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Maria Grazia Mandruzzato in una serata curata da Luca Scarlini

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DUSE MALIPIERO DUETTO TEATRAL MUSICALE IN PRIMA ASSOLUTA<br />

<strong>Maria</strong> <strong>Grazia</strong> <strong>Mandruzzato</strong> <strong>in</strong> <strong>una</strong> <strong>serata</strong> <strong>curata</strong> <strong>da</strong> <strong>Luca</strong> Scarl<strong>in</strong>i<br />

Sabato 14 agosto ore 21.00 la suggestiva ambientazione di Casa<br />

Malipiero ad Asolo farà <strong>da</strong> sfondo a <strong>una</strong> <strong>serata</strong>-evento dedicata a<br />

Eleonora Duse e Gian Francesco Malipiero. Lo spettacolo, promossa<br />

<strong>da</strong>l Comune di Asolo, è <strong>in</strong>serito nel ricco cartellone di Operaestate<br />

Festival Veneto 2010, il festival promosso <strong>da</strong>lla Città di Bassano del Grappa<br />

con la Regione del Veneto e le altre città palcoscenico, <strong>in</strong> collaborazione con<br />

il M<strong>in</strong>istero per i Beni e le Attività Culturali, la Prov<strong>in</strong>cia di Treviso –<br />

Reteventi Cultura, gli istituti di credito e le aziende del Club Amici del<br />

Festival.<br />

Presentata <strong>in</strong> prima nazionale “Partita Doppia: Duse VS Malipiero” è <strong>una</strong><br />

vera e propria passeggiata poetica negli spazi di Casa Malipiero per<br />

<strong>in</strong>contrare due personaggi simbolo di Asolo: l’attrice Eleonora Duse e il<br />

musicista Gian Francesco Malipiero. Entrambi hanno <strong>in</strong>crociato i loro<br />

dest<strong>in</strong>i alla bella cittad<strong>in</strong>a trevigiana. La prima ne fa luogo del buon ritiro<br />

<strong>da</strong>i clamori del palcoscenico, il secondo prigione dorata, <strong>in</strong> fuga <strong>da</strong>lla città,<br />

<strong>da</strong>lla notorietà, e forse <strong>da</strong> se stesso.<br />

Due modi diversi di vivere il rapporto con l’arte e con i luoghi che diventano<br />

fonte di ispirazione oltre che casa, rifugio, perimetro emotivo all’<strong>in</strong>terno del<br />

quale sedimentare esperienze e relazioni. Una <strong>serata</strong> evento, realizzata<br />

appositamente per il trentennale di Operaestate Festival Veneto, dove il<br />

fasc<strong>in</strong>o eterno della div<strong>in</strong>a Duse rivive grazie al talento di <strong>Maria</strong>grazia<br />

<strong>Mandruzzato</strong> mentre il mistero Malipiero scorre nell'<strong>in</strong>treccio di musiche e<br />

parole abb<strong>in</strong>ate con sapienza <strong>da</strong> <strong>Luca</strong> Scarl<strong>in</strong>i, ideatore e curatore della<br />

<strong>serata</strong>.<br />

La grande tragica era giunta per la prima volta <strong>in</strong> visita ad Asolo alla f<strong>in</strong>e<br />

dell’800, ne rimase talmente colpita che quando nel 1909 decide di<br />

allontanarsi <strong>da</strong>l palcoscenico, la sceglie come sua dimora. Malipiero <strong>in</strong>vece,<br />

veneziano e cosmopolita, se ne <strong>in</strong>namora prima della Grande Guerra. Il<br />

musicista fu responsabile della creazione del Museo asolano dedicato alla<br />

Duse, di cui raccolse le testimonianze rimaste.<br />

Entrambi erano attratti <strong>da</strong>l luogo per il silenzio, per la quiete, che il<br />

compositore cantò <strong>in</strong> <strong>una</strong> delle sue maggiori creazioni, che lo rivelò al<br />

mondo, quelle “Pause del silenzio”, che ben avrebbero potuto illustrare gli<br />

esiti maggiori del lavoro dell’altra. Parlando del suo Ibsen, lo scrittore<br />

Scipio Slataper ebbe <strong>in</strong>fatti a scrivere che ciò che trionfava era appunto<br />

l’arte di creare “mute pause”.


<strong>Luca</strong> Scarl<strong>in</strong>i narra di questi capricci del dest<strong>in</strong>o, <strong>in</strong>contri e traiettorie di<br />

artisti accom<strong>una</strong>ti <strong>da</strong> <strong>una</strong> visione dell’esistere e <strong>Maria</strong> <strong>Grazia</strong> <strong>Mandruzzato</strong><br />

<strong>in</strong>terpreta pag<strong>in</strong>e dei testi scelti <strong>da</strong>lla Duse per gli ultimi tre anni <strong>in</strong> scena,<br />

<strong>da</strong>l 1921 al 1924 (Ibsen, Praga, Gallarati Scotti), affiancandoli a <strong>Grazia</strong><br />

Deled<strong>da</strong> (“Cenere”, romanzo <strong>da</strong> cui è tratto il suo unico film) e a “La vita<br />

che ti diedi” di Pirandello e all’episodio de “La demente” de “Le sette<br />

canzoni” di Malipiero, che alla memoria della grande attrice sono collegati.<br />

Biglietteria del Festival <strong>in</strong> via Vendram<strong>in</strong>i a Bassano: tel. 0424.524214 –<br />

0424 217811. Numero Verde: 800 533 633.

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