carera-gen10.pdf [4209 Kb] - Consorzio dei Comuni Trentini
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La caccia a Fiavé<br />
50 anni di attività venatoria 1957 – 2008<br />
In tutti i <strong>Comuni</strong> esistono molte associazioni, enti e gruppi<br />
che animano e vivacizzano il tran tran della vita quotidiana,<br />
creando <strong>dei</strong> momenti di svago e di allegria che rompono la<br />
monotonia <strong>dei</strong> nostri paesi di montagna.<br />
Anche a Fiavé hanno sede e lavorano alcune di queste associazioni:<br />
sci club, associazione calcio, gruppo culturale,<br />
S.A.T., Pro loco, coro “La pineta-Rio Bianco”, sezione cacciatori,<br />
ecc ... tutte associazioni che operano nel volontariato<br />
senza scopo di lucro. In questo mio testo voglio menzionare<br />
e ricordare in particolare la sezione cacciatori di Fiavé.<br />
La caccia è un’attività antica e tradizionale; è sempre esistita<br />
e ha creato anche molte polemiche tra coloro che la sostengono<br />
e coloro che la rifiutano.<br />
In tutti gli sport e in tutte le attività (è come la politica) ci<br />
sono i favorevoli, ci sono i contrari e ci sono gli indifferenti.<br />
Pur rispettando tutti i pareri e le opinioni, credo che anche<br />
nella caccia ci siano delle regole che devono essere rispettate<br />
dai cacciatori “in primis” e poi anche dagli obiettori.<br />
C’è una legge, ci sono <strong>dei</strong> regolamenti: tutti devono essere<br />
accettati fino a quando non saranno eliminati o variati. Ma<br />
torniamo al tema.<br />
Il sottoscritto, per ricordare i suoi 50 anni di caccia attiva<br />
(1957 - 2008), ha voluto pubblicare una Monografia, “50<br />
anni di attività venatoria, 1957 - 2008”, articolata in tre<br />
parti:<br />
1. La caccia. Come era praticata la caccia una volta e come<br />
è praticata ora. Le riserve di caccia nelle Giudicarie Esteriori,<br />
le abitudini, le leggi, i regolamenti, la vigilanza, le<br />
armi, le attrezzature, l’abbigliamento;<br />
2. La mia caccia. Possiamo chiamarla un diario della<br />
mia vita di appassionato cacciatore. Gli studi, le prime<br />
esperienze di caccia, la caccia con il segugio, la caccia a<br />
capanno, la caccia alla migratoria, la caccia agli ungulati<br />
con fucile a canna rigata (carabina), i bei tempi delle<br />
campagne passate in compagnia, i bei momenti degli<br />
accompagnamenti per la selezione agli ungulati. Nelle<br />
le pagine una statistica degli abbattimenti ufficiali del<br />
capriolo e del camoscio nella riserva di Fiavé e degli<br />
abbattimenti di uccelli migratori durante il periodo della<br />
caccia a capanno.<br />
3. Episodi ed avventure. Questa parte è sicuramente poco<br />
“ortodossa”; possiamo dire che sarebbe da mettere<br />
all’indice. Ma è il frutto di quanto succede e può succedere<br />
in tutti i settori dell’operato umano. In tutto c’è<br />
La presentazione del libro di Zanini<br />
di Geremia Zanini<br />
del buono, ma anche del marcio… “Errare humanum<br />
est” dicevano gli antichi. E questo lo vediamo ripetersi<br />
quotidianamente, basta seguire la stampa … Quindi non<br />
condanniamo solo i cacciatori e la caccia, ma assieme a<br />
loro anche tanti altri, socialmente molto più rei.<br />
Con questo mio scritto ho voluto ricordare una tradizione<br />
diffusa non solamente a Fiavé, ma in tutte le Valli del Trentino<br />
e nel mondo intero.<br />
Nel medesimo tempo ho voluto che alcuni fatti non venissero<br />
messi nel dimenticatoio e così possano essere ricordati<br />
per i tempi futuri.<br />
L’augurio è che questa raccolta di notizie, dati ed episodi<br />
non costituisca uno spunto per denigrare i cacciatori e conseguentemente<br />
invogliare i fanatici anti-caccia, ma essere un<br />
momento di riflessione per migliorarsi vicendevolmente.<br />
Mi auguro di non avere offeso nessuno e di aver portato un<br />
contributo per una migliore convivenza tra amici e nemici<br />
della caccia, di essere stato leale e imparziale e di venire<br />
letto con piacere e soddisfazione.<br />
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