br />
a sottotetto.<br />
Formazione vasca interrata per la raccolta acque di<br />
lavaggio sala mungitura e realizzazione nuovo muro di<br />
contenimento sulla p.ed. 81 e pp.ff. 615,616,617/1,560/2<br />
e 561 in C.C. Favrio dell’Azienda Agricola <strong>dei</strong> F.lli<br />
Cherotti Mauro e Lucio di Favrio.<br />
L’area interessata alla realizzazione delle opere di cui sopra<br />
è destinata nel PRG vigente, per la maggior parte, a zona E1<br />
“agricola di interesse primario”, dove non è ammessa alcuna<br />
costruzione, né impianti o strutture al servizio di nessun<br />
genere. Pertanto anche in questo caso è facoltà del consiglio<br />
comunale autorizzare in via del tutto eccezionale interventi<br />
in aree non fabbricabili, utilizzando lo strumento della deroga<br />
che consente per l’appunto di derogare a determinate<br />
prescrizioni del piano regolatore vigente (e non a norme<br />
contenute in leggi o regolamenti). L’ intervento edilizio da<br />
realizzare richiesto dall’azienda agricola Cherotti Lucio e<br />
Mauro in data 15.10.2008 è finalizzato alla raccolta di tutta<br />
l’acqua derivante dai frequenti lavaggi della sala mungitura<br />
e convogliarli nella fossa in costruzione. La principale motivazione<br />
sta nel fatto che attualmente le acque reflue vanno<br />
a scaricare direttamente nella pubblica fognatura comunale.<br />
La nuova vasca sarà realizzata in aderenza al silos esistente,<br />
interamente con strutture di fondazione a platea, muri di<br />
elevazione e solaio di copertura in calcestruzzo armato. È<br />
inoltre intenzione dell’azienda agricola procedere alla realizzazione<br />
di un nuovo muro di contenimento verso il lato<br />
nord del lotto di proprietà. Il consiglio comunale nella seduta<br />
del 20.7.2009 con 8 voti favorevoli e 1 contrario, previa<br />
acquisizione <strong>dei</strong> pareri favorevoli rilasciati dai funzionari<br />
comunali e dagli organi competenti, ha espresso parere favorevole<br />
alla richiesta di concessione per la realizzazione degli<br />
interventi previsti nel progetto subordinando il rilascio della<br />
concessione edilizia alla stipulazione di una convenzione<br />
accessoria dove il richiedente si impegna:<br />
1) ad apporre il vincolo di destinazione agricola specifica<br />
ai singoli edifici e manufatti realizzati con la relativa<br />
annotazione nel libro fondiario a cura del Comune e a<br />
spese del concessionario mantenendo lo stesso a tempo<br />
indeterminato;<br />
2) a mantenere i rapporti U.B.A./ettaro entro i limiti del<br />
rapporto 2,5 Unità Bovino Adulto per ogni ettaro coltivato,<br />
limitatamente ai terreni posti nel Comune di Fiavé<br />
e limitrofi, e comunque non superiore ai 150 U.B.A. documentando<br />
tale situazione con dichiarazione sostitutiva<br />
a firma dell’azienda agricola da presentare annualmente<br />
agli uffici comunali;<br />
3) al rispetto delle normative per il trattamento degli effluenti<br />
zootecnici sia per gli stoccaggi che per lo spargimento<br />
adeguandosi all’evoluzione delle normative di<br />
tempo in tempo adottate;<br />
4) a realizzare e mantenere idoneo apprestamento ed infrastrutturazione<br />
delle aree asservite al progetto in modo da<br />
ridurre al minimo l’impatto ambientale dello stesso;<br />
5) a mantenere liberi da infrastrutture, accumuli, attrezzature<br />
e mezzi le aree limitrofe attualmente occupate dagli<br />
imballaggi di paglia e dagli attrezzi agricoli;<br />
6) a non usare i pneumatici (copertoni) come ancoraggi<br />
<strong>dei</strong> depositi di mais e conseguentemente a smaltire i<br />
copertoni in uso attualmente.<br />
Gli adempimenti poc’anzi descritti dovranno progressivamente<br />
essere realizzati e completati entro il termine di<br />
utilizzo della nuova struttura a servizio dell’azienda agricola<br />
ed entro i termini di scadenza della concessione edilizia.<br />
L’adempimento degli obblighi dovrà risultare attestato<br />
anche da un verbale di sopralluogo da effettuarsi da parte<br />
degli organi dell’amministrazione comunale. Fermi gli<br />
impegni sottoscritti con l’azienda, l’agibilità della nuova<br />
struttura verrà rilasciata solo qualora risultino osservate da<br />
parte dell’azienda agricola Cherotti tutte le norme urbanistiche<br />
edilizie. Rimane ferma in capo al Comune di Fiavè<br />
la facoltà di procedere alla revoca della presente convenzione,<br />
all’annullamento della correlata concessione edilizia,<br />
alla richiesta di risarcimento di ogni danno, nel caso in cui<br />
l’azienda agricola f.lli Cherotti non dovesse dare attuazione<br />
agli impegni assunti, nei termini definiti dalla presente convenzione.<br />
Ad oggi la giunta provinciale non ha ancora<br />
rilasciato il nulla osta al sindaco del Comune di Fiavè<br />
per il rilascio della concessione edilizia .
La piazza S. Zeno libera dai contenitori <strong>dei</strong> rifiuti<br />
Adesione ad Informatica Trentina s.p.a.<br />
La Provincia Autonoma di Trento ha offerto l’opportunità<br />
a tutti i <strong>Comuni</strong> trentini di aderire all’assetto azionario di<br />
Informatica Trentina s.p.a. mediante l’acquisizione gratuita<br />
di una quota azionaria. Grazie a questa adesione ciascun ente<br />
socio può affidare direttamente ad Informatica Trentina la<br />
gestione di funzioni e attività in particolare, servizi informatici<br />
e di diffusione di nuove tecnologie dell’informazione<br />
e di telecomunicazioni. Il consiglio comunale di Fiavè ha<br />
aderito all’iniziativa deliberando l’adesione ad Informatica<br />
Trentina spa e ha acquistato n. 325 azioni al valore di un<br />
euro cadauna e questo ha già consentito al Comune di Fiavé<br />
di richiedere gratuitamente il servizio di posta elettronica<br />
certificata e il servizio di telefonia VOIP che potrà permettere<br />
telefonate a costo zero con gli enti già in rete di telefonia<br />
VOIP (uffici della provincia e altri numerosi enti).<br />
Adozione della variante generale al P.R.G.<br />
Il consiglio comunale nella seduta del 20.7.2009, a seguito<br />
delle dichiarazione di incompatibilità in relazione all’adozione<br />
della nuova variante generale al PRG comunale, pervenute<br />
dagli otto consiglieri comunali in posizione di conflitto di<br />
interesse (Nicoletta Aloisi, Fabrizio Cherotti, Manuela Berti,<br />
Cinzia Zanini, Lucio Fruner, Angelo Parisi, Marcello Azzolini,<br />
Denis Filosi), ha preso atto della mancanza del numero<br />
legale necessario per la trattazione del punto all’ordine del<br />
giorno: Variante generale al piano regolatore generale del<br />
Comune di Fiavé, adozione. Conseguentemente la giunta<br />
provinciale il 24 luglio 2009 ha nominato il commissario<br />
ad acta nella persona dell’ing. Claudio Branz al quale è stato<br />
conferito l’incarico di provvedere agli adempimenti correlati<br />
all’adozione della nuova variante generale al PRG del Comune<br />
di Fiavé. Tale incarico avrà durata fino alla conclusione<br />
del relativo procedimento mediante approvazione provinciale.<br />
In data 10.9.2009 il suddetto commissario ha approvato in<br />
prima adozione la variante e disposto il suo deposito presso<br />
l’ufficio segreteria per la durata di 30 giorni a libera visione<br />
del pubblico e per consentire la presentazione delle eventuali<br />
osservazioni di interesse pubblico. Le osservazioni pervenute<br />
dagli interessati sono state trasmesse al commissario per<br />
l’esame e l’eventuale accoglimento o rigetto. Nelle more<br />
dell’adozione definitiva e dell’approvazione della variante<br />
al piano regolatore generale da parte della giunta provinciale,<br />
si applicano le misure di salvaguardia di cui all’art. 64 della<br />
L.P. 22/1991 e all’art. 35 (salvaguardia <strong>dei</strong> piani subordinati)<br />
della L.P. 4.3.2008 n. 1 e ss. mm.<br />
15
16<br />
Interrogazioni, interpellanze, comunicate al consiglio comunale presentate individualmente dal consigliere comunale<br />
Claudia Calza e dal gruppo misto composto dai consiglieri Beniamino Bugoloni e Claudia Calza.<br />
data di<br />
consegna<br />
n. p. Oggetto<br />
22.4.09 2000 Maxi impianto biogas<br />
3.6.2009 2879<br />
3.6.2009 2881<br />
3.8.2009 4111<br />
Spese a difesa al TAR –Comune di<br />
Fiavé/ Bugoloni Beniamino CEC<br />
CPI aziende agricole site nel Comune<br />
di Fiavé<br />
Reato di vilipendio perpetrato dal<br />
sindaco in occasione dell’intitolazione<br />
della piazza di Ballino ad<br />
Andreas Hofer<br />
3.8.2009 4273 Celebrazioni hoferiane a Fiavè<br />
Mozioni presentate dal gruppo misto<br />
Data di<br />
consegna<br />
Risposta<br />
del sindaco,<br />
data e n. p.<br />
26.5.2009<br />
n.p.2724<br />
9.7.2009<br />
n. p. 3636<br />
9.7.2009<br />
n. p. 3657<br />
11.8.2009<br />
n. p. 4294<br />
10.8.2009<br />
n. p. 4273<br />
Data di comunicazione e/o trattazione<br />
da parte del consiglio comunale.<br />
Non trattata in consiglio per assenza del<br />
consigliere Calza<br />
Trattata nel consiglio<br />
dd.20.7.2009<br />
Trattata nel consiglio<br />
dd.20.7.2009<br />
Trattata nel consiglio<br />
dd. 20.8.2009<br />
Trattata nel consiglio<br />
dd. 25.11.2009<br />
n. p. Oggetto Competenza del consiglio<br />
3.6.2009 2877 Diritti <strong>dei</strong> cittadini<br />
3.6.2009 2880 Causa Giacomelli – seduta segreta -<br />
10.6.2009 e<br />
29.6.2009<br />
3052<br />
3424<br />
3.8.2009 4113<br />
9.9.2009 4747<br />
Programma lavori municipio Fiavè e integrazione<br />
programma lavori municipio<br />
Fiavé<br />
Autorizzazione accessi su strada comunale azienda<br />
agricola Zambotti Samuel e Alessandro<br />
Reato di vilipendio perpetrato dal sindaco in occasione<br />
dell’intitolazione della piazza di Ballino al<br />
bandito Hofer Andreas<br />
8.10.2009 5335 Area ecologica a servizio della zona Sotratori<br />
8.10.2009 5336 Variante PRG<br />
p.9. o.d.g. del consiglio dd. 20.7.2009.<br />
Non approvato<br />
p.10 o.d.g. del consiglio comunale<br />
dd.20.7.2009. Non discussa – questione<br />
pregiudiziale<br />
p.11 o.d.g del consiglio dd. 20.7.2009. Non<br />
approvata<br />
p.4 o.d.g del consiglio dd. 20.8.2009. Non<br />
approvata<br />
p.4 o.d.g. del consiglio dd. 25.11.2009.<br />
Non discussa<br />
questione pregiudiziale<br />
p.5 o.d.g. del consiglio dd. 25.11.2009.<br />
Non approvata<br />
p.6 o.d.g. del consiglio dd. 25.11.2009.<br />
Non discussa<br />
questione pregiudiziale
Ricorsi presentati alla giunta comunale dal gruppo misto avverso deliberazioni assunte dalla giunta comunale<br />
Data n. p. Oggetto Esito<br />
29.6.3009 3425<br />
Ricorso avverso deliberazione giuntali n. 36 e<br />
38/2009 “Approvazione variazioni urgenti alle<br />
dotazione di bilancio” e risanamento delle facciate<br />
e realizzazione del cappotto p. ed. 80/1 (municipio)<br />
approvazione del progetto esecutivo in linea<br />
tecnica.<br />
Il gruppo misto, tramite il suo capogruppo Beniamino<br />
Bugoloni, ha inviato all’ufficio urbanistica e ufficio<br />
centri storici della PAT la segnalazione di irregolarità<br />
tecnico amministrativa riferibile alla documentazione<br />
presentata dal Comune di Fiavè per i contributi sui lavori<br />
da eseguirsi al municipio avviati in luglio per riuscire a<br />
terminarli entro l’autunno. A seguito di questa segnalazione<br />
il servizio urbanistica della PAT in data 22.7.2009<br />
ha comunicato al Comune che il procedimento di concessione<br />
del contributo era sospeso fintanto che l’amministrazione<br />
non produceva le dovute contro deduzioni. Il<br />
segretario comunale, che si ringrazia ufficialmente per<br />
la sua solerzia, capacità professionale e impegno, già<br />
Passaggio di un gregge in direzione Malga Cogorna<br />
Ricorso rigettato dalla giunta comunale con<br />
del. n.44 del 16.7.2009<br />
il 24 luglio 2009 rispondeva alla PAT evidenziando la<br />
regolarità degli atti gestionali degli uffici, conseguentemente<br />
il dirigente del servizio urbanistica ritenendo<br />
corretto il comportamento degli uffici comunali di Fiavé,<br />
ha comunicato a metà agosto al Comune e al capogruppo<br />
del gruppo misto che il procedimento di concessione del<br />
contributo veniva riattivato perché l’attività amministrativa<br />
posta in essere dagli uffici è regolare.<br />
Chi fosse interessato ad avere copia delle sopraindicate<br />
interrogazioni, mozioni, ricorsi e delle risposte del sindaco,<br />
può produrre domanda sui moduli già predisposti<br />
dall’ufficio relazioni pubbliche indicando l’oggetto della<br />
documentazione richiesta.<br />
17
18<br />
Le bifore di casa Lorenzi negli anni Cinquanta...<br />
Favrio, casa Franceschi nel 1948<br />
Chiediamo gentilmente a chi fosse in<br />
possesso di foto storiche di prestarle<br />
alla redazione per farne copia e<br />
pubblicarle in questa rubrica. Le foto<br />
verranno restituite. Ringraziamo per<br />
la collaborazione.<br />
Fiavé... Ieri e Oggi<br />
... oggi supermercato Despar<br />
Foto storiche<br />
di Paola Graziani<br />
Favrio, casa Franceschi oggi
Inaugurazione della<br />
Piazza Andreas Hofer<br />
Ballino, 26 luglio 2009<br />
È stata molto partecipata la manifestazione di inaugurazione<br />
della nuova piazza intitolata ad Andreas Hofer<br />
a Ballino. Mille circa sono state le persone che hanno<br />
aderito con entusiasmo alla cerimonia di inaugurazione,<br />
alla Santa Messa nella chiesa parrocchiale di Fiavé, ai<br />
momenti istituzionali e al corteo delle 20 compagnie<br />
schützen provenienti dal Trentino, dal Sudtirolo, dal<br />
Tirolo Austriaco e dal Veneto guidate dal comandante<br />
della Federazione delle Compagnie del Tirolo Meridionale<br />
Carlo Cadrobbi, che hanno sfilato a Ballino e lungo<br />
le vie di Fiavé. Numerosi anche i funzionari e le autorità<br />
religiose e civili, fra i quali l’ assessore provinciale alla<br />
cultura rapporti europei e cooperazione, Franco Panizza,<br />
l’assessore regionale Martha Stocker, il vice presidente<br />
del Consiglio Provinciale di Trento Claudio Eccher, il<br />
sindaco di Bolzano, il sindaco di San Leonardo in Passiria<br />
ed il direttore del Museo Passiria, il presidente del B.I.M.<br />
del Sarca, diversi sindaci trentini, consiglieri provinciali<br />
e amministratori locali.<br />
A dare il benvenuto a tutti gli ospiti è stata la sindaca<br />
Nicoletta Aloisi che ha posto l’attenzione sul periodo<br />
Sindaco e consiglieri comunali di Merano in visita alla piazza A. Hofer<br />
di Nicoletta Aloisi<br />
trascorso da Andreas Hofer in Trentino, ricordando anche<br />
il ruolo svolto dallo storico Graziano Riccadonna nel<br />
portare alla luce le radici trentine di Hofer a Ballino.<br />
La salva d’onore eseguita dalla compagnia schützen<br />
di Bressanone ha salutato la scopertura della targa e il<br />
sindaco insieme ai bambini di Ballino e agli assessori<br />
Franco Panizza e Martha Sthocker ha tagliato il nastro<br />
di inaugurazione della piazza “Andreas Hofer” patriota<br />
tirolese 1767-1810.<br />
La manifestazione è proseguita a Fiavé con le sfilate,<br />
la funzione religiosa allietata dal coro di Fiavé e Vigo<br />
Lomaso e dalla soprano di Ballino Sabrina Schneider, i<br />
discorsi delle autorità, tra cui quelli del vicepresidente<br />
Claudio Eccher e dell’ass. Martha Stocker che hanno<br />
evidenziato l’importanza storica e culturale della cerimonia,<br />
e dell’ass. Franco Panizza che ha lanciato forti<br />
messaggi:“La storia non deve dividere… Vorrei rasserenare<br />
gli animi…noi qui oggi non abbiamo intenti nostalgici,<br />
vogliamo solo ricordare la nostra storia, che è una<br />
storia comune di tutti, degli alpini, come degli schützen.<br />
Andreas Hofer è la figura che più incarna la nostra storica<br />
vocazione all’autonomia, l’amore e l’attaccamento<br />
per la nostra terra e le sue tradizioni, oltre a rappresentare<br />
un modello di integrazione <strong>dei</strong><br />
gruppi linguistici del Tirolo, che non è<br />
relegato nella storia, ma è quanto mai<br />
esempio attuale per l’Euregio che stiamo<br />
costituendo… il progetto che stiamo<br />
portando avanti va oltre le appartenenze<br />
territoriali, oltre i confini nazionali, in<br />
esso la nostra regione dovrà tornare al<br />
centro dell’Europa, mantenendo inalterata<br />
la propria identità e la propria<br />
specificità”.<br />
Al termine, la consegna di onorificenze<br />
alle autorità e il benvenuto ai partecipanti<br />
e alle guide dell’associazione Accompagnatori<br />
di territorio del Trentino<br />
che hanno concluso il tragitto giovanile<br />
di Andreas Hofer, 150 chilometri da San<br />
Leonardo in Passiria a Ballino. Infine la<br />
19
20<br />
salva d’onore davanti al monumento <strong>dei</strong> caduti eseguita<br />
dalla compagnia schützen di Rovereto e la deposizione<br />
della corona in onore ai caduti di tutte le guerre da parte<br />
<strong>dei</strong> vigili del fuoco di Fiavé. Nel pomeriggio presso il<br />
teatro tenda allestito dalla Pro Loco di Fiavè si è dato spazio<br />
ai concerti della Böhmische Judicarien, della Banda<br />
Intercomunale del Bleggio e alle premiazioni <strong>dei</strong> migliori<br />
classificati nella gara sociale di tiro a segno in memoria<br />
di Alberto Fedrizzi, uno <strong>dei</strong> fondatori della compagnia<br />
schützen della Rendena.<br />
L’infobus di Andreas Hofer, le mostre allestite presso<br />
la palestra dal Gruppo Ricerche e Studi Giudicariese<br />
e gli scheiben esposti e realizzati da Silvano Capella e<br />
Jarka Prasek hanno raccontato a turisti e residenti una<br />
parte di storia poco conosciuta che appartiene anche al<br />
Trentino.<br />
Nell’auspicio di vedere in futuro altre cerimonie simili<br />
a quella del 26 luglio 2009, frutto di un risveglio della<br />
nostra cultura e del vivo interesse per la storia della nostre<br />
valli e la loro specificità, si riporta di seguito il testo inciso<br />
in due lingue, italiano e tedesco, nella targa in ottone<br />
allestita nella piazza Andreas Hofer per far conoscere<br />
quali siano state le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione<br />
comunale a intitolargli la piazza. “Ballino,<br />
noto un tempo come importante luogo di transito per i<br />
commerci sulla via Garda – Giudicarie – val Venosta,<br />
ospitò Andreas Hofer dal 1785 al 1788 come “famei” all’osteria<br />
di Marco Zanini, dove consolidò la conoscenza<br />
della lingua italiana.<br />
Andreas Hofer, animato da grande fede cristiana, fu<br />
nel 1809 comandante supremo delle compagnie locali<br />
di difesa (Schützen) del Tirolo, insorte contro i francobavaresi,<br />
i quali, con le nuove leggi, minavano cultura,<br />
regole e tradizioni religiose secolari.<br />
Con la soppressione da parte <strong>dei</strong> francesi della rivolta<br />
popolare tirolese, Andreas Hofer, tradito, venne fucilato<br />
per ordine di Napoleone a Mantova il 20-2-1810.<br />
Nel complesso panorama della storia trentino-tirolese, la<br />
figura di Andreas Hofer rappresenta un esempio di amore<br />
e attaccamento alla propria Terra, alle sue tradizioni,<br />
alla sua libertà, oltre che un elemento di integrazione,<br />
nel quale tutti i gruppi linguistici che ancora oggi vivono<br />
in quello che fu il Tirolo storico, si riconoscono.<br />
Ballino, 26 luglio 2009<br />
Gli interessati possono richiedere gratuitamente agli uffici<br />
comunali il DVD “Piazza Andreas Hofer Ballino Fiavè<br />
26 luglio 2009” contenente gli interventi del sindaco e<br />
circa 1000 fotografie riferite alla giornata del 26.7.2009<br />
realizzate dai signori Eusebio Cembranelli, Gianni Sacchi,<br />
Piero Lechner, Giuliano Caldara e Paolo Boschele,<br />
che ringraziamo per la collaborazione.
L’oste del Ballino<br />
Marco Zanini nei nuovi documenti di<br />
Innsbruck<br />
In occasione del secondo centenario della sollevazione<br />
di Andreas Hofer si sono moltiplicate le celebrazioni e<br />
le manifestazioni, ed è cresciuta anche l’attenzione <strong>dei</strong><br />
ricercatori che lavorano sui documenti negli archivi.<br />
E’ così che Carlo Refatti, di Lavis, nel Tiroler Landesarchiv<br />
di Innsbruck si è imbattuto in un plico manoscritto,<br />
sul cui primo foglio è scritto: “All’Eccelsa Imperiale<br />
Reggia e Provinciale Deputazione alla Sicurezza della<br />
Patria”; e poco sotto: “Umilissima Supplica del Capitano<br />
Marco Zanini delle Giudicarie per la Grazia<br />
ed indulgenza”, registrato il 9 marzo 1798, numero di<br />
protocollo 7180.<br />
Si tratta proprio di quel Marco Zanini, che una quindicina<br />
di anni prima, a Ballino, aveva avuto come famei<br />
Andreas Hofer.<br />
Questi documenti confermano l’importanza, il prestigio<br />
e la complessità del personaggio, messa già in luce<br />
dagli storici locali, a cominciare da Lorenzo Dalponte,<br />
e ci offrono testimonianza diretta del suo ruolo sociale<br />
e della sua attività militare nell’anno 1797, anno della<br />
cosiddetta seconda invasione francese,<br />
guidata dal Generale Joubert. Nel<br />
manoscritto - che riportiamo nella<br />
stesura originale - Marco Zanini si<br />
prende “l’ardire di fare presente la<br />
(sua) persona” affinchè vengano riconosciuti<br />
i suoi meriti nella resistenza<br />
ai francesi; la richiesta, datata Fiavè<br />
nelle Giudicarie 28 settembre 1797,<br />
viene avvalorata da nove attestati di<br />
autorità civili e militari, compresa<br />
quella del Comandante in Capo de<br />
Ferraris.<br />
Il documento del Luogotenente di Stenico<br />
di Marco Fronza<br />
L’inizio della petizione è solenne, degna di uno scrittore:<br />
“Chi serve con Fedeltà e Patriotico Zelo al Sovrano ed<br />
alla Patria, prova in sé una tal contentezza che in tal<br />
qual modo serve per riccompensa delle sofferte fattiche;<br />
ma non pertanto estingue nel animo suo il desiderio che<br />
li suoi diportamenti vengano conosciuti dal Sovrano<br />
medesimo, e dalla Patria alle quali ha avuto l’onor di<br />
servire, perché non rimangano sepolti tra le tenebre ed<br />
obblivione”.<br />
La domanda per ottenere un riconoscimento è tempestiva:<br />
”…codesta…Deputazione con occhio imparziale<br />
e benefico pesa e premia il merito di colloro, che nella<br />
presente crisi hanno diffesa la Patria; mi prendo l’ardire<br />
di farle presente la mia persona”.<br />
Ricorda che dall’inizio del gennaio fino al 14 maggio<br />
è stato capitano di una compagnia di Bersaglieri delle<br />
Giudicarie e rimanda agli attestati per valutare “il grado<br />
del mio zelo e quello del mio coraggio; il vallore <strong>dei</strong><br />
miei serviggi, la gravità <strong>dei</strong> danni reccati al nemicco,<br />
la mia condotta…”.<br />
Marco Zanini sarà effettivamente uno <strong>dei</strong> primi ad essere<br />
insignito della medaglia d’onore, tra i trentasette<br />
21
22<br />
L’albero genealogico di Marco Zanini<br />
comandanti trentini <strong>dei</strong> Bersaglieri che l’hanno ricevuta<br />
tra il 1796 e il 1809.<br />
Degli attestati allegati a suffragare la domanda vale la<br />
pena riportare quello del Luogotenente di Stenico (cui<br />
erano sottoposte tutte le Giudicarie Esteriori) che presenta<br />
Zanini capitano, ma anche cittadino, commerciante,<br />
padre di famiglia:<br />
“Attestiamo noi sottoscritti che il Sig. Marco Zanini di<br />
Fiavè villaggio soggetto a questa carica è sempre stato<br />
tenuto e rispetato per uomo onesto, e di tutta probità, non<br />
essendo giammai stata contro esso lui proposta alcuna<br />
querimonia, né querela criminale.<br />
Che il predetto Zanini è carico di sette figli incapaci per<br />
la loro tenera età di procacciarsi il loro sostentamento,<br />
convenendo perciò al medesimo d’accudire al proprio<br />
suo negozio di panni, grassina e filanda di lino a fine di<br />
procurargli il vitto necessario<br />
Che oltre questo suo impiego nel mese scorso di novembre<br />
1796 era sindaco generale della Pieve del Lomaso<br />
e che avendo arrolata una compagnia di Bersaglieri sul<br />
principio di gennaio ha dovuto tralasciare alli sopra<br />
descritti impieghi Che durante il soggiorno della sua<br />
compagnia de’ Bersaglieri si è diportato in guisa, che<br />
né esso, né li di lui bersaglieri hanno recato il menomo<br />
disturbo al paese<br />
C. Stenico 13 giugno 1797<br />
Andrea Corradi Luogotenente<br />
Lorenzo Ant. Torresanelli Cancelliere<br />
Per i cultori di storia locale credo<br />
emerga un (piccolo) problema: infatti,<br />
mentre Lorenzo Dalponte1 ricorda che<br />
Zanini “ebbe una numerosa famiglia”<br />
secondo G. Riccadonna2 i figli dal<br />
primo matrimonio (1774) erano due;<br />
Zanini si è risposato nel 1782, quindi<br />
se altri figli sono nati successivamente<br />
all’attestato, non riguardano l’atto citato.<br />
Altra notizia interessante: Zanini<br />
commerciava in panni e grassina ed<br />
aveva una filanda di lino.<br />
Il suo prestigio sociale viene confermato<br />
dalla carica di sindaco generale della Pieve del<br />
Lomaso.<br />
L’attività militare <strong>dei</strong> Bersaglieri nella lotta contro i<br />
franco-bavaresi ha soprattutto avuto connotazione di<br />
guerriglia, azioni improvvise seguite da una rapida<br />
ritirata.<br />
Lo si vede bene anche da alcuni degli attestati ritrovati<br />
ad Innsbruck da Carlo Refatti.<br />
Il 16 maggio 1797 “Antonio Carli, vicesindaco della<br />
<strong>Comuni</strong>tà del Lomaso in Giudicarie”, fa fede che il 21<br />
febbraio “una patrola del Sig. Capitano Zanini di quatro<br />
Bersaglieri” si è impossessata di sedici capi di bestiame<br />
da macello, pretesi come contributo dall’esercito francese.<br />
Sia Francesco Maria de Levri, Sindico della comunità<br />
di Fiavè, sia Giovanni Armani, sindaco della <strong>Comuni</strong>tà<br />
di Ballino in Giudicarie attestano che il 6 marzo 1797<br />
“una patrola di Bersaglieri della Compagnia Zanini…<br />
si portò in Arco dove la medesima notte assalì la casa<br />
dove erano quartierati 15 soldati francesi di cavaleria,<br />
ne fecer prigionieri due gli levarono cinque cavalli..”<br />
(Francesco Maria de Levri).<br />
Il carattere ‘guerrigliero’ dell’azione risalta dall’attestato<br />
di Giovanni Armani, sindaco di Ballino: “faccio fede: il<br />
6 marzo anno corrente passò per questo paiese con tutta<br />
fretta circa le ore dieci di notte una patrola di quindici<br />
circha Barsalieri dela Compagnia Zanini… li quali…<br />
andavano verso Arco…
Nella stessa notte circha alle ore quattro di mattina<br />
ritornarono qui li predetti bersalieri con due pregoni<br />
(prigionieri) e cinque cavalli… li quali con tutta fretta<br />
mi dissero di averli presi in Arco… che nel giorno<br />
suseguente si sentì dire in Arco per publica voce che<br />
li predeti Barsalieri nella notte antecedente entrati in<br />
Arco con tutto il coraggio e bravura diedero l’assalto<br />
al quartiere del pressidio francese, e meso questo in<br />
sconpilio fecero due pregoneri e predarono cinque<br />
cavalli con i loro atreci e senza spargimento di sangue<br />
li condusero in Cles…”. Per questo episodio, secondo<br />
Lorenzo Dalponte, Marco Zanini fu premiato con medaglia<br />
e decreto di plauso. 3<br />
Lo stesso Dalponte ci dice 4 che “…nel 1796 (Zanini)<br />
fu Sindaco della sua comunità ed ebbe una numerosa<br />
famiglia. Fu conosciuto come uomo deciso, di carattere<br />
nobile ed onesto.<br />
Dopo il primo servizio come Capitano in val Giudicarie,<br />
dal 5 aprile al 15 maggio prestò servizio con la sua<br />
Compagnia sotto il comando del Maggiore Benedetto<br />
von Ceschi ed ebbe l’incarico di presidiare il passo del<br />
Tonale, incarico che eseguì con encomiabile diligenza”.<br />
Cita poi il rapporto ‘poliziesco’ del 1810, riportato con<br />
maggior precisione da Graziano Riccadonna 5 :” Zanini<br />
Marco, di anni 60, da Fiavè nelle Giudicarie, amogliato<br />
con figli, fa lo scrittore; essendo costui oste in Balino<br />
molti anni sono ebbe per stalliere l’Andrea Hoffer;<br />
miserabile e caduto in povertà era fanatico per questo<br />
suo Hoffer, ma d’indole non cattiva; era capitano d’una<br />
compagnia, di portamento attuale quieto, luogo d’attuale<br />
dimora Fiavè, non pericoloso.” Il titolo di scrittore se<br />
lo merita, a quanto ipotizza G. Riccadonna 6 , per aver<br />
probabilmente frequentato con profitto qualche scuola<br />
dopo le elementari.<br />
1 Lorenzo Dalponte, Uomini e genti trentine durante le invasioni napoleoniche 1796 – 1810, Trento 1984, p. 158, n.4<br />
2 Graziano Riccadonna, Andreas Hofer “trentino”, Provincia Autonoma di Trento, 2009, p. 39<br />
3 L. Dalponte, op. cit., p. 159<br />
4 L. Dalponte, op. cit., n. 4, pp. 158 - 159<br />
5 G. Riccadonna, op. cit., p. 73<br />
6 G. Riccadonna, op. cit., p. 39<br />
Ne danno prova anche i numerosi uffici ed atti in cui<br />
appare o che redige.<br />
Ricostruire la storia locale,e ancor più la microstoria,<br />
è impresa difficile, faticosa, che richiede competenza,<br />
passione e pazienza, un lavoro certosino di controlli e<br />
confronti.<br />
E’ appassionante veder emergere dai documenti del<br />
passato le persone con il loro carico di vita familiare e<br />
pubblica.<br />
Nel caso di Marco Zanini, la lettura diretta della petizione<br />
ritrovata da Carlo Refatti, e degli attestati che<br />
l’accompagnano, contribuisce a darci un’idea di quanto<br />
fossero turbolenti ed insicuri, anche nelle nostre valli,<br />
gli anni tra la fine del ‘700 ed i primi dell’800: eserciti<br />
e gruppi armati si muovevano, impoverendo il territorio<br />
con la pretesa di tributi, o sottraendo braccia e risorse<br />
per le compagnie di Bersaglieri, chiamate a difendere la<br />
patria, l’ordine politico e la religione dai “diavoli francesi”,<br />
portatori delle mire espansionistiche napoleoniche<br />
più che degli ideali della Rivoluzione.<br />
I documenti manoscritti citati, sono stati ricercati e<br />
riportati in fotocopia da Carlo Refatti, di Lavis, che<br />
ringraziamo vivamente per la cortesia e la disponibilità.<br />
Gli originali si trovano nel Tiroler Landesarchiv di<br />
Innsbruck, Abt.Landesverteitigung 1796 – 97, FAX 75<br />
N° 7180.<br />
La prima trascrizione del manoscritto è stata di Piero<br />
Lechner<br />
23
24<br />
La storia<br />
incontra il futuro<br />
La Combricola dal Gat porta in scena il suo<br />
Hofer<br />
C’è grande curiosità la sera di venerdì 14 agosto. La<br />
Combricola dal Gat, giovane compagnia teatrale della val<br />
Rendena, si appresta a debuttare con la prima di Nell’anno<br />
nove. Andreas Hofer e il volo dell’aquila, straordinario<br />
e coraggioso appuntamento culturale dell’estate 2009.<br />
Una scenografia molto particolare, disseminata su un<br />
palcoscenico ampio e accattivante è quanto si presenta<br />
agli spettatori, accompagnati sul posto dall’orchestra<br />
Bohmisce Judicarien: in tutto circa cinquecento persone<br />
richiamate dall’attesa creatasi attorno a questo evento,<br />
presentato come opera originale e unica all’interno delle<br />
numerose iniziative organizzate nell’ambito della rassegna<br />
“la storia incontra il futuro”, promossa dall’Assessorato<br />
alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento, dall’APT<br />
Terme di Comano e dal Comune di Fiavè in occasione <strong>dei</strong><br />
duecento anni della rivolta delle valli del Tirolo contro il<br />
dominio franco-bavarese. L’intento della Combricola è<br />
quello di presentare una realtà storica semplice, obiettiva<br />
e condivisa, di raccontare con passione un episodio del<br />
passato ancora oggi poco conosciuto e spesso utilizzato<br />
per polemiche strumentali.<br />
Quando le luci si accendono prende così avvio una storia<br />
magica, coinvolgente ed emozionante. Il dramma, perché<br />
di una vicenda terribile ed affascinante si tratta, viene<br />
fatto vivere dalle parole e dai ricordi di Nicolò Collini,<br />
un capitano giudicariese che fu tra i primi a partire una<br />
volta scoppiata la rivolta contro Napoleone e i suoi alleati<br />
bavaresi a causa delle affrettate riforme calate dall’alto<br />
a infrangere millenarie tradizioni radicate e condivise<br />
dalle popolazioni delle montagne. I personaggi si susseguono<br />
testimoniando la loro storia intrisa di orgoglio e di<br />
umanità. Il paese si anima <strong>dei</strong> suoi abitanti, il parroco e<br />
il capocomune organizzano la partenza <strong>dei</strong> volontari per<br />
la battaglia, le donne salutano con trepidazione i giovani<br />
che lasciano in armi il paese, convinti e forse illusi di partecipare<br />
all’evento che cambierà la loro storia. La rivolta<br />
ha inizialmente un grande successo, grazie soprattutto
all’abilità di un oste della val Passiria, Andreas Hofer, che<br />
passò alcuni anni della sua giovinezza come garzone al<br />
passo del Ballino. La sua fama prende corpo e i rivoltosi<br />
lo acclamano Comandante Supremo. Le vittorie si susseguono<br />
e il General Barbone, come viene chiamato Hofer<br />
dai suoi, riesce addirittura a riconquistare Innsbruck. Ma è<br />
un fuoco di paglia. Napoleone conclude una pace separata<br />
con l’imperatore d’Austria, invia un’armata poderosa e<br />
annienta le truppe del popolo della montagna. I francesi<br />
tornano padroni delle tre regioni del Tirolo. L’aquila, il<br />
simbolo comune che compare sulle tre bandiere, ripiega le<br />
ali dopo un volo coraggioso e ardito che ha sfidato il destino<br />
e ogni ragionevole speranza. Tutti fuggono, Hofer viene<br />
tradito da un amico, condotto a Mantova e fucilato. Solo<br />
Collini continua, da solo, la sua guerra contro i francesi<br />
che lo porterà, a prezzo di un sacrificio troppo grande, a<br />
ricevere dopo anni una pensione di guerra per meriti patriottici.<br />
Di grande intensità sono le missive scambiate tra<br />
Hofer e la moglie appena prima dell’esecuzione. Qualche<br />
lacrima compare tra gli spettatori durante l’ultima lettera,<br />
letta dalla giovane figlia e, quando si avvia il successivo<br />
filmato, con un’aquila maestosa in volo che esce dal bosco<br />
e si alza fino a sparire nell’azzurro del cielo, un applauso<br />
scrosciante e sincero premia gli attori, la regista Donatella<br />
Sartori e l’autore Enrico Gasperi.<br />
25
26<br />
Museo delle palafitte e<br />
villaggio palafitticolo<br />
A<br />
seguito di specifica richiesta effettuata nel mese di<br />
novembre 2009 all’assessore alla cultura Franco<br />
Panizza in merito allo stato dell’arte degli allestimenti<br />
al museo delle palafitte e in riferimento alla futura<br />
realizzazione del nuovo villaggio palafitticolo di Fiavè alla<br />
Torbiera, il dirigente del Servizio beni archivistici e librari,<br />
dott. Cristofolini Livio, ha comunicato quanto segue:<br />
Museo delle palafitte di Fiavè<br />
È stata messa a punto una variante del progetto, comprensiva<br />
dello spostamento dal primo piano al piano terra<br />
degli arredi di serie per le attività didattiche; la modifica<br />
<strong>dei</strong> mobili delle stanze del primo piano della sala n. 3 e<br />
n. 4; l’aggiornamento della tecnologia <strong>dei</strong> monitor con<br />
modelli di nuova tecnologia; l’adeguamento prezzi e alle<br />
L’ass. Panizza e i funzionari della PAT in visita al sito archeologico<br />
norme sulla sicurezza. Gli elaborati relativi al progetto<br />
sono stati consegnati alla PAT dal progettista Didoné in<br />
data 7 agosto 2009.<br />
L’iter procedurale necessario alla gara europea (l’importo<br />
dell’appalto supera la soglia) e la volontà di optare per<br />
una “scelta del contraente mediante offerta economicamente<br />
più vantaggiosa”, unica in grado di garantire<br />
risultati di qualità, ha richiesto numerose e puntuali<br />
verifiche e integrazioni per la definizione del capitolato<br />
di appalto.<br />
La PAT ha acquisito in data 4.11.09 il parere della Commissione<br />
vigilanza polizia amministrativa e ha depositato<br />
presso il Comune di Fiavé la dichiarazione di conformità<br />
urbanistica e copia del progetto. Manca solo il parere della<br />
Soprintendenza per i beni monumentali e architettonici,<br />
poi seguirà l’approvazione della variante. Sempre la PAT
Il sito archeologico di Fiavè, patrimonio mondiale dell’UNESCO<br />
L’Italia sta partecipando al progetto di candidatura transnazionale per la lista del patrimonio mondiale dell’UNE-<br />
SCO denominato “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino”, progetto che vede coinvolti, con la Svizzera, lo<br />
stato promotore della candidatura, la Francia, la Germania, l’Austria e la Slovenia. Grazie al lavoro svolto fino<br />
ad oggi dai responsabili <strong>dei</strong> maggiori scavi archeologici sui siti palafitticoli dall’arco alpini, e noi ricordiamo<br />
il nostro cittadino onorario Renato Perini, padre degli scavi di Fiavé, l’Ufficio Patrimonio Mondiale UNE-<br />
SCO del Ministero per i beni e le attività culturali di Roma ha presentato una lista di siti da candidare. Nella<br />
lista composta da 150 siti, di cui 25 in Italia, due sono trentini e il sito di Fiavè è presente insieme a quello<br />
di Molina di Ledro. La candidatura <strong>dei</strong> siti rappresenta una occasione per restituire ad un patrimonio culturale<br />
così importante il giusto ruolo e aiutare tutti i soggetti coinvolti a vario titolo a far conoscere questo patrimonio<br />
e valorizzarlo. Insieme alla nota informativa è arrivata anche una pubblicazione divulgativa realizzata dalla<br />
Svizzera con la collaborazione <strong>dei</strong> cinque paesi che partecipano alla candidatura, utile ad illustrare i contenuti<br />
del progetto, che comprende anche uno spazio dedicato al nostro sito palafitticolo. L’amministrazione comunale<br />
si è attivata per richiedere ulteriori copie della pubblicazione divulgativa e per esprimere l’apprezzamento e<br />
l’interesse del Comune di Fiavé a tale iniziativa.<br />
richiederà all’ Agenzia <strong>dei</strong> servizi di aprire la procedura<br />
della gara europea: bando, offerte, nomina commissione<br />
tecnica, aggiudicazione. I tempi previsti per l’espletamento<br />
di tale gara europea non saranno inferiori ai sei mesi.<br />
Seguiranno quindi i tempi tecnici per la fornitura <strong>dei</strong> materiali<br />
e l’esecuzione di piccoli lavori, successivamente<br />
il concreto allestimento.<br />
Quindi l’apertura del nuovo museo non potrà avvenire<br />
per la prossima estate.<br />
Villaggio palafitticolo<br />
Nel maggio 2009 la PAT ha sanato le pendenze con lo<br />
Studio Ferrara; nel luglio 2009 sono stati ripresi i contatti<br />
e valutata la situazione.<br />
Sulla base della anticipazione <strong>dei</strong> risultati della nuova<br />
perizia geologica (prevista per l’adeguamento alle norme<br />
antisismiche), in data 20 ottobre 2009 è stato effettuato<br />
un sopralluogo sull’area archeologica dai funzionari delle<br />
Attività Culturali, dai funzionari della Soprintendenza<br />
per i beni librari archivistici e archeologici, dal Servizio<br />
geologico e dal Servizio conservazione natura e valorizzazione<br />
ambientale.<br />
È stata valutata come necessaria una variante di progetto<br />
che preveda lo stralcio, dall’originario progetto dello<br />
Studio Ferrara, delle opere di ricostruzione delle palafitte<br />
che verranno progettate dalla Sopraintendenza <strong>dei</strong><br />
beni archivistici e archeologici e realizzate dal Servizio<br />
conservazione natura, ciò per consentire maggiore flessibilità<br />
nell’esecuzione <strong>dei</strong> particolari lavori diretti ad una<br />
ricostruzione filologicamente corretta del villaggio. In<br />
questo momento si stanno predisponendo gli atti necessari<br />
alla richiesta di aggiornamento del progetto dello Studio<br />
Ferrara che prevede l’aggiornamento prezzi e la richiesta<br />
di una nuova perizia geologica nell’area destinata al<br />
centro visitatori.<br />
Nel contempo i servizi coinvolti sono impegnati ad approntare<br />
i primi accertamenti relativi all’impianto delle<br />
ricostruzioni delle palafitte (prove di carico ecc.).<br />
A questo si aggiunge la manutenzione straordinaria dell’area<br />
archeologica eseguita nel corso dell’estate, grazie<br />
alla collaborazione con l’Ufficio biotopi.<br />
Tale operazione ha il duplice scopo di rendere maggiormente<br />
visibili i resti palafitticoli e di permettere accertamenti<br />
(prelievo campioni e relative analisi) sullo stato<br />
di conservazione <strong>dei</strong> pali degli scavi Perini.<br />
27
28<br />
Successo alla<br />
sCAMPAGNAta filosofica<br />
Il titolo era già tutto un programma: “sCAMPAGNAta<br />
filosofica, tra ambarvali, rogazioni e sapori della terra<br />
alla ricerca <strong>dei</strong> sensi della vita”.<br />
Il logo del contadino pensante era intrigante e l’orario<br />
non era da meno: appuntamento in piazza a Fiavè alle<br />
6 della mattina, con qualsiasi tempo; ed infatti pioveva,<br />
almeno all’inizio.<br />
Certo la partecipazione era gratuita, ma non costituiva<br />
certo un buon incentivo.<br />
Insomma le premesse per un azzardo c’erano tutte, ma<br />
all’appello del Gruppo culturale Fiavè-Lomaso-Bleggio<br />
con il suo percorso “Storia leggenda” e dell’Ecomuseo<br />
della Judicaria hanno risposto una cinquantina di persone.<br />
Ed è stato un successo oltre ogni immaginazione, per<br />
l’intensità delle emozioni, tanto che lo svolgersi e il dipanarsi<br />
del programma era deciso in modo assolutamente<br />
naturale al momento.<br />
Il via lo ha dato il logo vivente del contadino, infastidito<br />
da troppe chiacchiere mattutine; gli accompagnatori<br />
erano tre: padre Adriano Maronese <strong>dei</strong> Verbiti di Varone;<br />
Loc. Sterzano, tappa della sCAMPAGNAta filosofica<br />
di Donato Riccadonna<br />
Franco Farina di Riva del Garda, latinista, poeta, ricercatore<br />
del mondo classico e intellettuale a 360 gradi; e infine<br />
Carlo Martinelli, giornalista e autore di alcuni libri di<br />
racconti, tra cui la raccolta “Un orso sbrana Baricco”.<br />
Maronese ha fatto un po’ la storia delle Rogazioni, processioni<br />
penitenziali che avevano lo scopo di chiedere la<br />
protezione divina sui beni della terra.<br />
Sembra che risalgano all’iniziativa del vescovo di Vienne<br />
Mamèrto (469-470 dopo Cristo), che prescrisse tre<br />
giorni di espiazione con processioni nei campi al canto<br />
<strong>dei</strong> salmi. Dalla Gallia le Rogazioni si estesero a tutta<br />
la Chiesa d’Occidente e anche Roma le adottò a partire<br />
dall’801, e accanto alle “rogazioni minori” da tenersi per<br />
tre giorni prima dell’Ascensione, ne aggiunse anche una<br />
maggiore per il 25 aprile.<br />
Ogni zona aveva il suo percorso prestabilito, la partenza<br />
era alle 5 del mattino, con tappe obbligate nei pressi <strong>dei</strong><br />
capitelli, dove si benediceva all’indirizzo <strong>dei</strong> 4 punti<br />
cardinali.<br />
Da qui verrebbe il detto “predicare ai quattro venti”. Vennero<br />
abbandonate negli anni ’60 a seguito della riforma<br />
del Concilio Vaticano Secondo.<br />
La prima tappa della scampagnata è stata<br />
proprio presso il capitello del crocefisso di<br />
Sterzan, una delle stazioni delle rogazioni<br />
a Fiavè. Questi riti per i frutti della terra<br />
sono più antichi della cristianità, che se<br />
ne è appropriata: arrivano probabilmente<br />
dal neolitico, in pratica 7-8 mila anni fa,<br />
quando in alcune parti del mondo l’uomo<br />
scopre e introduce l’agricoltura. Franco<br />
Farina ha indagato il mondo pagano dell’antica<br />
Roma quando c’erano gli ambarvali,<br />
processioni nei campi in onore della<br />
dea Cerere invocata per ottenere buone<br />
messi, e i robigali, processioni primaverili<br />
che si tenevano a Roma invocando il dio<br />
Robigo perché preservasse il grano dalla<br />
“ruggine”.<br />
Il momento più intenso della scampagnata<br />
si è avuto presso la chiesetta di San Vigilio<br />
a Curè, quando Farina ha recitato un’am-
La chiesetta di Curè<br />
barvale in latino, con la metrica tamburellante <strong>dei</strong> sacerdoti,<br />
quasi in stile futurista. E poi Maronese che ha letto<br />
e cantato le litanie delle rogazioni con quella nenia quasi<br />
ipnotica, con il pubblico ammaliato assieme a <strong>dei</strong> cavalli<br />
e un puledro che assistevano all’insolito spettacolo.<br />
E qui la musica ha fatto la sua parte: Giampiero Marini<br />
(chitarra), Gigi Bonomelli (violino) e Fabio Zorzi (mandolino)<br />
hanno eseguiti alcuni pezzi. Struggente quello<br />
scritto da Basilio Beltrami; e poi le musiche del carnevale<br />
di Bagolino, le ballate irlandesi e una bellissima “Creuza<br />
de ma” di Fabrizio De Andrè.<br />
Marina Clerici di Castel Campo ha accompagnato i visitatori<br />
nella chiesetta di San Vigilio, che lei ha fatto restaurare<br />
e che ha aperto per la prima volta al pubblico.<br />
L’edificio risale al ‘300 e fu fatto erigere dal notaio<br />
Nicolò Cimesino, come risulta da una scritta emersa dai<br />
restauri. Restauri che hanno messo in luce affreschi e tutta<br />
una serie di scritte e simboli veramente interessanti, ora<br />
pubblicati in una dispensa dal titolo “Note sulla chiesina<br />
di S. Vigilio Curé”.<br />
Alla fine tutti si sono recati nella magnifica residenza<br />
di Castel Campo dove Cristiano Zambotti ha presentato<br />
i prodotti locali a “Km zero”, messi a disposizione dal<br />
Comune di Fiavè, che sono stati consumati a colazione.<br />
Erano le 10,30 e il programma aveva subito uno sforamento<br />
di appena un paio d’ore.<br />
Ma nessuno se ne voleva andare per non rompere quel<br />
momento magico. Forse non se ne è andato nessuno.<br />
sCAMPAGNAta filosofica<br />
tra ambarvali, rogazioni e sapori della<br />
terra alla ricerca <strong>dei</strong> sensi della vita<br />
STORIA LEGGENDA<br />
Gruppo Culturale Fiavè-Lomaso-Bleggio<br />
Ecomuseo della Judicaria dal Garda alle Dolomiti<br />
in collaborazione con il Comune di Fiavè<br />
PRESENTANO<br />
nell’ ambito della Giornata del paesaggio 2009<br />
Sabato 8 agosto 2009<br />
Programma<br />
Ore 6 appuntamento in piazza S. Sebastiano a Fiavè<br />
Passeggiata da Fiavè a Castel Campo, passando da<br />
Stumiaga e Curé<br />
in compagnia di:<br />
padre Adriano Maronese e Franco Farina<br />
Carlo Martinelli leggerà alcuni brani del suo ultimo<br />
libro di racconti “Un orso sbrana Baricco”<br />
Accompagnamento con musica popolare di Giampiero<br />
Marini (chitarra), Gigi Bonomelli (violino) e<br />
Fabio Zorzi (mandolino)<br />
Ore 8 Castel Campo<br />
Colazione con prodotti locali a Km zero<br />
LA POPOLAZIONE E’ INVITATA<br />
PARTECIPAZIONE GRATUITA<br />
si consiglia abbigliamento da escursione<br />
29
30<br />
“Santa Lucia e la<br />
<strong>Comuni</strong>tà di Ballino”<br />
Davvero festosa e partecipata la presentazione del<br />
libro “Santa Lucia e la <strong>Comuni</strong>tà di Ballino” nel<br />
giorno della festa patronale di Ballino, lo scorso<br />
13 dicembre. Anche questo libro, come quello di San<br />
Biagio e la <strong>Comuni</strong>tà di Favrio, costituisce uno studio<br />
sui documenti e l’iconografia relativi al villaggio di Ballino,<br />
per stimolare l’interesse non solo degli studiosi ma<br />
soprattutto degli abitanti.<br />
La storia delle radici di un villaggio rappresenta sempre<br />
un patrimonio inestimabile di notizie e di accadimenti<br />
che interessano da vicino le memorie antiche e moderne,<br />
nelle più profonde radici di una storia ricca di sorprese,<br />
La presentazione del libro nella chiesa di S. Lucia<br />
di Graziano Riccadonna<br />
e per questo tanto più affascinante e coinvolgente. Basta<br />
ricordare che proprio a Ballino il giovane Andreas Hofer,<br />
patriota tirolese, visse gli anni della gioventù come<br />
“famei” all’osteria di uno <strong>dei</strong> futuri comandanti della<br />
sollevazione dell’”Anno Nove”, Marco Zanini.<br />
Sorretti dall’aiuto e dalla condivisione degli abitanti<br />
di Ballino, anche in questo secondo contributo legato<br />
alla storia della chiesa balinota e rispettiva comunità,<br />
i due autori, Graziano Riccadonna e Ivana Franceschi,<br />
abbracciano l’aspetto religioso inteso come modo di<br />
vivere comunitario, facente parte del bagaglio culturale<br />
e sociale del villaggio intero, a partire dal primo documento.<br />
Storicamente il toponimo ‘ballino’ compare per<br />
la prima volta nel 1207, in una citazione relativa ai diritti<br />
<strong>dei</strong> Conti d’Arco sul passo di Ballino, sul quale hanno<br />
la competenza di ricevere ed imporre il dazio oltreché in<br />
Torbole, Arco, Condino e i Sassi del Banale.<br />
Accanto allo studio <strong>dei</strong> documenti inediti e della tradizione<br />
orale, la maggior cura è stata posta nell’apparato delle<br />
immagini. L’opera, patrocinata dalla parrocchia e dal<br />
gruppo culturale Fiavé-Lomaso-Bleggio, è uscita grazie<br />
al contributo del Comune di Fiavé e dell’Asuc Ballino.<br />
L’opera è stata presentata nel giorno di S.Lucia, nella<br />
chiesa intitolata alla santa <strong>dei</strong> bambini. Faceva gli onori<br />
di casa la sindaco, Nicoletta Aloisi, insieme con la brava<br />
conduttrice Alessandra Nadalini. E’ intervenuto anche<br />
l’assessore provinciale alla cultura, Franco Panizza, per<br />
spezzare una lancia a favore della cultura “diffusa” sul<br />
territorio.<br />
Una serie di documenti relativi a chiesa e comunità balinota,<br />
introdotti da Ivana Franceschi e letti da Graziella<br />
Zeni, ha creato buon interesse intorno al libro, accanto<br />
agli interventi di don Fortunato Caresani, p. Adriano<br />
Maronese, il geologo Mauro Zambotto. Intercalati alle<br />
letture, i brani musicali della cultura trentina cantati e<br />
suonati all’arpa dal duo Flavetum, Sabrina Schneider e<br />
Alexandra Selleri.<br />
Sulla piazza Hofer la Pro Loco aveva preparato un atteso<br />
arrivo di Santa Lucia per i bambini, mentre le donne di<br />
Ballino offrivano nelle storiche stalle di Luigino Fruner<br />
i dolci della tradizione balinota.
“Nel cuore nessuna croce manca”<br />
Memoriale degli undicimilaquattrocento<br />
caduti trentini nella prima guerra mondiale<br />
31 gennaio 2010, Trento.<br />
Nessuna croce mancherà - metaforicamente parlando - nel<br />
“Memoriale degli undicimilaquattrocento caduti trentini<br />
nella Prima guerra mondiale” che sarà allestito a Trento,<br />
presso la Sala di Rappresentanza della Regione, in piazza<br />
Dante, fra il 31 gennaio e il 13 febbraio 2010. In quelle<br />
due settimane i nomi <strong>dei</strong> trentini morti nella Grande Guerra<br />
– qualunque divisa abbiano indossato – saranno leggibili<br />
sul grande anello sospeso, centro dello spazio commemorativo<br />
che li ricorderà a 90 anni dalla fine della guerra.<br />
Sarà un’emozione leggerli, tutti quei nomi ordinati per comune<br />
e per valle. Perché si ha un bel dire undicimilaquattrocento.<br />
Bisogna vederli tutti insieme, scritti in colonna,<br />
centottanta colonne disposte una a fianco dell’altra su una<br />
fascia alta un metro e mezzo e lunga 45. Per ogni nome,<br />
una persona il cui volto vorremmo ritrovare, togliendolo<br />
dall’ombra della dimenticanza. Per ogni volto, una vita<br />
spezzata, privata di futuro ma non di una storia.<br />
A determinare il loro numero è stata una ricerca promossa<br />
dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, patrocinata<br />
dalla provincia di Trento. Le informazioni<br />
raccolte pazientemente da Lodovico<br />
Tavernini consultando molte fonti, risultano<br />
ancora incomplete, ma la loro raccolta può<br />
essere continuata. Già oggi, consultando il<br />
sito www.trentinocultura.net chiunque può<br />
accedere alla banca dati che raccoglie le<br />
11.400 schede e può verificare se in casa o<br />
presso un parente ritrova qualche informazione<br />
utile su un suo progenitore morto in<br />
guerra - una “pia memoria”, una fotografia,<br />
una lettera, un diario – e segnalarla attraverso<br />
il sito stesso o telefonando al Museo<br />
della Guerra (0464 438100). In questi ultimi<br />
mesi sono state 160 le persone che lo hanno<br />
fatto, permettendo di coprire delle lacune e<br />
di completare qualche dato importante.<br />
1956, monumento ai caduti presso la cappella del cimitero di Fiavé<br />
1955, sfilata degli alpini di Fiavé per commemorare i caduti in guerra<br />
31
32<br />
Sui caduti è stata fatta spesso molta retorica. Quante volte<br />
sulla loro sorte si sono legittimate le guerre meno giustificabili<br />
e invocate nuove aggressioni! La commemorazione<br />
del 31 gennaio 2010 sarà un’esperienza diversa, segnata<br />
da toni sommessi e dal bisogno di superare le tante lacerazioni<br />
che il primo conflitto mondiale aveva esaltato:<br />
tra gli arruolati e loro casa, i soldati e i civili, il Trentino<br />
e il resto dell’Impero, l’Italia e il Trentino, i profughi e<br />
quanti erano rimasti nei paesi, la comunità e i campi di<br />
prigionia, i cimiteri di guerra e le famiglie, il lutto privato<br />
e la memoria pubblica, il Trentino e un Impero dissolto. Di<br />
tutte quelle lacerazioni, il “Memoriale” vuole ricucire una<br />
memoria pubblica che ha sempre rimosso quanti avevano<br />
combattuto dalla “parte sbagliata”.<br />
Durante quelle due settimane, chiunque potrà visitare il<br />
Memoriale, privatamente o in forma organizzata, sostando<br />
in silenzio o proponendo una riflessione, lasciando un<br />
messaggio o un disegno alla “parete del ricordo”, scrivendo<br />
un pensiero. Potranno andarci le scuole, per proseguire una<br />
riflessione cominciata in classe, famiglie, le rappresentanze<br />
comunali, le associazioni.<br />
Domenica 7 febbraio sarà il “giorno <strong>dei</strong> nomi”: al centro<br />
del Memoriale, ininterrottamente dal mattino alla sera, si<br />
snoderà la lettura pubblica di tutti i nomi <strong>dei</strong> caduti trentini.<br />
Attraverso la voce <strong>dei</strong> suoi rappresentanti, la comunità<br />
chiamerà, ancora una volta, tutti coloro che non sono<br />
tornati e metterà fine ad un silenzio istituzionale durato<br />
troppo a lungo.<br />
La mostra sulla 1 a guerra mondiale del Gruppo Ricerca e Studi Giudicarie<br />
Il monumento ai caduti, realizzato negli anni ‘60 nella piazza<br />
S. Sebastiano<br />
La commemorazione si concluderà il 13 febbraio con una<br />
riflessione a più voci, di uomini e donne che vivono nel<br />
nostro tempo e che ci aiuteranno a capire cosa potremo<br />
portare con noi di questa memoria.<br />
In un tempo in cui le guerre si sono fatte endemiche,<br />
dove a morire sono soprattutto i civili, il ricordo <strong>dei</strong> nomi<br />
di questi nostri caduti di una guerra<br />
combattuta lontano ci conferma che la<br />
morte senza compianto, la dissipazione<br />
violenta delle esistenze, la condanna alla<br />
condizione di profugo, è un’esperienza<br />
che ha visto anche noi colpiti che ci<br />
sollecita ad essere cittadini consapevoli<br />
e non immemori.<br />
L’iniziativa è organizzata dalla Presidenza<br />
della Provincia autonoma di<br />
Trento, dall’Assessorato provinciale<br />
alla Cultura, dal Museo Storico Italiano<br />
della Guerra e dalla Fondazione Museo<br />
storico del Trentino.
La caccia a Fiavé<br />
50 anni di attività venatoria 1957 – 2008<br />
In tutti i <strong>Comuni</strong> esistono molte associazioni, enti e gruppi<br />
che animano e vivacizzano il tran tran della vita quotidiana,<br />
creando <strong>dei</strong> momenti di svago e di allegria che rompono la<br />
monotonia <strong>dei</strong> nostri paesi di montagna.<br />
Anche a Fiavé hanno sede e lavorano alcune di queste associazioni:<br />
sci club, associazione calcio, gruppo culturale,<br />
S.A.T., Pro loco, coro “La pineta-Rio Bianco”, sezione cacciatori,<br />
ecc ... tutte associazioni che operano nel volontariato<br />
senza scopo di lucro. In questo mio testo voglio menzionare<br />
e ricordare in particolare la sezione cacciatori di Fiavé.<br />
La caccia è un’attività antica e tradizionale; è sempre esistita<br />
e ha creato anche molte polemiche tra coloro che la sostengono<br />
e coloro che la rifiutano.<br />
In tutti gli sport e in tutte le attività (è come la politica) ci<br />
sono i favorevoli, ci sono i contrari e ci sono gli indifferenti.<br />
Pur rispettando tutti i pareri e le opinioni, credo che anche<br />
nella caccia ci siano delle regole che devono essere rispettate<br />
dai cacciatori “in primis” e poi anche dagli obiettori.<br />
C’è una legge, ci sono <strong>dei</strong> regolamenti: tutti devono essere<br />
accettati fino a quando non saranno eliminati o variati. Ma<br />
torniamo al tema.<br />
Il sottoscritto, per ricordare i suoi 50 anni di caccia attiva<br />
(1957 - 2008), ha voluto pubblicare una Monografia, “50<br />
anni di attività venatoria, 1957 - 2008”, articolata in tre<br />
parti:<br />
1. La caccia. Come era praticata la caccia una volta e come<br />
è praticata ora. Le riserve di caccia nelle Giudicarie Esteriori,<br />
le abitudini, le leggi, i regolamenti, la vigilanza, le<br />
armi, le attrezzature, l’abbigliamento;<br />
2. La mia caccia. Possiamo chiamarla un diario della<br />
mia vita di appassionato cacciatore. Gli studi, le prime<br />
esperienze di caccia, la caccia con il segugio, la caccia a<br />
capanno, la caccia alla migratoria, la caccia agli ungulati<br />
con fucile a canna rigata (carabina), i bei tempi delle<br />
campagne passate in compagnia, i bei momenti degli<br />
accompagnamenti per la selezione agli ungulati. Nelle<br />
le pagine una statistica degli abbattimenti ufficiali del<br />
capriolo e del camoscio nella riserva di Fiavé e degli<br />
abbattimenti di uccelli migratori durante il periodo della<br />
caccia a capanno.<br />
3. Episodi ed avventure. Questa parte è sicuramente poco<br />
“ortodossa”; possiamo dire che sarebbe da mettere<br />
all’indice. Ma è il frutto di quanto succede e può succedere<br />
in tutti i settori dell’operato umano. In tutto c’è<br />
La presentazione del libro di Zanini<br />
di Geremia Zanini<br />
del buono, ma anche del marcio… “Errare humanum<br />
est” dicevano gli antichi. E questo lo vediamo ripetersi<br />
quotidianamente, basta seguire la stampa … Quindi non<br />
condanniamo solo i cacciatori e la caccia, ma assieme a<br />
loro anche tanti altri, socialmente molto più rei.<br />
Con questo mio scritto ho voluto ricordare una tradizione<br />
diffusa non solamente a Fiavé, ma in tutte le Valli del Trentino<br />
e nel mondo intero.<br />
Nel medesimo tempo ho voluto che alcuni fatti non venissero<br />
messi nel dimenticatoio e così possano essere ricordati<br />
per i tempi futuri.<br />
L’augurio è che questa raccolta di notizie, dati ed episodi<br />
non costituisca uno spunto per denigrare i cacciatori e conseguentemente<br />
invogliare i fanatici anti-caccia, ma essere un<br />
momento di riflessione per migliorarsi vicendevolmente.<br />
Mi auguro di non avere offeso nessuno e di aver portato un<br />
contributo per una migliore convivenza tra amici e nemici<br />
della caccia, di essere stato leale e imparziale e di venire<br />
letto con piacere e soddisfazione.<br />
33
34<br />
Ricordo di don Arturo Faes di Vezzano<br />
Nel mese di settembre 2009, in occasione della sagra, la<br />
piccola comunità calisiana di Montevaccino sulla collina<br />
a nord di Trento ha festeggiato il 90esimo anniversario<br />
dell’elevazione a parrocchia dell’allora curazia avvenuta<br />
l’8 maggio 1919.<br />
Nell’ambito di questa commemorazione ha ricordato i<br />
vari parroci che hanno svolto la loro attività pastorale,<br />
allestendo la mostra “Al servizio di Dio e della comunità:<br />
i parroci di Montevaccino dal 1919 al 2009“.<br />
La mostra di Montevaccino<br />
Don Arturo Faes con il circolo giovanile S. Sebastiano (anni ‘30)<br />
di Gianko Nardelli*<br />
Fra i parroci di Montevacinno c’è anche don Arturo<br />
Faes che è stato curato e parroco di Fiavé dal 1909 al<br />
1933 e proprio per questo sono stata invitata a partecipare<br />
alla sagra.<br />
Ancora oggi in tanti nostri concittadini ricordano don<br />
Arturo Faes e quindi ritengo doveroso dedicargli uno<br />
spazio del nostro “Lungo il Carera”, visto che che per<br />
tanti anni con spirito di dedizione e con immensa bontà<br />
ha operato nella comunità di Fiavé.<br />
Un grazie di cuore per la collaborazione a Nina Zambotti<br />
di Fiavè, al pronipote Giuliano Caldara di Cognola<br />
e a Gianko Nardelli del Circolo <strong>Comuni</strong>tario di Montevaccino,<br />
che hanno fornito notizie e fotografie.<br />
“Don Arturo Faes, il sacerdote pio, parroco<br />
di Montevaccino dal 6 novembre<br />
1935 al 1942”<br />
Nato a Vezzano il 29 luglio 1876 alle ore 11 antimeridiane,<br />
era il sesto figlio di Emanuele (del fu Nicolò e<br />
Domenica Benigni) e di Teresa Bonomi (del fu Domenico<br />
e Teresa Benigni). Nel libro <strong>dei</strong> nati e battezzati della<br />
Parrocchia di Vezzano risulta registrato con tre nomi:<br />
Arturo Eugenio Domenico e il soprannome paterno era<br />
“Burat” (il “burato” era una sorta di setaccio per separare<br />
la crusca dalla farina). La sua levatrice fu<br />
la signora Vivori, mentre venne battezzato<br />
il 30 luglio 1876 dal reverendo Giuseppe<br />
Benigni, prozio del neonato.<br />
I padrini furono Eugenio Bonomi e Domenica<br />
Piccoli.<br />
La numerosa famiglia di Arturo era composta<br />
da undici fratelli: Pio (1867), Augusto<br />
(1869), Giulio (1870), Giuseppina (1872),<br />
Adele (1874), Arturo (1876), Rodolfo<br />
(1878), Ester (1880), Policarpo (1883),<br />
Argia (1885) ed Ernesto (1887); solo Adele<br />
morì in tenera età.<br />
Dopo gli studi in seminario a Trento, venne<br />
ordinato sacerdote il 7 luglio 1901. Celebrò<br />
la sua prima messa a Vezzano il 14 luglio<br />
1901. Per l’occasione don Domenico Garbari,<br />
don Giulio Zanini, don Augusto Gentilini
(fu Lorenzo) don Rinaldo Andreis e padre Leone Tozzi<br />
– tutti nativi di Vezzano – composero un sonetto a lui<br />
dedicato.<br />
Fu quindi inviato come cooperatore in Val di Fassa (dal<br />
3 ottobre 1901 al 7 agosto 1903), e di seguito a Villa<br />
Lagarina (dall’8 agosto 1903 al 13 dicembre 1909). Nel<br />
libro “Vezzano nei suoi ricordi” viene segnalato quale<br />
cappellano a Villa Lagarina fino al 1907 e poi ad Andalo<br />
dal 1907 al 1909.<br />
Nominato curato a Fiavè si occupò di quella comunità<br />
cristiana dal 14 dicembre 1909 finché la stessa non fu<br />
elevata a parrocchia nel 1919.<br />
Dall’1 dicembre 1919 divenne parroco di Fiavè, incarico<br />
che porterà avanti sino al luglio 1933. Qui accolse per un<br />
paio d’anni il padre Emanuele (1837 -1922) che rimase<br />
vedovo nel 1920 e qui morì e fu sepolto. Contribuì alla<br />
costruzione della nuova chiesa di Vezzano con un’offerta<br />
di 200 corone. Fra alterne vicende operò come vice<br />
parroco a Montevaccino dal 6 novembre 1935 al 1942<br />
(anche se però risulta residente dal 21 novembre 1934<br />
al 3 maggio 1947).<br />
Lavorarono al suo fianco come domestiche: Paola Gregori<br />
(di Giacomo e Gregori Maria nata ad Andogno il<br />
19 dicembre 1871) trasferitasi a S. Lorenzo in Banale il<br />
10 dicembre 1936 e Maria Moser (fu Giuseppe e Moser<br />
Fortunata) nata a Montagnaga di Pinè l’11 dicembre<br />
1890 che risulta essere stata residente dal 7 dicembre<br />
1936 al 2 maggio 1947.<br />
Dal 1936 al 1943 soggiornò con don Arturo il nipote<br />
Silvano Faes (di Policarpo) perché la<br />
madre Anna rimase vedova nel 1936. Silvano ricordava<br />
la generosità innata dello zio prete.<br />
Sovente venivano “ai freschi” anche i pronipoti Giancarlo<br />
e Giuliano Caldara (nipoti di Argia) con i loro<br />
genitori.<br />
Il papà di quest’ultimi, che lavorava in ferrovia, raggiungeva<br />
il posto di lavoro in bicicletta per poi risalire<br />
a Montevaccino.<br />
Gli anziani del paese ricordavano don Arturo come un<br />
sacerdote pio, quasi un “sant’uomo”, che devotamente<br />
leggeva il breviario lungo la stradina di campagna vicino<br />
Era interessato alla storia locale e non mancava mai di<br />
visitare gli ammalati. Empiricamente curava la sua pressione<br />
alta utilizzando <strong>dei</strong> rametti di vischio. Nel 1947<br />
fu trasferito a Ceniga di Dro ove dimorò, senza alcun<br />
incarico pastorale, investito del Beneficio Sartorelli<br />
(ora estinto). Prestò utile servizio pastorale in aiuto al<br />
curato del paese. Si spense il 30 marzo 1957 all’età di 81<br />
anni. Sul registro parrocchiale <strong>dei</strong> morti viene definito<br />
“degnissimo sacerdote”. Fu sepolto nel cimitero di Dro<br />
– Ceniga.”<br />
*per conto del Circolo <strong>Comuni</strong>tario di Montevaccino,<br />
con la collaborazione di Giuliano Caldara.<br />
al paese. Don Arturo Faes in processione (anni ‘30) - Via S. Zeno<br />
35
36<br />
Armando Zambotti,<br />
un uomo che amava la sua terra di Lorena Festi<br />
Se cercate un uomo dai mille colori sicuramente non<br />
era Armando: lui era o nero o bianco.<br />
Ancorato al suo saggio passato e a una tradizione<br />
contadina che l’ha cullato per anni, era difficile trovare in lui<br />
le novità del progresso umano. Amante della sua terra con<br />
la quale aveva stretto un rapporto morboso e dalla quale ha<br />
tratto la sua unica ragione di vita, si affacciava ogni giorno<br />
alla finestra con la smania di operare e il suo sguardo andava<br />
oltre Curè. Partecipe della vita della sua comunità, è stato<br />
per anni consigliere e anche assessore nel Comune di Fiavè<br />
impiegando le sue risorse umane al servizio della collettività.<br />
Per anni ha preso a braccetto anche il volontariato guidando<br />
il corpo <strong>dei</strong> vigili del fuoco, dando continuità all’opera <strong>dei</strong><br />
suoi predecessori e cercando di stimolare la partecipazione<br />
di nuove leve. Schivo della mondanità, a cui non degnava<br />
nemmeno uno sguardo, credeva in una natura amica, che<br />
l’ha fatto crescere sano e vigoroso: avete mai provato a<br />
propinargli un minestrone che non fosse fatto con le verdure<br />
del suo orto? Troppe poche parole lo contraddistinguevano,<br />
come fosse un uomo freddo, ma chi ha avuto la fortuna di<br />
conoscerlo bene sa che dentro di lui albergava una grande<br />
generosità d’animo con la quale rispondeva in toto alle<br />
richieste d’aiuto. Quando gli è stata tolta la sua Marcella,<br />
Trebbiatura a Stumiaga (Anni ’50)<br />
Armando Zambotti<br />
una luce si è spenta nel suo cuore e, sebbene avesse lottato<br />
fino alla fine per non doverle mai dire addio, si è dovuto<br />
arrendere alla crudele realtà accettando con fede e rassegnazione<br />
la sua partenza. Era un uomo molto religioso che non<br />
mancava mai all’appuntamento domenicale della S. Messa<br />
che soleva ascoltare nella sagrestia della chiesa di Stumiaga.<br />
Troppo presto, in punta di piedi e senza disturbare nessuno,<br />
è partito, ma lascia sulla terra la testimonianza vivente della<br />
sua vita: 3 figli e 5 nipoti, due generazioni a cui tramandare i<br />
valori umani in cui credeva. La sua eredità parla di passione,<br />
tenacia, grande affetto per la sua terra e di un grande amore<br />
per la sua famiglia. Ora non lo vediamo più, non gli parliamo<br />
più, ma sappiamo chi era e che cosa ha fatto.
Commozione per le maestre<br />
Anna ed Erminia<br />
Commozione a Fiavé per la duplice scomparsa durante<br />
l’estate, e a breve distanza l’una dall’altra,<br />
delle due maestre “storiche” del paese, Erminia<br />
Cherotti e Anna Versini. Ambedue, sia pure con caratteri<br />
diversissimi, hanno dedicato la loro vita alla scuola e ai<br />
numerosi alunni, che ancora le ricordano con affetto e<br />
commozione.<br />
La maestra Erminia Cherotti, classe 1921, originaria di<br />
Favrio, è venuta a mancare alla metà del mese di agosto.<br />
Per la scuola aveva rinunciato a farsi una famiglia propria,<br />
cominciando la carriera appena diplomata nella difficile<br />
missione magistrale in Istria. Tornata nella sua valle, aveva<br />
insegnato per numerosi anni nelle scuole di Fiavé, prima<br />
di trasferirsi a Cognola di Trento.<br />
Ricordata proverbialmente per la sua severità, la maestra<br />
Cherotti aveva sempre messo la scuola al primo posto,<br />
facendosi voler bene dai suoi alunni.<br />
Anna Versini col marito Gino Zanini<br />
Erminia Cherotti<br />
di Graziano Riccadonna<br />
Neanche un mese dopo scompariva a Riva del Garda, sua<br />
città natale, l’altra maestra, Anna Versini, fiavetana d’adozione.<br />
Dopo aver sposato il prof. Gino Zanini, apprezzato<br />
sindaco di Fiavé per due legislature, la maestra Anna si<br />
era trasferita in paese instaurando ottimi rapporti con la<br />
popolazione, che la ricorda ancora molto bene insieme ai<br />
numerosi alunni.<br />
Classe 1922, da giovane aveva dovuto interrompere gli<br />
studi liceali per la scomparsa paterna, conseguendo il diploma<br />
magistrale e lavorando come segretaria alle scuole<br />
di avviamento commerciale rivane, passando poi alle<br />
dipendenze del Comune di Riva. La specializzazione in<br />
didattica della matematica, educazione artistica e sussidi<br />
audiovisivi le era servita per rinforzare la vocazione magistrale<br />
esercitata nelle scuole di Riva, Tiarno di Sopra e<br />
Fiavé, dal 1952 al ’69, per poi terminare la carriera a Riva,<br />
nel 1982.<br />
Preparata e metodica, la maestra Anna lascia ricordi indelebili<br />
insieme alla gratitudine del paese per il suo impegno<br />
scolastico e sociale.<br />
Ai funerali, alla presenza del figlio Gianni, tornato appositamente<br />
da Washington dove lavora al Fondo Monetario<br />
Internazionale, tanta la commozione di quanti la conobbero<br />
e la apprezzarono.<br />
37
38<br />
Virginio Zambotti,<br />
una vita dedicata allo sport<br />
Tra le persone del paese che ci hanno lasciato nel<br />
2009 c’è stato anche Virginio Zambotti, classe<br />
1918. Virginio se n’è andato pochi giorni dopo<br />
la moglie Dina. A Fiavé la sua figura è ricordata da tutti<br />
come quella della persona volenterosa sempre in prima<br />
linea nel portare avanti con la propria dedizione volontaria<br />
le varie associazioni sportive del paese.<br />
Già dal dopoguerra Virginio è stato membro attivo del<br />
nostro sci club, fin dai tempi in cui il sodalizio si chiamava<br />
Sci Club Monte Misone.<br />
Da non dimenticare poi la sua militanza nella dirigenza<br />
dell’Us Fiavé, la società calcistica che per cinquant’anni<br />
ha tenuto alto il nome del nostro paese prima di fondersi<br />
nel 1997 con i cugini del Comano Terme.<br />
Ma lo sport a cui più ha legato il suo nome è stato quello<br />
del tamburello, la disciplina che nella nostra zona vanta<br />
lunghe tradizioni: per quasi tutto il novecento i fiavetani<br />
si radunavano spesso in piazza, quando le automobili<br />
erano un’autentica rarità, a giocare delle partite interminabili<br />
e talvolta delle rappresentative di Fiavé partecipa-<br />
di Angelo Zambotti<br />
vano a tornei nei vari paesi della provincia. Partendo da<br />
questa grande passione, Virginio con altri paesani come<br />
Giulio Festi, Emilio Franceschi, Galliano Riccadonna,<br />
Ferruccio Festi, Geremia Zanini e altri fondarono nel<br />
1976 il Gst Fiavé, la squadra di tamburello che per quasi<br />
trent’anni ha difeso i colori gialloverdi nei campionati<br />
provinciali.<br />
Le partite prima al campo da calcio della Pineta, poi<br />
al rettangolo del Rudèl (inaugurato nel 1980 e ora in<br />
disuso), decine e decine di trasferte in val di Non, val di<br />
Gresta, valle dell’Adige, Virginio Zambotti ha sempre<br />
seguito la squadra come dirigente e come vicepresidente,<br />
prima che all’alba del nuovo millennio la carenza di<br />
giocatori e soprattutto il venir meno <strong>dei</strong> dirigenti di fatto<br />
sciogliessero la squadra del Gst Fiavé.<br />
A ragione si può dire che Virginio sia stato uno <strong>dei</strong> trascinatori<br />
dello sport fiavetano del secolo scorso, una di<br />
quelle figure che prestando il loro tempo libero hanno<br />
fatto sì che i giovani, e non solo loro, abbiano potuto<br />
cimentarsi nello sport di squadra e individuale.<br />
La squadra del tamburello Fiavè, inizi<br />
anni ’80. Si vedono il presidente Emilio<br />
Franceschi, e i giocatori Gelindo<br />
Lorenzi, Walter Zambotti, Silvano<br />
Caresani, Gianni Giovanelli, Ferruccio<br />
Festi. Virginio Zambotti, in qualità di<br />
dirigente, è il primo in piedi partendo da<br />
sinistra
Per non dimenticare<br />
Ferruccio Festi<br />
Nel momento in cui una persona viene a<br />
mancare, lascia sempre un gran vuoto,<br />
non solo nei familiari, negli amici,<br />
ma anche nella comunità in cui è vissuto, ha<br />
operato e di cui ha fatto parte per anni.<br />
La comunità di Fiavé ha recentemente perduto<br />
alcuni suoi componenti, si è quindi impoverita,<br />
in quanto è stata privata dell’esperienza<br />
e del loro prezioso contributo. Tra questi<br />
voglio ricordarne uno in particolare, che ho<br />
avuto modo, sia pure per breve tempo, di<br />
frequentare e conoscere, apprezzandone le Ferruccio Festi<br />
sue doti e le sue qualità.<br />
Il ricordo va a Ferruccio Festi, persona nota non solo a<br />
Fiavé, dove era nato, ma anche nei paesi della valle, dove<br />
ha svolto la sua attività.<br />
Nasce il 2 Novembre 1930, data sulla quale, ironicamente<br />
scherzava, alludendo alla ricorrenza <strong>dei</strong> defunti; si spegne<br />
il 17 Agosto del 2009, dopo alcuni mesi di malattia con<br />
ricovero in ospedale.<br />
Sin da giovane lavora con il padre nel laboratorio di falegnameria,<br />
dedicandosi prevalentemente alla costruzione di carri<br />
agricoli. Dopo la morte del padre e con il sopraggiungere<br />
dell’industrializzazione del settore, Ferruccio è ormai in<br />
grado di proseguire in proprio e da solo l’attività paterna,<br />
che porterà avanti fino al 1970.<br />
Nel frattempo, raggiunta una certa tranquillità economica<br />
dovuta al suo lavoro, può pensare a formarsi una famiglia.<br />
Nel 1968, infatti, sposa Bianca Azzolini di Dasindo. La<br />
nuova famiglia è subito allietata dalla nascita di Augusta nel<br />
’69, di Sara nel ’71 e da ultimo Francesco nel ’74. Sono gli<br />
anni in cui Ferruccio nel poco tempo libero si dedica con<br />
grande passione e impegno nel gioco del tamburello.<br />
Problemi finanziari lo costringono a chiudere l’attività e<br />
a trovare un lavoro alle dipendenze. È il momento per<br />
Ferruccio di riconvertirsi in una nuova occupazione. Per i<br />
successivi quattro anni lavorerà presso l’azienda agricola<br />
Maso Clena.<br />
Infine, dopo questa breve parentesi, torna alla sua attività<br />
iniziale, lavorando ininterrottamente dal ’73 al ’90 (anno<br />
di Antonio Bozza<br />
del suo pensionamento) presso il laboratorio<br />
di falegnameria <strong>dei</strong> Fratelli Luchesa.<br />
Ferruccio, persona dalla vita semplice e normale,<br />
ma lavoratore instancabile, alterna il<br />
suo tempo libero fra piccoli lavori, che esegue<br />
nel vecchio laboratorio di famiglia, e il lavoro<br />
della campagna. È in questo periodo che ho<br />
avuto modo personalmente di sperimentare la<br />
sua grande capacità e disponibilità.<br />
Uomo riservato, schivo nell’apparire, difficilmente<br />
parlava di sé e <strong>dei</strong> suoi problemi, ma, se<br />
richiesto, era sempre pronto ad ascoltare, consigliare, suggerire<br />
e aiutare concretamente. Molto legato alla famiglia,<br />
amava profondamente i suoi nipotini. Questo è il Ferruccio<br />
privato, persona che ha lasciato un grande rimpianto nei<br />
suoi familiari, i quali, nell’annuncio funebre, hanno voluto<br />
esprimere questo loro sentimento con i versi tratti da una<br />
poesia di Montale:<br />
….“ Ho sceso, dandoti il braccio,<br />
almeno un milione di scale<br />
ed ora che non ci sei<br />
è il vuoto ad ogni gradino<br />
anche così è stato breve,<br />
il nostro lungo viaggio.”<br />
Ma c’è anche, come ho cercato di dire all’inizio, un Ferruccio<br />
“pubblico“, che ha servito con costante dedizione la<br />
nostra comunità di Fiavè per diversi anni. Molti ricorderanno,<br />
infatti, il suo impegno trentennale come comandate del<br />
corpo <strong>dei</strong> Vigili del fuoco volontari di Fiavè, dal 30/11/59<br />
fino al 19/03/90 e successivamente come amministratore<br />
nell’ASUC di Fiavè dal 21/02/2001 al 12/02/2006.<br />
Sono ruoli che fanno onore a questo nostro concittadino che<br />
ci ha lasciati e per questo vogliamo ringraziare, ricordandolo<br />
con affetto nelle pagine di questo nostro giornalino, perchè<br />
come dice il Foscolo nel suo Epistolario:<br />
“Quanto più ci ricorderemo delle persone perdute, e ci<br />
affliggeremo per esse,<br />
tanto più impareremo ad imitare le lor buone qualità e ad<br />
amarle quantunque perdute.”<br />
39
40<br />
Santa cresima a Fiavé<br />
La palestra di Fiavè ha visto tenersi al suo interno<br />
un avvenimento particolare; quello che di norma<br />
è luogo destinato all’allenamento del corpo si è<br />
trasformato in luogo di allenamento dell’animo, di preparazione<br />
spirituale, durante le prove <strong>dei</strong> giorni precedenti,<br />
e di accoglimento dello Spirito il 25 ottobre, quando vi<br />
si è celebrata la Santa Cresima.<br />
Ben 67 ragazzi e ragazze assieme a padrini, madrine e<br />
famigliari hanno condiviso questo momento, attraverso<br />
un percorso che si è protratto alcuni mesi grazie a parroci,<br />
catechisti e catechiste che li hanno seguiti nel preparare<br />
questo Sacramento, l’ultimo dell’iniziazione cristiana,<br />
come quello che “rivela” tutti gli altri. Nel linguaggio<br />
ecclesiastico si usa l’espressione “conferire la cresima”,<br />
intendendo che tale sacramento conferma la grazia gia<br />
ottenuta col Battesimo, anzi ne dà in abbondanza tale da<br />
poter perseverare nella giustizia.<br />
Un Sacramento che sorprende, spiazza e rende perplessi,<br />
di cui spesso i ragazzi non ne sentono il bisogno, non ne<br />
capiscono l’utilità, ma che ben presto e con forza entra<br />
in funzione e, quando entra in funzione, si sente sete e<br />
fame di conoscenza, di sperimentazione e di voglia di<br />
vita... è il sentimento della crescita.<br />
La crescita che avviene attraverso un’unzione che sa di<br />
missione per i ragazzi, ma, anche per chi li accompagna<br />
in essa, soprattutto per i genitori, che dovranno custodire i<br />
doni che in questo giorno lo Spirito Santo ha infuso ai loro<br />
La cerimonia della cresima nella palestra di Fiavè<br />
di Bagozzi Vanna<br />
figli. Si è inserito a proposito il discorso del sindaco, che<br />
ha definito questa “l’occasione per pensare e rafforzare<br />
i veri valori positivi della vita: il rispetto della persona,<br />
il rifiuto della violenza, il mettersi al servizio degli altri,<br />
l’attività di volontariato, la partecipazione alla vita della<br />
comunità”.<br />
Testimonianza diretta di questi valori la si è avuta proprio<br />
in questo frangente che ha visto la collaborazione di componenti<br />
diverse per l’organizzazione e la realizzazione di<br />
questa festa ben riuscita.<br />
Quindi, un grazie di cuore alle catechiste che, pur attraverso<br />
momenti di delusione e sconforto, cercano di<br />
incidere sulle giovani menti con un catechismo non<br />
tradizionale, non scolastico, perchéi ragazzi di quell’età<br />
hanno bisogno di altro, di sentirsi accolti come persone<br />
già adulte, uniche ed irripetibili, perché così sono accolti<br />
anche da Dio.<br />
Un grazie perché l’importante è seminare... passerà del<br />
tempo, ma i frutti si raccoglieranno!<br />
Un grazie anche ai volontari che hanno sistemato ed allestito<br />
la palestra in modo tale che, pur non essendo luogo<br />
consacrato, ne assumesse le caratteristiche principali,<br />
e una, in particolare, merita di essere citata: il tavolo<br />
posto al centro della palestra, che doveva rappresentare<br />
l’altare, ma che preferisco continuare a chiamare tavolo,<br />
in quanto è il posto attorno al quale, giornalmente, ci si<br />
sente uniti come famiglia o come famiglia di famiglie<br />
ed intorno ad esso ci si incontra, si parla, si<br />
ascolta... si prega. Per concludere, un accenno<br />
alla omelia del vicario generale delegato<br />
dal Vescovo. In essa trovava spazio l’essenza<br />
<strong>dei</strong> veri valori: il parlarsi, inteso non<br />
come comunicazione attraverso i numerosi<br />
mezzi tecnologici a disposizione, quali sms,<br />
mms, e-mail, cellulari ed altro, ma ritorno<br />
alla dimensione più pura della parola, quella<br />
di due o più interlocutori che si vedono,<br />
si toccano. Insomma, un elogio al contatto<br />
umano, pratica ormai caduta in disuso, ma di<br />
indubbia importanza per evitare il pericolo<br />
della spersonalizzazione umana, in quanto<br />
l’unico che possa garantire equilibrio, sicurezza,<br />
uguaglianza elevandosi al di sopra di<br />
tutte le differenze, costituendo il fondamento<br />
indiscusso di ogni società umana.
Le escursioni in montagna del<br />
gruppo parrocchiale<br />
In ogni gita con il gruppo parrocchiale di don Fortunato,<br />
il divertimento è assicurato! Sembra lo slogan<br />
di una pubblicità, vero? In realtà è l’impressione<br />
che ho avuto quando mi sono aggregato al manipolo di<br />
persone che ogni mercoledì, a cavallo tra luglio ed agosto,<br />
si cimentano con vero senso comunitario in escursioni e<br />
gite sui monti della nostra valle.Questo gruppo, formato<br />
da bambini, ragazzi, adolescenti, genitori e persone non<br />
più giovani, carichi di zaino, volontà, entusiasmo e un<br />
briciolo di sana tensione che non guasta mai, aggrediscono<br />
le mulattiere e i sentieri proposti, con grinta, determinazione<br />
e con vero spirito cameratesco tanto che a vederli<br />
sembrano degli alpini, quelli vecchio stampo di cui tanto<br />
si è sentito parlare. Sì, d’accordo, forse ho esagerato un<br />
po’, ma, credetemi fa sempre bene al cuore constatare che<br />
anche nel 2009 trovi la voglia e la volontà di unire queste<br />
diverse realtà e generazioni in un gruppo molto affiatato,<br />
preparato e oserei dire competente, per condividere tutti<br />
insieme momenti di vita quotidiana come il pranzo al sacco,<br />
l’aiutare i meno esperti nell’attraversamento di punti un po’<br />
ripidi ed esposti, il giocare con i più piccoli, e questo in un<br />
clima di affetto ed amicizia. Che bello è mettersi in cerchio,<br />
cantare la canzone di rito e fare la conta. È il preludio a tante<br />
emozioni, a tante sensazioni. Una diversa dall’altra, ma con<br />
un unico obiettivo: la meta! Ed ecco che i bimbi partono di<br />
corsa in un’allegra competizione, mentre le mamme cercano<br />
di rallentarli. Andate piano, non correte che poi vi stancate!<br />
Macchè, tutto inutile, e in un attimo non si vedono più. C’è<br />
chi sale chiacchierando a dimostrazione dell’allenamento<br />
raggiunto, ma c’è anche chi, in competizione con se stesso,<br />
cerca di tenere il passo facendo finta di non fare fatica.<br />
La fatica si fa sentire, ma viene mitigata dal riassaporare<br />
sensazioni quasi dimenticate, dal profumo inconfondibile<br />
del sottobosco, dalla forma degli alberi, dalle brume che<br />
si alzano dalle cime. “Varda el Cadria… quel lì el me par<br />
el Misom… ma varda ti come se vede bem Arco”. Vecchi<br />
ricordi tornano alla mente e si torna indietro con gli anni.<br />
Poi ecco la prima sosta, tutti si riuniscono per uno spuntino,<br />
per un sorso di acqua benedetta, (non quela santa del parroco,<br />
ma benedetta perché non se vedeva l’ora de bever en goz<br />
de roba fresca ). Che bei momenti di tranquillità lo sdraiarsi<br />
al sole e sentire il calore che ti rinvigorisce. Volevo dire che<br />
asciuga anche i reumatismi, ma non lo dico.<br />
di Giordano Cantelli<br />
Don Fortunato con alcuni ragazzi<br />
Non serve continuare perchè si rischierebbe di cadere nelle<br />
banalità e dire cose già scritte mille volte, ma mi permetto<br />
di ribadire che queste esperienze aiutano a far crescere sia<br />
i giovani che i meno giovani (sigh) e che, con un pizzico<br />
d’amore verso gli altri e un po’ di buona creanza, si può<br />
trascorrere una giornata veramente gioiosa e rilassante<br />
condita, oltretutto, dalle immancabili e seguitissime lezioni e<br />
descrizioni storico culturali del nostro grande e insostituibile<br />
don Fortunato.<br />
L’e’ veramente forte. Ma lu, se sa, el ga el filo direto col<br />
paradis ! Grazie Don ! E grazie anche all’altra colonna<br />
portante della combricola, l’ideatore delle escursioni, colui<br />
che studia minuziosamente i percorsi adatti a tutti e che con<br />
grande passione e competenza ci guida ogni volta in totale<br />
sicurezza nell’andar per monti. Sappiamo tutti chi è. La<br />
nostra guida alpina” tirami su “! L’inossidabile e granitico<br />
Gidio ! Grazie Egidio, grazie di cuore per la tua disponibilità<br />
e non l’è n’a’ sviolinada perchè tuti, ma veramente tuti, la<br />
pensem così. Un grazie anche a chi mette a disposizione le<br />
vetture per gli spostamenti e naturalmente anche a tutti voi<br />
che partecipate perché senza la vostra presenza tutto questo<br />
non esisterebbe.<br />
E un grazie speciale ai ragazzi. Siete stati veramente in<br />
gamba, un po’ pazzerelli e fracassoni, ma avete superato<br />
ogni più rosea aspettativa e previsione. Bravi.<br />
Arrivederci quindi alla prossima estate, sperando in un’affluenza<br />
maggiore e nella presenza di bambini e genitori di<br />
altre nazionalità.<br />
Passate parola perchè con il gruppo parrocchiale di don<br />
Fortunato, in ogni gita il divertimento è assicurato. Meditate<br />
gente... meditate. Ciao.<br />
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Fiavè calcio a 5:<br />
non solo sport<br />
Partite di ottimo livello, tribune spesso e volentieri<br />
gremite, musica dal vivo, lunghe serate in compagnia,<br />
decine di giovani della valle e non solo che per<br />
oltre due settimane hanno come epicentro il centro-scolastico<br />
sportivo del nostro paese: tutto ciò, in poche parole, è il<br />
tradizionale torneo «Fiavé Calcio a 5», da quasi un decennio<br />
uno degli appuntamenti clou dell’estate fiavetana. Il torneo,<br />
organizzato dal Gruppo Giovani Fiavé con l’aiuto dell’Asd<br />
Fiavé 1945, giunto quest’anno alla nona edizione, non è solo<br />
un’iniziativa riservata agli appassionati dello sport nazionale,<br />
ma è una manifestazione che coinvolge anche chi «el<br />
balon no i sa gnanca se l’è tondo o quadrato». Con l’andare<br />
degli anni, infatti, da una semplice serie di partite serali il<br />
torneo si è trasformato in un’autentica festa di sport e divertimento:<br />
quest’anno, ad esempio, oltre alle ben quarantotto<br />
partite giocate tra torneo open, amatori e femminile, abbiamo<br />
proposto l’esibizione di gruppi musicali locali, una serata<br />
con deejay e il karaoke. Tutte le sere, inoltre, chi accorreva<br />
al centro scolastico-sportivo per giocare, assistere alle partite<br />
o semplicemente per passare una serata tra amici ha sempre<br />
trovato il servizio ristoro e bar gestito dal Gruppo Giovani.<br />
Proprio questa forse è la notizia più lieta della passata edizione<br />
del torneo, ovvero i tanti nuovi giovani di Fiavé che<br />
Le squadre finaliste<br />
di Angelo Zambotti<br />
si sono inseriti nel gruppo, così da rinforzare l’associazione<br />
e dare il necessario cambio a chi per i motivi più disparati<br />
ha meno tempo da investire nell’organizzazione delle varie<br />
manifestazioni. Per gli «storici» militanti dell’associazione<br />
questa è sicuramente la soddisfazione più grande, sperando<br />
che anno dopo anno siano sempre di più i ragazzi che spinti<br />
dalla voglia di stare insieme e di darsi da fare per allestire<br />
qualcosa nel proprio paese entrino a far parte <strong>dei</strong> vari enti<br />
di volontariato portando nuove idee e nuove risorse. Passando<br />
al lato strettamente sportivo, nel torneo maggiore è<br />
da registrare, dopo i due titoli centrati dalla Rule di Vedat<br />
Smajloski, il successo del Vecchio Mulino, formazione di<br />
Fiavé guidata da Riccardo Lorenzi, che ha battuto in finale<br />
la Falc Salotti delle Cornelle guidata da Erminio Caresani.<br />
Nella competizione amatori terza vittoria in altrettante edizioni<br />
per La Cascata di Stenico davanti all’Impresa Azzolini,<br />
mentre nel triangolare femminile si è imposta la blasonata<br />
Trilacum su Comano Fiavé ed Isera. Ora però è già tempo<br />
di mettersi al lavoro per ideare l’edizione del luglio 2010,<br />
sperando di riuscire a confezionare per i tanti appassionati<br />
qualche sorpresa per celebrare degnamente il decennale del<br />
torneo, da tempo considerato tra i migliori della zona per<br />
organizzazione e per qualità di gioco.
Lavoro nei campi (cortesia di: Giovannina Benuzzi)<br />
Inaugurazione del nuovo municipio di Fiavè (1953)<br />
(cortesia di Nina Zambotti)<br />
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