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Intervista a Luigi Ratcliff - neopresidente di Bjcem / Dettaglio articolo ...

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<strong>Intervista</strong> a <strong>Luigi</strong> <strong>Ratcliff</strong> - <strong>neopresidente</strong> <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong> / <strong>Dettaglio</strong> <strong>articolo</strong> / Magazine <strong>di</strong> arte<br />

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http://www.tekneme<strong>di</strong>a.net/magazine/dettail.html?mId=2960 (1 <strong>di</strong> 11)11/09/2007 15.03.54<br />

<strong>Intervista</strong> a <strong>Luigi</strong> <strong>Ratcliff</strong> - <strong>neopresidente</strong> <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong><br />

Autore: Maria Cristina Strati<br />

data: 08.08.2007<br />

Vai alla rubrica Arte Contemporanea<br />

Art Agenda : principali<br />

NEO-ORGANIC<br />

PICTOR IN FABULA<br />

2007 - VIAGGIO AL<br />

TERMINE DEL<br />

PAESAGGIO #1<br />

INCONTRO CON<br />

L’ACCADEMIA:<br />

MACERATA. CORSO DI<br />

PITTURA<br />

DANIEL SPOERRI<br />

Uli Wiesmeier - BERG<br />

heil. Un inventario<br />

satirico<br />

flash Italia


<strong>Intervista</strong> a <strong>Luigi</strong> <strong>Ratcliff</strong> - <strong>neopresidente</strong> <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong> / <strong>Dettaglio</strong> <strong>articolo</strong> / Magazine <strong>di</strong> arte<br />

http://www.tekneme<strong>di</strong>a.net/magazine/dettail.html?mId=2960 (2 <strong>di</strong> 11)11/09/2007 15.03.54<br />

Maria Cristina Strati: Sei stato da poco eletto presidente <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong>. Quale sarà l’impronta che<br />

vorrai dare alla prossima e<strong>di</strong>zione della Biennale? Preve<strong>di</strong> già dei cambiamenti?<br />

<strong>Luigi</strong> <strong>Ratcliff</strong>: La prossima e<strong>di</strong>zione era prevista in autunno ad Alessandria d’Egitto, ma ci sono stati<br />

problemi organizzativi e purtroppo è stata annullata pochi giorni prima della mia elezione. Il luogo sarà<br />

deciso a settembre dal consiglio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione, scegliendo tra quattro proposte: Tangeri, in Marocco; Tallinn,<br />

nei Paesi Baltici; Sarajevo in Bosnia e la Puglia. I tempi sono stretti, non dovremmo andare oltre la tarda<br />

primavera del 2008. Ma l’impianto generale è già pronto, gli artisti sono stati scelti.<br />

Sono stato eletto il 2 giugno scorso a Skopje, in Macedonia, dove si è riunita l’assemblea <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong> e quasi i<br />

due terzi dei presenti hanno sostenuto la mia can<strong>di</strong>datura. E’ un ottimo risultato a livello <strong>di</strong> consenso.<br />

Ora uno dei miei obiettivi come presidente è lavorare molto sul networking, fare in modo che la rete dei<br />

paesi coinvolti nella Biennale sia il più possibile compatta, con una forte capacità relazionale tra i soci.<br />

Oggi <strong>Bjcem</strong> ha un’identità da rafforzare. E’ una manifestazione con due anime: la prima è quella artistica<br />

in senso stretto. L’altra anima ha invece una caratteristica più legata all’ambito sociale e politico, che ha a<br />

che fare con le relazioni tra culture e con il <strong>di</strong>alogo tra i Paesi. La nostra biennale è fortemente impegnata<br />

sui temi del rapporto e dell’intreccio tra le culture, anche perché interessa un territorio molto complesso e<br />

problematico da questo punto <strong>di</strong> vista. Ventidue anni fa sono stato tra coloro che hanno contribuito a<br />

fondare la Biennale: allora lavorare sull’identità culturale del Me<strong>di</strong>terraneo non era facile, e oggi la<br />

situazione politica in questi luoghi è anche più tesa. Perciò occorre lavorare coscientemente su due livelli.<br />

Sappiamo <strong>di</strong> non essere né la Biennale <strong>di</strong> Venezia, né Manifesta, ma <strong>Bjcem</strong> non è nemmeno un semplice<br />

meeting giovanile. La sua originalità consiste proprio nella possibilità <strong>di</strong> dare vita a un <strong>di</strong>alogo tra le<br />

culture. Al nostro interno ci sono Palestina, Israele, Cipro, Turchia. Il mondo occidentale e il mondo<br />

islamico, insomma. Alessandria, in questo senso, sarebbe stato un luogo simbolico <strong>di</strong> grande importanza.<br />

CONFERENZA<br />

STAMPA DI<br />

PRESENTAZIONE DEL<br />

MILANO DOC FESTIVAL<br />

CONCORSO - Corbis<br />

Award for Creative<br />

Photography<br />

CONCORSO - Enel<br />

Digital Contest - IL<br />

BANDO<br />

CONCORSO -<br />

Assegnato ai Dalfrenzis<br />

il Premio Interferenze<br />

Cantiere Nuovi Uffizi:<br />

avanzano i lavori<br />

flash Estero<br />

Biennale<br />

internazionale <strong>di</strong> arte<br />

contemporanea <strong>di</strong> Atene<br />

X Biennale<br />

Internazionale <strong>di</strong><br />

Istanbul-Not Only<br />

Possible, But Also<br />

Necessary<br />

ShContemporary -<br />

Shangai<br />

TUTTO PRONTO PER<br />

ARTOUR-O SHANGHAI<br />

ARTOUR-O a<br />

Shanghai<br />

Ultime Interviste


<strong>Intervista</strong> a <strong>Luigi</strong> <strong>Ratcliff</strong> - <strong>neopresidente</strong> <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong> / <strong>Dettaglio</strong> <strong>articolo</strong> / Magazine <strong>di</strong> arte<br />

http://www.tekneme<strong>di</strong>a.net/magazine/dettail.html?mId=2960 (3 <strong>di</strong> 11)11/09/2007 15.03.54<br />

M.C.S.: Punti molto sul potenziamento del network e sul <strong>di</strong>alogo tra i paesi soci. Come pensi <strong>di</strong><br />

fare in modo che le <strong>di</strong>fferenze culturali <strong>di</strong>ventino una risorsa e non un ostacolo?<br />

L.R.: Tra i soci ci sono professionalità e titolari <strong>di</strong> esperienze e culture molto <strong>di</strong>verse una dall'altra. L'idea<br />

<strong>di</strong> lavorare insieme sul piano della riflessione, progettazione e realizzazione <strong>di</strong> progetti può essere molto<br />

utile per lanciare nuove idee, superare <strong>di</strong>fficoltà, trovare nuovi mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> operare nel campo delle politiche<br />

culturali transnazionali. Costituiremo commissioni, gruppi <strong>di</strong> lavoro tematici, scambi <strong>di</strong> operatori tra città.<br />

Risorse intellettuali e competenze dunque utilizzate al meglio, all'insegna del superamento <strong>di</strong> ogni ostacolo<br />

e <strong>di</strong>ffidenza.<br />

M.C.S.: Secondo te i giovani artisti come interpretano il significato sociale <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong>?<br />

L.R.: <strong>Bjcem</strong> è sempre stata un’occasione per un giovane artista: un invito a non isolarsi, ma a relazionarsi<br />

con altre realtà. Noi lavoriamo con la produzione artistica a trecentosessanta gra<strong>di</strong> attraverso una rete<br />

fittissima <strong>di</strong> curatori, molti dei quali giovani.<br />

Il rapporto con più <strong>di</strong>scipline, la commistione dei generi e il fatto <strong>di</strong> aver a che fare con realtà sociali<br />

<strong>di</strong>verse si traduce spesso in partecipazioni motivate dall’impegno. Perciò per un giovane artista <strong>Bjcem</strong> non<br />

è solo una vetrina per il mercato, ma anche uno strumento <strong>di</strong> relazione con la società, con i suoi problemi,<br />

con le persone. Anche perché l’evento è <strong>di</strong>verso a seconda del paese che lo ospita. Un artista che va in<br />

Bosnia o in Grecia deve pensare anche al luogo in cui presenterà il suo lavoro. Riceve input <strong>di</strong>versi,<br />

<strong>Intervista</strong> a Davide<br />

Grazioli<br />

<strong>Intervista</strong> a <strong>Luigi</strong><br />

<strong>Ratcliff</strong> - <strong>neopresidente</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong><br />

<strong>Intervista</strong> all’artista<br />

Adel Abi<strong>di</strong>n<br />

INTERVISTA A<br />

DEMETRIO PAPARONI<br />

CURATORE DI<br />

TIMER_INTIMACY IN<br />

TRIENNALE<br />

<strong>Intervista</strong> all'artista<br />

Daniela Comani<br />

Ultime Recensioni<br />

Notte Bianca -<br />

Giancarlo Neri al Circo<br />

Massimo<br />

NOTTE BIANCA AL<br />

PALAZZO DELLE<br />

ESPOSIZIONI <strong>di</strong> Roma<br />

Kan Yasuda - Toccare<br />

il Tempo, Mercati <strong>di</strong><br />

Traiano <strong>di</strong> Roma<br />

Paolo Pelosini -<br />

Stu<strong>di</strong>o d'Ars <strong>di</strong> Milano<br />

NINA MARIC-<br />

Magazzini del Sale,<br />

Venezia<br />

fiere, biennali<br />

Start 2007<br />

Elenco fiere


<strong>Intervista</strong> a <strong>Luigi</strong> <strong>Ratcliff</strong> - <strong>neopresidente</strong> <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong> / <strong>Dettaglio</strong> <strong>articolo</strong> / Magazine <strong>di</strong> arte<br />

affronta temi e scenari <strong>di</strong>fferenti.<br />

http://www.tekneme<strong>di</strong>a.net/magazine/dettail.html?mId=2960 (4 <strong>di</strong> 11)11/09/2007 15.03.54<br />

M.C.S.: Una novità <strong>di</strong> questa e<strong>di</strong>zione sono i workshop. Che ruolo hanno nell'attività <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong>?<br />

Saranno poi previsti altri eventi nell'arco <strong>di</strong> tempo tra una biennale e l'altra?<br />

L.R.: I tre workshop avviati ultimamente a Sarajevo, Biella e Messina sono momenti importanti all'interno<br />

del programma della Biennale e rappresentano probabilmente il futuro dell'attività stessa della nostra rete.<br />

La Biennale, infatti, si inserisce in un territorio specifico e lo <strong>di</strong>namicizza catalizzando ogni due anni<br />

l'interesse della rete e degli artisti, però sempre <strong>di</strong> più sentiamo l'esigenza <strong>di</strong> realizzare iniziative più<br />

continuative, che coprano il periodo che va da una Biennale all'altra in modo da in<strong>di</strong>rizzare il lavoro dei<br />

giovani artisti, preparare il campo, attivare produzioni artistiche e costruire una rete <strong>di</strong> scambi tra gli artisti<br />

che non abbiano solamente come riferimento l'ambito della Biennale.<br />

Questi tre workshop, come altre manifestazioni che abbiamo organizzato negli anni passati, hanno in più<br />

una componente che riguarda la mobilità degli artisti (ai workshop partecipano infatti artisti da tutta<br />

Europa selezionati dalla Biennale) e non solo l'aspetto produttivo - importante perché in questi luoghi<br />

spesso vengono realizzate opere poi portate all'interno delle manifestazioni - ma c'e' anche un aspetto<br />

importantissimo che riguarda la formazione.<br />

Queste iniziative hanno una forte valenza formativa anche grazie alla presenza <strong>di</strong> tutor <strong>di</strong> alto livello -<br />

come Michelangelo Pistoletto, per citarne solo uno - e rappresentano momenti che vorremmo sviluppare in<br />

futuro.<br />

Sicuramente la nuova strada che desideriamo seguire e' quella <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificare la Biennale creando<br />

appuntamenti più frequenti in tutta Europa, anche "smontando" pezzi <strong>di</strong> questa manifestazione per<br />

articolarli nel tempo e in Paesi <strong>di</strong>versi. Sezioni <strong>di</strong>sciplinari in luoghi <strong>di</strong>fferenti e collegati. Questo<br />

probabilmente e' il futuro <strong>di</strong> una Biennale reticolare, più continuativa e meno "evento".


<strong>Intervista</strong> a <strong>Luigi</strong> <strong>Ratcliff</strong> - <strong>neopresidente</strong> <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong> / <strong>Dettaglio</strong> <strong>articolo</strong> / Magazine <strong>di</strong> arte<br />

http://www.tekneme<strong>di</strong>a.net/magazine/dettail.html?mId=2960 (5 <strong>di</strong> 11)11/09/2007 15.03.54<br />

M.C.S.: In che modo <strong>Bjcem</strong> influisce concretamente nella carriera e nel percorso <strong>di</strong> ricerca dei<br />

giovani artisti che vi partecipano? Che succede dopo la Biennale? Che cosa resta <strong>di</strong> questa<br />

esperienza?<br />

L.R.: Fino ad oggi, dopo la partecipazione all’evento, gli artisti non sono stati sufficientemente seguiti e<br />

valorizzati, come anche il lavoro curatoriale. E’ invece importante dar valore a questa componente della<br />

rete. I curatori e le commissioni locali sono antenne sui territori, una vera risorsa per il nostro progetto.<br />

Ho intenzione <strong>di</strong> porre questi temi all’assemblea per trovare strumenti nuovi. Penso occorra fare delle<br />

mo<strong>di</strong>fiche nel sistema della manifestazione stessa. Certo, ci sono pochi fon<strong>di</strong> e molte <strong>di</strong>fficoltà. Quin<strong>di</strong><br />

probabilmente occorrerà ripensare ai numeri e investire sulla qualità artistica e dei progetti.<br />

In questo senso stiamo pensando molto al processo delle residenze d’artista. Io faccio parte anche del<br />

<strong>di</strong>rettivo dell’Associazione internazionale Pépinières européennes pour jeunes artistes e ho proposto a<br />

quest’altra rete <strong>di</strong> unirsi a <strong>Bjcem</strong> con lo scopo <strong>di</strong> ampliare il lavoro sulle residenze e i workshops: un modo<br />

per valorizzare gli artisti e i processi produttivi.<br />

E poi ci sono i curatori. La curatela non deve fermarsi alla selezione delle opere. Per <strong>Bjcem</strong> il meccanismo<br />

<strong>di</strong> selezione è particolare. Ci sono commissioni in tutte le città dei paesi partecipanti, non vi è una<br />

<strong>di</strong>rezione artistica unica. Quin<strong>di</strong> il panorama appare spesso eterogeneo, senza un’unica linea curatoriale.<br />

Questo però può anche <strong>di</strong>ventare una potenzialità: territori, curatori e artisti possono lavorare insieme per<br />

costruire rappresentanze e sottolineare le <strong>di</strong>fferenze .


<strong>Intervista</strong> a <strong>Luigi</strong> <strong>Ratcliff</strong> - <strong>neopresidente</strong> <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong> / <strong>Dettaglio</strong> <strong>articolo</strong> / Magazine <strong>di</strong> arte<br />

http://www.tekneme<strong>di</strong>a.net/magazine/dettail.html?mId=2960 (6 <strong>di</strong> 11)11/09/2007 15.03.54<br />

M.C.S.: Ma quali sono gli effetti e i risultati, anche sul territorio?<br />

L.R.: Oggi sentiamo la forte esigenza <strong>di</strong> creare un senso <strong>di</strong> continuità. La prima iniziativa in questa<br />

<strong>di</strong>rezione sarà un libro. Il titolo è Original ed è pensato per raccontare la storia delle 12 e<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong>,<br />

dal 1985 ad oggi. Che cosa ha voluto <strong>di</strong>re <strong>Bjcem</strong> nei <strong>di</strong>versi paesi in cui si è svolta, anche dal punto <strong>di</strong><br />

vista politico? Ha lasciato dei segni nelle città? Qui a Torino il bilancio è stato positivo: abbiamo recuperato<br />

tra le altre cose lo spazio della Cavallerizza Reale e ci sono stati segnali <strong>di</strong> rinnovamento culturale. Occorre<br />

dare fiducia a una città e alle sue risorse creative, creare un progetto politico e culturale in grado <strong>di</strong><br />

lasciare tracce significative.<br />

Dal 1997 a Torino possiamo <strong>di</strong>re che c’è un nuovo modo <strong>di</strong> fare cultura. Certo, questo non è avvenuto in<br />

tutte le città che hanno ospitato la Biennale, ma nella maggior parte <strong>di</strong> esse qualcosa <strong>di</strong> importante è<br />

accaduto.<br />

Il libro parla delle città attraversate dalla creatività nei 20 anni <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong>. Jury Krpan, curatore del libro e<br />

nostro socio sloveno, ha in<strong>di</strong>viduato 100 artisti tra quelli che hanno partecipato alle <strong>di</strong>verse Biennali e sono<br />

poi cresciuti a livello internazionale. Ci sono eccellenze come i Litfiba o la Beecroft. La selezione è stata<br />

rigorosa e anche dolorosa: sono stati selezionati 100 artisti su più <strong>di</strong> 8.000 partecipanti.<br />

Ma il libro riflette anche su come sia cambiato il modo <strong>di</strong> fare arte negli ultimi decenni: che cosa voleva<br />

<strong>di</strong>re essere giovani artisti nel 1985 e che cosa vuol <strong>di</strong>re esserlo oggi?<br />

Il libro, supportato dal Comune <strong>di</strong> Torino, è e<strong>di</strong>to da Electa Mondadori. E’ in lingua inglese e sarà <strong>di</strong>ffuso in<br />

tutta Europa. Pensiamo <strong>di</strong> presentarlo nelle do<strong>di</strong>ci città della Biennale partendo da Torino dal prossimo<br />

novembre e vorrei che <strong>di</strong>ventasse anche momento per riflettere sui progetti futuri…<br />

M.C.S.: La continuità è un fatto importante per la crescita degli artisti. In generale, non pensi<br />

che per giovani si dovrebbe investire su questo elemento? E’ utile fornire loro una semplice<br />

vetrina da giovanissimi, se poi non li si segue nel loro percorso concreto? Mi riferisco anche alle<br />

iniziative del Gai, <strong>di</strong> cui tu sei segretario nazionale.<br />

L.R.: A Torino, in ambito locale, stiamo cercando <strong>di</strong> ragionare sul futuro dei giovani che abbiamo scoperto.<br />

Certo, continuiamo con i nuovi, ma almeno per due o tre anni cerchiamo <strong>di</strong> seguire anche gli altri. Una<br />

possibilità è la rete del Gai a livello nazionale, con la creazione <strong>di</strong> residenze d’artista. Un caso è stato già<br />

Pagine Bianche d’Autore, che ha consentito, per esempio, a Valerio Berruti <strong>di</strong> accedere alla residency<br />

presso l’ ISCP <strong>di</strong> New York.<br />

Non bisogna lasciarsi guidare dalla sola smania per il nuovo, ma continuare a proporre gli artisti, inserirli in<br />

altre iniziative. Negli ultimi anni con Nuovi arrivi si è creata un’alleanza con il mondo dei privati, ci sono<br />

galleristi che hanno scelto i nostri artisti e poi li hanno seguiti. Con UniCre<strong>di</strong>t Private Banking abbiamo


<strong>Intervista</strong> a <strong>Luigi</strong> <strong>Ratcliff</strong> - <strong>neopresidente</strong> <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong> / <strong>Dettaglio</strong> <strong>articolo</strong> / Magazine <strong>di</strong> arte<br />

http://www.tekneme<strong>di</strong>a.net/magazine/dettail.html?mId=2960 (7 <strong>di</strong> 11)11/09/2007 15.03.54<br />

ideato un programma <strong>di</strong> viaggi stu<strong>di</strong>o e residenze all’estero che si chiama Passaporto.<br />

Occorre comunque aiutare i giovani a capire il sistema dell’arte e il loro lavoro negli aspetti pratici. Per loro<br />

è importante conoscere i meccanismi internazionali e costruire delle relazioni. Oltre a Pagine Bianche<br />

d’Autore in questo senso c’è anche Movin’up, il fondo per sostenere la mobilità degli artisti nel mondo,<br />

promosso con la DARC, un programma sul quale contiamo molto.<br />

La <strong>Bjcem</strong> fa parte <strong>di</strong> questo sistema <strong>di</strong> azioni utili agli artisti, per aiutarli a crescere professionalmente.<br />

A questo scopo vorrei istituire nell’associazione una commissione scientifica <strong>di</strong> curatori, con la presenza <strong>di</strong><br />

una buona parte <strong>di</strong> giovani, per creare anche un collegamento con ciò che avviene sui territori.<br />

All’inizio, nel 1980, ci fu la prima e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Galleria <strong>di</strong> Proposte agli Antichi Chiostri a Torino. Allora in<br />

effetti pensavamo fosse sufficiente la promozione: credevamo che per lanciare un giovane artista bastasse<br />

accendere i riflettori, fare un buon catalogo, presentarli agli operatori privati… Oggi è più complesso, non<br />

basta più confezionare solo buone occasioni <strong>di</strong> presentazione. Ci sono anche altri strumenti. Lo stesso libro<br />

Original può essere utile: l’operazione serve a ridare fiducia agli organizzatori e agli artisti, creare qualcosa<br />

che resta, che spiega, che riflette sul lavoro fatto. E poi è efficace a livello <strong>di</strong> pubbliche relazioni, in<br />

particolare con il mondo dei privati.<br />

M.C.S.: Come si configura il rapporto con gli sponsor privati nel contesto <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong>?<br />

L.R.: L'esperienza delle ultime biennali ci <strong>di</strong>ce che è possibile un coinvolgimento più ampio delle realtà<br />

private per sostenere il progetto. Unire le iniziative, non solo artistiche ma anche <strong>di</strong> tipo sociale, al mondo<br />

delle imprese e dell'economia può essere un modo per creare alleanze fruttuose tra la nostra rete, <strong>di</strong> città<br />

e <strong>di</strong> artisti e, perché no, gli obiettivi delle aziende e dei loro prodotti. L'esempio della Seat Pagine Gialle<br />

con Pagine Bianche d'Autore spiega come questi matrimoni possano portare benefici ai partner senza<br />

compromessi, aumentando la portata delle singole azioni.


<strong>Intervista</strong> a <strong>Luigi</strong> <strong>Ratcliff</strong> - <strong>neopresidente</strong> <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong> / <strong>Dettaglio</strong> <strong>articolo</strong> / Magazine <strong>di</strong> arte<br />

http://www.tekneme<strong>di</strong>a.net/magazine/dettail.html?mId=2960 (8 <strong>di</strong> 11)11/09/2007 15.03.54<br />

M.C.S.: Tornando ai giovani artisti e alla necessità <strong>di</strong> seguirli dopo aver fornito una prima<br />

vetrina del loro lavoro, cosa accade per quanto riguarda il Gai, in senso più ampio?<br />

L.R.: Il Gai ha progettato negli ultimi mesi un programma e lo ha presentato al Ministero per le Politiche<br />

Giovanili e al Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Si chiama Italia Creativa e si occuperà <strong>di</strong> mobilità<br />

internazionale, talent scouting, del rapporto tra creatività e impren<strong>di</strong>toria, <strong>di</strong> comunicazione e formazione.<br />

Il 27 e 28 giugno scorsi a Roma si è svolto il convegno “Cantieri Creativi, giovani idee cambiano l’Italia”. In<br />

quell’occasione abbiamo parlato <strong>di</strong> questi temi. Oggi l’attenzione sul rapporto cultura, creatività e sviluppo<br />

del Paese è molto concreta. Una volta il settore dei giovani artisti era considerato marginale a livello<br />

politico e istituzionale. Oggi invece si inizia a parlare seriamente <strong>di</strong> nuova creatività e sembra stia


<strong>Intervista</strong> a <strong>Luigi</strong> <strong>Ratcliff</strong> - <strong>neopresidente</strong> <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong> / <strong>Dettaglio</strong> <strong>articolo</strong> / Magazine <strong>di</strong> arte<br />

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nascendo un interesse reale: si vorrebbe incentivare il turismo e l’economia in generale attraverso il made<br />

in Italy e la creatività, creando valore aggiunto sulla produzione per competere a livello internazionale.<br />

Insomma, si pensa ad investire sui Renzo Piano, sui Giugiaro, sui Pistoletto <strong>di</strong> domani. Certo è anche un<br />

po’ una moda, ma nonostante questo pericolo, occorre cogliere le occasioni tempestivamente e sfruttare il<br />

momento.<br />

Italia Creativa è un programma triennale, capace, siamo convinti, <strong>di</strong> attrarre risorse private e un forte<br />

sostegno pubblico. Dovrebbe innescare un sistema <strong>di</strong> relazioni e <strong>di</strong>ventare un fruttuoso investimento.<br />

Guar<strong>di</strong>amo ancora l’esempio <strong>di</strong> Pagine Bianche d’autore: l’iniziativa ha dato dei risultati, ha permesso alla<br />

giovane arte <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogare con il grande pubblico, ma ha creato anche un rapporto molto proficuo con i<br />

privati. Così con Italia Creativa vorremmo coinvolgere nuove aziende e creare più relazioni internazionali.<br />

Deve <strong>di</strong>ventare uno strumento che ci guida. E qui il lavoro dei curatori è davvero decisivo: sono loro<br />

l’interlocutore primario perché sono l’interfaccia con gli artisti per i progetti e le iniziative.<br />

M.C.S: In questo contesto quali sono allora i maggiori problemi da affrontare per sostenere<br />

davvero l’arte giovane?<br />

L.R.: C’è anche un problema intergenerazionale. In Italia più che altrove non c’è un patto tra le<br />

generazioni <strong>di</strong> artisti. Chi guida il sistema ha creato una struttura rigida <strong>di</strong> potere. Maurizio Maggiani, che<br />

ha collaborato al progetto Gemine Muse , cita spesso come esempio positivo e controcorrente, il fondatore<br />

della Honda, il quale ha sempre sostenuto <strong>di</strong> scegliere i suoi giovani collaboratori in base a un principio<br />

molto particolare. Egli infatti asserisce: “più non comprendo le loro idee e più mi convinco <strong>di</strong> aver fatto la<br />

scelta giusta”. E questo può essere applicato anche all’ambito curatoriale.<br />

Un altro fattore è il rischio. Le manifestazioni che puntano ai giovanissimi sono sicuramente molto<br />

rischiose. E’ più facile certamente proporre iniziative con artisti giovani ma consolidati, scommettendo poco<br />

su realtà nuove, soprattutto per quanto riguarda i progetti e i nuovi curatori .<br />

Forse i problemi fondamentali sono proprio questi due: affrontare il rischio del nuovo e lavorare sul patto<br />

intergenerazionale. Bisogna però porsi anche dei limiti, non giocare sul nuovo per il nuovo a tutti i costi…


<strong>Intervista</strong> a <strong>Luigi</strong> <strong>Ratcliff</strong> - <strong>neopresidente</strong> <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong> / <strong>Dettaglio</strong> <strong>articolo</strong> / Magazine <strong>di</strong> arte<br />

M.C.S.: Qual è il limite?<br />

http://www.tekneme<strong>di</strong>a.net/magazine/dettail.html?mId=2960 (10 <strong>di</strong> 11)11/09/2007 15.03.54


<strong>Intervista</strong> a <strong>Luigi</strong> <strong>Ratcliff</strong> - <strong>neopresidente</strong> <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong> / <strong>Dettaglio</strong> <strong>articolo</strong> / Magazine <strong>di</strong> arte<br />

http://www.tekneme<strong>di</strong>a.net/magazine/dettail.html?mId=2960 (11 <strong>di</strong> 11)11/09/2007 15.03.54<br />

L.R.: Penso che occorra riflettere su questi aspetti: limite, rischio, patto… E <strong>Bjcem</strong> in fondo è proprio un<br />

po’ tutto questo.<br />

A Torino questo nuovo processo, questa scommessa ha avuto un riconoscimento, la città si è lasciata<br />

coinvolgere. Quella <strong>di</strong> Torino è stata una delle biennali migliori, e anche i privati hanno dato il loro<br />

sostegno in modo inaspettato e straor<strong>di</strong>nario, per la prima volta. Questo modo <strong>di</strong> fare cultura è stato<br />

premiato, allora e forse anche oggi, per quanto riguarda la mia nomina a presidente <strong>di</strong> <strong>Bjcem</strong>. Chi mi ha<br />

dato fiducia , soprattutto gli stranieri, sapeva anche che avrei potuto contare sull’esperienza e sul sostegno<br />

<strong>di</strong> una città, anche dal punto <strong>di</strong> vista organizzativo e delle relazioni. Perciò per me questo mandato è un<br />

forte stimolo e, nello stesso tempo, una grande responsabilità. Anche in virtù <strong>di</strong> ciò vorrei rafforzare il<br />

network. Vorrei ampliare il <strong>di</strong>battito al suo interno ma anche verso nuovi interlocutori, nel me<strong>di</strong>terraneo e<br />

anche fuori, con altre aree del mondo.<br />

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