“La politica è sorda e cieca” - Lecce ed il Salento online
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giov<strong>ed</strong>ì 24 gennaio 2013<br />
Caritas Diocesana Oggi la presentazione del rapporto su povertà <strong>ed</strong> esclusione sociale<br />
Poveri, “Non uno di più”<br />
Si intitola “Non uno<br />
di più” <strong>il</strong> secondo<br />
“rapporto della Caritas<br />
diocesana di<br />
<strong>Lecce</strong> su povertà<br />
<strong>ed</strong> esclusione sociale” che sarà<br />
presentato oggi, giov<strong>ed</strong>ì 24 gennaio<br />
, alle 18,00, presso <strong>il</strong> cineteatro<br />
dei Salesiani del capoluogo<br />
salentino.<br />
Tra gli obiettivi dello studio,<br />
spiegano i curatori, c’<strong>è</strong> <strong>il</strong> voler<br />
“portare alla luce ciò che spesso<br />
<strong>è</strong> in ombra, rendere visib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> fenomeno<br />
della povertà che sfugge<br />
alla consapevolezza della<br />
gran parte dell’opinione pubblica,<br />
in modo che nessuno né nell’ambito<br />
ecclesiale, né in quello<br />
civ<strong>il</strong>e possa trincerarsi dietro<br />
una falsa e colpevole ignoranza<br />
dei fatti”.<br />
Il secondo report giunge dopo<br />
<strong>il</strong> lavoro cominciato un anno<br />
e mezzo fa. “Nel marzo 2011 –<br />
scrivono i curatori - la Caritas<br />
Diocesana di <strong>Lecce</strong> ha elaborato<br />
<strong>il</strong> progetto dell’ Osservatorio<br />
delle povertà e delle risorse,<br />
con <strong>il</strong> partenariato del Comune<br />
e della Provincia di <strong>Lecce</strong>,<br />
dell’Università del <strong>Salento</strong> e<br />
dell’associazione forLife onlus,<br />
la cui funzione <strong>è</strong> stata quella di<br />
r<strong>il</strong>evare le situazioni di povertà,<br />
di disagio sociale e di emarginazione<br />
del territorio e mettere in<br />
atto iniziative e progetti per contrastare<br />
tali fenomeni e pubblicare<br />
<strong>il</strong> primo report sulla povertà<br />
nella città. Dall’analisi attenta<br />
e puntuale delle situazioni di bisogno,<br />
condotta dall’Osservatorio,<br />
possono sortire risposte aderenti<br />
alla realtà, e con <strong>il</strong> coinvolgimento<br />
delle comunità parrocchiali,<br />
delle autorità ecclesiali e<br />
civ<strong>il</strong>i può essere creata una rete<br />
di servizi”.<br />
***<br />
Ecco di seguito una breve<br />
presentazione dello studio.<br />
La povertà <strong>è</strong> in continua e<br />
progressiva evoluzione, come<br />
dimostrano i dati sull'incremento<br />
delle persone che si recano<br />
nei Centri di accoglienza parrocchiali,<br />
inoltre interessa strati<br />
sociali sempre più vasti, tanto<br />
che oggi sono incluse nel novero<br />
dei bisognosi fasce appartenenti<br />
al ceto m<strong>ed</strong>io. Inoltre <strong>è</strong> diventata<br />
un fenomeno dinamico,<br />
le cui caratteristiche mutano ad<br />
una velocità sorprendente <strong>ed</strong><br />
esigono, perciò, nuove categorie<br />
interpretative, più aderenti<br />
alle connotazioni che sta via via<br />
assumendo. Così le classificazioni<br />
delle nuove forme di bisogno<br />
possono essere valide per<br />
un anno ma possono diventare<br />
obsolete in quello successivo.<br />
La conclusione <strong>è</strong> che l’azione<br />
da intraprendere non <strong>è</strong> solo<br />
quella di aiutare i poveri ad uscire<br />
dal loro stato di emarginazione,<br />
ma occorre anche eliminare<br />
le ingiustizie che stanno causando<br />
<strong>il</strong> d<strong>il</strong>agare della povertà, fare<br />
appello alle comunità cristiane,<br />
e alle autorità civ<strong>il</strong>i, perché<br />
prendano imm<strong>ed</strong>iatamente<br />
provv<strong>ed</strong>imenti per evitare che la<br />
povertà riguardi un numero<br />
sempre crescente di persone.<br />
Ecco allora <strong>il</strong> titolo del presente<br />
report “Non uno di più”, che,<br />
evocando don M<strong>il</strong>ani, intende significare<br />
che occorre non lasciare<br />
più nessuno indietro.<br />
Il report <strong>è</strong> articolato in quattro<br />
capitoli:<br />
- <strong>il</strong> primo riporta un’analisi del<br />
contesto socio-economico della<br />
provincia di <strong>Lecce</strong>, i dati del<br />
2011 di <strong>Lecce</strong> e dei paesi coinvolti<br />
nella ricerca, un approfondimento<br />
del tema della povertà per<br />
quanto riguarda i bambini, le famiglie<br />
con minori e gli stranieri;<br />
l'offerta di servizi nell'area oggetto<br />
dell’indagine, condotta attraverso<br />
<strong>il</strong> punto di vista degli operatori<br />
sociali;<br />
- <strong>il</strong> secondo contiene diciassette<br />
interviste ad altrettanti poveri,<br />
segnalati dagli operatori dei<br />
CdA, le cui testimonianze hanno<br />
consentito di ottenere una visione<br />
nuova del fenomeno, infatti <strong>è</strong><br />
cambiata la prospettiva con la<br />
quale si <strong>è</strong> guardato ai soggetti<br />
dell’indagine, non più considerati<br />
per la loro r<strong>il</strong>evanza numerica,<br />
ma come un caso visto nelle sue<br />
caratteristiche uniche, ogni utente<br />
<strong>è</strong> stato esaminato in se stesso,<br />
nella sua integrità di persona. La<br />
seconda parte del capitolo <strong>è</strong> stata<br />
d<strong>ed</strong>icata alla lettura dei dati sui<br />
bisogni, sulle richieste espresse<br />
dagli utenti e sugli interventi forniti<br />
dalla Caritas;<br />
- <strong>il</strong> terzo capitolo comprende<br />
nove interviste ad operatori Caritas<br />
che riferiscono la loro esperienza,<br />
nonché i resoconti degli<br />
incontri operativi tra l’ <strong>è</strong>quipe<br />
dell’Osservatorio e i CdA di <strong>Lecce</strong><br />
e dei paesi;<br />
- <strong>il</strong> quarto <strong>è</strong> una sintesi delle<br />
strategie d’intervento adottate<br />
dalla Caritas Diocesana di <strong>Lecce</strong><br />
e delle sue realizzazioni; riguardo<br />
agli strumenti della pastorale della<br />
carità, s’<strong>è</strong> dato conto delle opere-segno,<br />
sono stati riportati in<br />
modo dettagliato i risultati della<br />
“mappatura delle risorse” della<br />
diocesi e infine sono state indicate<br />
le linee guida per <strong>il</strong> futuro lavoro<br />
dell’Osservatorio da svolgere<br />
in stretta collaborazione con <strong>il</strong><br />
Cronache<br />
La nuova casa della Caritas<br />
Laboratorio Promozione Caritas,<br />
con <strong>il</strong> Centro Ascolto Diocesano<br />
e i CdA parrocchiali,<br />
puntando sul miglioramento del<br />
coordinamento e della comunicazione,<br />
attraverso la messa in<br />
rete dei dati relativi al territorio<br />
e per ottimizzare, in particolare,<br />
l’ut<strong>il</strong>izzo delle risorse.<br />
***<br />
All’incontro di domani parteciperanno:<br />
Mons. Domenico<br />
Umberto D’Ambrosio, arcivescovo<br />
di <strong>Lecce</strong>; Walter Nanni,<br />
responsab<strong>il</strong>e dell’Ufficio studi<br />
della Caritas italiana; don Elvi<br />
De Magistris, vice-direttore<br />
della Caritas diocesana di <strong>Lecce</strong><br />
e responsab<strong>il</strong>e dell’“Osservatorio<br />
delle povertà e delle risorse”;<br />
Mariolina Errico, professoressa<br />
e curatrice del rapporto 2012;<br />
Maria Mancarella, docente del<br />
Dipartimento di storia, società e<br />
studi sull’uomo dell’Università<br />
del <strong>Salento</strong>; Serena Quarta,<br />
dottore di ricerca presso lo stesso<br />
dipartimento. Modera Maria<br />
Rita Verardo, magistrato.<br />
“Le indagini dell’Osservatorio<br />
– spiegano dalla Caritas diocesana<br />
di <strong>Lecce</strong> - intendono<br />
sensib<strong>il</strong>izzare le comunità nei<br />
confronti dei problemi sociali e<br />
informarle sulle risorse esistenti<br />
sul territorio; favorire, con <strong>il</strong><br />
proprio contributo culturale, lo<br />
sradicamento dei preconcetti sui<br />
poveri, far nascere nuove idee,<br />
prospettive e proposte di soluzione;<br />
inoltre possono accrescere<br />
<strong>il</strong> senso di responsab<strong>il</strong>ità nei<br />
confronti di problemi che non<br />
hanno una valenza personale,<br />
ma fortemente sociale, sv<strong>il</strong>uppando<br />
la consapevolezza che<br />
ogni individuo deve essere personalmente<br />
e collettivamente<br />
responsab<strong>il</strong>e della vita e della situazione<br />
degli altri”.<br />
Il report, oltre ai dati forniti<br />
dai Centri di Ascolto parrocchiali<br />
di <strong>Lecce</strong>, si <strong>è</strong> avvalso di<br />
quelli forniti dai comuni di Lequ<strong>il</strong>e,<br />
San Pietro in Lama, Lizzanello,<br />
San Cesario, Monteroni,<br />
Arnesano, Surbo, Cavallino,<br />
Merine, Frigole.<br />
<strong>Lecce</strong>Lor<strong>ed</strong>ana Caponesi “complimeta” con Perrone<br />
“Sarebbe opportuno<br />
abbandonare l’arroganza”<br />
“Ogni volta che <strong>il</strong> sindaco si rende conto di aver inflitto<br />
un danno ai cittadini, finisce, poi, con <strong>il</strong> prendersela col<br />
Piano di riordino sanitario della Regione. Come se bastasse<br />
parlare di sanità per giustificare i suoi errori. Ad<br />
ogni modo, fermo restando che sulla sanità si sta facendo<br />
ciò che si deve, in ottemperanza ai tagli e agli standard<br />
ordinati dal governo Berlusconi prima e Monti dopo, fa sorridere,<br />
oggi, <strong>il</strong> tentativo del sindaco Perrone di arrampicarsi sugli specchi”.<br />
Così si apre una nota diffusa nella serata di ieri di Lor<strong>ed</strong>ana Capone,<br />
vice-presidente della Regione Puglia e candidata per <strong>il</strong> Partito<br />
Democratico al Senato della Repubblica nella prossima tornata elettorale.<br />
“Di una cosa, però, prendiamo con soddisfazione atto, - continua<br />
Lor<strong>ed</strong>ana Capone - che finalmente, a distanza di due mesi da<br />
quando la questione del riclassamento degli estimi <strong>è</strong> stata posta dalla<br />
minoranza in Consiglio comunale, <strong>il</strong> primo cittadino sembra aver<br />
deciso di affrontare di petto la situazione”.<br />
“In questi mesi - ricorda Lor<strong>ed</strong>ana Capone - glielo abbiamo chiesto<br />
con forza con Salvemini, Melica e tutto <strong>il</strong> gruppo del Pd. Gli abbiamo<br />
chiesto di revocare la decisione assunta dalla sua giunta nel<br />
2010. Non ha inteso farlo e ha trasformato la nostra richiesta in una<br />
generica istanza di sospensione all’Agenzia del Territorio. Ma<br />
l’Agenzia del Territorio, in data 29 novembre, ha deciso di non accogliere<br />
la sua richiesta. Pertanto, com’<strong>è</strong> ben noto ai cittadini leccesi,<br />
che nel frattempo hanno già cominciato a ricevere o primi avvisi,<br />
l’Agenzia ha proc<strong>ed</strong>uto con le verifiche. Da qui la nostra pressione<br />
per la convocazione del Consiglio comunale e l’invito al sindaco a<br />
fare ricorso con tanto di motivazioni enunciate, non solo dal Pd, ma<br />
da tutta la minoranza insieme al consigliere Melica”.<br />
“Sul “caro estimi”, quindi, <strong>il</strong> sindaco Perrone ha molto da farsi<br />
perdonare e ben poco di cui menar vanto. Al suo posto, - consiglia la<br />
vicepresidente Capone - lascerei da parte quell’inut<strong>il</strong>e arroganza e riconoscerei<br />
l’atteggiamento propositivo, costruttivo e di stimolo<br />
dell’opposizione”.<br />
“Sulla tangenziale di <strong>Lecce</strong>, invece, cui oggi <strong>il</strong> sindaco ha incidentalmente<br />
e provocatoriamente alluso, - conclude Lor<strong>ed</strong>ana Capone<br />
- ricordo che la Regione sta compiendo tutti gli sforzi possib<strong>il</strong>i nonostante<br />
gli enormi ritardi e le inerzie del Comune di <strong>Lecce</strong> e dei suoi<br />
uffici che, negli anni, hanno costretto la cittadinanza a lodi arbitrali<br />
per carenze amministrative che oggi tutti dobbiamo subire”.<br />
San Cesario di <strong>Lecce</strong><br />
B<strong>il</strong>ancio di un anno di attività<br />
L’Amministrazione<br />
incontra i cittadini<br />
Oggi, giov<strong>ed</strong>ì 24<br />
gennaio l'AmministrazioneComunale<br />
di San<br />
Cesario di <strong>Lecce</strong> incontrerà i<br />
cittadini per fare un primo piccolo<br />
b<strong>il</strong>ancio di questi primi sette<br />
mesi di governo (<strong>il</strong> nuovo<br />
consiglio si <strong>è</strong> ins<strong>ed</strong>iato <strong>il</strong> 26<br />
maggio dello scorso anno).<br />
Il Sindaco, Andrea Romano,<br />
e tutti i consiglieri non si limiteranno<br />
a esporre <strong>il</strong> loro lavoro<br />
ma saranno a disposizione di<br />
chiunque voglia sottoporre problemi,<br />
suggerire soluzioni, informarsi<br />
su questioni specifiche<br />
della vita amministrativa del<br />
Comune.<br />
Inoltre, a seguire nei prossimi<br />
mesi, e in prosecuzione della<br />
volontà dell'Amministrazione<br />
comunale di aprire un canale di<br />
informazione ambivalente coi<br />
<strong>il</strong>Paese<br />
nuovo<br />
Il manifesto dell’incontro<br />
cittadini, saranno organizzati<br />
incontri specifici per ambito di<br />
azione (ricalcando, grosso modo,<br />
le deleghe assessor<strong>il</strong>i).<br />
L'appuntamento <strong>è</strong> fissato alle<br />
19.00 presso <strong>il</strong> Palazzo Ducale<br />
in Piazza Garibaldi.<br />
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