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1 Omelia per il Funerale di Enza Simone 1. Il cuore di Enza ha ...

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zione; Lei <strong>ha</strong> sempre seguito e accompagnato tutti i miei passi, soprattutto – anche<br />

se eravamo più lontani – durante <strong>il</strong> mio lungo <strong>per</strong>iodo romano, che ormai si<br />

conclude.<br />

<strong>Enza</strong>, Sorella nostra!<br />

<strong>Enza</strong>, mia Sorella e mia Maestra <strong>di</strong> vita!<br />

7. <strong>Enza</strong> amava la vita. Era esuberante, a<strong>per</strong>ta, capace <strong>di</strong> intessere e coltivare le relazioni<br />

inter<strong>per</strong>sonali, <strong>di</strong> sv<strong>il</strong>uppare amicizie nob<strong>il</strong>i. Viveva i suoi impegni professionali<br />

con piena correttezza e con <strong>di</strong>gnità.<br />

Amava la vita, ma la sua vita è stata segnata dalla sofferenza, soprattutto in questi<br />

ultimi due anni. E anche Lei <strong>ha</strong> s<strong>per</strong>imentato i momenti dello sconforto e della<br />

debolezza. Anche Lei, come Gesù, tante volte <strong>ha</strong> pregato: «Padre, se è possib<strong>il</strong>e,<br />

passi da me questo calice… » (cfr. Mt 26,42; Lc 22,42).<br />

<strong>Il</strong> calice amaro della malattia e del dolore le è stato compagno fedele e assiduo.<br />

Tante volte io ho ricevuto i suoi sfoghi e ho registrato le sue sofferenze. Ma ciò<br />

che più mi <strong>ha</strong> sempre colpito, era una sua costante espressione. Quando le chiedevo:<br />

«<strong>Enza</strong>, come va?, come è andata oggi la giornata?, come ti sei sentita?, <strong>il</strong> più<br />

delle volte <strong>Enza</strong> rispondeva: «Ringrazio Dio!».<br />

Vera figlia <strong>di</strong> san Francesco, da lui <strong>ha</strong> appreso che ogni dono viene dal Signore e<br />

che anche <strong>il</strong> dono della vita va restituito a Lui nella lode e nel ren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> grazie.<br />

8. Vera figlia <strong>di</strong> san Francesco!<br />

<strong>Il</strong> Poverello <strong>di</strong> Assisi scrisse <strong>il</strong> Cantico delle Creature mentre era vessato da tante<br />

angustie, in preda a dolori atroci. Così anche <strong>Enza</strong>. Anche Lei, con la sua vita sofferente,<br />

<strong>ha</strong> scritto un suo Cantico delle Creature. Lei che amava tanto la vita, l’<strong>ha</strong><br />

celebrata nella sofferenza, associata alla Passione <strong>di</strong> Cristo, <strong>per</strong> completare nella<br />

sua carne ciò che manca ai patimenti <strong>di</strong> Cristo <strong>per</strong> <strong>il</strong> suo Corpo che è la Chiesa<br />

(cfr. Col 1,24). Anche a Lei Chiara avrebbe potuto scrivere, come già ad Agnese <strong>di</strong><br />

Praga: <strong>Enza</strong>, «ti stimo collaboratrice <strong>di</strong> Dio stesso e sostegno delle membra deboli<br />

e vac<strong>il</strong>lanti del suo ineffab<strong>il</strong>e Corpo » (FF 2886).<br />

<strong>Enza</strong>, con la sua sofferenza, <strong>ha</strong> celebrato la vita, <strong>ha</strong> celebrato i doni <strong>di</strong> Dio, <strong>ha</strong> celebrato<br />

la Creazione. E proprio in una domenica, primo giorno della settimana,<br />

memoriale della Creazione, <strong>il</strong> Signore l’<strong>ha</strong> chiamata a celebrare la Domenica senza<br />

tramonto, introducendola nel suo riposo, partecipe ormai della vittoria pasquale<br />

del Cristo Risorto.<br />

9. Un costante ass<strong>il</strong>lo <strong>di</strong> <strong>Enza</strong>, che Lei non finiva mai <strong>di</strong> confidarmi e <strong>di</strong> confidare<br />

ad altri, era quello <strong>per</strong> le sue Sorelle, <strong>per</strong> Piuccia e <strong>per</strong> Maria, e <strong>per</strong> Pippo, suo fratello:<br />

temeva <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbare; le sembrava <strong>di</strong> chiedere troppo ai suoi, <strong>di</strong> pesare su <strong>di</strong><br />

loro con la sua malattia.<br />

E io le <strong>di</strong>cevo sempre: «<strong>Enza</strong>, cerca <strong>di</strong> stare tranqu<strong>il</strong>la; sai bene che le tue sorelle e<br />

tuo fratello lo fanno con tanto amore; sai quanto ti vogliono bene. Tu faresti al-<br />

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