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Terre Alte terre di fascino - Gal Oltrepò Pavese

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Staffora. Col passare dei secoli però, a seguito delle ripetute<br />

piene del torrente, il livello della strada venne alzato<br />

ripetutamente; il risultato o<strong>di</strong>erno è un paese posto a <strong>di</strong>versi<br />

piani, interessato da strette vie, accompagnato spesso<br />

da scalinate snodate tra le abitazioni.<br />

Interessato dall’invasione dei Romani e incluso per molti<br />

secoli fra i posse<strong>di</strong>menti del monastero <strong>di</strong> Bobbio, Varzi<br />

deve il suo sviluppo soprattutto ai Malaspina. Sotto il<br />

marchesato infatti i commerci si intensificarono e la ricchezza<br />

del paese aumentò notevolmente: la potente famiglia<br />

rese infatti obbligatorio per i commercianti il passaggio<br />

lungo la Via del Sale attraverso Varzi, imponendo una<br />

tassa ai viandanti. Ciò che maggiormente testimonia il<br />

ruolo fondamentale che i Marchesi ebbero per Varzi è il<br />

castello Malaspina, oggi palazzo dei Conti Odetti <strong>di</strong> Marcolengo.<br />

Costruito per <strong>di</strong>fendere l’abitato dagli attacchi<br />

esterni, fu simbolo del potere commerciale ed economico<br />

rivestito dal borgo nel periodo me<strong>di</strong>oevale.<br />

Il centro storico, allungato tra lo Staffora e la via principale,<br />

presenta alle estremità due torri che proteggevano le<br />

porte dell’abitato nel XV secolo. La torre <strong>di</strong> ponente, detta<br />

Porta Sottana, conserva meglio le fattezze originarie: presenta<br />

infatti un bel portale in arenaria a sesto acuto, una<br />

grande finestra nella porzione superiore e alcune mensole.<br />

La torre <strong>di</strong> levante, la Porta Soprana, conserva solamente<br />

il portale a sesto acuto. L’orologio e la cella campanaria<br />

vennero aggiunte nel XVIII secolo. Fra le due torri si trovano<br />

la chiesa dei Rossi e quella dei Bianchi, entrambe<br />

realizzate secondo lo stile barocco nel XVII secolo e legate<br />

al nome delle confraternite che le frequentavano.<br />

Passeggiando per le strette vie del borgo non è raro trovare<br />

scorci suggestivi: sono molti infatti i portali decorati in<br />

cotto o in pietra locale; numerose le costruzioni realizzate<br />

in pietra a vista, tipicamente me<strong>di</strong>oevali, affiancate ad altre<br />

che, con intonaci vivacemente colorati, ricordano paesi<br />

del litorale ligure.<br />

Caratteristici sono i portici che sormontano alcune vie e<br />

che nascondono botteghe e vecchie cantine: un tempo erano<br />

un’ottima protezione nella notte per le carovane <strong>di</strong> muli<br />

e <strong>di</strong> mercanti che commerciavano i prodotti provenienti<br />

dalla Liguria. Ancora oggi Varzi è il centro simbolo dell’intera<br />

Valle Staffora: borgo me<strong>di</strong>oevale <strong>di</strong> particolare bellezza,<br />

merita <strong>di</strong> esser conosciuto e valorizzato.

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