“Il nostro approccIo multIdIscIplInare, è fondamentale per la ...
“Il nostro approccIo multIdIscIplInare, è fondamentale per la ...
“Il nostro approccIo multIdIscIplInare, è fondamentale per la ...
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In questo numero:<br />
IntervIsta al Prof. Zuccaro<br />
Un viaggio nell’infinito<br />
“giovane mondo” degli anziani<br />
chIrurgIa refrattIva<br />
Dott.ssa Cantera<br />
“Raggiunti traguardi importanti”<br />
L’Ospedale Israelitico Informa<br />
Numero II - Settembre / Novembre 2012<br />
cardIologIa<br />
Elettrostimo<strong>la</strong>zione cardiaca,<br />
il Dott. Vetta ci spiega cos’<strong>è</strong><br />
<strong>“Il</strong> <strong>nostro</strong> <strong>approccIo</strong> <strong>multIdIscIplInare</strong>,<br />
<strong>è</strong> <strong>fondamentale</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> prevenzIone<br />
e <strong>la</strong> cura oncologIca”<br />
Intervista al Prof. Stefano Va<strong>la</strong>brega, Assessore all’Ospedale Israelitico<br />
e Specialista in Chirurgia Generale e Oncologica
Settembre / Novembre 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />
su www.ospedaleisraelitico.it<br />
puoi trovare gli approfondimenti,<br />
i consigli dei medici e prenotare<br />
online <strong>la</strong> tua visita.<br />
attiva il lettore qr code<br />
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le interviste degli specialisti<br />
dell’ospedale israelitico<br />
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Sommario<br />
“Chi salva una so<strong>la</strong> <strong>per</strong>sona <strong>è</strong> come se salvasse un mondo intero.”<br />
consulta<br />
l’es<strong>per</strong>to<br />
4 edItorIale<br />
Ospedale Israelitico: Insieme a te, da sempre<br />
Saluto del Direttore Generale e del Direttore Sanitario<br />
5 <strong>la</strong> multidisciplinarietà, un approccio <strong>fondamentale</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />
prevenzione e <strong>la</strong> cura oncologica<br />
Intervista al Prof. Stefano Va<strong>la</strong>brega<br />
Assessore all’Ospedale Israelitico e Specialista in<br />
Chirurgia Generale e Oncologica<br />
7 focus dell’es<strong>per</strong>to<br />
La diagnosi precoce ti salva <strong>la</strong> vita<br />
9 <strong>la</strong> gerIatrIa e l’InfInIto “gIovane mondo” deglI anzIanI<br />
Intervista al Prof. Stefano Maria Zuccaro<br />
Responsabile dei Reparti di Geriatria, Oncologia, Broncopneumologia e<br />
Cardiologia (ad-interim) dell’Ospedale Israelitico<br />
11 focus dell’es<strong>per</strong>to<br />
Il morbo di Alzheimer<br />
A cura del Prof. Stefano Maria Zuccaro<br />
12 cHIrurgIa refrattIva, raggIuntI traguardI ImportantI<br />
Intervista al<strong>la</strong> Dott.ssa Emilia Cantera<br />
Medico referente del Servizio di Chirurgia Refrattiva<br />
dell’Ospedale Israelitico<br />
13 focus dell’es<strong>per</strong>to<br />
La Sindrome del Tunnel Carpale<br />
A cura del Prof. Raffaele Sadun<br />
14 fIlo dIretto<br />
Tutte le informazioni <strong>per</strong> mettersi in contatto con i reparti<br />
e con i tuoi medici<br />
15 Rubrica: <strong>la</strong> salute In pIllole<br />
16 Il cuore, cHe magnIfIca InvenzIone<br />
Intervista con il Dott. Francesco Vetta<br />
Responsabile dell’attività di Elettrostimo<strong>la</strong>zione Cardiaca<br />
dell’Ospedale Israelitico<br />
17 focus dell’es<strong>per</strong>to<br />
Le cardiopatie del III millennio<br />
19 tradIzIonI e sImBolI eBraIcI<br />
Menorah - Shabbat<br />
20 <strong>la</strong> storIa racconta<br />
La cura <strong>è</strong> l’architettura dell’umanità<br />
22 InformazIonI dI servIzIo<br />
Chiedi un consulto ai medici intervistati in questo numero attraverso il loro<br />
indirizzo di posta elettronica, otterrai una risposta privata via mail.<br />
Anno 1 Numero 2<br />
Settembre-Novembre 2012<br />
Trimestrale<br />
Direttore Responsabile:<br />
Giancarlo Loquenzi<br />
Tiratura: 10.000 copie<br />
3<br />
Direttore Editoriale:<br />
Dott. Giovanni Luigi Spinelli<br />
Redazione, Progettazione grafica e Stampa<br />
a cura di:<br />
Never Before Italia s.r.l.<br />
www.neverbeforeitalia.it
Settembre / Novembre 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />
L’Editoriale<br />
osPedale IsraelItIco:<br />
InsIeme a te, da semPre<br />
Il saluto del Direttore Generale, Dott. Antonio Mastrapasqua<br />
e del Direttore Sanitario, Dott. Giovanni Luigi Spinelli<br />
c<br />
ari lettori,<br />
siamo felici che il primo numero di questa rivista abbia<br />
consentito un maggiore approfondimento ed un<br />
ulteriore contatto con voi.<br />
Questo <strong>nostro</strong> <strong>per</strong>corso d’informazione e di congiunzione<br />
ha come obiettivo, proprio quello di fornire uno strumento<br />
che ci consenta di raccontare e descrivere, non solo i servizi<br />
di questo Ospedale, ma di essere una lente d’ingrandimento<br />
sul<strong>la</strong> passione e sul<strong>la</strong> professionalità dei medici e di tutte le<br />
<strong>per</strong>sone a cui affidate <strong>la</strong> vostra salute.<br />
Anche in questo numero troverete: focus specialistici sulle<br />
patologie, consigli dell’equipe medica, informazioni di servizio<br />
e tutto quello che può aiutarvi a focalizzare meglio il mondo<br />
dell’Ospedale Israelitico.<br />
Da sempre, <strong>la</strong>voriamo <strong>per</strong> offrire una qualificata assistenza<br />
4<br />
attraverso <strong>la</strong> preparazione, <strong>la</strong> serietà e <strong>la</strong> disponibilità delle<br />
<strong>per</strong>sone che o<strong>per</strong>ano all’interno di questa struttura.<br />
Ne consegue che diventa <strong>fondamentale</strong> il modo di “porsi” da<br />
parte del <strong>per</strong>sonale medico attraverso <strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> cura, <strong>la</strong><br />
modalità del<strong>la</strong> sua somministrazione, dal punto di vista tecnologico<br />
ed umano, ma soprattutto <strong>la</strong> metodicità dell’informazione<br />
al paziente circa il suo stato di salute, le scelte terapeutiche<br />
connesse al loro rischio e <strong>la</strong> loro metodologia di applicazione.<br />
Tutto il <strong>nostro</strong> impegno ha quindi come obiettivo principale,<br />
quello di offrire servizi altamente specializzati ed efficienti sul<br />
territorio, facilitando l’accesso alle prestazioni, ampliandole e<br />
cercando soprattutto di adeguarci alle vostre esigenze.<br />
Conosciamo il valore del<strong>la</strong> fiducia che riponete nel <strong>nostro</strong> <strong>la</strong>voro, <strong>per</strong><br />
questo <strong>la</strong> nostra missione <strong>è</strong> quel<strong>la</strong> di continuare ad essere sempre al vostro<br />
fianco
Settembre / Novembre 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />
nel mese del<strong>la</strong> prevenzIone del tumore al seno, IncontrIamo Il prof. stefano va<strong>la</strong>Brega,<br />
assessore all’ospedale IsraelItIco e specIalIsta In cHIrurgIa generale e oncologIca.<br />
<strong>la</strong> multIdIscIPlInarIetà,<br />
un aPProccIo <strong>fondamentale</strong> Per <strong>la</strong><br />
PrevenZIone e <strong>la</strong> cura oncologIca<br />
Il Prof. Stefano Va<strong>la</strong>brega, durante l’intervista.<br />
“È innegabile che <strong>la</strong> prevenzione e <strong>la</strong> ricerca scientifica sono<br />
le strade che più stanno aiutando a far diventare, citando<br />
Umberto Veronesi, il cancro, un male curabile”.<br />
p<br />
rof. Va<strong>la</strong>brega lei <strong>è</strong> Assessore<br />
all’Ospedale Israelitico<br />
ed <strong>è</strong> un Chirurgo generale<br />
che si occupa principal-<br />
di vista, i valori che rendono eccellente<br />
una struttura sanitaria?<br />
I valori inscindibili <strong>per</strong> una struttura<br />
d’eccellenza sono <strong>la</strong> professionalità, in<br />
mente di chirurgia oncologica. Per- primo luogo, e il rapporto umano con il<br />
ché ha scelto questo orientamento paziente, che non <strong>è</strong> un numero ma una<br />
specialistico?<br />
<strong>per</strong>sona. Valori accompagnati dal<strong>la</strong> con-<br />
Le devo confessare, che quando tertinua e assoluta dedizione nel risolvere i<br />
minai il mio corso di <strong>la</strong>urea, ero convinto problemi dei pazienti. E quando questo<br />
che non avrei mai curato tumori. Andan- non <strong>è</strong> possibile, <strong>la</strong> struttura deve accomdo<br />
avanti negli anni ho capito che <strong>la</strong> mia pagnare i pazienti in questo partico<strong>la</strong>re<br />
missione stava diventando sempre più <strong>per</strong>iodo del<strong>la</strong> propria vita nel<strong>la</strong> maniera<br />
quel<strong>la</strong> di curare e dare sollievo alle sof- più serena possibile.<br />
ferenze dei pazienti oncologici. Quando Ritornando al<strong>la</strong> sua domanda, ricordo<br />
si raggiunge un tale risultato, trattare e come, <strong>la</strong> frase usata in quel<strong>la</strong> occasione,<br />
talvolta guarire dei pazienti oncologici si significhi che più si conosce più si può<br />
hanno sensazioni positive e fortissime. aiutare. Dare cultura significa conoscere,<br />
educare, capire. Dare cultura <strong>per</strong>mette<br />
Durante <strong>la</strong> prima del film diretto lo sviluppo delle re<strong>la</strong>zione inter<strong>per</strong>sonali<br />
da Rose Bosch “Vento di Primave- e, di conseguenza, aiuta nel <strong>per</strong>corso di<br />
ra”, ebbe a dichiarare che “Dare trattamento del paziente ma<strong>la</strong>to di tu-<br />
cultura ci farà ritornare ad essere more.<br />
di questa Terra”.<br />
Secondo <strong>la</strong> sua es<strong>per</strong>ienza, quali<br />
Quali sono, secondo il suo punto sono i maggiori fattori di rischio e<br />
5<br />
scrIvI al<br />
prof. va<strong>la</strong>Brega<br />
<strong>per</strong> un consulto<br />
s.va<strong>la</strong>brega@ospedaleisraelitico.it<br />
NOTE BIOGRAFICHE<br />
Prof. STEFANO VALABREGA<br />
Nato a Roma 8/12/1952<br />
Maturità Scientifica al Liceo G. Castelnuovo Roma.<br />
Laurea in Medicina e Chirurgia<br />
Università La Sapienza Roma<br />
Summa cum Laude.<br />
Specializzazione in Chirurgia dell’Apparato Digerente<br />
ed Endoscopia Digestiva-La Sapienza Roma.<br />
Specializzazione in Chirurgia Generale<br />
La Sapienza Roma.<br />
Internato presso Addenbrook’s Hospital, Cambridge<br />
in Chirurgia dei Trapianti.<br />
Internato presso St. Marks Hospital, Londra<br />
in Chirugia Colo-rettale.<br />
Ricercatore/Assistente Chirurgo presso <strong>la</strong><br />
I Clinica Chirurgica , Policlinico Umberto I.<br />
Research Fellow in Colo-Rectal Surgery presso<br />
Thomas Jefferson University Hospital di Phi<strong>la</strong>delphia.<br />
Internato in Chirurgia Toracica presso<br />
Sloane Kettering Cancer Center, Memorial Hospital<br />
di New York.<br />
Internato in Chirurgia Generale Oncologica presso<br />
Sloane Kettering Cancer Center, Memorial Hospital<br />
di New York.<br />
Internato in Chirurgia Epatobiliopancreatica<br />
presso Sloane Kettering Cancer Center, Memorial<br />
Hospital di New York.<br />
Aiuto Chirurgo in Chirurgia d’Urgenza presso<br />
Policlinico Umberto I, Roma.<br />
Internato in Chirurgia Mininvasiva presso Dott.<br />
Mouret Univ. di Lione.<br />
Docente nelle Scuole di Specializzazione di<br />
Chirurgia Generale , Chirurgia Toracica e Chirurgia<br />
d’Urgenza Policlinico Umberto I.<br />
Responsabile Unità Semplice di Chirurgia Mininvasiva<br />
Toracica presso <strong>la</strong> Divisione di Chirurgia<br />
Oncologica, Ospedale Pertini.<br />
Research Fellow in Chirurgia Oncologica presso
Settembre / Novembre 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />
quanto <strong>la</strong> tecnologia aiuta <strong>la</strong> prevenzione<br />
e <strong>la</strong> guarigione da carcinoma?<br />
Come immagina lo scenario<br />
futuro?<br />
Alcune delle cause dei tumori più diffusi<br />
sono, <strong>per</strong> fortuna, molto conosciute,<br />
ad esempio, <strong>è</strong> il fumo che causa <strong>la</strong> gran<br />
parte dei tumori del polmone. Una considerazione<br />
<strong>è</strong> d’obbligo purtroppo in Italia,<br />
a differenza di altri paesi industrializzati,<br />
si sta abbassando <strong>la</strong> guardia nei<br />
confronti del tabagismo. Sono, in ogni<br />
caso, stati fatti dei passi in avanti: non si<br />
par<strong>la</strong> più di male incurabile, non c’<strong>è</strong> vergogna<br />
nel mostrare i segni del<strong>la</strong> chemio<br />
o del<strong>la</strong> chirurgia. È innegabile che <strong>la</strong> prevenzione<br />
e <strong>la</strong> ricerca sono le strade che<br />
più ci stanno aiutando <strong>per</strong> far diventare,<br />
come dice Veronesi, il cancro, un “male<br />
curabile”.<br />
All’Israelitico, considerando il tumore<br />
del seno, grazie allo screening ed<br />
al<strong>la</strong> prevenzione, riusciamo a trattare<br />
pazienti con stadi iniziali di ma<strong>la</strong>ttia,<br />
e quindi con <strong>per</strong>centuale di guarigione<br />
sensibilmente più elevata. Tali risultati<br />
sono frutto di un sistema integrato multidisciplinare<br />
di prevenzione, screening,<br />
diagnosi e trattamento che, insieme al<br />
rapporto elettivo medico-paziente, conducono<br />
al<strong>la</strong> condivisione ed accettazione<br />
delle tappe del processo terapeutico<br />
<strong>per</strong> i pazienti oncologici. Il futuro sarà<br />
migliore se si continuerà in un’ottica<br />
multidisciplinare clinica e del<strong>la</strong> ricerca.<br />
Noi <strong>per</strong>seguiamo questo obiettivo. Tanti<br />
anni fa l’Ospedale Israelitico ha fatto<br />
una promessa: costruire un reparto di<br />
oncologia in cui il paziente avesse una<br />
identità precisa. Al<strong>la</strong> <strong>per</strong>sona <strong>è</strong> dedicata<br />
<strong>la</strong> nostra totale attenzione e dedizione<br />
dal<strong>la</strong> diagnosi al<strong>la</strong> terapia, dai controlli,<br />
fino al<strong>la</strong> guarigione.<br />
Ottobre <strong>è</strong> il mese del<strong>la</strong> prevenzione<br />
del tumore al seno, quali sono<br />
gli accertamenti che Lei consiglia?<br />
Fortunatamente le linee guida di prevenzione,<br />
a livello internazionale, sono<br />
conosciute dal<strong>la</strong> maggior parte delle<br />
donne.<br />
Aggiungerei, <strong>per</strong> <strong>la</strong> mia es<strong>per</strong>ienza,<br />
che tali attività devono essere maggiormente<br />
coordinate e meno empiriche.<br />
Inoltre, in questo caso di tumore, <strong>è</strong> molto<br />
importante valutare <strong>la</strong> familiarità, <strong>per</strong>ché<br />
il tumore del<strong>la</strong> mammel<strong>la</strong> ha un’alta<br />
incidenza tra familiari di primo grado. In<br />
questi casi <strong>è</strong> <strong>fondamentale</strong> essere seguiti<br />
in modo sistematico da specialisti, e non<br />
fermarsi al<strong>la</strong> prima visita o al primo controllo.<br />
Atteggiamento, questo, che consente<br />
cure tempestive e risolutive.<br />
Come dovrebbe essere il trattamento<br />
ideale <strong>per</strong> un paziente oncologico?<br />
L’approccio migliore, come detto prima,<br />
deve essere necessariamente multidisciplinare.<br />
In Francia esiste una legge<br />
dove il trattamento del paziente oncologico,<br />
deve essere concordato necessariamente<br />
tra i vari specialisti (Oncologo,<br />
Chirurgo, Chirurgo p<strong>la</strong>stico, Radiotera-<br />
6<br />
SEGUE NOTE BIOGRAFICHE<br />
Sloane Kettering Cancer Center, Memorial Hospital<br />
di New York.<br />
Tirocinio in Chirurgia Epatobiliopancreatica presso<br />
l’Hopital Paul Brouseé di Villejuif, Parigi.<br />
Ricercatore confermato presso Policlinico<br />
Sant’Andrea, Roma.<br />
Professore Associato in Chirurgia Generale<br />
Università La Sapienza, Roma.<br />
Fellow dell’American College of Surgeons (ACS).<br />
Fellow del<strong>la</strong> Society of Surgical Oncology (SSO).<br />
Fellow dell’American Society of Colo-Rectal Surgeons<br />
(ASCRS).<br />
Membro del<strong>la</strong> Società Italiana di Chirurgia.<br />
Autore e coautore di circa 190 <strong>la</strong>vori scientifici su<br />
riviste indexizzate, capitoli di libro, monografie.<br />
pista). L’Ospedale Israelitico, se vogliamo,<br />
si differenzia dalle altre strutture<br />
sanitarie <strong>per</strong> <strong>la</strong> capacità dei vari professionisti<br />
che intervengono nel<strong>la</strong> cura<br />
del<strong>la</strong> patologia oncologica, di seguire il<br />
paziente in tutte le fasi. Non <strong>è</strong> il ma<strong>la</strong>to<br />
oncologico che cerca i vari specialisti,<br />
ma <strong>è</strong> <strong>la</strong> struttura ospedaliera che indica<br />
lo specifico <strong>per</strong>corso di cura.<br />
Quali dovrebbero essere le professionalità<br />
attive nel <strong>per</strong>corso di<br />
cura?<br />
Nel<strong>la</strong> nostra struttura ospedaliera,<br />
tutti gli o<strong>per</strong>atori del<strong>la</strong> sanità partecipano<br />
al <strong>per</strong>corso di guarigione, nessuno<br />
escluso: dall’Infermiere al Senologo, dal<br />
Chirurgo all’Oncologo, tutti devono far<br />
parte di una squadra che <strong>la</strong>vora all’unisono<br />
<strong>per</strong> il miglior trattamento possibile<br />
attuabile.<br />
Nel trattamento dei tumori, specificatamente<br />
in quello mammario, il Chirurgo<br />
deve <strong>la</strong>vorare affiancato all’Oncologo,<br />
al Radioterapista, all’Anestesista, al Chirurgo<br />
p<strong>la</strong>stico, al <strong>per</strong>sonale paramedico.<br />
L’obiettivo di un reparto di Chirurgia<br />
Oncologica <strong>è</strong> di identificare, proporre<br />
ed attuare un <strong>per</strong>corso terapeutico individuale<br />
in modo che il paziente si senta<br />
seguito, oserei dire protetto e che abbia<br />
sempre dei riferimenti certi<br />
Guarda <strong>la</strong> video-intervista<br />
del Prof. Va<strong>la</strong>brega.
Settembre / Novembre 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />
Focus dell’es<strong>per</strong>to o n c o l o g i a<br />
<strong>la</strong> dIagnosI Precoce tI salva <strong>la</strong> vIta<br />
<strong>è</strong><br />
noto a tutti il detto “prevenire<br />
<strong>è</strong> meglio che curare”, ma non <strong>è</strong><br />
uno slogan. In tutto il mondo<br />
medico - scientifico <strong>è</strong> riconosciuta<br />
l’importanza del<strong>la</strong> prevenzione<br />
<strong>per</strong> garantire una buona salute<br />
ed una migliore qualità del<strong>la</strong> vita. Ancora<br />
di più, questo si rive<strong>la</strong> necessario in campo<br />
oncologico. Adottare uno stile di vita<br />
corretto ed attuare <strong>la</strong> diagnosi precoce,<br />
possono salvare <strong>la</strong> vita di molte <strong>per</strong>sone,<br />
evitare tanta sofferenza, oltre che diminuire<br />
<strong>la</strong> spesa sanitaria.<br />
Il miglior trattamento del cancro <strong>è</strong> <strong>la</strong> sua<br />
prevenzione e questa si basa sul<strong>la</strong> comprensione<br />
delle cause e dei meccanismi<br />
che provocano le neop<strong>la</strong>sie nei vari organi.<br />
L’individuazione dei soggetti a rischio<br />
viene condotta mediante <strong>la</strong> valutazione<br />
dei fattori genetico-familiari ed ambientali.<br />
Il condurre uno stile di vita sano <strong>è</strong> <strong>la</strong><br />
chiave del<strong>la</strong> prevenzione del cancro.<br />
Ottobre <strong>è</strong> il mese del<strong>la</strong> prevenzione<br />
del tumore al seno che in Italia<br />
colpisce una donna su dieci. Ecco<br />
un excursus di approfondimento sul<strong>la</strong><br />
patologia e su come prevenir<strong>la</strong>: ricordiamoci<br />
che con un’adeguata ed opportuna<br />
diagnosi precoce, <strong>la</strong> possibilità di vincere<br />
questo tipo di tumore sono altissime<br />
oltre il 90%.<br />
Fattori di rischio<br />
• Età: con l’aumentare dell’età il rischio<br />
diventa maggiore<br />
• Ormoni: prolungata esposizione agli<br />
ormoni prodotti dall’ovaio prima del<strong>la</strong><br />
menopausa<br />
• Familiarità: in caso di tumore al seno<br />
fra parenti prossimi (madre, sorel<strong>la</strong>, nonna,<br />
zia) da parte sia materna, sia paterna.<br />
• Predisposizione genetica: ipotizzabile<br />
in presenza di una forte familiarità<br />
di casi di tumore del seno e dell’ovaio.<br />
• Gravidanza: maggiore <strong>è</strong> il numero<br />
delle gravidanze, minore <strong>è</strong> il rischio.<br />
L’età del<strong>la</strong> prima gravidanza <strong>è</strong> influente:<br />
una gravidanza prima dei 30 - 35 anni<br />
sembra proteggere dal tumore al seno.<br />
• Precedente carcinoma del<strong>la</strong><br />
mammel<strong>la</strong>.<br />
• Obesità: specialmente dopo <strong>la</strong> menopausa.<br />
• Dieta: l’eccesso di calorie <strong>è</strong> dannoso.<br />
Come si previene<br />
Risultati incoraggianti sono stati rag-<br />
Ad ottobre il mese del<strong>la</strong> prevenzione oncologica <strong>per</strong><br />
il tumore al seno. La diagnosi fatta in tempo può salvare <strong>la</strong> vita di<br />
ognuno di noi. Come riconoscere i segni e cosa fare <strong>per</strong> prevenire.<br />
giunti attraverso <strong>la</strong> farmacoprevenzione<br />
(utilizzo di sostanze naturali o farmacologiche<br />
<strong>per</strong> impedire o rallentare <strong>la</strong> comparsa<br />
del tumore).<br />
Ma anche alcuni comportamenti possono<br />
aiutare l’organismo a proteggersi:<br />
- seguire un’alimentazione ricca di frutta<br />
fresca e verdura;<br />
- svolgere una costante attività fisica<br />
(specialmente in menopausa).<br />
Segni<br />
• Nodulo mammario: <strong>è</strong> il segno iniziale<br />
più frequente (80%). È duro rispetto<br />
al<strong>la</strong> normale consistenza del<strong>la</strong> mammel<strong>la</strong><br />
e quasi sempre non <strong>è</strong> dolente.<br />
Ospedale Israelitico<br />
7<br />
gIovedì 8 novemBre 2012 - ore 18,00<br />
• In fase avanzata di ma<strong>la</strong>ttia: cute<br />
con caratteristiche che ricordano <strong>la</strong> buccia<br />
d’arancia, retrazione del capezzolo,<br />
indurimento del<strong>la</strong> mammel<strong>la</strong>, noduli<br />
ascel<strong>la</strong>ri.<br />
Cosa fare<br />
• Ogni mese compiere l’autopalpazione<br />
del seno.<br />
• Dopo i 25 anni effettuare una visita clinica<br />
annuale insieme ad un esame ecografico.<br />
• Prima dei 40 anni, su parere del medico,<br />
eseguire una mammografia.<br />
• Dai 40 anni in poi sottoporsi ogni<br />
anno ad una mammografia da associare<br />
ad ecografia ed al<strong>la</strong> visita clinica<br />
Introduce<br />
Prof. f. cognettI Pres. Comitato sCientifiCo,<br />
osPedale israelitiCo<br />
ISTITUTO PITIGLIANI, VIA ARCO DE’ TOLOMEI 1, ROMA<br />
info@ospedaleisraelitico.it<br />
ospedaleisraelitico<br />
www.ospedaleisraelitico.it<br />
Saluto delle autorItà<br />
dott. a. MaStraPaSqua dir. Generale, osPedale israelitiCo<br />
dott. g. l. SPInellI dir. sanitario, osPedale israelitiCo<br />
dott. r. dI SegnI rabbino CaPo del<strong>la</strong><br />
Comunità ebraiCa di roma<br />
dIScuSSantS<br />
dott. P. trIMbolI osPedale israelitiCo<br />
Prof. S. Va<strong>la</strong>brega osPedale s. andrea<br />
università saPienza<br />
SPeaker<br />
Pd dr. med. luca gIoVanel<strong>la</strong><br />
medicina nucleare e Centro tiroideo<br />
ist. oncologico svizzera italiana<br />
bellinzona - lugano<br />
focuS on<br />
dott.SSa a. creScenzI osPedale israelitiCo<br />
dott. n. naSrol<strong>la</strong>h osPedale israelitiCo<br />
concluSIonI<br />
dott. b. PIPerno Pres. C.d.a. osPedale israelitiCo<br />
dott. r. PacIfIcI Pres. Comunità ebraiCa di roma
Settembre / Novembre 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />
IntervIsta al prof. stefano marIa zuccaro, responsaBIle deI repartI dI gerIatrIa, oncologIa, BroncopneumologIa<br />
e cardIologIa (ad-InterIm) dell’ospedale IsraelItIco<br />
<strong>la</strong> gerIatrIa e l’InfInIto<br />
“gIovane mondo” deglI anZIanI<br />
“Ho scelto di fare il medico geriatra vedendo mia nonna<br />
invecchiare. Il <strong>nostro</strong> <strong>la</strong>voro ha come obiettivo far ritornare il<br />
paziente a casa con le stesse capacità di autonomia, mentali,<br />
re<strong>la</strong>zionali ed emotive precedenti al ricovero ospedaliero.<br />
Se non, addirittura, migliorate”.<br />
Il Prof. Zuccaro, responsabile dei Reparti di Geriatria, Oncologia, Broncopneumologia e Cardiologia.<br />
p<br />
rofessore, ci spiega esattamente<br />
cos’<strong>è</strong> <strong>la</strong> geriatria e<br />
come si struttura il reparto<br />
dell’Ospedale?<br />
La geriatria <strong>è</strong> una branca del<strong>la</strong> medicina<br />
interna specialistica che si occupa<br />
soltanto di anziani complessi, ovvero<br />
quelli con più patologie, quelli che sono<br />
sottoposti a molte terapie e che rischiano<br />
di <strong>per</strong>dere l’autonomia se, contemporaneamente<br />
ad affrontare <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia <strong>per</strong><br />
acuto, non si affronti anche il problema<br />
del<strong>la</strong> riattivazione e del mantenimento<br />
dell’autonomia.<br />
Quindi il reparto <strong>è</strong> improntato in<br />
questa ottica: noi abbiamo sempre<br />
un fisioterapista che possa, durante <strong>la</strong><br />
giornata, prendersi carico del paziente<br />
facendolo muovere, camminare, riattivarlo<br />
in senso generale.<br />
La nostra geriatria <strong>è</strong> anche un reparto<br />
dove ci sono vocazioni polispecialistiche,<br />
<strong>per</strong>ché, evidentemente, un anziano<br />
ma<strong>la</strong>to ha una serie di situazioni<br />
patologiche che riguardano più organi,<br />
primi tra tutti il cervello, il cuore e poi<br />
<strong>la</strong> deambu<strong>la</strong>zione.<br />
Quindi <strong>è</strong> necessaria <strong>la</strong> presenza dello<br />
specialista geriatra che si occupa del<strong>la</strong><br />
neuro geriatria, dello specialista geriatra<br />
9<br />
scrIvI al<br />
prof. zuccaro<br />
<strong>per</strong> un consulto<br />
s.zuccaro@ospedaleisraelitico.it<br />
NOTE BIOGRAFICHE<br />
Prof. STEFANO MARIA ZUCCARO<br />
Nato a Roma il 21 aprile 1949<br />
Laurea in Medicina e Chirurgia con specializzazione<br />
in Geriatria e Gerontologia – Cardiologia.<br />
Direttore del<strong>la</strong> U.O.C. di Geriatria a cui affluiscono<br />
Unità O<strong>per</strong>ativa di Oncologia e Unità di Broncopneumonologia<br />
e Urologia - Ospedale Israelitico<br />
di Roma.<br />
Responsabile dei Reparti di Geriatria, Oncologia,<br />
e Broncopneumologia dal 1° gennaio 2010 dell’Ospedale<br />
Israelitico.<br />
Responsabile Unità Valutativa Alzheimer nel<strong>la</strong><br />
ASL Roma D.<br />
Officiale Sanitario dello Stato Città del Vaticano e<br />
del Collegio dei Sanitari.<br />
Membro del Comitato Scientifico del<strong>la</strong> CISL-<br />
FNP.<br />
Membro del Comitato Etico del San Raffaele.<br />
Membro del Comitato Etico dell’Ospedale Israelitico.<br />
Coordinatore del Comitato Scientifico dell’Ospedale<br />
Israelitico.<br />
Es<strong>per</strong>ienze di Medico Condotto (Comune di Artena).<br />
Medico interno presso <strong>la</strong> III Clinica Medica<br />
dell’Università di Roma “La Sapienza”.<br />
Assistente Medico presso l’Ospedale Addolorata<br />
Primario Geriatra a tempo pieno presso l’Ospedale.<br />
Eletto Prima Consigliere e poi Segretario Nazionale<br />
del<strong>la</strong> Società Italiana Geriatri Ospedalieri<br />
(S.I.G.O.S).<br />
Presidente del<strong>la</strong> SI.G.O.S.<br />
Past President del<strong>la</strong> Società S.I.G.O.S. e poi Presidente<br />
Onorario a vita.<br />
Management del dolore <strong>per</strong>sistente non oncologico<br />
nell’anziano complesso.<br />
Professore nel<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> di Specializzazione in Gerontologia<br />
e Geriatria dell’Università di Roma “La<br />
Sapienza”.
Settembre / Novembre 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />
che si occupa di cardio geriatria e quindi<br />
di un team multidisciplinare che affronta<br />
più situazioni patologiche.<br />
Ci vuole raccontare com’<strong>è</strong> iniziata<br />
<strong>la</strong> sua col<strong>la</strong>borazione con l’Ospedale<br />
Israelitico e come ha scelto di<br />
fare il medico?<br />
Ero un giovane specialista in geriatria,<br />
una vocazione che mi <strong>è</strong> venuta dall’osservazione<br />
di mia nonna, una donna che<br />
amavo moltissimo e che aveva varie situazioni<br />
patologiche e di disagio.<br />
Ogni volta che veniva il medico a visitar<strong>la</strong><br />
mi diceva “Non si può fare niente,<br />
<strong>è</strong> anziana!”<br />
Allora mi <strong>è</strong> venuto in mente che forse<br />
questo arrendismo eccessivo verso<br />
l’anziano poli-patologico poteva trovare<br />
un aiuto in medici che si occupassero<br />
di questa situazione estremamente<br />
complessa. In quel momento, anche<br />
andando contro il mio maestro, il Prof.<br />
Giunchi, che voleva che facessi medicina<br />
interna, decisi di prendere <strong>la</strong> spe-<br />
cializzazione in geriatria e gerontologia.<br />
Poi scoprii che c’era questo Ospedale<br />
che stava nascendo e che aveva una vocazione<br />
geriatrica, vinsi il concorso e<br />
sono qui da allora. Felicissimo di questa<br />
scelta che, nonostante siano trascorsi<br />
moltissimi anni, rifarei ancora.<br />
Esistono delle patologie legate<br />
all’età come il Parkinson ed il<br />
Morbo di Alzheimer, oggi queste<br />
risultano incurabili e sono delle<br />
ma<strong>la</strong>ttie degenerative. Secondo lei<br />
come sarà <strong>la</strong> situazione tra vent’anni<br />
dato il continuo progresso grazie<br />
al<strong>la</strong> ricerca scientifica?<br />
Alzheimer e Parkinson sono due situazioni<br />
età-corre<strong>la</strong>te se non, addirittura,<br />
età-dipendenti, sono due patologie<br />
di neurodegenerazione del cervello che<br />
agiscono in maniera diversa.<br />
Una, il Parkinson interessa soprattutto<br />
il movimento, l’altra <strong>la</strong> cognitività e<br />
quindi, <strong>la</strong> memoria. Sono due patologie<br />
<strong>per</strong> le quali <strong>è</strong> in corso una grande ricerca<br />
10<br />
SEGUE NOTE BIOGRAFICHE<br />
Professore nel<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> di Specializzazione di Geriatria<br />
dell’Università di Catania.<br />
Professore di “Longevità Umana” nel Nobile Collegio<br />
Chimico Farmaceutico Universitas Aromatorium<br />
Urbis – Roma.<br />
L’attività scientifica si <strong>è</strong> concretizzata attraverso <strong>la</strong><br />
partecipazione a circa 110 Congressi Internazionali,<br />
Nazionali e regionali in qualità di Re<strong>la</strong>tore o<br />
Moderatore.<br />
Chiamato dal Ministero del<strong>la</strong> Sanità a far parte del<br />
Comitato di Es<strong>per</strong>ti <strong>per</strong> <strong>la</strong> redazione del nuovo<br />
“Progetto Obiettivo Tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Salute degli Anziani”<br />
(POA).<br />
Nominato Membro del Comitato Scientifico Anziani<br />
dell’INPDAP.<br />
Responsabile di un Progetto finalizzato del<strong>la</strong> Regione<br />
Lazio <strong>per</strong> l’Assistenza Domiciliare Integrata<br />
(ADI) nel territorio del<strong>la</strong> ASL Roma e di Assistenza<br />
Domiciliare Oncologica ai ma<strong>la</strong>ti oncologici<br />
terminali.<br />
Fa parte del<strong>la</strong> Commissione “Cure Palliative e Terapia<br />
del dolore” del Ministero del<strong>la</strong> Salute;<br />
Membro Ufficiale del Geriatric Working Group,<br />
Organismo creato dal<strong>la</strong> Agenzia Italiana del Farmaco<br />
(AIFA) <strong>per</strong> lo studio e l’appropriatezza prescrittiva<br />
dei farmaci nell’anziano.<br />
Direttore del<strong>la</strong> Rivista “Geriatria” - Edizioni<br />
CESI.<br />
Autore di circa 50 <strong>la</strong>vori scientifici.<br />
In col<strong>la</strong>borazione con il Prof. Massimo Palleschi<br />
ha firmato 4 libri di argomento geriatrico (Geriatria<br />
Ed. SEU; Geriatria: Rivoluzione nel<strong>la</strong> sanità e<br />
negli ospedali. Ed. CESI; Rapporto sul<strong>la</strong> cronicità<br />
in Italia Ed. CESI; Linee Guida di Terapia Geriatrica<br />
, I-II-III e IV edizione Ed. CESI).<br />
di base e si sta arrivando a definire anche<br />
dei farmaci che potranno, non soltanto<br />
control<strong>la</strong>rle, ma che addirittura<br />
saranno in grado di guarirle.<br />
Soprattutto <strong>per</strong> quanto riguarda il<br />
Morbo di Alzheimer si stanno studiando<br />
degli anticorpi monoclonali, ovvero<br />
degli antibiotici che vanno proprio ad<br />
attaccare quel<strong>la</strong> sostanza, l’aminoide,<br />
che sta al<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia e che potrebbero<br />
curar<strong>la</strong> se riconosciuta molto<br />
in tempo.<br />
Per fare una diagnosi precoce <strong>è</strong> necessaria<br />
una grande competenza ed<br />
un’eccellente capacità diagnostica che i<br />
geriatri hanno acquisito nel tempo anche<br />
<strong>per</strong> consuetudine al<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia<br />
Guarda <strong>la</strong> video-intervista<br />
del Prof. Zuccaro
Settembre / Novembre 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />
Focus dell’es<strong>per</strong>to gerIatrIa<br />
u<br />
na partico<strong>la</strong>re demenza senile<br />
che oggi colpisce circa il 5% delle<br />
<strong>per</strong>sone con più di 60 anni.<br />
Si tratta di uno stato provocato<br />
da un’alterazione delle funzioni cerebrali<br />
che implica serie difficoltà <strong>per</strong> il paziente<br />
nel condurre le normali attività quotidiane.<br />
La ma<strong>la</strong>ttia colpisce <strong>la</strong> memoria e<br />
le funzioni cognitive, si ri<strong>per</strong>cuote sul<strong>la</strong><br />
capacità di par<strong>la</strong>re e di pensare, ma può<br />
causare anche stati di confusione, cambiamenti<br />
di umore e disorientamento<br />
spazio-temporale.<br />
Prende il nome da Alois Alzheimer,<br />
neurologo tedesco che <strong>per</strong> <strong>la</strong> prima volta<br />
nel 1907 ne descrisse i sintomi e gli<br />
aspetti neuropatologici. All’esame autoptico,<br />
il medico notò segni partico<strong>la</strong>ri nel<br />
tessuto cerebrale di una donna morta in<br />
seguito ad un’insolita ma<strong>la</strong>ttia mentale.<br />
Non si conoscono con esattezza le cause<br />
di questo morbo, sappiamo che i danni al<br />
cervello iniziano a comparire già 10 o 20<br />
anni prima che i sintomi diventino evidenti.<br />
Gli ammassi iniziano a svilupparsi<br />
in una zona profonda del cervello mentre<br />
le p<strong>la</strong>cche si formano in altre zone.<br />
Con <strong>la</strong> formazione delle p<strong>la</strong>cche e degli<br />
ammassi i neuroni sani iniziano a <strong>per</strong>dere<br />
efficienza, in seguito cominciano a non<br />
funzionare più e a non comunicare più<br />
tra di loro e al<strong>la</strong> fine muoiono.<br />
Questo processo di degrado si diffonde<br />
in una struttura vicina, l’ippocampo,<br />
che <strong>è</strong> necessaria <strong>per</strong> il processo di memorizzazione.<br />
Più i neuroni muoiono,<br />
più le zone del cervello colpite iniziano<br />
a rimpicciolirsi. Con lo stadio finale del<br />
morbo di Alzheimer il danno <strong>è</strong> diffuso<br />
ovunque e il tessuto cerebrale si <strong>è</strong> ridotto<br />
in maniera significativa. La ma<strong>la</strong>ttia si<br />
sviluppa a causa di una complessa catena<br />
Il morbo dI alZheImer<br />
Una ma<strong>la</strong>ttia neurodegenerativa <strong>per</strong> cui <strong>è</strong> <strong>fondamentale</strong> una diagnosi precoce.<br />
Terapie cuscinetto e <strong>la</strong> ricerca fanno passi da gigante. Tutto quello che c’<strong>è</strong> da sa<strong>per</strong>e<br />
su questa partico<strong>la</strong>re tipologia di demenza che ha fatto prigioniero il mondo.<br />
a cura del prof. stefano marIa zuccaro<br />
Tenere allenata <strong>la</strong> mente, allontana le patologie legate all’avanzare dell’età.<br />
di eventi che avvengono nel cervello sul<br />
lungo <strong>per</strong>iodo, probabilmente le cause<br />
sono legate a fattori di ordine genetico,<br />
ambientale e riguardanti lo stile di vita. Il<br />
decorso del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia <strong>è</strong> lento e in media<br />
i pazienti possono vivere fino a 8-10 anni<br />
dopo <strong>la</strong> diagnosi del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia.<br />
La demenza di Alzheimer si manifesta<br />
con lievi problemi di memoria, fino<br />
a concludersi con grossi danni ai tessuti<br />
cerebrali, ma <strong>la</strong> rapidità con cui i sintomi<br />
si acutizzano varia da <strong>per</strong>sona a <strong>per</strong>sona.<br />
Nel corso del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia i deficit<br />
cognitivi si acuiscono e possono portare<br />
il paziente a gravi <strong>per</strong>dite di memoria, a<br />
porre più volte le stesse domande, a <strong>per</strong>dersi<br />
in luoghi familiari, all’incapacità di<br />
seguire delle indicazioni precise, ad avere<br />
disorientamenti sul tempo, sulle <strong>per</strong>sone<br />
e sui luoghi, ma anche a trascurare <strong>la</strong><br />
11<br />
propria sicurezza <strong>per</strong>sonale, l’igiene e <strong>la</strong><br />
nutrizione.<br />
Non esistono farmaci in grado di fermare<br />
e far regredire <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia, tutti i<br />
trattamenti disponibili puntano a contenerne<br />
i sintomi.<br />
Per alcuni pazienti, in cui <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia <strong>è</strong><br />
in uno stadio lieve o moderato, farmaci<br />
come tacrina, donepezil, rivastigmina e<br />
ga<strong>la</strong>ntamina possono aiutare a limitare<br />
l’aggravarsi dei sintomi <strong>per</strong> alcuni mesi.<br />
Fra le varie terapie non farmacologiche,<br />
<strong>la</strong> terapia di orientamento al<strong>la</strong> realtà <strong>è</strong><br />
quel<strong>la</strong> che prensenta maggiori evidenze<br />
di efficacia.<br />
Questa terapia <strong>è</strong> finalizzata ad orientare<br />
il paziente rispetto al<strong>la</strong> propria vita<br />
<strong>per</strong>sonale, all’ambiente e allo spazio che<br />
lo circonda tramite stimoli continui di<br />
tipo verbale, visivo, scritto e musicale
Settembre / Novembre 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />
IntervIsta al<strong>la</strong> dott.ssa emIlIa cantera, medIco referente del<br />
servIzIo dI cHIrurgIa refrattIva dell’ospedale IsraelItIco<br />
La Dott.ssa Emilia Cantera<br />
“raggIuntI traguardI<br />
ImPortantI”<br />
“Sono un medico oculista <strong>per</strong> destino familiare.<br />
Credo profondamente nel mio <strong>la</strong>voro, lo faccio<br />
con passione e sono molto felice di <strong>la</strong>vorare<br />
<strong>per</strong> questo Ospedale”.<br />
d<br />
ott.ssa Cantera lei <strong>è</strong> il medico<br />
referente del Servizio di<br />
Chirurgia Refrattiva dell’Ospedale,<br />
ci vuole raccontare e<br />
spiegare quali sono le tecniche d’intervento<br />
di questa specializzazione?<br />
Essenzialmente le tecniche d’intervento<br />
sono di due tipi: quelle che utilizzano il<br />
<strong>la</strong>ser, nel<strong>la</strong> fattispecie il <strong>la</strong>ser ad eccimeri<br />
e alcune tecniche che utilizzano le lentine<br />
poste all’interno dell’occhio. Noi in questo<br />
Ospedale eseguiamo trattamenti con il <strong>la</strong>ser<br />
ad eccimeri con tecniche PRK, quindi<br />
di su<strong>per</strong>ficie, oppure utilizziamo <strong>la</strong> tecnica<br />
<strong>la</strong>sik, che si esegue creando un piccolo<br />
lembo di cornea, trattandolo e poi riposizionandolo<br />
sul<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie dell’occhio<br />
stesso.<br />
L’Ospedale offre un servizio ambu<strong>la</strong>toriale<br />
oculistico, ci spiega come<br />
funziona?<br />
Il paziente che ha necessità di un intervento<br />
oculistico prenota una visita generale,<br />
al termine del<strong>la</strong> quale, qualora ne<br />
avesse bisogno, viene indirizzato ai servizi<br />
specialistici presenti all’interno dello stesso<br />
Ospedale. Laddove il paziente abbia<br />
già avuto una diagnosi che necessita di un<br />
intervento di chirurgia refrattiva, può prenotare<br />
<strong>la</strong> visita specialistica direttamente,<br />
saltando il primo passaggio di visita generale.<br />
Lei come ha maturato <strong>la</strong> scelta di<br />
diventare medico, e come mai si <strong>è</strong><br />
indirizzata proprio verso questa specializzazione?<br />
La mia scelta <strong>è</strong> stata probabilmente inconsciamente<br />
condizionata. Sono nata in<br />
una famiglia di medici, quindi potremmo<br />
dire che il mio destino era segnato fin dal<strong>la</strong><br />
nascita. In realtà crescendo sono stata<br />
avvicinata all’oculistica da mio zio che mi<br />
ha portato a frequentare i reparti di oftalmologia.<br />
Lì <strong>è</strong> nata questa mia grande<br />
passione.<br />
Oggi l’oculistica ha raggiunto traguardi<br />
importanti <strong>per</strong> <strong>la</strong> diagnosi e <strong>la</strong><br />
cura, grazie alle tecniche e alle strumentazioni<br />
d’avanguardia: se prova<br />
12<br />
scrIvI al<strong>la</strong><br />
dott.ssa cantera<br />
<strong>per</strong> un consulto<br />
e.cantera@ospedaleisraelitico.it<br />
NOTE BIOGRAFICHE<br />
Dott.ssa EMILIA CANTERA<br />
Attività libero professionista presso l’Ospedale<br />
Israelitico - Roma.<br />
Responsabile Servizio di Oculistica presso l’Istituto<br />
di Medicina dello Sport - Roma.<br />
Consulente responsabile del Servizio di Chirurgia<br />
Refrattiva - Ospedale Fatebenefratelli - Roma.<br />
Fellowship di ricerca presso <strong>la</strong> Tufts University -<br />
Boston.<br />
Visiting Scientist presso <strong>la</strong> Emory University - At<strong>la</strong>nta.<br />
Visiting Scientist presso <strong>la</strong> Lousiana State University<br />
– New Orleans.<br />
Dottorato di Ricerca in Immunologia Ocu<strong>la</strong>re -<br />
Università Campus Biomedico - Roma.<br />
Professore Incaricato esterno di Semeiotica Ocu<strong>la</strong>re<br />
- Università Campus Biomedico - Roma.<br />
Professore Incaricato esterno di Igiene generale e<br />
applicata - Università La Sapienza - Roma.<br />
Partecipazione in qualità di re<strong>la</strong>trice a 153 Congressi<br />
Nazionali e 56 Internazionali.<br />
Partecipazione in qualità di re<strong>la</strong>trice a 91 Corsi di<br />
Aggiornamento Nazionali e 8 Internazionali.<br />
Vincitrice del premio Merck Sharpe Dohme - 1992<br />
e 2002 <strong>per</strong> migliore comunicazione.<br />
Premio Bausch&Lomb <strong>per</strong> il migliore <strong>la</strong>voro in<br />
tema di “Chirurgia Refrattiva”- 2001.<br />
Premio Optikon2000 <strong>per</strong> il migliore <strong>la</strong>voro in<br />
tema di “Topografia Corneale in Chirurgia Rifrattiva”-<br />
2001.<br />
ad immaginare <strong>la</strong> situazione tra dieci<br />
anni cosa vede?<br />
Immagino interventi sempre più rapidi<br />
con un utilizzo sempre minore di quelle<br />
che sono le anestesie topiche, quindi esclusivamente<br />
con le gocce, con pochi rischi e<br />
disagi <strong>per</strong> il paziente e soprattutto, immagino<br />
un’oculistica dove le macchine avranno,<br />
sempre di più, un ruolo <strong>fondamentale</strong>.<br />
Già i risultati e le procedure utilizzati nel<strong>la</strong><br />
refrattiva, oggi, ne sono un esempio<br />
Guarda <strong>la</strong> video-intervista<br />
del<strong>la</strong> Dott.ssa Cantera.
Settembre / Novembre 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />
Focus dell’es<strong>per</strong>to o r t o p e d I a<br />
<strong>la</strong> sIndrome del<br />
tunnel carPale<br />
Una Sindrome <strong>per</strong> cui si interviene con un’o<strong>per</strong>azione di<br />
microchirurgia e che ha come nemico numero uno il <strong>la</strong>voro.<br />
La ripetizione di gesti e di posizioni scorrette dell’arto e del<strong>la</strong><br />
mano fanno sì che si sviluppi.<br />
a cura del prof. raffaele sadun<br />
responsaBIle del servIzIo dI cHIrurgIa del<strong>la</strong> mano e dell’arto su<strong>per</strong>Iore.<br />
l<br />
a Sindrome del Tunnel Carpale<br />
(STC) <strong>è</strong> <strong>la</strong> neuropatia più frequente<br />
ed <strong>è</strong> dovuta al<strong>la</strong> compressione<br />
del nervo mediano al polso<br />
nel suo passaggio attraverso il<br />
tunnel carpale.<br />
Quest’ultimo <strong>è</strong> un canale localizzato<br />
nel polso formato dalle ossa carpali sulle<br />
quali <strong>è</strong> teso il legamento traverso del<br />
carpo, un nastro fibroso che costituisce<br />
il tetto del tunnel stesso, inserendosi, da<br />
un <strong>la</strong>to, sulle ossa scafoide e trapezio e<br />
dall’altro, sul piriforme ed uncinato. In<br />
questo “tunnel” passano strutture nervose,<br />
vasco<strong>la</strong>ri e tendinee. La patogenesi<br />
occupazionale sembra essere <strong>la</strong> causa più<br />
frequente <strong>per</strong> lo sviluppo di questa sindrome.<br />
Nelle fasi iniziali del<strong>la</strong> patologia <strong>la</strong><br />
Sindrome del Tunnel Carpale si manifesta<br />
con formicolii, sensazione di intorpidimento<br />
o gonfiore al<strong>la</strong> mano, prevalenti<br />
alle prime tre dita del<strong>la</strong> mano e in parte<br />
al quarto dito, soprattutto al mattino<br />
e/o durante <strong>la</strong> notte; successivamente<br />
compare dolore irradiatesi anche all’avambraccio,<br />
sintomi definiti “irritativi”.<br />
Se <strong>la</strong> patologia si aggrava compaiono<br />
<strong>per</strong>dita di sensibilità alle dita, <strong>per</strong>dita di<br />
forza del<strong>la</strong> mano, atrofia dell’eminenza<br />
thenar; sintomi “deficitari”. La Sindrome<br />
del Tunnel Carpale presenta una significativa<br />
associazione con alcune attività<br />
<strong>la</strong>vorative. Ne risultano infatti più spesso<br />
colpiti gli addetti al settore manifatturiero,<br />
elettronico, tessile, alimentare, calzaturiero,<br />
pellettiero, come pure gli addet-<br />
Equipe al <strong>la</strong>voro in sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria.<br />
ti al confezionamento pacchi, cuochi di<br />
albergo e gli addetti ai pubblici esercizi.<br />
Quando il paziente riferisce formicolio<br />
e/o dolore, spesso irradiato all’avambraccio,<br />
prevalentemente notturno o mattutino,<br />
<strong>la</strong> diagnosi di Sindrome del Tunnel<br />
Carpale <strong>è</strong> ritenuta <strong>la</strong> più probabile.<br />
Tuttavia <strong>è</strong> importante far effettuare<br />
l’esame obiettivo neurologico e l’esame<br />
EMG/ENG (elettromiografico/elettroneurografico).<br />
L’esame obiettivo neurologico valuta<br />
<strong>la</strong> forza, i riflessi osteotendinei, <strong>la</strong> sensibilità<br />
e può avvalersi di test clinici. I più<br />
conosciuti sono il test di Tinel e di Phalen.<br />
Nel primo si <strong>per</strong>cuote, con il martellino<br />
da riflessi, il tunnel carpale, il paziente<br />
dovrebbe avvertire una scossa nel<br />
territorio di innervazione del nervo mediano;<br />
nel secondo si flette o si estende<br />
13<br />
<strong>la</strong> mano sull’avambraccio <strong>per</strong> un minuto,<br />
i pazienti dovrebbero avvertire l’insorgenza<br />
di formicolii o il peggioramento<br />
di questi. Comunque i test possono dar<br />
luogo molto frequentemente a risposte<br />
false negative o false positive e <strong>per</strong>tanto<br />
sarebbe meglio non fidarsi troppo del<br />
risultato ottenuto. È quindi consigliabile<br />
effettuare sempre un esame EMG/<br />
ENG. L’esame ENG elettroneurografico<br />
viene eseguito con elettrodi di su<strong>per</strong>ficie<br />
e piccole scosse elettriche e <strong>per</strong>mette di<br />
valutare <strong>la</strong> velocità sensitiva, <strong>la</strong> velocità<br />
motoria, <strong>la</strong> <strong>la</strong>tenza e l’ampiezza delle risposte<br />
sensitive e motorie del nervo, elicitate<br />
dal<strong>la</strong> scossa elettrica.<br />
La diagnosi di Sindrome del Tunnel<br />
Carpale non <strong>è</strong> <strong>per</strong>tanto generalmente<br />
difficile, se l’iter diagnostico <strong>è</strong> completo.<br />
La terapia del<strong>la</strong> Sindrome del Tunnel<br />
Carpale può essere conservativa o chirurgica.<br />
Secondo le indicazioni dell’American<br />
Accademy of Neurology (AAN,1993), il<br />
trattamento conservativo <strong>è</strong> da tentare<br />
se non ci sono deficit del<strong>la</strong> forza o del<strong>la</strong><br />
sensibilità o severe anomalie all’esame<br />
EMG/ENG. È importante, comunque,<br />
non o<strong>per</strong>are il paziente troppo tardi, in<br />
quanto possono <strong>per</strong>manere esiti; il paziente<br />
in terapia conservativa deve <strong>per</strong>tanto<br />
essere control<strong>la</strong>to
Settembre / Novembre 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />
angIologIa<br />
BroncopneumologIa<br />
cardIologIa<br />
gastroenterologIa<br />
gerIatrIa<br />
medIcIna generale<br />
oncologIa<br />
ortopedIa -<br />
cHIrurgIa del<strong>la</strong> mano<br />
u.o.c. ortopedIa e<br />
traumatologIa<br />
Filo diretto<br />
tutte le InformazIonI necessarIe <strong>per</strong> mettersI In contatto con I repartI dell’ospedale<br />
e con I tuoI medIcI.<br />
Ubicazione: 3 piano<br />
Responsabile: Prof. Stefano Maria Zuccaro<br />
Medicheria di reparto: 06 65589382<br />
Ubicazione: 4 piano<br />
Responsabile: Prof. Stefano Maria Zuccaro<br />
Medicheria di reparto: 0665589337<br />
Ubicazione: 2 piano<br />
Responsabile: Prof. Stefano Maria Zuccaro (ad-interim)<br />
Medicheria di reparto: 06 65589374<br />
Ubicazione: 3 piano<br />
Responsabile: Dott. C<strong>la</strong>udio Cannaviello<br />
Medicheria di reparto: 06 65589382<br />
Ubicazione: 4 piano<br />
Responsabile: Prof. Stefano Maria Zuccaro – Prof. Antonio Gianciotta<br />
Medicheria di reparto: 06 65589337<br />
Ubicazione: 2 piano<br />
Responsabile: Dott. Antonio B<strong>la</strong>sio<br />
Medicheria di reparto: 06 65589374<br />
Ubicazione: 3 piano<br />
Responsabile: Prof. Raffaele Sadun<br />
Medicheria di reparto: 06 65589382<br />
Ubicazione: 3 piano<br />
Responsabile: Dott. C<strong>la</strong>udio Pitigliani<br />
Medicheria di reparto: 06 65589367<br />
Ubicazione: 5 piano<br />
Responsabile: Prof.ssa Elvira Di Cave<br />
Medicheria di reparto: 06 65589381<br />
* Tutti questi reparti si trovano presso <strong>la</strong> sede di Via Fulda, 14<br />
* Ci scusiamo <strong>per</strong> gli eventuali tempi di risposta prolungati. Il <strong>per</strong>sonale medico ed ausiliare potrebbe essere impegnato in corsia.<br />
14
Settembre / Novembre 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />
d<br />
efinita <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia del benessere,<br />
il diabete colpisce in Italia<br />
18.000 <strong>per</strong>sone all’anno.<br />
Prevenire questa patologia <strong>è</strong><br />
possibile a patto di osservare delle norme<br />
igienico-alimentari sin da giovani.<br />
Ci riferiamo al diabete di secondo tipo,<br />
cio<strong>è</strong> quel<strong>la</strong> forma che si sviluppa dopo i<br />
45 anni, e che dipende dallo stile di vita.<br />
A furia di seguire un’alimentazione a<br />
base di zuccheri, il glucosio si accumu<strong>la</strong><br />
nel sangue, procurando molti danni a<br />
carico dell’apparato cardio-vasco<strong>la</strong>re. In<br />
questo modo il pancreas rallenta il suo<br />
funzionamento fino a non produrre più<br />
insulina.<br />
Prevenire si può.<br />
Basta osservare semplici regole di alimentazione<br />
e stile di vita:<br />
- È <strong>fondamentale</strong> restare normopeso,<br />
cio<strong>è</strong> avere un peso nel<strong>la</strong> norma, che deve<br />
essere inferiore a 25 secondo l’indice del<strong>la</strong><br />
massa corporea (BMI).<br />
- Rego<strong>la</strong>re l’introduzione di zuccheri<br />
semplici (dolci), a tutto vantaggio di<br />
quelli complessi (pasta, pane e derivati),<br />
meglio se integrali.<br />
- Evitare <strong>la</strong> dieta i<strong>per</strong>calorica, riducendo<br />
il consumo di grassi e alcol.<br />
- Consumare verdure contenenti fibre,<br />
che limitano l’assorbimento degli<br />
I<br />
n tempi remoti, gli es<strong>per</strong>ti<br />
in terapie alternative prescrivevano<br />
a sani e ma<strong>la</strong>ti<br />
tre sonore risate al giorno: al<br />
mattino, al pomeriggio e al<strong>la</strong><br />
sera.<br />
Oggi, <strong>la</strong> scienza moderna,<br />
conferma l’efficacia di questa<br />
sorprendente teoria. Infatti,<br />
da alcune ricerche americane <strong>è</strong><br />
emerso che il senso dell’umore<br />
stimoli positivamente il sistema<br />
immunitario. Secondo gli<br />
La Salute in pillole<br />
PrevenIre Il dIabete:<br />
una scelta dI vIta<br />
zuccheri, evitando così il suo accumulo<br />
nel sangue. La frutta dolce (fichi, datteri,<br />
uva) va consumata con moderazione,<br />
<strong>per</strong>ché troppo ricca di zuccheri semplici.<br />
- Evitare le abbuffate: meglio 5 piccoli<br />
pasti frequenti (co<strong>la</strong>zione, pranzo, cena<br />
e spuntini a base di frutta).<br />
- È preferibile restare leggeri <strong>la</strong> sera,<br />
possibilmente cenando entro le 20.30.<br />
- Movimentare uno stile di vita sedentario.<br />
Queste semplici regole re<strong>la</strong>tive allo<br />
stile di vita devono essere osservate anche<br />
da <strong>per</strong>sone in stato di ottima salute.<br />
È bene cominciare a prevenire il diabete<br />
già dai 25-30 anni. Senza al<strong>la</strong>rmismi.<br />
Le <strong>per</strong>sone che presentano casi di fami-<br />
lo sapevI cHe<br />
tre rIsate al gIorno levano Il medIco dI torno<br />
es<strong>per</strong>ti del<strong>la</strong> psiconeuroimmunologia,<br />
l’ultima nata delle medicine<br />
alternative, i fattori psicologici<br />
influenzano notevolmente<br />
il sistema immunitario. Gli studiosi<br />
affermano che l’ottimismo,<br />
il buonumore, l’amore, le azioni<br />
positive sono fattori che generano<br />
nell’organismo effetti salutari<br />
proprio come delle autentiche<br />
medicine.<br />
Perciò <strong>la</strong> fiducia, <strong>la</strong> serenità,<br />
l’ottimismo sarebbero delle po-<br />
15<br />
tenti armi biologiche <strong>per</strong> <strong>la</strong> difesa<br />
dell’organismo.<br />
Il buonumore, inoltre, gioca<br />
un ruolo <strong>fondamentale</strong> anche<br />
nei casi di depressione.<br />
Pare che, una positiva disposizione<br />
d’animo sia capace<br />
di modificarne il decorso del<strong>la</strong><br />
patologia e portare ad un buon<br />
recu<strong>per</strong>o del<strong>la</strong> salute.<br />
La “cura dell’ottimismo” era<br />
stata affermata già secoli fa, dal<strong>la</strong><br />
famosa medicina tibetana che<br />
liarità devono prestare più attenzione:<br />
dai 40 anni in poi devono control<strong>la</strong>re il<br />
livello di glucosio nel sangue. Se i valori<br />
sono nel<strong>la</strong> parte alta del<strong>la</strong> normalità<br />
(il valore stabilito convenzionalmente <strong>è</strong><br />
110), devono eseguire un esame in più,<br />
detto “curva da carico di glucosio”.<br />
La presenza di glicemia alterata indica<br />
una probabilità dal 20 al 34% di sviluppare<br />
il diabete nell’intervallo di 6 anni.<br />
Al di là del<strong>la</strong> familiarità, <strong>è</strong> buona norma<br />
control<strong>la</strong>re rego<strong>la</strong>rmente i valori del sangue,<br />
con un prelievo oppure attraverso<br />
l’hemoglucotest, ovvero <strong>la</strong> puntura del<br />
dito, che <strong>è</strong> in grado di control<strong>la</strong>re immediatamente<br />
il livello di glucosio nel<br />
sangue<br />
considerava l’illusione, il desiderio<br />
e l’odio come le cause<br />
fondamentali delle ma<strong>la</strong>ttie<br />
da curare attraverso il cambiamento<br />
dello stile di vita.
Settembre / Novembre 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />
IntervIsta al dott. francesco vetta, responsaBIle dell’attIvItÀ<br />
dI elettrostImo<strong>la</strong>zIone cardIaca dell’ospedale IsraelItIco<br />
Il cuore,<br />
che magnIfIca<br />
InvenZIone<br />
“Faccio il medico <strong>per</strong> vocazione familiare e <strong>per</strong>ché ho sempre<br />
voluto aiutare gli altri. La cardiologia fa passi da gigante: oggi<br />
<strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita <strong>è</strong> migliore e si vive molto più a lungo”.<br />
Il Dott. Francesco Vetta, Responsabile dell’Elettrostimo<strong>la</strong>zione cardiaca.<br />
d<br />
ottore, Lei <strong>è</strong> il responsabile<br />
dell’attività di elettrostimo<strong>la</strong>zione<br />
cardiaca dell’Ospe-<br />
cuni anni abbiamo iniziato l’elettrofisiologia,<br />
che ci consente di risolvere immediatamente<br />
certe patologie.<br />
dale Israelitico, ci spiega in Ci racconta come mai ha scelto di<br />
cosa consiste <strong>la</strong> sua specializzazio- fare questo mestiere?<br />
ne?<br />
Il mio <strong>è</strong> stato un <strong>per</strong>corso a tappe:<br />
Il mio ruolo <strong>per</strong>mette a pazienti arit- un po’ il destino familiare, un po’ il demici<br />
di risolvere questo problema grazie siderio di aiutare il prossimo mi hanno<br />
all’impianto di pacemaker, nel caso di un portato verso questa scelta. Tutte le diffi-<br />
ritmo cardiaco lento <strong>per</strong> prevenire sincocoltà incontrate nel corso dei miei studi<br />
pi, o d’impianto di defibril<strong>la</strong>tori che può ed anche successivamente, sono sempre<br />
essere utile, al contrario, in pazienti con state ripagate dal<strong>la</strong> contentezza nel riu-<br />
una cardiopatia di<strong>la</strong>tativa e che sono più scire a risolvere problematiche cliniche,<br />
esposti al rischio di decesso improvviso. garantendo una maggiore tranquillità al<br />
L’Ospedale Israelitico si distin- paziente e ai suoi cari.<br />
gue nel campo del<strong>la</strong> sanità proprio Quali sono le patologie cardiolo-<br />
<strong>per</strong> l’uso di tecnologie d’avanguargiche più comuni in questo momendia;<br />
nel suo partico<strong>la</strong>re settore quato storico e come immagina questa<br />
li sono gli strumenti di ultima gene- branca da qui a dieci anni?<br />
razione con cui o<strong>per</strong>a?<br />
Il miglioramento delle tecniche medi-<br />
Abbiamo una sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria dedicache ha fatto sì che non si muoia più <strong>per</strong><br />
ta all’elettrostimo<strong>la</strong>zione ed utilizziamo questo tipo di patologie acute. Affronta-<br />
materiale di ultima generazione. Da al- re con l’elettrostimo<strong>la</strong>tore <strong>la</strong> patologia <strong>è</strong><br />
16<br />
scrIvI al<br />
dott. vetta<br />
<strong>per</strong> un consulto<br />
f.vetta@ospedaleisraelitico.it<br />
NOTE BIOGRAFICHE<br />
Dott. FRANCESCO VETTA<br />
Nato a Roma il 21 aprile 1949<br />
Laureato con il massimo dei voti all’Università “La<br />
Sapienza” - Roma.<br />
Specializzazione in Cardiologia all’Università di<br />
“Tor Vergata” - Roma.<br />
Specializzazione in Geriatria all’Università “La Sapienza”<br />
- Roma.<br />
Dottore di Ricerca all’Università di “Tor Vergata”<br />
- Roma.<br />
Master II livello di “Elettrofisiologia ed elettrostimo<strong>la</strong>zione<br />
cardiaca” presso l’Università Cattolica<br />
- Roma.<br />
Professore presso l’Università di “Tor Vergata” -<br />
Roma.<br />
Presso l’Ospedale “SS. Gonfalone di Monterotondo”<br />
ha svolto fino al 2011 le seguenti<br />
funzioni:<br />
Responsabile dal 2000 del Centro di Cardiogeriatria<br />
e di quello <strong>per</strong> lo studio del<strong>la</strong> Sincope.<br />
Responsabile dal 2008 del<strong>la</strong> U.O.S. di Aritmologia<br />
ed elettrostimo<strong>la</strong>zione cardiaca presso <strong>la</strong> U.O.C.<br />
di Cardiologia. Vicedirettore del<strong>la</strong> U.O.C. di Cardiologia.<br />
Presso l’Ospedale Israelitico, dal 2005, in qualità<br />
di Consulente Cardiologo prima e Dirigente<br />
Medico Cardiologo poi, <strong>è</strong> Responsabile dell’attività<br />
di elettrostimo<strong>la</strong>zione ed elettrofisiologia<br />
cardiaca.<br />
Nel corso degli anni ha rivolto partico<strong>la</strong>re interesse<br />
a studi concernenti le patologie cardiovasco<strong>la</strong>ri<br />
soprattutto in età geriatrica, con partecipazione<br />
a numerosi Corsi di aggiornamento e Congressi,<br />
che ha consentito una produzione scientifica<br />
quantificabile in circa 150 pubblicazioni su riviste<br />
nazionali ed internazionali, nonché capitoli di Libri<br />
scientifici e di Linee guida. Ha partecipato in<br />
veste di re<strong>la</strong>tore a numerosi congressi nazionali ed<br />
internazionali, ottenendo anche dei premi e borse<br />
<strong>per</strong> l’attività di ricerca svolta.<br />
un grosso vantaggio <strong>per</strong> il paziente <strong>per</strong>ché<br />
vuol dire acquisire anni di vita. Nel<br />
prossimo futuro sicuramente si svilup<strong>per</strong>à<br />
un ulteriore miglioramento dei device<br />
a nostra disposizione, che saranno<br />
progressivamente meno invasivi. Questo<br />
migliorerà <strong>la</strong> qualità di vita dei pazienti<br />
e avvierà <strong>la</strong> possibilità di effettuare un<br />
controllo a domicilio<br />
Guarda <strong>la</strong> video-intervista<br />
del Dott. Vetta.
Settembre / Novembre 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />
Focus dell’es<strong>per</strong>to c a r d i o l o g i a<br />
le cardIoPatIe del III mIllennIo<br />
Il contributo <strong>fondamentale</strong> del cardiologo elettrofisiologo <strong>per</strong> le patologie cardiovasco<strong>la</strong>ri.<br />
Progresso tecnologico e continua innovazione. Oggi diagnosi precoci e riduzione delle<br />
ospedalizzazioni.<br />
n<br />
el corso degli ultimi decenni<br />
abbiamo avuto un progressivo<br />
incremento di patologie<br />
cardiache croniche, sia <strong>per</strong> il<br />
miglioramento delle condizioni<br />
socio-sanitarie che <strong>per</strong> il contributo<br />
scientifico che ha favorito una sostanziale<br />
riduzione del<strong>la</strong> mortalità cardiovasco<strong>la</strong>re<br />
<strong>per</strong> eventi acuti. Lo scompenso<br />
cardiaco <strong>è</strong> definito come <strong>la</strong> pandemia<br />
del III millennio. Si ricordi come questa<br />
patologia sia troppo spesso sottostimata,<br />
pur avendo una prognosi peggiore di<br />
gran parte delle patologie neop<strong>la</strong>stiche,<br />
con una sopravvivenza media a 5 anni<br />
dal<strong>la</strong> diagnosi di circa il 50%.<br />
Nel corso degli ultimi anni si <strong>è</strong> notevolmente<br />
ridotta <strong>la</strong> mortalità <strong>per</strong> scompenso<br />
cardiaco, grazie alle migliori conoscenze<br />
nel trattamento farmacologico e<br />
non, del<strong>la</strong> stessa patologia. In partico<strong>la</strong>re<br />
l’impiego di defibril<strong>la</strong>tori impiantabili,<br />
così come di device <strong>per</strong> <strong>la</strong> resincronizzazione<br />
intra ed interventrico<strong>la</strong>re, hanno<br />
determinato una riduzione del<strong>la</strong> mortalità<br />
di circa il 30-35%, oltre che un miglio-<br />
a cura del dott. francesco vetta<br />
ramento del<strong>la</strong> qualità di vita.<br />
La terapia di resincronizzazione va<br />
proposta ai pazienti con insufficienza<br />
cardiaca sintomatica, nonostante terapia<br />
medica ottimale, e si basa sull’impianto<br />
di un elettrocatetere in ventricolo destro<br />
e di un altro che <strong>per</strong> via retrograda, attraverso<br />
il seno coronarico, viene posizionato<br />
sul<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie epicardica del ventricolo<br />
sinistro.<br />
Il miglioramento clinico si manifesta<br />
immediatamente. L’aumentata incidenza<br />
legata all’età di aritmie ventrico<strong>la</strong>ri<br />
e sopraventrico<strong>la</strong>ri, associate non solo<br />
allo scompenso cardiaco, ma anche al<strong>la</strong><br />
cardiopatia ischemica, i<strong>per</strong>tensiva, valvo<strong>la</strong>re,<br />
pone sempre più frequentemente<br />
l’aritmologo di fronte a un paziente anziano.<br />
Presso il <strong>nostro</strong> Ospedale, le attrezzature<br />
all’avanguardia <strong>per</strong> l’elettrostimo<strong>la</strong>zione<br />
e l’elettrofisiologia <strong>per</strong>mettono di<br />
affrontare adeguatamente le patologie<br />
descritte, sia in acuto che in cronico. In<br />
partico<strong>la</strong>re il <strong>nostro</strong> gruppo si distingue<br />
<strong>per</strong> il <strong>la</strong>voro di equipe che <strong>per</strong>mette una<br />
visione olistica del paziente volto al<strong>la</strong><br />
17<br />
cura del<strong>la</strong> <strong>per</strong>sona in toto piuttosto che<br />
del<strong>la</strong> singo<strong>la</strong> patologia. Soprattutto nel<br />
soggetto anziano, infatti, <strong>la</strong> presenza di<br />
numerose comorbidità rende prioritaria<br />
una visione d’insieme del paziente, che <strong>è</strong><br />
al<strong>la</strong> base del successo terapeutico.<br />
In quest’ottica i ricoveri programmati<br />
<strong>per</strong> l’attività di elettrostimo<strong>la</strong>zione ed<br />
elettrofisiologia si basano su una degenza<br />
brevissima con programmazione prossima<br />
del<strong>la</strong> visita di controllo successiva,<br />
con eventuale coinvolgimento di altri<br />
Specialisti nell’ambito di un team multidisciplinare.<br />
Infine, <strong>la</strong> possibilità del controllo remoto,<br />
con trasmissione dei dati anche<br />
dal proprio domicilio, <strong>per</strong> alcuni pazienti<br />
portatori di Pace Makers o di apparecchi<br />
impiantati sottocute e deputati allo<br />
studio delle cause aritmiche delle sincopi<br />
(Loop Recorder) rende ancora più<br />
agevole <strong>la</strong> diagnosi precoce di aritmie o<br />
di scompenso in questi pazienti, avendo<br />
il pregio di <strong>per</strong>mettere al Cardiologo di<br />
richiamare precocemente il paziente e di<br />
ridurne complessivamente le ospedalizzazioni
Settembre / Novembre 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />
MENORAH<br />
a Menorah <strong>è</strong> un cande<strong>la</strong>bro a sette bracci che<br />
nell’antichità veniva acceso all’interno del Tempio<br />
di Gerusalemme attraverso combustione di<br />
olio consacrato. Il progetto originale, <strong>la</strong> forma, le<br />
misure, i materiali e le altre specifiche tecniche si<br />
trovano <strong>per</strong> <strong>la</strong> prima volta nel<strong>la</strong> Torah, nel libro dell’Esodo,<br />
in corrispondenza delle regole inerenti il tabernacolo. Le<br />
stesse regole adottate poi <strong>per</strong> il Santuario di Gerusalemme.<br />
La Menorah <strong>è</strong> uno dei simboli più antichi del<strong>la</strong> religione<br />
ebraica. Secondo alcune tradizioni <strong>la</strong> Menorah simboleggia<br />
il rovo ardente in cui si manifestò a Mos<strong>è</strong> <strong>la</strong> voce di Dio<br />
sul monte Horeb, secondo altre rappresenta il sabato (al<br />
centro) e i sei giorni del<strong>la</strong> creazione. Evidenze dimostrano<br />
<strong>la</strong> sua derivazione da antichissime tradizioni indoeuropee<br />
mediate dagli ariani invasori nel nord del<strong>la</strong> Mesopotamia<br />
nel<strong>la</strong> prima metà del II millennio a.C., in partico<strong>la</strong>re, vi <strong>è</strong> <strong>la</strong><br />
corrispondenza con <strong>la</strong> divinità vedica Agni, che era rappresentata<br />
appunto con un fuoco a sette fiamme. Ovviamente<br />
questo scenario <strong>è</strong> in completa contraddizione con <strong>la</strong> tradizione<br />
del<strong>la</strong> religione ebraica, che <strong>è</strong> rigidamente monoteista.<br />
Con <strong>la</strong> distruzione del Santuario di Gerusalemme molte<br />
tradizioni sono state riadattate ma non <strong>la</strong> Menorah che non<br />
ha collocazione liturgica, mantenendo quindi solo funzioni<br />
ornamentali, oppure come cande<strong>la</strong>bro di illuminazione<br />
(non solo elettrica) in luoghi di riunione e di preghiera.<br />
Ancor oggi, <strong>la</strong> Menorah <strong>è</strong> un simbolo universale del<strong>la</strong> religione<br />
ebraica. Il destino del<strong>la</strong> Menorah originale <strong>è</strong> tuttora<br />
oscuro: fatta interamente d’oro, d’un sol blocco, venne con<br />
molta probabilità portata a Roma quando Tito conquistò<br />
<strong>la</strong> terra di Israele nel 70, come testimoniato da una raffigurazione<br />
sullo stesso Arco di Tito. Secondo alcune testimonianze<br />
non confermate, <strong>è</strong> rimasta a Roma fino al sacco<br />
di Roma del 455 finendo poi, dopo alterne vicissitudini, a<br />
Costantinopoli. Da qui in poi se ne <strong>per</strong>dono le tracce. La<br />
tradizione ebraica sostiene invece che <strong>la</strong> Menorah trafugata<br />
da Tito fosse una copia (come provato dalle incongruenze<br />
fra il bassorilievo raffigurato sull’arco di Tito e <strong>la</strong> forma conosciuta<br />
del<strong>la</strong> Menorah biblica). Quel<strong>la</strong> vera sarebbe stata<br />
nascosta in previsione del<strong>la</strong> distruzione del secondo Tempio<br />
di Gerusalemme<br />
Tradizioni e Simboli Ebraici<br />
l l<br />
19<br />
SHABBAT<br />
o Shabbat <strong>è</strong> il settimo giorno del<strong>la</strong> settimana (si comincia<br />
<strong>la</strong> settimana con <strong>la</strong> domenica). Comincia il<br />
venerdì sera al tramonto e finisce il sabato sera un’ora<br />
dopo il tramonto. La festività <strong>è</strong> uno dei principi fondamentali<br />
del Giudaismo ed <strong>è</strong> <strong>la</strong> più importante del<strong>la</strong><br />
vita ebraica.<br />
Comincia <strong>la</strong> sera al tramonto come tutte le festività ebraiche<br />
<strong>per</strong>ché <strong>è</strong> scritto nel<strong>la</strong> Torah nel<strong>la</strong> parte re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> creazione<br />
“E fu sera e fu mattina”. Gli orari dello Shabbat dipendono<br />
quindi dal luogo dove uno si trova e dal momento dell’anno.<br />
Il giorno dello Shabbat deve essere l’occasione di rallegrarsi<br />
in famiglia, di svuotare lo spirito delle preoccupazioni<br />
e dei doveri materiali del<strong>la</strong> settimana, di studiare <strong>la</strong> Torah e<br />
di accogliere nel<strong>la</strong> sua casa e nel<strong>la</strong> sua mente l’Oneg Shabbat,<br />
il benessere dello Shabbat, affinché seguano sempre il cammino<br />
del Creatore <strong>per</strong> portare sul<strong>la</strong> terra il regno del Bene. Il<br />
Venerdì sera vengono accese due candele come simbolo del<strong>la</strong><br />
“luce” che di sabato fa risplendere <strong>la</strong> casa. Il pasto del venerdì<br />
sera e del sabato a pranzo sono generalmente abbondanti.<br />
Sono presenti sul<strong>la</strong> tavo<strong>la</strong> <strong>la</strong> Chal<strong>la</strong>h (pane fatto a treccia) <strong>per</strong><br />
<strong>la</strong> quale si fa <strong>la</strong> benedizione del pane e il bicchiere <strong>per</strong> il Kiddush<br />
(vino kasher <strong>per</strong> <strong>la</strong> benedizione del vino).<br />
Generalmente vengono predisposte sul<strong>la</strong> tavo<strong>la</strong> due chal<strong>la</strong>h<br />
sotto una tovaglietta con <strong>la</strong> scritta Shabbat Shalom (Sabato<br />
di pace). La Chal<strong>la</strong>h <strong>è</strong> generalmente fatta a forma di trecce,<br />
anche fino a dodici <strong>per</strong> ricordare l’unione delle dodici tribù<br />
d’Israele con Dio.<br />
La preghiera del Kiddush viene detta dall’uomo del<strong>la</strong> famiglia<br />
riempiendo un bicchiere di vino.<br />
Questa preghiera afferma che il Sabato <strong>è</strong> un giorno di ricordo<br />
sia del<strong>la</strong> creazione del mondo sia dell’uscita dall’Egitto.<br />
Ogni Shabbat in sinagoga si legge <strong>la</strong> Parasha, brano settimanale<br />
del<strong>la</strong> Torah, e <strong>la</strong> Haftarà, un brano dei Profeti.<br />
La Torah <strong>è</strong> divisa in 54 porzioni. L’ultima (vézot haBerakha)<br />
<strong>è</strong> letta il giorno di Sim’hat Torah (festività). Per segnare <strong>la</strong> fine<br />
dello Shabbat sabato sera, si fa <strong>la</strong> Havdalà, cerimonia di “separazione”.<br />
Questa si fa recitando un’apposita formu<strong>la</strong> chiamata<br />
Attà Cho<strong>la</strong>ntanu e con quattro berachot (benedizioni).<br />
Occorrono un bicchiere di vino, dei rami profumati o un profumo<br />
e una cande<strong>la</strong> accesa
Settembre / Novembre 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />
e<br />
ra il 16 ottobre di otto anni fa, una giornata che conservava<br />
ancora in sé i colori più audaci dell’autunno.<br />
Roma era tutta gial<strong>la</strong> e le foglie sugli alberi contrastavano<br />
l’azzurro di un cielo libero.<br />
Giulia aveva 23 anni, occhi castani, lunghi capelli<br />
sempre raccolti in un fou<strong>la</strong>rd colorato. Un sorriso delicato e<br />
intenso che illuminava il viso di chiunque <strong>la</strong> guardasse.<br />
Giulia <strong>la</strong>vorava in una libreria in centro, le piaceva leggere e<br />
amava stare a contatto con <strong>la</strong> gente. Tutte le mattine attraversava<br />
<strong>la</strong> città con il suo motorino. Amava quel momento del<strong>la</strong><br />
giornata in cui c’era solo lei, il vento e <strong>la</strong> luce chiara dei suoi<br />
pensieri. Non era preoccupata del futuro, era fiduciosa, allegra,<br />
sapeva di avere tutta <strong>la</strong> vita davanti. Ogni giorno costeggiava<br />
le mura dell’Appia Antica, fino ad arrivare a Piramide,<br />
<strong>per</strong> poi abbracciare il Colosseo ed arrivare fino a Corso Vit-<br />
<strong>la</strong> storIa racconta<br />
<strong>la</strong> cura <strong>è</strong> l’archItettura<br />
dell’umanItà<br />
20<br />
torio Emanuele II dove trascorreva tutta <strong>la</strong> giornata <strong>per</strong> poi<br />
tornare a casa <strong>la</strong> sera e studiare. Studiava architettura a Roma<br />
e i sacrifici, <strong>la</strong> stanchezza, il <strong>la</strong>voro, erano niente se paragonati<br />
al suo sogno.<br />
Quel<strong>la</strong> mattina, una picco<strong>la</strong> distrazione rischiò di compromettere<br />
i suoi progetti. Una rotaia del tram, una sterzata troppo<br />
veloce ed ecco Giulia <strong>per</strong> terra con una fitta <strong>la</strong>ncinante al<br />
ginocchio. In quel momento il tempo rallentò <strong>la</strong> sua andatura.<br />
Istanti immobili. Giulia vedeva i suoi occhi piangere, sentiva<br />
il suo volto sull’asfalto rovente, <strong>la</strong> guancia bruciare, il corpo<br />
gridare. Era immobile, era <strong>per</strong>sa, era cosciente.<br />
Rottura del menisco: questa <strong>la</strong> diagnosi. O<strong>per</strong>azione. Riabilitazione.<br />
Ma nul<strong>la</strong>, Giulia non camminava. Sentiva solo dolore.<br />
Non poteva correre, non poteva bal<strong>la</strong>re. Anche quello era<br />
dolore. Tutti i suoi progetti cancel<strong>la</strong>ti dal vento di una stupida
Settembre / Novembre 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />
mattina di ottobre.<br />
Una storia di coraggio, di fiducia, di primi passi dopo <strong>la</strong> sofferenza.<br />
Quando <strong>la</strong> s<strong>per</strong>anza incontra <strong>la</strong> professionalità tutto diventa possibile.<br />
Quel volto pieno di luce adesso era spento, <strong>la</strong> sua mente<br />
senza forze, il suo corpo stanco. Suo padre Roberto, testardo<br />
e orgoglioso, non riusciva ad accettare quello che stava accadendo<br />
al<strong>la</strong> vita di Giulia. Così telefonò a chiunque potesse<br />
aiutar<strong>la</strong> a risolvere il problema.<br />
Fu così che <strong>la</strong> ragazza, ad un anno di distanza dall’incidente,<br />
arrivò all’Ospedale Israelitico e fu affidata alle cure e al<strong>la</strong> competenza<br />
del<strong>la</strong> Prof.ssa Di Cave. Un ulteriore intervento, ma<br />
questa volta risolutivo.<br />
Oggi Giulia <strong>è</strong> un architetto, ha un figlio, Andrea e ci scrive<br />
così:<br />
“Nul<strong>la</strong> <strong>è</strong> impossibile, l’avevo dimenticato. La fiducia <strong>è</strong> <strong>fondamentale</strong><br />
<strong>per</strong> guarire. La competenza e l’attenzione ricevute<br />
dal<strong>la</strong> Professoressa e da tutto il <strong>per</strong>sonale del Reparto di<br />
21<br />
Ortopedia mi hanno consentito, non solo di ricominciare ad<br />
avere una vita normale, ma anche di non strappare le ali al mio<br />
sogno. Ho ricominciato a correre, ogni mattina sento ancora<br />
il sole incontrare il mio volto, ogni mattina l’Appia Antica<br />
incontra il cielo sotto i miei occhi. Quando Andrea ha cominciato<br />
a fare i primi passi pensavo al<strong>la</strong> Professoressa e a tutto lo<br />
staff dell’Ospedale Israelitico.<br />
Quando guardavo il mio bambino avanzare con i suoi piedini<br />
verso di me, pensavo ai miei di primi passi dopo l’intervento.<br />
I ricordi inquietanti sono andati quasi tutti via, e sul corpo<br />
solo una cicatrice e ho imparato che <strong>la</strong> cura <strong>è</strong> l’architettura<br />
dell’Umanità.<br />
Grazie a tutti.<br />
Giulia
Settembre / Novembre 2012<br />
Numeri utili<br />
centralIno<br />
06/655891<br />
Informazioni di servizio<br />
ospedale IsraelItIco vIa fulda:<br />
Direzione Sanitaria 06/65589328<br />
Accettazione Amministrativa 06/65589342<br />
Capo Sa<strong>la</strong> Ambu<strong>la</strong>tori 06/65589514<br />
Capo Sa<strong>la</strong> Day Hospital 06/65589370<br />
Servizio Psico-Sociale 06/65589394<br />
Laboratorio Analisi 06/65589345<br />
Radiologia 06/65589354<br />
Assistenza Domiciliare e Oncologica 06/65589300<br />
Centrale di Ascolto 06/65589402<br />
Hospice 06/65589407<br />
ospedale IsraelItIco Iso<strong>la</strong> tIBerIna:<br />
Centralino 06/655891<br />
Direzione Generale 06/68281442<br />
Accettazione Amministrativa 06/68281402<br />
Capo Sa<strong>la</strong> Ambu<strong>la</strong>tori 06/68281423<br />
Ufficio Ragioneria 06/68281476<br />
ospedale IsraelItIco vIa g. veronese:<br />
Ambu<strong>la</strong>tori 06/5534101<br />
servizio di navetta gratuito<br />
Centro Unico Prenotazioni<br />
tel. 06 602911<br />
22<br />
L’Ospedale Israelitico Informa<br />
È disponibile un servizio di bus navetta completamente gratuito <strong>per</strong> l’utente, che consente<br />
di raggiungere <strong>la</strong> sede dell’Ospedale di via Fulda con partenza da Piazza Madonna di Pompei<br />
(stazione FS Magliana) e viceversa ogni 10 min.<br />
Gli orari del servizio navetta gratuito sono i seguenti:<br />
Dalle ore 07,00 alle ore 12,50;<br />
dalle ore 13,00 alle ore 14,00 il servizio <strong>è</strong> sospeso;<br />
dalle ore 14,10 alle ore 18,00;<br />
alle ore 18,00 il servizio termina.<br />
In ogni caso si consiglia sempre di telefonare al numero 06 655891 <strong>per</strong> avere conferma sugli<br />
orari del bus navetta.<br />
a<strong>per</strong>tI dI domenIca<br />
La domenica, in tutte le sedi, gli ambu<strong>la</strong>tori sono attivi previa prenotazione.<br />
Si possono ricevere informazioni sulle prestazioni e le prenotazioni anche via e-mail all’indirizzo:<br />
info@ospedaleisraelitico.it
Settembre / Novembre 2012<br />
Informazioni di servizio<br />
avviso importante<br />
23<br />
L’Ospedale Israelitico Informa<br />
Per poter fornire un servizio migliore agli utenti, e tenendo conto delle molteplici richieste <strong>per</strong>venuteci, al<br />
fine di limitare i disagi e le lunghe file di attesa sia telefoniche che presso i nostri sportelli, si comunica che<br />
a partire dal 1° luglio 2012 l’a<strong>per</strong>tura delle prenotazioni <strong>per</strong> le diverse prestazioni ambu<strong>la</strong>toriali<br />
dal giorno 1<br />
di ogni mese<br />
ortopedIa<br />
Visite<br />
Iniezioni Endoartico<strong>la</strong>ri<br />
Medicazioni Ortopediche<br />
radIologIa<br />
Rx<br />
dermatologIa<br />
Visite<br />
Epiluminescenza<br />
Asportazione radicale<br />
del<strong>la</strong> cute<br />
Crioterapia<br />
Laser<br />
otorIno<strong>la</strong>rIngoIatrIa<br />
Visite<br />
Rinoscopia<br />
Laringoscopia<br />
Rinoscopia Fibre Ottiche<br />
Asportazione Cerume<br />
Lavaggio Aurico<strong>la</strong>re<br />
Rinomanometria<br />
Esame Audiometrico<br />
allergologIa<br />
Visite<br />
Prick test<br />
Patch test<br />
neurocHIrurgIa<br />
Visite<br />
fIsIatrIa<br />
Visite<br />
in convenzione con il SSN avverrà con le seguenti cadenze temporali:<br />
dal giorno 7<br />
di ogni mese<br />
tac<br />
oculIstIca<br />
Visite<br />
Tonometria Fondo Ocu<strong>la</strong>re<br />
Chirurgia Refrattiva<br />
Test di Shimmer<br />
reumatologIa<br />
Visite<br />
Infiltrazioni<br />
ematologIa<br />
Visite<br />
oncologIa<br />
Visite<br />
terapIa del dolore<br />
cHIrurgIa generale<br />
Visite<br />
cHIrurgIa p<strong>la</strong>stIca<br />
Visite<br />
nefrologIa<br />
Visite<br />
neurologIa<br />
Visite<br />
Elettromiografia<br />
Elettroencefalogramma<br />
gastroenterologIa<br />
Visite<br />
Colonscopia<br />
dal giorno 14<br />
di ogni mese<br />
ecocolordoppler<br />
ecografIe<br />
BIopsIa e ago aspIrato<br />
mammografIa<br />
moc<br />
endocrInologIa<br />
Visite<br />
dIaBetologIa<br />
Visite<br />
Visite <strong>per</strong> Piede Diabetico<br />
gInecologIa<br />
Visite<br />
Pap Test<br />
Colposcopia<br />
Isteroscopia<br />
angIologIa<br />
Visite<br />
Pletismografie<br />
Sclerosanti<br />
andrologIa<br />
Visite<br />
cHIrurgIa vasco<strong>la</strong>re<br />
Visite<br />
dal giorno 21<br />
di ogni mese<br />
cardIologIa<br />
Visite<br />
Elettrocardiogramma<br />
Ecg da Sforzo<br />
Controllo Pace Maker<br />
Ecocardio<br />
Holter Cardiaco<br />
Holter Pressorio<br />
Aritmologia<br />
gerIatrIa<br />
Visite<br />
Valutazione<br />
Multidimensionale<br />
Osteoporosi<br />
urologIa<br />
Visite<br />
Urodinamica<br />
Uroflussimetrie<br />
Cistoscopie<br />
BroncopneumologIa<br />
Visite<br />
Spirometria<br />
psIcHIatrIa<br />
Visite<br />
medIcIna Interna<br />
Visite<br />
NB: si specifica che se il giorno di a<strong>per</strong>tura delle agende <strong>è</strong> festivo l’a<strong>per</strong>tura viene posticipata al primo giorno <strong>la</strong>vorativo successivo<br />
SI RICORDA INOLTRE:<br />
Ogni 20 del mese (dalle ore 15:00) si aprono le prenotazioni delle giornate domenicali.<br />
Le prestazioni in regime privato possono essere prenotate senza vincoli temporali.