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carera-gen10.pdf [4209 Kb] - Consorzio dei Comuni Trentini

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“Nel cuore nessuna croce manca”<br />

Memoriale degli undicimilaquattrocento<br />

caduti trentini nella prima guerra mondiale<br />

31 gennaio 2010, Trento.<br />

Nessuna croce mancherà - metaforicamente parlando - nel<br />

“Memoriale degli undicimilaquattrocento caduti trentini<br />

nella Prima guerra mondiale” che sarà allestito a Trento,<br />

presso la Sala di Rappresentanza della Regione, in piazza<br />

Dante, fra il 31 gennaio e il 13 febbraio 2010. In quelle<br />

due settimane i nomi <strong>dei</strong> trentini morti nella Grande Guerra<br />

– qualunque divisa abbiano indossato – saranno leggibili<br />

sul grande anello sospeso, centro dello spazio commemorativo<br />

che li ricorderà a 90 anni dalla fine della guerra.<br />

Sarà un’emozione leggerli, tutti quei nomi ordinati per comune<br />

e per valle. Perché si ha un bel dire undicimilaquattrocento.<br />

Bisogna vederli tutti insieme, scritti in colonna,<br />

centottanta colonne disposte una a fianco dell’altra su una<br />

fascia alta un metro e mezzo e lunga 45. Per ogni nome,<br />

una persona il cui volto vorremmo ritrovare, togliendolo<br />

dall’ombra della dimenticanza. Per ogni volto, una vita<br />

spezzata, privata di futuro ma non di una storia.<br />

A determinare il loro numero è stata una ricerca promossa<br />

dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, patrocinata<br />

dalla provincia di Trento. Le informazioni<br />

raccolte pazientemente da Lodovico<br />

Tavernini consultando molte fonti, risultano<br />

ancora incomplete, ma la loro raccolta può<br />

essere continuata. Già oggi, consultando il<br />

sito www.trentinocultura.net chiunque può<br />

accedere alla banca dati che raccoglie le<br />

11.400 schede e può verificare se in casa o<br />

presso un parente ritrova qualche informazione<br />

utile su un suo progenitore morto in<br />

guerra - una “pia memoria”, una fotografia,<br />

una lettera, un diario – e segnalarla attraverso<br />

il sito stesso o telefonando al Museo<br />

della Guerra (0464 438100). In questi ultimi<br />

mesi sono state 160 le persone che lo hanno<br />

fatto, permettendo di coprire delle lacune e<br />

di completare qualche dato importante.<br />

1956, monumento ai caduti presso la cappella del cimitero di Fiavé<br />

1955, sfilata degli alpini di Fiavé per commemorare i caduti in guerra<br />

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