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Obiettivo TUTELA Fondato dall’ANMIL nel 1947 Tiratura 470.000 copie LA QUOTA ASSOCIATIVA COMPRENDE L’INVIO DEL PERIODICO IN ABBONAMENTO Direttore Responsabile Pietro Mercandelli Comitato di Redazione Luigi D’Alessandro Vincenzo Frusciante Roberto Minidio Mario Samarani Coordinamento Redazionale Sandro Giovannelli Marinella de Maffutiis Redazione, impaginazione e grafica a cura dell’Ufficio Comunicazione e Relazioni esterne dell’ANMIL Impaginazione e grafica ANMIL Eleonora Lo Nigro Direzione - Redazione - Amministrazione Via Adolfo Ravà, 124 - 00142 Roma Tel. 06.54196-201/205 Fax 06.5406776 e-mail: obiettivotutela@anmil.it Obiettivo TUTELA è sul Sito www.anmil.it Numero Verde 800 864173 Fotocomposizione, Fotolito e Stampa Mediagraf S.p.A. Stab. di Roma - SO.GRA.RO Via I. Pettinengo 39 - 00159 Roma Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 04301/54 del 7/12/54 sommario Editoriale Porterò nel mio cuore quindici anni di grandi soddisfazioni e di meravigliosi ricordi . . . . . . . . . . . . . pag. 3 di Pietro Mercandelli Le Nostre Battaglie Dal 7° Congresso ANMIL unanime conferma delle linee di politica associativa. . . . . . . . pag. 4 L’ANMIL fa informazione con Romauno anche in tv e sul web . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 7 Una Giornata per non dimenticare, ma soprattutto per impegnarci a cambiare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 8 di Marinella de Maffutiis Sicurezza sul Lavoro Una mostra fotografica ANMIL per dire ‘NO! contro il dramma degli incidenti sul lavoro’ . . . . . . . . . . . . . pag. 10 Le Giornate locali . . . . . . . . . . . pag. 12 ANMIL IS4U . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 32 In copertina foto di Guglielmo Rota - TrueArt per l’ANMIL
Porterò nel mio cuore quindici anni di grandi soddisfazioni e di meravigliosi ricordi Pietro Mercandelli obiettivo TUTELA editoriale Scrissi quindici anni fa il mio primo editoriale sul nostro periodico associativo ed oggi è arrivato il momento di scrivere l’ultimo. Il rinnovo degli organi, conclusosi con il Congresso Nazionale, doveva essere, e per lo più lo è stata, l’occasione per introdurre nella vita associativa energie nuove da valorizzare e far crescere in vista di un progressivo ricambio della classe dirigente. Personalmente nei mesi scorsi avevo più volte annunciato la volontà di operare in questo senso e coerentemente con questa volontà non ho avanzato la mia candidatura nemmeno per l’incarico di delegato al Congresso provinciale, partecipando al Congresso soltanto in veste di Presidente Nazionale uscente. Si è trattato di un Congresso che ha unanimemente approvato le linee di politica associativa perseguite in questi anni e deciso di rafforzarle e consolidarle. D’altra parte, ciò che siamo diventati è sotto gli occhi di chiunque abbia occhi per vedere. In mezzo ad un andirivieni di Governi - tre soltanto in questi ultimi cinque anni - abbiamo sempre tenuto la barra diritta, abbiamo sempre affrontato i problemi sul tappeto con la stessa determinazione e con una continuamente maggiore tenacia. Abbiamo tentato di tutto, partendo da proposte motivate e a nostro giudizio sostenibili. A ciclo continuo, per così dire, abbiamo dialogato, abbiamo protestato ed ogni volta abbiamo ricominciato. Un dialogo mai così ad alto livello. Le forze politiche oggi riconoscono all’Associazione un livello di attenzione che non ha paragoni rispetto al passato. E non è solo un fatto di mero calcolo elettorale, una voglia improvvisa di fare passerella, perché le elezioni ci sono sempre state. Ma io non ricordo che i capi dei principali schieramenti politici siano venuti a trovarci nella nostra sede per discutere con noi dei loro programmi elettorali. Negli ultimi anni questo invece è successo: prima Prodi e poi Veltroni e Berlusconi, hanno fatto visita all’Associazione per ascoltarne le proposte. Anche le Istituzioni non sono mai state così vicine all’ANMIL e se il Parlamento continua a riconoscerci come interlocutore primario, abbiamo anche costruito con la Presidenza della Repubblica un rapporto che è andato al di là di ogni più ottimistica aspettativa. Negli ultimi due anni, diversamente dai precedenti tredici in cui ho rivestito l’incarico di Presidente Nazionale, l’ANMIL è stata invitata a tutte le iniziative promosse dal Quirinale in tema di lavoro: dalle celebrazioni del Primo maggio alla presentazione di campagne per la sicurezza. Chi ha lavorato per questo ha motivo di essere orgoglioso del risultato del proprio lavoro. Perché è il lavoro di tutti che ci ha portati sin qui e che ci porterà ancora avanti. Ed io non sono che uno di voi, uno che come voi ha cercato di fare al meglio la sua parte con tutta la passione e la dedizione di cui è stato capace, convinto di operare per il bene di un’Associazione a cui ha dato tanto e da cui ha avuto tanto. E che oggi ha la coscienza serena. I nuovi organi sapranno fare la loro parte con serenità, sicuri dell'appoggio della categoria intera e di tutto il territorio, per le scelte che dovranno compiere e che, sono certo, compiranno nel migliore dei modi, per un ulteriore salto di qualità e di autorevolezza dei nostri servizi e della nostra presenza, anche grazie al prezioso supporto del personale della Direzione Generale e di tutte le sedi periferiche su cui so che abbiamo tutti potuto sempre confidare. Questo editoriale, allora, vuole essere un ringraziamento ed un saluto a tutti gli associati all’ANMIL. Ringraziamento, anzitutto, per la stima e l’affetto che ho ricevuto in questi quindici anni partecipando a convegni e manifestazioni in tutta Italia. Ciascuna di queste occasioni è stata un’esperienza in più sotto il profilo associativo ed umano. Ciascuno di questi incontri ha rappresentato lo stimolo per fare sempre meglio nel mio incarico di Presidente Nazionale con l’obiettivo di cercare di dare risposte alle tante, troppe, richieste cui le Istituzioni non hanno saputo fare fronte. Ho incontrato migliaia di persone che, con la loro serena dignità ed il loro quotidiano coraggio, mi hanno dato forza ed hanno arricchito la mia umanità. Persone che mi hanno lasciato esperienze e ricordi che porterò nel mio cuore per il tempo che mi resterà da vivere. Grazie a tutti voi. 3
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