carera-gen10.pdf [4209 Kb] - Consorzio dei Comuni Trentini
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Sui caduti è stata fatta spesso molta retorica. Quante volte<br />
sulla loro sorte si sono legittimate le guerre meno giustificabili<br />
e invocate nuove aggressioni! La commemorazione<br />
del 31 gennaio 2010 sarà un’esperienza diversa, segnata<br />
da toni sommessi e dal bisogno di superare le tante lacerazioni<br />
che il primo conflitto mondiale aveva esaltato:<br />
tra gli arruolati e loro casa, i soldati e i civili, il Trentino<br />
e il resto dell’Impero, l’Italia e il Trentino, i profughi e<br />
quanti erano rimasti nei paesi, la comunità e i campi di<br />
prigionia, i cimiteri di guerra e le famiglie, il lutto privato<br />
e la memoria pubblica, il Trentino e un Impero dissolto. Di<br />
tutte quelle lacerazioni, il “Memoriale” vuole ricucire una<br />
memoria pubblica che ha sempre rimosso quanti avevano<br />
combattuto dalla “parte sbagliata”.<br />
Durante quelle due settimane, chiunque potrà visitare il<br />
Memoriale, privatamente o in forma organizzata, sostando<br />
in silenzio o proponendo una riflessione, lasciando un<br />
messaggio o un disegno alla “parete del ricordo”, scrivendo<br />
un pensiero. Potranno andarci le scuole, per proseguire una<br />
riflessione cominciata in classe, famiglie, le rappresentanze<br />
comunali, le associazioni.<br />
Domenica 7 febbraio sarà il “giorno <strong>dei</strong> nomi”: al centro<br />
del Memoriale, ininterrottamente dal mattino alla sera, si<br />
snoderà la lettura pubblica di tutti i nomi <strong>dei</strong> caduti trentini.<br />
Attraverso la voce <strong>dei</strong> suoi rappresentanti, la comunità<br />
chiamerà, ancora una volta, tutti coloro che non sono<br />
tornati e metterà fine ad un silenzio istituzionale durato<br />
troppo a lungo.<br />
La mostra sulla 1 a guerra mondiale del Gruppo Ricerca e Studi Giudicarie<br />
Il monumento ai caduti, realizzato negli anni ‘60 nella piazza<br />
S. Sebastiano<br />
La commemorazione si concluderà il 13 febbraio con una<br />
riflessione a più voci, di uomini e donne che vivono nel<br />
nostro tempo e che ci aiuteranno a capire cosa potremo<br />
portare con noi di questa memoria.<br />
In un tempo in cui le guerre si sono fatte endemiche,<br />
dove a morire sono soprattutto i civili, il ricordo <strong>dei</strong> nomi<br />
di questi nostri caduti di una guerra<br />
combattuta lontano ci conferma che la<br />
morte senza compianto, la dissipazione<br />
violenta delle esistenze, la condanna alla<br />
condizione di profugo, è un’esperienza<br />
che ha visto anche noi colpiti che ci<br />
sollecita ad essere cittadini consapevoli<br />
e non immemori.<br />
L’iniziativa è organizzata dalla Presidenza<br />
della Provincia autonoma di<br />
Trento, dall’Assessorato provinciale<br />
alla Cultura, dal Museo Storico Italiano<br />
della Guerra e dalla Fondazione Museo<br />
storico del Trentino.