MANUALE E ATLANTE DELLA CURARIZZAZIONE ... - graphicforge.it
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CAPITOLO<br />
32<br />
MONITORAGGIO <strong>DELLA</strong> FUNZIONE<br />
NEUROMUSCOLARE<br />
Sebbene il mon<strong>it</strong>oraggio della funzione neuromuscolare<br />
sia la tecnica meno frequentemente<br />
usata, è nondimeno di grande rilevanza nella pratica<br />
clinica perché consente di dosare con precisione<br />
i paralizzanti muscolari, migliora la conduzione<br />
dell’anestesia e, soprattutto, permette che i<br />
pazienti siano riportati allo stato di coscienza solo<br />
dopo l’avvenuto recupero della funzione neuromuscolare.<br />
Il recupero infatti è reso programmabile<br />
e preventivabile.<br />
Il mon<strong>it</strong>oraggio consente altresì di utilizzare<br />
alcune modal<strong>it</strong>à di somministrazione dei paralizzanti,come<br />
l’infusione continua,senza che si corra<br />
il rischio di sprofondare in accumuli fastidiosamente<br />
lunghi da smaltire. Infine, cost<strong>it</strong>uisce un<br />
prezioso strumento di addestramento continuo<br />
alla miorisoluzione, in quanto evidenzia i rapporti<br />
presenti in ogni momento tra i farmaci usati,<br />
modal<strong>it</strong>à e dosi di somministrazione, da un lato,<br />
e risposta clinica esattamente misurabile, dall’altro.<br />
Sono disponibili molte apparecchiature di mon<strong>it</strong>oraggio,<br />
alcune di interesse solo clinico, altre<br />
più adatte allo studio clinico-sperimentale; talune<br />
molto semplici, altre molto raffinate. Esiste altresì<br />
un certo numero di parametri da utilizzare<br />
in corso di mon<strong>it</strong>oraggio, con differenti final<strong>it</strong>à e<br />
diversa cronologia.<br />
In questa sede saranno presi in considerazione<br />
solo quegli aspetti, inerenti l’impiego corrente di<br />
parametri di mon<strong>it</strong>oraggio e di apparecchiature<br />
idonee a rilevarli, maggiormente utili tanto nella<br />
pratica quotidiana quanto nello studio clinico standard,<br />
perché più facili da usare e da interpretare.<br />
Per prima cosa, però, sarà bene fornire i cr<strong>it</strong>eri<br />
clinici (Tab. 2.1) in base ai quali, in associazione<br />
al mon<strong>it</strong>oraggio strumentale, è possibile fare<br />
una valutazione (empirica) del blocco neuromuscolare<br />
durante l’anestesia.<br />
PRINCIPI TECNICO-PRATICI<br />
DEL MONITORAGGIO<br />
NEUROMUSCOLARE<br />
In estrema sintesi, il mon<strong>it</strong>oraggio della funzione<br />
neuromuscolare si basa sull’invio a un nervo<br />
di uno stimolo elettrico capace di evocare una<br />
risposta muscolare. Aumentando l’intens<strong>it</strong>à della<br />
stimolazione elettrica si ottiene un graduale incremento<br />
della forza di contrazione muscolare<br />
proporzionale al numero delle fibre muscolari attivate.<br />
Se l’intens<strong>it</strong>à dello stimolo elettrico è sufficiente,<br />
si evoca la risposta contrattile di tutte le<br />
fibre muscolari innervate: tale fenomeno viene<br />
defin<strong>it</strong>o “saturazione” e corrisponde alla massima<br />
forza di contrazione.Con un ulteriore incremento<br />
dell’intens<strong>it</strong>à dello stimolo elettrico del 20%,<br />
si eroga lo “stimolo sopramassimale”, che garantisce<br />
la riproducibil<strong>it</strong>à del fenomeno (Fig. 2.1).<br />
Se a questo punto si somministra un paralizzante<br />
muscolare, la forza di contrazione diminuisce<br />
fino ad annullarsi,a condizione che la dose sia<br />
sufficientemente alta da bloccare il 70-80% dei recettori<br />
post-sinaptici. Infatti, come si può vedere<br />
nella figura 2.2 (A, B, C) il punto cr<strong>it</strong>ico per l’estrinsecarsi<br />
del blocco neuromuscolare a livello<br />
dei muscoli scheletrici è tra il 75% e l’80%, lim<strong>it</strong>e<br />
oltre il quale si ottiene un blocco neuromuscolare<br />
clinicamente importante. Infatti con il<br />
90% dei recettori occupati da un paralizzante muscolare<br />
il T 1 scende al 10% del valore basale di controllo.<br />
Per indurre paralisi del diaframma è invece necessario<br />
occupare almeno il 90% dei recettori<br />
post-sinaptici. Si comprende in tal modo come<br />
mediante un’occupazione dei recettori dell’80%<br />
sia possibile ottenere un blocco differenziale, in<br />
cui, cioè, la muscolatura scheletrica risulti paralizzata<br />
mentre il diaframma continui regolarmen-