22 Le scuole straniere <strong>di</strong> xilografia Fin dagli esor<strong>di</strong> della rivista <strong>Cozzani</strong> guarda a modelli extra-nazionali, in primis al perio<strong>di</strong>co viennese “Ver Sacrum”, punto <strong>di</strong> riferimento fondamentale per il rinnovamento stilistico tra Otto e Novecento; e non a caso invita esponenti delle principali scuole grafiche europee alla Mostra internazionale <strong>di</strong> xilografia <strong>di</strong> Levanto (1912). L’interesse e l’apertura internazionali sono una costante <strong>di</strong> tutta la prima stagione della rivista, che vede tra l’altro la pubblicazione <strong>di</strong> numeri speciali de<strong>di</strong>cati alla Serbia, all’Armenia, alla Polonia, alla Romania, al Belgio e all’Inghilterra. È in particolare quest’ultimo fascicolo a far conoscere l’opera grafica <strong>di</strong> Frank Brangwyn, allora noto in Italia soprattutto per la sua pittura, ampiamente rappresentata nelle Biennali <strong>di</strong> Venezia. In esposizione: Frank Brangwyn, L’asse<strong>di</strong>o e I pugili, “L’Eroica”, (59-60) 1919, fascicolo de<strong>di</strong>cato all’Inghilterra Albert Delstanche, L’hotel de la ville de Lourain, e Frans Masereel, La processione, “L’Eroica”, (82-83) 1924, fascicolo de<strong>di</strong>cato alla xilografia in Belgio Fascicolo de<strong>di</strong>cato al russo Meeter De Zorn, “L’Eroica”, (17) giugno 1913 Charles Doudelet, Tre canti per <strong>di</strong>re i dolori della terra e del cielo, “L’Eroica”, (41-42) 1915-16, fascicolo de<strong>di</strong>cato all’Armenia Edgard Tytgat, Il palazzo <strong>di</strong> St. Nicholas, “L’Eroica” (27-28), aprile-maggio 1914, fascicolo de<strong>di</strong>cato alla xilografia in Belgio
Charles Doudelet Tre canti per <strong>di</strong>re i dolori della terra e del cielo, “L’Eroica”, (41-42) 1915-16, fascicolo de<strong>di</strong>cato all’Armenia 23