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Il Linguaggio Fortran 90/95

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Premessa<br />

La storia del linguaggio <strong>Fortran</strong> inizia nel 1<strong>95</strong>3 quando John Backus, presso l’International<br />

Business Machines Corporation, iniziò a sviluppare un sistema di programmazione automatica<br />

che si prefiggeva l’ambizioso compito di convertire programmi, scritti secondo una notazione<br />

matematica, in istruzioni macchina per l’allora avveniristico sistema IBM 704. Nel 1<strong>95</strong>4 fu<br />

così pubblicato il primo rapporto preliminare sul nuovo sistema, chiamato IBM Mathematical<br />

FORmula TRANslation System, nome successivamente abbreviato in FORTRAN. Dopo<br />

diversi processi di standardizzazione (FORTRAN II, FORTRAN 66, FORTRAN 77, <strong>Fortran</strong><br />

<strong>90</strong>, <strong>Fortran</strong> <strong>95</strong>) oggi il <strong>Fortran</strong> è ancora il linguaggio più usato per lo sviluppo di applicazioni<br />

scientifiche ed ingegneristiche. Non solo, ma dopo le innovazioni introdotte con le ultime azioni<br />

di standardizzazione (ISO 1991/ANSI 1992 e ISO/IEC 1997 da cui prima il nome di <strong>Fortran</strong><br />

<strong>90</strong> e poi <strong>Fortran</strong> <strong>95</strong>) è ritornato ad essere un linguaggio moderno che offre costrutti e metodi<br />

tipici dei linguaggi di programmazione più evoluti ed innovativi. Tutto questo nella continuità<br />

con il passato; infatti, il precedente <strong>Fortran</strong> 77 viene visto come un sottoinsieme del <strong>Fortran</strong><br />

<strong>90</strong>/<strong>95</strong> in modo da garantire la sopravvivenza dell’enorme patrimonio software esistente.<br />

Le innovazioni principali introdotte dai nuovi standard riguardano essenzialmente i seguenti<br />

argomenti:<br />

• Formato libero, svincolato dal vecchio formato fisso, orientato alle colonne, che risentiva<br />

ancora dell’impostazione tipica delle schede perforate.<br />

• Costrutti per la definizione di procedure e strutture dati modulari, tesi a fornire una<br />

forma semplice e sicura per incapsulare dati e procedure.<br />

• Tipi di dati definiti dall’utente, derivati da uno o più dei tipi di dati predefiniti.<br />

• Operazioni globali su array e definizione di un set di funzioni intrinseche che operano su<br />

array.<br />

• Introduzione dei puntatori, che consentono la creazione e la manipolazione di strutture<br />

dati dinamiche.<br />

• Miglioramento dei costrutti per la computazione numerica, inclusa la disponibilità di tipi<br />

numerici intrinseci parametrizzati tesi a risolvere i problemi di portabilità del codice.<br />

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